Gli ultimi giorni della frontiera

Dove eravamo rimasti?

I dubbi di Flint riguardanti il traditore della banda sono aumentati con l'arrivo di Kelso. Cosa sarà più presente nel prossimo capitolo? Natura. (63%)

Nel bianco

Stunf!

Nulla. La freccia si conficcò nella neve e quel maledetto scoiattolo corse su per il tronco dell’albero più vicino, andandosi a rifugiare tra i lunghi rami.

Scappa finché vuoi, piccoletto, pensai guardando le altre piccole prede che avevo assicurato alla cintura. Tanto ti raggiungo.

Era stata una notte lunga, forse la più lunga da molti mesi. Kelso si era lamentato tutto il tempo e all’alba ero stato svegliato da una accesa discussione tra Colby e Edgar. Avrei voluto dire loro dei miei sospetti riguardo Kelso, ma non potevo esserne del tutto sicuro, quindi avevo preferito tenerli per me, in attesa di scoprire qualcosa in più.

In ogni caso, la parte più strana della nottata non era stato tanto il ritorno improvviso di Kelso e nemmeno l’operazione in sé, quanto scoprire che Edgar avesse ancora la lucidità per operare. Sapevo perfettamente quanto fosse bravo come medico, ma gli orrori a cui aveva assistito durante la guerra lo avevano profondamente cambiato: nella sua testa era scattato qualcosa, forse una consapevolezza o forse una malattia. Chiedergli di operare Kelso era stata una mossa azzardata, ma era anche l’unico modo per salvargli la vita.

Il sole, finalmente, si stagliava alto nel cielo, lasciando filtrare i suoi caldi raggi fra i rami e riflettendosi sulla neve fittissima. Costeggiai il torrente per un po’, cercando di seguire le tracce di una possibile preda, ma con il passare dei minuti diventavano sempre più confuse. Tuttavia, non abbandonai i miei propositi.

Fu una scelta vincente, senza dubbio la migliore che presi nelle ultime ore: nel bel mezzo della vallata, poco distante da me, c’era un cervo. L’animale era chinato a bere avidamente l’acqua del torrente, non dava alcun segno di aver notato la mia presenza. Poi, si eresse in tutta la sua magnificenza, e le corna risplendevano nella luce del mattino, anch’esse incantevoli e sublimi, così come il folto manto.

Nel momento in cui tesi la corda dell’arco, gli occhi mi si inumidirono. Il solo pensiero di spezzare quell’incantesimo, di privare il mondo di una parte della sua bellezza, mi riempì di sgomento e malinconia.

Diamine… cosa mi stava succedendo? Nel corso della mia vita, avevo interrotto molte altre esistenze, avevo ucciso molti uomini, avevo compiuto azioni orribili… perché esitavo davanti a quel cervo?

Presi coraggio e scoccai la freccia. Volutamente o meno, mancai completamente il bersaglio e la freccia si conficcò nella corteccia di un albero vicino. Il cervo alzò il capo e diresse il suo sguardo nella mia direzione. Per un eterno attimo, i suoi occhi scrutarono dentro i miei.

L’animale, infine, scattò e si allontanò lungo la vallata. Ripresomi dalla sensazione di smarrimento, andai a recuperare la freccia e continuai l’inseguimento.

Quasi involontariamente, sfiorai la pistola appesa al mio fianco con la mano, ma cambiai idea subito dopo. Meglio continuare con l’arco, dissi fra me e me. Non posso rischiare di tornare dagli altri senza provviste.

Le tracce si facevano strada fuori dalla boscaglia e si distanziavano nella vallata man mano che la libertà di movimento aumentava, simbolo che il cervo aveva cominciato a correre. In ogni caso, dopo pochi minuti di camminata, le tracce virarono bruscamente verso sinistra e attraversarono un piccolo corso d’acqua secondario, collegato direttamente a quello che avevo seguito poco prima, e poi di nuovo nella selva.

Questa volta prestai più attenzione ai miei movimenti e ai nascondigli scelti, non volevo lasciarmi sfuggire un’altra buona occasione. Avanzai rannicchiato per tutto il tempo, in una posizione piuttosto scomoda, fino a quando non ritrovai il cervo, guardingo e impettito al di sopra di un grosso masso.

Nessun ripensamento, nessun pensiero malinconico o di rinuncia, questa volta. Pronto a sferrare il colpo decisivo. Poi, sentii qualcosa appoggiarsi alla mia nuca. Qualcosa di freddo, tondeggiante. La canna di una pistola.

