Dove eravamo rimasti?
La lunga notte
Io e Colby entrammo nella casa con le armi ancora in pugno. Probabilmente, nessuno era rimasto nascosto in qualche anfratto segreto pronto a tenderci un agguato, ma non si poteva mai sapere.
“Credi sia stata una buona idea mandare Edgar a controllare il fienile da solo?”, chiesi.
“Non è un genio, te lo concedo”, scherzò Colby. “Ma non è nemmeno un poppante. Sa badare a sé stesso.”
“Non intendevo questo. Quei cadaveri sul carro appartenevano senza dubbio ai precedenti occupanti di questa casa, ma gli uomini con cui ci siamo scontrati…”
“Lo so. Alcuni degli uomini di Garret. Cacciatori di taglie.”
“Sono arrivati qui prima di noi. Pensi davvero che sia un caso?”
“Non lo so e, francamente, non mi interessa”, sospirò Colby. “Finiamo di controllare questo posto, non vorrei ritrovarmi con qualche brutta sorpresa.”
Impiegammo una mezz’ora scarsa per perlustrare la cascina da cima a fondo. Chiamare casa quel rudere sarebbe stato inappropriato.
“Guarda un po’ cosa abbiamo qui!”, esclamò Colby, emettendo un fischio di eccitazione e sorpresa al tempo stesso.
Seduto al tavolo al centro della stanza, mi tolsi il cappello e mi voltai. Colby stringeva tra le mani una bottiglia di bourbon ancora sigillata.
“Che ne dici, Flint?”
Accettai subito la proposta. Nemmeno mi domandai cosa ci faceva del whiskey del Kentucky nel gelido Wyoming.
Colby si sedette di fronte a me e stappò la bottiglia con un sonoro schiocco. Bevve una lunga sorsata e si fermò ad assaporarne l’aroma.
“Dio, quant’è buono”, mormorò soddisfatto.
Poi mi passò la bottiglia e lo imitai. Sì, diamine: era davvero buono. Una strana sensazione di calore mi pervase all’improvviso, tanto che mi tolsi pure il pesante cappotto di pelle.
Lanciai un’occhiata fuori dalla finestra: la bufera si era placata, cessata del tutto, lasciando lo spazio a una lieve e candida nevicata notturna.
Il mio sguardo cadde poi sul fienile, dove Edgar stava perlustrando la zona. Niente urla, colpi sparati all’improvviso o lampi nella notte. In tutta la zona, eravamo rimasti solo noi tre.
“Come ti senti, Flint?”
Colby si tolse il cappello, abbandonandosi contro lo schienale della sedia e rollando una sigaretta.
Mi misi a trafficare pure io con tabacco e cartine.
“Come mai questo interessamento, Colby?”
“Nessun motivo in particolare. Siamo qui, in mezzo al nulla, sopravvissuti alla notte più lunga della nostra vita, a fumare e a bere… sapresti darmi una definizione di alcol?”
“Domanda retorica”, sbuffai accendendo la sigaretta che avevo appena preparato. “Qualsiasi risposta darò, sarà comunque sbagliata.”
“L’alcol è quella cosa che cospargi sopra le ferite esterne e che bevi per rimarginare quelle interne.”
Guardai Colby per alcuni istanti, in silenzio. Poi, scoppiai a ridere.
“Questa mi mancava. Davvero, non l’avevo mai sentita. Da quando in qua sei diventato così filosofico?”
Colby mi rispose con la massima serietà.
“Forse è proprio quello di cui abbiamo bisogno, non credi? Intendo dire: pensare a qualcosa di serio, pensare concretamente verso cosa stiamo andando. Siamo roba passata, vecchio mio. Il nostro tempo, l’epoca dei fuorilegge, sta giungendo al termine. Non ci sarà posto per gente come noi nel mondo che verrà. E allora cosa faremo, una volta finita tutta questa storia?”
Colby stava parlando con una consapevolezza e un rigore piuttosto inquietanti. Per un attimo, mi convinsi di essere davanti alla morte in persona, giunta davanti a me per riscuotere ciò che le spetta di diritto.
Bevvi un’altra sorsata prima di rispondere e, nel mentre, continuai a fumare nervosamente la mia sigaretta.
“Ricordi quello che ti ho detto prima, mentre cavalcavamo nella bufera? Che avevo intenzione di stabilirmi in un villaggio civilizzato e di cambiare identità, una volta finita tutta questa storia. Chissà perché cazzo l’ho detto… forse, trovandomi in una situazione come quella, ho voluto inconsapevolmente attaccarmi alla vita con tutte le mie forze. Vuoi la verità, Colby? La verità è che nessuno di noi sopravvivrà al cambiamento. In un modo o nell’altro, soccomberemo sotto il peso del nuovo mondo. Moriremo da fuorilegge. Non esiste nulla che possa cambiarci. Siamo pronti ad esplodere, una miccia sempre accesa, che continua a consumarsi, e quando avrà raggiunto l’esplosivo…”
Spensi la sigaretta sul tavolo e continuai: “Dunque, Colby, non me ne frega nulla di quello che verrà dopo. Non c’è più nulla che mi tenga legato alla realtà. Dei parenti, una famiglia, … nulla. L’unica cosa in cui spero? Una fine con il botto.”
Bum! Qualcosa aveva colpito la porta. Spaventati da quel rumore improvviso, Colby ed io ci alzammo in piedi, rovesciando la bottiglia ed estraendo le pistole.
Bum! Un altro colpo e la porta si spalancò. Un tizio avvolto in un pesante cappotto mosse alcuni passi verso l’interno e si accasciò a terra. Aveva un braccio coperto di sangue.
Colby si avvicinò e, dopo aver dato una rapida occhiata all’individuo tremante, si rivolse a me: “Merda. Vai a chiamare Edgar… è Kelso.”
A quanto pare, Kelso è riuscito a seminare i cacciatori di taglie e a riunirsi con il resto della banda. Cosa vedremo nel prossimo capitolo?
- Flint si dividerà per un momento dal resto del gruppo. (17%)
- Kelso, non ancora ripresosi del tutto, racconterà in modo confuso della propria fuga. (67%)
- Kelso, dopo essersi ripreso, racconterà della sua fuga. (17%)

25/11/2019 at 10:35
Ciao Gibbon,
quindi il nostro eroe, Flint, avrà un’altra possibilità. Sopravvissuto all’esplosione, vaga per il West e trova un ex criminale disposto ad aiutare coloro che vogliono cambiare vita, molto originale e interessante. Non è servito spiegare cosa è capitato a Flint dopo l’esplosione, ha detto tutto questo Parsons. Bene, un bel lavoro, pulito e ben scritto. Complimenti. Tra l’altro questo potrebbe essere considerato un finale aperto a cui dare un seguito… staremo a vedere che cosa deciderai di fare.
Intanto ti auguro un’ottima giornata e ti saluto.
Alla prossima!
25/11/2019 at 14:03
Ciao!
Ti ringrazio tantissimo, sono contento che la storia e la sua conclusione ti siano piaciute!
Il finale è decisamente aperto, ma non credo racconterò ancora di Flint (almeno non nel breve termine), lasciando ipotizzare al lettore il suo futuro… ma mai dire mai ?
Grazie ancora, buona giornata anche a te!
Ciao! ?
24/11/2019 at 01:24
CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Continuare ad oltranza 🙂
Miglior finale non potevi concepire 🙂
Ciao 🙂
25/11/2019 at 13:53
Cavolo, addirittura? Grazie mille, mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta! ?
18/11/2019 at 08:54
Ciao Gibbon.
direi l’ufficio di uno sceriffo. Flint potrebbe decidere di passare dalla parte della legge, è capitato in qualche occasione. In Francia si è dato il via alla polizia così come la conosciamo, grazie a un criminale incallito.
Vediamo come va a finire la storia, di certo questo capitolo ha fatto un lavoro egregio, portandoci dritto dritto verso la conclusione, ottima l’idea della dinamite.
Ho un’unica, minuscola perplessità, ma forse non conta nulla: “Quando percepì lo spostamento d’aria al proprio fianco era ormai troppo tardi: intravide Colby puntargli contro la pistola, poi più nulla” la narrazione in prima persona pone dei limiti. In questa frase si fa riferimento a sensazioni provate da Jane, Flint può solo immaginarle, però.
Aspetto il finale e ti auguro una buona settimana.
