Dove eravamo rimasti?
EPILOGO
A sparare fu il capitano Nasher; mai un uomo fu tanto felice di vederne un altro. Nella stanza era tornata la luce, giacché qualcuno aveva scostato le imposte e il sole finalmente aveva avuto la meglio sulle nubi.
«Dovete la vostra vita al giovane Jack!» mi comunicò l’uomo dando una pacca sulla spalla del suo mozzo. «È rimasto alla finestra del Clock ‘o’ Five per ore a guardare l’isola apparire e scomparire nella pioggia»
Jack arrossì leggermente, poi aggiunse: «vi ho visto scendere dalla barca, signore, non siete tipo da tempeste, voi. Quando ho notato il fuoco ho pensato che poteste avere bisogno di aiuto.»
Il capitano si avvicinò al corpo di Justine e con la punta dello stivale la girò a faccia in su, poi si guardò intorno, posò lo sguardo sul cadavere di Jim e sulle innumerevoli teste mozzate che addobbavano la stanza, pendendo dalle travi del soffitto come festoni di Natale – ne contammo almeno una trentina, tra gatti, conigli, cani e un paio di volpi. Alcune impagliate, altre marcite e consumate dal tempo – e sentenziò: «direi che hai avuto ragione, giovane Jack!» un’altra pacca sulla spalla.
Il maltempo aveva lasciato il mare agitato e la squadra di poliziotti arrivò con qualche ora di ritardo su Nasher e il giovane Jack.
«Dovrete tornare per catalogare il lascito?» mi domandò il commissario.
Annuii e lui proseguì: «Proprio non so capacitarmi di come una persona riesca a escogitare tanto male. Una donna così bella, poi» continuò il poliziotto, fissando l’immagine di Justine su una delle ambrotipie.
«Attento, potrebbe indurvi in tentazione!» lo avvertii.
Il poliziotto staccò di malavoglia lo sguardo dagli occhi di giada di Justine e tornò a guardare me:
«Non mi faccio infinocchiare da un bel visino, caro il mio curatore. Ho cinque figli e una moglie pronta a staccarmi la testa in un sol colpo. Piuttosto, vorrei che mi raccontaste i fatti, per come si sono svolti, dal momento in cui avete messo piede sull’isola.»
Scoprii in seguito che fu proprio Justine a volere che la casa venisse dipinta di nero, in segno di lutto per la prossima dipartita del marito. Una donna malata, bellissima, ma malata. Il povero Duke l’aveva sposata credendola una dea e si era ritrovato in casa una pazza criminale, pronta ad avvelenarlo per il semplice gusto di vederne gli effetti.
Justine Willmington finì in manicomio alla morte del marito, accusata dai Timbleton; fu là che incontrò James Stratton e lo convinse a farla fuggire dalla struttura manicomiale L’uomo era però ignaro del fatto che il povero marito avesse lasciato i beni mobili a un piccolo museo londinese e quelli immobili ai due domestici, i Timbleton.
Uscii nel giardino, ora completamente invaso dal sole e dal verde brillante dell’erba, mi guardai intorno, respirando l’aria pulita e appena odorosa d’alghe spiaggiate, voltai lo sguardo sul piccolo cimitero e sorrisi tra me per l’ingenuità con cui Jim, il falso Timbleton, aveva cercato di creare un’atmosfera soprannaturale insistendo sul fatto che il cancelletto del piccolo camposanto dovesse restare chiuso, dimenticandosi poi, in ben due occasioni, di chiuderlo egli stesso. E la trovata dei nastri, ingegnosa, anche se un po’ debole. Chissà chi dei due venne a divellere le chiavi…
«Dobbiamo andare!» mi chiamò Nasher pronto a discendere il sentiero verso l’attracco in fondo al pendio.
Annuii e lo pregai di incamminarsi. Io avevo bisogno di fare ancora qualcosa.
Mi fermai davanti alla lapide di Sir Campton Duke, con tutto quel trambusto non ebbi neanche il tempo di porgergli un saluto. Sulla lapide potei leggere l’epitaffio citato nei diari:
“Ove marcisce il corpo,
rinasce lo spirito,
e dove soffia il vento
le mie ceneri vanno,
dannate, per l’eternità.
Qui giaccio”.
Sotto erano riportati nome e date.
Più che storpiarlo, lo aveva reso terrificante. Che crudeltà, pensai e scossi il capo.
Non avendo altro da fare per il momento, mi decisi a lasciare l’isola. Mossi i primi passi quando, all’improvviso, il vento si alzò, sibilando tra gli alberi e salendo dal fondo del precipizio. L’erba si piegò come accarezzata dalla stessa mano di Dio. il cancelletto del cimitero ora era aperto e cigolava furioso sulla mappa rugginosa. Restai a fissare il mare d’erba, incantato e preoccupato al tempo stesso. Un tintinnio vinse la voce del vento e attirò la mia attenzione, tornai a guardare la tomba di Duke e rimasi di stucco quando notai la presenza di una rosa bianca con una chiave fissata al gambo con un nastro rosso. Rialzai lo sguardo, confuso, e fu in quel momento che la vidi: una figura esile, listata a lutto, che si allontanava veloce per sfumare oltre la quercia centenaria a picco sul mare.
Dorinda? Sussurrai.
Il cielo rabbuiatosi per un attimo tornò al turchese di poco prima e il vento così com’era venuto scomparve. Subito mi riscossi, presi la chiave e la rimirai non sapendo bene cosa fare. Fu solo al mio ritorno sull’isola, parecchio tempo dopo, che capii a quale serratura appartenesse.
Ma questa è un’altra storia.
05/09/2020 at 14:48
Ciao Keziarica, sono giorni che giro su questo sito e sono arrivato al tuo racconto, io e una ragazza abbiamo un canale su youtube a tema libri e abbiamo aperto una parte dedicata all’audio (libri e racconti). Ti volevo chiedere il permesso di poter fare un audio-racconto di questo.
Un saluto
Luca
27/11/2019 at 18:59
Arrivo in ritardissimo e me ne scuso.
Dunque, come mi pare ti avevo già scritto, auspicavo un finale con una spiegazione razionale, perciò non posso lamentarmi sebbene il finale strizzi nuovamente l’occhio al sovrannaturale. Un finale aperto non me l’aspettavo, e devo dire che per come lo hai costruito in effetti gli andrebbe dato un seguito. Sei migliorata tantissimo dal tuo esordio anche in ragione del fatto che non temi di cimentarti con stili e generi nuovi.
Direi missione compiuta anche stavolta.
29/11/2019 at 16:27
Ciao Lou,
grazie tantissime; in effetti stare su questa piattaforma e ricevere i vostri consigli mi ha aiutato tantissimo. Mi rendo conto anch’io di essere migliorata, di aver trovato nuovi spunti e di aver quasi fatto pace con una punteggiatura capricciosa che proprio non mi vuole essere amica. Sono felice che il cambiamento si noti, cerco di spiegarlo a coloro i quali di volta in volta ricevono qualche mia “tiratina d’orecchie” che con le critiche costruttive si cresce, sennò perché si chiamerebbero costruttive?
Grazie ancora e scusa tu per il ritardo nella risposta.
Alla prossima!
12/11/2019 at 13:05
Bravissima K.
ho letto gli ultimi tre capitoli mentre notavo un ritmo narrativo costante e d’impatto. Hai uno stile di scrittura sempre più lineare, elegante e molto accurato.
Non amo il genere “giallo”, i tuoi racconti sono gli unici che leggo perché sono sempre intrisi da un certo alone di mistero.
Complimenti.
Ilaria.
29/11/2019 at 16:24
Grazie Ilaria,
sei sempre gentilissima e sono contenta he i miei “gialli” ti risultino piacevoli, spero di riaverti presto tra i lettori e aspetto tuo nuovo racconto.
Alla prossima!
09/11/2019 at 14:41
Rieccomi, keziarica.
Di questa storia ho apprezzato moltissimo lo stile di scrittura e le atmosfere: sono stato sull’isola insieme ai tuoi protagonisti, ho visto il cielo scuro, la tempesta, le stanze buie e misteriose; il linguaggio di fine ottocento del narratore ha davvero contribuito a rendere completa l’illusione.
Brava, una volta di più!
Ciao, ti auguro un fine settimana profondo e sereno come il cielo sgombro dopo una tempesta 😀
29/11/2019 at 16:22
Ciao Erri,
perdona il ritardo… grazie moltissime per le belle parole, sono felice che il mio non saper nulla del periodo descritto (o quasi) abbia ottenuto qualche risultato positivo. Sei gentilissimo, come sempre.
Alla prossima!
07/11/2019 at 22:57
Avrei giurato che Justine si fosse spacciata per Dorinda. Mi sa che il fantasma c’era per davvero.? Comunque bellissima tutta la storia. Non mi rimane che aspettare per il seguito. Almeno stando alle ultime righe della storia.
08/11/2019 at 19:58
Ciao Danica,
Justine si è spacciata per Dorinda, almeno con Graham. Lo ha fatto con l’intento di farlo credere pazzo… lo so, io lo avevo in testa, ma non so se si è capito 🙂
Grazie per essere arrivata fin qui, spero di ritrovarti al prossimo racconto.
Ho in mente di tornare per dicembre, con un horror magari… ho già in testa la trama 😉
Grazie ancora e alla prossima!
02/11/2019 at 00:00
“Questa è un’altra storia”?? Raccontacela, che diamine!
Sono molto dispiaciuta di essermi persa il penultimo aggiornamento e di non averlo votato, ma te la sei cavata bene lo stesso. Forse lo spiegone un po’ mi ha disturbata, a differenza degli altri, ma pazienza… Resta un racconto che ho molto apprezzato, con un finale succulento. Ti prego, usa la chiave e portaci con lei in un altro mistero.
Spero di tornare a leggerti presto su questa piattaforma. Nel frattempo, in bocca al lupo per il NaNoWriMo! ?
02/11/2019 at 08:55
Ciao Valentina,
grazie per in NaNo, spero di farcela. Non è difficile se si ha tempo, il problema sarà poi la revisione…
Lo so, lo spiegone pian poco anche a me, ma ho fatto male i conti, all’inizio sembra di avere davanti chissà quanto spazio e quanto tempo per spiegare in divenire, ma poi ti ritrovi che mancano due capitoli o peggio uno e devi ridurti a chiarire tutto in poche battute. E dire che un po’ di esperienza su questo sito ce l’ho 😉
Grazie infinite per la gentilezza e la presenza, non preoccuparti anche a me qualche notifica non è arrivata e ho saltato la lettura di qualche episodio.
Alla prossima!
01/11/2019 at 17:41
Ciao, complimenti per l’elegante confezione di un finale degno di te. Bello lo spunto per una prossima storia, lasciare sempre una porta aperta è una buona idea?.
Storia finita e notifiche zero! Anche io mi chiedo che succede su questa piattaforma. Boh!
Non farti attendere troppo, ciaoooo?
02/11/2019 at 08:46
Ciao Gibbone,
di sicuro non tornerò a scrivere qui prima di dicembre visto che, come ho già scritto (e lo dico anche a te perché se tutti lo sanno non posso mollare) Sto partecipando al NaNoWriMo di quest’anno 🙂
ed è impegnativo. In realtà, mi è venuta l’idea malsana di scrivere due storie, ma non so se ci riuscirò.
Grazie per i complimenti, sei gentilissimo.
Ci rivediamo presto e speriamo che il sito non ci abbandoni. Magari qualche messaggino alla redazione per far presente che ci siamo… non saprei.
Alla prossima!
31/10/2019 at 19:04
E anche questo racconto lo hai portato degnamente a conclusione.
In generale non amo i sequel, ma in questo caso i personaggi – a parte Graham – sarebbero tutti nuovi.
Scriverai ancora? io ho il dubbio che questo sito non sia più gestito da nessuno e che possa essere chiuso da un momento all’altro. Qualcuno ha notizie?
31/10/2019 at 23:46
Ciao Napo,
chissà, magari mi viene in mente un racconto che tratti del fantasma e di altri ospiti, in un’altra epoca… un albergo sull’isola, o una tenuta privata dove ambientare un bel giallo alla Christie 🙂
Grazie infinite per l’incoraggiamento e le belle parole, ci si risente con al prossimo racconto, non prima di dicembre, però.
Alla prossima!
p.s. Credo anch’io che il sito sia stato abbandonato, le copertine non cambiano, le storie in evidenza sono le stesse da mesi… ho scritto alla redazione per fare delle correzioni e mi hanno risposto, ma, sinceramente, non so quanto sia attivo il tutto.
È un vero peccato, perché di tutti i siti per scrittura che ho frequentato questo è il migliore.
Cosa si potrebbe fare? Idee per risollevarne le sorti?
01/11/2019 at 01:04
Noi non possiamo fare niente a parte continuare ad usare il sito. Una volta mi avevano scritto che avevano delle idee in testa ma poi non ne ho più saputo niente.
Il vantaggio e lo svantaggio di questo sito è quello di mettersi in gioco: non un semplice libro da leggere ma un libro da giocare, come i vecchi libri a bivi che leggevo da piccolo (anche se qui il bivio che si segue alla fine è uno solo). È una cosa molto bella ma non piace a tanta gente che preferiscono siti tipo WattPad ed altri.
Ciao 🙂
01/11/2019 at 10:15
Sono d’accordo con Red
02/11/2019 at 00:02
Avevo scritto agli admin tempo fa per propormi come Coach Editor e non mi hanno filata, peccato, avrei aiutato volentieri anche con la gestione dei social e del sito… Spero riprendano in mano la situazione! Era un bel progetto, questo.
02/11/2019 at 08:59
davvero? Peccato però, avresti potuto portare nuova linfa. Chissà perché non lo curano più come prima, forse si aspettavano un contributo (anche economico) maggiore dai partecipanti… non saprei. Sicuramente mandare avanti un sito non è semplice, anche economicamente ci sono dei costi da sostenere e tempo da perdere per curarlo, allora perché non accettare la tua offerta? Boh. Speriamo che non ci mollino.
31/10/2019 at 16:30
Bellissimo finale, molto curato come sempre. Lascia spazio a un seguito, ci lascia sospesi. Spero davvero di sapere quale serratura apre quella chiave! Brava Keziarica, devo dire che non ti ho mai vista sbagliare un colpo!
31/10/2019 at 23:39
Ciao Carlotta,
troppo buona, davvero. Sono contenta che sia piaciuto questo finale sofferto, avrei voluto cambiarlo, stravolgerlo, ma i 5000 caratteri non sarebbero bastati, avrei rischiato di rovinare tutto o magari di migliorarlo, chi lo sa. È andata così, in fondo non mi dispiace, ed è stato divertente.
Grazie, sei gentilissima.
Alla prossima!
31/10/2019 at 15:32
Ovviamente abbiamo necessità di capire quale serratura apre la chiave.
Il capitolo è sempre ben scritto. Peccato che ci siano solo 5000 caratteri. Questo finale avrebbe meritato più spazio. Sei riuscita a far quadrare tutto, dal cancelletto ai nastri. Quindi il compito lo hai portato a casa bene.
Quando racconterai la storia della serratura?
