Il Tigrotto
C’era una volta, tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, un Re che governava su vaste terre. Questo Re era chiamato La Tigre delle Valli perché era bello e letale come una tigre. Un giorno questo Re sposò una bellissima fanciulla che portava il nome Stella ed era bella proprio come l’astro. Le nozze furono grandi e nove mesi dopo la fanciulla diede alla luce un figlio. Quando La Tigre delle Valli venne a vedere il bambino, rimase di stucco: sua moglie stava allattando un tigrotto!
«E quello chi sarebbe?» chiese il Re esterrefatto.
«Vostro figlio, Sire? Chi altri dovrebbe essere?» rispose Stella.
«Mio… figlio?»
«Sì, Maestà. Cosa c’è che non va?»
«Ti sembro forse un gatto?»
«Ma non è un gatto. È una tigre! E voi non siete forse La Tigre delle Valli?»
A quelle parole il Re non seppe che rispondere.
Ma le voci corrono ed il fatto che la Regina abbia partorito un animale anziché un bambino, lascia adito a dubbi e malelingue. E La Tigre delle Valli iniziò a preoccuparsi di queste voci. Onde evitare problemi, decise di ripudiare la moglie in segreto e diede questo ordine:
«Drogatela. E quando sarà addormentata, spogliatela, legatele suo figlio al petto affinché non lo perda e portatela là dove dimorano solo le tigri. Nella Radura delle Mille Leghe legatela all’Alto Albero, con una corda lunga 100 metri. Lasciatele una brocca d’acqua ed un pane per il primo giorno»
E così fu fatto. La Regina fu deportata là dove dimorano le tigri, nella Radura delle Mille Leghe, legata all’Alto Albero. Ma la ex-Regina si risvegliò invece su un letto. Un grande letto comodo e profumato, in una stanza ammobiliata, simile, ma non uguale, a quella dove aveva sempre dormito. Si risvegliò con indosso un pigiama facilmente apribile sul davanti per poter allattare il suo piccolo che dormiva in una culla facente parte del letto. Un paravento poco più in là aveva uno splendido vestito ed inoltre, nel tavolino sul lato opposto, vi era pronta anche la colazione. Perplessa, Stella raccolse il tigrotto e si guardò intorno, chiedendosi come c’era finita e che fosse quel luogo. Quando si affacciò alla finestra, si rese conto di essere in un palazzo circolare e sotto di lei vi erano centinaia di tigri. Impossibile lasciare il palazzo. La ex-Regina non si perse d’animo. Fece colazione, si lavò nel bagno annesso alla stanza ed indossò il vestito. Tenendo il tigrotto in braccio iniziò a visitare il castello. Era enorme. Costruito su un raggio di 100 metri, intorno ad un albero alto più di 500 metri. Pieno di stanze ad ogni uso e consumo. Con una fontana la cui sommità era una brocca da cui usciva incessante l’acqua. Nelle cucine era pieno di ogni ben di Dio pronto per essere preparato. Ed il forno era a forma di pane.
In tutta la sua visita Stella non incontrò mai nessuno, eppure qualcuno ci doveva essere, visto che ogni volta che le serviva qualcosa, si voltava ed era lì. Qualcuno provvedeva a tutti i suoi bisogni. Persino quando non sapeva dove andare, trovava indicazioni che indicavano i percorsi da seguire per raggiungere dove voleva andare. Poteva andare ovunque, tranne che fuori, in quanto il quantitativo di tigri che passeggiavano subito fuori le mura faceva intendere che sarebbe stato oltremodo pericoloso.
Ma vi era comunque un giardino, un giardino fresco con delle belle piante ed una panca pronta ad accoglierla giusto in tempo per allattare il suo tigrotto. E mentre era lì che lo sentì:
La regina abbandonata il tigrotto crescerà
forte, alto e bello, egli Re diventerà
Stella si guardò intorno per capire da dove venisse quella voce ma nulla apparve ai suoi occhi. Si rilassò: era evidente che, lui o lei che fosse, voleva aiutarla ed un giorno si sarebbe palesato ai suoi occhi. C’era solo da aspettare. Ed intanto il tigrotto poppava che era una bellezza.
Come continua la fiaba?
- Passa molto tempo ed il tigrotto è diventato un bel "ragazzo" che... (50%)
- Passa un po' di tempo ed il tigrotto è diventato un bel "bimbetto" che... (33%)
- Dove l'abbiamo lasciata e la scoperta... (17%)

09/11/2019 at 13:25
Mi piace questo lieto fine, alla fine non è morto nessuno, hanno lasciato andare il re, che poi era anche il padre del protagonista.
09/11/2019 at 13:52
^_^
Ciao 🙂
08/11/2019 at 20:18
Eccomi! Dunque, nel complesso ho trovato questa la storia migliore tra quelle che ho letto di te e la conclusione mi è parsa soddisfacente, in linea con il racconto sia nel tono che nell’esito. Però in questo capitolo mi hai dato l’impressione di non aver avuto tutto il tempo necessario per rileggerlo e rifinirlo, c’è qualche leggerezza che non ci sta troppo bene (come il fazzoletto intriso di “qualcosa”) e i tempi verbali ballerini che danno abbastanza fastidio. Comunque sono questioni di forma, basta dargli una sistemata per aggiustare tutto. Secondo me questo è l’ambito che più ti si addice, ti direi di continuare così ma so che già lo farai 😀
09/11/2019 at 01:41
I tempi verbali disastrati sono dovuti in parte all’orario ed in parte alla riscrittura del capitolo fatta diverse volte. Il qualcosa è una “leggerezza” che ho lasciato perché non avevo il tempo di introdurre l’anestetico che stava usando. Sì, avrei potuto usare la parola “anestetico” (anche se inadatta al contesto) ma non mi è venuto in mente 😛
Il problema delle fiabe è solo che serve una struttura ed uno sviluppo particolari, altrimenti diventano Fantasy e non fiabe e non sempre ho le idee giuste. Per fortuna una già ce l’ho ed è in corso di sviluppo ma prima torno alla fantascienza 🙂
Ciao 🙂
08/11/2019 at 10:44
Rieccomi, Red.
