Tecnodroidi

Occhi di Giada

Terra, Villa della Signoria Visconti

Occhi di Giada (Giada per gli amici), una Mutata Maggiore Gatto Nero, sta tornando dopo aver fatto la spesa. Porta due bustone nelle mani ed un altra con la sua lunghissima coda prensile. Le sue zampe di gatto hanno un passo assolutamente silenzioso. Si avvicina alla recizione della villa e salta in un balzo il muro alto quasi tre metri, attraversa il giardino e raggiunge l’entrata della servitù. Trovandosi le mani occupate, usa il muso per afferrare il batacchio e sollevarlo. Quando lo lascia andare, si sente distintamente il suono di un gong. Poco dopo la porta viene aperta e Giada entra nel palazzo. Attraversa il corridoio e raggiunge la cucina.

«Spesa fatta!» annuncia mostrando le buste.

Giada è un po’ una serva, un po’ una cameriera, un po’ una tata ed un po’ tutto il resto. Sempre allegra ed ottimista, anche se qualcuno dice che è un po’ svampita. Il suo vestito è quello classico, nero col grembiule bianco; la gonna è tuttavia corta e da cui sbuca la sua lunga coda. È privo di maniche. Avendo lei un manto nero come la notte, il vestito sembra invisibile. Due sguattere corrono a prendere le buste; i loro occhi gemmati rosa indicano che sono due Mutate di Classe Servant. Sorridono tra di loro ma non si scambiano una parola. Mentre la spesa viene controllata, Giada si guarda intorno con i suoi occhi felini che le danno il nome mentre il suo nasino blu annusa freneticamente cercando di capire che pasti verranno preparati oggi. Immagina sempre di fare chissà quali pasti, poi dovrà accontentarsi degli avanzi che gli lasciano i Signori Visconti. Per fortuna riesce sempre a “rubacchiar” qualcosa, grazie alla complicità degli altri Mutati Servant.

Non appena viene dato l’ok, Giada si allontana dalla cucina ed a grandi passi raggiunge il piano superiore. Da lì una stanza dove si trova una culla. Si avvicina ad un mobile e controlla se il latte nel biberon e caldo. Poi si avvicina alla culla. Un bimbo paffutello con una chioma rada si sta guardando intorno incuriosito e sorride appena la vede. I suoi occhi grigi riflettono la luce in riflessi metallici. Giada mostra il biberon ed il bimbo allunga le manine, lo afferra e, dopo qualche tentativo, lo porta alla bocca ed inizia a succhiare voracemente. Giada sorride al piccolo: avrebbe voglia di stropicciarselo ma guai se gli lasciasse peli addosso. Si allontana così come è venuta.

Raggiunge un’altra stanza: questa è nel caos più totale. Sospira e si mette le mani ai fianchi.

«Dovrò fargli di nuovo la ramanzina» si lamenta.

Si mette a riordinare: a posto i libri, i giocattoli, i vestiti, rifà i letti e si avvicina all’armadio. Si ferma.

«Vi sento: so che siete lì dentro – dice – uscite fuori»

Le ante si spalancano e tre bimbe sbucano fuori, saltandole addosso e gettandola su letto.

«No! Ferme! Soffro il solletico!» dice Giada prima di iniziare a ridere a crepapelle.

Dopo averla stesa a suon di solletico, le bambine si mettono a grattarla, spettinarla, acconciarla e farle di nuovo il solletico quando prova a muoversi. Quando infine lasciano la stanza, Giada è diventata una palla di pelo!

«Piccole teppe!» dice lei divertita mentre si scuote per rimettere il pelo a posto.

Finisce di mettere in ordine ed esce. Incontra una donna alta e dai lineamenti severi. Indossa un abito marrone dalla gonna e le maniche lunghe ed un grembiule bianco.

«Governante» dice Giada facendo un inchino.

«Sei in ritardo» dice lei.

«Un pochino ma se potessi usare…»

La governante la zittisce alzando un dito.

«Te lo ripeterò un’altra volta e vediamo se ti entra nella tua piccola testolina» la picchia col dito.

«Ahi! Ahi! Ahi!»

«Siamo vicini ad una comunità Tecnodroide ed i Signori Visconti non vogliono niente che possa essere da loro contaminato. Quindi qui si fanno tutte le cose come una volta. E ringrazia che ti lascino usare la luce elettrica»

«Ringrazio»

La governante si porta una mano alla bocca per non far vedere che le è venuto da ridere.

«E non prendermi in giro»

La colpisce di nuovo col dito.

