E se una notte

Dove eravamo rimasti?

Che cosa accadrà poi? Padre Rolando dice la verità (40%)

Una Triste Verità (Parte II)

Stan si siede sui gradini esterni della chiesa e tira fuori il cellulare.

“Papà, sono Stan. Scusa se sono sparito ma…”

“Stan! Grazie al cielo!”, risponde tutto d’un fiato, “Stai bene? Che succede? Sono molto arrabbiato con te.”

Prima che Stan possa rispondere, il padre dice: “Aspetta. Arrivo da te.” Riagganciando.

Stan accenna un sorriso, <È sempre il solito>. Si accende una sigaretta mentre lo aspetta. Ripensa a tutto quello che è successo. Da un incidente è successo un macello. <Sarebbe stato meglio non andare a quella stupida festa, chissà cosa staremmo facendo a quest’ora. Thomas, dove sei? Cosa ti sarà successo? Giuro che ti ritroveremo…>. D’improvviso prende completamente fuoco la sigaretta che ha tra le dita.

“Ahi! Accidenti! Ma che…cosa diamine è successo?”, dice lanciandola per terra e schiacciandola. <Cosa…come ha fatto a prendere fuoco così? Aspetta…stavo pensando a Thomas quando è successo, una strana energia mi ha pervaso il corpo e poi questo. Come? >. I pensieri di Stan vengono interrotti dall’arrivo del padre, che si ferma bruscamente lì davanti. Stan gli corre subito incontro per abbracciarlo. 

“Papà non puoi capire minimamente cosa sia successo?”. Stan non può rivelare che stava fumando, non glielo ha mai detto. Continua: “Ero qui seduto e pensavo fra me e me ed è successo qualcosa di strano…un ramoscello…un ramoscello ha preso fuoco mentre lo tenevo in mano.”

Il padre lo squadra con sguardo fiero. Poi abbracciandolo dolcemente gli sussurra:

“Sei tutto tua madre figliolo. Tu sei davvero speciale, lo sai? Immaginavo che prima o poi sarebbe giunto il momento. Però non possiamo parlarne qui, entriamo.”

Stan ora lo osserva con fare stupito. <Come è possibile che tutti abbiano questi segreti e li abbiano tenuti per loro? Io, Clara, Thom e le gemelle non ne sapevamo assolutamente nulla…>. Entrando nuovamente in chiesa, Stan nota una nuova luce nella stanza che prima non aveva notato per colpa della fretta. Le vetrate grandi e colorate riflettono i colori dell’arcobaleno ovunque. 

“Figliolo, non voglio usare troppi giri di parole. Tu possiedi dei poteri immensi e tua madre era esattamente come te. Lei non è morta per colpa di un incidente ma perché ha cercato di salvarci la vita. Ti ha rimosso il ricordo poco prima che scappassimo…”, dice serrando i denti e stringendo i pugni.

“Scappando da chi?”, Stan è scioccato. Tutto ciò che sapeva era una menzogna.

“La domanda giusta non è chi figliolo ma cosa…una creatura spaventosa dalle sembianze del diavolo. Se tu avessi avuto quei ricordi probabilmente la creatura ti avrebbe trovato subito per poi neutralizzarteli prima che li possedessi. Inoltre non ti cerca solo per questo…il medaglione che porti al collo, appartiene a lui. Contiene poteri immensi che nemmeno ci immaginiamo, se lo riavesse sarebbe la fine per tutti. E l’anello che ti è stato regalato da tua madre è stato forgiato da un potere immenso ed è tramandato di generazione in generazione. Se noti dentro ha un’ incisione, sono i nomi degli angeli Senoy, Sansenoy e Semangelof. Ti proteggerà. Inoltre…”, fa una pausa, “tu e Clara siete lontani cugini”.

“Che cosa?!”, Stan sembra aver dimenticato tutto il resto, “Ma come? E perché tutti questi segreti?”

“Figliolo, capisco tu sia scosso e agitato. Ma cerca di capire, non avevamo altra scelta, quel demonio è fuori dalla nostra comprensione.”

