Dove eravamo rimasti?
Una storia molto breve
Gilda ribolliva di rabbia: suo fratello, somaro ingrato, indifferente a pugni, morsi e proteste, la trasportava incastrata sotto l’ascella, cespugliosa e graveolente come il sedere di un cammello. Il giovane seguiva ubbidiente Rosina, dalla cui crocchia Mar Haris spuntava come un ciuffo scarmigliato, lo sguardo fisso sul somaro.
Viscida serpe, lo stava forse mesmerizzando?
Puah, di ben altro incantamento, si trattava, gli occhi del fratello disdegnavano quelli del rettile: la testa in avanti, la bocca aperta in un’espressione di sofferente stupore, pareva un bufalo tirato per una corda legata all’anello al naso. Una corda invisibile il cui altro capo era indubbiamente allacciato ai fianchi ballonzolanti della giovinetta.
Raggiunsero un autocarro parcheggiato in una radura. Prima del lungo sonno, Gilda aveva visto mezzi simili, era pure riuscita a guidarne uno, almeno fino a che un cipresso non si era messo in mezzo. Questo era più grande, e aveva porte e finestre. Sulla fiancata campeggiavano dei caratteri il cui riempimento era un mosaico di labbra rosse e rose rosa e viceversa. Componevano una scritta che la bimba lesse a fatica:
IL CAMPER DI ROSA UCCA
(Baby sitting, escorting, badanting)
Rosa vi entrò e ne uscì con due grossi cavi, uno rosso e uno nero, con delle mollette ai capi. Li lanciò in mano all’uomo: «Sisstema la picciridda».
Lui esitò: «Uh? Cavi di batteria? Non vorrai che, insomma… oh… torturarla… non posso!».
La donna rise: «Noè, Ammuri mio, che ssei babbu? Legala!».
Gilda prese a parlare nella sua antica lingua, ma visto che è necessario capire cosa disse, ve lo traduco:
«Non credere a questa… a questa shamkat!». Urlava e si dimenava nel tentativo di opporsi al fratello che già le stringeva il cavo rosso intorno alle caviglie.
«Ricorda chi eri! Non sei sempre stato Noè!», lo implorò, «Il tuo nome non è Noè!».
«Nonè nonè», canticchiò Noè.
«Noè, tu sei En! Enkidu, mio fratello!».
Noè, fischiettava: «Lo ricordo», le rispose nella stessa lingua.
Con facilità inverosimile, fece un doppio nodo al cavo, imprigionando saldamente i piedi di Gilda.
«Come ricordo che tu sei Gildameš.», aggiunse legandole col secondo cavo i polsi tra loro e poi alle caviglie, «La mia sorellona».
*
En l’aveva incaprettata per poi buttarla sul sedile del posto guida. Quindi i piccioncini erano saliti anch’essi sul camper da qualche altra porta. Non li vedeva, ne sentiva le voci, ma ben presto quella di lui mutò in urla di dolore.
«Hai visto, somaro? Ben ti sta!», diceva Gilda. Però le urla divennero guaiti e implorazioni strazianti e la punta di soddisfazione con la quale la bimba aveva accolto i primi lamenti lasciò il posto alla preoccupazione, quindi alla furiosa disperazione, mentre lottava per liberarsi e correre in aiuto al fratello obnubilato. Lottò per ore, anche dopo che i gemiti sempre più deboli si spensero del tutto e furono sostituiti da fruscii e fischi della fauna notturna.
Quando infine riuscì ad allentare i vincoli, era così sfinita che non seppe far altro che accucciarsi tra i sedili e dormire.
*
Era di nuovo giorno, e qualcuno le stava scuotendo una spalla. Gilda balzò in piedi pronta alla tenzone, e nel movimento ammaccò la capote del camper. Ricadde sul sedile dolorante, la testa contusa e la vista confusa. Davanti a lei, un coetaneo impugnava una lunga frusta arrotolata e le sorrideva. Indossava una tuta attillata in pelle; nera, a mezza gamba e maniche corte; disseminata di cerniere.
Gilda gli saltò addosso e gli serrò le mani al collo.
«Uh-ohf», boccheggiava lui, «Sono En, cof!».
«Lo so!», chiarì la bambina, «Adesso che sei grosso quanto me, ti dovrei strangolare, somaro! Pensavo che quella ti avesse squartato, perché sei ancora vivo?».
«Non immagini!», rantolò lui, «Ripeteva “Ti fazzu beddu, ammuri”, e intanto mi faceva la ceretta. Il dolore!».
Gilda, incuriosita, mollò la presa, si sedette e gli fece spazio.
«Che razza di tortura è?».
«Terribile! Per farti capire, Humbaba, quella volta, mi ha fatto meno male!».
La bimba sgranò gli occhi.
«E non è mica tutto!», proseguì En, «Dopo che mi ha strappato fino all’ultimo pelo, si è vestita come me adesso, ma con una maschera. Mi frustava e a ogni frustata diceva “ammuri”».
Gilda lo guardava incredula.
«Eh e poh-i», farfugliò lui arrossendo, «Noh-on ricordo nuh-ulla. Mi sono svegliato così».
«Vestito così?».
Lui fece una smorfia: «Pfft! No! Così! Bambino! Peccato».
«Già».
«Lei era sparita, c’era solo il suo coh-ompletino e la frust-ah. Visto che ero ancora nudo e sembrava della mia taglia…».
«Già». Gilda lo scrutò per qualche secondo con aria perplessa, poi, con un solo movimento, strappò una striscia di tappezzeria dal sedile. Si adattò il drappo come una tunica, legandolo in vita con uno dei cavi che l’avevano tenuta prigioniera.
«Ora che sono vestita anch’io,», spiegò, «cerchiamo Alallu».
«Come?».
Lei non rispose, fissava un uomo smilzo apparso sul sentiero: in canotta e cappellino di carta, bermuda sporchi di pittura e un binocolo incerottato appeso al collo.
«Behnam? Ciao!», lo salutò En.
Gilda non ha risposto a Noè-nkidu. Volete farlo voi? Come cercheranno Alallu?
- Con le braccia e le gambe, in cordata su una parete ripida. (38%)
- Con i piedi, taluni calzati, talaltri scalzi. (50%)
- Con le ruote, sull'UccaRosa Camper. (13%)

02/03/2021 at 11:23
diversamente dagli altri ho votato per la borraccia.
02/03/2021 at 11:57
Buongiorno, Paola e benvenuta!