«Ahi!»

***

A sera Giada raggiunge la stanza delle tre bimbe e le trova che stanno saltando sui letti e prendendosi a cuscinate. Si siede e si mette a suonare un’arpa portatile mentre canta una ninnananna. Nel giro di pochi minuti le bambine hanno smesso di agitarsi e la stanno a sentire. Lei si alza e, continuando a suonare con la coda, le mette a letto. Quando stanno dormendo, spegne la luce e si allontana.

Torna nella stanza col pupo e lo vede che sta dormendo. lo prende in braccio e, facendo un sacco di fusa, attraversa i corridoi ormai bui, fino ad arrivare ad una porta. Lì sopra vi è un cartello, lo legge, lo ripiega e lo mette in un cestino.

«Mi sa che tu imparerai prima a fare le fusa che a parlare» sussurra.

Sorridendo alla propria battuta, Giada raggiunge la sua stanza nel sotto tetto, dove si trova una culla di legno circondata da paglia. Adagia il pupo nella culla, si toglie il vestito appendendolo all’attaccapanni, si mette a quattro zampe e si acciambella intorno alla culla.

Nel prossimo episodio ci sarà una sorpresa: dove?

  • Alla Passeggiata del Gelsomino (75%)
    75
  • Al parco (25%)
    25
  • Alle giostre (0%)
    0
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65 Commenti

    • Nel commento sotto c’è scritto il perché, comunque il sistema è andato in crash mentre scrivevo. Ho controllato che vi fossero nove capitoli e ho riscritto il decimo. Quando ho pubblicato son comparsi entrambi i capitoli!

      Ora vado a scrivere la seconda parte: ti aspetto lì ^_^

      Ciao 🙂

  • Ok, non so cos’è successo ma son comparsi due ultimi capitoli. Il primo in una stesura prima del crash ed il seconda nella seconda stesura dopo il crash! Considerate il capitolo 11 come ultimo…
    Se posso domani inizio la seconda parte, ma non garantisco. Alla peggio, Martedì prossimo 🙂
    Se avete commenti e suggerimenti, sono qui ^_^

    Ciao 🙂

  • Immaginavo che ci dovesse essere una seconda parte, troppo complesso per dieci episodi soli. E’ un peccato dover ridurre le storie come questa nei pochi caratteri a disposizione, perché obbliga a fare dei salti nella narrazione a scapito dell’approfondimento dei personaggi e di tutto il contesto. Vuol dire che mi prenoto anche per la seconda parte, intanto vediamo come chiudi questa. Però Giada è meravigliosa!

      • Avevo votato per la sorpresa, e sorpresa è stata. Bell’idea quella del gemello buono! E’ tutto un po’ complicato per i miei gusti, a volte mi perdo tra le tecnologie, ma il filo della storia è interessante. Riguarda dopo che hai scritto, stai andando di fretta e complichi i discorsi: “decide di portare a far fare un giro alle bambine” può semplicemente essere ” decide di portare le bambine a fare un giro”.
        Però sempre meglio di me, che invece sto attenta ma ci metto un mese tra un episodio e l’altro.. A dopo!

        • Sì, ogni tanto arizigogolo con le frasi… beh, l’importante è che si capisca.
          La fantascienza è interessante perché ti fa vedere cosa “che nessun umano ha mai visto prima” ma richiede un po’ più di concentrazione 😉

          Ci leggiamo alla seconda parte (vedo se riesco a scriverla ora).

          Ciao 🙂

  • Nelle tue storie ci sono un sacco di belle idee, come quella del fiore carnale, che tra l’altro come altre cose viste in precedenza fa un bel contrasto con l’atmosfera più leziosa di questa storia. Tra l’altro ci avviciniamo al finale, ma non è questa l’impressione che ho avuto leggendo, sembra ci sia ancora molto da raccontare. Comunque, per il prossimo capitolo direi di riportare in scena maschera di gatto…

    • Come ho detto nel commento più sotto, la cosa mi è sfuggita di mano: pensavo di fare un inizio lento per far conoscere meglio i personaggi ma mi ha preso troppo tempo rispetto a quanto preventivato e quindi dovrò andare ad un seguito. Sarà esperienza per la prossima volta (sempre che imparo 😛 ).
      L’idea che voglio dare è proprio questa: un’atmosfera in apparenza serena ma che, a ben guardare, non è così serena 😉

      Sto pensando ad una fine prima parte col botto: vediamo se ci riesco 🙂

      Ciao 🙂

  • Mi piace molto quando una storia prende una piega inaspettata e questa svolta quasi cronenberghiana in un racconto finora tutto zuccheroso mi ha davvero colpito, bravo! Forse per caricarla ulteriormente avrei rallentato un po’ il ritmo e impiegato qualche carattere in più per approfondire le reazioni dei personaggi e in generale questa nuova ambientazione così diversa da quanto abbiamo visto finora, ma son gusti. Per il prossimo andiamo dai Tecnodroidi!

