Dove eravamo rimasti?
Finalmente
L’areo sta decollando. Sono le sei di mattina e vedremo l’alba da quassù, il che non è niente male. Siamo sedute lontane, maledetta compagnia aerea che per avere due posti vicini si fa pagare oro. In realtà a mio parere non è poi così brutto, freme dentro di me l’attesa di atterrare e di avvicinarmi a te sapendo che siamo arrivate a destinazione. Mi hai regalato questo viaggio di qualche giorno in una città straniera. È stato un anno intenso e con questo regalo spuntato all’improvviso qualche sera fa mi hai spiazzato.
Da quando ci siamo conosciute sono cambiate molte cose. Prima fra tutte, mi sono trasferita da te non molto tempo fa. La tua casa, seppur piccola, è adatta per una coppia come noi. Tu sei sempre in giro a fare commissioni o nel tuo locale, mentre io la uso come base per ritornare dopo l’università e il lavoro, così ci incontriamo quasi sempre di sera per concludere la giornata in bellezza. Non è stato un passo difficile, sicuramente i miei genitori erano dispiaciuti di vedermi andare via, ma allo stesso tempo hanno capito che era quello che desideravo e che mi faceva stare bene. Si fidano di te, Amelie, sei come una seconda figlia per loro e in questo anno te l’hanno dimostrato in diversi modi. E sono felice che tu abbia trovato in loro un po’ di quell’affetto che sicuramente ti è mancato.
Oltre ai cambiamenti esteriori, come i miei capelli che si sono allungati di molto, ne sono avvenuti alcuni interiori che posso vedere soltanto io. Quando mi sono buttata in questa relazione l’ho fatto senza pensarci: ho messo in subbuglio la mia vita senza pensare realmente alle conseguenze. Questo non è stato un mio comportamento tipico perché sono così razionale in tutto. Seppur i miei gesti dimostravano il contrario, avevo una paura folle di fare il passo sbagliato. Quando mai avrei pensato di innamorarmi di una ragazza? E soprattutto, cosa avrebbero pensato gli altri di questa situazione? Sono stata intimorita dal giudizio altrui per il primo periodo. Non te lo nascondevo. Avevo paura a darti la mano in pubblico, soprattutto in posti affollati e quando ci chiedevano “state insieme?” e tu rispondevi affermativamente speravo solo di non finire nei guai. È un dato di fatto che l’omofobia esiste, soprattutto nel nostro paese. Per abbattere questo muro fatto di pensieri negativi e timori ci hanno pensato gli altri. Non è mai capitato che qualcuno reagisse male, soltanto qualche occhiataccia indignata che a te scivola addosso. Sto imparando questo da te, lasciar andare il pensiero degli altri, ed è una delle più grandi libertà che potessi insegnarmi. Non dico di non aver più paura, anzi. Quando ho trovato lavoro ci ho messo qualche tempo per sondare il territorio e prepararlo, ma quando ho detto che stavo con una ragazza nessuno ha reagito, come se fosse la normalità. Così dovrebbe essere sempre. Forse soltanto dentro la mia testa è visto ancora come una cosa strana, allora perché leggo quotidianamente di persone picchiate e discriminate per il loro orientamento sessuale?
Da te ho imparato anche l’irrazionalità. Tu reagisci sempre di petto e prendi le situazioni come vengono, senza calcolare cosa è bene e cosa è male. Mi serviva questa leggerezza che io prima di te non conoscevo. D’altra parte tu ti sei dovuta prendere una parte di pesantezza, di razionalità pura. Abbiamo fatto uno scambio equo e ci siamo completate.
