Dove eravamo rimasti?
Nel bianco
Stunf!
Nulla. La freccia si conficcò nella neve e quel maledetto scoiattolo corse su per il tronco dell’albero più vicino, andandosi a rifugiare tra i lunghi rami.
Scappa finché vuoi, piccoletto, pensai guardando le altre piccole prede che avevo assicurato alla cintura. Tanto ti raggiungo.
Era stata una notte lunga, forse la più lunga da molti mesi. Kelso si era lamentato tutto il tempo e all’alba ero stato svegliato da una accesa discussione tra Colby e Edgar. Avrei voluto dire loro dei miei sospetti riguardo Kelso, ma non potevo esserne del tutto sicuro, quindi avevo preferito tenerli per me, in attesa di scoprire qualcosa in più.
In ogni caso, la parte più strana della nottata non era stato tanto il ritorno improvviso di Kelso e nemmeno l’operazione in sé, quanto scoprire che Edgar avesse ancora la lucidità per operare. Sapevo perfettamente quanto fosse bravo come medico, ma gli orrori a cui aveva assistito durante la guerra lo avevano profondamente cambiato: nella sua testa era scattato qualcosa, forse una consapevolezza o forse una malattia. Chiedergli di operare Kelso era stata una mossa azzardata, ma era anche l’unico modo per salvargli la vita.
Il sole, finalmente, si stagliava alto nel cielo, lasciando filtrare i suoi caldi raggi fra i rami e riflettendosi sulla neve fittissima. Costeggiai il torrente per un po’, cercando di seguire le tracce di una possibile preda, ma con il passare dei minuti diventavano sempre più confuse. Tuttavia, non abbandonai i miei propositi.
Fu una scelta vincente, senza dubbio la migliore che presi nelle ultime ore: nel bel mezzo della vallata, poco distante da me, c’era un cervo. L’animale era chinato a bere avidamente l’acqua del torrente, non dava alcun segno di aver notato la mia presenza. Poi, si eresse in tutta la sua magnificenza, e le corna risplendevano nella luce del mattino, anch’esse incantevoli e sublimi, così come il folto manto.
Nel momento in cui tesi la corda dell’arco, gli occhi mi si inumidirono. Il solo pensiero di spezzare quell’incantesimo, di privare il mondo di una parte della sua bellezza, mi riempì di sgomento e malinconia.
Diamine… cosa mi stava succedendo? Nel corso della mia vita, avevo interrotto molte altre esistenze, avevo ucciso molti uomini, avevo compiuto azioni orribili… perché esitavo davanti a quel cervo?
Presi coraggio e scoccai la freccia. Volutamente o meno, mancai completamente il bersaglio e la freccia si conficcò nella corteccia di un albero vicino. Il cervo alzò il capo e diresse il suo sguardo nella mia direzione. Per un eterno attimo, i suoi occhi scrutarono dentro i miei.
L’animale, infine, scattò e si allontanò lungo la vallata. Ripresomi dalla sensazione di smarrimento, andai a recuperare la freccia e continuai l’inseguimento.
Quasi involontariamente, sfiorai la pistola appesa al mio fianco con la mano, ma cambiai idea subito dopo. Meglio continuare con l’arco, dissi fra me e me. Non posso rischiare di tornare dagli altri senza provviste.
Le tracce si facevano strada fuori dalla boscaglia e si distanziavano nella vallata man mano che la libertà di movimento aumentava, simbolo che il cervo aveva cominciato a correre. In ogni caso, dopo pochi minuti di camminata, le tracce virarono bruscamente verso sinistra e attraversarono un piccolo corso d’acqua secondario, collegato direttamente a quello che avevo seguito poco prima, e poi di nuovo nella selva.
Questa volta prestai più attenzione ai miei movimenti e ai nascondigli scelti, non volevo lasciarmi sfuggire un’altra buona occasione. Avanzai rannicchiato per tutto il tempo, in una posizione piuttosto scomoda, fino a quando non ritrovai il cervo, guardingo e impettito al di sopra di un grosso masso.
Nessun ripensamento, nessun pensiero malinconico o di rinuncia, questa volta. Pronto a sferrare il colpo decisivo. Poi, sentii qualcosa appoggiarsi alla mia nuca. Qualcosa di freddo, tondeggiante. La canna di una pistola.