Alla prossima!
18/11/2019 at 09:54
Ciao!
Ti ringrazio come sempre per i complimenti, mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto ?
Per quanto riguarda la questione di Jane, hai ragione, ma non è solo un piccolo dettaglio, è proprio un errore piuttosto grossolano: volevo cercare di differenziare un po’ la sua morte da quella di Edgar, avvenuta solo il paragrafo prima, ma così facendo sono uscito dallo schema e ho descritto cose che il narratore non poteva sapere. In ogni caso, grazie per avermelo fatto notare ?
Buona settimana anche a te!
17/11/2019 at 13:34
Una piccola fattoria. Mi chiedo chi narrerà l’ultimo capitolo, visto che sono tutti saltati in aria…
Non c’è che dire: anche quest’ultimo capitolo mi ha sorpreso. Non mi aspettavo un tale cambio di situazione in soli due capitoli 🙂
Ciao 🙂
18/11/2019 at 09:49
Ciao!
Son contento che il capitolo ti sia piaciuto! ?
Per quanto riguarda il narratore dell’epilogo… eh, vedremo ?
03/11/2019 at 18:30
Questo capitolo me lo aspettavo. Nel senso, non ci sono stati grandi colpi di scena, ma anche se tutto era prevedibile, hai davvero scritto bene, rendendo la scena viva è piacevole. Bravo.
03/11/2019 at 08:49
Ciao Gibbon,
direi dialogo, l’assedio lo vedo male, sono tutti contro uno e parte sono dentro con lui. Il duello non ci sta, Flint è n minoranza.
Le mie intuizioni su Jane erano corrette, sugli altri qualcosina… ma poi, no, ho pensato che fosse solo lei.
Ti segnalo un refuso nella frase: “ Cosa avevo Kelso di diverso da tutti loro? ”
Ho trovato i dialoghi un po’ stereotipati, molto vicini ai film, ne capisco,l’influenza, ma forse era troppo marcata la somiglianza.
Il testo va benissimo, ho sentito I nitriti dei cavalli e la tensione creaarsi nella stanza.
Alla prossima!
03/11/2019 at 02:16
Siamo in un Western: un Duello. Anche l’assedio ci sarebbe stato bene, ma la scena non mi sembra adatta a dirigersi verso questo.
Se da un lato mi aspettavo che Kelso non era il traditore (sospettavo di Jane per il suo modo di comportarsi con Kelso), non mi aspettavo l’intera banda. Quindi, sì, mi hai sorpreso 🙂
Vediamo cosa ci propini per l’ultimo capitolo 🙂
Ciao 🙂
20/10/2019 at 08:32
Ciao Gibbon,
lo sparo da parte di Jane mi mette in testa un dubbio, chissà se c’entra qualcosa… mah, staremo a vedere. L’episodio è scorrevole e ci porta dritti dritti verso una svolta che, immagino, avverrà nel prossimo episodio. Siamo quasi in dirittura d’arrivo, qualcosa deve accadere (oltre al ritrovamento di Jane, la morte del traditore e le rivelazioni su Edgar).
Ti segnalo un refusino nella frase: “Andai davanti la camino acceso” ma è una bazzecola, tanto per essere pignoli 😉
Alla prossima!
p.s. proprio in virtù del mio pensiero su Jane e lo sparo, voto per il dialogo e la terribile consapevolezza.
20/10/2019 at 01:22
Un dialogo con Colby farà sorgere una terribile consapevolezza.
Questo capitolo mi è piaciuto meno degli altri, anche se non so dire il perché.
Ciao 🙂
19/10/2019 at 18:50
Sento che su Kelso non abbiamo ancora snocciolato tutto. Secondo me stava per dire qualcosa di importante a Flint, prima che Jane lo freddasse.
Sono sicura che mancano tasselli importanti. Non può esistere un personaggio totalmente cattivo. Soprattutto un autore bravo come te starà tramando dei colpi di scena.
Oddio… non mi fido più di nessuno!