“No! Avevate la possibilità di dirci tutto già da tempo ma avete voluto ometterlo!”, gli grida contro infuriato e tremolante.

“Stanley!”, grida Clara davanti alla porta nella quale era sparita. Stan si gira d’improvviso per guardarla.

“Clarissa…”, sussurra Stan. Clara gli corre incontro e lo abbraccia piangendo. “Che succede Clara?”, la guarda nell’intento di non piangere anche lui.

“Ho scoperto un sacco di cose che non immagini…”

“Anche io”, risponde Stan con tono triste. Clara lo guarda negli occhi e per un attimo si colorano di fucsia, come è già successo in passato. Poi si stacca d’improvviso da lui e gli dice: “Sono un mostro. Un orribile mostro.”, mettendosi le mani tra i capelli.

“Ma cosa dici Clara? Tu non sei un mostro, ti conosco da tutta la vita e di certo non lo sei. Piuttosto sono io il mostro…”, annuncia abbassando lo sguardo. Clara si asciuga le lacrime. 

“Vuoi dire che siamo tutti e due dei mostri?”, dice Clara.

“Tra mostri ci si intende alla perfezione.”, risponde Stan. Ed entrambi per un attimo scoppiano a ridere per l’assurdità di tutto quanto. Tutto ciò che li circonda è come un brutto incubo, dal quale vorrebbero svegliarsi entrambi.

“Salve signor Joung.”, dice Clara.

“Ciao Clara. Ragazzi immagino come possiate sentirvi. Volete che vi lasci un po’ da soli? Poi vi accompagno a casa.”

“Sì, grazie papà.”, risponde Stan. Una volta soli iniziano a raccontarsi di quanto abbiano appena appreso entrambi su loro stessi e sul fatto di essere lontani parenti. I poteri di Stan e quelli di Clara.

“Quindi cosa faremo ora?”, chiede Clara. Stan la tira a sé e la bacia.

"Quindi cosa faremo ora?"

  • Informano le gemelle di tutto (17%)
    17
  • Scavano nei libri per trovare delle ulteriori risposte (50%)
    50
  • Iniziano la ricerca di Thomas (33%)
    33
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77 Commenti

  • Scrittura leggera e scorrevole, accattivante e giovanile! Mi sono immedesimata nei personaggi e nelle situazioni. Da brividi lo smarrimento di uno dei personaggi! Davvero bello e piacevole, continuerò a leggere gli episodi!

  • Non mi è arrivata la notifica dell’ultimo capitolo ma quella dei commenti sì e quindi sono arrivato in tempo ^_^

    Il difetto di questa storia è che è passato troppo tempo tra un capitolo e l’altro e quindi molte cose sono sfuggite. Comunque devo dire che sembrava prima un horror e poi è virato sul fantasy e la cosa mi è piaciuta. Vediamo cosa succederà nel seguito.

    Consiglio: cerca di fare un riassunto degli eventi nel primo capitolo, in modo da focalizzare l’attenzione.

    Ciao 🙂

  • Cari lettori e lettrici 🙂 scrivo per informare che in quest’ultimo capitolo ho voluto avverare tutte le richieste delle domande precedenti (ovvero del penultimo). Comunico che questo è solo l’inizio della storia e continuerò in un prossimo “libro” intitolato: IL NOSTRO MONDO. Procederà come fosse un capitolo 11 e via dicendo. Ogni singolo titolo dei libri andrà a formarne uno per tutti quanti. Ne farò uscire uno alla settimana, per dar modo a tutti di commentare e votare. Spero che questo vi sia piaciuto e che continuerete con me questa avventura. Grazie infinite a tutti, un caloroso abbraccio.

  • Ho votato per la grande verità e ti ho mandata in pari, Sorry!
    Comunque, mi pare che in questo capitolo la storia prenda quasi un’altra piega, dalle atmosfere creepypasta che avevo percepito finora con l’incontro con Arstor e il suo “spiegone” ho sentito un po’ di vibe manga ? Lo sviluppo può essere interessante, vediamo cosa avrai in serbo!