Non appena compresi cosa stava accadendo, mi preparai a reagire, ma il mio aguzzino fu più veloce e lo udii armare il cane.

Come non detto…

Poi, mi appoggiò una mano sulla spalla e iniziò a guidarmi attraverso gli alberi. Strano… mi aveva fatto riporre arco e frecce, ma non mi aveva imposto di abbandonare le armi. Non aveva proferito parola nemmeno una volta…

La camminata non durò molto, e presto raggiungemmo la nostra destinazione: una piccola grotta, il cui ingresso era stato coperto con una pesante coperta di lana.

Entrai: non era molto spaziosa, ma i resti di un piccolo fuoco da campo illuminavano e riscaldavano l’ambiente.

Subito dopo, udii entrare il rapitore alle mie spalle. Percepii anche l’inconfondibile suono della pistola rinfoderata.

“Mi dispiace per questa commedia, Flint”, disse una voce femminile tremendamente familiare. “Qui intorno è pieno degli uomini di Garret. Dovevo portarti al sicuro il più in fretta possibile.”

Finalmente mi girai, e potei associare quella voce affabile ad un volto altrettanto noto.

Jane era lì, davanti a me. Ancora viva.

Flint ha scoperto che anche Jane, l'altro membro del gruppo dato per disperso, è sopravvissuta. Cosa succederà nel prossimo capitolo?

  • Jane chiederà a Flint di accompagnarla dal resto del gruppo e Flint accetterà. (0%)
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  • Jane chiederà a Flint di accompagnarla dal resto del gruppo, ma Flint sarà sospettoso. (14%)
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  • Jane racconterà a Flint come è riuscita a fuggire dai cacciatori di taglie, parlando anche di Kelso. (86%)
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56 Commenti

  • Ciao Gibbon,
    quindi il nostro eroe, Flint, avrà un’altra possibilità. Sopravvissuto all’esplosione, vaga per il West e trova un ex criminale disposto ad aiutare coloro che vogliono cambiare vita, molto originale e interessante. Non è servito spiegare cosa è capitato a Flint dopo l’esplosione, ha detto tutto questo Parsons. Bene, un bel lavoro, pulito e ben scritto. Complimenti. Tra l’altro questo potrebbe essere considerato un finale aperto a cui dare un seguito… staremo a vedere che cosa deciderai di fare.
    Intanto ti auguro un’ottima giornata e ti saluto.
    Alla prossima!

    • Ciao!
      Ti ringrazio tantissimo, sono contento che la storia e la sua conclusione ti siano piaciute!
      Il finale è decisamente aperto, ma non credo racconterò ancora di Flint (almeno non nel breve termine), lasciando ipotizzare al lettore il suo futuro… ma mai dire mai ?
      Grazie ancora, buona giornata anche a te!
      Ciao! ?

  • Ciao Gibbon.
    direi l’ufficio di uno sceriffo. Flint potrebbe decidere di passare dalla parte della legge, è capitato in qualche occasione. In Francia si è dato il via alla polizia così come la conosciamo, grazie a un criminale incallito.
    Vediamo come va a finire la storia, di certo questo capitolo ha fatto un lavoro egregio, portandoci dritto dritto verso la conclusione, ottima l’idea della dinamite.
    Ho un’unica, minuscola perplessità, ma forse non conta nulla: “Quando percepì lo spostamento d’aria al proprio fianco era ormai troppo tardi: intravide Colby puntargli contro la pistola, poi più nulla” la narrazione in prima persona pone dei limiti. In questa frase si fa riferimento a sensazioni provate da Jane, Flint può solo immaginarle, però.
    Aspetto il finale e ti auguro una buona settimana.
    Alla prossima!

    • Ciao!
      Ti ringrazio come sempre per i complimenti, mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto ?
      Per quanto riguarda la questione di Jane, hai ragione, ma non è solo un piccolo dettaglio, è proprio un errore piuttosto grossolano: volevo cercare di differenziare un po’ la sua morte da quella di Edgar, avvenuta solo il paragrafo prima, ma così facendo sono uscito dallo schema e ho descritto cose che il narratore non poteva sapere. In ogni caso, grazie per avermelo fatto notare ?
      Buona settimana anche a te!

  • Ciao Gibbon,
    direi dialogo, l’assedio lo vedo male, sono tutti contro uno e parte sono dentro con lui. Il duello non ci sta, Flint è n minoranza.
    Le mie intuizioni su Jane erano corrette, sugli altri qualcosina… ma poi, no, ho pensato che fosse solo lei.
    Ti segnalo un refuso nella frase: “ Cosa avevo Kelso di diverso da tutti loro? ”
    Ho trovato i dialoghi un po’ stereotipati, molto vicini ai film, ne capisco,l’influenza, ma forse era troppo marcata la somiglianza.
    Il testo va benissimo, ho sentito I nitriti dei cavalli e la tensione creaarsi nella stanza.
    Alla prossima!

  • Siamo in un Western: un Duello. Anche l’assedio ci sarebbe stato bene, ma la scena non mi sembra adatta a dirigersi verso questo.

    Se da un lato mi aspettavo che Kelso non era il traditore (sospettavo di Jane per il suo modo di comportarsi con Kelso), non mi aspettavo l’intera banda. Quindi, sì, mi hai sorpreso 🙂

    Vediamo cosa ci propini per l’ultimo capitolo 🙂

    Ciao 🙂

  • Ciao Gibbon,
    lo sparo da parte di Jane mi mette in testa un dubbio, chissà se c’entra qualcosa… mah, staremo a vedere. L’episodio è scorrevole e ci porta dritti dritti verso una svolta che, immagino, avverrà nel prossimo episodio. Siamo quasi in dirittura d’arrivo, qualcosa deve accadere (oltre al ritrovamento di Jane, la morte del traditore e le rivelazioni su Edgar).
    Ti segnalo un refusino nella frase: “Andai davanti la camino acceso” ma è una bazzecola, tanto per essere pignoli 😉
    Alla prossima!
    p.s. proprio in virtù del mio pensiero su Jane e lo sparo, voto per il dialogo e la terribile consapevolezza.

  • Ciao Gibbon,
    avevo intuito che Kelso potesse essere un traditore, e tu lo ha dipinto proprio bene. La svolta è classica, in un racconto di questo tipo, il traditore ci sta sempre, a te creare un proseguo interessante; per il momento hai fatto un buon lavoro 🙂
    Direi che, visti i personaggi, la banda deciderà il da farsi senza interrogarlo, magari per capire quali sono le sue vere intenzioni e poter così arrivare a un epilogo drammatico, magari con l’uccisione o la consegna del traditore a chi di dovere…
    Alla prossima!

  • Jane è sicuramente un personaggio interessante. Sarebbe stato, secondo me, ancora più interessante svelare il suo passato poco alla volta, senza dover interrompere subito l’azione per introdurre la sua esperienza traumatica con lo sposo violento.
    Il dialogo tra Jane e Flint lo trovo invece molto riuscito.
    In generale è un bel capitolo. Sono contenta che Flint stia iniziando a capire e a mettere insieme i pezzi del puzzle.
    Aspetto l’aggiornamento.

    PS: ti segnalo 16 anni. È un errore (che vedo fare da molti). Dovresti scrivere sedici anni.

    • Ciao!
      Sono contento che anche questo capitolo ti sia piaciuto, ci stiamo ormai avvicinando a grandi passi verso il finale 😉
      Sicuramente raccontare del passato di Jane poco alla volta sarebbe stato più divertente e molto più interessante ma, come vedrai, i prossimi capitoli saranno piuttosto pieni, quindi ho preferito dare più spazio al presente che al passato, ma sono dovuto scendere a compromessi per mancanza di spazio 🙁
      Per quanto riguarda quel “16 anni”, invece, di solito scrivo trascrivo sempre i numeri in lettere (a meno che non siano date), ma questo giro mi sono distratto, nemmeno io so perché ho usato le cifre 😀

  • Ciao Gibbon.
    vorrei sapere di più su Kelso e quel che è accaduto prima del suo ritorno.
    Quindi il povero Edgar è andato un po’ fuori di testa con le brutture della guerra, ci sta, e si ricollega benissimo con l’affermazione fatto in precedenza. 😉
    Mi è piaciuto questo capitolo, le descrizioni sono vivide e brillano al sole dell’Ovest, pronte a mostrarci le scene. Bene.
    Ci si vede alla prossima!

  • Niente da dire. Mi sono incantato a leggere il racconto e mi sembrava di essere li. Sostenibile anche la spiegazione per chiarire l’incongruenza tra il trascorso di Edgar e la sua attuale situazione…
    Bravo!

  • Ciao, ho “scoperto” il nuovo racconto solo oggi e così ho recuperato in un solo fiato i capitoli già pubblicati. Confermo la mia già buona opinione sulle tue capacità narrative: sempre molto cinematografico, perfettamente calato nel genere, sia per l’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi, il lessico utilizzato. Sono un po’ perplessa dal ruolo delle donne, sembrano far parte della banda, il che mi fa un po’ strano, visto la non-emancipazione del gentil sesso nel 1899; comunque questa è solo una mia congettura poichè di queste donne non ci hai ancora detto molto, sicuramente più avanti avrò modo di capire meglio. Voto per “silenzio”, sono curiosa di capire come lo gestirai. Buon lavoro!

    • Ciao Valentina, mi fa molto piacere sapere che seguirai anche quest’altro racconto!
      Come sempre, ti ringrazio tanto per i complimenti, mentre la scelta di includere i personaggi femminili nella banda deriva più che altro dalla volontà di creare caratteri e background differenti tra loro e che reputo personalmente più efficaci se attribuiti a personaggi femminili, ma nei prossimi capitoli dovrebbe diventare tutto più chiaro ?

  • Ciao Gibbon,
    ho recuperato i capitoli ed eccomi qua. Bene, il resoconto mi pare in linea con la strada che hai scelto di destinare ai tuoi protagonisti. L’unico appunto che mi sento di farti, ma è proprio una piccola fisima mia, riguarda Edgar e quel che dice di lui Flint a Colby: non è molto sveglio… poi però si scopre che è un medico, tanto tonto non doveva essere… 🙂
    Ho votato la natura, magari un bel giro di ricognizione intorno alla casa. Peccato per la bottiglia…
    Alla prossima!

  • Questo è sicuramente il mio capitolo preferito. Descritto bene, scena cruda, realistica, da vero selvaggio West.
    Unico appunto. Sono una rompina antipatica, ma la mia deformazione professionale mi impone di correggere gli errori scientifici.
    Quando viene cauterizzata la ferita con il coltello rovente, non può formarsi in maniera istantanea la cicatrice (il tessuto fibroso cicatriziale richiede giorni per formarsi).
    Semplicemente hanno “carbonizzato/ustionato” per bloccare l’emorragia.
    Ti chiedo scusa se sono noiosa come poche.
    Detto questo bravissimo.
    Ci si legge.

    • Ciao, sono contento che il capitolo ti sia piaciuto, nonostante questo momento di pausa, che comunque mi è stato molto utile per delineare meglio il narratore della storia.
      Per quanto riguarda la cadenza degli episodi: il terzo capitolo ci ha messo un po’ ad arrivare a causa di alcuni problemi del computer con cui scrivevo in precedenza, ma ora che si è tutto risolto il ritmo di pubblicazione aumenterà (un capitolo ogni 5 o 6 giorni).
      Ciao e grazie mille! 😀

  • Kelso, non ancora ripresosi del tutto, racconterà in modo confuso della propria fuga.

    Bel capitolo: un attimo di pausa ci vuole prima di far salire di nuovo l’adrenalina. Interessante l’idea di Flint (noi siamo fuorilegge e moriremo da fuorilegge. L’unica cosa in cui spero? Una fine col botto). Mi sarebbe piaciuto sapere anche quella di Colby ma, si sa, lo spazio è tiranno 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red, sono davvero contento che il capitolo ti sia piaciuto e che questo momento di pausa non ti abbia annoiato, dopotutto mi ha aiutato parecchio a delineare un po’ meglio il personaggio di Flint, anche se pure io avrei voluto raccontare qualcosa in più su Colby, spero di trovare uno spazio per lui nei prossimi capitoli 😉
      Ciao e grazie mille!

  • Eccomi.
    Azione e suspence ben descritti.
    Mi ha fatto solo un po’ sorridere l’espressione “prendere un fucile dal cavallo”, perché mi sono immaginata il povero equide come un contenitore porta-armi.
    Ovviamente avevo capito cosa intendessi… i fucile era legato alla sella, al sottosella o a qualche altra imbracatura dell’animale.
    Tolta questa sciocchezza, davvero bravo.
    Sei dinamico e credibile. Mi sembrava di veder rappresentata la puntata di un film.
    Ci vediamo al prossimo capitolo.

  • Ottimo capitolo, teso e violento al punto giusto. Mi aspettavo che quella casa non riservasse chissà quale accoglienza, ma non pensavo che le cose degenerassero così in fretta, ma va bene così! Ti faccio solo una piccola critica: se tra le opzioni del capitolo precedente ci sono i cadaveri, e ha vinto un’altra opzione (seppure con poco scarto), perché hai messo lo stesso i cadaveri?

    • Ciao!
      Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto, devo dire che mi sarebbe piaciuto sviluppare il tutto con più calma, ma rischiavo di non avere abbastanza spazio per sviluppare il seguito del racconto nei prossimi capitoli, quindi ho optato per questa direzione 🙂
      Capisco che inserire i cadaveri, nonostante abbia vinto un’altra opzione, possa sembrare una paraculata (e in parte è così) ma, come hai detto tu, c’era poco scarto tra le due opzioni, quindi ho colto la palla al balzo per inserire i cadaveri più che altro come elemento descrittivo aggiuntivo della crudeltà e della violenza di quel periodo.
      Ho cercato comunque di trattare il tutto rimanendo fedele all’opzione principale, ma capisco perfettamente che questa scelta possa non essere apprezzata, cercherò di non commettere lo stesso errore in futuro 🙂

    • Ciao!
      Grazie per i complimenti, sono contento che tu abbia avuto quella particolare reazione al carro pieno di cadaveri, ho cercato proprio di mostrare la crudezza e la bestialità di un periodo difficile come l’epoca dei fuorilegge, mi fa piacere esserci riuscito 😀
      Alla questione del pozzo non ci avevo pensato affatto, anzi, ho dato per scontato che Flint e gli altri avrebbero trovato delle scorte di acqua all’interno della casa, ti ringrazio per avermi fatto notare la svista 🙂
      Le sorprese arriveranno, spero siano efficaci e di riuscire a raccontarvi una buona storia 😉

  • Ciao Gibbon,
    bentornato.
    Una banda allo sbando sul finire del secolo, interessante. Queste storie, se scritte bene, mi piacciono molto; sono sicura che non ci farai mancare una bella trama e dei personaggi interessanti.
    Direi che trovano dei cadaveri. Quanti sono i membri della banda rimasti attivi? Intendo: vivi e non ancora catturati?
    Ci si vede alla prossima!

    • Scusami se ti rispondo solo ora, ma negli ultimi giorni ho avuto alcuni problemi con la connessione.
      In ogni caso, bentornata anche a te, sono contento che il genere sia nelle tue corde e spero di riuscire a narrare qualcosa di interessante 😀
      I membri della banda, in totale, sono sette: Colby, Flint, Edgar, Kelso, Jane, Holden e Alice.
      Holden e Alice sono rimasti uccisi durante il colpo a Rock Springs, di cui ancora sappiamo poco. Kelso e Jane sono dispersi, potrebbero essere stati catturati così come potrebbero essere ancora vivi e in fuga. Colby, Flint ed Edgar, i personaggi presenti in questo primo capitolo, sono al momento gli unici che abbiamo incontrato “di persona” e di cui sappiamo qualcosa con certezza.

    • Scusami se ti rispondo solo ora, ma ho avuto un po’ di problemi con la connessione.
      Sono contento che proverai a seguire questa nuova storia, spero possa essere all’altezza delle aspettative 😀
      Devo essere sincero: pur avendo in mente uno schema generale in mente e sapendo quali temi vorrei trattare, nemmeno io so dove la storia andrà a parare. Vorrà dire che la costruiremo tutti insieme capitolo dopo capitolo 🙂

  • Incipit interessante per quello che probabilmente sarà un altro bel racconto! La scrittura come sempre è di buon livello, forse c’è qualche imprecazione di troppo ma capisco che serva a rendere un’atmosfera ben precisa. Belle anche le citazioni a The hateful eight e Le iene, chissà se anche loro rimarranno intrappolati in quella casa ?

    • Scusami se rispondo solo ora, ma ho avuto un po’ di problemi con la connessione.
      Sono contento che proverai a seguire anche questo nuovo racconto, spero possa essere all’altezza delle aspettative 😀
      Rileggendo il capitolo, mi sono accorto anche io di aver esagerato con le imprecazioni, nonostante il loro utilizzo mi sia servito per sottolineare lo stato d’animo dei protagonisti. Cercherò di usarne di meno nei prossimi capitoli.
      The Hateful Eight e Le Iene sono alla base dell’idea del racconto, ma presto la vicende potrebbero prendere una piega ben diversa. A proposito di questo, spero non ti dispiaccia se ho “preso in prestito” (almeno in questi primi capitoli) il mood del tuo primo racconto, ma adoro il tipo di ambientazione e volevo provare a cimentarmici 🙂

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