ORIGINI

Dove eravamo rimasti?

Luca riuscirà ad entrare nel nascondiglio segreto? No, tornerà a casa e rimanderà tutto al giorno dopo. (67%)

MEZZE VERITA’

Il buio stava inghiottendo quel posto e Luca decise che era inutile tentare ancora l’impossibile, probabilmente serviva un dispositivo speciale per entrare nel nascondiglio. Si rimise in piedi e tornò indietro verso il sentiero che conosceva. Proseguì velocemente continuando a guardarsi attorno col timore di trovarsi a dover lottare nuovamente. In pochi minuti uscì dal bosco, le strade erano illuminate come sempre e non c’era segno del passaggio dei cacciatori di Mcral. La gente stava continuando a vivere inconsapevole di ciò che era accaduto nelle ore precedenti.

Luca arrivò nel piazzale del palazzo dove abitava, il campo dove aveva visto ergersi la collina era intatto, nessuna traccia degli aggressori. La sua auto era ancora parcheggiata con le portiere aperte, si avvicinò e controllò nel vano sotto al cruscotto in cerca delle chiavi del suo appartamento. Non le trovò, ma era sicuro di averle messe lì come sempre, tolse la chiave della macchina dal blocco dell’avviamento e chiuse le portiere.

Piuttosto avrebbe sfondato la porta, ma doveva entrare nel suo appartamento.

Come al solito trovò la porta dell’androne aperta, scattò verso le scale e in pochi secondi arrivò all’ingresso del suo appartamento.

Le chiavi erano appese alla serratura e la porta era socchiusa.

Il cuore perse un paio di battiti, i peli gli si rizzarono sulle braccia e iniziò a sudare.

Entrò con cautela, il pensiero di trovare degli sconosciuti in casa gli aveva irrigidito le gambe, mentre tentava di captare qualsiasi rumore sospetto, si spostò cauto nel soggiorno con angolo cottura.

Tutto sembrava in ordine, o meglio nel solito disordine organizzato.

La porta del disimpegno che conduceva nella zona notte era stranamente chiusa, da sotto filtrava un alone azzurrognolo. Luca girò lentamente la maniglia e aprì l’anta che non produsse alcun rumore. La luce proveniva dalla camera da letto. Entrò con cautela, il letto era vuoto e sfatto, tutto aveva assunto una colorazione bluastra. S’impose di lasciare la luce della stanza spenta.

Il bagliore proveniva dallo spazio tra il letto e il muro dove trovava posto la finestra. Aggirò con circospezione il letto, le mani chiuse a pugno davanti al torace, era pronto a lottare.

Pochi passi e tutto fu chiaro e stupefacente.

Mcral era in terra, raggomitolata in posizione fetale, la sua tuta era semitrasparente e mostrava l’esile corpo della ragazza. Riconobbe delle ferite alla schiena e sul braccio destro, il respiro era lento e superficiale, doveva aver combattuto una dura battaglia.

Lui, invece, se l’era svignata lasciandola sola.

Era un codardo, lo era sempre stato.

Osservò Mcral per un tempo che non riuscì a quantificare, incerto se toccarla o meno, si chiese se erano ancora in pericolo.

Non poteva lasciarla sul pavimento.

S’inginocchiò, prese coraggio e toccò il braccio destro di Mcral con estrema cautela, non accadde nulla. Tentò di sollevarla ma si rese conto che non c’era modo di staccarla dal pavimento e forse la tuta era responsabile di quell’anomalia. Ci provò ancora, con più forza ma era inutile. Lei farfugliò qualcosa nella sua lingua incomprensibile e spalancò quegli occhi di rame che Luca adorava.

Mcral non si mosse, continuò a parlare raccontando chissà cosa.

«Io non ti capisco, volevo…».

Lei si toccò l’orecchio destro.

«Lasciami sola, pensavo che non saresti tornato a casa per paura di essere preso».

«Ti ho cercata, ho provato anche alla tua base nascosta, ma non sono riuscito ad aprire l’ingresso».

Mcral imprecò nella sua lingua «Così…» tossì con violenza «ora ho un problema in più».

«Loro dove sono?».