La borraccia ha la metà dei voti delle altre opzioni, ma con numeri così piccoli, non è difficile recuperare e passare in testa 😀
Ciao, ci vediamo presto
01/03/2021 at 19:52
Argh!!!
E ora cosa scrivo?
Ciao Erri!
Nel dedalo di invenzioni che dissemini ci si sta al calduccio, belli belli. Si scivola in fondo e si dice: “già finito?”
Eh sì, 5000 sono pochini. Devo ricordarmi di recensirti per primo alla prossima episodia, sennò è difficile…
Ciao! Scelgo il vecchio cannocchiale, perché ha parole di saggezza, mentre un giovane cannocchiale agirebbe in preda all’impulso.
02/03/2021 at 10:20
Buongiorno, Minolllo.
Ah ah, grazie, esagerato! A dirti la verità, anche a me cinquemila caratteri sembrano pochissimi, ma in un senso diverso: finito il capitolo, mi pare di non aver scritto praticamente nulla 😀
Insomma, il rischio è che le “invenzioni” rubino spazio alla storia.
Oddio, a ben vedere, non è un rischio… è un dato di fatto! 😀
Ciao, grazie davvero, ci viediamo presto
28/02/2021 at 10:21
Che dire, Erri, hanno già detto tutto, o quasi: neologismi, allitterazioni, funamboliche cavalcate di espressioni mirabilanti. Eccezionale. Ho scelto la bottiglia di plastica, non so perché, aspetto che tu me lo dica
28/02/2021 at 21:25
Buonasera, Anna.
Grazie davvero! “Eccezionale”, magari no, ma è bellissimo sentirselo dire 😊
Ciao, ci vediamo presto
27/02/2021 at 10:20
Buongiorno Erri
Ho poco da aggiungere al commento sempre arguto di Kesiarica.
eccone solo alcuni esempi da manuale 😀
Il birdwatcher in “berdmuda”, con espressione sorpresa, “pingapongava” gli occhi
potesse ancora dirsi farsi, o farsi dirsi che dir vuolsi.
il gorgoglìo lamentoso del suo stomaco ribadì il concetto.
Soffre di… ahm… capriccite.
mi piace sempre la tua scrittura, ironica e fantasiosa.
Continua così.
bottiglia accartocciata
27/02/2021 at 20:10
Buonasera, Louise.
Ah, ah, grazie per aver apprezzato le sciocchezzuole che ho voluto mettere nella speranza di rendere più divertente la lettura del capitolo.
E grazie delle belle parole, mi fanno davvero piacerissimo!
Ciao, ci vediamo presto!
27/02/2021 at 08:26
L’espressione beante mi fa venire in mente il mio cardias… ma lasciamo stare 😉
Ciao, Erri!
Non posso sorvolare sui complimenti: le tue parole sono pennellate vivaci: raccontano mondi fantastici e dipingono situazioni esilaranti, abitate da personaggi indimenticabili… può bastare? Mi devi 20 euro! A parte gli scherzi, sei forte e i tuoi racconti sono fantastici!
Alla prossima!
Voto il cannocchiale, secondo me potrebbe servire a vedere il piccolissimo, minuscolo En.
27/02/2021 at 19:43
Buonasera, keziarica!
Piccolo En al microscopio… uhm… no…
Ti pago volentieri i venti euro, ma mi devi venti euro perché, se avessi indovinato la risposta, avresti rovinato la sorpresa! 🤣
Grazie un sacco delle bellissime parole!
Ciao, ci vediamo presto
27/02/2021 at 01:35
Voto la bottiglia di plastica accartocciata e mi viene in mente un biberon! 😀
Continua ad essere fantastico questo racconto ^_^
Ciao 🙂
27/02/2021 at 19:13
Buonasera, Red Dragon!
Un biberon, eh? Uhm, no, non è questo lo scopo misterioso dell’oggetto.
Grazie un sacco di tutto, ci vediamo presto!
20/02/2021 at 14:56
Ciao, Erri. Che dire? Capitolo 7 semplicemente FANTASTICO! Come dice keziarica, crea un libro per ragazzi e pubblicalo!
27/02/2021 at 19:10
Buonasera, c-7
Grazie, sei troppo buonoa.
Pubblicare un libro per ragazzi mi piacerebbe parecchio… il problema è che dovrei avere la costanza di scriverlo 🤣
Grazie un sacco di tutto, ci vediamo presto
12/02/2021 at 19:49
Arrivato in ritardo, letto solo il primo capitolo ma recupererò sicuramente il resto. Deliziato dalla strizzata d’occhio a Hemingway (e, forse sono solo io, a Ponyo di Miyazaki?). Parlando di mare, felicissimo di aver fatto questo tuffo nel passato.
Buona serata, Erri
14/02/2021 at 12:12
Ciao, Nicholas, bentornato!
Hemingway è un riferimento voluto (e come forse vedrai, ricorrente). Ponyo non è una citazione “cosciente”, nel senso che non ho pensato di citarlo, ma esattamente come te, rileggendo ciò che ho scritto, ho pensato anch’io a Ponyo. Insomma, probabilmente ne sono stato influenzato.
Ciao, grazie delle belle parole, ci vediamo presto
09/02/2021 at 17:56
Ciao Erri, sono ancora qui a seguire la tua strana favola. Ho scelto la scalata ripida che non impedisce che i piedi siano o no calzati. Certo un osservatore munito di binocolo è l’ideale per scovare un uccello. Bellissimi gli interventi di Rosa in dialetto. Bravo Erri.
10/02/2021 at 11:00
Grazie mille, anna, di esserci ancora e del bel commento 🙂
Ciao, ci vediamo presto
09/02/2021 at 10:25
Con i piedi, taluni calzati, talaltri scalzi!
Non c’è che dire, Erri: sempre sul pezzo, sempre divertente e intelligente.
Immagino che il Bird Watcher Behnam li accompagnerà nella ricerca, sono curiosa di conoscerlo meglio, chissà che ti inventi 🙂
Alla prossima!
09/02/2021 at 12:37
Buongiorno, keziarica.
Grazie, sei sempre gentilissima.
Sì, penso che Behnam si unirà a loro, sapremo senz’altro qualcosa in più di lui.
Caratteri permettendo… già cominciano a scarseggiare 🙁
Ciao, ci vediamo presto
09/02/2021 at 10:14
Erri buongiorno
che spasso questo episodio: dalla “badanting” alla ceretta…
grazie, ci vuole un po’ di buon umore di prima mattina!
Lo cercano con i piedi
09/02/2021 at 12:15
Buongiorno, Louise.
Grazie a te di esserci e del tuo bel commento!
