E se una notte

Dove eravamo rimasti?

"Quindi cosa faremo ora?" Scavano nei libri per trovare delle ulteriori risposte (50%)

Come Nelle Favole

Il bacio si fa sempre più intenso. Clara aspettava questo momento da molto ma non ne ebbe mai il coraggio e anche Stan sta coronando il suo sogno.

“Sei la ragazza più bella del mondo e finalmente sei tutta per me”, esprime Stan abbracciandola, è più alto di almeno dieci centimetri. Clara arrossisce e per un attimo entrambi credono di vedere una sorta di aura intorno a loro.

“Hai visto anche tu?”, chiede Stan.

“Credo di sì e credo di esser stata io”, risponde Clara. Lui avvicina le mani al viso e le sussurra:

“Non mi hai ancora detto che tipo di mostro tu sia”

“Beh nemmeno tu”, dice Clara mordendosi le labbra.

“Ok comincio io. Credo di essere una sorta di mago. I miei poteri li ho sempre avuti ma non ho mai potuto percepirli fino alla comparsa di quel diavolo. Credo che mia madre prima che morisse me li abbia come nascosti in modo che la creatura non mi rintracciasse…”, dice chinando il capo per la tristezza del ricordo.

“Mi dispiace tanto Stan…comunque nemmeno io ho una vita così felice a quanto pare. Mio padre…”, gli occhi di lei iniziano a colorarsi, “è appena stato trovato morto e io solo ora vengo a conoscenza di quello che avrei potuto fare e salvarlo da…”, Clara si perde un attimo nel vuoto.

“Da? Dalla creatura? È stato quell’essere?”, chiede Stan spazientito.

“No”, ribatte Clara mogia, “è stato Thomas”.

“Che cosa?!”, Stan ha gli occhi fuori dalle orbite.

“Già, non ci posso credere nemmeno io. Inoltre ho scoperto che lui non era il mio vero padre e che padre Rolando è mio zio”. Continua Clara.

“Non ci posso credere…sono davvero scioccato da tutto questo. Ma tu gli credi?”, domanda Stan.

“Mi ha mostrato una sorta di mappa con tutto il mio albero genealogico e mio padre, suo fratello, a quanto pare era un certo Robert Liuws. Grande cacciatore di demoni e mostri. Questo mondo è abitato da tutte le creature che abbiamo potuto trovare nei libri delle favole. E non pizzicarti non è un sogno”. Gli implora Clara. “Infine, devi sapere che io sono un essere chiamato Nix, detto anche spirito dell’acqua, esattamente come la era la donna che vedo sempre nelle mie visioni, cioè la mia vera madre”. 

“È incredibile! Almeno ora sappiamo di più su tutta questa faccenda. Un Nix eh? Sai qualcosa in più al riguardo?”, chiede Stan.

“No, non direi. Ma possiamo scoprirlo grazie alla biblioteca di Rol…di mio zio. È proprio qui nella chiesa”

“Va bene allora, avverto papà, magari viene anche lui.”

“D’accordo, ti aspetto qui.”

“Va bene”, le risponde per poi darle un altro bacio. E si incammina verso il portone.

*Drin*. Il cellulare di Clara riceve una notifica.

Hei Clara, io e Sofia siamo ufficialmente in castigo. I nostri ci hanno beccate, perciò ti prego facci sapere qualcosa su quell’essere. State bene?

Ciao, sì stiamo tutti bene, più o meno. Abbiamo saputo tante cose nuove e forse ne siete incastrate anche voi.

Che vuoi dire?

Tra poco ti chiamo insieme a Stan così vi spieghiamo tutto.

Va bene, però fate in fretta se i miei mi beccano con questo cellulare sono fritta.

D’accordo, a dopo.