    • Il problema è che avevo un ex-equo e non mi sono bastati i caratteri per inserire tutto. Avevo inserito le reazioni e le ho dovute cancellare; avrei potuto spezzettare il capitolo ma non avrei avuto delle opzioni interessante da inserire e volevo mantenere entrambe le opzioni scelte.
      Col prossimo capitolo si entra nel vivo dell’azione (spero) 🙂

      Ciao 🙂

  • Tornano dai Visconti.
    Ma Red, tu su The Incipit sei un caxxo di veterano vero! Cioè sei costante, perpetuo, infallibile, invidiabile! Quando ho visto che non hai mai lasciato The Incipit ti volevo fare un monumento.
    Io lo confesso, sono stata su un’altra piattaforma e seguire anche questa era impossibile. Infatti ora sto recuperando perché pubblico qui in questo periodo natalizio che mi ricorda i miei esordi e il bellissimo periodo di scrittura creativa che ho avuto qui dentro. Ma tu sei veramente da applauso. Conosci wattpad? Non per spostarti altrove, eh, sia mai, ma per capire se posso leggerti anche oltre ai bivi.
    Detto questo, giuro che ho letto ogni episodio e la tua fantasia mi ha risucchiato, ma che hai al posto delle idee, raggi ultrasonici? Ma come ti vengono?
    Seguo, gioco. Alla prossima. Grande.

    • Ciao! Alura, diciamo che mi piace molto questa cosa del racconto che viene sviluppato grazie alle idee dei lettori… anzi, diciamo che mi ha catturato proprio.
      Le idee ne ho tante sulla mia testa e molte altre storie da scrivere.
      Wattpad lo conosco e ci avevo fatto un pensiero. Ha però due difetti:
      1) l’interazione con gli utenti è ridotta al minimo: mentre qua oltre a leggere si gioca, lì si legge solo. Potrebbe essere adatto ai racconti completi che attualmente pubblico sul mio sito ma… vedi punto 2.
      2) è estremamente dispersivo. Ha tantissime categorie ed è troppo dispersivo: è praticamente impossibile farsi vedere o trovare qualcosa di interessante a meno di non prenderlo come un vero e proprio lavoro (cosa che non mi va). Inoltre ho notato che sono pochissimi quelli a cui importa qualcosa di quello che leggono; forse anche qui, ma già il fatto che devi votare per mandare avanti la storia, ti obbliga a partecipare.
      2b) Qui la community è più piccola (un po’ troppo in realtà, almeno rispetto agli esordi) ed è quindi più facile trovare bei racconti da leggere e gente che vuole leggere le tue storie. Inoltre la possibilità di giocare è per me un impulso ulteriore a partecipare, rispetto alla mera lettura. Questo non significa che non abbia trovato bei racconti su Wattpad e simili, ma è dannatamente difficile. Non essere letto per non essere letto, tanto vale che li tengo sul mio sito ^_^
      Se poi un giorno il panorama dovesse mutare, allora potrei farci un pensiero 🙂

      Ciao 🙂

  • Non so se sono riuscito a rendere i giusti sentimenti: ho dovuto fare un bel po’ di tagli… Se qualcuno ha quakche idea per un miglioramento me lo faccia sapere ^_^

    Vi informo che Martedì prossimo è la Vigilia di Natale e quindi sarò impegnato col Cenone. Farò arrivare il prossimo capitolo Lunedì sera, così non vi lascio troppo soli ^_^

    Ciao 🙂

  • Ciao, questo capitolo mi piace ha riportato il giusto mistero e la tensione nel racconto.
    Ho votato perchè Giada possa scoprire il patto stipulato per avere Costantino e cioè scoprire la matrice tecnodroide.
    Concordo con te che la lunghezza dei capitoli è troppo ridotta per poter inserire tutta una serie di concetti socio-politici, ma mi attenderei qualcosa nei prossimi capitoli.
    A presto.