  • Ciao, ho recuperato ora questa storia vedendole scalare la classifica. Penso si tratti di un racconto molto promettente, che mi ricorda parecchio le vecchie creepypasta che si trovano ancora su internet. Un gruppo di ragazzi come protagonisti, un’ambientazione relativamente limitata e una vicenda orrorifica piuttosto classica ma ancora oscura, che forse non diventerà mai molto chiara. Sono elementi che mi piacciono molto, così come i personaggi, che sono ben caratterizzati e piuttosto “normali”, nel senso che non eccedono diventando macchiette come spesso succede in questo tipo di racconti. Trovo però un po’ acerbo lo stile, con i capitoli che sono grandi wall of text e alcuni dialoghi e reazioni umane non azzeccatissime. A volte c’è bisogno di rallentare un po’ e dedicare ad ogni scena il giusto tempo, forse questo potrebbe aiutare un po’. Comunque continuo a seguire la storia, alla prossima!

    (ah, e per il prossimo capitolo offro un suggerimento alternativo: un capitolo dal pov del “male”)

    • Ciao Dapiz! Grazie vivamente del tuo commento e sostegno. Mi piacerebbe tanto poter avere spazio llimitato per i caratteri in ogni capitolo, così sarebbe davvero perfetto ma cerco di adeguarmi. Ho già in mente una trama che prenderà piede man mano e solo grazie a voi lettori e lettrici. Il prossimo capitolo sarà un’ulteriore seguito di Thomas e ciò che gli accade. Incentrandoci su Thomas abbiamo già un pov da analizzare per bene. Ma ti giuro che proverò a soddisfare anche la tua richiesta in un capitolo prossimo. Spoilero che sicuramente la vicenda non finirà con il capitolo 10 😉 anzi ci sarà sicuramente un continuo. Ho davvero tante idee che mi frullano in mente. Ancora grazie e al prossimo capitolo 🙂

  • Buongiorno Giulia 🙂
    Ho riletto attentamente il tutto. Mi dispiace di esserti stato poco d’aiuto nelle mie critiche.
    Mi rendo conto che hai ricominciato a scrivere dopo un periodo di pausa. Hai fatto bene. Vedo che hai cambiato lo stile ed il p.d.v. del racconto: non è necessariamente una brutta cosa. Ricorda che devi chiudere il tutto al capitolo 9,così da usare il decimo per raccontare il tuo finale.
    Come ho già detto, c’è molta azione e mi rendo conto che hai tanto che vuoi raccontare e poco spazio. Seleziona quello che davvero è inerente alla narrazione, cosa funziona per il tuo personaggio in quel momento… L’excursus su Thomas mi piace, ma devi usare di più lo strumento del sondaggio: dove lo vuoi portare? Cosa gli vuoi far fare? Che ostacolo deve superare? Elencane tre e trasformarli in opzioni per noi da votare e poi giocaci.
    Infine, quando pensi di aver finito il capitolo, non farti prendere dalla fretta di pubblicarlo: controllalo, leggilo e rivedilo.
    Detto questo, buon proseguimento. Spero accoglierai questi consigli. Aspetto di vedere i prossimi capitoli: ti seguo 🙂 ciao!

  • Ciao Giulia 🙂 mi sono fermato al capitolo 4,quando ho visto che in effetti stai scrivendo questa storia più per te stessa che per un pubblico, visto che pubblichi molto velocemente e dai poca discrezione di scelta.
    Il racconto mi piace, in sé per sé è una rivisitazione degli horror americani degli anni 90 da cui sono gemmate serie di successo come es. Stranger things.
    L’unica cosa che mi infastidisce è che non c’è una pausa fra i dialoghi, tutti è teatralizzato e c’è poco spazio per empatizzare coi personaggi. Ho perso velocemente il filo perché i tuoi personaggi non mi stanno portando da nessuna parte.
    Ti consiglio di cercare davvero di metterti in gioco, anche perché hai tutte le carte in regola per scrivere qualcosa che può farci divertire ed appassionare.

