Dove eravamo rimasti?
GRANDI PROMESSE IRIDATE
Il matrimonio era uno di quei momenti che avevo sotterrato senza croce in un angolo buio della mia memoria, sperando che nè il tempo nè nessun altro avrebbe mai osato una riesumazione.
La mia piccola codarda è di una bellezza lacerante in quell’ abito bianco che qui a noi fortunati del primo banco lascia intravedere una generosa porzione di schiena.
Come negarle la mia presenza nel giorno più importante della sua vita?
Come mascherare il dolore che mi sta consumando il torace dall’interno, per evitare di ferirla a morte?
Come resistere al caldo tropicale di questa minuscola chiesa satura di sconosciuti e a tutti questi punti interrogativi che mi rimbalzano in contemporanea nella testa?
Di lui ricordo a fatica altre informazioni oltre al nome, tra gli amici e i parenti di entrambi nessuna presenza vagamente degna di nota: sento la mancanza della Strega come mai prima.
La zia di lei, fiera portatrice d’odio nei miei confronti fin dai primi istanti, mi squadra da dietro il ventaglio di pizzo con un espressione di pena a stento coperta dal rossetto e dal cerone: so che nemmeno l’alcool mi riuscirà ad alleviare i pensieri.
Questa giornata non finirà mai.
Alla lettura delle promesse di lei ricordo quelle fatte a me la prima sera.
Risucchio aria con la bocca tentando di riempire invano il senso di vuoto devastante.
Non piango. Andatevene tutti a, ma oggi ho deciso di non piangere.
Al bacio degli sposi e conseguente applauso mi dileguo con la scusa del caldo e prendo veloce l’uscita più vicina: l’acquasanta che mi passo sulla fronte sembra bruciarmi la pelle come acido.
Mi sveglio risucchiando l’aria come risalito da un’ apnea infinita, con gli occhi tanto spalancati da farmi male: se continuiamo così uno di questi incubi mi ucciderà. Non so come e non so quando, ma mi ucciderà.
Stasera vado allo staff party, deciso.
Non ne ho alcuna voglia, ho il morale tra la polvere e il pavimento, ma da questa situazione se ne esce soltanto facendo qualcosa di potentemente sbagliato e lo staff party mi sembra terreno fertile per un errore troneggiante e rigoglioso.
Gli occhi di Brigitta poi ieri sembravano promettere grandi cose parlandone, quindi è proprio il momento di un bel salto nel vuoto senza rete. Bendato.
Lo staff party è una situazione della quale avevo conoscenza solo grazie a libri e film, ma che ho iniziato a vivere sulla pelle qui in Londra.
Come nelle compagnie precedenti anche in questo riscontro i medesimi comportamenti, le medesime situazioni, mentre mi aggiro tra i vari capannelli di soggetti addobbati seguendo il tema della festa, per una volta meno annoiato del solito, prendendo appunti sul cellulare con lo sguardo curioso di Ivan Pavlov che osserva i suoi amati cani.
Più dei costumi o degli atteggiamenti festaioli mi ha sempre fatto specie la concezione dello staff party nella testa dei più come un momento al di fuori della normale concezione del tempo, come se la mattina seguente nessuno si ricorderà più quello che è stato visto, sentito, detto e fatto.
Ingestione alcolica senza vergogna, approcci non esattamente da quarta pagina del Galateo con qualsiasi soggetto si muova e respiri dignitosamente, consumo stupefacente di qualsiasi sostanza.
Senza negarsi poi di intasare i social con foto-testimonianze dello sfacelo.
E si che di psicologia io ho dato giusto qualche esame all’ università, ma forse il resto lo ha fatto la pratica sul palcoscenico, riguardo i meccanismi della mente umana: una sera sola di festa può tranquillamente compromettere la tua immagine nel seguito della storia ed io non ho voglia di venire guardato come un tossico o come un vecchio porco da domattina.