Vedo che dal tuo sedile di qualche posto più avanti a me ti giri. Mi guardi. Il tuo sorriso mi apre le porte del paradiso. Ti alzi e ti avvicini a me. Mi passi una mano sul viso, accarezzandomi. Sorridi ai miei vicini e loro ricambiano. Per me questo è una conferma: il nostro amore non è poi tanto diverso da quello degli altri. Ci guardano con la coda dell’occhio e sembrano essere felici per noi. Forse è solo l’ennesimo pensiero che elabora la mia mente, ma mi rende un po’ più sicura di quello che provo. Adesso non voglio più avere paura. So chi sono, se mi guardo riconosco i miei contorni, i miei pensieri sono incasinati come prima, ma tu a volte provi a riordinarli. L’amore non è solo sentire le farfalle nello stomaco, ma è continuare a tenersi la mano nonostante le difficoltà. Credo che noi lo stiamo facendo bene.
L’areo atterra puntuale. Qualcuno applaude, ma per che cosa? Tutti si alzano immediatamente anche se devono aprire ancora le porte. Quando scendo le scale strette che mi riportano a terra ti cerco. Fra mille persone ti riconoscerei al volo e soprattutto mi riconoscerei. Sono sempre io e adesso sono davvero felice.
10/02/2020 at 22:29
lieto fine: bene. Sei stata brava e convincente, ci vorrebbe un seguito, perché no? ? ciao
11/02/2020 at 11:31
Ti ringrazio. Ci ho pensato per il seguito, magari più avanti!
10/02/2020 at 16:48
Brava.
(Il sito fa i capricci e non mi lasciava commentare)
11/02/2020 at 11:31
Grazie!
10/02/2020 at 16:46
Brava
30/01/2020 at 20:29
❣
03/02/2020 at 21:02
Grazie! ❤
30/01/2020 at 15:35
Te la sei cavata anche con l’opzione più ostica. Adesso preferirei sentire una riflessione di Beatrice, ma mi sa che sono in minoranza.
30/01/2020 at 17:46
E’ un bel complimento, sono contenta. E’ l’opzione che spero prevalga perché mi piacerebbe concludere il tutto con una bella presa di coscienza… aspettiamo per vedere cosa succede.
27/01/2020 at 19:49
Una notte d’amore è troppo dura da raccontare, io invece sarei curioso di sapere di più su Amelie.
26/01/2020 at 23:42
Passano una notte…
Questo capitolo mi.è piaciuto molto, hai saputo raccontare una storia vera, coi tempi giusti e trasmettendo sensazioni reali, credibili?
Ciao, alla prossima!?
30/01/2020 at 17:49
In ritardo ti ringrazio delle belle parole. Sono felice di essere riuscita a trasmettere sensazioni reali. Grazie di cuore!
24/01/2020 at 21:21
Aspetta mi sono perso… chi è Francesca?
26/01/2020 at 21:36
Un personaggio introdotto adesso, a più di metà storia. Mi piaceva l’idea e l’ho messa in atto. Spero non turbi troppo questa decisione ?
23/01/2020 at 17:37
Facciamoli parlare, magari scopriamo qualcosa di… insospettabile.
Brava Giorgia, ti trovo molto più padrona della tecnica.
26/01/2020 at 21:34
Ti ringrazio Napo, mi fa piacere che hai questa impressione.
21/01/2020 at 21:47
Naturalmente accetta, sperando sia un addio, o sbaglio?
Io, confesso, al posto della madre qualche perplessità l’avrei espressa, ma non siamo tutti uguali…
Buon proseguimento, alla prossima ? ciao
26/01/2020 at 21:32
Episodio caricato così da poter scoprire se è un addio…
Ho voluto mettere apposta l’immagine di una madre aperta riguardo alle tematiche LGBTQ+ perchè vorrei fosse davvero così… non dovrebbe più essere un argomento tabù o simile!
19/01/2020 at 18:38
Io farei tornare in scena Alessandro per vedere come reagisce Beatrice (e perché no, anche Amelie di cui non mi fido più di tanto).
Molto buona la gestione anche di questo episodio.
20/01/2020 at 14:39
Anche a me piacerebbe un ritorno in scena di Alessandro, devo dire la verità. Forse un confronto o uno scontro potrebbero fare maggior chiarezza nella protagonista. Si vedrà… nel frattempo ti ringrazio per seguire la storia!
18/01/2020 at 23:32
Bello! Bello! Bello!