Non appena compresi cosa stava accadendo, mi preparai a reagire, ma il mio aguzzino fu più veloce e lo udii armare il cane.
Come non detto…
Poi, mi appoggiò una mano sulla spalla e iniziò a guidarmi attraverso gli alberi. Strano… mi aveva fatto riporre arco e frecce, ma non mi aveva imposto di abbandonare le armi. Non aveva proferito parola nemmeno una volta…
La camminata non durò molto, e presto raggiungemmo la nostra destinazione: una piccola grotta, il cui ingresso era stato coperto con una pesante coperta di lana.
Entrai: non era molto spaziosa, ma i resti di un piccolo fuoco da campo illuminavano e riscaldavano l’ambiente.
Subito dopo, udii entrare il rapitore alle mie spalle. Percepii anche l’inconfondibile suono della pistola rinfoderata.
“Mi dispiace per questa commedia, Flint”, disse una voce femminile tremendamente familiare. “Qui intorno è pieno degli uomini di Garret. Dovevo portarti al sicuro il più in fretta possibile.”
Finalmente mi girai, e potei associare quella voce affabile ad un volto altrettanto noto.
Jane era lì, davanti a me. Ancora viva.
Flint ha scoperto che anche Jane, l'altro membro del gruppo dato per disperso, è sopravvissuta. Cosa succederà nel prossimo capitolo?
- Jane chiederà a Flint di accompagnarla dal resto del gruppo e Flint accetterà. (0%)
- Jane chiederà a Flint di accompagnarla dal resto del gruppo, ma Flint sarà sospettoso. (14%)
- Jane racconterà a Flint come è riuscita a fuggire dai cacciatori di taglie, parlando anche di Kelso. (86%)

25/11/2019 at 10:35
Ciao Gibbon,
quindi il nostro eroe, Flint, avrà un’altra possibilità. Sopravvissuto all’esplosione, vaga per il West e trova un ex criminale disposto ad aiutare coloro che vogliono cambiare vita, molto originale e interessante. Non è servito spiegare cosa è capitato a Flint dopo l’esplosione, ha detto tutto questo Parsons. Bene, un bel lavoro, pulito e ben scritto. Complimenti. Tra l’altro questo potrebbe essere considerato un finale aperto a cui dare un seguito… staremo a vedere che cosa deciderai di fare.
Intanto ti auguro un’ottima giornata e ti saluto.
Alla prossima!
25/11/2019 at 14:03
Ciao!
Ti ringrazio tantissimo, sono contento che la storia e la sua conclusione ti siano piaciute!
Il finale è decisamente aperto, ma non credo racconterò ancora di Flint (almeno non nel breve termine), lasciando ipotizzare al lettore il suo futuro… ma mai dire mai ?
Grazie ancora, buona giornata anche a te!
Ciao! ?
24/11/2019 at 01:24
CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Continuare ad oltranza 🙂
Miglior finale non potevi concepire 🙂
Ciao 🙂
25/11/2019 at 13:53
Cavolo, addirittura? Grazie mille, mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta! ?
18/11/2019 at 08:54
Ciao Gibbon.
direi l’ufficio di uno sceriffo. Flint potrebbe decidere di passare dalla parte della legge, è capitato in qualche occasione. In Francia si è dato il via alla polizia così come la conosciamo, grazie a un criminale incallito.
Vediamo come va a finire la storia, di certo questo capitolo ha fatto un lavoro egregio, portandoci dritto dritto verso la conclusione, ottima l’idea della dinamite.
Ho un’unica, minuscola perplessità, ma forse non conta nulla: “Quando percepì lo spostamento d’aria al proprio fianco era ormai troppo tardi: intravide Colby puntargli contro la pistola, poi più nulla” la narrazione in prima persona pone dei limiti. In questa frase si fa riferimento a sensazioni provate da Jane, Flint può solo immaginarle, però.
Aspetto il finale e ti auguro una buona settimana.
Alla prossima!
18/11/2019 at 09:54
Ciao!
Ti ringrazio come sempre per i complimenti, mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto ?
Per quanto riguarda la questione di Jane, hai ragione, ma non è solo un piccolo dettaglio, è proprio un errore piuttosto grossolano: volevo cercare di differenziare un po’ la sua morte da quella di Edgar, avvenuta solo il paragrafo prima, ma così facendo sono uscito dallo schema e ho descritto cose che il narratore non poteva sapere. In ogni caso, grazie per avermelo fatto notare ?