    • Ciao Gianluca! Grazie per aver trovato tempo di leggere la mia storia 🙂 Non credo di capire cosa tu voglia intendere con “scrivi più per te stessa”. Sinceramente, io presento delle opzioni, ma se qualcuno nei commenti mi presentasse altre possibilità ne terrei senz’altro conto. Faccio sempre in modo che possiate decidere da voi il continuo. Se, invece di propormi altre idee, selezionano uno dei miei suggeriti seguiti, vuol dire che piace. Ad ogni modo, capisco benissimo la tua critica nei confronti dei dialoghi, non sei l’unico, infatti dai prossimi capitoli cercherò di mettere un a-capo in modo che si possa comprendere meglio. Purtroppo una volta pubblicato non si può modificare. Infine per la trama vera e propria e lo sviluppo dei personaggi, si capiranno solo continuando la vicenda, visto che è solo all’inizio 😉 Un grazie di cuore per il tuo commento.

      • Ad esempio, prendiamo il capitolo 4:
        Arriva un’infermiera.
        Scatta l’allarme antincendio e l’ospedale deve essere evacuato.
        L’infermiera è “il diavolo”.
        Clara ha una visione e sviene.
        Contrappasso.
        Il demone manifesta la sua intenzione di vendetta, come se non l’avessimo capito, pronunciando una frase in latino.
        Il capitolo si chiude con un’altra corsa in macchina.
        Le tre opzioni sono: faccio io (autrice) o commentate voi o proponete voi.
        Che cosa abbiamo imparato da questo capitolo?
        Di cosa parla la storia? Quali sono le tematiche che affronta? Che difficoltà devono superare i personaggi nel loro viaggio interiore?
        Che contributo ha apportato questo capitolo alla tua storia? Se provi a rimuoverlo, la storia ha ancora senso?
        Forse non puoi ancora vederlo perché stai scrivendo la storia ed è giusto che in una certa misura tu non sappia come continuare.
        Prenditi un po’ più di tempo e dacci un po’ meno azione.

        • Mi spiace ma non hai seguito attentamente la vicenda. L’antagonista si presenta con le sembianze di Veronica. L’infermiera non è il diavolo, è realmente un’infermiera, importante poiché avvisa i protagonisti di una parte su Thomas (che dovresti leggere nel cap.6) è inutile fermarsi al cap. 4 e commentare. Ma continuando: Clara avverte sua madre e ciò avviene anche grazie ad un ricordo di lei e quindi, siccome devono scappare dall’ospedale e lei non reagisce, la portano fuori loro. Sentono tutti la voce “del cattivo” che li terrorizza ulteriormente e ciò fa si che a Clara venga l’idea di cosa fare e dove andare. La storia prosegue man mano. È giusto formarla con i suoi tempi, si comprenderà poi tutto con il corso della storia, altrimenti che gusto ci sarebbe a scrivere tutto in due capitoli? La storia sarebbe già finita ed addio suspence. Detto ciò, sono lieta di averti schiarito le idee. Alla prossima 🙂

  • Ciao keziarica, purtroppo il film non l’ho visto ma sicuramente lo farò. Grazie per i tuoi accorgimenti lo apprezzo molto e ne terrò conto. Il secondo sembra scritto alla veloce è vero, ma solo perché poi continuando tutto sarà più chiaro ? Ancora grazie del tuo commento.

  • Stan rimane in coma e si approfondisce il resto.
    Ciao Giulia,
    il tuo incipit mi ha ricordato un vecchio film: So cosa hai fatto, non so se lo hai visto…
    Ho trovato il primo capitolo interessante, dinamico e chiaro. Il secondo, invece, pare scritto con più fretta. Una cosa in particolare mi è sembrata strana: Clara porta in spalla Stan (lo trovo difficile, una ragazza che si carica in spalla un ragazzo; forse intendevi che lo sorregge?). Attenzione ai sì, che vanno accentati… 🙂
    Basta, ho già rotto abbastanza.
    Alla prossima!
    p.s. un’ultima cosa, perdonami, forse avresti dovuto scegliere il genere Horror 😉

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