Un finale davvero “da fiaba” 🙂
Hai giostrato bene con le opzioni in pareggio, la Tigre delle Valli è in un “limbo” da cui potrà riemergere vivo solo se si pente delle malefatte.
Una storia graziosa e sempre delicata, adatta a un pubblico di tutte le età, una storia sognante ideale da leggere ai bimbi per accompagnarli nel mondo dei sogni.
Ciao, ti auguro un ottimo weekend.
08/11/2019 at 13:19
Grazie ^_^
Ciao 🙂
07/11/2019 at 22:40
In ritardo ma eccomi qui. L’episodio con le visioni del futuro l’ho trovato bello denso di avvenimenti. Forse avresti potuto mettere pochi momenti ma buoni. Bello, invece, come hai concluso la storia, con tutte e tre le opzioni a pari merito te la sei cavata bene.?
07/11/2019 at 23:15
Grazie ^_^
Ciao 🙂
07/11/2019 at 09:47
Ciao Red,
anche questa storia l’hai portata a casa, bene.
Una bella fine da fiaba classica, tutti felici e tutti contenti, tranne la Tigre delle Tre Valli, lui non so se sia rimasto così contento dell’epilogo 🙂
Ora non ci aspetta che una nuova storia, di cosa parlerà? E quale sarà il genere?
Staremo a vedere.
Alla prossima!
07/11/2019 at 12:43
Ciao! Grazie per aver letto 🙂
La prossima storia sarà di Fantascienza; farò ritornare un’ambientazione che ho già sviluppato in precedenti storie. Non servirà leggersi le storie precedenti ma sarebbe meglio leggersi il Mondo (metterò il link nei commenti). Cosa parlerà, lo scoprirai leggendolo 🙂
Ciao 🙂
07/11/2019 at 01:55
Ok, ragazzi, ho faticato a fare questo episodio: le parti diplomatiche mi vengono sempre male. Alla fine ho optato per il salto scena (sono negato per queste cose). Tuttavia mi è piaciuto come mi è venuto fuori; spero anche a voi 🙂
Fatemi sapere se il finale vi sembra in linea con una fiaba e se vi sembra che comprenda tutte e tre le opzioni del capitolo precedente (c’è stato un ex-equo tra tutte!).
Probabilmente farò un’altra fiaba più avanti (la sto già impostando) ma adesso volevo prima fare un racconto fantascientifico 🙂
Spero di rivedervi anche nell’altra storia 🙂
Ciao 🙂
31/10/2019 at 15:02
Non ci hai dato motivo di pensare che la Tigre delle Valli abbia qualche elemento positivo in sè, quindi anche se di per sè la redenzione mi piace voto per punirlo a dovere 🙂 Anche io ho trovato il capitolo un po’ troppo frenetico, specialmente per l’introduzione dei viaggi nel tempo così avanti nella storia, ma effettivamente qui lo spazio è quello che è. Al finale!
01/11/2019 at 00:53
Non è che ha viaggiato veramente nel tempo; ha avuto conoscenza di quello che è successo mentre lui non c’era. I Catlian non possono farti viaggiare nel tempo né di cambiare ciò che è successo: come dicono loro, muovono sassolini, cambiano piccoli dettagli 🙂
Ciao 🙂
31/10/2019 at 10:31
Ciao Red,
trattandosi di una fiaba direi con la redenzione e il perdono del cattivo.
Capitolo molto movimentato, ma tu con la fantasia e le scene d’azione ci vai a nozze 😉
Bravo, ci si vede al finale.
Alla prossima!
31/10/2019 at 13:22
Grazie ^_^
Vediamo come vanno i voti ^_^
Ciao 🙂
30/10/2019 at 01:09
Capitolo molto frenetico. Succedono tante cose. Forse troppe. Sarebbe stato meglio spezzare in due. Ma The Incipit è tiranno con questi pochi caratteri.
Ho votato per finale originale.
30/10/2019 at 01:22
Foravo i dieci capitoli 😉
Suggerimenti per il finale originale: io ho già un’idea ma magari le vostre sono meglio 🙂
Ciao 🙂
24/10/2019 at 16:39
Praticamente la gattina antropomorfa era una straniera, per questo parlava con i verbi all’infinito.