Ciao, ci vediamo presto
26/02/2021 at 16:26
Ciao Erri, che fine hai fatto?
08/02/2021 at 23:58
In cordata su una parete ripida, tanto i piedi ce li avranno comunque taluni calzati ed altri scalzi 😀
Nonostante il suo carattere, Gilda mi piace. En/Noè ha avuto il fatto suo ed il Bird Watcher è appena comparso. Alla via così ^_^
Ciao 🙂
09/02/2021 at 10:00
Buongiorno, Red Dragon.
Giusta osservazione, quella sui piedi scalzi, anche se ho l’impressione che per due bambini così “particolari” non sarà un problema arrampicarsi scalzi 😀
Grazie un sacco del commento e di tutto, ci vediamo presto.
08/02/2021 at 23:10
Con braccia e gambe direi…
Ciao Erri!
Bene bene, le invenzioni da vero funambolo dell’onomatopea e della parola in generale continuano; in agguato dietro ogni angolo. Sempre meglio!
Bisogna votare, ma in un certo senso una vale l’altra…
Ciao!
09/02/2021 at 09:39
Buongiorno, Minollo.
Eh, si fa quel che si può 🙂 … talvolta sperando che gli incastri di parole suppliscano alle idee tutto sommato non originalissime 🙂
Grazie davvero, “sempre meglio” non so, ma mi fa piacerissimo che tu lo scriva 😀
Ciao, ci vediamo presto
08/02/2021 at 22:18
Ciao Erri, il tuo affresco si colora sempre di più. Trama a parte che somiglia ad un film animato mi piace tanto il vivace rincorrersi di parole, personaggi, situazioni. Tutto molto particolare, pieno di vita e di luce. Molto bello, bravo. Al prossimo episodio! Ciao
09/02/2021 at 00:46
Bentornato, fenderman! Grazie davvero molto, e anche un po’ di più per “vivace” e “particolare” 😊
Ciao, ci vediamo presto!
05/02/2021 at 12:59
Ciao Erri, ammetto di aver scoperto questa storia per pur caso, ma ho letto i sei capitoli tutto d’un fiato.
La trama scorre molto bene e riesce a colpire -da siciliana quale sono, inoltre, ho veramente molto apprezzato questo tuo ultimo capitolo-
Per l’opzione non saprei proprio quale scegliere….. dai, votiamo per un tree climber malandato e vediamo come potrebbe finire.
A presto!
06/02/2021 at 11:17
Buongiorno, Rossella, benvenuta!
Scusa se ti rispondo con questo ritardo, non ho ricevuto la notifica del commento 🙁
Grazie un sacco, sono molto contento che la storia ti piaccia!
Mi fa ancora più piacere che, da siciliana, abbia apprezzato quest’ultimo capitolo, avevo paura – da non siciliano – di fare errori imperdonabili nelle (poche) parole che ho fatto dire a Rosina.
Grazie di esserci e di tutto!
Ciao, ci vediamo presto!
31/01/2021 at 13:22
Fantastico! Ho scoperto ora il tuo racconto, fin dal primo episodio l’ho trovato unico ed originale. Ma tutte quelle parole (latine o che altro?) sono inventate o rispondono effettivamente alle specie considerate. devo proprio dirti BRAVO. Se vuoi puoi passare a leggere il mio racconto (tutt oun altro genere anche se fantasy. Mi interesserebbe il tuo commento. Ciao Erri.
31/01/2021 at 17:19
Buongiorno, Anna genna e benvenuta!
Ti ringrazio, sono molto felice che questo bislacco racconto ti stia piacendo 😊
Le parole latine sono (o dovrebbero) tutte corrispondere al nome scientifico di varie specie (tra i tanti: calamari, gabbiani, diavolo di mare, oloturia), tranne uno che vorrebbe significare “piatto di plastica”, lì ammetto di essermi concesso una licenza poetica 😂
Sulle parole e frasi in persiano, invece, non scommetterei che significhino davvero quello che spero di aver scritto, ma tutto sommato, il loro ruolo è solo far capire che Noè sta pensando in persiano, insomma, puoi tradurle con quello che secondo te ci sta bene 😂
Grazie di nuovo del commento, dei complimenti e di tutto!
Ciao, ci vediamo presto
31/01/2021 at 12:48
Ciao, Erri! Dio, sei un genio! La tua storia è proprio divertente! Mi spiace molto di non aver scoperto la tua storia prima…
P.S. Ho votato per un bird watcher fortunato!
P.P.S. Ho iniziato a scrivere una storia; se ti va, passa a leggerla!
31/01/2021 at 16:44
Buonasera, c-7!
Ah ah, grazie, esagerato!
Non mi hai scoperto anche perché, fin qui, mi sono nascosto bene 😂
Ti ringrazio davvero per il commento lusinghiero, il mio ego lo apprezza davvero molto 😂
Ciao, ci vediamo presto
30/01/2021 at 11:13
Buongiorno Erri, come stai?
Che dire del tuo racconto che altri non abbiano già detto?
La trama del tuo racconto mi confonde un po’ ma mi diverte un sacco il tuo modo di scrivere, l’ironica fantasia che ci metti in ogni riga.
Avanti con il bird watcher (non volevo creare parità )…
Ciao e buon we
30/01/2021 at 12:39
Buongiorno, Louise, benvenuta
Eh, come sto? Bene, direi: si vive, si rimane senza scrivere per un annetto, si riprende a scrivere… fondamentalmente si invecchia, ma come direbbe Noè, le alternative sono meno entusiasmanti 🤣
Ti ringrazio un sacco per le belle parole, e sono contentissimo che qualcun altro, oltre me, trovi divertente la mia scrittura 🤣
Grazie di nuovo, ti auguro un ottimo weekend
30/01/2021 at 10:26
Ciao Erri!
Che estro, che invenzioni! Divertentissimo. Bird watcher per me grazie!
Ciao!
30/01/2021 at 11:51
Buongiorno, Minollo e benvenuto!
Grazie un sacco, onorato di averti divertito ☺️
Il bird watcher passa in testa, ma non ha ancora un vantaggio rassicurante 😀
Grazie ancora, ci vediamo presto
29/01/2021 at 23:12
Ciao! Il tuo racconto è stupendo, fantasioso, variegato…direi esplosivo! Io ho votato per il tre climber malandato, ma immagino che mi stupirai ugualmente qualsiasi opzione dovesse vincere😊
30/01/2021 at 00:13
Buonasera, NorahEmme!
Ti ringrazio per i fantastici complimenti, hai idea di quanto mi facciano piacere?