31/10/2019 at 23:37
Ciao Caterina,
chissà, non so quando tornerò a scrivere qui. Ho un sacco di idee in testa, ma ora voglio dedicarmi al NaNo di cui ho già parlato. Comincio domani… oggi ho fatto una scaletta (metà, a dirla tutta) e ci ho messo due ore. Vediamo come va a finire 🙂
Intanto grazie tantissime per avermi seguito e sopportato 😉
Alla prossima!
31/10/2019 at 15:17
Le osservazioni più pressanti che avevo su questo finale te le ho già fatte nel capitolo scorso e rappresentano l’unico appunto che posso fare a questa storia, che è più tecnico che altro. Personalmente avevo intuito subito che non avremmo avuto a che fare con un mistero sovrannaturale, non tanto perchè sia brillante io ma perchè è un capovolgimento classico di questo genere di storie, quindi avrei preferito che la minaccia di Justine fosse più “presente” invece di venirci solo raccontata tramite diario e di vederla in azione in un singolo capitolo, ma son gusti. Lo spiegone non è stato affatto fastidioso e comunque nei mistery è abbastanza inevitabile il momento in cui si va a ricapitolare tutto l’accaduto, io poi essendo cresciuto con Harry Potter che si concludeva sempre con uno spiegone ho imparato ad amare questa tecnica diciamo controversa! Anche il colpo di coda con il fantasma di Dorinda è efficace, ma questa storia in sè mi pare già completa e non sentirei più di tanto il bisogno di un seguito, quindi se dovessi farlo sarei curioso di vedere cosa andresti ad inventarti. Per il resto leggerti è sempre un piacere!
31/10/2019 at 23:35
Ciao Dapiz,
avevo messo a punto una bella scaletta, tutta ordinata e piena di spunti; all’inizio è andata bene, poi i personaggi, come sempre accade (almeno nelle mie storie) si sono presi spazi che non erano loro destinati e la cosa mi è un po’ sfuggita di mano; avrei preferito proseguire in altro modo, non ne sono stata capace, ma va bene così: ogni storia ha una sua vita ed è giusto che, alla fine, si concluda a suo modo, seguendo la propria strada.
Non sono una plotter o come si dice, ci provo ma finisco sempre per partire per la famosa tangente, che chissà mai dove porterà 🙂
Grazie infinite anche a te per avermi seguito fin qui, spero di ritrovarti al prossimo racconto, quando sarà.
Alla prossima!
31/10/2019 at 13:20
FANTASTICO FINALE! Mi è piaciuto tantissimo: dalla spiegazione alla comparsa del fantasma 🙂
Chissà se un giorno vorrai scrivere della storia di quella chiave 😉
Ci leggiamo alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
31/10/2019 at 23:27
Ciao Red,
mi sono lasciata aperta una porta, diciamo così.
Sono contenta che questo finale ti sia piaciuta, temevo di fare un pasticcio.
Grazie ancora, Red e alla prossima!
31/10/2019 at 11:19
Un’altra avventura finita. Lo spiegone era inevitabile e secondo me è durato giusto il tempo per non diventare fastidioso, poi ho apprezzato particolarmente la scena finale con il fantasma che si fa notare e poi svanisce.
Che ne pensi di continuare con una storia d’amore fra un umano e un fantasma? ? scherzo ma chissà, potrebbe essere un’idea.
Alla prossima storia
31/10/2019 at 23:25
Ciao Fra,
avevo scritto una storia tra una ragazza dei nostri tempi e un ragazzo degli anni settanta… passava attraverso un armadio e cercava una ragazza scomparsa, poi finiva per innamorarsi del fidanzato di lei… vabbè lasciamo stare 🙂
Potrebbe venirmi in mente, chissà.
Grazie per esserci stata lungo tutto il racconto, sei davvero gentile.
Alla prossima!
31/10/2019 at 10:09
Eccoci alla fine. questo finale era pronto già settimana scorsa, i vostri commenti mi hanno fatto riflettere e ho pensato a un modo per scriverne un altro. Mi sono venute tante idee, ma metterne a frutto anche una sola avrebbe significato dover spiegare troppe cose oppure finire a utilizzare un’altra storia per completare questa. Sinceramente non mi andava.
Spero che lo “spiegone” non sia troppo fastidioso e che, in qualche modo, questa storia vi sia risultata piacevole.
Grazie a tutti per avermi seguito fino alla fine 🙂
Alla prossima!
29/10/2019 at 12:26
In mare, anche se sono in minoranza.
E vediamo chi è ‘sto salvatore 😀
Ciao, a presto
31/10/2019 at 10:12
Ciao jaw,
scusa il ritardo.
Il salvatore eccolo lì… Racconto finito.
Ora mi aspetta un mese di fuoco, non credo che riuscirò a scrivere 50000 parole in trenta giorni, ma io ci provo. 🙂
Grazie tantissime e alla prossima!
27/10/2019 at 19:07
Allora mia intuizione era giusta. Adesso sono proprio curiosa di scoprire chi ha salvato il protagonista. Ho preferito un luogo più asciutto, come la casa nera.
28/10/2019 at 08:49
Ciao Danica,
quindi avevi capito che Justine (o meglio Dorinda) non era un fantasma? Brava, era mio intento confondere il lettore fino all’ultimo, sarà infantile, ma amo chiudere i miei racconti con colpi di scena mirabolanti che stupiscano il lettore. Questo almeno è nella mia testa, poi la realtà è tutta un’altra cosa 😉
Vediamo chi è il salvatore e grazie mille per il commento.
Alla prossima!
26/10/2019 at 16:32
a Londra, chiunque sia a raccontare il finale, io lo vedrei bene a distanza e a freddo.
Ti confesso che il dialogo tra i due complici/amanti non mi è particolarmente piaciuto, fa tanto spiegone, ora vi raccapezzo riprendendo tutto quello che non avevate capito. Però so bene che siamo in fondo e che dovevi spiegare i non detti e i misteri e consigli su come farlo diversamente non ne ho. Resta il fatto che leggendo non mi ha sedotta.
Bella critica sterile e infruttuosa? Sì, sono qui per questo XD
Voglimi bene lo stesso
P.S. è da ieri che cerco di riflettere sull’identità del salvatore
28/10/2019 at 08:46
Ciao Maan,
figurati, le tue critiche infruttuose non lo sono mai. In effetti temevo l’effetto spiegone come la peste, eppure ho dovuto farvi ricorso per cercare di chiudere in maniera chiara e comprensibile a tutti.
Non credo di poterti accontentare sul finale, servirebbe troppo tempo e il capitolo è praticamente già scritto. Dovevo finire entro fine mese per essere pronta al NaNoWriMo, lo so l’ho già detto, ma che posso farci, Sto solo cercando di darmi la carica 🙂 anche perché scrivere 50000 parole in un mese è un0impresa ardua, ma forse è l’unico modo per buttare giù qualcosa e finirlo, una buona volta.
Grazie per la correttezza e per non dedicarmi critiche infruttuose.
Alla prossima!
26/10/2019 at 10:14
Ottime le descrizioni, sia della spiaggia che dei cadaveri che dell’omicidio e salvataggio finale. Mi viene solo un dubbio: in un cadavere lo strabismo resta? O volevo dire che tutti i morti hanno gli occhi ogni uno per i fatti suoi?
Ho scelto la casa. Vorrei che si riscattasse da tutte le atrocità che sono successe fin’ora
28/10/2019 at 08:42
Ciao Fra,
ottima osservazione, non saprei proprio, a proposito dello strabismo nei cadaveri. In teoria sì, gli occhi si chiudono o si aprono in maniera differente, ma non credo che lo strabismo si corregga con il decesso, boh 😉 devo essere sincera: l’ho dato per scontato.
Grazie per l’appunto e per i complimenti, gentilissima.
Alla prossima!
25/10/2019 at 20:55
Ho votato per il mare, perchè un finale nella Casa Nera non mi sembra portatore di buoni presagi, così come il ritorno a Londra mi pare fin troppo positivo. Il mare può ancora nascondere un’ultima sorpresa. A tal proposito, mi viene da pensare che un’ultima sorpresa debba esserci davvero, perchè la rivelazione del “piano” del “cattivo” e la sua dipartita avvengono a parer mio un po’ troppo rapidamente, come se avessi voluto chiudere la questione in fretta per lasciarti un intero capitolo da dedicare ad altro, che spero non sia solamente una spiegazione dettagliata dell’accaduto (che male non fa, comunque). Attendo il finale!
26/10/2019 at 09:02
Ciao caro Dapiz,
ho paura che rimarrai deluso dal finale, che peraltro ho già scritto ed è in via di migliorie prima della pubblicazione 😉
Una spiegazione di quanto accaduto devo pur darla, ok la formula “show don’t tell” ma se non spiego qualcosina non si capisce nulla.
Ho bisogno di avere qualche giorno prima di novembre per buttare giù la scaletta della storia che voglio scrivere (o meglio rielaborare, perché è una storia che ho già scritto qui) al NaNoWriMo, forse riesco a realizzare qualcosa di più complesso di un racconto. Ci ho già provato in passato, ma non sapevo le cose che so oggi 😉 e per questo devo dire grazie anche ai lettori di qui, che mi hanno bacchettato e corretto amorevolmente, fino a farmi capire un sacco di cose utili.
Grazie infinite per la presenza e la costanza, auguro anche a te un ottimo weekend.
Alla prossima!
25/10/2019 at 15:47
Colpo di scena totalmente inaspettato. Sono davvero piacevolmente sorpresa.
Bella la descrizione iniziale della spiaggia.
Capitolo riuscito. Attendo il finale.
26/10/2019 at 08:58
Ciao Caterina,
felicissima che ti sia piaciuto, ti o un po’ sorpresa eh? quindi niente fantasmi… mah, chi lo sa.
Ci si rivede al finale, grazie per il complimento.
Alla prossima!
25/10/2019 at 12:20
Non ho idea di chi possa essere il provvidenziale e definitivo intervento nel tentativo di salvare Graham – tentativo fin troppo provvidenziale e definitivo perché siamo al nono capitolo e le battute che restano sono poche – ma tanto il nostro povero protagonista, considerata l’epoca dell’ambientazione e le ultime vicissitudini, è destinato a morire di polmonite entro pochi giorni.
Aspetto l’ultimo colpo di scena, nella Casa Nera.
Chapeau.
26/10/2019 at 08:57
Ciao Napo,
scoprirai presto chi o cosa ha salvato il caro Graham, spero per lui che la polmonite non lo abbia colto di lì a poco 🙂
Lo so, è troppo provvidenziale, ma ne avevo bisogno. Ho sempre saputo quel che doveva succedere, mettere tutto per iscritto è un po’ diverso, ma spero di riuscire a concludere in maniera dignitosa.
Grazie e buon weekend.
Alla prossima!
25/10/2019 at 12:11
Nella casa nera: lì è iniziato tutto, lì finiamo tutto.
Sono rimasto senza fiato. C’è qualcosa che non mi ritorna nella vicenda o, per meglio dire, nel piano di Justine. Ma. forse, la sua folle mente non ha visto tutte le pecche che ho visto io.
Invece non ho capito cos’è successo nello “sprint” finale: sembra che Justine sia stata colpita da un fulmine ma se così fosse, anche il protagonista dovrebbe essere incenerito… Beh, forse lo spiegherai nel prossimo capitolo 🙂
Ciao 🙂
26/10/2019 at 08:54
Ciao Red,
mi rendo conto che non sia facile ritrovare l’esatto bandolo della matassa. Justine è matta come un cavallo, ha escogitato un piano e ha cercato di portarlo a termine con l’aiuto del povero Jim, probabilmente poco informato sui motivi del suo ricovero in manicomio.
Mi auguro di rispondere a qualche domanda nel finale.
Alla prossima!
25/10/2019 at 12:04
Ho i brividi! Tremenda questa Justine. Sei brava come sempre e inquietante al punto giusto. Mi ha fatto impressione l’immagine dello squarcio alla giugulare e lei che si fa inondare dal sangue. Che ansia! Finale nella casa nera per me. Ciao, a presto!
26/10/2019 at 08:53
Ciao Carlotte,
veramente cattiva questa Justine e anche molto malata… Sono felice che ti sia piaciuto anche questo capitolo e spero di concludere bene.
Grazie per le belle parole e alla prossima!
25/10/2019 at 10:06
Ciao Keziarica,
mi hai riportato con questo capitolo agli incubi di bambino, i morti nell’acqua che “ti sovrastano…” i pazzi che uccidono e non smettono se non quando interviene un che di “soprannaturale… il caso? Il destino?” Meno male che i nostri eroi alla fine sono sempre un poco fortunati e possono portarci alla fine della storia.
Su questo tuo racconto e il tuo portarci per mano tra i misteri e le ombre di una sfigatissima location inglese è stato detto molto, non aggiungo altro se non un grazie. Dacci un bel finale adesso, grazie ancora. salutoni da Gibbone.?
26/10/2019 at 08:51
Ciao Gibbone,
eh sì, quest’isola è proprio sfigata! Chi lo sa chi è intervenuto a salvare il nostro eroe, ovviamente non poteva morire o non avrebbe potuto raccontare la storia, a meno di non essere egli stesso un fantasma… diventa troppo complicato. Il finale arriverà a brevissimo e spero di non deludere.
Grazie tantissime a te e alla prossima!
24/10/2019 at 11:53
una spiaggia nascosta perché con queste atmosfere da isola del mistero mi sembra lo scenario più suggestivo.
Ho diversi lugubri presentimenti, ma nessuna supposizione, la suspense è al culmine, per quanto mi riguarda.
25/10/2019 at 08:43
Ciao Maan,
tra poco pubblicherò il nono episodio, spero di riuscire a svelare qualcosa di più e, ahimè, temo che i tuoi lugubri presentimenti troveranno conferma.
Spero di tenere alta la suspense fino alla fine e ti auguro una bella giornata.
Alla prossima!
24/10/2019 at 10:28
Votato per la casa. Perché dalle rivelazioni dei diari, ho la vaga impressione che ci sia più di una casa. Aspetto il prossimo episodio per chiarire i miei dubbi su quanti abitanti ci siano veramente sull’isola. Magari avrò preso un abbaglio bello e buono.?
25/10/2019 at 08:40
Ciao Danica,
manca poco, ance perché pensavo di finire entro il 30, per poter cominciare il progetto NaNoWriMo, almeno per provarci…
Chissà chi altri c’è su questa isola misteriosa, staremo a vedere. Intanto ti ringrazio e ti auguro una buona giornata.
Alla prossima!
23/10/2019 at 16:17
Rieccomi, keziarica.
Ho votato “Una spiaggia nascosta” e… be’, in realtà ho fatto un pasticcio, perché mi sembrava di aver votato, ma non vedevo il voto e allora ho rivotato e invece mi sono accorto che… be’, immagino che capirai.
Riguardo al capitolo, bello come al solito (ma questo lo sai già 😉 ), piuttosto mi è venuto un dubbio: Justine ha rapito il primo cane alcuni giorni prima degli altri due.. se l’avesse seccato subito, quando Duke li trova almeno uno di loro sarebbe stato – come dire? – piuttosto frollato…. a meno che non li avesse già imbalsamati:-D Ecco, solo questo. Mi sto chiedendo se per caso è un indizio: insomma, se non li secca subito, dove li nasconde?
