Il Tigrotto
C’era una volta, tanto tempo fa, in un regno lontano lontano, un Re che governava su vaste terre. Questo Re era chiamato La Tigre delle Valli perché era bello e letale come una tigre. Un giorno questo Re sposò una bellissima fanciulla che portava il nome Stella ed era bella proprio come l’astro. Le nozze furono grandi e nove mesi dopo la fanciulla diede alla luce un figlio. Quando La Tigre delle Valli venne a vedere il bambino, rimase di stucco: sua moglie stava allattando un tigrotto!
«E quello chi sarebbe?» chiese il Re esterrefatto.
«Vostro figlio, Sire? Chi altri dovrebbe essere?» rispose Stella.
«Mio… figlio?»
«Sì, Maestà. Cosa c’è che non va?»
«Ti sembro forse un gatto?»
«Ma non è un gatto. È una tigre! E voi non siete forse La Tigre delle Valli?»
A quelle parole il Re non seppe che rispondere.
Ma le voci corrono ed il fatto che la Regina abbia partorito un animale anziché un bambino, lascia adito a dubbi e malelingue. E La Tigre delle Valli iniziò a preoccuparsi di queste voci. Onde evitare problemi, decise di ripudiare la moglie in segreto e diede questo ordine:
«Drogatela. E quando sarà addormentata, spogliatela, legatele suo figlio al petto affinché non lo perda e portatela là dove dimorano solo le tigri. Nella Radura delle Mille Leghe legatela all’Alto Albero, con una corda lunga 100 metri. Lasciatele una brocca d’acqua ed un pane per il primo giorno»
E così fu fatto. La Regina fu deportata là dove dimorano le tigri, nella Radura delle Mille Leghe, legata all’Alto Albero. Ma la ex-Regina si risvegliò invece su un letto. Un grande letto comodo e profumato, in una stanza ammobiliata, simile, ma non uguale, a quella dove aveva sempre dormito. Si risvegliò con indosso un pigiama facilmente apribile sul davanti per poter allattare il suo piccolo che dormiva in una culla facente parte del letto. Un paravento poco più in là aveva uno splendido vestito ed inoltre, nel tavolino sul lato opposto, vi era pronta anche la colazione. Perplessa, Stella raccolse il tigrotto e si guardò intorno, chiedendosi come c’era finita e che fosse quel luogo. Quando si affacciò alla finestra, si rese conto di essere in un palazzo circolare e sotto di lei vi erano centinaia di tigri. Impossibile lasciare il palazzo. La ex-Regina non si perse d’animo. Fece colazione, si lavò nel bagno annesso alla stanza ed indossò il vestito. Tenendo il tigrotto in braccio iniziò a visitare il castello. Era enorme. Costruito su un raggio di 100 metri, intorno ad un albero alto più di 500 metri. Pieno di stanze ad ogni uso e consumo. Con una fontana la cui sommità era una brocca da cui usciva incessante l’acqua. Nelle cucine era pieno di ogni ben di Dio pronto per essere preparato. Ed il forno era a forma di pane.
In tutta la sua visita Stella non incontrò mai nessuno, eppure qualcuno ci doveva essere, visto che ogni volta che le serviva qualcosa, si voltava ed era lì. Qualcuno provvedeva a tutti i suoi bisogni. Persino quando non sapeva dove andare, trovava indicazioni che indicavano i percorsi da seguire per raggiungere dove voleva andare. Poteva andare ovunque, tranne che fuori, in quanto il quantitativo di tigri che passeggiavano subito fuori le mura faceva intendere che sarebbe stato oltremodo pericoloso.
Ma vi era comunque un giardino, un giardino fresco con delle belle piante ed una panca pronta ad accoglierla giusto in tempo per allattare il suo tigrotto. E mentre era lì che lo sentì:
La regina abbandonata il tigrotto crescerà
forte, alto e bello, egli Re diventerà
Stella si guardò intorno per capire da dove venisse quella voce ma nulla apparve ai suoi occhi. Si rilassò: era evidente che, lui o lei che fosse, voleva aiutarla ed un giorno si sarebbe palesato ai suoi occhi. C’era solo da aspettare. Ed intanto il tigrotto poppava che era una bellezza.