Tantissimo!
Tra tree climber e bird watcher è testa a testa, ma lo jogger è a un’incollatura. Chiunque vincerà… spero di non deluderti e di riuscire a stupirti 🙂
Grazie un sacco di tutto, ciao, ci vediamo presto.
29/01/2021 at 18:35
voto la seconda opzione :D!
29/01/2021 at 18:53
Buonasera, Marta e benvenuta!
Seconda opzione, eh? Eh eh, vedremo…
Grazie mille per la visita e per il commento.
Ciao, ci vediamo presto
29/01/2021 at 11:13
Che bel capitolo!
Grazie per questa immagine della follia d’amore.
Non so cosa scegliere per il prossimo capitolo.
Da quanto ho capito siamo ancora sott’acqua, quindi voterò il tree climber, che mi sembra il meno indicato.
29/01/2021 at 13:00
Buongiorno, ilGallo e grazie a te per le belle parole!
Ti dirò, le opzioni, per una volta, dovrebbero corrispondere a tre linee di sviluppo che ho abbastanza chiare, quindi dovrei riuscire a gestire decentemente qualunque scelta… sempre che non ci sia un triplo pareggio, perché un tizio che fa bird watching… correndo… da un albero all’altro ed è insieme improvvisato, malandato e fortunato… ecco, questo sarebbe piuttosto sfidante 😀
Grazie un sacco di tutto, ti auguro un fine settimana follemente bello 😀
29/01/2021 at 10:44
ah ah ah, ma da dove le tiri fuori queste visioni?
Fantastico! Io non mi stanco di dirtelo: crea un libro per ragazzi e pubblicalo! I tuoi racconti potrebbero diventare cartoni animati da urlo. Bravissimo, Erri.
Non posso trovare nulla che non va nel tuo scritto. La bella ammaliatrice io l’ho immaginata vecchia e con il naso adunco, nonostante le tue descrizioni, forse l’unica nota stonata, ma neanche: perché anche questo contribuisce alla buona riuscita del testo. Che posso dirti ancora? Non saprei, ah sì:
تماشاچی پرنده خوش شانس 🙂
Benissimo, avanti così.
Alla prossima!
29/01/2021 at 11:59
Buongiorno, Keziarica.
Troppo buona, grazie, mi fai arrossire.
Ti scriverò cosa sono giunto a pensare: in ciò che scrivo c’è (spero) qualche situazione/immagine spiritosa, qualcosa che cattura in modo immediato, a prescindere da come sia scritta. Ma io penso che, per la maggior parte, ciò che stuzzica i lettori che apprezzano ciò che scrivo sia la costruzione linguistica, la finta o vera ricercatezza del periodo, le invenzioni lessicali improbabili. Ecco, ho molti dubbi che un lettore molto più giovane di noi possa apprezzare queste cose (e ho molti dubbi che molti lettori meno giovani apprezzino 😀 ). Ma in realtà, a essere onesto, non me ne curo troppo perché… be’, perché mi piace scrivere in questo modo!
Grazie un sacco di esserci, di incoraggiarmi con parole così gentili, di tutto!
Ciao, a presto
28/01/2021 at 15:37
UN JOGGER CHE CORRE SULL’ACCQUA CONTRIBUIREBBE A COLORARE IL GIà VARIEGATO QUADRETTO, VEDIAMO COSA TI INVENTI….. CIAOOOO
28/01/2021 at 18:04
Buonasera, fenderman e benvenuto!
Uhm, non escludo di usare il tuo suggerimento 😀
Grazie un sacco di esserci e di tutto, ci vediamo presto
28/01/2021 at 13:09
Un bird watcher fortunato 🙂
Continuo a rotolarmi in terra dalle risate, anche se povera Gilda, in questo caso, trattata come un sacco di patate 😉
Ciao 🙂
28/01/2021 at 17:37
Buonasera, RedDragon
Felicissimo di averti fatto rotolare, la considero una missione compiuta 😀
Eh, Gilda ha dovuto un po’ subire, in questo capitolo, ma ho paura per Noè che potrebbe vendicarsi.
Grazie un sacco di tutto, ci vediamo presto
27/01/2021 at 19:16
ciao!
Erri, nonostante le scuse non ti credevo capace di lasciare una storia metà! Spero che riuscirai a finirla (e spero non ci voglia un altro anno!)
…dai una bacchettata ci può stare 😉
Ho scelto luogo segreto. Sono sicura che trasporterai i lettori in un luogo fantastico e suggestivo in ambientazioni stravaganti come solo tu sai descrivere.
A presto,
Ila
28/01/2021 at 01:16
Buonasera, Ilaria.
Ah ah, hai tutto il diritto di bacchettarmi, di tirarmi le orecchie, di darmi una martellata in fronte 😀
No, diciamo che, a meno di esiti fatali e imprevedibili che potevano (e possono) frapporsi, sapevo che prima o poi avrei finito la storia. E no, tranquilla, non ci metterò un altro anno, non oserei abusare ancora della vostra pazienza. Anzi, il capitolo sei sta cuocendo e a breve lo sfornerò.
Ti ringrazio davvero per essere tornata qui a commentarmi, spero di riuscire, almeno un po’, a divertirti.
Ciao, ti auguro una notte piena di sogni fantastici e stravaganti 😀
27/01/2021 at 12:50
Adoro il colore “can che fugge”, mi riporta alla mente tanti ricordi.
Grande racconto, mi spiace solo non averlo scoperto prima. Adesso, sperando che le mail funzionino a dovere, sto seguendo sia te che il tuo racconto. Non voglio più perdermi nemmeno un episodio.
27/01/2021 at 17:28
Buonasera, ilGallo!
Ti do il mio benvenuto e ti ringrazio per le belle parole, sei davvero gentilissimo!
Lo ammetto, il can che fugge è il mio colore preferito… e mi fa molto piacere che qualcuno l’abbia riconosciuto nel testo, ho spesso fatto pasticci con certe traduzioni 😀
Ciao, grazie ancora, ci vediamo presto!
19/01/2021 at 10:36
Ciao, Erri! Bentornato!
Ma come faccio a non farti i complimenti, nonostante l’attesa (per cui virtualmente ti tiro le orecchie), i tuoi scritti sono sempre intelligenti, divertenti… persiani 😀
Hai sempre questo modo di trasmettere quel che scrivi con dettagli precisi, senza ridondanze, rendi tutto vivido e godibile. C’è un’unica cosa che mi lascia perplessa, mi spiace dovertelo chiedere, ma proprio devo: che cavolo significa جی ?? No, perché dato che non capivo, e spinta dal cane che fugge, ho interpellato il traduttore per eccellenza, che cosa potevo fare? E, pensa, neanche il traduttore ha saputo darmi risposta! 🙂
Grande rientro, Erri. Io scelgo il luogo segreto per l’olivoide e aspetto il nuovo capitolo.