    • Ciao! Grazie per il commento. Spero di riuscire ad inserire quello che ho in testa: non ho un piano prestabilito e scrivo di getto per assecondare i voti (ho solo una linea guida, diciamo) ed a volte questo mi fa perdere di vista l’obbiettivo, salvo poi tentare di recuperarlo 😉

      Ciao 🙂

  • Ciao, rispondo alla tua domanda dicendo che in questo periodo sono stato molto occupato, è per questo che non ho trovato il tempo di leggere i tuoi ultimi capitoli. Ma ho recuperato ora.
    Visto che me lo hai esplicitamente richiesto nella chat del mio racconto, farò una valutazione complessiva dela tua storia, ovviamente comparandolo con la mia aspettativa e immaginazione (più che opinabile).
    La tua storia è molto carina, lineare e bucolica. E’ decisamente fantasy, scivola forse però troppo verso la favola (per ora).
    Mi piace, ma per me il genere fantascientifico è molto più basato su tecnologia, scienza, sociologia e cultura.
    Mi piacerebbe sapere dove si trova questo mondo, come e perchè esistono più “razze” diverse, come una è diventata dominante, cosa fanno i Padroni e come è il loro rapporto con la morale
    ( come scelgono tra bene e male).
    Come vive la razza dominata lo hai descritto molto bene ,mi piacerebbe sapere perchè subisce senza reagire, perchè sembra vivere scollegata dai problemi del suo mondo: è una brava domestica, ama i bambini, ma sembra non interessarsi di altro e non dichiara di avere progetti o aspettative in questa vita.
    Ti ho scritto tantissime richieste, forse troppe ma io vedrei con piacere approfondite alcune di queste parti.
    Un saluto e un grazie per aver contribuito a risvegliare la mia immaginazione.
    Ciao.

    • Allora ti rispondo subito dicendoti che questo racconto è il seguito di altri due ed alcune cose sono state definite in detti racconti. C’è un file che descrive il mondo nel mio sito (trovi il link nel primo commento in fondo) che aiuta meglio a delineare alcune cose.
      Purtroppo i caratteri sono tiranni: quasi tutte le tue domande avrebbero dovuto avere risposta fin dal capitolo 3 ed invece non sono riuscito a farli entrare (anche l’incontro coi Tecnodroidi speravo mi venisse meglio). Non so nemmeno se riuscirò a farli entrare in questo capitolo che sto scrivendo ma sicuramente aprirò il resto dello sguardo sul mondo, non appena Giada incontrerà qualcuno/qualcosa che metterà in dubbio le sue certezze.
      Attualmente Giada è felice: in quanto Mutata Maggiore lei è stata creata per servire gli umani (fino ad un certo punto) ed è felice se può servire gli umani. Allo stato attuale non desidera altro (a parte essere trattata un po’ meglio, magari). Ti posso anticipare che il suo mondo presto gli crollerà in testa…

      Ciao 🙂

  • Dal momento che questo è stato un capitolo tranquillo direi di scombussolare un po’ le cose nel prossimo, quindi voto per il TROPPO!
    Ti segnalo un refuso, “su una piattaforma che li portANO”, e quello che è forse un errore di riscrittura: la capo sezione tecnica si chiama Kirat come viene introdotta o Kira come viene chiamata nel resto del capitolo? 😀

  • Mi piace la tua gatta mutante. Il mondo che hai creato è un po’ complicato per me ma credo di riuscire a seguirti. Sono in attesa di vedere i padroni di casa, che si prospettano alquanto antipatici. Posso farti un piccolo appunto? Stai più attento ai dettagli. Hai scritto che Giada non aveva il permesso di prendere in braccio Cosino per via del pelo, poi però lo porta addirittura addosso (o forse una volta ha la veste e una no?) col …trasportino, che è una gabbietta per animali.. Perché non un marsupio, come fanno le mamme? Beh basta, la storia viaggia, aspetto il seguito. 🙂

    • Il trasportino sarebbe un marsupio però… beh, se cerchi trasportino marsupio ne troverai l’immagine (sì è per cani e gatti), solo un po’ più rigido difatti può trasformarlo in seggiolone. C’è un motivo per cui usa il trasportino, forse lo inserirò nel prossimo capitolo (non so se avrò lo spazio).
      Per quanto riguarda la prima domanda: non può coccolarlo ma, come ho detto nel primo capitolo, lei indossa un abito, quindi può trasportarlo, solo che non gli deve lasciare peli addosso. E se lo vuoi sapere, sì se lo coccola pure, solo lontano da sguardi indiscreti 😉

      Ciao 🙂

  • Bel capitolo con tutta un’introduzione molto tranquilla e quotidiana fino al twistone finale, bravo 🙂 Per il momento direi che Giada debba tenersi quello che ha scoperto per sè, in fondo non sa se i genitori lo sappiano o meno, potrebbero saperlo e volerlo nascondere e in caso lei diventerebbe una testimone scomoda, viceversa se non lo sapessero vista la loro mentalità sarebbe Cosino ad essere in pericolo!