«Se ne sono andati, mentre i due ologrammi ti davano la caccia sono arrivati due Demoni…».

«Demoni?» l’interruppe Luca.

«Non sono quelli che pensi tu.» un altro colpo di tosse, un grumo chiaro scivolò fuori dalla bocca di Mcral «Sono soldati semplici, uno l’ho ucciso e l’altro l’ho ferito gravemente».

«Ho trovato una ragazza morta».

«Lo so, gli ologrammi sono spariti subito dopo. Il vero obiettivo sei tu e forse ne conosco il motivo».

«Io?» Luca rabbrividì.

«Lasciami sola ancora qualche ora, poi ti spiegherò tutto».

Luca uscì dalla stanza e passò le ore successive nel tentare di inventarsi qualcosa per la cena. Non sapeva più dove fosse il suo cellulare.

Un fruscio ruppe il silenzio, Mcral entrò nel soggiorno, stava decisamente meglio.

«Lo hai fatto per me?» indicò la tavola apparecchiata.

«Sì, pensavo che avessi fame.» sorrise «O preferisci farti una doccia, prima?».

Mcral sollevò il sopracciglio sinistro.

«I topi usati in laboratorio per gli esperimenti sono consapevoli di ciò che sono, secondo te?».

«Non credo, non sono così intelligenti.» Luca trovò la domanda stupida.

«Tu sei intelligente eppure non te ne sei ancora accorto, come tutti gli altri del resto».

«Non stai ancora bene, forse è meglio che mangi qualcosa prima». Luca le indicò la carne fumante nel piatto.

«Luca, tu sei il prodotto di un esperimento. Tutta la tua specie lo è.» Mcral si sedette.

«Non è possibile».

«Te lo dimostrerò».

Mcral riuscirà a spiegare la verità a Luca?

  • Sì, resterà a casa di Luca per la notte. (40%)
    40
  • No, sarà interrotta dai suoi nemici. (0%)
    0
  • Sì e lo porterà al nascondiglio nel bosco. (60%)
    60
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82 Commenti

  • Come ti hanno già detto un finale un po’ affrettato, ma penso che su questa piattaforma sia meglio arrivare alla fine piuttosto che lasciare una storia incompleta, in fondo siamo qui anche per divertirci e questo fa parte del gioco.
    Comunque al di là della fretta il finale mi è piaciuto, è aperto ma comunque conclusivo e non ti fa sentire la necessità di un seguito, inoltre la battaglia finale pur essendo un po’ striminzita funziona piuttosto bene. Alla prossima storia allora!

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    • Buon giorno, tutto bene grazie.
      Sono impegnato nell’emergenza Covid-19 in questo periodo e non ho molto tempo per scrivere. Non ho fatto in tempo nemmeno a finire un racconto per Thriller Cafè con scadenza ieri.
      Ancora un po’ di pazienza e arriverà anche il prossimo episodio.

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  • Mi piace l’idea che gli “sperimentatori” abbiano un fine molto concreto come indagare sulle loro stesse origini, anche se c’è da dire che l’interferenza della fazione nemica ha di per sé compromesso la riuscita di questo esperimento che quindi potrebbe non avere molto senso portare avanti in segretezza… Comunque dai lo spiegone si è fatto attendere ma devo dire che l’ho apprezzato. Per il prossimo capitolo voto un qualche tipo di arma!

  • La fazione alleata la facciamo comparire nel capitolo 9, intanto la base è stata colpita da qualcosa 🙂

    C’è una cosa che non ho capito: ma interferire nell’esperimento non ne causa automaticamente il fallimento, visto quello che si erano proposti gli sperimentatori? A parte questo, molto interessante (e dannatamente devastante!).

    Ciao 🙂

    • Grazie per aver letto anche questo capitolo.
      Infatti quel nerd di Luca chiarisce subito il concetto di esperimento fallito, ma Mcral non è della stessa idea.
      Questi personaggi che si ribellano alla trama… Che barba!
      Devastante è che devo per forza terminare la storia al decimo capitolo, io andrei avanti ancora per un po’.