Mi piace molto come stai facendo evolvere il loro rapporto e come Bea decida di vivere questo sentimento. Sono belle entrambe ed è bello il loro modo di viversi. ❤
20/01/2020 at 14:37
Grazie davvero!
17/01/2020 at 23:27
La mamma, prima o poi bisogna parlarci!
Ti vedo sempre piu padrona della situazione e proprio per questo, da lettore ti chiedo di fare un piccolo sforzo: ogni tanto lascia un attimo il ritmo didascalico del racconto, sento il bisogno di una piccola pietra di inciampo, di un cambio di passo per rilanciare l’interesse.
Io proverei, sicuramente ti riesce, però fai come vuoi, tu sei il capo. Alla prossima, ciao?
20/01/2020 at 14:35
Sono sempre ben accetti i consigli qui e visto che posso sperimentare li prendo in considerazione molto volentieri. Per questo ti chiedo cosa intendi con una pietra di inciampo, in modo che possa averne un’idea mentre butterò giù il prossimo episodio.
Come sempre ti ringrazio per il feedback!
20/01/2020 at 14:56
…Ciao, … pietra d’inciampo, ovviamente in senso lato, è l’interruzione volontaria o meno del ritmo e il successivo rilancio per evitare la cadenza fissa possa diventare a lungo sembrare monotona. Mi riferisco come già detto nell’altro commento al ritmo didascalico del racconto con i dialoghi riportati come frammenti di un ricordo e mai come fossero espressi in tempo reale con l’uso canonico delle caporali o equivalenti. Naturalmente, ripeto, è lo stile che tu vuoi e la storia va come decidi tu, il mio è solo un commento: leggilo, registralo e poi fai come ti pare! ? ciao?
21/01/2020 at 19:18
Hai ragione sui dialoghi, ma credo (seppur io sia alle prime armi) che avendo cominciato con questo stile didascalico sia più coerente portarlo avanti, come se fosse una narrazione in prima persona della protagonista che dà sfogo ai suoi pensieri e in un certo modo rielabora quello che accade e le viene detto. Mi rendo però conto che questo può far diventare incasinata e forse anche noiosa la parte dei dialoghi… sono combattuta ma credo terrò fino alla fine questo stile per poi cambiarlo in una storia che magari verrà poi.
13/01/2020 at 16:28
Ecco questo è un episodio gestito in maniera ineccepibile.
Ormai tutto porta al bacio a fine serata.
13/01/2020 at 21:47
E’ un piacere leggere questo parere. Ti ringrazio davvero.
E sì, hai ragione sul bacio…
13/01/2020 at 15:15
Ma che poesia questo capitolo! ❤
13/01/2020 at 21:45
Ti ringrazio di cuore, cerco di fare sempre del mio meglio!
12/01/2020 at 20:30
…Episodio che narra la maturazione di un sentimento. Vedremo dove andrà a parare, però è scritto bene, la lettura è piacevole e, in fondo, è quello che conta.
Ciao G. alla prossima? p.s.: Ho votato il bacio.
13/01/2020 at 21:44
Grazie grazie grazie! Il bacio era inevitabile arrivasse…
11/01/2020 at 03:24
Nonostante non fosse propriamente il mio genere preferito ho seguito con molto interesse, inoltre mi piace molto il fatto che ci sia la musica a fare da sfondo al tutto.
15/01/2020 at 22:50
Perdonami ma ho perso il tuo commento e ti rispondo soltanto adesso.
La musica in sottofondo è un elemento che mi piace molto inserire in alcune scene. Ti ringrazio per essere passato!
10/01/2020 at 09:52
In ritardo ma sono arrivato.
Quando la tua donna ti dice “dobbiamo parlare” è sempre buia l’ora che sta arrivando.
Personamente concordo con Bea. Se Ale non è voluto andare con lei e poi la tempesta di messaggi e chiamate… beh, io l’avrei mandato a quel paese senza tanti scrupoli. Ma vista la reazione di lui è stata senza dubbio la scelta migliore.