Come continua la fiaba?
- Passa molto tempo ed il tigrotto è diventato un bel "ragazzo" che... (50%)
- Passa un po' di tempo ed il tigrotto è diventato un bel "bimbetto" che... (33%)
- Dove l'abbiamo lasciata e la scoperta... (17%)

09/11/2019 at 13:25
Mi piace questo lieto fine, alla fine non è morto nessuno, hanno lasciato andare il re, che poi era anche il padre del protagonista.
09/11/2019 at 13:52
^_^
Ciao 🙂
08/11/2019 at 20:18
Eccomi! Dunque, nel complesso ho trovato questa la storia migliore tra quelle che ho letto di te e la conclusione mi è parsa soddisfacente, in linea con il racconto sia nel tono che nell’esito. Però in questo capitolo mi hai dato l’impressione di non aver avuto tutto il tempo necessario per rileggerlo e rifinirlo, c’è qualche leggerezza che non ci sta troppo bene (come il fazzoletto intriso di “qualcosa”) e i tempi verbali ballerini che danno abbastanza fastidio. Comunque sono questioni di forma, basta dargli una sistemata per aggiustare tutto. Secondo me questo è l’ambito che più ti si addice, ti direi di continuare così ma so che già lo farai 😀
09/11/2019 at 01:41
I tempi verbali disastrati sono dovuti in parte all’orario ed in parte alla riscrittura del capitolo fatta diverse volte. Il qualcosa è una “leggerezza” che ho lasciato perché non avevo il tempo di introdurre l’anestetico che stava usando. Sì, avrei potuto usare la parola “anestetico” (anche se inadatta al contesto) ma non mi è venuto in mente 😛
Il problema delle fiabe è solo che serve una struttura ed uno sviluppo particolari, altrimenti diventano Fantasy e non fiabe e non sempre ho le idee giuste. Per fortuna una già ce l’ho ed è in corso di sviluppo ma prima torno alla fantascienza 🙂
Ciao 🙂
08/11/2019 at 10:44
Rieccomi, Red.
Un finale davvero “da fiaba” 🙂
Hai giostrato bene con le opzioni in pareggio, la Tigre delle Valli è in un “limbo” da cui potrà riemergere vivo solo se si pente delle malefatte.
Una storia graziosa e sempre delicata, adatta a un pubblico di tutte le età, una storia sognante ideale da leggere ai bimbi per accompagnarli nel mondo dei sogni.
Ciao, ti auguro un ottimo weekend.
08/11/2019 at 13:19
Grazie ^_^
Ciao 🙂
07/11/2019 at 22:40
In ritardo ma eccomi qui. L’episodio con le visioni del futuro l’ho trovato bello denso di avvenimenti. Forse avresti potuto mettere pochi momenti ma buoni. Bello, invece, come hai concluso la storia, con tutte e tre le opzioni a pari merito te la sei cavata bene.?
07/11/2019 at 23:15
Grazie ^_^
Ciao 🙂
07/11/2019 at 09:47
Ciao Red,
anche questa storia l’hai portata a casa, bene.
Una bella fine da fiaba classica, tutti felici e tutti contenti, tranne la Tigre delle Tre Valli, lui non so se sia rimasto così contento dell’epilogo 🙂
Ora non ci aspetta che una nuova storia, di cosa parlerà? E quale sarà il genere?
Staremo a vedere.
Alla prossima!