Il portone della chiesa si riapre. Clara, Stan e suo padre si dirigono immediatamente nella biblioteca con le scoperte di Rodrigo fatte negli anni passati. Come da accordi Clara e Stan raccontano tutto alle gemelle, che ovviamente ne rimangono anch’esse allibite. Poi iniziano a scavare più a fondo sulla faccenda. Probabilmente il mostro che li insegue è un discendente di Lilith e sanno che cerca Stan per il medaglione che custodisce. E per questo il demone ha sterminato tutta la sua famiglia di generazione in generazione, ma ancora non si sa per quale motivo esso lo voglia. Clara apprende che suo zio Rolando l’ha sempre tenuta d’occhio sin da piccola, tramite un diario che ha rinvenuto in un cassetto della scrivania, raccontando dei progressi e fallimenti durante la sua crescita. Trova la leggenda sui Nix, che sono creature muta forma e possono essere benigne o maligne. Queste ultime attirano le loro prede in acqua suonando uno strumento musicale, quindi ipnotizzandole, per poi tagliargli la gola con una lama nello strumento stesso. Alla sola vista Clara ne rimane disgustata, non farebbe mai del male a una mosca. Ancora però non si spiega perché riesca a vedere sua madre, immagina possa esser dovuto da un legame che hanno questi cosiddetti Nix. Infine parlano per ore di Thomas e quello che può aver passato. Rolando ritiene che sia stato rapito da questa creatura e non ha idea di come fare per cercarlo. Il signor Joung propone di partire dal punto in cui scomparve quella notte; aggiungendo che Thomas è cresciuto in orfanotrofio e uscì grazie alla maggiore età. Stan lo sapeva ma Clara ne rimase profondamente dispiaciuta. Passano tutta la giornata e la notte chiusi in quella biblioteca per mettere a punto una soluzione ed un piano per Thomas. Quando all’improvviso all’infuori della chiesa si avverte un boato da far raggelare il sangue. Uscendo trovano Thomas, semi nudo, sdraiato sull’asfalto.

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77 Commenti

  • Scrittura leggera e scorrevole, accattivante e giovanile! Mi sono immedesimata nei personaggi e nelle situazioni. Da brividi lo smarrimento di uno dei personaggi! Davvero bello e piacevole, continuerò a leggere gli episodi!

  • Non mi è arrivata la notifica dell’ultimo capitolo ma quella dei commenti sì e quindi sono arrivato in tempo ^_^

    Il difetto di questa storia è che è passato troppo tempo tra un capitolo e l’altro e quindi molte cose sono sfuggite. Comunque devo dire che sembrava prima un horror e poi è virato sul fantasy e la cosa mi è piaciuta. Vediamo cosa succederà nel seguito.

    Consiglio: cerca di fare un riassunto degli eventi nel primo capitolo, in modo da focalizzare l’attenzione.

    Ciao 🙂

  • Cari lettori e lettrici 🙂 scrivo per informare che in quest’ultimo capitolo ho voluto avverare tutte le richieste delle domande precedenti (ovvero del penultimo). Comunico che questo è solo l’inizio della storia e continuerò in un prossimo “libro” intitolato: IL NOSTRO MONDO. Procederà come fosse un capitolo 11 e via dicendo. Ogni singolo titolo dei libri andrà a formarne uno per tutti quanti. Ne farò uscire uno alla settimana, per dar modo a tutti di commentare e votare. Spero che questo vi sia piaciuto e che continuerete con me questa avventura. Grazie infinite a tutti, un caloroso abbraccio.

  • Ho votato per la grande verità e ti ho mandata in pari, Sorry!
    Comunque, mi pare che in questo capitolo la storia prenda quasi un’altra piega, dalle atmosfere creepypasta che avevo percepito finora con l’incontro con Arstor e il suo “spiegone” ho sentito un po’ di vibe manga ? Lo sviluppo può essere interessante, vediamo cosa avrai in serbo!