Mi lascia perplesso la scelta di mettere i discorsi diretti in corsivo invece che tra virgolette. Si corre il rischio di far confusione nel capire chi sta parlando.
Fossi in lei l’andrei a trovare subito sul posto di lavoro.
10/01/2020 at 23:27
Grazie per il commento e hai ragione sul “dobbiamo parlare” ? il corsivo era un esperimento ma è andato a finire male perciò non ci sarà più nei prossimi episodi!
07/01/2020 at 11:01
Continuo ad apprezzare il tuo stile di scrittura, però ho qualche perplessità sulla gestione dei dialoghi in questo episodio. È vero che, trattandosi di un flusso di pensieri, il dialogo va bene anche nel testo (è lo stesso stile che sto sperimentando io), ma qui il botta e risposta tra la protagonista e Ale è troppo fitto per potere essere incluso nel testo. Per convenzione poi il corsivo dovrebbe essere riservato eventualmente ai pensieri (ma a me personalmente piace poco).
Non è una critica, sia ben chiaro.
07/01/2020 at 12:03
Hai ragione, ho trovato piuttosto complicato far incastrare la parte di dialogo che volevo sviluppare, così ho pensato fosse meglio distinguerlo con il corsivo rispetto al resto del testo per renderlo più scorrevole a chi lo legge. Forse però non è stata una buona idea… Non la prendo come una critica, anzi ti ringrazio: soltanto in questo modo posso rifletterci su e migliorarmi!
07/01/2020 at 00:54
Lasciamo perdere scritture e pensieri, andiamola a trovare direttamente sul posto di lavoro e passiamo alle sensazioni del momento faccia a faccia!!
07/01/2020 at 12:05
Hai ragione, è arrivato il momento di esplorare le emozioni del faccia a faccia… vedremo cosa succederà!
07/01/2020 at 00:33
Scrive ad Amelie, ormai non pensa ad altro.
In questo capitolo mi ritrovo con uno stile che sembra più acerbo ma, guarda te, più in sintonia col personaggio narrante, che ha bisogno di crescere e fare esperienza. Sembra di leggere le pagine del suo diario.Tutto bene, continua così, la tua ragazza maturerà e tu con lei. Alla prossima, ciao?
07/01/2020 at 12:04
E’ vero, non pensa ad altro… ti ringrazio per il feedback sempre puntuale!
03/01/2020 at 17:14
Ciao, buon Anno, e scusami, ero rimasta indietro!!! Ma ho recuperato e come dice Napo qui sotto, bello stile originale, avevo letto un romanzo proprio di recente di uno scrittore affermato che ha questo stile… brava. Voto per segna il numero.
Alla prossima!
03/01/2020 at 17:22
Grazie per aver recuperato e per il tuo feedback! ✨ In realtà sto sperimentando per la prima volta questo stile, come se fosse un flusso di pensieri e sono felice che stia riscontrando “successo” senza risultare troppo banale o caotico (soprattutto nei dialoghi)..
02/01/2020 at 19:34
Ho letto solo ora i tre primi episodi. Mi piace il tuo stile e il racconto è promettente, quindi ti seguo con piacere.
03/01/2020 at 17:19
Ti ringrazio! ?
02/01/2020 at 00:33
Buon anno Giorgia.
L’uso del tempo presenta aiuta a tenere vivo il fremito dell’innamoramento che sembra non arrivare mai a compimento.
Questo racconto è una perenne attesa di un qualcosa che aspetti che accada mentre in realtà sta già accadendo. Brava, mi piace. Trova il modo per far sì che l’incantesimo non si rompa e sarai perfetta. Ciao?
02/01/2020 at 14:10
Auguri di buon anno anche a te, speriamo sia ricco di idee e di scrittura…
Grazie, cercherò di non rompere l’incantesimo! ✨
01/01/2020 at 23:05
Non male. Forse le virgolette per i discorsi diretti avrebbero aiutato, e sicuramente le battute concesse da Incipit non sono tante.
Si fa interessante.
Non so… la ragazza però è rimasta distante, distaccata. Non ho percepito interesse verso la protagonista.