Ho bevuto e fumato quanto basta, ma senza fretta e con contegno. La testa è finalmente leggera, è almeno un paio d’ore che non guardo il telefono per controllare se ci sono messaggi della Strega e quando Serena è spuntata fuori da non so dove e mi è saltata al collo mi è anche venuta voglia di sorridere.
Però ora ultima birra e poi un inchino, giù il cappello da chef e tanti saluti, che noi domattina si ha una cucina da avviare.
Brigitta mi aspetta fuori nel parcheggio del locale: ha smesso i panni della cameriera, che comunque male non le stanno ed indossa un top che definire riduttivo è riduttivo.
La sua cadenza dell’ Est mi fa dimenticare tutto in un momento e i suoi occhi mi dicono che è la serata dove le grandi promesse verranno mantenute.
Tempo di una forte scossa emotiva per il nostro chef sopito
- Con un incidente ( in che senso chef? ) (0%)
- Con una telefonata che gli fa tremare le mani (100%)
- Con un incontro imprevisto (0%)

24/02/2020 at 00:32
Belle anche la chiusa. Mi farà piacere rileggerti.
Ciao
16/02/2020 at 20:46
L’ultimo episodio è meglio del dolce che mi ero immaginata all’ottavo episodio. Complimenti, sei stato bravo. Mi è piaciuta molto questa storia. ;-D
16/02/2020 at 23:06
Grazie cara… Felice di averti avuto qui fino alla fine 🙂
14/02/2020 at 02:01
Il tablet è stata una scoperta, entra persino si the incipit. In quanto a te, ho già espresso il mio parere, e non mi stancherò mai di ripeterlo: chapeau.
14/02/2020 at 17:29
Non mi stancherò mai è davvero calore. Puro. Significa che non te ne andrai.
Grazie Ale per il tuo prezioso e mai scontato supporto.
Sono fortunato.
❤️
10/02/2020 at 16:40
Sipario. Chapeau.
10/02/2020 at 13:26
Viva il cambiamento e la metamorfosi e bravo chi li sa raccontare. Bravo dunque! ?
04/02/2020 at 09:29
Ancora un capitolo in cui avvolgi il lettore in una spirale di frasi poetiche.
Molto bravo.
Teatro.
03/02/2020 at 19:22
Non posso che rinnovarti i complimenti. Finirai il racconto da mago? A teatro.
03/02/2020 at 18:44
Bello, brillante, godibile come pochi…
Vorrei suggerire al protagonista: se si vuole cambiare vita, come prima cosa si dovrebbe fare a meno di quel contenitore di tutte le cose passate che è il telefonino e lasciare che sia un’altra memoria a regalarci, magari, un po’ di nostalgia.
Al finale, ciao! ?
03/02/2020 at 12:17
Direi al ristorante.
Che bello questo capitolo. Suggestivo, colorato, profumato di sole e sale. Bravo, davvero.
03/02/2020 at 15:17
Grazie cara. L’ isola nasconde dietro di sé una vera e propria filosofia di vita e per me è stata una scoperta 🙂
28/01/2020 at 23:41
Ovvio che andrà al ristorante. Mi immagino che l’effetto di questo viaggio abbia influito parecchio sull’ispirazione per qualche dolce.
03/02/2020 at 15:18
Ih ih.. Ispirazion differente…vedrai ?
28/01/2020 at 12:49
Ristorante.
Altro piccolo capolavoro messo a segno da un vero artista!
03/02/2020 at 15:19
Esagerata ❤️
27/01/2020 at 18:48
Bella cartolina, potesse volesse trasferirsi al mare… … 🙂
Al ristorante, magari in mezzo a qualche situazione di conflitto creata da un personaggio maschile.
03/02/2020 at 15:20
Cartolina… Bello.
Grazie 🙂
Al ristorante… Ma per un’ altro motivo 😉
27/01/2020 at 18:39
Voto anch’io “al ristorante”. Sempre piacevole la lettura dei tuoi episodi.
03/02/2020 at 15:20
Grazie caro. Sempre un piacere averti qui.