  • Ciao, ho recuperato ora questa storia vedendole scalare la classifica. Penso si tratti di un racconto molto promettente, che mi ricorda parecchio le vecchie creepypasta che si trovano ancora su internet. Un gruppo di ragazzi come protagonisti, un’ambientazione relativamente limitata e una vicenda orrorifica piuttosto classica ma ancora oscura, che forse non diventerà mai molto chiara. Sono elementi che mi piacciono molto, così come i personaggi, che sono ben caratterizzati e piuttosto “normali”, nel senso che non eccedono diventando macchiette come spesso succede in questo tipo di racconti. Trovo però un po’ acerbo lo stile, con i capitoli che sono grandi wall of text e alcuni dialoghi e reazioni umane non azzeccatissime. A volte c’è bisogno di rallentare un po’ e dedicare ad ogni scena il giusto tempo, forse questo potrebbe aiutare un po’. Comunque continuo a seguire la storia, alla prossima!

    (ah, e per il prossimo capitolo offro un suggerimento alternativo: un capitolo dal pov del “male”)

    • Ciao Dapiz! Grazie vivamente del tuo commento e sostegno. Mi piacerebbe tanto poter avere spazio llimitato per i caratteri in ogni capitolo, così sarebbe davvero perfetto ma cerco di adeguarmi. Ho già in mente una trama che prenderà piede man mano e solo grazie a voi lettori e lettrici. Il prossimo capitolo sarà un’ulteriore seguito di Thomas e ciò che gli accade. Incentrandoci su Thomas abbiamo già un pov da analizzare per bene. Ma ti giuro che proverò a soddisfare anche la tua richiesta in un capitolo prossimo. Spoilero che sicuramente la vicenda non finirà con il capitolo 10 😉 anzi ci sarà sicuramente un continuo. Ho davvero tante idee che mi frullano in mente. Ancora grazie e al prossimo capitolo 🙂

  • Buongiorno Giulia 🙂
    Ho riletto attentamente il tutto. Mi dispiace di esserti stato poco d’aiuto nelle mie critiche.
    Mi rendo conto che hai ricominciato a scrivere dopo un periodo di pausa. Hai fatto bene. Vedo che hai cambiato lo stile ed il p.d.v. del racconto: non è necessariamente una brutta cosa. Ricorda che devi chiudere il tutto al capitolo 9,così da usare il decimo per raccontare il tuo finale.
    Come ho già detto, c’è molta azione e mi rendo conto che hai tanto che vuoi raccontare e poco spazio. Seleziona quello che davvero è inerente alla narrazione, cosa funziona per il tuo personaggio in quel momento… L’excursus su Thomas mi piace, ma devi usare di più lo strumento del sondaggio: dove lo vuoi portare? Cosa gli vuoi far fare? Che ostacolo deve superare? Elencane tre e trasformarli in opzioni per noi da votare e poi giocaci.
    Infine, quando pensi di aver finito il capitolo, non farti prendere dalla fretta di pubblicarlo: controllalo, leggilo e rivedilo.
    Detto questo, buon proseguimento. Spero accoglierai questi consigli. Aspetto di vedere i prossimi capitoli: ti seguo 🙂 ciao!

  • Ciao Giulia 🙂 mi sono fermato al capitolo 4,quando ho visto che in effetti stai scrivendo questa storia più per te stessa che per un pubblico, visto che pubblichi molto velocemente e dai poca discrezione di scelta.
    Il racconto mi piace, in sé per sé è una rivisitazione degli horror americani degli anni 90 da cui sono gemmate serie di successo come es. Stranger things.
    L’unica cosa che mi infastidisce è che non c’è una pausa fra i dialoghi, tutti è teatralizzato e c’è poco spazio per empatizzare coi personaggi. Ho perso velocemente il filo perché i tuoi personaggi non mi stanno portando da nessuna parte.
    Ti consiglio di cercare davvero di metterti in gioco, anche perché hai tutte le carte in regola per scrivere qualcosa che può farci divertire ed appassionare.