14/10/2019 at 09:05
Ciao Gibbon,
avevo intuito che Kelso potesse essere un traditore, e tu lo ha dipinto proprio bene. La svolta è classica, in un racconto di questo tipo, il traditore ci sta sempre, a te creare un proseguo interessante; per il momento hai fatto un buon lavoro 🙂
Direi che, visti i personaggi, la banda deciderà il da farsi senza interrogarlo, magari per capire quali sono le sue vere intenzioni e poter così arrivare a un epilogo drammatico, magari con l’uccisione o la consegna del traditore a chi di dovere…
Alla prossima!
19/10/2019 at 15:18
Ciao!
Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto, ormai abbiamo scoperto il traditore e ci stiamo avvicinando rapidamente al finale, vedremo poi quale sarà lo spazio di Kelso in questa storia 🙂
Grazie ancora! 😀
13/10/2019 at 18:14
Quando Flint e Jane torneranno al rifugio, sarà già stato interrogato da Colby e Edgar. E magari gli ha riferito la versione opposta di Jane 😉
Avanti!
Ciao 🙂
19/10/2019 at 15:15
Ciao!
Sai che il tuo è un ottimo suggerimento? Mi hai dato una bella idea, vediamo se riesco a incastrarla, ti ringrazio 😀
13/10/2019 at 16:47
Jane è sicuramente un personaggio interessante. Sarebbe stato, secondo me, ancora più interessante svelare il suo passato poco alla volta, senza dover interrompere subito l’azione per introdurre la sua esperienza traumatica con lo sposo violento.
Il dialogo tra Jane e Flint lo trovo invece molto riuscito.
In generale è un bel capitolo. Sono contenta che Flint stia iniziando a capire e a mettere insieme i pezzi del puzzle.
Aspetto l’aggiornamento.
PS: ti segnalo 16 anni. È un errore (che vedo fare da molti). Dovresti scrivere sedici anni.
19/10/2019 at 15:14
Ciao!
Sono contento che anche questo capitolo ti sia piaciuto, ci stiamo ormai avvicinando a grandi passi verso il finale 😉
Sicuramente raccontare del passato di Jane poco alla volta sarebbe stato più divertente e molto più interessante ma, come vedrai, i prossimi capitoli saranno piuttosto pieni, quindi ho preferito dare più spazio al presente che al passato, ma sono dovuto scendere a compromessi per mancanza di spazio 🙁
Per quanto riguarda quel “16 anni”, invece, di solito scrivo trascrivo sempre i numeri in lettere (a meno che non siano date), ma questo giro mi sono distratto, nemmeno io so perché ho usato le cifre 😀
05/10/2019 at 08:53
Ciao Gibbon.
vorrei sapere di più su Kelso e quel che è accaduto prima del suo ritorno.
Quindi il povero Edgar è andato un po’ fuori di testa con le brutture della guerra, ci sta, e si ricollega benissimo con l’affermazione fatto in precedenza. 😉
Mi è piaciuto questo capitolo, le descrizioni sono vivide e brillano al sole dell’Ovest, pronte a mostrarci le scene. Bene.
Ci si vede alla prossima!
07/10/2019 at 10:21
Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, troppo gentile, e grazie anche per avermi fatto notare la svista riguardo Edgar negli scorsi capitoli, mi hai dato modo di delineare meglio il personaggio ?
04/10/2019 at 23:35
Bello! Bello! Bello! Pieno di spunti questo capitolo 🙂
Secondo me Jane racconterà a Flint come è riuscita a fuggire dai cacciatori di taglie, parlando anche di Kelso. Che sia o meno lei la talpa, è il modo migliore che ha per convincerlo a portarlo dagli altri 😉
Ciao 🙂
07/10/2019 at 10:19
Ti ringrazio tantissimo, mi fa piacere che la storia ti stia prendendo ?
04/10/2019 at 12:36
Sei talmente bravo che meriteresti più autori. Capitolo bello come sempre, in ogni descrizione è in ogni dettaglio. Non annoi e sei credibile in quello che scrivi. Le ambientazioni catturano e anche i tuoi personaggi sono tutto tranne che banali.
Continua così!
04/10/2019 at 12:37
Scusami intendevo scrivere più lettori, non autori.
07/10/2019 at 10:18
Troppo gentile, davvero, grazie mille, spero di continuare su questa strada ?