24/10/2019 at 20:21
Non conosce molto bene la lingua di Maros per questo parla in quel modo. La sua lingua è quella dei Catlian (che noi non conosciamo). Sempre che non inserisca qualche sorprese ma dipende dalle vostre scelte 🙂
Ciao 🙂
24/10/2019 at 14:23
Ho votato per la Conoscenza: in realtà è l’opzione che mi intriga meno, ma al contempo quella che mi sembra più utile al momento sia per chiudere la storia con semplicità sia per Maros. L’opzione della trappola non mi piaceva più di tanto, ma l’hai gestita bene e la ricomparsa del popolo dei gattoni in questa circostanza funziona molto bene. L’unico appunto che ti farei è l’uso del lei/voi: generalmente ai sovrani ci si rivolge con il voi, non con il lei, mentre non mi sarebbe dispiaciuto che la Tigre mostrasse il suo disprezzo a Maros dandogli del tu, ma questo è gusto mio, non una regola 🙂
24/10/2019 at 20:18
La Tigre delle Valli non ha usato il tu perché voleva attirarlo in trappola. Ha accennato qualcosa ma si è “morso la lingua” in tempo. L’uso del lei/voi sono io che faccio confusione 🙁 Ovviamente al sovrano si dà del voi, non del lei. A parte la gattina che sa parlare poco la sua lingua 😉
Ciao 🙂
24/10/2019 at 09:51
Scegliendo la porta della conoscenza ti ho portato in parità.? Ma tra manipolare la sequenza temporale e acquisire conoscenza preferisco la seconda.
Mi permetto, occhi ai tempi verbali. Se ci “vogliono 15 minuti” allora diventa “affinché Maros sia in grado”. Con “fosse” sarebbe dovuto andare “vollero”. Scusa ma la storia è bella, e va trattata bene.?
24/10/2019 at 11:33
Ed in effetti ci voleva “vollero 15 minuti”… Errori non riesco a non farne, eh? 😉
Continua a segnalare tutte le mie sviste, grazie ^_^
Ciao 🙂
24/10/2019 at 08:02
Ciao Red,
direi una porta del tempo, manca pochissimo, potrebbe essere l’una opzione per terminare in tempo 😉
Tutto fila, avrei visto meglio il “voi” in riferimento al Re e a Maros, ma l scelta è tua.
Alla prossima!
24/10/2019 at 11:31
In realtà ci andava il voi, sono io che mi sono rimbambito…
Ciao 🙂
23/10/2019 at 16:10
Ciao, la tua storia e ricca di cambiamenti di scena e intrighi. probabilmente la sola definizione di favola è troppo semplicistica, ci troviamo di fronte ad un racconto fantasy e di fantascienza ben armonizzati.
Per quanto riguarda la domanda io ho scelto la conoscenza certo che questa è la via per il raggiungimento di ogni obiettivo.
Attendo il prossimo capitolo.
24/10/2019 at 00:07
Grazie e ben arrivato 🙂
Spero di non perdere troppo il senso fiabesco, visto che l’ho classificata come fiaba 😉
Ciao 🙂
23/10/2019 at 02:24
Voto per i viaggi temporali (che come potrai notare dal mio ultimo aggiornamento, non mi dispiacciono).
Originale la trovata di evitare il duello con un escamotage vigliacco dell’avversario.
I Catlin mi fanno simpatia e spero diventino validi alleati di Maros.
Hai costruito il capitolo prevalentemente sul dialogo a due, con molti botta e risposta che tengono viva la scena.
Vediamo cosa succederà nel prossimo episodio.
24/10/2019 at 00:06
In verità mi sono mancati i caratteri per descrivere meglio i Catlin ma, credo, che per una fiaba possa andar bene anche così ^_^
Ciao 🙂
22/10/2019 at 23:42
Rieccomi, Red Dragon! Ho votato per la porta del tempo: con Maros fuori gioco per giorni, la Tigre delle Valli avrebbe fatto sfracelli. Quindi… facciamo che il tempo non sia passato, così gli sfracelli li può fare Maros 😀 😀
Sono curioso di scoprire come combatte questo esercito composito e coraggiosissimo 🙂
Ciao, ti auguro ottimi giorni
24/10/2019 at 00:05
Beh, non è detto che combatta, potrebe risolversi tutto pacificamente, no? No 😉
Ciao 🙂
20/10/2019 at 12:29
Finge di parlamentare e prepara una trappola. Desidero lasciare intatto il tono fiabesco di questo racconto. Perché le altre due opzioni sanno troppo di “fantasy”. E secondo me descrivere uno scontro non si addice ad una fiaba. ?
20/10/2019 at 15:09
Sì, in un certo senso sì 😉
Ciao 🙂
17/10/2019 at 18:43
Ho votato per sfidare Maros duello non rendendomi conto che questo avrebbe pareggiato tutte e tre le opzioni, chiedo venia! Ho fatto questa scelta perché mi sembra la giusta via di mezzo tra il parlamentare e l’attaccare immediatamente, la Tigre non mi sembra il tipo da tendere trappole e di sicuro ha un conto in sospeso personale con suo figlio, quindi potrebbe cercare di dimostrare la sua superiorità in questo modo… Anche se sarebbe un peccato non fare uso di tutti gli eserciti schierati!
17/10/2019 at 23:29
Beh, dipenderà da come andranno le opzioni. Un pareggio a tre sarebbe difficile da gestire (problemi di caratteri più che di come farlo) ma vediamo come andranno i voti ^_^
Ciao 🙂
17/10/2019 at 11:39
Questa storia potrebbe avere fortuna, come molte favole. Esempio: Il Signore degli anelli, Alice nel paese delle meraviglie, Le avventure di Pinocchio, ecc ecc.
17/10/2019 at 23:27
Uè! Grazie ^_^
Ciao 🙂
16/10/2019 at 10:04
Finge di parlamentare per preparare una trappola! In realtà secondo me più che vincere la guerra vuole catturare Maros perché lo odia.
Vedremo come andrà a finire 😉
16/10/2019 at 22:42
Eh! Eh! Mi hai sgamato 😛
Ciao 🙂
16/10/2019 at 09:37
Ciao Red,
senza volere ti ho mandato in parità le opzioni, scusa. 🙂
Be’ stai andando bene con la costruzione della storia, sta per arrivare lo scontro finale, ma prima facciamo discutere la Tigre delle Valli con Maros, avrai comunque due capitoli per concludere.