Va be’, lo so che non ha senso, ma mi rimane il dubbio ?
Ciao, ti auguro un mucchio di cose belle 🙂
25/10/2019 at 08:39
Ciao Erri,
sì, ti capisco;-)
Hai fatto una giusta osservazione, sinceramente non ci ho pensato. Essendo una sadica immagino che la cosa più importante per lei fosse far soffrire il povero marito, ma dove tenesse la cagnolina nei giorni precedenti al ritrovamento… chissà 🙂
Grazie tantissime per il commento e il voto e per la gentilezza che sempre mi dimostri.
Alla prossima!
21/10/2019 at 09:11
Boh, una piccola casa?
Ciao, keziarica. Un capitolo avvincente.
Brava!
Ciao, a presto
21/10/2019 at 10:31
Ciao Jaw,
eh lo so, le opzioni indirizzano poco, ma siamo in dirittura d’arrivo e ho bisogno di far prendere al racconto una certa direzione. Ho tutto in testa, solo non so ancora bene come raccontarlo 😉
Grazie per il complimento, sempre graditissimo.
Alla prossima!
21/10/2019 at 08:19
Ciao K., recuperati tre capitoli, sono davvero mortificato (caspita parlo come uno dei tuoi personaggi) per non essere riuscito a seguire il racconto con regolarità.
Personalmente continuo ad auspicare una soluzione razionale, la qual cosa sarebbe perfettamente in linea con quanto accadeva nei romanzi gotici dell’esordio del genere – quelli di Walpole e della Radcliff per intenderci – storie in cui gli elementi sovrannaturali evocati trovavano nel finale una spiegazione plausibile. Benissimo anche ricorrere agli espedienti delle foto e dei diari per svelare qualcosina sugli inquilini della casa e sul loro passato. La parte descrittiva è al solito molto buona e capaci di calarti nelle atmosfere spettrali dell’isola anche in una splendida mattina di sole puteolana (ti scrivo dal porto di pozzuoli dove mi trovo per lavoro). Ho votato per la spiaggia.
21/10/2019 at 10:27
Ciao Lou,
tu con me sei troppo buono, sai che i tuoi complimenti mi fanno molto piacere 🙂
Vedremo alla fine se le tue intuizioni sono corrette, per il momento posso solo ritenermi soddisfatta del fatto che altri autori trovino interessante il racconto, è la prima volta che vado così indietro nel tempo e temevo di non riuscire, invece si sta rivelando anche divertente.
Qui abbiamo l’allerta rossa, anche se ora non piove, quindi un po’ ti invidio. Passa allora una bella giornata di sole e buon lavoro.
Alla prossima!
20/10/2019 at 17:28
Ah, il classico momento epifanico in cui il protagonista comprende qualcosa che al lettore ancora sfugge… Ma il lettore della tua storia ha già tutti gli elementi necessari per capire? Io ancora no ma se pensi che sia già possibile risolvere il mistero me la rileggo tutta d’un fiato e gioco all’investigatore! Per il prossimo capitolo mi incuriosisce la piccola casa, in cui immagino possano esserci tracce di orrori ancora maggiore. A proposito di orrori, ammetto che l’opzione dei diari era quella che mi intrigava di meno ma ho cambiato decisamente idea leggendo il capitolo, avrei anzi voluto leggere altri resoconti della vita coniugale di sir Duke, magari assistere alla discesa della moglie nella follia con più calma, ma ovviamente lo spazio qui è quello che è. A presto!
21/10/2019 at 10:22
Ciao Dapiz,
in effetti i caratteri a volte sono limitanti, altre volte aiutano a non scadere nell’ovvio e nel già visto. I diari ripercorsi per pagine, in un contesto diverso, forse sarebbero risultati pesanti; allo stesso tempo, un approfondimento del carattere di Justine e del suo rapporto con il marito, avrebbe potuto rivelarsi interessante. Chi lo sa… Io gli elementi ho tentato di metterli tutti, naturalmente la mia visione delle cose è completa, chi legge deve invece andare a pescare qua e là, sperando che l’autore no abbia fatto pasticci e seminato sciocchezze 😉 spero di condurvi a un finale chiaro e risolutivo, come un giallo che si rispetti richiede. Non so se ci riuscirò, ma di certo ce la metterò tutta 😉
Grazie tantissime e alla prossima!
20/10/2019 at 13:09
Adoro misteri e fantasmi e adoro questo racconto. Hai lasciato indizi qua e là e visto che sono sicura che nulla viene detto per caso, e soprattutto non lo fai tu, ho la sensazione che la passione per la necrofilia centri qualcosa.
Ho scelto la grotta, anch’essa ambientazione inquitante
21/10/2019 at 10:17
Ciao Gra,
le storie di fantasmi piacciono tanto anche a me, le adoro! La necrofilia è certo un sintomo chiaro di disagio mentale, di devianza ancor meglio. Sicuramente la cara, si fa per dire, Justine ha a cuore cose che ad altri risulterebbero terribili. I vasetti nella Stanza Doppia, le parti anatomiche e qualcos’altro, forse, ci aiuteranno a capire di più.
Grazie per la fiducia.
Alla prossima!
19/10/2019 at 00:13
Voto spiaggia nascosta, per un motivo che apparentemente non c’entra nulla col tuo racconto: spesso nei miei incubi finisco in una spiaggia segreta proprio dietro a una realmente esistente in Portogallo. E quando ci capito, non è mai buon segno.
Questo capitolo spiega il passato e ingarbuglia il presente, non so cosa pensare… forse un’intuizione ce l’ho, ma non credo sia giusta. Mancano solo due capitoli! ? Sono curiosa di conoscere la soluzione del mistero. Poi ti dirò se ci avevo preso…
19/10/2019 at 10:17
Ciao Valentina,
le spiagge nascoste evocano sensazioni di disagio anche a me, per questo l’ho messa tra le opzioni. Credevo di aver rivelato anche troppo, ma questo è il senso che il mio percepito non è il percepito di chi legge. Spero di chiarirvi tutto nei prossimi due episodi. Grazie per il passaggio, ti auguro un buon week end, qui piove, ma va bene così.
Alla prossima!
18/10/2019 at 19:50
I Fox Terrier erano molto popolari in Inghilterra tra la fine dell’800 e l’inizio del 900. Non so con precisione se la razza fosse nota a metà 800.
Sicuramente il Fox Terrier ha origini antiche, in quanto utilizzato dai cacciatori per stanare piccole prede. Dovrei fare delle ricerche sull’origine della razza, perché forse lo standard e il nome che conosciamo noi è stato codificato dal Kennel club inglese a 900 inoltrato. Nel caso tu sappia qualcosa in più fammi sapere. C’è sempre da imparare.
Il capitolo è davvero piacevole e scorrevole. Brividi quando hai parlato di necrofilia… a sto punto intrisa anche di una buona dose di zoofilia.
Sono contenta abbia vinto l’opzione dei diari. Si è prestata bene per questo tuo racconto.
Alla prossima.
19/10/2019 at 10:15
Ciao Caterina,
devo ammettere che non ho approfondito troppo la derivazione del nome Fox Terrier, ho trovato alcune notizie (https://foxterriers.it/fox-terrier-la-storia/) e ho dato per scontato che essendo usato per la caccia alla volpe, il Fox Terrier, fosse già conosciuto con quel nome. Del Kennel Club non sapevo nulla, finché non me lo hai segnalato e finché non ho dato un occhiata a Wikipedia. Grazie per avermelo segnalato, cercherò di approfondire meglio in futuro 🙂
Per quel che riguarda la zoofilia, non saprei, non è che Justine amasse poi così tanto gli animali…
Sono contenta che, al di là delle imprecisioni, il capitolo ti sia piaciuto.
Grazie ancora e alla prossima!
19/10/2019 at 12:40
Non sono imprecisioni importanti. Io sono una cinofila appassionata e quindi tendo a documentarmi per piacere personale.
Ho trovato che i Fox Terrier esistono dal tempo degli antichi romani, ma l’ufficializzazione della razza dovrebbe risalire al 1876, anno in cui nacque il primo club. Prima di quell’anno si parlava genericamente di Fox Hunting, infatti non c’era menzione prima degli anni 70 dell’800 di questa razza nelle esposizioni cinofile.
Detto questo i Fox Terrier esistevano soprattutto nella variante liscia del pelo (i diffusissimi a pelo ruvido di oggi erano considerati dai gentleman dell’epoca animali volgari).
Comunque la mia più che una critica, era solo una piccola curiosità. Alla fine è bello quando dei lettori si appassionano al punto da fare ricerche. Quindi direi che con questa “imprecisione” hai comunque ottenuto un risultato.
18/10/2019 at 19:49
Anche a me piace la spiaggia nascosta.
Graham ha capito, io no. Va bene così.
19/10/2019 at 10:07
Ciao Napo,
spero di riuscire a spiegare senza intoppi quel che Graham ha capito, ma nel prossimo episodio.
Intanto grazie e alla prossima!
18/10/2019 at 18:14
Non ho capito cos’è successo adesso ma ho capito cos’è successo nel passato.
Voto Spiaggia Nascosta!
Ho ancora i brividi 🙂
Ciao 🙂
19/10/2019 at 10:04
Ciao Red,
non è che non hai capito tu, è che ho spiegato a spizzichi e mozzichi per tenere alta la tensione… 😉
Sono felice di averti fatto venire i brividi, nel senso buono ovviamente.
Grazie e alla prossima!
16/10/2019 at 13:14
Se ci sono i diari, sarebbe un peccato non leggerli! 😀
Non avevo mai sentito parlare delle “ambrotipie”, c’è sempre qualcosa da imparare 🙂
Il finale, credo di aver capito, ma ti chiedo conferma: Sir Duke è in posa accanto alla tomba di Sir Duke?
Eh, va be’, potrebbe non essere così strano, magari si è fatto fare la lapide in anticipo per essere sicuro di come sarebbe venuta 😀
Ciao, a presto
17/10/2019 at 07:33
Ciao Jaw,
sì, Sir Duke posa con la sua lapide e sul retro della sua lastra c’è quell’iscrizione… chissà se riuscirò a concludere senza lasciare nulla di sospeso, speriamo 😉
Nemmeno io conoscevo le ambrotipie, stavo cercando un modo per spiegare alcune cose e cerca cerca, tra animali impagliati in posa sui cappelli delle signore del tardo ottocento e i dagherrotipi, ho trovato questa meraviglia, che mi ha salvato il capitolo.
Hai proprio ragione: non si finisce mai di imparare, io di sicuro. 😉
Alla prossima!
14/10/2019 at 23:16
Ciao, mi è piaciuto il tuo racconto sino a qui. Il tuo stile nel descrivere gli ambienti e le emozioni dei personaggi. Rendono le scene in questi episodi vivide … proprio come richiede un horror. Ma qui c’è un mistero da svelare. Quindi, letti tutti gli episodi, penso sia una conseguenza naturale leggere i diari nella scatola. A presto. ?
16/10/2019 at 08:49
Ciao Danica e benvenuta!
mi fai un bel complimento, rendere vivide le scene è un mio intento da sempre. In fondo leggere è come guardare un film, solo che i direttori della fotografia siamo noi, i lettori.
In effetti, pare che i diari vadano per la maggiore; ho già cominciato a scrivere il nuovo capitolo, vediamo se l’opzione rimane invariata.
Grazie ancora e alla prossima!
14/10/2019 at 15:50
Io i diari li trovo troppo “facili”, sarei rimasta a frugare, ma a quanto pare ci tieni a portarlo fuori a cercare nella pioggia, quindi usciamo!
L’isola è stata invasa da una gang di ladri di animali imbalsamati? XD
Vediamo se il lato soprannaturale è reale o pura illusione, il racconto è sempre molto avvincente
16/10/2019 at 08:45
Ciao Maan,
chi lo sa se ci sono ladri sull’isola… potrebbe anche essere, oppure…
Oppure non ti anticipo nulla o rischio di svelare troppo. Ho un finale in mente e un’idea chiara degli avvenimenti che ci porteranno fino lì, ma non ho ancora ben chiaro quali colori usare per dipingerne le tele.
Grazie e alla prossima!
14/10/2019 at 15:18
…Forse i diari possono dare un’idea. La casa l’ha girata mi pare, e fuori, con la tempesta può trovare solo guai.
Non vorrei essere noi suoi panni…
Bel lavoro Keziarica. Aspettando il prossimo: ciao?
16/10/2019 at 08:40
Ciao Fenderman,
eh, la casa l’ha girata… ci sono trenta stanze… 🙂
Grazie per il complimento, mi auguro di riuscire a portare la storia nella giusta direzione.
Alla prossima!
14/10/2019 at 09:35
La lettura dei diari mi sembra più intricante.
Capitolo costruito bene, anche se mi sono un po’ persa nella descrizione delle foto, nel senso che non sono riuscita a ricordarmi come sono nel presente, ma è un problema mio, ho poca memoria. Tu hai curato ogni minimo dettaglio
16/10/2019 at 08:38
Ciao Gra,
nono preoccuparti non hai problemi di memoria, è che i personaggi, a parte qualcosina, non li ho proprio descritti, quindi non potevi ricordare molto 😉
Sono contenta che continui a piacerti e ti ringrazio per esserci sempre.
Alla prossima!
13/10/2019 at 15:01
Bella svolta in preparazione di un finale che sono certo non deluderà. Nei panni di Graham a questo punto non vorrei restare nella casa un momento di più, quindi lo manderei in cerca di verità sotto la pioggia, il che rappresenterebbe un avvio verso il climax tradizionale ma senz’altro efficace. Come fa notare Valentina questo capitolo richiama un po’ The Others e un po’ direi anche gli horror di Shyamalan, ispirazione probabilmente involontaria ma che ho percepito. A presto!
13/10/2019 at 16:52
Ciao Dapiz,
come scrivevo qui sotto a Valentina, The Others è uno dei miei film preferiti. Quando mi è venuta in mente l’idea delle immagini, devo ammettere che anche a me è venuto in mente il film, ma l’idea a riguardo era forte e mi serviva per arrivare alla risoluzione che ci sarà nel finale.
Shyamalan ha diretto pellicolee serie molto vicine al mio gusto, una su tutte: il sesto senso. Visto al cinema, unica del gruppo ad essere entusiasta, visto che gli amici si aspettavano, essendo protagonista Bruce Willis, un film d’azione.
Grazie per il passaggio, spero di arrivare a una conclusione chiara e piacevole.
Alla prossima!
12/10/2019 at 13:56
Molto interessante, capitolo ben riuscito! Ti sei risollevata. ?
Innegabilmente i diari attirano, ma vorrei leggere qualcosa di più originale: esce a cercare prove fuori casa. È la seconda volta che ci proponi questa opzione, quindi credo proprio che qualcosa lo aspetti.
Il mistero si infittisce con la mescolanza di identità, mi hai ricordato The others con Nicole Kidman, sono molto intrigata! Complimenti per il modo in cui gestisci la suspance. ??
13/10/2019 at 16:46
Ciao Valentina,
considerando che TheOthers è uno dei miei film preferiti, mi fai un gran complimento! L’ho visto diverse volte e non mi stanca mai. Lei, poi, algida nel suo contegno pronto a esplodere è superba!
Grazie, sono felice che questo capitolo abbia ridato linfa vitale al racconto e che sia piaciuto; questa volta l’ho studiato, scritto e riscritto più volte. L’impegno dà sempre i suoi frutti.
Grazie ancora, vediamo se le opzioni ci spingono fuori o tra i diari.
Alla prossima!
12/10/2019 at 13:30
Anch’io voto i diari.
Non so dove ci porterai, ma è piacevole seguirti.
13/10/2019 at 16:43
Ciao Napo,
spero di portarvi per la via giusta. Grazie, è piacevole sapere che ti risulti piacevole seguirmi.
Alla prossima!
12/10/2019 at 12:35
Voto i diari nella scatola.
La storia prende una piega interessante e il tuo capitolo è ineccepibile. Non sapevo cosa fossero le ambrotipie, quindi sono contenta di aver fatto questa piacevole scoperta.
La descrizione degli ambienti interni, un po’ disordinati e lasciati andare, l’ho trovata realistica. Mi ha ricordato le case piene di cianfrusaglie dei signori anziani.
Sono curiosa anche di capire come approfondirai il discorso della tassidermia. La mia amica tassidermista ha imbalsamato nella sua carriera solo una cane, poi si è sempre rifiutata di continuare con questi animali così vicini all’uomo, perché a suo dire, sono troppo espressivi e in qualsiasi modo si provi a conservarli, non si ricaverà mai lo sguardo reale che riservano ai loro padroni.
Sono curiosa di attendere il seguito.
13/10/2019 at 16:41
Ciao Caterina,
sì, certe case sono un po’ raccoglitori di cianfrusaglie, anche se le stanze vuote in questo capitolo avrebbero dovuto trasmettere un messaggio, non so se è arrivato. Non posso dirti di più, perché non vorrei svelare troppo, non ancora.
Sulla tassidermia non so molto, ho dato un’occhiata alle mode di fine ‘800 e ho scoperto cose grottesche sull’uso che si faceva di questa tecnica e sulla destinazione degli animaletti (e animaloni) imbalsamati… poveri 🙁
Comunque, cercherò di non pubblicare castronerie e tenterò di restare nel conosciuto.
Grazie e alla prossima!
p.s. trovo anch’io che ricreare lo sguardo di un cane adorante al padrone sia impossibile da ricreare, io comunque ho conservato un pelo del mio schnauzer gigante, nel caso un giorno si avverassero certe idee visionarie tipo RePet 😉
13/10/2019 at 16:57
Io ho imbalsamato il mio criceto russo (morte naturale, ovviamente) dalla mia amica. Quindi figurati, mi sono rincretinita per un roditore di 26 grammi.
Accidenti, non ho colto il messaggio tra le righe che hai lasciato riferendoti alle stanze.
Credo sia dovuto a una lettura non continua del racconto.
Anche io nella mia storia lancio messaggi che a me sembrano palesi da percepire e che nessuno nota.
Probabilmente perché non viene letto tutto consecutivamente, ma spezzettato nei giorni.
Non so se mi sono spiegata.
Detto questo, ci si legge!
12/10/2019 at 12:26
Leggendo i diari nella scatola!
Rivelazioni e misteri in questo capitolo: la trama si infittisce 😀
Ciao 🙂
13/10/2019 at 16:35
Ciao Red,
proprio così, la trama si infittisce… 🙂
Grazie.
Alla prossima!
07/10/2019 at 10:12
Rieccomi, keziarica!
Ho votato che trova le prove in casa, uscire fuori non mi pare una buona idea, in questo momento 😀
Il capitolo mi è piaciuto, molto curato, con dialoghi incalzanti e credibili. L’atteggiamento di Graham con Timbelton mi ricorda il consiglio che mi diedero tempo fa per evitare che minacciosi cani randagi mi staccassero un polpaccio: mai scappare.Se scappi, ti raggiungono comunque, ma se li affronti, quasi sempre vedi il loro bluff e si limitano ad abbaiare. Be’, per il momento ha funzionato 😀
Se proprio devo cercare un appunto, direi che mi ha lasciato perplesso la leggerezza con cui Graham dà per scontato di aver visto proprio miss Dorinda: non dice “ho visto una che diceva di essere miss” eccetera, dice di averla vista, e questo andrebbe anche bene, se poi non dicesse di “non aver mai creduto ai fantasmi”. Insomma, mi pare che, già dall’inizio del capitolo, Graham è proprio convinto di aver visto un fantasma 😀
A parte questa opinione personale, ottime le atmosfere, ottimo tutto.
Ciao, ti auguro un chilo di ore divertenti 😀
09/10/2019 at 09:10
Ciao Erri,
bella la metafora dei cani randagi, immagino si riferisse anche agli umani 🙂
Graham e Dorinda? L’ha vista oppure no… ma se i fantasmi non esistono, allora? Spero di spiegarvi tutto al meglio, ma nei prossimi capitoli 😉
Grazie mille, Erri, sei sempre gentilissimo; credo dipenda dal tuo animo innocente di bimbo 🙂
Alla prossima!
07/10/2019 at 08:40
Sì, nella casa ci sono delle prove, secondo me.
Un capitolo più piatto del solito, ma per me ci sta. Si capisce la fatica che ti è costato (credimi, io ti capisco BENISSIMO e lo sai). I piccoli refusi succedono e te li hanno già fatti notare, anche se il tuo livello è come sempre molto alto. Aspetto di vedere cosa ci racconterai nel prossimo capitolo. Ti auguro buon lavoro e poca fatica nella produzione. A presto!
09/10/2019 at 09:05
Ciao Carlotta,
eh sì, il capitolo è un po’ piatto, che ti devo dire, purtroppo mi è uscito così 🙂
In effetti questa volta ho fatto un po’ fatica, anche perché non sto scrivendo molto ultimamente e questo, di solito, non porta nulla di buono a uno scrittore, specialmente se in erba (nonostante l’età) come me. Cercherò di impegnarmi di più la prossima volta e spero di tirare fuori un capitolo degno delle vostre parole gentili.
Alla prossima!
06/10/2019 at 23:36
Il paragone degli occhi di brace mi è piaciuto molto. Concordo con Maan per l’uso troppo ripetitivo della parola “liquido”. Anche in questa frase credo ci sia una finestra di troppo “ Dalla finestra potei scorgere il giardino, imprigionato nella gabbia liquida della finestra” ?
Comunque sempre brava
09/10/2019 at 09:02
Ciao Gra,
grazie per le parole di comprensione… 🙂
So che ho fatto un po’ un pasticcetto con questo capitolo, mi capita spesso, quasi in ogni racconto di piazzare un episodio così, pazienza, ormai è fatta.
Grazie ancora e alla prossima!
05/10/2019 at 12:45
In casa, mi sembra di rigore.
Sul capitolo « liscio » non dico nulla, ti ho già detto che i colpi di scena a ripetizione mi fanno storcere il naso, un capitolo senza non mi infastidisce.
Le cose che, invece, ho notato e ritoccherei sono 2:
l’abbondanza di occhi e sguardi nel primo paragrafo, che francamente snellirei (l’abbondanza, non il paragrafo ?)
la quantità di riferimenti al « liquido » della pioggia (fauci, gabbia eccetera). Forse ti sono venute in mente molte metafore e non volevi scegliere, ma in lettura li ho trovati pesanti tutti questi richiami: è una pioggia di dimensioni bibliche, lo avevamo già capito.
Naturalmente sono gusti di lettura e tu sai quanto io sia pallosa (e snob, come dice il nostro comune amico ?)
09/10/2019 at 09:00
Ciao Maan,
in realtà le metafore mi sono venute in mente e così le ho scritte, senza neanche accorgermi delle ripetizioni, pensa come sono sveglia! 🙂
Il capitolo aveva il compito di portare avanti il racconto senza svelare troppo, è rimasto un po’ sottotono e me ne rendo conto.
Spero di riuscire a fare meglio con il prossimo, pochi giri di parole e più sostanza, anche perché mancano pochi capitoli alla fine.
Cercherò di non abusare di colpi di scena, ma non prometto nulla 😉
Alla prossima!
05/10/2019 at 11:15
Anche io l’ho trovato un capitolo un po’ meno convincente del solito, ma solo perchè fino ad ora il livello è stato veramente alto e questo è un capitolo di passaggio che non ha un focus ben preciso (una rivelazione, un evento importante) al di là della visita alla tomba di Dorinda che comunque era già stata anticipata in precedenza. Quando una parte del racconto ha la funzione di fare da ponte o di riassestare gli equilibri può capitare che risulti un po’ sottotono e si faccia fatica a portarlo in porto, ma difficilmente compromette il piacere della lettura di un’intera storia. Non mancano tra l’altro immagini suggestive che sei sempre in grado di evocare, come la “gabbia liquida della finestra” che mi è piaciuta particolarmente.
Restano 4 capitoli: direi di trovare qualche prova utile, e la troverei nella casa. A presto!
09/10/2019 at 08:57
Ciao Dapiz,
che dire? Me lo avete fatto notare tutti e me lo aspettavo. Avrei potuto aspettare e riscrivere, ma stava andando troppo per le lunghe… 🙂
Ti ringrazio comunque per aver trovato la parte positiva dell’episodio e per la gentilezza.
Vedrò di mettere insieme un buon capitolo, che dia qualche chiarimento in più.
Grazie ancora e alla prossima!
04/10/2019 at 23:30
Sì, fuori dalla casa.
Ma vieni… sto capitolo mi è piaciuto tantissimo. Ora il nostro protagonista inizia ad agire: vediamo cosa succede!
Devo dire che la contaminazione horror sta dando enfasi a questa storia: vediamo come prosegue 🙂
Ciao 🙂
05/10/2019 at 08:45
Ciao Red,
sono felice che ti sia piaciuto il capitolo, questo dimostra che ognuno ha un suo gusto personale e le storie non fanno eccezione. Nessun racconto o libro potrà mai piacere a tutti, ma se piace anche a uno soltanto, sarà comunque una bella soddisfazione. Non è stato il mio miglior episodio, ma qualcosina di buono la racchiude, grazie per averla notata.
Alla prossima!
04/10/2019 at 20:06
Alle galline (e ai polli) da cortile si tira il collo, non li si strozza.
Il capitolo mi è piaciuto, ma meno dei precedenti. Ho come l’impressione che scriverlo ti sia costato più fatica del solito.
Vorrei che Graham nel prossimo capitolo vagasse da solo nella casa in cerca di prove. Ma chi potrebbe credergli anche se pensasse di averle trovate?
05/10/2019 at 08:43
Ciao Napo,
hai ragione e lo dico anche a te, come ho detto scritto a Valentina: questo capitolo mi è costato… tra l’altro l’ho letto più volte, senza accorgermi dell’errore grossolano riguardante le galline (e i galli) da cortile. Cercherò di rifarmi con il prossimo capitolo e con la ricerca delle prove, se così vorrete. 🙂
Grazie ancora e alla prossima!
04/10/2019 at 18:55
Ciao Keziarica,
In quello sfigatissimo posto sicuramente accadrà dell’altro.
“UNITE NELLA VITA…»(?)
Brava, vai così, buon lavoro.
Ciao?
05/10/2019 at 08:39
Ciao Fenderman,
forse si capirà in seguito il perché dell’incisione, intanto grazie per il passaggio e per i complimenti. Vediamo come va a finire..
Alla prossima!
04/10/2019 at 10:02
Brava. Perché con te c’è poco da aggiungere. Ti considero la prima della classe. Hai un livello di scrittura convincente e, anche se a volte sei un po’ severa coi commenti sotto le mie storie, riconosco che sei davvero in gamba.
L’immagine delle “fauci liquide della pioggia battente” è davvero bella ed evocativa.
Purtroppo THe iNCIPIT è crudele e i caratteri sono pochi, perché la tristezza e la rabbia di Timbleton avrebbero meritato più spazio. Ma le regole del gioco sono queste.
Questo giallo alla Christie è sempre più convincente.
Attendo il tuo aggiornamento.
05/10/2019 at 00:42
Devo concordare con Napo, anch’io ho notato qualcosa di “faticoso” in questo episodio e forse un po’ di distrazione. Mi pare strano che Timbleton dimentichi due volte di chiudere il cancelletto del cimitero, dopo essersi tanto raccomandato con Graham. Capisco che serva a far riuscire il fantasma, ma l’ho trovata una scelta un po’ troppo “scoperta”… forzata, diciamo.
Spero non ti sia disinnamorata di questo racconto, come una volta hai detto succederti spesso! Voto “sì, nella casa” perché credo sia il primo posto in cui chiunque cercherebbe e se qualcosa deve essere trovato deve esserlo ora. Anche se magari non l’indizio più importante… A presto!
05/10/2019 at 08:34
Ciao Valentina,
avete ragione, sia tu che Napo, riguardo al fatto che questo episodio mi è risultato più faticoso degli altri. Non ho avuto il tempo solito per scriverlo, anche se lo avevo tutto in mente, quando è stato il momento di scriverlo, non sono riuscita a tirare fuori quel che volevo. L’ho letto più volte e mi sono resa conto che qualcosa stonava, solo non volevo far passare un’altra settimana. Non ho scuse, purtroppo ho dedicato a questo episodio meno tempo e meno impegno degli altri, e ve ne siete accorti (grazie).
Il discorso del cancelletto ha un suo perché, per questo l’ho specificato due volte, ma si capirà poi. 🙂
Grazie ancora per l’attenzione e per la franchezza, li apprezzo molto.
Alla prossima!
05/10/2019 at 08:38
Ciao Valentina,
ti ringrazio per le belle parole. Prima della classe proprio no, non lo sono davvero e non per fare la modesta. Qui ci sono autori di grande capacità da cui io posso solo imparare e infatti ho imparato molto nel tempo. Sono severa nei commenti? ( 🙂 )Perdonami, cerco solo di apportare un contributo che possa aiutare gli altri a fare meglio, anche se non è detto che ci riesca 😉
Per questa volta i 5000 caratteri mi hanno salvato, non avrei saputo che altro scrivere.
Grazie ancora e alla prossima!
01/10/2019 at 10:46
Recuperato, con colpevole ritardo, i capitoli mancanti, mi trovo a chiedermi cosa vorrei che accadesse ora, tutte le opzioni sono interessanti, così ho scelto quella che mi sembrava più plausibile “il signor Timbleton mostrerà le prove di quanto affermato” (avrei evitato di aggiungere, proverà a contattare il continente). Posso solo farti tanti complimenti, fila tutto splendidamente. Brava!
03/10/2019 at 16:23
Ciao Valentina,
felice di ritrovarti. Sì, forse il continente potevo risparmiarmelo, ma lì per lì ho pensato che fosse una buona idea fare almeno un tentativo, visto l’accaduto.
Spero di continuare a interessarti; sto scrivendo il sesto capitolo e spero di pubblicarlo entro domani.
Grazie per le belle parole e alla prossima!
05/10/2019 at 13:26
Caterina! Non Valentina! ????
Anche se i nostri nomi vanno in rima ???
05/10/2019 at 19:08
Scusa ?
