La scoperta

Storia quotidiana di Gianni

In un paesino di campagna, nell’entroterra di un’isola abitava un ragazzo di quindici anni appassionato da quando era bambino di animali leggendari, questo lo portava a distrarsi spesso in classe e farsi riprendere ripetutamente dai suoi insegnanti.

Si chiamava Gianni e non tutti sapevano che era molto intelligente, colpa della sua mancanza di concentrazione a scuola. Quello che gli interessava era scoprire nuove specie viventi di animali e piante. Credeva nell’esistenza di extraterrestri ed aveva una cerchia molto ristretta di amici, i pochi che lo apprezzavano per com’era. Non amava molto la compagnia di chi non conosceva o di chi sapeva appena nome e cognome. Era un paese dove tutti si conoscevano ed erano molto cattolici. Esisteva un’unica chiesa dove tutti si dirigevano a pregare ogni domenica e durante le feste comandate. A casa aveva enciclopedie sugli animali e sulle piante da quando era bambino e non voleva buttarle, era il suo unico interesse. Ogni mattina si dirigeva nel bosco a qualche metro di distanza dal paese per scoprire nuove razze di animali o semplicemente per isolarsi. nessuno sapeva della sua passione, a parte i genitori, il fratello maggiore e i pochi amici che aveva. A volte li piaceva pure cantare ed era ben intonato. Uno dei suoi amici, Antonio, era molto spirituale ed amava le religioni orientali e fare meditazione, spesso lo faceva nella sua cameretta per non essere disturbato.

A volte gli insegnanti gli davano una valanga di compiti da fare a casa che non aveva tempo di impegnarsi nei suoi reali interessi, anche se quello che uno impara a scuola è importante, ma purtroppo non esistevano le materie che lo interessavano realmente. Aveva da poco imparato ad usare il computer e benissimo, molto più degli altri, solo che i genitori non glielo avevano ancora comprato, perché volevano che prima doveva prendere i voti oltre la sufficienza e non volevano vederlo immerso nei videogiochi come molti ragazzi della sua età. Purtroppo solo in estate riusciva a farsi le passeggiate nel bosco, colpa dei troppi compiti e lui voleva studiare fino alla fine per capire la lezione. Serviva a prendersi il diploma che gli serviva per avere un posto di lavoro ed essere autosufficiente. Neanche in televisione c’erano cose che lo interessavano, a parte i cartoni animati e le serie televisive che seguiva assiduamente.

Durante la notte, non prendeva facilmente sonno, perché conversava sottovoce con il suo bisnonno, che in realtà era solo una presenza spettrale assieme alla sua bisnonna.

Conosceva perfettamente i loro nomi; Agata e Ciro e sin dall’infanzia aveva stupito i loro genitori per le sue testimonianze, perché non gli avevano mai parlato di loro, lui conosceva tutto di questi suoi antenati, soprattutto come andavano vestiti ed erano sempre con lui,spesso e volentieri a dargli buoni consigli. Sentiva le voci e questo dava fastidio a suo padre che non ne voleva sapere di queste cose, essendo scettico e troppo materialista.

Il bisnonno era stato un vero gentiluomo elegante, colto e molto intelligende ed educato. Giacca nera stile vittoriano, camicia bianca sotto il gilet, pantaloni lunghi, cilindro nero in testa, baffetti all’insù, senza barba. La bisnonna aveva un abito lungo e stretto in vita, parasole decorato e capelli ricci naturali. Erano molto amichevoli con lui sempre, soprattutto la sera tardi quando potevano conversare con lui senza problemi. Il padre e la madre volevano che smettesse di dire queste cose, il fratello maggire lo appoggiava, perché era pure lui appassionato di questi argomenti ed anche di extraterrestri.

Suo fratello Adolfo aveva diciassette anni ed andava pure lui nella stessa scuola, solo che lui era molto più attento in classe.

Giulio, un altro suo amico, era appassionato di miti e leggende, soprattutto nordiche, perché era appassionato del popolo fatato e teneva un diario segreto, dato che era figlio unico.

Arrivò finalmente il periodo natalizio e lui andò a citofonare a casa di Gianni per sapere se c’era.

“Chi è?” Rispose la madre

“Sono Adolfo, può scendere Gianni” Rispose

La madre disse per citofono: “Sta ancora studiando, quando finisce potrà uscire”.

“Va bene, passo più tardi” Rispose e se ne andò.

La madre chiuse il citofono ed andò a parlare con suo figlio: “Gianni basta studiare, è venuto il tuo amico, perchè non lo vai a trovare?”

Lui era molto affezionato ai suoi due amici che aveva: Antonio ed Adolfo, chiuse il libro che stava studiando, si vestì con calma e si diresse verso le scale per poi uscire di casa. Si incamminò per le strade del suo villaggio a cercarlo e lo trovò che stava seduto su una panchina.

“Ciao Adolfo”

“Ciao Gianni, vieni che ti devo mostrare delle cose”.

I due amici si incamminarono verso la casa dell’altro.

Cosa mostra Adolfo al suo amico?

  • Per un po' si parlano e dopo ognuno a casa propria. (0%)
    0
  • Lo invita a giocare ai videogiochi. (0%)
    0
  • Alcune foto del popolo fatato che ha scattato da cellulare. (100%)
    100
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

12 Commenti

  • Rieccomi, Luigi. Ah ah, anche qui vedo dei (quasi) serpenti che parlano, le nostre storie hanno qualcosa in comune 😀
    Ho letto i dieci capitoli tutti insieme e mi sento di raccomandarti una cosa semplicissima e importantissima: rileggi qualche volta, prima di postare il capitolo, ci sono molti, troppi refusi evitabili!
    Per quanto riguarda il racconto, avrebbe certamente beneficiato di un po’ di pianificazione: l’idea che dà è che tu sia andato “a braccio”, scrivendo quello che ti passava per la testa in quel momento, senza preoccuparti troppo di dove volevi andare a parare: parti col “piccolo popolo”, prosegui con la criptozoologia e concludi con creature rettiliane (aliene). Anzi, in realtà non concludi, perché rimangono troppi punti aperti. Per la prossima storia ti suggerirei, prima di postare anche solo il primo capitolo, di farti uno schema di massima di ciò che vuoi raccontare.
    Ciao, ti auguro un ottimo weekend

  • In verità mi piacerebbe che gli criptozoologi avvistino per prima la creatura rettile umanoide ma siano i ragazzia fotografarla per prima, così imparano a voler defraudare gli altri delle loro scoperte 😉
    Ma visto che l’opzione non c’è, voto che i criptozoologi si stufano 🙂

    Ciao 🙂

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi