Il Passato che Ritorna

Il villaggio di Efey

È una mattina di tardo inverno. Alex arriva al villaggio di Efey in groppa al suo stallone nero. I suoi lunghi capelli scuri brillano alla luce del sole. Indossa vestiti da viaggio ormai pieni di polvere: un mantello col cappuccio verde, una giacca azzurra, dei pantaloni neri e degli stivali marroni. Al suo fianco la sua spada di ordinanza e Fulgida, la spada magica che lo ha scelto e reso quello che è ora. Mai avrebbe pensato che quella passeggiata nel bosco che fece tempo fa, lo avrebbe scaraventato in questo mondo, che si ambientasse così bene da divenir Primo Spadaccino, Campione Scelto di Fulgida ed ora Messaggero Ramaskan. E se pensa che tutto questo è dovuto al fatto che ha trattato bene una ragazza della sua età, ha ancora più dell’incredibile. Mentre entra nel villaggio, si chiede che fine avranno fatto i suoi vecchi amici.

Appena entrato una ragazzina le corre incontro. Ha la pelle dorata come si fosse appena abbronzata, una tunica un po’ troppo piccola di color bianco sporco le sta a malapena addosso ed è a piedi nudi. Le sue orecchie a punta le spuntano dai suoi capelli color dell’oro e due occhi azzurri risplendono in un visino tanto grazioso quanto gioioso.

«Salve Mastro Ramaskan… Uhm… Sentinella, vero?» dice alzando una mano in segno di saluto.

«No, ragazzina, ti ringrazio – risponde lui ricambiando il sorriso – Per ora solo Messaggero»

«Può lasciare da me il suo cavallo: la mia stalla è ottima»

«Come vuoi – risponde smontando – Uno Scudo in premio se lo troverò in perfetta forma e col manto lucido»

«Sarà fatto!» risponde lei prendendo in consegna il cavallo.

La ragazzina si chiama Lissar ed è una giovane mezzelfa, gentile ed educata… fin quando non la fate arrabbiare; allora vedreste il suo sorriso espandersi fino alle orecchie e spalancarsi delle fauci irte di denti, rivelando la sua natura mezza-goblin! Difatti Lissar è una mezza-elfa mezza-goblin, posseditrice di Sanguinaria, il pugnale onorario ricevuto dalla sua odiata comunità Goblin, prima del suo sterminio. Lissar è anche passate dalle mani di un mago, che l’ha resa super-forte e super-resistente. Attenti a non farla arrabbiare.

Intanto alla casa di Phix, Medico, Erborista ed Alchimista del villaggio di Efey, ella sta terminando di farsi una doccia. Quando esce non è umana: è una draghessa umanoide; un volto di drago slanciato con occhi color cobalto ed un sorriso tenero ed umano, lungo collo flessuoso, corpo molto umano con tanto di seno ben sviluppato ma coperto di scaglie piccole e sottili da farle sembrare una seconda pelle, di colore argentato su quasi tutto il corpo che virano sul bianco all’altezza del petto e della pancia. Le braccia sono quasi umana a parte una protuberanza accuminata sul gomito, le mani a quattro dita tutte artigliate che si muovono come mani umane, le gambe inizialmente umane virano dal ginocchio in giù in zampe più simile a quelle di un drago, con piedi con tre dita artigliati ed una postura digitigrade. Una coda lunga e flessuosa parte dal fondoschiena mentre quelle che sembravano punte che spuntavano dalle spalle, si rivelano parte delle ali che ora spalanca per stiracchiarle. Si avvicina ad un tavolinetto e beve la fiala che vi è poggiata. Un attimo dopo muta ed in breve è umana, dai lunghi capelli biondo platino e gli occhi grigio argento. Indossa un accappatoio. Si sente un fischio. Phix si avvicina ad un piccolo laboratorio e prende fa cadere da un alambicco un liquido dentro un contenitore. Lo chiude.

«Fur!» chiama.

Un draghetto nero come al notte, con gli occhi color del cielo, il collo corto, la testa grande, due occhioni cucciolosi, un vero e proprio sorriso stampato sulle sue piccole fauci, una coda lunghissima ed altrettanto lunghe ali chiuse sul corpo, corre da lei.

«Tieni – dice Phix legandogli al collo il contenitore – Portalo alla casa dai tetti gialli… e fai attenzione alle porte»

Fur emette un suono.

«Lo so che sono fragili: per questo devi fare attenzione» risponde lei.

Fur si volta, la sua coda sferza e Phix para col braccio.