01/10/2019 at 00:16
Un’altra presenza nell’isola, reale o presunta che sia.
Un’atmosfera più da racconto horror che genere giallo. Mi sono piaciuti i contesti: il macabro ritrovamento, il mistero, la tempesta.
Avvincente.
01/10/2019 at 09:44
Ciao Ilaria,
hai ragione il giallo è stato contaminato dall’horror, spero che ne consegua un racconto comunque interessante… mi pare di capire che la cosa non dispiaccia ai più e tiro un sospiro di sollievo.
Grazie per essere passata e per le belle parole.
Alla prossima!
29/09/2019 at 08:14
Sempre più avvincente! E ottimamente narrato.
29/09/2019 at 11:18
Ciao Hope,
grazie moltissime per l’apprezzamento, troppo gentile.
Alla prossima!
26/09/2019 at 23:26
Anche qui il mio primo commento è rimasto congelato… scusa se riprovo con un pigro copia-incolla ^.^
Complimenti, hai uno stile davvero singolare! Le tue descrizioni, pur lunghe e dettagliate, sono funzionali a calarsi nello stato d’animo del protagonista, mai gratuite. Quindi non annoiano, anzi creano una perfetta atmosfera “gotica”. L’unica pecca per i miei gusti sta nel capitolo 3, dove il protagonista si rende conto che un estraneo vaga per la casa e apre le porte, ma la cosa non gli fa abbastanza paura da impedirgli di tornare a letto a dormire.
Adesso la cosa più logica mi sembra che Timbleton voglia spiegazioni da Graham, e che Graham voglia trovare Dorinda (lui è ancora convinto di aver parlato con una donna in carne e ossa, giusto?)
27/09/2019 at 08:52
Ciao Freyja,
grazie per essere passata e per il bel commento. Sono felice che il racconto fin qui ti sia piaciuto, riguardo il terzo capitolo e il ritorno a letto, be’ non è che sia stato poi così leggero, ma quel che percepisce il lettore è importante e se mi dici che ti è suonato poco convincente, ti credo e forse avrei potuto renderlo meglio 🙂
Vediamo chi la spunta, per ora è ancora tutto sospeso, nella prossima metà le tessere dovrebbero andare a posto, spero di ritrovarti.
Alla prossima!
25/09/2019 at 19:21
…Non faccio previsioni: chissà dove ci porterai e, comunque Timbleton fa la sua parte, e ci vuole.
Piuttosto mi meraviglio che si possa cercare di imbalsamare una persona così di fretta, o forse il lavoro è stato interrotto troppo presto. Infine: a me la prosa gotica, romantica piace ed è ovviamente perfetta per questa storia; l’importante è non esagerare, ma tu non lo farai, vero?
Buon lavoro ?
26/09/2019 at 09:19
Ciao Fenderman,
molte cose si capiranno con lo svolgersi del racconto, spero che vorrai restare fino alla fine per scoprirle. Intanto ti ringrazio molto per i complimenti e per i suggerimenti, sempre utilissimi.
Terrò conto del tuo consiglio e cercherò di non esagerare 🙂
Alla prossima!
25/09/2019 at 09:28
Ciao K., allora prima di dirti del capitolo lasciami dire una cosa a proposito dei commenti qui sotto e delle risposte che hai fornito, tutte tese a sfuggire un certo argomento il che mi fa ben sperare circa una certa cosa che ti avevo già accennato… va beh, ma questi sono affari altri di cui riparleremo magari in chiusura del racconto, se ci ho preso e pure se non ci ho preso. Il capitolo è scritto bene, anche se devi stare attenta a non eccedere nel linguaggio, specie nel diretto. Il rischio che devi mettere in conto è che alcuni passaggi, o anche solo alcune parole, possano apparire inusuali persino per l’epoca e se non per l’epoca quantomeno per il contesto e/o il momento : una su tutte, quel ‘damerino’ che, anche al netto dell’epoca, in quella specifica situazione io avrei evitato. Appunto da poco, beninteso, il resto m’è piaciuto e pure parecchio.
Brava.
26/09/2019 at 09:17
Ciao Lou,
come dici tu, ne riparleremo a fine racconto 😉
Dici che damerino non ci sta? Sinceramente non me ne sono preoccupata più di tanto, mi è venuto fuori così e così l’ho scritto, ma forse avrei dovuto controllare… lo faccio ora.
Grazie per la presenza, i consigli e gli appunti: tutto serve e io ve ne sono grata.
Alla prossima!
24/09/2019 at 14:04
Il capitolo più bello di tutti. Atmosfera e tensione ottimamente descritti
26/09/2019 at 09:14
Ciao Gra,
molto gentile, grazie. Felicissima che ti sia piaciuto.
Alla prossima!
23/09/2019 at 17:05
Graham va a cercare Dorinda… magari un po’ ammaccato, chissà 😀
Ciao, keziarica.
Il capitolo è molto bello e avvincente, si legge con piacere ed è l’ennesima conferma della tua bravura. L’unica cosa che mi sarei aspettato diversa è la reazione di Timbleton al lutto, mi pare troppo blanda rispetto all’enormità dell’accaduto.
Ciao, a presto
26/09/2019 at 09:14
Ciao Jaw,
in effetti la reazione è un po’ tiepida, ma Timbleton è un tipo particolare…
Questo racconto sta prendendo vita a ogni capitolo, anche se questa volta una scaletta di quel che dovrebbe accadere ce l’ho, vedremo come si comporterà il custode e che succederà a Graham, intanto ti ringrazio molto.
Alla prossima!
23/09/2019 at 13:12
Ciao! Complimenti, hai uno stile davvero singolare! Le tue descrizioni, pur lunghe e dettagliate, sono funzionali a calarsi nello stato d’animo del protagonista, mai gratuite. Quindi non annoiano, anzi creano una perfetta atmosfera “gotica”. L’unica pecca per i miei gusti sta nel capitolo 3, dove il protagonista si rende conto che un estraneo vaga per la casa e apre le porte, ma la cosa non gli fa abbastanza paura da impedirgli di tornare a letto a dormire.
Adesso la cosa più logica mi sembra che Timbleton voglia spiegazioni da Graham, e che Graham voglia trovare Dorinda (lui è ancora convinto di aver parlato con una Dorinda in carne e ossa, giusto?).
Il mio racconto è molto diverso dal tuo pur avendo molti elementi simili, se mi dici che ne pensi mi farà piacere… è in attesa del primo commento. Buona giornata!
22/09/2019 at 23:32
Timbleton mi puzza… non mi fido! Alla fine Dorinda era veramente un fantasma, me ne avevi quasi fatto dubitare. Direi che davanti a questa rivelazione Graham non potrà esimersi dal pretendere delle prove.
Capitolo molto riuscito, descrizioni efficaci e ritmo incalzante. Tutto perfetto.
23/09/2019 at 09:32
Ciao valentina,
ho impiegato un po’ per scrivere questo capitolo, avevo in testa l’idea ma non riuscivo a svilupparla. Mi è parso fino alla fine di aver corso troppo e di aver pubblicato con troppa leggerezza, sono felice di vedere che, comunque, il capitolo sia risultato piacevole.
Sei gentilissima e per questo ti ringrazio molto.
Alla prossima!
22/09/2019 at 21:46
Ho capito, scrivi in trance. È il racconto si scrive da solo.
Vediamo le prove che l’intransigente Timbleton vorrà sicuramente mostrare a Graham.
23/09/2019 at 09:30
Ciso Napo,
pensa che per questo racconto mi sono anche tirata giù una sorta di scaletta…
Grazie per essere passato, so che avresti voluto dire di più, ma sei troppo buono 🙂
Alla prossima!
22/09/2019 at 16:35
Rinnovo i complimenti per lo stile di scrittura, non stai perdendo un colpo! Il sovrannaturale è giunto, ma il dettaglio sull’imbalsamatura “grossolana” della povera donna mi fa sospettare che dietro a quanto sta accadendo ci sia una spiegazione più terrena, magari qualcuno che vuole sfruttare la tetra reputazione dell’isola. Vedremo se ci ho visto giusto, intanto seguendo la mia intuizione voto per scoprire qualcun altro sull’isola. Ciao!
23/09/2019 at 09:28
Ciao Dapiz,
le intuizioni mi fanno ben sperare:in un buon giallo, infatti, il lettore deve arrivare alle conclusioni dell’autore prima della risoluzione o nel finale. Se riesco a seminare indizi che facciano riflettere e che diano modo ai lettori di capire prima che sia io a spiegare, ma non troppo presto, magari ho anche fatto un buon lavoro 🙂
Sei gentile, come sempre e per questo ti ringrazio.
Alla prossima!
22/09/2019 at 10:56
Penso che gli mostrerà le prove e cercherà di contattare il continente pur avendo detto che non serve a nulla: Timbleton è uno che ci tiene a rispettare le regole.
Sembra proprio un omaggio ai romanzi gotic, anzi ancor più ai vecchi film di paura della Holliwood anni 50/60: Roger Corman e i suoi allievi. Insomma, sia chiaro: per me Timbleton ha i tratti di un austero Vincent Price 🙂
Alla prossima
23/09/2019 at 09:25
Ciao Maan,
hai ragione, Timbleton ha detto che non verrà nessuno… ma non è detto che li contatti per … ops, mi fai dire troppo 😉
Io, Timbleton, lo vedo più come un Ernst Borgnine incazzoso e di mezza età; ma si sa: l’autore immagina, il lettore dipinge… vabbè hai capito. 😉
Grazie Maan, alla prossima!
22/09/2019 at 00:18
Entra in scena il soprannaturale? O si scoprirà che dietro a tutto c’è una spiegazione logica? O tutti e due? 😀
Questa volta non so che votare, quindi tiro a caso… roll…roll… GRAHAM SCOPRIRÀ CHE C’È QUALCUN ALTRO SULL’ISOLA!
Evviva! 😀
Ciao 🙂
23/09/2019 at 09:14
Ciao Red,
eh lo so, le cose si ingarbugliano e si sbrogliano alla velocità di 5000 caratteri alla settimana (quando ci riesco) e i miei continui trabocchetti possono confondere un po’ le idee. Le tue mi paiono poco confuse… staremo a vedere.
Grazie per il passaggio.
Alla prossima!
21/09/2019 at 22:23
È meraviglioso questo capitolo. Ogni aggiornamento riesce a superare il precedente. Sono senza parole. Hai mai pensato di pubblicare? Questa storia è davvero bella. A metà tra un giallo della Cristhie e una puntata di Penny Dreadfull (la cui protagonista era una tassidermista per hobby).
A metà racconto si intuiva che Dorinda era in realtà un fantasma, ma la cosa non mi ha recato fastidio. Ho divorato ogni riga e ora sono impaziente di leggere il prossimo capitolo.
Non vedo l’ora che pubblichi.
23/09/2019 at 09:12
Cara Caterina, grazie!
I tuoi commenti mi fanno sempre tantissimo piacere. Non so se li merito, però mi piacciono 🙂
I colpi di scena sono necessari per rendere più interessante un racconto che, per genere e per stile, rischia di diventare troppo scontato, non so se questo giochino piace a tutti, ma io trovo che possa risultare utile al mio scopo.
Grazie tantissime per la tua benevolenza.
Alla prossima!
19/09/2019 at 18:03
Ciao,
innanzitutto ti devo fare i complimenti per lo stile di scrittura, paradossalmente originale ai giorni nostri proprio per questa dichiarata ispirazione ai classici del gotico ottocentesco. La storia mi ha preso fin da subito, i personaggi sono a tutto tondo, nonostante vengano ripresi stilemi tradizionali, e l’uso di termini ricercati, che non di rado spinge a cercare sul vocabolario, è qualcosa che ormai si è perso e che mi fa piacere che venga riscoperto, di modo che la lettura non sia solo svago, ma anche arricchimento. In attesa del seguito, scelgo la tempesta.
Saluti
20/09/2019 at 09:07
Ciao Distarnish,
spero di aver scritto bene il tuo nick… 🙂
Grazie, che posso dire? Sono felice che ti stia piacendo lo stile e che tu abbia apprezzato storia e personaggi, sto facendo del mio meglio per rimanere nell’ambito scelto, dato che questa è la prima volta che mi cimento in un racconto di questo tipo.
Sono passata da te, ho letto e ora torno a commentare.
Grazie ancora e alla prossima!
15/09/2019 at 14:37
Si scatena una tempesta e blabla… fa molto giallo d’annata. Bene la scelta di restare entro i confini del genere e sottrarsi al fascino del sovrannaturale. L’atmosfera gotica funziona e si avvvantaggia delle sfumature in grigio e seppia del linguaggio adottato; anche per questo continuerei a giocare con gli stereotipi come eccellentemente fatto fino a questo momento. Brava.
20/09/2019 at 09:04
Ciao Lou,
perdona il ritardo. Il rientro a lavoro ha scombussolato un po’ i miei piani… Ti ringrazio e sono felice che apprezzi il lessico e l’ambientazione. Cercherò di fare del mio meglio per rimanere nei canoni adottati fin qui 😉
Ci si vede da te.
Alla prossima!
13/09/2019 at 21:34
Mi aspettavo la scoperta di una stanza piena di cani imbalsamati, visto il riferimento al titolo, ma sarebbe stato troppo scontato in effetti, mentre il colpo di scena mi ha molto stupito! Molto ben caratterizzato il personaggio di Dorinda, chissà ora che piega prenderanno gli eventi: ii intanto voto per andare a chiamare Timbletone, le altre opzioni in effetti sono troppo classiche, come è stato già detto, nonostante si potrebbero lo stesso addicere al racconto proprio per questo. Al prossimo capitolo!
15/09/2019 at 08:30
Ciao Lorenzo,
scusa, ti avrei riposto anche ieri, ma il sito è rimasto inattivo per qualche ora. In effetti ho messo insieme delle opzioni un po’ “classiche”, forse troppo, ma come ho già scritto: spesso le opzioni sono più difficili del capitolo… 🙂
Intanto sono felice di averti stupito e spero di continuare a stupirti in seguito.
Grazie ancora, buona domenica e alla prossima!
13/09/2019 at 08:37
…”quelle che gli andava di proferire suonavano secche, come rami spezzati”: una delle più belle similitudini della piattaforma, mi ha colpita molto.
“profluvio verbale” : adoro con quanta accuratezza scegli ogni parola, hai un vocabolario molto ricco e specifico (grande idea il collegamento ipertestuale sui fulmari, io stessa non sapevo cosa fossero).
E questo riguarda solo l’episodio 2. Ma la tua bravura è evidente come sempre, non per niente ti leggiamo in tanti!
Dopo tanto tempo sono tornata e ho recuperato tutta la tua storia. Di tuo non voglio perdermi niente!
13/09/2019 at 09:00
Tempesta classica e d’effetto!