Ti segnalo il bisticcio di tempi verbali nella frase che segue:
“madre Stella invece provvedevà a controllare che tutto si svolgesse correttamente ed ad aiutare a mantenere l’ordine e la calma.”
Sulle eufoniche sai già come la penso, te le ho segnalate più volte, però: ” od un piano B.” non si può leggere 😉 e te lo devo far notare. 🙂
Alla prossima!
16/10/2019 at 22:41
L’ho letto tre volte… non c’è speranza: qualcosa devo sempre sbagliare…
Ciao 🙂
15/10/2019 at 23:14
Buonasera Red! Alcuni dialoghi trovo siano poco fiabeschi (esempio il termine “piano B” lo vedo incentrato in un contesto più moderno).
Mentre con il discorso di Maros alle sue truppe sei stato efficace. Un inno da vero condottiero.
Alcune frasi nel testo erano troppo condite della parola “tigre”… mi sembravano quasi sciogli-lingua. Ma del resto è un racconto sulle tigri. Quindi è normale che la parola torni.
In generale è stato costruito tutto bene. L’attesa della battaglia è palpabile. Hai fatto un buon lavoro!
Ci si legge!
15/10/2019 at 23:29
Lo ammetto: non sapevo cosa mettere al posto di “piano B” senza fare arzigogoli di parole. Comunque continua a farmi notare queste cose che mi servono per migliorare 😀
Non ho trovato sinonimi di “tigre” da poter usare quindi…
Per tutto il resto, grazie ^_^
Ciao 🙂
14/10/2019 at 18:05
Bravo Red Dragon. Scusa, arrivo solo ora ma ho letto tutto insieme, perché sono un po’ pigra e non ce la faccio a star dietro a tutti quanti, ma a te ci tenevo visto che tu mi segui, e non mi riusciva di trovarti… con l’età mi si è abbassata la vista!
Allora storia avvincente, piena di cose straordinarie. Per me un po’ troppe infilate tutte in una storia, ma forse è questo che ne decreta il successo. Personalmente come avrai visto io mi dedico più ai personaggi. Il tuo Maros è un eroe classico, non ne sbaglia una! più da favola che da fantasy direi. Aspetto la grande battaglia, ho votato per l’addestramento perché questa è una fase che mi piace sempre molto nelle guerre epiche, il coinvolgimento della gente comune voglio dire.
A presto!
15/10/2019 at 09:25
Ciao! Sì è un eroe classico da fiaba, perché di una fiaba si tratta ^_^
Se hai avuto modo di leggere altre mie storie, anch’io mi dedico molto ai personaggi (caratteri permettendo) ma in una fiaba è meglio puntare un po’ più sugli stereotipi (anche se qualche piccola modifica mi piace sempre metterla 😉 ) per evitare di perdere il feeling della fiaba e trasformarla in un fantasy. Che è poi la difficoltà di costruire una fiaba: devi mantenere una certa struttura ed un certo tono 😉
Le cose fantastiche le ficco sempre ovunque, a volte, come dici tu stesso un po’ troppo, ma molto spesso aiutano a definire un mondo 🙂
Ora passo ad inventarmi il prossimo capitolo e vediamo se riesco a scriverlo stasera o domattina ^_^
Ciao 🙂
11/10/2019 at 20:16
Ciao Red,
a parte questa frase: “Quando tornò a vederci si trovò da un’altra parte” (pare che torni a vedere noi) il capitolo funziona. Il popolo del picco è originale e variegato. Le idee e la fantasia non ti mancano, continua così .
Alla prossima!
11/10/2019 at 23:49
Grazie.
Continuo ad usare i riflessivi impropriamente… chissà perché.
Ciao 🙂
09/10/2019 at 21:42
Abbiamo appena avuto una “quest”, che mi è piaciuta particolarmente tra l’altro, quindi direi che per adesso basta girovagare in cerca di alleati e oggetti magici e pensiamo alla difesa del popolo. Uno dei capitoli più riusciti a parer mio, è vero che si notano la necessità di stringere i tempi e la difficoltà di raccontare lunghe avventure in poco spazio, ma una storia come questa funziona anche così. Ciao!
10/10/2019 at 00:28
Ottimo! Sì, questo capitolo è piaciuto anche a me. Un po’ in fretta in alcuni punti, ma in una fiaba ci sta 🙂
Ciao 🙂
09/10/2019 at 19:32
Voto per trovare un oggetto magico. In effetti le tigri non hanno una vera e propria difesa. Complimenti mi è piaciuto questo episodio.?
10/10/2019 at 00:27
Grazie ^_^
Ciao 🙂
09/10/2019 at 15:19
Mi piace come storia, amo le fiabe, soprattutto quando ci sono popoli fatati.
10/10/2019 at 00:26
😀
Ciao 🙂
09/10/2019 at 12:58
Ciao Red!
Sono contenta che hai aggiornato.
Parto con le mie osservazioni:
-animali che camminano su due zampe, non mi sembra così strano… lo hai messo in elenco come se fosse una particolarità al pari di “persone con le ali di pipistrello”. Lo struzzo è bipede, per esempio… e potrei citartene altre di creature simili. Ma questa è una piccola incoerenza, decisamente poco grave.
– non hai perso il tono fiabesco. Anzi, con le prove da superare per Maros, sei rimasto “centrato” all’obiettivo.