Alla prossima!
19/01/2021 at 13:07
Buongiorno, Keziarica!
Ti ringrazio per le belle parole e i complimenti, mi aiuti un sacco e lo sai 🙂
Riguardo alla parola misteriosa di Noè, posso dirti che lui pensava che significasse “ghiandaia”, e in effetti se digito “ghiandaia” nel traduttore online, mi viene fuori quella roba lì. Ma se digito quella roba lì nello stesso traduttore, mi viene fuori… sempre quella roba lì anche in italiano 😀
Uh, Noè non è, anzi, Nonè affidabile, deve essere ancora parecchio confuso 😀
Grazie un sacco di esserci e di tutto, ti auguro una روز بسیار خوبی 😉
19/01/2021 at 01:26
Voto che venga piantato in un luogo segreto!
Ciao e bentornato! Anzi, meno male che sei tornato: mi mancavano le tue storie ^_^
Solo che qui è passato più di un anno ed io mi ricordo poco e niente: potresti farmi un riassuntino? ^_^
Ciao 🙂
19/01/2021 at 09:44
Buongiorno, Red Dragon, bentrovato!
Ti ringrazio davvero per le tue parole, mi fa molto piacere aver lasciato un ricordo positivo 🙂
Hai ragione, è passato sicuramente troppo tempo, ed è legittimo che non vi ricordiate un tubo.
Vediamo, come posso riassumere l’essenziale dei capitoli precedenti?
Ecco: un vecchio pescatore trova, impigliata nelle sue reti, una bimba che sostiene di essere sua sorella. Il confronto tra i due viene interrotto da un abbordaggio della guardia costiera. Il militare, controllato da un serpente “a nuances romboidali grigio/nere” ( 😉 ), chiede alla bimba che gli venga restituita una “droga portentosa” di cui la bimba si è impossessata.
La droga, nella forma di una grossa oliva, viene fortuitamente ingurgitata dal vecchio che ne sputa il seme.
Direi che c’è tutto l’essenziale, il resto sono giochi di parole 😀
Ciao, grazie davvero per essere tornato, ti auguro un’ottima giornata!
18/01/2021 at 17:02
Rieccomi.
Per quanto mi riguarda, c’è solo una cosa peggiore di lasciare una storia in sospeso per oltre un anno: lasciarla incompiuta per sempre.
Perciò chiedo scusa a quei due o tre lettori – se ci sono – che leggeranno queste righe e idealmente con tutti gli altri. Chiedo scusa per la mia mancanza di rispetto verso di loro. Chiedo scusa per il mio ritardo ingiustificabile.
Vorrei additare un colpevole, che so, il lockdown, Loch Ness, Loche Pierfrancesco…
O il covid, il vaccino, il 5G.
Niente di tutto questo. Per un periodo, non ho scritto.
Però, in tutti questi mesi, Noè, e GIlda, e Mar Haris e Alallu, hanno continuato a sussurrarmi all’orecchio e, alla fine, sono riuscito a scrivere un altro pezzo della storia che mi stanno raccontando.
Grazie a tutti, vi auguro, se possibile, una buona lettura e, a prescindere, una buona vita! 😀
11/12/2019 at 00:54
Rieccoti, bel capitolo. Rocambolesco al punto giusto!
Voto il seguito più gettonato è Aspetto il seguito.
12/12/2019 at 00:26
Buonasera, Dhalya! Eh, col tuo commento mi hai fatto venire un dubbio: se io rocambolesco, tu rocambolesci? 😀
In tal caso, rocambolusciremmo insieme? 😉
Grazie un sacco di tutto, ciao, ti auguro una rocamboles… no, forse è meglio di no, ti auguro un ottimo riposo, e basta ♥️
12/12/2019 at 10:41
💗
10/12/2019 at 13:58
Mi piace che conosci i nomi scientifici degli animali.
10/12/2019 at 16:10
Buonasera, Luigi.
Ti confesso la vera verità: è Noè Cidu a conoscere tutti i nomi scientifici di tutti gli animali, io mi limito a cercarli su Google 😀 😀
Ciao, grazie di tutto, ci vediamo presto
09/12/2019 at 08:36
Ciao Erri,
senza volere ti ho mandato in parità le opzioni…. scusa.
Trovo che sia meglio non aggiungere altri personaggi (animali o umani) al momento, come mi avete ricordato tante volte, poi diventa difficile ricordarseli tutti 😉
Non ho appunti da fare, la tua scrittura è sempre godibile e divertente. Peccato che ultimamente il sito paia avanzare per inerzia, io ti avrei già assegnato una bella copertina colorata!
Bravo, Erri. Ti auguro una bellissima nuova settimana.
Alla prossima!
09/12/2019 at 11:38
Buongiorno, keziarica! Ma no, il tuo è il secondo voto e spero non sia l’ultimo, quindi era piuttosto probabile che mi mandassi in parità 😀
Grazie ancora una volta dei tuoi complimenti! Per quanto riguarda l’agonia del sito… ti do un altro sintomo: ho due voti e tre punti, come te lo spieghi? 😀
Boh, speriamo bene, in effetti lo stimolo a scrivere qui è sempre più basso e ciò si ripercuote in tempi di pubblicazione un po’ troppo dilatati.
Grazie un sacco di esserci e ti faccio uno “specchio riflesso” per la bellissima settimana… no, aspetta, così la mando tutta a te… facciamo che sto dietro uno di quegli specchi delle sale interrogatori dell’F.B.I. e che mi becco metà del riflesso anch’io 😀 😀
08/12/2019 at 21:49
…ostacolati da Mar Haris. Come “Chi è Mar Haris”? La cravatta di Coloru! Figurati se si arrende.
Non ho ben capito perché la bimba ce l’avesse con la ghiandaia né da dove è arrivata l’anguilla elettrica ma mi sa che neanche Noè ci abbia capito qualcosa 😉
Bello il pensiero di Noè che non può soffocare perché deve qualcosa alla bambina: una sacco di sculaccioni 😆 😆 😆
Ciao 🙂
09/12/2019 at 10:51
Buongiorno, Red. Ah ah, sì, Noè ci ha capito ben poco, però nel frattempo si consola con la droga medicamentosa 😀 😀
Grazie un sacco di tutto, ci vediamo presto!