  • Eccomi! L’inizio lento mi è piaciuto molto, come sai anch’io ho la tendenza a iniziare con calma… E poi prendermi tardi e accelerare sul finale ?
    Questo tipo di fantascienza mescolata con il fantasy, dove convivono animali antropomorfi, alieni e mutanti, ma tutto con toni piuttosto leggeri, mi ricorda molto un certo tipo di fumetto francese che ho sempre apprezzato. Ho letto il link che ci hai lasciato ma l’ho fatto dopo aver letto il primo capitolo e devo dire che non l’ho trovato necessario, il che per me è un pregio. Già da questo inizio infatti tratteggi piuttosto bene l’ambientazione (che ovviamente va ancora scoperta in buona parte) e lo status quo della protagonista, che tra l’altro è davvero simpatica, senza che ci sia bisogno di conoscenze pregresse sulle altre due storie. Per il prossimo capitolo voto la passeggiata. A presto!

    • Mi fa piacere che hai provato a dare un’occhiata alla precedente storia e del tuo feedback perché io ho un’idea di quello che voglio trasmettere ma non ho idea di come venga recepito dagli altri 😀

      Attualmente la passeggiata va per la maggiore, ma c’è tempo fino a Martedì ^_^

      Ciao 🙂

  • Ciao, Ben fatto questo primo capitolo, che presenta un mondo fantasy, non esente da problemi.
    Giada è contenta e si muove in un mondo che sembra a prima vista tranquillo, ma che nasconde forse una rigida divisione in caste.
    Con riferimento alle domande non saprei quale scegliere: è chiaro che la storia entrerà nel vivo con questo incontro e il luogo non è molto importante, ma forse è meglio scegliere un bel parco come ambientazione.
    Attendo il prossimo capitolo.

  • Ciao ?,

    Dunque… la tua storia mi è piaciuta. Molto fiabesco , permettimi il paragone, questo primo capitolo, più che fantascienza ( non è una critica eh ndr).

    Giada è assolutamente adorabile, lasciatelo dire, e mi ha fatto immergere subito nella sua vita e nella storia ( Eccellentemente raccontata devo dire, 2ª ndr).

    Passiamo però adesso alla parte brutta, quella dove faccio il rompiscatole e ti segnalo alcuni piccoli refusi: (tranquillo, io sono peggio, 3ª ndr)
    Roba di poco conto, come recizione al posto di recinzione o a volte troppi punti esclamativi ( ma questa è più una cosa mia che un errore in se, perdonami, 4ª ndr).

    Comunque fatto questo noioso pippone (che meglio mi sparo ad una gamba, 5ª ndr), ti volevo segnalare una cosa:
    Ed; Ad; Od, usali sempre con la vocale di competenza che suona e va meglio. ( anche se immagino già lo saprai, 6ª ndr).

    Ok, adesso spero tu non mi odi troppo, ma ho preferito fartelo presente per migliorare tutto.

    Vediamo dove ci porti ?

    • Vi porto in un mondo fantascientifico un po’ particolare, come vedremo nei prossimi capitoli. Questa volta anziché buttar subito otto milioni di termini fantascientifici, mi solo limitato ad introdurre solo i Mutati ed accennato ai Tecnodroidi. Ho creato una situazione, quella della Signoria Visconti, che nel corso della storia risulterà surreale ma perfettamente funzionante allo scopo.
      I refusi continua segnalarli perché è meglio saperli. Riguardo le “d” eufoniche mi hanno insegnato che vanno davanti alle vocali e mi è diventato automatico farlo (non me ne accorgo nemmeno).

      Ciao 🙂

  • Il gatto è sicuramente un animale che affascina tutti. Io trovo che rasentano il soprannaturale. Non mi stupisce che spesso siano i protagonisti di un racconto.
    Il tuo stile nello scrivere è ormai riconoscibile. Questo è il terzo racconto che leggo. Sei minuzioso nelle descrizioni e abbondante nei dettagli.
    Ora la storia è davvero appena tratteggiata per poterti dire cosa ne penso.
    Attendo il tuo aggiornamento.

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