– purtroppo per i pochi caratteri di THe INCIPIT, alcuni passaggi risultano un po’ velocizzati. Anche io ho questo problema. 5000 caratteri non bastano mai.
– mi hai lasciato la curiosità di capire cosa deve fare ancora il povero Maros.
A presto! Ci si legge!
10/10/2019 at 00:26
1) Sì, hai ragione, errore mio: dovevo specificare che animali erano.
2) Grazie ^_^
3) I caratteri non basterebbero mai 😉
4) Abbiamo ancora quattro capitoli prima della fine, quindi qualcos’altro dovrà succedere 🙂
Ciao 🙂
07/10/2019 at 13:19
Rieccomi, Red Dragon. Ho votato per il popolo variegato, viva la varietà e la diversità! 😀
Una fiaba è un’ottimo palcoscenico nel quale inscenare l’eterno conflitto padri e tigri… ahm, figli.
Dici che Maros non ha un esercito? E qualche chilata di tigri non sono un buon inizio, per un esercito? 😀 😀
Vediamo come la magia del nuovo popolo aiuterà Maros a mantenere la pace nel Regno.
Ciao, ti auguro un sacco di giorni tigrati e coccolosi 😀
07/10/2019 at 23:35
Grazie dei giorni tigrati e coccolosi ^_^
Le tigri sono un buon inizio, ma non sono un esercito che possa battere la Tigre delle Valli: quello avrà almeno le armi a distanza 😉 Difatti Maros inizia con “il nostro esercito…” e poi si rende conto di non possederlo realmente 🙂
Ciao 🙂
05/10/2019 at 10:52
Visto che la gemma si trova su un picco propenderei per un popolo avicolo, anche perchè sono curioso di vedere una città tra le nuvole. Ti suggerirei per risparmiare qualche carattere di evitare di ripetere tutte le volte Fata/Tutrice, c’è stata quell’incomprensione qualche capitolo fa ma ora non è più necessario specificarlo ogni volta 🙂
05/10/2019 at 12:27
Siamo in pari. Vediamo se si sblocca o se devo inventarmi un popolo sia avicolo che magico 😀
Per quanto riguarda la Fata/Tutrice, forse dovrei dargli un nome… o forse continuerò a chiamarla così, magari abbreviandola in Fata 😉
Ciao 🙂
04/10/2019 at 11:00
Per fortuna non c’è stato uno scontro diretto tra Maros e la Tigre delle Valli, altrimenti questo episodio avrebbero perso il tono fiabesco. Ho votato per la gemma come fonte di energia. Per mettere Maros in difficoltà a livello umano. Se ottiene la gemma, ottiene l’aiuto del guerriero invincibile. Però a che prezzo? A scapito del popolo magico? E Maros che cosa farà? Vediamo che succederà nel prossimo episodio. Sperando che rimanga questa opzione.?
04/10/2019 at 23:45
Vedremo, vedremo: c’è tempo fino a Martedì 🙂
Lo scontro tra Maros e la Tigre delle Valli, forse, giungerà… ma non nel prossimo capitolo 🙂
Ciao 🙂
03/10/2019 at 13:31
Peccato che ci siano solo 10 capitoli a disposizione 🙂
03/10/2019 at 20:52
Non so se mi rimarrebbe il tono fiabesco con più di dieci capitoli 😉
Ciao 🙂
03/10/2019 at 08:34
Ciao Red,
direi che la gemma porta bel tempo, anche perché l’interno del picco non ho capito dove sia e se fosse fonte di energia non potrebbero vivere senza, di conseguenza…
Attenzione al colloquiale, che non trovo adatto a una fiaba, soprattutto se si tratta di modi di dire dei nostri giorni 😉
Alla prossima!
03/10/2019 at 11:04
>Attenzione al colloquiale, che non trovo adatto a una fiaba, soprattutto se si tratta di modi di dire dei nostri giorni
Non me ne sono accorto: puoi segnalarmi dove?
Grazie ^_^
Ciao 🙂
03/10/2019 at 15:22
Non è che ci abbia capito molto, ma accetto…
a me suona fuori posto, come la tunica a canottiera e il fatto che la principessa si rivolga si propri genitori con il classico: “i miei”. Non è importantissimo, Red. Ma già che me lo chiedi… ?
03/10/2019 at 20:51
Ottimo. Cercherò di starci più attento ma non garantisco 😉
Ciao 🙂
02/10/2019 at 18:28
Hai una fantasia strabiliante, il racconto procede alla giusta velocità e la trama è accattivante! Sono da poco iscritta su The Incipit e, come pochi altri il tuo racconto mi ha preso molto. Aspetto il seguito!
02/10/2019 at 12:05
Sono felice che hai aggiornato. Il capitolo mi è piaciuto e vedo il tuo continuo impegno a crescere e migliorare. I toni fiabeschi si sentono.
L’ho letto tutto di un fiato e attendo aggiornamenti.
A presto,
Ci si legge!
03/10/2019 at 00:44
Grazie ^_^
Temevo che il tono fiabesco si fosse perso ma invece è rimasto ^_^
Ciao 🙂
01/10/2019 at 11:37
Recuperato. Istintivamente avrei detto guerra, ma ho scelto l’invito. Perché l’avrei visto più adatto come seguito. Mi immaginavo una Tigre delle Valli subdola. Che avrebbe cercato di conoscere il nemico per scoprire i punti deboli Maros. Vabbè vediamo che combinerà con questa guerra e come reagirà Maros.