07/11/2019 at 12:43
Ciao! Grazie per aver letto 🙂
La prossima storia sarà di Fantascienza; farò ritornare un’ambientazione che ho già sviluppato in precedenti storie. Non servirà leggersi le storie precedenti ma sarebbe meglio leggersi il Mondo (metterò il link nei commenti). Cosa parlerà, lo scoprirai leggendolo 🙂
Ciao 🙂
07/11/2019 at 01:55
Ok, ragazzi, ho faticato a fare questo episodio: le parti diplomatiche mi vengono sempre male. Alla fine ho optato per il salto scena (sono negato per queste cose). Tuttavia mi è piaciuto come mi è venuto fuori; spero anche a voi 🙂
Fatemi sapere se il finale vi sembra in linea con una fiaba e se vi sembra che comprenda tutte e tre le opzioni del capitolo precedente (c’è stato un ex-equo tra tutte!).
Probabilmente farò un’altra fiaba più avanti (la sto già impostando) ma adesso volevo prima fare un racconto fantascientifico 🙂
Spero di rivedervi anche nell’altra storia 🙂
Ciao 🙂
31/10/2019 at 15:02
Non ci hai dato motivo di pensare che la Tigre delle Valli abbia qualche elemento positivo in sè, quindi anche se di per sè la redenzione mi piace voto per punirlo a dovere 🙂 Anche io ho trovato il capitolo un po’ troppo frenetico, specialmente per l’introduzione dei viaggi nel tempo così avanti nella storia, ma effettivamente qui lo spazio è quello che è. Al finale!
01/11/2019 at 00:53
Non è che ha viaggiato veramente nel tempo; ha avuto conoscenza di quello che è successo mentre lui non c’era. I Catlian non possono farti viaggiare nel tempo né di cambiare ciò che è successo: come dicono loro, muovono sassolini, cambiano piccoli dettagli 🙂
Ciao 🙂
31/10/2019 at 10:31
Ciao Red,
trattandosi di una fiaba direi con la redenzione e il perdono del cattivo.
Capitolo molto movimentato, ma tu con la fantasia e le scene d’azione ci vai a nozze 😉
Bravo, ci si vede al finale.
Alla prossima!
31/10/2019 at 13:22
Grazie ^_^
Vediamo come vanno i voti ^_^
Ciao 🙂
30/10/2019 at 01:09
Capitolo molto frenetico. Succedono tante cose. Forse troppe. Sarebbe stato meglio spezzare in due. Ma The Incipit è tiranno con questi pochi caratteri.
Ho votato per finale originale.
30/10/2019 at 01:22
Foravo i dieci capitoli 😉
Suggerimenti per il finale originale: io ho già un’idea ma magari le vostre sono meglio 🙂
Ciao 🙂
24/10/2019 at 16:39
Praticamente la gattina antropomorfa era una straniera, per questo parlava con i verbi all’infinito.
24/10/2019 at 20:21
Non conosce molto bene la lingua di Maros per questo parla in quel modo. La sua lingua è quella dei Catlian (che noi non conosciamo). Sempre che non inserisca qualche sorprese ma dipende dalle vostre scelte 🙂
Ciao 🙂
24/10/2019 at 14:23
Ho votato per la Conoscenza: in realtà è l’opzione che mi intriga meno, ma al contempo quella che mi sembra più utile al momento sia per chiudere la storia con semplicità sia per Maros. L’opzione della trappola non mi piaceva più di tanto, ma l’hai gestita bene e la ricomparsa del popolo dei gattoni in questa circostanza funziona molto bene. L’unico appunto che ti farei è l’uso del lei/voi: generalmente ai sovrani ci si rivolge con il voi, non con il lei, mentre non mi sarebbe dispiaciuto che la Tigre mostrasse il suo disprezzo a Maros dandogli del tu, ma questo è gusto mio, non una regola 🙂
24/10/2019 at 20:18
La Tigre delle Valli non ha usato il tu perché voleva attirarlo in trappola. Ha accennato qualcosa ma si è “morso la lingua” in tempo. L’uso del lei/voi sono io che faccio confusione 🙁 Ovviamente al sovrano si dà del voi, non del lei. A parte la gattina che sa parlare poco la sua lingua 😉
Ciao 🙂
24/10/2019 at 09:51
Scegliendo la porta della conoscenza ti ho portato in parità.? Ma tra manipolare la sequenza temporale e acquisire conoscenza preferisco la seconda.