09/11/2019 at 21:15
Gilda spinge Noè in acqua, forse vuole che ricordi qualcosa? Però sono anche curiosa di sapere cos’è quello che ha ingoiato ma anche di vedere che fine farà Coloru, poveretto!
Aspetto il prossimo capitolo! Ti auguro uno splendido sabato sera 😍
09/11/2019 at 21:28
Buonasera, Dhalya! A dirti tutta tutta la verità, non ho ancora idea del motivo per cui Gilda, se l’opzione vincesse, spingerà Noè in acqua 😀
Non so se seguiremo Coloru (anche se so per certo che si salverà 😀 ), ma di certo scopriremo presto cos’è l’olivoide 😀
Grazie un sacco del voto e del commento!
Ciao, ti auguro uno splendido sabato sera, ma anche, se vuoi, una splendida domenica sera 😍, uno splendido lunedì sera 😍, uno splendido martedì sera 😍 e così via 😉
09/11/2019 at 13:30
Gran bella storia, soprattutto quella del serpente parlante.
09/11/2019 at 14:44
Buongiorno, Luigi. Ah ah, grazie! In effetti, l’immagine che volevo mostrare era quella del serpente che parla per bocca di Coloru, ma anche così, il risultato netto è che le parole pronunciate da Coloru sono pensate dal serpente 😀
Grazie di esserci e del commento, ciao, ci vediamo presto!
08/11/2019 at 19:55
Ciao Erri,
direi assolutamente qualcosa dal cielo, con la fantasia che ti ritrovi ci riservi un altra chicca come quella che ho appena letto. È inutile, te lo ripeto da tempo: sei troppo avanti, tu! Spesso mi ritrovo a corto di parole, per spiegare, per esprimere; tu, invece, di parole non sembri mai a corto, hai sempre questo modo chiaro e colorato di raccontare, di farci “vedere”. Che ti posso dire, Erri? Che non ti abbia già detto in precedenza?
Io ti dico bravo, per l’ennesima volta e per l’ennesima volta ti saluto 🙂
Alla prossima!
09/11/2019 at 14:29
Buongiorno, keziarica. Grazie! Puoi immaginare quanto io speri che ciò che mi scrivi sia vero 😀
Però… però… però, niente, ti ringrazio davvero per le tue gentili e bellissime parole 🙂
Penso di averlo già scritto, ma lo ripeto e te lo propongo come spunto di riflessione: penso che l’insistere troppo sulla ricerca dell’immagine efficace possa essere un limite nella scrittura. O almeno, nel mio caso penso che lo sia: cerco sempre l’immagine divertente, la situazione pittoresca e “colorata”, ma scrivere è anche altro, altrimenti sarebbe cinema! Scrivere è anche raccontare sentimenti, pensieri, scrivere è anche mostrare tutto ciò che non si può vedere. E in questo, mi spiace per lui, Erri è un po’ carente… non so se perché non ci prova proprio o proprio non ci riesce 😀
Grazie, per l’ennesima volta grazie davvero!
Ciao, ci vediamo presto
08/11/2019 at 18:21
Lo spinge in acqua, immagino per fargli sputare il coso.
Mi sono immaginata la scena d’azione come un incrocio tra un combattimento pokemon e un lancio di carapace/bombe/oggetti vari alla Mario Bros… devo smettere di guardare i miei figli giocare! XD
Mi chiedo se l’avventura si svolgerà sopra o sotto il livello del mare, ma ho una mezza inclinazione per il giù.
Ciao (e stai su, tu, il racconto può andare giù, nel mare ^^)
09/11/2019 at 14:05
Buongiorno, Maan Keno! Ah ah, tranquilla, io galleggio sempre 😀 😀
Un commento, il tuo, che potrebbe anche essere un prezioso suggerimento, chissà 😉
Ti ringrazio un sacco per essere qui e per il paragone divertente con Mario, Donkey e compagnia, consciamente non ci pensavo, ma chissà che non mi sia stato di ispirazione 😀
Ciao, ci vediamo presto.
07/11/2019 at 23:14
… uh! Proprio non saprei! Diciamo che giunge qualcosa dal cielo, ma, davvero, non saprei cosa!
Capitolo meno entusiasmante dei precedenti ma comunque molto carino 🙂
Ciao 🙂
08/11/2019 at 10:15
Buongiorno, Red.
Ah ah, grazie per i complimenti! Ti prometto che farò di tutto perché il prossimo capitolo sia entusiasmante, spero di riuscirci 😀 😀
Ciao, ci vediamo presto.
28/10/2019 at 14:16
Ciao, Erri.
Ecco un’altra storia nata dalla tua mente sprizzante di fantasia! 😃
I contesti marinareschi mi attirano sempre, in qualunque modo. Se poi aggiungi una bambina/tartaruga che afferma di essere la sorella di un vecchio marinaio e un “abbordagio iminnente”… Ah, mi mancavano questi tuoi tocchi magici che in qualche modo mi fanno sempre sorridere. 😏
Come al solito tutto promette più che bene e le immagini che descrivi mi danzano ancora nella mente.
Ottimo lavoro, davvero!
Non vedo l’ora di leggere il tuo prossimo capitolo e scoprire dove ci porterà questa nuova avventura!
A presto! 😉
07/11/2019 at 15:28
Oddio, Fior, sto vedendo adesso che non ho mai risposto al tuo commento! Ti chiedo scusa 🙁
Ti ringrazio un sacco per i complimenti, e sono contento un sacco che la storia ti stia piacendo 🙂
Il “prossimo capitolo”, anche se in ritardo, l’ho appena pubblicato, spero che ti piaccia anch’esso. Per il futuro cercherò di essere un po’ più solerte, nelle pubblicazioni, e nelle risposte a voi gentili lettori 😉
Ciao, e visto che ti ho augurato già una montagna di giorni felici, divertenti eccetera, questa volta ti auguro qualcosa di più concreto: ho appena visto che la tua storia ha ancora le opzioni sballate! Ecco, ti auguro che il problema venga davvero risolto al più presto. Lo so, è una piccola cosa, ma a me darebbe molto fastidio 🙂
Ciao, giovane, a presto!