04/10/2019 at 12:25
Niente da dire. Mi sono incantato a leggere il racconto e mi sembrava di essere li. Sostenibile anche la spiegazione per chiarire l’incongruenza tra il trascorso di Edgar e la sua attuale situazione…
Bravo!
07/10/2019 at 10:17
Troppo gentile, grazie mille! ?
04/10/2019 at 12:11
Ottimo anche questo capitolo, nulla da eccepire. Ho scelto “Jane racconterà a Flint com’è riuscita a fuggire…”. Buon lavoro!
01/10/2019 at 11:06
Ciao, ho “scoperto” il nuovo racconto solo oggi e così ho recuperato in un solo fiato i capitoli già pubblicati. Confermo la mia già buona opinione sulle tue capacità narrative: sempre molto cinematografico, perfettamente calato nel genere, sia per l’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi, il lessico utilizzato. Sono un po’ perplessa dal ruolo delle donne, sembrano far parte della banda, il che mi fa un po’ strano, visto la non-emancipazione del gentil sesso nel 1899; comunque questa è solo una mia congettura poichè di queste donne non ci hai ancora detto molto, sicuramente più avanti avrò modo di capire meglio. Voto per “silenzio”, sono curiosa di capire come lo gestirai. Buon lavoro!
07/10/2019 at 10:16
Ciao Valentina, mi fa molto piacere sapere che seguirai anche quest’altro racconto!
Come sempre, ti ringrazio tanto per i complimenti, mentre la scelta di includere i personaggi femminili nella banda deriva più che altro dalla volontà di creare caratteri e background differenti tra loro e che reputo personalmente più efficaci se attribuiti a personaggi femminili, ma nei prossimi capitoli dovrebbe diventare tutto più chiaro ?
30/09/2019 at 08:38
Ciao Gibbon,
ho recuperato i capitoli ed eccomi qua. Bene, il resoconto mi pare in linea con la strada che hai scelto di destinare ai tuoi protagonisti. L’unico appunto che mi sento di farti, ma è proprio una piccola fisima mia, riguarda Edgar e quel che dice di lui Flint a Colby: non è molto sveglio… poi però si scopre che è un medico, tanto tonto non doveva essere… 🙂
Ho votato la natura, magari un bel giro di ricognizione intorno alla casa. Peccato per la bottiglia…
Alla prossima!
30/09/2019 at 10:09
Ciao!
Sono contento che la storia ti stia piacendo, e ti ringrazio per avermi segnalato la svista riguardo Edgar, magari troverò un modo per usarla a mio favore nei prossimi capitoli ?
29/09/2019 at 21:36
Silenzio. Voglio vedere come te la cavi col silenzio.
Capitolo superbo e ben scritto. Sei riuscito ad entrare nei dettagli di quello che stavano facendo senza risultare stomachevole, cosa non da tutti. Avanti così 🙂
Ciao 🙂
30/09/2019 at 10:07
Ciao!
Ti ringrazio davvero tantissimo, troppo buono ?
29/09/2019 at 19:42
Questo è sicuramente il mio capitolo preferito. Descritto bene, scena cruda, realistica, da vero selvaggio West.
Unico appunto. Sono una rompina antipatica, ma la mia deformazione professionale mi impone di correggere gli errori scientifici.
Quando viene cauterizzata la ferita con il coltello rovente, non può formarsi in maniera istantanea la cicatrice (il tessuto fibroso cicatriziale richiede giorni per formarsi).
Semplicemente hanno “carbonizzato/ustionato” per bloccare l’emorragia.
Ti chiedo scusa se sono noiosa come poche.
Detto questo bravissimo.
Ci si legge.
30/09/2019 at 09:39
Ciao!
Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, nonostante quell’errore della cicatrice. Figurati, grazie per avermelo fatto notare, se scrivo qualcosa di sbagliato, è giusto che io lo sappia, così eviterò lo stesso errore in futuro, quindi grazie per la correzione ?
23/09/2019 at 12:43
Sempre più convincente. Si vede che sei preparato in quello che scrivi. Non ti improvvisi e scegli le giuste parole per descrivere ogni azione.
Promosso anche questo capitolo più di stallo, ma comunque accattivante.
Non metterci troppo ad aggiornare!
23/09/2019 at 14:46
Ciao, sono contento che il capitolo ti sia piaciuto, nonostante questo momento di pausa, che comunque mi è stato molto utile per delineare meglio il narratore della storia.