Mi permetto, occhi ai tempi verbali. Se ci “vogliono 15 minuti” allora diventa “affinché Maros sia in grado”. Con “fosse” sarebbe dovuto andare “vollero”. Scusa ma la storia è bella, e va trattata bene.?
24/10/2019 at 11:33
Ed in effetti ci voleva “vollero 15 minuti”… Errori non riesco a non farne, eh? 😉
Continua a segnalare tutte le mie sviste, grazie ^_^
Ciao 🙂
24/10/2019 at 08:02
Ciao Red,
direi una porta del tempo, manca pochissimo, potrebbe essere l’una opzione per terminare in tempo 😉
Tutto fila, avrei visto meglio il “voi” in riferimento al Re e a Maros, ma l scelta è tua.
Alla prossima!
24/10/2019 at 11:31
In realtà ci andava il voi, sono io che mi sono rimbambito…
Ciao 🙂
23/10/2019 at 16:10
Ciao, la tua storia e ricca di cambiamenti di scena e intrighi. probabilmente la sola definizione di favola è troppo semplicistica, ci troviamo di fronte ad un racconto fantasy e di fantascienza ben armonizzati.
Per quanto riguarda la domanda io ho scelto la conoscenza certo che questa è la via per il raggiungimento di ogni obiettivo.
Attendo il prossimo capitolo.
24/10/2019 at 00:07
Grazie e ben arrivato 🙂
Spero di non perdere troppo il senso fiabesco, visto che l’ho classificata come fiaba 😉
Ciao 🙂
23/10/2019 at 02:24
Voto per i viaggi temporali (che come potrai notare dal mio ultimo aggiornamento, non mi dispiacciono).
Originale la trovata di evitare il duello con un escamotage vigliacco dell’avversario.
I Catlin mi fanno simpatia e spero diventino validi alleati di Maros.
Hai costruito il capitolo prevalentemente sul dialogo a due, con molti botta e risposta che tengono viva la scena.
Vediamo cosa succederà nel prossimo episodio.
24/10/2019 at 00:06
In verità mi sono mancati i caratteri per descrivere meglio i Catlin ma, credo, che per una fiaba possa andar bene anche così ^_^
Ciao 🙂
22/10/2019 at 23:42
Rieccomi, Red Dragon! Ho votato per la porta del tempo: con Maros fuori gioco per giorni, la Tigre delle Valli avrebbe fatto sfracelli. Quindi… facciamo che il tempo non sia passato, così gli sfracelli li può fare Maros 😀 😀
Sono curioso di scoprire come combatte questo esercito composito e coraggiosissimo 🙂
Ciao, ti auguro ottimi giorni
24/10/2019 at 00:05
Beh, non è detto che combatta, potrebe risolversi tutto pacificamente, no? No 😉
Ciao 🙂
20/10/2019 at 12:29
Finge di parlamentare e prepara una trappola. Desidero lasciare intatto il tono fiabesco di questo racconto. Perché le altre due opzioni sanno troppo di “fantasy”. E secondo me descrivere uno scontro non si addice ad una fiaba. ?
20/10/2019 at 15:09
Sì, in un certo senso sì 😉
Ciao 🙂
17/10/2019 at 18:43
Ho votato per sfidare Maros duello non rendendomi conto che questo avrebbe pareggiato tutte e tre le opzioni, chiedo venia! Ho fatto questa scelta perché mi sembra la giusta via di mezzo tra il parlamentare e l’attaccare immediatamente, la Tigre non mi sembra il tipo da tendere trappole e di sicuro ha un conto in sospeso personale con suo figlio, quindi potrebbe cercare di dimostrare la sua superiorità in questo modo… Anche se sarebbe un peccato non fare uso di tutti gli eserciti schierati!
17/10/2019 at 23:29
Beh, dipenderà da come andranno le opzioni. Un pareggio a tre sarebbe difficile da gestire (problemi di caratteri più che di come farlo) ma vediamo come andranno i voti ^_^
Ciao 🙂