Buona settimana anche a te!
17/11/2019 at 13:34
Una piccola fattoria. Mi chiedo chi narrerà l’ultimo capitolo, visto che sono tutti saltati in aria…
Non c’è che dire: anche quest’ultimo capitolo mi ha sorpreso. Non mi aspettavo un tale cambio di situazione in soli due capitoli 🙂
Ciao 🙂
18/11/2019 at 09:49
Ciao!
Son contento che il capitolo ti sia piaciuto! ?
Per quanto riguarda il narratore dell’epilogo… eh, vedremo ?
03/11/2019 at 18:30
Questo capitolo me lo aspettavo. Nel senso, non ci sono stati grandi colpi di scena, ma anche se tutto era prevedibile, hai davvero scritto bene, rendendo la scena viva è piacevole. Bravo.
03/11/2019 at 08:49
Ciao Gibbon,
direi dialogo, l’assedio lo vedo male, sono tutti contro uno e parte sono dentro con lui. Il duello non ci sta, Flint è n minoranza.
Le mie intuizioni su Jane erano corrette, sugli altri qualcosina… ma poi, no, ho pensato che fosse solo lei.
Ti segnalo un refuso nella frase: “ Cosa avevo Kelso di diverso da tutti loro? ”
Ho trovato i dialoghi un po’ stereotipati, molto vicini ai film, ne capisco,l’influenza, ma forse era troppo marcata la somiglianza.
Il testo va benissimo, ho sentito I nitriti dei cavalli e la tensione creaarsi nella stanza.
Alla prossima!
03/11/2019 at 02:16
Siamo in un Western: un Duello. Anche l’assedio ci sarebbe stato bene, ma la scena non mi sembra adatta a dirigersi verso questo.
Se da un lato mi aspettavo che Kelso non era il traditore (sospettavo di Jane per il suo modo di comportarsi con Kelso), non mi aspettavo l’intera banda. Quindi, sì, mi hai sorpreso 🙂
Vediamo cosa ci propini per l’ultimo capitolo 🙂
Ciao 🙂
20/10/2019 at 08:32
Ciao Gibbon,
lo sparo da parte di Jane mi mette in testa un dubbio, chissà se c’entra qualcosa… mah, staremo a vedere. L’episodio è scorrevole e ci porta dritti dritti verso una svolta che, immagino, avverrà nel prossimo episodio. Siamo quasi in dirittura d’arrivo, qualcosa deve accadere (oltre al ritrovamento di Jane, la morte del traditore e le rivelazioni su Edgar).
Ti segnalo un refusino nella frase: “Andai davanti la camino acceso” ma è una bazzecola, tanto per essere pignoli 😉
Alla prossima!
p.s. proprio in virtù del mio pensiero su Jane e lo sparo, voto per il dialogo e la terribile consapevolezza.
20/10/2019 at 01:22
Un dialogo con Colby farà sorgere una terribile consapevolezza.
Questo capitolo mi è piaciuto meno degli altri, anche se non so dire il perché.
Ciao 🙂
19/10/2019 at 18:50
Sento che su Kelso non abbiamo ancora snocciolato tutto. Secondo me stava per dire qualcosa di importante a Flint, prima che Jane lo freddasse.
Sono sicura che mancano tasselli importanti. Non può esistere un personaggio totalmente cattivo. Soprattutto un autore bravo come te starà tramando dei colpi di scena.
Oddio… non mi fido più di nessuno!
14/10/2019 at 09:05
Ciao Gibbon,
avevo intuito che Kelso potesse essere un traditore, e tu lo ha dipinto proprio bene. La svolta è classica, in un racconto di questo tipo, il traditore ci sta sempre, a te creare un proseguo interessante; per il momento hai fatto un buon lavoro 🙂
Direi che, visti i personaggi, la banda deciderà il da farsi senza interrogarlo, magari per capire quali sono le sue vere intenzioni e poter così arrivare a un epilogo drammatico, magari con l’uccisione o la consegna del traditore a chi di dovere…
Alla prossima!
19/10/2019 at 15:18
Ciao!
Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto, ormai abbiamo scoperto il traditore e ci stiamo avvicinando rapidamente al finale, vedremo poi quale sarà lo spazio di Kelso in questa storia 🙂
Grazie ancora! 😀