Per quanto riguarda la cadenza degli episodi: il terzo capitolo ci ha messo un po’ ad arrivare a causa di alcuni problemi del computer con cui scrivevo in precedenza, ma ora che si è tutto risolto il ritmo di pubblicazione aumenterà (un capitolo ogni 5 o 6 giorni).
Ciao e grazie mille! 😀
23/09/2019 at 11:59
Kelso, non ancora ripresosi del tutto, racconterà in modo confuso della propria fuga.
Bel capitolo: un attimo di pausa ci vuole prima di far salire di nuovo l’adrenalina. Interessante l’idea di Flint (noi siamo fuorilegge e moriremo da fuorilegge. L’unica cosa in cui spero? Una fine col botto). Mi sarebbe piaciuto sapere anche quella di Colby ma, si sa, lo spazio è tiranno 🙂
Ciao 🙂
23/09/2019 at 14:38
Ciao Red, sono davvero contento che il capitolo ti sia piaciuto e che questo momento di pausa non ti abbia annoiato, dopotutto mi ha aiutato parecchio a delineare un po’ meglio il personaggio di Flint, anche se pure io avrei voluto raccontare qualcosa in più su Colby, spero di trovare uno spazio per lui nei prossimi capitoli 😉
Ciao e grazie mille!
06/09/2019 at 20:35
Eccomi.
Azione e suspence ben descritti.
Mi ha fatto solo un po’ sorridere l’espressione “prendere un fucile dal cavallo”, perché mi sono immaginata il povero equide come un contenitore porta-armi.
Ovviamente avevo capito cosa intendessi… i fucile era legato alla sella, al sottosella o a qualche altra imbracatura dell’animale.
Tolta questa sciocchezza, davvero bravo.
Sei dinamico e credibile. Mi sembrava di veder rappresentata la puntata di un film.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
09/09/2019 at 12:26
Ciao!
Mi fa piacere che la storia ti stia piacendo, ma effettivamente ora che me lo hai fatto notare suono strana anche a me l’azione del prendere il fucile dal cavallo 🙂
In ogni caso, ti ringrazio tanto per i complimenti, spero che anche il seguito possa essere interessante 😀
06/09/2019 at 16:46
Ottimo capitolo, teso e violento al punto giusto. Mi aspettavo che quella casa non riservasse chissà quale accoglienza, ma non pensavo che le cose degenerassero così in fretta, ma va bene così! Ti faccio solo una piccola critica: se tra le opzioni del capitolo precedente ci sono i cadaveri, e ha vinto un’altra opzione (seppure con poco scarto), perché hai messo lo stesso i cadaveri?
06/09/2019 at 17:32
Ciao!
Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, devo dire che mi sarebbe piaciuto sviluppare il tutto con più calma, ma rischiavo di non avere abbastanza spazio per sviluppare il seguito del racconto nei prossimi capitoli, quindi ho optato per questa direzione 🙂
Capisco che inserire i cadaveri, nonostante abbia vinto un’altra opzione, possa sembrare una paraculata (e in parte è così) ma, come hai detto tu, c’era poco scarto tra le due opzioni, quindi ho colto la palla al balzo per inserire i cadaveri più che altro come elemento descrittivo aggiuntivo della crudeltà e della violenza di quel periodo.
Ho cercato comunque di trattare il tutto rimanendo fedele all’opzione principale, ma capisco perfettamente che questa scelta possa non essere apprezzata, cercherò di non commettere lo stesso errore in futuro 🙂
06/09/2019 at 16:33
Flint e Colby.
Ottima la descrizione del capitolo. Sono rimasto stupito (e schifato) dal carro pieno di cadaveri. Certo, buttarli tutti nel pozzo mi sembra azzardato: potrebbe essere l’unica fonte di acqua potabile…
Ho l’impressione che ci saranno molte altre sorprese: mi sa che son caduti dalla padella nella brace 😉
Ciao 🙂
06/09/2019 at 17:19
Ciao!