01/10/2019 at 20:10
Sì, era come avrei reso la Tigre delle Valli se avesse vinto quell’opzione, ma ha vinto l’attacco diretto, quindi procederò con quello. È probabile che l’episodio arrivi domani mattina perché stasera son fuori a cena ^_^
Ciao 🙂
PS: bentornata tra i miei lettori 🙂
27/09/2019 at 09:08
Mi sembra che tutti attendiamo lo scontro! Attendo di vedere come continua. Complimenti
27/09/2019 at 12:06
Grazie ^_^
Ciao 🙂
25/09/2019 at 17:09
Ciao Red,
be’ mi pare ovvio che muoverà guerra!
Un capitolo sdolcinato adatto proprio a una fiaba. Ti faccio notare la frase: …sistemandosi i suoi lunghi capelli color del grano. Se usi il riflessivo e sottinteso che i capelli sono i suoi, quindi è una ripetizione. Avrei evitato la descrizione della tunica a canottiera, che fa un po’ cantiere edile, ma per il resto direi bene.
Alla prossima!
25/09/2019 at 23:55
Volevo evidenziare che Maros si soffermava ad osservarla, vestiario compreso e volevo darle una tunica leggera. Non credevo che “canottiera” facesse pensare ad un cantiere edile 😆
Ciao 🙂
25/09/2019 at 16:01
Per come la Tigre delle Valli è stata descritta fino ad ora credo che muoverà guerra alla prima occasione! L’introduzione di Graziosa è molto classica, ma il personaggio sembra più simile alle eroine moderne che alle donzelle delle fiabe, anche solo per la consapevolezza dell’effetto che fa sulla gente (e non solo) e questo l’ho molto apprezzato. Anche per questa ragione mi ero fatto l’idea che nascondesse qualche segreto più oscuro, ma il matrimonio combinato è un buon modo per riportare il padre di Maros in scena. Al prossimo capitolo!
25/09/2019 at 23:52
Esattamente! ^_^
Ciao 🙂
25/09/2019 at 02:59
Prevedo una guerra e comprendo di conseguenza l’atteggiamento sconvolto della madre di Maros.
Ogni tanto c’è qualche tempo verbale che mi suona sbagliato.
Ma vabbè, “digiti la prima lettera chi non ha mai lasciato dietro di sé refusi ed errorini”.
Io penso, come già ti scrissi, che questo genere ti calzi a pennello. Sembra il tuo. Ci sono sicuramente parti da migliorare, frasi da limare, situazioni che vedo poco attinenti al genere fiabesco (come la ragazza che “si concede” a Moros… ma forse sono io che sono una bigottona del 1800, quindi questa critica non so neanche se devi considerarla tale).
Un’altra cosa… poi giuro che la pianto, ma se non mi interessasse la storia, non sarei così “rompina”, come fanno i parenti di Graziosa (bel nome che hai scelto) a capire della sua “fuitina”? Sicuramente avranno avuto i loro sospetti, forse non vedendola tornare a casa, perché non credo le abbiano fatto una visita ginecologica (poco fiabesco, ma anche le fiabe sono in evoluzione), il test con la macchina della verità o annusato i ferormoni nell’aria che sono cambiati.
C’è come un buco di trama, forse per mancanza di caratteri.
Non prendere male queste critiche, non sono un’esperta di fiabe. Anzi, non sono un’esperta di niente (forse solo di cavalli), quindi se sbaglio fammi sapere.
Ci si legge.
25/09/2019 at 11:53
Allora, sì è possibile che abbia sbagliato qualche tempo: l’ho scritto all’una di notte e gli errori sono facili a quell’ora 🙂
Come hanno fatto i genitori a saperlo? Semplice: glielo ha detto! Sospetti, come hai detto tu, già li avevano, quindi la sua confessione è stata presa per vera. Una delle cose che volevo fare di Graziosa (non ho idea se mi entreranno nel resto della fiaba) è che lei non mente, al massimo dice mezze verità. Il fatto che si “conceda” era il suo unico modo per evitare di sposare colui che non l’amava (come ha detto fata/tutrice: “sei disposta a fare una pazzia?”). Avrei potuto forse farlo più fiabesco ma non so. Nelle ultime fiabe italiane, raccolte da Italo Calvino, che ho letto, non sono poche le donne che si concedono per amore (ad intendere che è l’estremo atto d’amore). Ok, ci sono anche molte principesse addormentate che vengono risvegliate dal principe di turno che “se le fa”, ma non mi sembrava il caso…
In verità nella prima bozza, Maros avrebbe dovuto incontrare un’altra fanciulla che lo rifiutava, prima che Graziosa si innamorasse di lui, ma poi ho preferito la versione attuale, sia perché non mi bastavano i caratteri, sia perché mi sembra più carina questa versione 😉
E le critiche costruttive aiutano a migliorare, quindi continua a criticare ^_^
Ciao 🙂
PS: E se un giorno scriverò qualcosa sui cavalli, mi aspetto un sacco di correzioni da parte tua 😉
20/09/2019 at 16:55
Ti ritrovo volentieri con una bella storia che mi ha già conquistata, sarà il tono fiabesco che invita a mettersi comodi e ascoltare le avventure di questo ragazzo tigre. Nelle favole tutto può accadere, ma quello che accade è che c’è sempre una storia d’amore, quindi ho votato per Maros che si innamora di una fanciulla umana. Buon lavoro!