Come sempre sono intrigata…e ti seguo con vero piacere 🙂
13/09/2019 at 09:05
mi sa, mi sa che la spunta la tempesta… 🙂
13/09/2019 at 09:04
Ciao Charlot,
tu sei troppo buona con me che sono una cialtrona di mezza età 😉
Sono felice che la storia ti piaccia, sono felice che ti piacciano i vocaboli e che tu sia intenzionata a leggere i miei lavori; questa è la prima volta che mi cimento in un giallo/horror gotico, mi sta piacendo molto. Tieni presente che la storia nasce da una paginetta (praticamente parte del primo capitolo) scritta e salvata chissà quando nel mio vecchio pc… il resto arriva dal nulla della mia testa vuota e dai consigli e direzioni che voi lettori mi date. Ti ringrazio molto per le belle parole, non ne merito di così accorate, ma grazie 🙂
Alla prossima!
p.s. il fatto che mi leggiate in tanti, dipende dal fatto che appena giunta su questa piattaforma ho cominciato a cercare i racconti che potevano interessarmi, li ho letti e li ho commentati per quanto più mi riusciva e, penso, sono capitata in un periodo in cui la piattaforma era frequentata da molti più autori; perciò non è merito dei miei lavori, non del tutto almeno, ma dalla fusione tra un momento fortunato e il mio impegno 😉
13/09/2019 at 09:32
Cialtrona di mezza età mi ha fatta troppo ridere e non penso sia vero 🙂 guarda, le vecchie idee sono le migliori. Io avevo progettato i personaggi del mio racconto a 16 anni. Poi per anni hanno fatto la muffa, anche se erano sempre nel mio cuore. Quando ho scoperto questa piattaforma ho fatto come te in questo caso: ho iniziato senza una vera storyline, infatti tutto è cambiato.
Ben vengano le vecchie idee per nuove storie, se i risultati sono come il tuo!
12/09/2019 at 17:15
La classicissima tempesta che isola l’isola mi piaceva molto, ma la sparizione di cadavere e testimone ancora di più!
Mi piacciono i tuoi giallhorror, lo sai 🙂
13/09/2019 at 08:55
Ciao Maan,
sì, lo so che le mie storie strampalate ti piacciono e sono felice che non ci siano pulci da stanare in questo episodio, ma forse sei solo stata troppo buona 😉
Grazie ancora,
Alla prossima!
12/09/2019 at 12:01
Si vede sì che stai attenta ad ogni singola parola, trasportandoci in un mondo sempre più “terrificante”. Anch’io avrei preferito la tempesta. Pazienza. Ci saranno altre occasioni
13/09/2019 at 08:52
Ciao Gra,
sì, metto molto impegno nella ricerca delle parole, forse anche troppo. Non sempre è un bene, ma non mi risulta facile fare altrimenti. Sai, ho scritto questo capitolo in spiaggia, con il grosso blocco sulle ginocchia; non ho prestato granché attenzione alle parole, eppure sono venute fuori ugualmente , ho idea che sia proprio una mia attitudine. 🙂
Grazie, vediamo che ne sarà della tempesta.
Alla prossima!
12/09/2019 at 11:27
La tempesta è davvero un classico troppo… classico, così come lo svenimento che è uno stratagemma che non bisognerebbe mai utilizzare più di una volta in un racconto, non essendo così comune nemmeno nella realtà. Vada per chiamare Timbleton, dunque, sperando ci riservi qualche altra sorpresa! Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente, sono curioso di scoprire il ruolo che hai riservato a questa Dorinda nella storia e se si limiterà come evidenziato da Valentina a quello di “tentatrice”. Apprezzo molto anche che le chiarissime atmosfere horror possano fare da sfondo ad una vicenda molto più terrena: in genere non amo il giallo per via dell’ambientazione troppo ordinaria per i miei gusti, quindi ben venga la contaminazione. Ciao!
13/09/2019 at 08:45
Ciao Dapiz,
lo so, un secondo svenimento farebbe somigliare Graham a Ichabod Crane, e non è proprio quel che ho in mente. Non è semplice trovare le giuste opzioni, la cosa bella di questa piattaforma, del format che si sono inventati, è anche il trovare delle opzioni congeniali al racconto che diano però al lettore la possibilità di indirizzare la storia. A volte faccio più fatica a trovare le tre domande finali che scrivere il capitolo intero.
Sono comunque felice che il racconto non ti dispiaccia e spero di intrattenerti fino all’ultimo episodio.
Alla prossima!
12/09/2019 at 09:45
Ciao K, era ora che leggessi la tua nuova creazione.
Che dire, un’atmosfera pregna di mistero, un’isola da brividi, personaggi inquietanti… E infine… un titolo molto interessante.
Non ho proprio nulla da obiettare, sei diventata un’abile giallista, si nota la passione che metti in ogni singola parola.
Continua così!
Ciao,
Ilaria.
13/09/2019 at 08:40
Ciao Ilaria,
grazie per essere passata. Il racconto nasce da un titolo che aveva tutt’altra storia in grembo… ho trovato il modo di riutilizzarlo, come si dice: non si butta via niente. 😉
Tu quando lo pubblichi un altro racconto?
Grazie ancora e alla prossima!
11/09/2019 at 17:49
A parte il fatto che non ho capito come Graham abbia riconosciuto Wilma Timbleton, visto che non mi risulta che l’abbia mai vista, per il resto non ho nulla da obiettare.
Quanto alle opzioni, scarterei decisamente un ulteriore svenimento che finirebbe per connotare eccessivamente il protagonista. Voto per la tempesta, ci sta benissimo con il climax che hai sviluppato fin qui.
12/09/2019 at 08:07
Ciao Napo,
in realtà, Graham ha visto la signora Timbleton quando è arrivato sull’isola:
“Subito dopo una donna apparve alle spalle dell’uomo, asciugandosi le mani nel grembiule che aveva legato in vita.
–Torna alle tue faccende Wilma, al signore penso io.
La donna non rispose. Si ritirò così come era apparsa.”
Forse l’ha vista poco, ma considerando che è su un’isola semi deserta, al buio, ho confidato nel fatto che risultasse credibile il ricordo di un viso visto in quelle circostanze.
Al di là di questa (comunque legittima) perplessità, ti ringrazio e anche a me sarebbe piaciuta la tempesta, ma non credo vada per la maggiore 🙂
Ancora grazie e alla prossima!
11/09/2019 at 13:27
Chiama Timbleton.
Non c’è che dire, ottimo! Brava!
Ciao, a presto
12/09/2019 at 08:01
Ciao Jaw,
grazie, troppo gentile.
Alla prossima!
😉
11/09/2019 at 11:19
Ecco la svolta, quel colpo di scena che non ti aspetti e che rimescola le carte in tavola.
Con la scoperta del cadavere, ci spostiamo decisamente sul genere giallo da te scelto per questo racconto, anche se le atmosfere cupe e nebbiose continuano a ricondurre ad uno scenario tipicamente horror. Tuttavia, la cosa non mi dispiace affatto, anzi, è proprio questa “ambiguità” di genere che mi spinge a proseguire la lettura, insieme al tuo modo di scrivere e alla macabra vicenda che ci stai narrando (non vedo l’ora di scoprire tutti i misteri che cela quest’isola)!
Ho votato: “Graham corre a chiamare Timbleton, senza trovarlo”, vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa di più riguardo questo personaggio così enigmatico.
Come al solito, tanti tanti complimenti e alla prossima! 😀
12/09/2019 at 08:00
ciao Gibbon,
davvero molto gentile, sono contenta che ti stia piacendo e che le contaminazioni stiano creando un bon racconto, io ce la Sto mettendo tutta 🙂
Non ero sicura di farlo capitare ora, ma come scrivevo a Valentina, ho avuto paura ad aspettare, perché poi non è semplice mettere insieme le tessere e far combaciare tutto in pochi capitoli.
Grazie ancora, spero che il proseguo rimanga di tuo gradimento.
Alla prossima!
11/09/2019 at 01:34
Io lo farei svenire di nuovo 😉
Mi hai sorpreso. Punto.
Ciao 🙂
12/09/2019 at 07:58
Ciao Red,
be’ non è semplice sorprendere uno con la tua fantasia, spero che la sorpresa sia stata in positivo.
Grazie per essere passato, alla prossima!
11/09/2019 at 01:14
Wow. Che super aggiornamento. La figura della cognata è resa molto bene. La immagino senza difficoltà. Il loro dialogo è credibile. La storia avanza con ritmo e suspance. Ti faccio i complimenti.
Hai scritto bene e sono sempre più curiosa di scoprire il motivo del titolo, anche perché una delle mie migliori amiche è una tassidermista.
A presto! Attendo il prossimo aggiornamento.
12/09/2019 at 07:57
Ciao Caterina,
grazie, è sempre un piacere leggere dei bei commenti e ti ringrazio molto per la cortesia. Davvero hai un’amica tassidermista? Che bello, tempo fa volevo scrivere un romanzo (mai riuscita a completarne uno davvero) che avesse un tassidermista come protagonista… fa la rima, vabbè 🙂 Il titolo di questo racconto arriva da lì, anche se la storia raccontata qui non ha niente a che fare con l’idea originale.
Grazie ancora per le belle parole.
Alla prossima!
10/09/2019 at 22:38
Ed ecco la figura femminile emblema della tentazione e della curiosità che porta il protagonista dritto dritto verso… il cadavere della moglie del custode? Questo sì che è un colpo di scena, quando tutto sembrava scontato. Complimenti. Dopotutto il giallo prima o poi doveva arrivare, solo non me lo aspettavo ancora.
Niente svenimenti, ha già avuto un mancamento quando questa ragazza è comparsa, non può farla uscire di scena allo stesso modo. No no, correrà a chiamare Timbleton, altroché!
Mi piace la piega che sta prendendo la storia.
Mi chiedo se l’apparizione della miss vestita a lutto e la conseguente caduta di Graham sulla lapide non siano un segnale. Staremo a vedere. Molto brava, continua così!
12/09/2019 at 07:53
Ciao Valentina,
gentilissima, come sempre. Il giallo, come dici tu, prima o poi doveva arrivare… non volevo spingermi troppo oltre, anche perché poi ho sempre paura di non riuscire a far combaciare tutto o almeno di farlo senza riempire di elementi gli ultimi due capitoli.
Felice che ti piaccia la piega, spero di continuare a interessarti.
Alla prossima!
10/09/2019 at 12:39
Salve Kezia, ho trovato un pò di tempo per poter legger il tuo racconto.
E devo ammettere che è sempre un piacere leggerti.
Mi ha molto colpito la minuzia dei dettagli, fotografano benissimo gli ambienti.
Mi ha anche colpito la fantasia espressa nel racconto che invoglia curiosità e giusta attenzione.
Complimenti
Ho votato per la lapide, chissà, troveremo qualche altro dettaglio utile per la storia.
E ovviamente ti seguo. 🙂
10/09/2019 at 16:36
Ciao Alex,
grazie per essere passato e grazie per i complimenti, sempre graditissimi.
Sono davvero contenta che ti piaccia, i particolari sai che mi sono molto cari e se piacciono anche a chi legge mi fa ancora più piacere.
Vedremo se si riuscirà a trovare qualche dettaglio in più nell’episodio che ho appena caricato; la lapide, ahimè, non ha vinto, ma sono sicura che presto se ne riparlerà.
Grazie ancora e alla prossima!
04/09/2019 at 18:24
“La mia stanza, al piano di sopra, mi venne mostrata dal chiarore della candela.”
Al piano di sopra esplorai la mia stanza al chiarore della candela.
” Fu per puro caso che abbassai lo sguardo e vidi ai miei piedi, una chiave, era la…”
Fu per caso che abbassai lo sguardo e vidi ai miei piedi una chiave: era la…
Arrivo al 3 capitolo e ti faccio le pulci! Era per trovare qualcosa da dire: sulla storia non ho nulla da eccepire, aspetto che mi racconti il resto 🙂
09/09/2019 at 08:17
Ciao B.
scusa il ritardo.
Guarda, tu puoi farmi tutte le pulci che vuoi, servono solo a farmi imparare. Hai ragione, la forma attiva è sempre da preferirsi a quella passiva e il “puro” poteva essere evitato… saresti una brava editor, ho giusto in mente un progettino… 🙂
A parte gli scherzi, grazie per essere sempre attenta e per gli appunti che mi fai, sono graditissimi.
Alla prossima!
02/09/2019 at 17:02
La/le vittima/e
Molto bello, davvero.
Ti segnalo solo i tre “rabbrivid*”, ma è un’inezia.
Brava!
Ciao, a presto
03/09/2019 at 08:23
Ciao Jaw,
hai ragione, sono andata a rileggere… non me ne ero proprio accorta 🙁
Grazie per la segnalazione e per il complimento, graditissimo.
Alla prossima!
01/09/2019 at 16:01
L’evento strano si è rivelato molto più strano di quanto non pensassi, la situazione sembra destinata a farsi difficile fin da subito… ma non incontrerei il fantasma così in fretta, direi di fare una digressione sulle vittime. Per il resto piacevole come sempre, ho anche preso l’abitudine di appuntarmi dei passaggi in particolare per aiutarmi ad arricchire il mio modo di scrivere 🙂
02/09/2019 at 08:15
Ciao Dapiz,
mi lasci di sasso, non credo tu abbia bisogno di annotare nulla per arricchire il tuo modo di scrivere, ma ti ringrazio per il bellissimo complimento. A dire il vero, anche io mi annoto i passaggi che mi piacciono, se proprio mi piacciono, mentre leggo. Poi restano lì, a decantare e a divenire, con il tempo, qualcos’altro 😉
Pare che il fantasma non farà la sua apparizione, chissà. Come ho già scritto, non so se riuscirò a pubblicare questa settimana, vediamo come vanno i voti alle opzioni…
Grazie ancora e buona giornata.
Alla prossima!
31/08/2019 at 15:49
Ciao K., recuperato il secondo e letto il terzo, colpa mia, non avevo selezionato segui la storia… deve essere il caldo, magari potessi godermi un po’ di quella gradevole brezza marina della tua isola degli imbalsamatori! Direi bene: omogeneo il linguaggio, descrizioni efficaci e funzionali al tentativo di tenere alta la suspance e creare la giusta atmosfera per una storia che, almeno per quanto attiene ai miei personalissimi gusti, promette benissimo. Trattandosi dichiaratamente di un giallo il fantasma non può che essere una falsa pista, nella migliore tradizione del sottogenere giallo in salsa horror che ha ne Il Mastino dei Baskerville di A.C. Doyle una delle sue pietre miliari: “Se escludiamo il soprannaturale allora ciò che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità!”. Frase che in quanto a epicità ha poche rivali e quasi tutte nel mondo del cinema e dei fumetti. Se posso ti consiglio di leggere Sharon Bolton, una a cui queste sfumature piacciono parecchio (l’ultimo suo che ho letto Raccolto di Sangue va esattamente in quella direzione), anche se il linguaggio è moderno e non ha il fascino polveroso di quello che hai adottato per questo tuo interessantissimo progetto che strizza l’occhio alla Radcliff e ad altri maestri del gotico.
Brava, brava, brava…
01/09/2019 at 07:55
Ciao Lou,
grazie infinite per il bel commento, non posso svelarti nulla, ma… Sono andata a curiosare i libri della Bolton, in effetti potrebbero piacermi parecchio. Ho un mare di libri nuovi da leggere, ma alla prossima scorta metto dentro anche lei. I vostri consigli in fatto di libri portano sempre a ottime letture (Napo mi scrisse di un certo commissario Ricciardi, è diventato uno dei miei preferiti e i libri di De Giovanni, che lo vedono protagonista li sto leggendo tutti).