  • Direi che una cattura potrebbe far luce sui misteriosi nemici. Non sono un grande fan delle “guerre nel futuro” visto che questo concetto ci ha regalato serie e film non proprio esaltanti (a parte Terminator, dai) ma spero che avrai qualcosa di buono da raccontare sul tema, anche perchè i viaggi nel tempo sono sempre affascinanti. A presto!

  • Evviva, un po’ di azione.
    Cosa difficilissima da scrivere, tanto che io ho imparato a saltarla con esiti che lasciano a desiderare.

    Vedo una progressione di misteri che ingigantiscono la curiosità, però alla fine dovranno avere una spiegazione verosimile, a meno che tu non voglia scrivere qualcosa del tipo di Lost. In tal caso ti abbandonerei subito.

    Alcune note

    “Luca seguì il gesto e notò i tre esseri con una tuta simile a quella della ragazza.”
    Se hanno la tuta simile a quella della ragazza, come mai il narratore li chiama esseri e non soldati o persone?

    “Li avevano trovati.”
    Lo trovo astratto. Sarà che detesto il narratore onnisciente, ma secondo me avresti fatto meglio a descrivere la scena e lasciare al lettore il capire che sono stati trovati. Lo so, hai usato 4995 caratteri e sei stato costretto a comprimere, ma lì è talmente astratto che potevi continuare con “li avevano trovati, ma lei se ne liberò”.

    “Mcral s’incamminò verso l’interno del bosco, Luca la bloccò prendendola per un braccio.
    «Chi sei?».
    La soldatessa inspirò profondamente.”
    Ormai è una coprotagonista, non la puoi più chiamare con un sinonimo.

    Ho votato: Ci prova ma viene interrotta

    • Grazie per i consigli!
      Effettivamente tendo sempre a superare il limite e poi, in revisione, a tagliare ciò che mi sembra superfluo.
      Lost? Cos’è Lost? Sì e no ho visto la prima stagione e non mi piaceva.
      L’azione non è difficile da scrivere, bisogna prenderci la mano e usare solo un punto di vista.

  • Può sembrare presto per le spiegazioni, però… le storie hanno solo dieci capitoli, quindi a meno che l’identità di Mcral non sia proprio il più grande mistero in questa faccenda direi che almeno un piccolo chiarimento si può avere, senza raccontare tutta la verità. Mi fa un po’ strano poi che Luca di fronte al mondo congelato pensi solo alla quantità di energia che serve, ma è comunque un personaggio abbastanza bizzarro anche lui!

  • Luca sembra un po’ troppo ingenuo se pensa che otterrà notorietà da questa storia, se ha mai visto un film con una trama simile dovrebbe sapere cosa succede a chi ha a che fare con governi e fuggitivi strambi 😛 Però mi piace che sia mosso dalla fama di notorietà. Per il prossimo capitolo voto per gli inseguitori!

    • Grazie per aver letto e commentato, in effetti mi sono lasciato un po’ prendere dall’entusiasmo per questa nuova scoperta e non ho passato il giusto tempo per revisionare il testo come faccio solitamente nei concorsi, equivale a circa una decina di revisioni prima di quella definitiva.
      Il secondo episodio presterò più attenzione perché so fare di meglio.
      Grazie ancora.

  • Ciao e benvenuto! La tua storia ha un inizio piuttosto classico, ma mi incuriosisce che al posto di un incontro con un personaggio evidentemente alieno qui abbiamo una militare probabilmente impegnata in qualche esperimento o forse non del tutto umana, un elemento che aiuta il lettore a fare ipotesi invece di orientarsi subito sulle risposte più scontate. Per il prossimo capitolo anche se il richiamo dell’avventura si fa sentire credo che la cosa più sensata da fare con una persona ferita e sconosciuta sia portarla in ospedale, anche se non penso ci arriverà 🙂

    • Grazie per aver commentato,
      di solito metto i personaggi subito in una situazione di azione, ma qui dovevo in qualche creare una sorta di prologo che rompesse la normale routine di un personaggio preciso.
      Cosa accadrà lo vedremo più avanti, lascerò qualche altro giorno per le votazioni e poi scriverò il secondo capitolo.

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