20/09/2019 at 17:19
Grazie! La storia d’amore tra una tigre umanoide ed una fanciulla umana va alla grande. Vediamo che tirerò fuori Martedì 😀
Ciao 🙂
19/09/2019 at 10:09
Aspetterei a parlare di problemi con altri regni, penso sarebbe interessante per vedere come Maros sarà un regnante diverso dal padre ma per il momento darei la priorità ad una bella storia d’amore, quindi voto per la fanciulla umana. Concordo con Caterina quando dice che ti vede migliorato, magari è anche una questione di generi diversi ma mi sembra che al di là dello stile tu abbia imparato a gestire meglio tempi e spazi rispetto alla prima tua storia che ho letto.
Alla prossima!
19/09/2019 at 11:32
Spazi e tempi all’inizio li tengo bene. È col procedere degli eventi che mi perdo. Ma vediamo come andrà 🙂
Ciao 🙂
19/09/2019 at 08:01
Ciao Red,
Scusa ti ho mandato in parità le opzioni… ma la fiaba è solo all’inizio, mi pareva presto per il lieto fine o anche solo per vederne una parte.
Ben fatto, voto per i guai con i confinanti.
Alla prossima!
19/09/2019 at 11:30
Beh, la Tigre delle Valli deve ancora tornare in scena 😉
E per il pareggio non preoccuparti: c’è tempo fino a Martedì 🙂
Ciao 🙂
18/09/2019 at 09:34
Voto una donna umana. Trovo interessante l’incontro tra due razze diverse. Soprattutto nel periodo di odio in cui viviamo, penso che noi aspiranti scrittori, quando ne abbiamo l’opportunità, dobbiamo lasciare messaggi positivi nelle nostre storie di fantasia.
Mescolare mondi e culture differenti è molto più stimolante e coraggioso.
Detto questo, caro Red, ti trovo migliorato, ma non solo dentro questo racconto. Ti trovo migliorato in generale e molto più a tuo agio (magari sbaglio, è una mia sensazione) in questo genere.
Rispetto a “La sacerdotessa”, secondo me, hai limato molti difetti.
Quindi bravo, hai accettato i consigli e hai trovato un filone narrativo adatto al tuo stile (questo non significa che non dovrai sperimentare altro, eh).
Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo.
18/09/2019 at 12:09
Grazie! ^_^ Cerco di migliorare ad ogni racconto (anche se ogni tanto faccio capitomboli). La Fiaba mi piace molto ma richiede un certo stile e struttura per non essere semplicemente un Fantasy e non sempre riesco a mantenerlo. Vediamo come va questo esperimento ^_^
Ciao 🙂
17/09/2019 at 23:48
Scusate l’episodio un po’ corto: sono imbranato nel fare le “cose diplomatiche” 😛
Ciao 🙂
16/09/2019 at 17:57
Ciao red!
Che bella fiaba! Secondo me hai trovato la tua possibile strada. Continua così, che voglio vedere se Maros convincerà la madre ad andare tra le tigri? a presto!
16/09/2019 at 23:04
Per ora è in vantaggio il Nodo Invisibile, ma c’è tempo fino a domani 🙂
Ciao 🙂
16/09/2019 at 14:29
Bellissima, complimenti! Attendo il seguito con impazienza, poi la leggerò alle mie bimbe per la buona notte.
16/09/2019 at 23:03
Whe! Grazie ^_^
Ciao 🙂
12/09/2019 at 11:38
Confermo che lo stile fiabesco ti riesce davvero bene, continua così che questo capitolo è davvero stato un piacere da leggere. L’unico appunto che ti è già stato fatto notare è che la rivelazione sulla tutrice non è molto chiara, ho dovuto leggere nei commenti come stavano le cose altrimenti non lo avrei proprio capito. Per il prossimo voto per gli insetti affamati, che mi sembrano proprio una bella idea. A presto!
12/09/2019 at 11:53
Pensavo si sarebbe comunque capito che la nutrice e la fata erano la stessa persona, ma evidentemente mi sbagliavo…
Per il resto, grazie ^_^
Ciao 🙂
12/09/2019 at 08:16
Ciao Red,
bella l’idea delle tre prove, mi è piaciuto questo capitolo, bravo. Credo che la fiaba o fantasy ti si addica di più. Io continuerei su questa strada, fossi in te.
Voto per la spada nella fonte temprante e ci si vede alla prossima!
12/09/2019 at 11:52
Grazie ^_^
Ciao 🙂
11/09/2019 at 17:28
Voto per l’idea della fonte e del nodo invisibile.
Ma non ho capito alcune cose. In una risposta ad un commento ricordi che Stella è stata legata all’albero. Lo è ancora? E se la tutrice di Maros è legata al palazzo come ha fatto a ritrovarsi al cospetto della fata? Non ho capito se è un evento del suo passato o presente.
Comunque, un re che va a consegnare il proprio figlio alla fata che potrebbe levargli il regno non è proprio saggio.? Con questo non voglio dire che non sia una storia bella. Sicuramente ti seguirò per vedere cosa hai in mente. 🙂
11/09/2019 at 21:51
Allora, la madre è legata al palazzo e Maros alla madre. La tutrice è in realtà la fata (non mi è entrato l’esclamazione del protagonista che avrebbe dovuto farlo capire) che (micro spoiler) lavora contro la Tigre delle Valli (il padre di Maros che ha abbandonato la moglie, là dove dimorano le tigri). Ancora non abbiamo visto suo padre cosa sta facendo e forse non lo vedremo prima del quinto capitolo (ma non si sa mai). Altri dubbi? 🙂
Ciao 🙂
11/09/2019 at 17:21
Fonte temprante.
Secondo me il tuo stile fantasy ti aiuta molto nella fiaba, ci sono le fate, i cattivi un po’ mitologici, ma un po’, a mio parere, svia il racconto. Anche in questo capitolo il dubbio se questa è una storia fantasy mi rimane. Non vuole essere una critica semplicemente una constatazione se volevi uscire da un genere per un’altro, per il resto mi piacione le idee e le invezioni.