Vedremo quel che riesco a tirare fuori da questo racconto, un pochino di mistero resterà, ma tenterò di attenermi al genere scelto, come scrivevo a Red: purtroppo qui i generi sono molto netti…
Grazie ancora tantissimo e alla prossima!
31/08/2019 at 15:25
Le storie con i fantasmi mi hanno sempre intrigato, sin da piccola, molto più di horror o gialli, quindi mi sto divertendo da morire.
Ovviamente ho votato per il fantasma??
Descrizioni sempre precise e parole ben scelte. Io non mi porrei freni, almeno non nella prima stesura. Poi rileggi, come hai già fatto, e snellisci un po’, se lo reputi necessario. Ma decidi tu. Solo tu sai cosa vuoi trasmettere
01/09/2019 at 07:48
Ciao Gra,
il problema è che la prima stesura non è quella che viene poi pubblicata qui, nel momento in cui pubblichi, e cioè rendi pubblico un tuo lavoro, quel che gli altri leggono dev’essere il lavoro finito (qualsiasi sia la piattaforma o il supporto). Però ti ringrazio perché ho capito cosa intendi e concordo con la tua idea di seguire le proprie inclinazioni; è pur vero, comunque, che diverse persone mi hanno fatto notare la stessa cosa, quindi qualcosina da cambiare c’è. Vorrei rimanere coerente con quanto scritto finora e modificare la rotta al quarto capitolo non mi pare la mossa migliore, ma cercherò di non esagerare 😉
grazie ancora, sempre gentilissima.
Alla prossima!
31/08/2019 at 00:22
Voto anch’io il fantasma!
Non mi piacciono gli horror ma giallo, mistero e ghost story mi hanno sempre attirato. Il fatto che vi sia qualcosa di spaventoso, non lo rende un horror ai miei occhi 😉 Un horror è un racconto creato per far paura al lettore, ma tu lo hai classificato giallo 😉
Ciao 🙂
31/08/2019 at 08:57
Ciao Red,
eh già, hai ragione, ma non esiste un genere di mezzo tipo, che so: Suspence oppure Paranormal… qui o è Giallo o è Horror 😉 e io finisco sempre per mescolare le carte.
Grazie per essere tornato, vediamo se vince il fantasma…
Alla prossima!
30/08/2019 at 23:25
Prosa sì, ma affiora una cadenza romantica come in un recitato… come in un dramma ottocentesco, un ordito di ombre e suoni, impressioni e profumi, un mondo dove la realtà non è (forse) quello che è ma è quello che i nostri sensi ci trasmettono. Nulla a che vedere dunque con la realtà vera…, è solo quello che tu senti e hai voglia di scrivere. Qui la storia è un pretesto: non importa molto il soggetto, è la pennellata che fa il quadro e la scommessa è mantenere la tensione del filo teso senza spezzarlo.
Provaci, faccio il tifo per te!
?
31/08/2019 at 08:53
Ciao Fenderman,
grazie, per il filo!
Tenterò per come posso a rendere un buon racconto. Ho in testa una storia da raccontare e spero che le parole non servano solo da esercizio di narrazione. Ho fatto una cosa del genere con l’altro nick, L’albergo dei Desideri, in quel racconto ho lasciato che le mie emozioni prendessero il sopravvento e ho scritto per quel che sentivo più che per trasmettere. In questo caso, spero, ho qualcosa da raccontare e l’uso della prosa, un po’ infiocchettato, mi serve per creare atmosfera. Spero che il quadro alla fine non sia solo cornice e che ti risulti piacevole.
Grazie ancora e alla prossima!
30/08/2019 at 22:35
Voto il fantasma!
Il tuo stile è perfetto per il genere thriller. Ci sguazzi alla grande.
Questo capitolo è pregno di descrizioni, ma non mi hai annoiata, anzi!
Attendo il tuo aggiornamento. Sono curiosa!
30/08/2019 at 22:37
Perdonami, ho scritto due commenti simili, perché credevo non mi avesse inviato il primo. Ho problemi con la connessione stasera.
31/08/2019 at 08:49
Ciao Caterina,
non preoccuparti, è capitato anche a me. Sono felice che le descrizioni non ti abbiano annoiata, sto cercando di trovare il giusto compromesso tra horror, giallo e (humor?) 🙂
Cerco sempre di scrivere un episodio a settimana, non so se riuscirò per il prossimo perché essendo in ferie, finalmente, potrei ritardare un po’. Cercherò di fare del mio meglio, anche perché so perfettamente che lasciare passare troppo tempo tra un capitolo e l’altro lascia il lettore un po’ confuso, me per prima.
Grazie ancora e alla prossima!
30/08/2019 at 22:34
Tinte horror a questo giro. Non mi dispiace. Del resto fa un po’ parte del tuo stile, mischiare giallo e horror… creando appunto il thriller.
Per esserci pochissime battute di dialogo (forse solo una) e lunghe descrizioni, non mi hai annoiata.
Quindi direi che hai portato a casa l’obiettivo e destato la mia curiosità.
Non metterci troppo ad aggiornare.
30/08/2019 at 19:10
Un po’ ti stai facendo prendere la mano dallo stile di scrittura ottocentesco, ma ti assicuro che andrebbe bene anche il tuo stile più moderno. L’importante è l’ambientazione ottocentesca, il plot è già nel tuo stile perciò non è necessario adattare ulteriormente la tua scrittura a quella dell’epoca.
La lapide.
31/08/2019 at 08:44
Ciao Napo,
avete ragione, è che ormai ho cominciato così e mi parrebbe di essere poco coerente a cambiare stile in corso d’opera. Cercherò di pormi un freno 🙂
Saranno i racconti del tempo che mi influenzano troppo, e dire che li leggo per trarre ispirazione… forse ne ho tratta troppa.
Alla prossima!
30/08/2019 at 18:24
Un evento del genere mi avrebbe vista ospite del cimitero sotto casa. Sono una gran fifona, di quelle che leggendo scene come queste pensano: “Ma dove te ne vai salendo le scale?! Fila a letto e tira su le coperte!” (persino avventurarsi fuori casa sarebbe impensabile).
Atmosfera da brivido ben resa. Le chiavi delle porte proibite cadute a terra… intrigante! Non credo che il nostro protagonista resisterà alla curiosità.
Voto il fantasma, ma sarò soddisfatta anche se vince la lapide. A presto!
31/08/2019 at 08:42
ah ah ah!
Ciao Valentina,
hai ragione: salire le scale in certe situazioni… Scream insegna 😉 Negli horror c’è sempre una bionda che fugge su per le scale invece di uscire dalla porta, oppure un’intrepida eroina (o eroe) che si spinge al piano di sopra per curiosare… Anche io mi sarei chiusa a chiave nella mia stanza e sarei rimasta con le coperte tirate sulla testa in attesa del giorno 😉
Forse c’è un messaggio in quanto avvenuto… o forse sono solo accadimenti poco terreni, ma casuali… chi lo sa.
Vediamo che ne dice il fantasma, sempre che esca vincitore (o vincitrice) dalla scelta delle opzioni.
Alla prossima!
30/08/2019 at 10:31
Un evento strano nella notte.
Ciao, keziarica. Convincente, questo capitolo, sia nella ricerca dello stile che nell’efficacia della narrazione. Brava! 🙂
Ciao, a presto
31/08/2019 at 08:37
Ciao Jaw,
gentilissimo e io sono felicissima che trovi questo capitolo convincente. Avevo appena finito di scrivere il capitolo, ma con un incontro particolare, poi è arrivato il tuo voto, ho riletto quel che avevo scritto e ho deciso che, forse, era meglio riscrivere tutto. Ho usato il mio voto per mandare in parità il punteggio ed eccoci qua. 😉
Alla prossima!
27/08/2019 at 22:03
Un evento strano nella notte!
Ciao! Bentornata! Un giallo con contaminazioni cupe. Sono incuriosito da come si svolgerà 🙂
Ciao 🙂
PS: Mi sono appena letto l’isola del signor Moreau e la mia fantasia ha iniziato a fantasticare (ma va?) immaginandomi le cose più strane…
Ciao 🙂
28/08/2019 at 09:34
Ciao Red,
grazie a te per essere tornato a leggere; devo, tuttavia, avvisarti che ci saranno risvolti un po’ horror in questo racconto, e dato che so che l’horror non ti piace… 😉
Non ho mai letto L’Isola del signor Moreau, forse dovrei.
Grazie ancora e alla prossima!
26/08/2019 at 14:21
Bello il dialogo e la caratterizzazione del signor Timbleton, l’atmosfera è inquietante al punto giusto e ci sono buoni presupposti per un ottimo racconto. Devo dire che, nonostante effettivamente qualche fronzolo di troppo, risulta scorrevole e coinvolgente. Il rischio di appesantirsi è sempre dietro l’angolo, però sono sicuro che riuscirai a mantenere un buon equilibrio. Voto per l’incontro di giorno, visto che l’evento strano nella notte mi sembrava troppo scontato. Al prossimo capitolo!
28/08/2019 at 09:31
Ciao Lorenzo,
ho scritto un paio di paragrafi stamattina e ho sono tornata indietro a cancellare qualche aggettivo, non vorrei sforare la pazienza che mi viene concessa. Sono sempre al limite, soprattutto in racconti che, come questo, un po’ si prestano ai ricami.
Ti ringrazio, dunque, per la fiducia che riponi nelle mie capacità e spero di non disattendere le aspettative… Oddio, scrivo come parla Graham… 😉
Alla prossima e grazie ancora!
24/08/2019 at 16:14
Lo stile che hai scelto per questo racconto lo vedo molto adatto all’ambientazione, fa calare molto meglio nell’atmosfera che vuoi creare. rispetto all’uso di aggettivi minimal, secondo me. Poi, per gusto personale, a me piace.
La scoperta di un altra parte dell’isola mi intriga
25/08/2019 at 08:23
Ciao Gra,
sono contenta che ti piaccia, nel mio intento c’è appunto la volontà di riportare alla mente del lettore (per quel che riesco) le atmosfere gotiche che tanto mi hanno appassionato quando ero ragazzina. Il giallo potrebbe non essere un giallo classico dunque, il problema è che ci vorrebbero delle sottocategorie per inserire meglio i racconti… ci sarà qualche contaminazione horror, ma spero di non deludervi 😉
Alla prossima!
23/08/2019 at 17:55
Direi che la notte è già angosciante così, vediamo chi incontreremo di giorno. Uno stile descrittivo ricco e opulento, molto calato nello stile del gotico ottocentesco, che può piacere, come non, forse attenzione a non calcare troppo la mano (parere mio, ovviamente).
24/08/2019 at 07:48
Ciao Valentina,
la tua osservazione mi riporta a quella appena letta di… Valentina. Evidentemente Sto calcando un po’ troppo la mano.
Per il discorso del piacere o no, trovo che i gusti siano indiscutibili, per carità. A me questo genere piace molto, ma capisco che ad altri possa non interessare. La cosa importante, al di là del genere in cui si cerca di cimentarsi, è mettere il proprio impegno, poi saranno i lettori (bontà loro) a decidere se leggerlo o meno. 🙂
È solo il mio pensiero non una reazione al tuo 🙂
Cercherò di stare attenta a non esagerare con i prossimi capitoli, intanto grazie e alla prossima!
23/08/2019 at 12:57
Voto un incontro particolare di giorno, per evitare ulteriori somiglianze con La dama del sudario (e con la maggior parte dei racconti che partono da queste premesse).
Il tuo stile è senz’altro adeguato all’ambientazione, forse un po’ forbito per i lettori del 2019, che non sono gli stessi dell’800. Tutto sommato non mi dispiace, fa bene un po’ di eleganza ogni tanto. Sfoltirei soltanto qualche fronzolo di troppo per dare risalto ai rimanenti, ma son gusti…
Per il resto la trama incuriosisce sempre più e le atmosfere sono dipinte alla perfezione. Si percepisce tutto: l’odore dell’aria, il colore della notte, quasi il tocco del vento (nel finale dell’episodio pretendente)… molto brava! Adoro questo tipo di letteratura.
23/08/2019 at 12:58
episodio precedente*
24/08/2019 at 07:37
Ciao Valentina,
grazie davvero per i complimenti, mi fanno molto piacere. Sto cercando di entrare nelle atmosfere che circondano l’isola e per farlo ho riesumato una vecchia raccolta. Forse esagero un pochino? I fronzoli mi piacciono tanto, non riesco a starne troppo lontana e dopo il taglio asciutto di Silvia, sto po’ coccolando le mie inclinazioni decadenti… oh mamma, Sto vaneggiando…
Lascia stare, hai ragione, cercherò di fare attenzione 🙂
Alla prossima!
24/08/2019 at 13:17
Fai benissimo ad assecondare il tuo stile, ognuno ha la propria voce e se questa è una tua caratteristica va coltivata, non eliminata. Anche perché trovo questo tipo di scrittura molto raffinato. Il mio consiglio è solo quello di scegliere quali “fronzoli” inserire e quali tagliar fuori, in modo che i restanti risaltino di più e il lettore li possa apprezzare meglio. È come quando ci si trucca o ci si ingioiella, meglio poco ma nei punti giusti (paragone terribile, chiedo venia).
A presto 🙂
23/08/2019 at 12:02
Per il momento la storia si sta dipanando in maniera piuttosto classica ma non per questo meno coinvolgente, anzi, amando le ambientazioni isolate e inquietanti non vedo l’ora di continuare a seguire il protagonista nel suo soggiorno sull’isola. Per il prossimo capitolo voto per un proseguo altrettanto tradizionale: un evento strano nella notte. Ciao!
24/08/2019 at 07:33
Ciao Dapiz,
queste ambientazioni piacciono tanto anche a me, prima o poi doveva arrivare un racconto del genere tra i miei… sono partita da un incipit ritrovato e modificato, ma da questo episodio vado a braccio, nella speranza che il caro Graham faccia strada e non si lasci troppo intimidire 😉
Grazie e alla prossima!
23/08/2019 at 11:52
Ho portato tutto a 33 33 33, ma sono sicura che presto si sbloccherà, poiché ho pensato che l’idea migliore per ora fosse l’arrivo di Wilma e conoscere un altro scorcio dell’isola. Credo che Napo qui sotto abbia detto bene, parrebbe proprio un giallo al retrogusto horror 😉
24/08/2019 at 07:29
Ciao Ale,
eh sì, diciamo che sono due generi a me cari e quindi finisco per mettere un po’ di uno nell’altro di volta in volta, tenterò di non pasticciare troppo 😉
Grazie per essere tornata.
Alla prossima!
23/08/2019 at 11:46
Il tuo precedente racconto era un horror che si tingeva di giallo, questo mi sa che è un giallo che sa di horror. Brava come sempre.
Wilma è la signora Timbleton? in ogni caso ho votato per lei.
24/08/2019 at 07:27
Ciao Napo,
sì, Wilma è la signora Timbleton.
Effettivamente c’è una contaminazione tra i due generi, non so se riuscirò a renderla al meglio, ma ci proverò. Grazie per il brava, spero di meritarmelo.
Alla prossima!