«E fai attenzione anche alla coda»

Fur la raddrizza come fosse un gatto, raggiunge una finestra, spalanca le ali e le membrane caudali e spicca il volto.

Phixiliris, vero nome di Phix, raggiunge il tavolinetto per prepararsi.

Dieci minuti dopo arriva Lissar di corsa.

«È arrivato Mastro Ramaskan! – annuncia – Vieni a vederlo anche tu?»

«Certo: finisco di prepararmi ed arrivo» risponde lei.

«E… dov’è Fur?»

«A fare consegne»

«Posso andarlo a prendere?»

«Solo se lo gratti sotto il mento»

Lissar fa una capriola all’indietro e si allontana.

Nel frattempo Alex ha lasciato la missiva sigillata al Casa Comando e si è messo a cercare una locanda dove passare il resto della giornata. Una folla di curiosi inizia ad assieparsi. Tutti vogliono informazioni, consegnare messaggi o semplicemente togliersi curiosità e vederlo all’opera. Alex sospira.

“Sarà più lungo del previsto” pensa.

«Da chi iniziamo?» chiede.

Da chi iniziamo? Di chi vogliamo sapere per primo il passato?

  • Da Phixiliris, la draghessa umanoide! (10%)
    10
  • Da Lissar, mezzaelfa mezza-goblin! (20%)
    20
  • Da Alex, il ragazzo dell'altro mondo! (70%)
    70
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144 Commenti

  • È un po’ che manco da questo sito, oggi sono tornato e la prima storia che ho letto è stata la tua.
    Sei migliorato davvero molto rispetto a prima. Sei migliorato nella punteggiatura, nella sintassi, nello stile, nei dialoghi e nei ritmi narrativi. Davvero ottimo lavoro, avanti così ?

  • Questa storia ha una forte morale che mi ha fatto riflettere. Ti ringrazio. Sono contenta di aver finalmente scoperto perché Alex è arrivato – o meglio, è stato portato – dall’altro mondo. Mi ha anche fatto molto piacere che la funzione di Fulgida non sia di combattere il male, ma di creare del bene, differenza che per me non è da sottovalutare. Ci sta che Flagello abbia abbandonato Rotosk all’ultimo – un’altra potente morale: se i “buoni” si supportano a vicenda nel bene e nel male, i “cattivi” stanno insieme solo quando le cose vanno bene, e appena vanno male si abbandonano.
    Non vedo l’ora di leggere il seguito! A presto! 🙂

  • Bel duello finale, l’ho trovato decisamente migliore delle precedenti scene di combattimento. La ragione per cui Fulgida ha scelto Alex lo rende un po’ la classica figura messianica, il che si aggiunge al suo status di prescelto… personaggio non facile da gestire, vedremo cosa gli riserverà il futuro.
    Nel complesso secondo me in questa storia hai introdotto personaggi interessanti ma la trama principale ha ancora bisogno di una spintarella in più che la elevi rispetto al fantasy più “standard”. In altre storie hai dimostrato di avere molta creatività, quindi attendo fiducioso i prossimi capitoli di questo esperimento in tre parti 🙂

  • Bravo Red Dragon! Bello il finale… l’eterna lotta tra luce e oscurità ma con intervento a sorpresa!
    Il luogo luminoso e vuoto mi ha ricordato una scena di Matrix quando Neo viene trasportato nel programma di “struttura” da Morpheus.
    Vediamo che ti inventerai nella prossima storia, ti seguo! ?

  • Immaginavo che Lissar avesse qualcosa di speciale, non vedo l’ora di leggere della sua storia.
    Mi sorge una domanda, non so se magari nel seguito ci sarà qualche dettaglio in più, in caso non rispondere aspetterò: ma le spade che sembrano quindi avere una propria “vita” diciamo, possono essere sconfitte, distrutte? Per esempio qui Flagello quando Rotosk è stato sconfitto lo abbandona, ma Alex avrebbe potuto eliminare una volta per tutte Flagello in modo che il suo potere non cada nelle mani di altri?

    Solo un piccolo disappunto: sarebbe stato bene aver messo qualcosa in più sul cavaliere bianco e sul cavaliere nero.

    • Attualmente non si sa se queste armi possono venir distrutte o meno. Fulgida non è interessata a distruggere Flagello e, probabilmente, nemmeno il contrario. Le armi sono dotate di una sorta di coscienza per permetterle di perseguire il compito per cui sono state costruite ma non possiamo parlare di vera vita. Non so se approfondirò l’argomento o meno.