27/01/2020 at 15:06
Che bella vacanza, ora però si torna al ristorante.
Bello, colorato: episodio molto rilassante… Voglia di partire!
?Ciao, alla prossima!
03/02/2020 at 15:21
L’ isola contribuisce sempre a far maturare riflessioni e voglie 😉
Grazie 🙂
24/01/2020 at 19:57
Recuperato. E ho votato per il regalo. Ogni episodio è stato un piacere da leggere, un’immersione piacevole tra i pensieri del tuo pastry chef. E tu ha saputo catturare quei pensieri con le giuste parole. Bravo. Ovvio che ti seguo.
24/01/2020 at 19:59
*hai
27/01/2020 at 03:17
Ciao cara. Giusto in tempo.. Un graditissimo ritorno 🙂
Eh.. La chiave è sempre la scelta delle parole giuste 🙂
23/01/2020 at 13:39
Il nostro chef si meriterebbe un vocale di quaranta minuti 🙂 ma credo che un regalo appropriato sia più nelle corde della Strega.
27/01/2020 at 03:16
Dalla voce giusta 40 minuti sono un regalo prezioso 🙂
Grazie cara. Sono sempre felice di averti qui 🙂
23/01/2020 at 11:56
Il senso di straniamento del protagonista e le sue tormentate contraddizioni sono resi molto bene. Alla fine, lui corre da chi continua a “stregarlo” anche da lontano… cosa accomuna maghi e streghe?
Cito due frasi che ho apprezzato perché sono di per sé un discorso:
…uno sfregio ad una vita dedicata al tormento creativo.
…nauseato dall’obbligo dell’interazione sociale tra colleghi
Risposta in whatsapp
27/01/2020 at 03:15
Grazie mille cara.. Maghi e streghe sono fatti della stessa materia oscura…si leggono… Si capiscono 😉
22/01/2020 at 13:19
Con una lettera. Che meraviglia, Marc, avrei sottolineato quasi ogni frase….
27/01/2020 at 03:13
Daiii.. Lo sai che la cosa della sottolineatura la subisco molto ❤️❤️❤️
20/01/2020 at 22:16
Un regalo.
Bello anche questo episodio. Complimenti.
27/01/2020 at 03:12
Grazie caro 🙂
20/01/2020 at 15:08
Innamorarsi per un tipo complicato può essere un labirinto pieno di trabocchetti, capisco la fuga…
Spero che trovi un regalo ad aspettarlo.
Ciao, buon viaggio!?
27/01/2020 at 03:11
Terribilmente complicato… Si parte.. Grazie xD
17/01/2020 at 13:31
Ciao Chef Marc, ho letto con crescente interesse questo tuo racconto e a quest’ultimo episodio ho votato fuoco perché mi sembra che sia il solo elemento a poter essere associato a un animo tanto passionale.
Molto curiosa di leggere il proseguo, complimentoni
20/01/2020 at 15:14
ciao cara, che piacere. Speravo tu arrivassi qui.
Spero di tenerti fino al finale 🙂
Il fuoco aiuta sempre, in qualche modo aiuta 🙂
16/01/2020 at 09:42
Che dire di questo Chef in continua trasformazione che ha due mani piene di scintille creative?
Fuoco.
20/01/2020 at 15:14
Il segreto è sempre nelle mani 🙂
Grazie cara 🙂
15/01/2020 at 22:04
Non bellissimo: di piu! Vagamente psichedelico, pieno di aria, vivace, assolutamente originale! Complimenti davvero! Ciao, al prossimo!?
20/01/2020 at 15:15
Ih ih…psichedelico mi piace… grazie mille.. spero di tenerti qui fino al finale 🙂
15/01/2020 at 19:48
Bello, molto bello, ben confezionato e col solito pizzico di magia.
Mettiamo fuoco.
20/01/2020 at 15:17
Eh quella ce la metto sempre… è meravigliosamente inevitabile 🙂 Grazie mille caro.
E fuoco sia.
15/01/2020 at 18:47
Dico foglie. Non ho parole, bellissimo tutto. Specialmente quando siamo tornati in terza media…
20/01/2020 at 15:18
Lasciare te che ne hai di meravigliose senza parole è tanto eh…
Grazie Ale <3
08/01/2020 at 10:34
Sempre interessante il modo come descrivi le altalene mentali ed emotive del protagonista, la sua reazione alle esperienze del mondo interiore ed esteriore. A tratti, prosa poetica.
Telefonata.
15/01/2020 at 17:43
Altalene mentali mi piace molto. Rende l’idea 🙂 grazie davvero 🙂
07/01/2020 at 23:19
Senz’altro la telefonata! Mi piace il tuo stile di scrittura.
15/01/2020 at 17:43
grazie caro 🙂
07/01/2020 at 22:55
Una telefonata (ma anche a Londra arrivano le telefonate dai call centers?).
Sempre piacevole la tua prosa e pregevoli le metafore che usi.
15/01/2020 at 17:40
Piacevole prosa suona davvero bene. Grazie caro <3
(spesso. Da numeri russo-esteuropei xD )
07/01/2020 at 22:41
Telefonata che gli fa tremare le mani, sia mai che la sposa pentita lo chiama e dice qualcosa di spettacolare!
No, vabbè, comunque, Marc,…. io niente, stavo copiando una frase pazzesca per riportarla qui per citartela e commentarla, ma subito dopo ne è arrivata un’altra e allora dovevo copiare e incollare pure quella ma subito dopo ne sono arrivate altre due e poi la quarta e la quinta e allora stavo per copiare e incollare qua dentro l’intero episodio. Sei un mostro. Ti adoro.
Un episodio sulla promessa. La promessa evasa, mai mantenuta, la promessa dichiarata, fatta e che torna. Complimenti.
15/01/2020 at 17:36
Tu mi farai arrossire fino alla morte <3
Gioia grande che tu abbia colto la declinazione dell' uso ed abuso del concetto di promessa.
grazie davvero. sempre troppo buona <3
04/01/2020 at 10:30
Ciao Chef Marc e Buon anno
Anche questo capitolo scorre senza sbavature. Ecco, a titolo di esempio, due frasi che mi sono piaciute “… ad aprire l’ombrello non ci pensi proprio, ma ci cammini sotto con la felicità dei bimbi.”
“… altre schifezze realizzate con più chimica che anima.”
In una maniera sbagliata ma molto intrigante.
PS perché il soprannome “Strega”?? Non ricordo.
07/01/2020 at 22:00
Ciao cara. Mi onora sempre quando qualcuno “coglie” papabili citazioni delle mie storie. Davvero. Grazie <3
ps non so ancora se lo spiegherò esplicitamente il fatto del soprannome… vediamo cammin facendo quel che si coglie 😉
02/01/2020 at 18:00
In un posto nuovo, anche se conoscendoti avrei detto con un po’ di apatia… perché tu concepisci il cambiamento sempre dopo lunghi momenti down in cui ti rifugi per assaggiarlo, per assaggiare il cambiamento, prima che si sia verificato. Come lo chef che pregusta e immagina prima di impiattare, come il mago che sogna e crea prima realizzare e mostrare al pubblico. E tu sei tutto questo. Ma sei anche di più.
02/01/2020 at 21:08
lunghi momenti di down e silenzio. Non si reagisce di pancia. Si fa silenzio e si pensa. Si pensa tanto. E solo poi…
Mi onora e mi fa pensare tanto (in positivo) quanto ormai tu mi conosca…
E il parlare di essere di più in un principio di anno così intenso… sono senza parole <3
Grazie <3
01/01/2020 at 12:19
Bello questo episodio, bello soprattutto c come descrivi il rapporto con la Strega, bello lo stile fluido. C’è un po’ di magia anche nelle tue parole.
01/01/2020 at 15:56
Temo anche nelle vene ce ne sia xD
Grazie mille caro… Sempre parole importanti per me 🙂
28/12/2019 at 09:46
Non importa se scrivi di cose già conosciute (almeno in parte) in storie precedenti, hai sempre un modo personale di raccontarle e questo fa la differenza.
Imprevisto
01/01/2020 at 15:57
Oooh. Mi fa piacere che tu lo colga… È importante grazie ?
27/12/2019 at 22:49
ahhh lo sai che mi piacciono le situazioni complicate…. un imprevisto davvero serio!!!!!
01/01/2020 at 15:58
Vediamo se questo ti piace ?
24/12/2019 at 18:05
A me piacciono i flashback quando sono ben raccordati al racconto, quindi ti metto alla prova.
Non hai la tastiera italiana, vero? Ogni tanto salta qualche apostrofo e qualche accento. Per il resto tutto bene, il racconto ha un bell’impasto.
Merry Xmas
01/01/2020 at 15:59
Oops. Sorry. Svista mia xD
L impasto è sempre importante? auguri e grazie ?
19/12/2019 at 14:39
Mago, se non avesse avvertito quella strega di Alessandra che eri tornato sotto nuova veste, non ti avrei trovato. E così siamo in tre veterani: tu, Giulia Menegatti e io.
Ti avrei comunque riconosciuto se avessi letto i primi due episodi: la tua Londra, i tuoi richiami autobiografici, il tuo stile di scrittura. Bravo come sempre.
La strega.
19/12/2019 at 19:36
Alessandra è magica 🙂
C’ è la Menegatti? Dove? *_*
Così vi seguo entrambi ^^
Grazie caro … ho vissuto parecchio dall’ultimo racconto… e ho immaganizzato ispirazioni 🙂
24/12/2019 at 16:18
*immagazzinato
18/12/2019 at 09:07
Un bel capitolo, molto godibile. Scrittura scorrevole, mai banale.
Peccato che, per ora, siamo solo in due a seguirti.
“la trasfigurazione da uomo qualunque a stregone dello zucchero” è solo una delle frasi che mi sono piaciute.
dal balcone di Serena
17/12/2019 at 12:01
Dal balcone di Serena.
Questo pezzo mi ha lasciata basita ma ci credo: ” ho dovuto imparare fin da subito che se stai affogando nessuno ti lancerà una ciambella di salvataggio, ma sarà più facile che qualcuno si faccia una zattera con il tuo cadavere.”
un episodio scritto daddio. sei bravissimo col diario di bordo e le metafore e le emozioni. ora andiamo in balcone…
17/12/2019 at 23:39
tu mi fai sempre arrossire <3
diario di bordo… come al solito trovi la parola chiave…
Grazie Ale…
15/12/2019 at 11:24
Buongiorno Chef
Il tuo incipit, che mi è piaciuto, scorre benissimo tra sogni, sonno e veglia, miagoli della micia, sentimenti, emozioni e pasticcini annunciati.
Dove ci porterai?
dritti al ristorante!
17/12/2019 at 23:38
Vi porto nel mio mondo… nella mia Londra….tra dolci, magie, pub e adrenalina 🙂
Grazie per essere qui 🙂
12/12/2019 at 21:50
Dritti al ristorante!!!!!
Magooo
grande sei tornato
lo sapevo che portavo fortuna
ahahahahahah
ok, storia intrigante che conoscevo un po’… bellissima….. ti seguo. vieni a sfidarmi! ahahahah
12/12/2019 at 21:49
Dritti al ristorante!!!!!
Magooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
grande sei tornatooooooooooooooooooooooooo
lo sapevo che portavo fortuna
ahahahahahah
ok, storia intrigante che conoscevo un po’… bellissima….. ti seguo. vieni a sfidarmi! ahahahah
17/12/2019 at 23:37
non ho resistito al tuo richiamo di meravigliosa sirena ^^
Non c’ è sfida però 🙂
Grazie tesoro :*