23/08/2019 at 01:01
Voto per un incontro! Un bel capitolo, ben scritto e l’atmosfera è sempre riuscita.
23/08/2019 at 07:34
Ciao Hope,
grazie, molto gentile. Ho impiegato un po’ a scrivere questo capitolo, ma devo dire che, a parte qualche errorino, sono abbastanza contenta di quel che ne è venuto fuori.
Alla prossima!
22/08/2019 at 23:11
Ciao, atmosfera cupa, intensa, le parole come asfalto liquido. Bello, è come volevo che fosse 3×1!
Bello il finale, cambierei solo una parola : “… il cuore grave” anziché “greve”. Bello davvero!? Ciao.
23/08/2019 at 07:31
Ciao a te Fenderman,
grazie per i complimenti, sono contenta che ti piaccia.
In che senso avresti preferito “grave” a “greve”? Io lo intendevo come pesante, colmo d’angoscia, dopo le indicazioni un po’ inquietanti di Timbleton…
Alla prossima!
23/08/2019 at 20:35
Ciao, perché “greve” dalle mie parti ha un’accezione negativa, tipo: “pesantemente volgare”, e se anche sono sinonimi io non mi sarei sentito di usarlo. Naturalmente questo vale per me che sono a Roma e non per tutti. Ciao, buon lavoro?
23/08/2019 at 19:11
Ciao, perché “greve” dalle mie parti ha un’accezione negativa, tipo: “pesantemente volgare”, e se anche sono sinonimi io non mi sarei sentito di usarlo. Naturalmente questo vale per me che sono a Roma e non per tutti. Ciao, buon lavoro?
22/08/2019 at 20:53
Che bello il tuo aggiornamento! Questo è decisamente un racconto intrigante e ben scritto. Per mio gusto personalissimo è anche più interessante del tuo precedente lavoro.
Ti segnalo un errorino: 30 stanze, anziché trenta stanze… ma è una sciocchezza.
Il dialogo è credibile e l’atmosfera interessante.
Attendo con curiosità l’aggiornamento.
22/08/2019 at 23:04
Ciao Caterina,
accipicchia, ma lo sai che quel 30 lo avevo corretto… devo aver fatto copia incolla da word prima della correzione. Mi viene il dubbio che ci siano altri errori… grazie per la segnalazione e per essere tornata a leggere. Spero continui a piacerti.
Alla prossima!
22/08/2019 at 00:32
Ciao Keziarica, perdonami il ritardo ma sto arrancando attraverso quest’ultimo spicchio d’estate.
Non posso però perdermi questo nuovo racconto, che vedo con piacere ritornare nel tuo genere. Mi unisco ai complimenti per la bellissima atmosfera tratteggiata, concordo nel dire che rimanda ad autori già citati e molto apprezzati. Tanto perché ormai li abbiamo nominati tutti, aggiungo che mi ricorda vagamente anche l’incipit della Dama del sudario di Stoker, genere horror. Anche lì l’autore usa la prima persona, è un epistolario. Sono curiosa di vedere come gestirai questa scelta…
Voto per le regole della casa e attendo con ansia l’aggiornamento.
22/08/2019 at 17:12
Ciao Valentina,
felicissima di ritrovarti anche qui. ho ripreso in mano un vecchio tomo (enorme) con cento racconti di autori famosi che partono dal 1700 fino ad arrivare ai giorni nostri. Sto leggendone uno al giorno per immergermi nell’atmosfera giusta ed evitare di perdere la via. Spero di riuscirci 😉
Non preoccuparti per il ritardo, in realtà avrei voluto riprendere a settembre, ma non ho resistito alla tentazione e poi, mi distrae da altre cose 🙂
Ti rispondo anch’io un po’ in ritardo, perdonami. Ho pubblicato il secondo, vediamo che cosa ne pensi.
Alla prossima!
21/08/2019 at 12:32
Timbleton spiega le regole della casa, sia perché è l’opzione che preferisco, sia perché arrivo un po’ in ritardo e non voglio rischiare di alterare l’esito della votazione 🙂
Bentornata, keziarica!
Mi piace questa atmosfera da romanzo avventuroso dell’ ‘800, mi ha ricordato, a dir la verità non so esattamente perché, “Storia di Gordon Pym”. Interessante la ricerca stilistica ed efficace il risultato, anche se ci sono alcune cose che non ho copreso perfettamente: ad esempio, “nebulosa” è un termine utilizzato per gli oggetti interstellari e forse proprio questo intendi, avendolo accostato a “stelle”. Però, boh, mi pare un po’ forzato, un po’ troppo “di nicchia”, anche perché penso non sia affatto facile distinguere a occhio nudo una stella da una nebulosa 😀 Perché non un più semplice “stelle e pianeti”, o anche solo “stelle”? Se poi (come in realtà sospetto, visto che parli di nebulose di color arancio) ti riferisci alle nuvole, penso che il termine non sia corretto.
“… mentre qualcosa sovveniva per aiutarmi a distinguere l’oggetto della mia osservazione…” non mi è chiaro cosa significhi, così come
“sul volto del ragazzo un’espressione greve che non avrei saputo spiegare altrimenti…”, altrimenti rispetto a cosa? Non fornisci nessuna ipotesi sul perché della sua espressione.
Dettagli, comunque, osservazioni perlopiù personali, giusto per cercare di rendermi inutile… anche se è grosso il rischio di rendermi fastidioso 😀 😀
Buon lavoro, keziarica, sono curioso di scoprire dove vorrai traghettarci 🙂
Ciao, a presto
21/08/2019 at 15:16
Ciao Jaw,
grazie per essere passato, sai che mi fanno piacere le tue osservazioni! In realtà scrivendo di nebulose (magari erroneamente) intendevo proprio quel misto gassoso e di colore arancio rosato che mostrano alcune foto che riprendono le galassie durante la notte nera, ove non ci sono luci a contaminare il cielo stellato. Forse non si chiamano nebulose, dando un’occhiata su internet, alla voce nebulosa mi è venuta fuori una bella immagine colorata, ma forse l’ho confusa con una galassia? Grazie per avermelo fatto notare.
Dici che ti ricorda Storia di Gordon Pym, forse quando ho scritto la bozza di questo primo episodio ne stavo ascoltando un estratto e mi ha influenzato, la cosa bella e che vi ha fatto pensare ad autori egregi (Lovecraft e Stevenson, oltre che a Poe), spero di non fare brutte figure con il seguito.
riguardo alla frase, non saprei, a me pareva chiara nel senso che qualcosa (un sentimento, una sensazione, un pensiero) stava per arrivare a chiarire le idee a Graham che poi è stato interrotto, ma se è risultata chiara è colpa mia che, come al solito, immagino che le mie idee siano visibili agli altri. 🙂
Grazie davvero, sono felice che, a parte le nebulose e la frase poco chiara, l’incipit ti sia piaciuto.
Alla prossima!
19/08/2019 at 22:55
Ciao!
Questo è il tuo primo racconto che leggo, ma credo che presto recupererò anche tutti gli altri 😉
Questo primo capitolo mi è piaciuto davvero tanto, ci introduce perfettamente all’interno della storia e ci presenta i personaggi, fin da subito ben riconoscibili.
Davvero intrigante poi la situazione generale, con quest’isola che dà quasi l’impressione di essere “staccata” dal nostro mondo e sospesa nel nulla. L’atmosfera, nonostante si tratti di un giallo, mi ha ricordato un po’ quella dei racconti di Lovecraft, quindi ti seguirò con molto piacere 🙂
Ho votato: “Timbleton spiega a Graham le regole della casa”, vediamo cosa ci proponi.
Al prossimo capitolo! 😀
21/08/2019 at 15:06
Ciao Gibbon e benvenuto,
felicissima dell’impatto positivo che il mio incipit ha avuto fin qui, spero di continuare a interessarti anche con il seguito. Gli altri miei racconti sono molto distanti da questo, soprattutto per lo stile, ma mi piacciono queste atmosfere e vorrei riuscire a tirar fuori un racconto piacevole e che mi piacerebbe leggere.
Grazie ancora, sei davvero gentile.
Alla prossima!
17/08/2019 at 19:12
Non aggiungo altro a quanto hanno detto già tutti gli altri, un inizio bellissimo, una ricchezza di dettagli e una capacità descrittiva che ti invidio fortemente. Ho l’impressione che il racconto non sia ambientato ai nostri tempi, mi ricorda certi romanzi ottocenteschi inglesi. Seguo con grande piacere.
Voto per le regole della casa. Buon lavoro!
18/08/2019 at 07:59
Ciao Valentina,
hai ragione, non è ambientato nel presente… Sei davvero troppo buona e ti ringrazio per la gentilezza, spero di restare all’altezza di questo commento con i prossimi capitoli.
Alla prossima!
16/08/2019 at 09:48
Totalmente diverso dal raconto precedente. Descrizioni perfettamente dettagliate e termini ricercati. Mi è piaciuto molto. Benvenuta in questa nuova avventura.
18/08/2019 at 07:58
Ciao Gra,
molto gentile, mi piace leggere storie così e voglio provare a inventarmene una, Spero di continuare a interessarti.
Alla prossima!
p.s. tu, quando scrivi un nuovo racconto?
15/08/2019 at 23:49
Dentro la casa! Bel titolo e bell’incipit, aspetto trepidante il seguito!
16/08/2019 at 09:44
Ciao Hope,
gentilissima/o , sono felice che ti sia piaciuto e spero di continuare a interessarti.
Alla prossima!
15/08/2019 at 19:24
Ma com’è che vi svegliate tutti a Ferragosto?
Ti seguo come sempre. Questo primo capitolo mi ha ricordato le atmosfere dei romanzi di Robert Louis Stevenson (e scusa se è poco).
Regole della casa.
16/08/2019 at 09:43
Ciao Napo,
bentornato e grazie per l’enorme complimento che mi fai. Come scrivevo a Dapiz, avevo intenzione di tornare a settembre (tra l’altro avevo in mente tutt’altro), ma le circostanze mi hanno portato ad anticipare i tempi ed eccomi qua.
Ti auguro un’ottima giornata e alla prossima!
15/08/2019 at 16:04
Seguo sulla fiducia ma già questo primo capitolo mi ha preso molto. Ammiro e invidio la capacità di passare da un registro più asciutto come quello della tua storia precedente a quello molto più descrittivo e pregno di questa, che oltre a calarti subito nell’atmosfera di quella che sarà l’ambientazione di questa storia ti fa già sentire il peso di un mistero che immagino accompagnerà il nostro Graham durante il suo soggiorno. Per il prossimo capitolo: Timbleton non mi sembra un uomo dall’agire sottile, quindi direi che spiegherà al protagonista le regole della casa e poi via, abbandonato a sè stesso.
Son contento di leggere così presto la tua nuova storia, aspetto già il seguito. A presto!
16/08/2019 at 09:40
Ciao Dapiz,
grazie anche a te per essere tornato. Avevo pensato di riprendere a settembre, ma avevo bisogno di dar svago alla mente e così ho ripreso questo incipit dal cassetto delle tante storie iniziate, e mai portate a termine, che tengo nei cassetti virtuali del pc.
l mio registro, in realtà sarebbe questo, anche se nel tempo ho cercato di porre un freno ai fronzoli, spero di riuscire a trovare il giusto compromesso tra lo stile asciutto di Silvia e quello più ricamato di altre storie precedenti.
Grazie ancora, spero di continuare a interessarti.
Alla prossima!
14/08/2019 at 22:02
Finalmente un nuovo racconto! Un tuffo nel passato questo incipit, sia per l’ambientazione, sia per lo stile, molto descrittivo, dal ritmo lento e pieno di termini ricercati. Non so quanto la trama abbia catturato il mio interesse, tuttavia lo seguirò perché è sempre piacevole leggere una buona scrittura come la tua, e confido che riuscirà a coinvolgermi di più nel corso dei successivi capitoli. In bocca al lupo per questo nuovo racconto 😀
16/08/2019 at 09:35
Ciao Lorenzo,
grazie per essere tornato a leggermi. Quando si tratta di descrizioni e parole ricercate sono nel mio e, a volte, esagero un po’ (sapessi quante volte me lo hanno fatto notare).
Spero di non annoiarti troppo nel seguito, intanto ti saluto e ti auguro un buon week end.
Alla prossima!
14/08/2019 at 20:51
…Tanto di cappello cara K. quale che sia la storia è bellissimo il modo che hai di evocare certe atmosfere.
Finalmente una cosa che mi piace davvero!
Complimenti, brava!?
16/08/2019 at 09:33
Ciao Gibbone,
troppo buono, spero di non deluderti nel proseguo.
Hai rifatto l’account? O sbaglio persona?
Grazie ancora e alla prossima!
16/08/2019 at 21:29
Ciao, questo account mi fa impazzire, adesso magari il commento ritorna quello che era, con la chitarra eccetera, ma non sono sicuro. Comunque Gibbone è sempre lui, e sta pubblicando “Union Jack Watch” in “Giallo!”. Ciaooo?
14/08/2019 at 19:10
Timbleton spiega a Graham le regole della casa.
Ciao K. e bentrovata.
Titolo accattivante, trama che incuriosce.
La scelta del linguaggio, calibrato sull’epoca oltre che sul ceto di estrazione del protagonista/voce narrante merita un plauso. Belle ed efficaci le descrizioni.
Atmosfera perfettamente resa, umida e in seppia.
Se ti fa piacere sono appena sbarcato anch’io con un nuovo racconto. Ciao.
16/08/2019 at 08:56
Ciao Lou,
vado subito a cercarti, mi fa molto piacere leggere i tuoi racconti.
Grazie, sono felice che ti sia piaciuto questo incipit, stava sepolto nel mare di appunti che ho sul pc, l’ho trovato cercando altro e ho deciso di sfruttarlo.
Ci rivediamo da te.
Alla prossima!
14/08/2019 at 18:37
Nuovo capolavoro firmato Kezia! E davvero bello questo scorcio iniziale, questo sapore di mistero e di salsedine. Ho votato per metterlo da subito al corrente delle regole della casa, conoscere le regole è un buon modo per stravolgerle, e notare cosa non va… dico in seguito 😉
( notifiche permettendo, spero di riuscire a seguirti per bene, stavolta)
Seguo e già mi piace!
16/08/2019 at 08:49
Ciao Ale,
grazie, troppo gentile. Capolavoro mi pare un po’ eccessivo, spero di riuscire a tirar fuori un racconto piacevole 🙂
Tranquilla, le notifiche qui, ultimamente, arrivano a stralci anche a me.
Alla prossima!
14/08/2019 at 18:27
Ho cliccato segui solo dal titolo. Accattivante e curioso. Mi interessa il tuo nuovo racconto è come genere lo trovo più vicino al mio gusto personale.
Quindi attendo con ansia di scoprire il mistero di questa isola.
16/08/2019 at 08:46
Ciao Caterina,
grazie per essere tornata. Sono felice che il titolo abbia attirato la tua attenzione, spero di continuare a tenerla viva con i prossimi episodi.
Non so se ti farà piacere saperlo, ma ho scelto il “giallo” perché poi tanto finisco sempre a parare lì, ma ci saranno tinte horror in questo racconto… decisamente.
Alla prossima!