25/10/2019 at 15:27
Buongiorno Erri, scusa il ritardo, ma sono stati dei giorni un po’ frastornanti… Finalmente sono riuscita a immergermi nel mare burrascoso in questo capitolo zeppo di colpi di scena; devo dire che mi hai davvero stupita con il corpetto a tartaruga, ero convintissima si trattasse di una vera e propria tartabimba… E invece no, è la sorella del nostro vecchio marinaio! Il mistero si infittisce, non vedo l’ora di scoprire cosa succederà. Aspetto il prossimo, con il profumo di mare e salsedine ancora nelle narici… 😉
Buona giornata e buon weekend, a presto!
27/10/2019 at 10:12
Buongiorno, Naomi, e scusami tu per il ritardo con cui ti rispondo. Eh, ho provato a mostrare Gilda così come la vedeva per la prima volta Noè, cioè una bestiolina strana dotata di corazza, ed ero cosciente del rischio di confondere le idee al lettore. No, Gilda è una bambina, anche se deve avere qualcosa di diverso da una bimba normale, perché ci sono almeno un paio di cose che non tornano 🙂
Sono contentissimo che il capitolo ti sia piaciuto!
Ciao, auguro anche a te uno sfavillante weekend 🙂
24/10/2019 at 11:45
Gilda stende.
Devo ammettere che dal primo capitolo mi ero immaginata una vera bimbaruga nello stile bimbapesce alla Ponyo, quando si è svelato che è una bimbabimba con un carapace infilato a mo’ di armatura ci sono rimasta un po’ male, ma le molteplici possibilità aperte dal “sono tua sorella” mi ripagano di quel poco di delusione. Sono molto curiosa del seguito degli eventi.
Avanti tutta senza fare i barbogioni!
Ciao, EP
24/10/2019 at 13:35
Buongiorno, Maan Keno!
Be’, devo ammettere di non aver mai pensato che Gilda non avesse fattezze umane, però se fosse stato così ci sarebbero stati un sacco di spunti interessanti. Mah, spero davvero di non deludervi e di non deludermi 🙂
Grazie un sacco dal barbagione che si cela sotto la scorza tenera di un pupo con gli occhiali tondi 😀
Ciao, ci vediamo presto
24/10/2019 at 13:37
Pork! “Fattezze *NON* umane”, volevo scrivere! 😀 😀
24/10/2019 at 13:39
Acc! L’avevo scritto giusto, ma con il non da un’altra parte!
“Bolliti! Barbogioni bolliti! Coraggio, è ora di pranzo! Ketchup e maionese gratis! Barbogioni bolliti!”
😀 😀
23/10/2019 at 08:50
Ciao Erri,
Coloru, con la sua S montagnina, stenderà Noè, almeno credo.
Mamma mia, cosa hai preso per inventarti questa storia? M ipiace troppo, la piccola è sorella del vecchio pescatore, questi appartiene davvero a un mondo sommerso, diverso dal nostro o è solo la paura di invecchiare e di morire che gli regala sprazzi di pazzia marina? Boh, intanto seguo e mi diverto un mondo a leggerti, perché mentre tu racconti io vedo, paro paro, netto netto quel che ci racconti. Bello, Erri. Davvero.
Alla prossima!
23/10/2019 at 16:01
Buonasera kaziarica!
Ah ah, non ho preso nulla, a meno che lo yogurt non abbia proprietà allucinogene a me sconosciute 😀
Grazie… *troppo* per i complimenti, mi fai felice 🙂
Uhm, sia tu che Red, tra le righe dei commenti, mi state fornendo degli spunti… chissà!
Grazie un sacco di tutto, ci vediamo presto
22/10/2019 at 22:46
Noè stenderà la rete… per fermare la motovedetta, aggiungo 😀
Parte del discorso non l’ho capito ma mi piacciono tantissimo ‘sti due personaggi ^_^
Ciao 🙂
22/10/2019 at 23:00
Buonasera, Red Dragon! Grazie del commento, sono felice che i personaggi ti piacciano 🙂
Per chi scrive qualche volta è difficile capire cosa sia comprensibile
al lettore e cosa lo sia meno. Questo vale per la media degli autori dilettanti, figuriamoci per me, che sono arzigogolato di natura 😀
Quindi mi piacerebbe, se ti va, che mi indicassi quali sono i punti poco chiari, per me sarebbe davvero utile. Ti ringrazio un sacco di tutto!
Ciao, ci vediamo presto!
11/10/2019 at 22:34
Buonasera, Dahlya, ben venuta e bentornata!
Ero da qualche parte, ma non lontano 😉
Eh, sì, il mare ha sempre un fascino misterioso, forse perché puoi solo immaginare quali meraviglie ci siano sotto la superficie: pesci, meduse coloratissime, coralli, buste di plastica 😀
Se vincerà l’opzione abbordagio
Vi darò un nuovo personagio 😀
Grazie un sacco di esserci e delle belle parole.
Ciao, ti auguro un’ottima e riposante notte
11/10/2019 at 17:23
Finalmente la notifica della tua nuova storia! Cos’hai fatto in giro questo tempo?
Mi piace molto questo scenario marino con i suoi protagonisti! Ad un certo punto sembrava di sentire il rumore del.mare che si infrange sugli scogli quando da piccola andavo a fare lunghe passeggiate sulla battigia e sul porticciolo vicino…
Ho votato per ” l’abordagio”, mi piace che alla storia si aggiunga anche qualche altro personaggio…
Buona scrittura…
11/10/2019 at 22:35
Ma guarda te, ho risposto sopra!
10/10/2019 at 11:41
Da quello che ho capito, vuoi fare delle parodie ai libri di testo, ai romanzi ed alle epopee del passato. Il tuo Nic name ricorda Harry Potter, il titolo del libro ricorda un vecchio mito eroico dell’epoca sumera Gilgamesh ed il sotto titolo Il vecchio e il mare, ricorda un romanzo famoso di Ernest Hemingway.
10/10/2019 at 11:57
Buongiorno, Sauro, e benvenuto!
Non userei il termine “parodie”, mi piacerebbe più pensare a “rielaborazioni”, almeno per una delle tre fonti che hai indicato (ne confermo due su tre, perché per quanto riguarda i “libri di testo”, se li ho parodiati/rielaborati l’ho fatto in modo inconsapevole 😀 😀 ).
Per quanto riguarda il titolo/romanzo, poi, non so se si capirà in seguito il perché della scelta: diciamo che cerco sempre di trovare un tema che leghi i titoli di tutti i dieci capitoli. Non sono sicuro che questa volta ci riuscirò, ma è solo un piccolo gioco. Come del resto il nome: mi piaceva un sacco la foto del bimbo con gli occhiali tondi, mi serviva l’avatar di un bimbo e così… ma basta, sto spiegando troppe cose, va a finire che mi fai confessare cosa ha detto la bambina/tartaruga.