02/01/2020 at 14:05
Ti ringrazio per il feedback sempre puntuale. Hai ragione, le virgolette avrebbero aiutato ma avendo usato uno stile “flusso di pensieri” mi sembrava inadatto aggiungerle soltanto adesso al terzo episodio anche se ammetto di aver fatto un po’ di fatica anch’io a strutturare i dialoghi in questo modo. Ed è vero anche che la ragazza è distante, forse la protagonista non si rende ancora conto dei segnali che le manda e per questo appare così disinteressata.
Spero nel prossimo episodio di migliorare sia i dialoghi, rendendoli più scorrevoli nonostante io abbia scelto di usare questa “forma” sia di tirare fuori le emozioni della ragazza.
27/12/2019 at 17:10
Molto accattivante, non vedo l’ora di vedere come si sviluppa la storia. Brava!
28/12/2019 at 17:57
Grazie ✨
26/12/2019 at 23:42
Eccoci alla seconda puntata! Che assolutamente non delude. Mi ha un po’ sorpreso che Amelie sia in moto e che abbia due caschi, ma ci sta.
Qui però la scelta si fa ardua.. se accetta il passaggio si fa un po’ scontato… ma non sarebbe neanche corretto rifiutare l’offerta. Votiamo per la terza.
27/12/2019 at 00:30
Hai ragione sui due caschi, non mi è venuto intuitivo pensare che non potesse avere due caschi (non sono molto pratica di moto), però potrebbe avere un portaoggetti dai ?
Ti ringrazio per il feedback!
26/12/2019 at 22:10
“…essere imprigionata nei suoi ritmi mi uccide…”
“…ti comporti come se tutto intorno a te fosse fragile…”
Ciao, queste le due perle che ho colto nel tuo nuovo capitolo. Mi e piaciuto molto, la prima parte in alcuni punti non è, a mio avviso, perfetta, ma da quando c’è il nuovo incontro la storia decolla, il tempo presente la rende viva, palpabile: come il sentimento che l’anima. Questa è una storia d’innamoramento, non c’è dubbio: complimenti, ottimo.lavoro! ciao?
26/12/2019 at 22:24
Ti ringrazio! Mi sai dire quali parti non ti sono sembrate perfette e perché? Sono molto curiosa in modo da potermi migliorare di volta in volta ?
27/12/2019 at 15:15
Ciao, eccomi, nulla di particolare, solo un paio di cose che avrei scritto in modo diverso:
“…messaggi che ne sono arrivati dopo”, avrei tolto
-che ne sono-;
“…quando non capisce le mie esigenze…”
avrei scritto “Quando finge di non capire…”;
“…Ennesimo concerto imsieme…”
avrei scritto “…un altro concerto insieme…”.
Come vedi niente di che, è il mio punto di vista, cestina tutto se vuoi, l’autore sei tu, e brava!
p.s.: Molti motociclisti tengono un secondo casco nel bauletto.? ciao?
28/12/2019 at 18:00
Assolutamente non cestino, anzi sono spunti di riflessione riguardo la scrittura e ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero. Grazie davvero! ?
23/12/2019 at 23:01
…Si reincontrano !a lei non la cerca, non ancora.
Incipit promettente, mi piacciono le storie di sentimenti piu o meno contrastati. Ti seguo… ciao brava?
24/12/2019 at 16:26
Ti ringrazio (anche per aver modificato il pareggio fra le opzioni)! Vediamo cosa succederà nei prossimi episodi…
23/12/2019 at 12:01
Ciao, per me ricambia il follow e le scrive.
Mi piace molto questo tuo modo leggero e sensibile di raccontare. Sono molto curiosa di vedere che cosa succederà. Ti seguo.
23/12/2019 at 17:10
Mi fa molto piacere, grazie! A breve il secondo episodio (meglio prima uscire dalla situazione di stallo con 33% di voi per tutte le opzioni)..
22/12/2019 at 01:22
Interessante. Mi hai incuriosito. Seguo.
22/12/2019 at 21:40
Grazie!