Bravo!
11/09/2019 at 17:22
…mi piaciono le idee e le invenzioni…(scusa gli errori)
11/09/2019 at 21:46
Sì, anch’io ho dubbi se riesco a mantenere lo stile fiabesco o se lo trasformerò in un fantasy. Per ora mi sembra di riuscirci, ma sono solo al secondo capitolo 😉
Vediamo come proseguirò negli altri 🙂
Ciao 🙂
11/09/2019 at 01:34
Red, mi è piaciuto molto questo capitolo. Stai migliorando nel genere fiabesco, diventando sempre più credibile.
Continua così!
11/09/2019 at 01:52
Grazie! ^_^
Ciao 🙂
06/09/2019 at 18:49
Ciao Red,
oggi passando da qui ho trovato la tua storia alla prima puntata ed ho deciso di votare (tigrotto che diventa ragazzo). Cercherò di fare il possibile per seguirti assiduamente, l’idea mi piace e la fiaba ha un ottimo inizio, se devo trovare una pecca, lo stile lo cambierei un po’, più che semplice e infantile mi sembra prolisso.
Questo rimane il mio semplice pare, che non sminuisce la tua bella idea.
Bravo, avanti!
06/09/2019 at 21:11
Grazie e bentornata nelle mie storie ^_^
Lo stile avrà un cambiamento nel prossimo capitolo ma spero di mantenerlo fiabesco ^_^
È la prima volta che mi cimento in una fiaba: vediamo come va 🙂
Ciao 🙂
04/09/2019 at 16:32
E rieccoci qua! Diciamo che in questo momento il titolo “Il re Tigre” è un po’ clickbait, ma per fortuna la tua storia pare non avere molto in comune con un certo film al cinema 😛
Scherzi a parte l’inizio è promettente, si vede che ti piace muoverti nel fantastico e nelle sue diramazioni e che conosci le “fonti” da cui puoi prendere ispirazione, ma una cosa che non mi convince appieno è che nel tuo stile c’è un’alternanza tra il tono fiabesco che mantieni per la maggior parte della narrazione e qualche incursione di un lessico molto più terra terra, che non capisco se sia voluta o meno. Anche certe descrizioni a volte sono un po’ troppo precise, per esempio non credo che Stella si sarebbe preoccupata di calcolare il raggio del castello in cui si trova o l’altezza dell’albero… comunque si tratta di piccolezze, la lettura è sempre un piacere. Per il proseguo direi che un time skip ad un tigrotto ormai adulto è un espediente classico che funzionerebbe bene, però spero di ritrovarlo comunque felino e non umano. A presto!
04/09/2019 at 22:41
Le descrizioni terra terra non sono volute, ma è la prima volta che mi cimento in una fiaba su The Incipit e qualche errore me lo posso concedere, dai 😛
L’altezza dell’albero od il raggio del castello (così come la forma della fontana o quella del forno) servono allo spettatore per far capire dove si trova il castello ed ipotizzare cos’è successo: guarda caso il raggio del castello è proprio la lunghezza della corda con cui l’hanno legata all’Alto Albero, ad esempio 😉
Ciao 🙂
04/09/2019 at 09:31
Ciao Red,
devo ammettere che questo genere mi risulta più congeniale. Lo preferisco ai racconti precedenti. Le ripetizioni te le hanno già segnalate e hai risposto che hai letto delle fiabe e a esse ti sei ispirato. Tieni presente che qui difficilmente ti leggeranno dei bambini. Io alleggerirei un pochino, se te lo dicono tre su tre, forse, dovresti prendere in considerazione il consiglio.
Voto per il tigrotto cresciuto e diventato un bel ragazzo 🙂
Alla prossima!
04/09/2019 at 11:55
Tre su tre direi che è il caso che rimuova le ripetizioni (a parte quelle che mi sfuggiranno 😛 ) 😉
Ciao 🙂
04/09/2019 at 00:07
Ciao Red,
l’idea non mi dispiace, voto per il tigrotto che diventa bimbetto 🙂 Voglio farti notare giusto un paio di espressioni che mi suonano un po’ ridondanti: “trovava indicazioni che indicavano i percorsi da seguire per raggiungere dove voleva andare”, “in quanto il quantitativo di tigri”, probabilmente le alleggerirei 😀 A presto!
04/09/2019 at 00:22
quanto quantitativo è in effetti sbagliato. Le indicazioni che indicavano è invece preso dallo stile delle fiabe che mi sono letto durante l’estate 😉
Ciao 🙂
03/09/2019 at 23:24
Ciao Red! Questa storia la trovo, già nel suo iNCIPIT, più interessante, per mio gusto personale, del tuo precedente lavoro.
La trama è originale e intrigante. Insomma, promette bene.
Ogni tanto fai delle ripetizioni, tipo “indicazioni che indicavano”… che mi appesantiscono un po’ la lettura.
Detto questo, ti seguo, perché voglio capire come va a finire.
04/09/2019 at 00:21
Le ripetizioni a volte sono volute a volte no. Ho letto un sacco di fiabe questa estate e vi erano un sacco di ripetizioni… ma forse mi sono fatto prendere la mano 😛
Ciao 🙂
03/09/2019 at 23:18
Fiaba invece che Fantascienza come avevo detto perché ho avuto un’ispirazione durante le vacanze e voglio battere il ferro finché è caldo, sperando mi venga bene ^_^
Ciao 🙂