Ti ringrazio un sacco di esserci, ci vediamo presto
10/10/2019 at 10:00
Buongiorno Erri, erano mesi che attendevo una tua nuova avventura, non immagini quanto sia felice di ritrovare la tua fantasia svolazzante tra queste pagine! Mi mancavano i tuoi sogni e le tue magie, rileggerti è stata una vera e propria brezza d’infanzia… Grazie, per non aver abbandonato la piattaforma e per le risate che continui a regalarmi!
Che dire di questo incipit? Strabiliante non è la parola giusta, ma non saprei proprio come definirlo, purtroppo non ho la dote di inventare paroloni come te e far sembrare tutto magico… In ogni caso rimango sempre a bocca aperta davanti alla strana e intrigante perfezione dei tuoi capitoli! I personaggi ancora una volta si delineano già nelle prime righe e sembra già di conoscerli da sempre…
Sono davvero curiosissima di leggere il proseguo, per vedere dove ci porterai!
Nel frattempo voto per l’abbordagio, magari di una nave sirena o di un sottomarino balena… Chissà cosa ci aspetta!
Grazie di tutto, e buona giornata!
10/10/2019 at 12:52
Buongiorno, Naomi, benvenuta e bentornata!
Ma certo che immagino quanto sei felice: lo sei una frazione di quanto lo sono io a leggere le tue parole 😀 😀
Grazie, grazie un sacco, davvero!
Eh, sì, sono mancato molti mesi, non so bene neanch’io perché. Ma a dirti la verità, non so bene neppure perché ho ricominciato a scriverci… diciamo che sono ipersocratico: Socrate almeno sapeva di non sapere, io invece “non so se so di non sapere che so di non sapere…” eccetera 😀 😀
Anch’io non so bene come proseguirà questa storia. Lo scopriremo insieme, come al solito grazie all’ispirazione che mi infonderete con le vostre parole.
Grazie a te, di vero cuore!
Ciao, ti auguro settimane di gioia così completa e spensierata da potersi senz’altro definire infantile 😀
07/10/2019 at 18:53
Carissimo Erri,
non sai che piacere mi fa aver ricevuto notifica dell’inizio di una tua nuova storia!
Ricordavo con piacere la tua “fantastica fantasia” e l’assoluto stile che hai nell’esprimerla.
Come in ogni tuo racconto ritrovo la magia che sempre mi ha incuriosito e che mi fa sentire piccolo, spensierato e felice 🙂
Vista la simpatia nella scrittura delle tre opzioni, sclego l’abbordagio!
A presto
07/10/2019 at 22:56
Carissimo Veners,
Mi metti di fronte alla mia inadeguatezza come professionista… no, esagerato!… prosumer… no, non è neppure italiano… come… boh, come “appassionato della parola”. MI sento inadeguato perché non riesco a trovare le parole per risponderti, per farti capire quanto il tuo commento mi fa piacere. Be’, credimi sulla… parola 😀 , è davvero tanto 😀
Spero di meritare tanta fiducia, e spero di farvi, anzi, di farci sentire tutti un po’ più piccoli e spensierati 🙂
Grazie, davvero!
Ciao, ti auguro che qualcuno, con poche parole, ti faccia stare bene come hai appena fatto tu con me 😀
07/10/2019 at 16:16
L’incipit mi ha fatto venire voglio di tornare al mare; peccato non portarlo farle!
Opto per un naufragio. Sorprendici.
Al prossimo capitolo.
07/10/2019 at 16:30
Buonasera, Rossella… Chissà, qui dalle mie parti, se solo si quieta un po’ il maestrale, non è detto che anche ottobre non ci riservi qualche weekend di sole e salsedine 😀
Sorprendere i lettori è la mia principale aspirazione… uhm, no, aspetta, la prima è divertire, ma forse è ancora più difficile, quindi va benissimo sorprendere 😀
Ciao, ci vediamo presto
07/10/2019 at 15:59
Con un inizio da fiaba, io mi aspetto l’arrivo del malvagio. Anche un genio ci sarebbe stato bene, con una bimbaruga che parla arabo o fors’il farsi, ma mancava l’opzione (e la rima, lo so)
Erri, Porta-ci con te in un’altra immaginosa e rocambolbambinesca avventura, si salpa
(ok, i giochi di parole lasciano a desiderare, ho improvvisato XD)
07/10/2019 at 16:27
Buonasera, Maan Keno! Ecco, vedi, bimbaruga mi sarebbe piaciuto scriverlo io 😀 solo che volevo fare il parallelo Tartaruga Ninja/Bimba che comunque non s’è capito 😀
Ti ringrazio un sacco per essere qui, spero che l’avventura sia sufficientemente rocalbolbalbambolbam… quella roba lì insomma 😀
Ciao, ti auguro un oceano di ore interessanti 😉
07/10/2019 at 12:04
Un abbordagio (con una g sola, mi raccomando 😉 ).
Bentornato! Le tue storie son sempre fantastiche. Non son riuscito a capire se quello tra la bimba/tartaruga ed il marinaio è un dialogo tra sordi o se qualcosa si capisce ma tant’è 🙂
Ciao 🙂
07/10/2019 at 12:34
Buongiorno, Red Dragon!
Grazie un sacco per i complimenti, mi fanno davvero piacere!
Spero di far capire tutto meglio nei prossimi capitoli 😉
Ciao, ci vediamo presto!
07/10/2019 at 07:46
Ciao Erri,
bentornato! Ho capito un terzo di quel che hai scritto, ma va bene… 😉
Bello questo incipit salmastro, pieno di profumi, rumori melodiosi che un po’ sanno di nostalgia per l’estate appena trascorsa.
Mi piacciono le tue storie, sono certa che questa sarà bellissima e mi aspetto un’avventura incredibile, magari in fondo al mare? Per questo ho votato per il naufragio e aspetto di sapere che cosa cercava di dire la piccola tartaruga (?) al vecchio e come ha saputo il suo nome.
Alla prossima, Erri. Ottimo inizio, come sempre 🙂
07/10/2019 at 09:55
Buongiorno, keziarica! Bentornata e benvenuta! Grazie per i complimenti, spero sinceramente che la tua certezza si avveri, anche a me piacerebbe scrivere una “storia bellissima” :-D, ma per il momento è già molto diversa da come l’avevo immaginata. Eh, passare dalle idee all’inchiostro non è facile 😀 😀
Grazie un sacco per esserci, farò di tutto per meritare la tua fiducia!
Ciao, cii vediamo presto!