Grazie per i complimenti, sono contento che tu abbia avuto quella particolare reazione al carro pieno di cadaveri, ho cercato proprio di mostrare la crudezza e la bestialità di un periodo difficile come l’epoca dei fuorilegge, mi fa piacere esserci riuscito 😀
Alla questione del pozzo non ci avevo pensato affatto, anzi, ho dato per scontato che Flint e gli altri avrebbero trovato delle scorte di acqua all’interno della casa, ti ringrazio per avermi fatto notare la svista 🙂
Le sorprese arriveranno, spero siano efficaci e di riuscire a raccontarvi una buona storia 😉
31/08/2019 at 08:34
Ciao Gibbon,
bentornato.
Una banda allo sbando sul finire del secolo, interessante. Queste storie, se scritte bene, mi piacciono molto; sono sicura che non ci farai mancare una bella trama e dei personaggi interessanti.
Direi che trovano dei cadaveri. Quanti sono i membri della banda rimasti attivi? Intendo: vivi e non ancora catturati?
Ci si vede alla prossima!
04/09/2019 at 14:38
Scusami se ti rispondo solo ora, ma negli ultimi giorni ho avuto alcuni problemi con la connessione.
In ogni caso, bentornata anche a te, sono contento che il genere sia nelle tue corde e spero di riuscire a narrare qualcosa di interessante 😀
I membri della banda, in totale, sono sette: Colby, Flint, Edgar, Kelso, Jane, Holden e Alice.
Holden e Alice sono rimasti uccisi durante il colpo a Rock Springs, di cui ancora sappiamo poco. Kelso e Jane sono dispersi, potrebbero essere stati catturati così come potrebbero essere ancora vivi e in fuga. Colby, Flint ed Edgar, i personaggi presenti in questo primo capitolo, sono al momento gli unici che abbiamo incontrato “di persona” e di cui sappiamo qualcosa con certezza.
31/08/2019 at 00:26
Tensione. È presto per ostilità e cadaveri. Ma la tensione ci sta sempre.
Non so dove vuoi andar a parare con la storia, ma ti seguo 🙂
Ciao 🙂
04/09/2019 at 14:26
Scusami se ti rispondo solo ora, ma ho avuto un po’ di problemi con la connessione.
Sono contento che proverai a seguire questa nuova storia, spero possa essere all’altezza delle aspettative 😀
Devo essere sincero: pur avendo in mente uno schema generale in mente e sapendo quali temi vorrei trattare, nemmeno io so dove la storia andrà a parare. Vorrà dire che la costruiremo tutti insieme capitolo dopo capitolo 🙂
30/08/2019 at 23:02
Incipit interessante per quello che probabilmente sarà un altro bel racconto! La scrittura come sempre è di buon livello, forse c’è qualche imprecazione di troppo ma capisco che serva a rendere un’atmosfera ben precisa. Belle anche le citazioni a The hateful eight e Le iene, chissà se anche loro rimarranno intrappolati in quella casa ?
04/09/2019 at 14:23
Scusami se rispondo solo ora, ma ho avuto un po’ di problemi con la connessione.
Sono contento che proverai a seguire anche questo nuovo racconto, spero possa essere all’altezza delle aspettative 😀
Rileggendo il capitolo, mi sono accorto anche io di aver esagerato con le imprecazioni, nonostante il loro utilizzo mi sia servito per sottolineare lo stato d’animo dei protagonisti. Cercherò di usarne di meno nei prossimi capitoli.
The Hateful Eight e Le Iene sono alla base dell’idea del racconto, ma presto la vicende potrebbero prendere una piega ben diversa. A proposito di questo, spero non ti dispiaccia se ho “preso in prestito” (almeno in questi primi capitoli) il mood del tuo primo racconto, ma adoro il tipo di ambientazione e volevo provare a cimentarmici 🙂
30/08/2019 at 15:55
Sarò drammatica e voto cadaveri.
Il tuo stile ormai è riconoscibile. Dinamico con dialoghi veloci e credibili.
Ti sei immerso subito nell’azione, mostrando i protagonisti in azione e in difficoltà.
Attendo sviluppi.
Ti seguo, come sempre.
04/09/2019 at 14:10
Scusa se rispondo solo ora, ma ho avuto un po’ di problemi con la connessione.
In ogni caso, mi fa molto piacere sapere che proverai a seguire anche questo nuovo racconto, spero possa essere all’altezza delle aspettative 😀