    • Ciao Gianluca! Grazie per aver trovato tempo di leggere la mia storia 🙂 Non credo di capire cosa tu voglia intendere con “scrivi più per te stessa”. Sinceramente, io presento delle opzioni, ma se qualcuno nei commenti mi presentasse altre possibilità ne terrei senz’altro conto. Faccio sempre in modo che possiate decidere da voi il continuo. Se, invece di propormi altre idee, selezionano uno dei miei suggeriti seguiti, vuol dire che piace. Ad ogni modo, capisco benissimo la tua critica nei confronti dei dialoghi, non sei l’unico, infatti dai prossimi capitoli cercherò di mettere un a-capo in modo che si possa comprendere meglio. Purtroppo una volta pubblicato non si può modificare. Infine per la trama vera e propria e lo sviluppo dei personaggi, si capiranno solo continuando la vicenda, visto che è solo all’inizio 😉 Un grazie di cuore per il tuo commento.

      • Ad esempio, prendiamo il capitolo 4:
        Arriva un’infermiera.
        Scatta l’allarme antincendio e l’ospedale deve essere evacuato.
        L’infermiera è “il diavolo”.
        Clara ha una visione e sviene.
        Contrappasso.
        Il demone manifesta la sua intenzione di vendetta, come se non l’avessimo capito, pronunciando una frase in latino.
        Il capitolo si chiude con un’altra corsa in macchina.
        Le tre opzioni sono: faccio io (autrice) o commentate voi o proponete voi.
        Che cosa abbiamo imparato da questo capitolo?
        Di cosa parla la storia? Quali sono le tematiche che affronta? Che difficoltà devono superare i personaggi nel loro viaggio interiore?
        Che contributo ha apportato questo capitolo alla tua storia? Se provi a rimuoverlo, la storia ha ancora senso?
        Forse non puoi ancora vederlo perché stai scrivendo la storia ed è giusto che in una certa misura tu non sappia come continuare.
        Prenditi un po’ più di tempo e dacci un po’ meno azione.

        • Mi spiace ma non hai seguito attentamente la vicenda. L’antagonista si presenta con le sembianze di Veronica. L’infermiera non è il diavolo, è realmente un’infermiera, importante poiché avvisa i protagonisti di una parte su Thomas (che dovresti leggere nel cap.6) è inutile fermarsi al cap. 4 e commentare. Ma continuando: Clara avverte sua madre e ciò avviene anche grazie ad un ricordo di lei e quindi, siccome devono scappare dall’ospedale e lei non reagisce, la portano fuori loro. Sentono tutti la voce “del cattivo” che li terrorizza ulteriormente e ciò fa si che a Clara venga l’idea di cosa fare e dove andare. La storia prosegue man mano. È giusto formarla con i suoi tempi, si comprenderà poi tutto con il corso della storia, altrimenti che gusto ci sarebbe a scrivere tutto in due capitoli? La storia sarebbe già finita ed addio suspence. Detto ciò, sono lieta di averti schiarito le idee. Alla prossima 🙂

  • Ciao keziarica, purtroppo il film non l’ho visto ma sicuramente lo farò. Grazie per i tuoi accorgimenti lo apprezzo molto e ne terrò conto. Il secondo sembra scritto alla veloce è vero, ma solo perché poi continuando tutto sarà più chiaro ? Ancora grazie del tuo commento.

  • Stan rimane in coma e si approfondisce il resto.
    Ciao Giulia,
    il tuo incipit mi ha ricordato un vecchio film: So cosa hai fatto, non so se lo hai visto…
    Ho trovato il primo capitolo interessante, dinamico e chiaro. Il secondo, invece, pare scritto con più fretta. Una cosa in particolare mi è sembrata strana: Clara porta in spalla Stan (lo trovo difficile, una ragazza che si carica in spalla un ragazzo; forse intendevi che lo sorregge?). Attenzione ai sì, che vanno accentati… 🙂
    Basta, ho già rotto abbastanza.
    Alla prossima!
    p.s. un’ultima cosa, perdonami, forse avresti dovuto scegliere il genere Horror 😉

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