      >Solo un piccolo disappunto: sarebbe stato bene aver messo qualcosa in più sul cavaliere bianco e sul cavaliere nero.
      Ho scritto esattamente 5000 caratteri: non mi era rimasto spazio ^_^
      Ma magari della leggenda dei due cavalieri la metto nelle altre storie… o forse no: dipende da quando spazio avrò 🙂

      Ciao 🙂

  • Qui finisce la prima delle tre storie. Nella prossima la protagonista sarà Lissar con il suo passato che tornerà a farle visita e con ciò che qui è stato lasciato in sospeso che tornerà a “bussar cassa”. Spero che intanto questo finale vi piaccia e ci leggiamo tra una settimana con la seconda storia 🙂

    Ciao 🙂
    PS: non credo che avrò lo spazio per ridescrivere i personaggi già presentati, mentre farò una sorta di “riassunto” per gli eventi qui lasciati in sospeso, ma questo “riassunto” sarà fatto quando mi servirà nel capitolo 🙂

  • La visione non è molto originale ma penso che in questo caso possa andar bene, le altre due opzioni non mi sembrano entusiasmanti per questa rivelazione. Rinnovo l’invito ad una rilettura più attenta prima di pubblicare, anche se poi queste storie avranno una versione ampliata ci sono comunque tanti refusi e problemini vari che ne minano un po’ la godibilità. Comunque tutta questa storia, di cui siamo quasi alla fine, mi è sembrata una lunga introduzione a questo progetto di storie intrecciate che hai in mente, che è molto interessante ma deve ancora entrare nel vivo. Attendo i prossimi sviluppi 🙂

    • Per lasciare le cose chiare, anziché sbattere tutti gli elementi insieme in un’unica storia divisa in tre parti, faccio tre storie i cui avvenimenti e le cose in sospeso si ripercutono sull’altra. Nella mia testa viene bene, vedremo nella scrittura 😀

      Devo mettermi nei preferiti il correttore di bozze automatico. Adesso lo faccio.

      Ciao 🙂

  • Forse possiamo tenerci quella missiva per un’altra parte della storia, e andare per la visione? Non so, mi sembra l’opzione più “spettacolare”, ed in questo modo mi piacerebbe vedere chiusa questa storia (per ora 😉 ). Mi è piaciuto molto il personaggio di Ombra: questa sua dualità lo rende molto intrigante 🙂
    (Ci sarà un seguito dopo il decimo capitolo, vero?)
    A presto!

    • La missiva devo decidere per quale dei tre personaggi risulterà importante, quindi non c’è problema di lasciarla ancora indietro. La visione è più spettacolare ma è anche un classico cliché 🙂
      Non so se farò ritornare qualcosa di Ombra o meno (per ora non è previsto, ma magari cambio idea), Invece il seguito ci sarà di sicuro, visto che trattasi di un trittico di storie tra loro legate 🙂

      Ciao 🙂

  • Il combattimento è scritto benissimo,serrato, ben descritto, ogni personaggio con la.sua tecnica e le sue armi, il tutto senza dilungarsi troppo ma dicendo solo quello che serve. Ti sei perso qualche parola qui e là.
    “Alex si volta verso Ombra e con un unico e veloce lo trafigge. ” Un unico e veloce cosa? Deve essere sparita la parola mentre cancellavi e riscrivevi.
    Mi è piaciuta anche l’entrata in scena di Rotosk con la sfida all’ultimo duello, ci sta benissimo per chiudere il capitolo. Ho votato per la visione di Fulgida, così non ti dovrebbe rubare spazio al racconto del duello. Vai così!

  • Ho trovato il combattimento con il campione degli orchi un po’ affrettato, specie considerando che hai invece impiegato molto tempo per introdurlo: mentre leggevo mi sembrava il tipico momento che generalmente viene solo raccontato invece che visto in tempo reale, ma non è qualcosa di fondamentale nella storia quindi ci può stare.
    Ho visto che ti hanno fatto notare qualche errore grammaticale di troppo e visto che so bene quanto può essere difficile sgamarli se non si ha un beta reader ti consiglierei di usare un servizio di correzione testi online, basta cercarne su Google e se ne trovano parecchi ovviamente gratis. Io ne uso e devo dire che mi trovo bene 😀

    Comunque, mi sembra che il palcoscenico ideale per lo scontro finale sia il villaggio 😉

    • >un servizio di correzione testi online
      Non ne ero a conoscenza! Ero rimasto solo a quelli a pagamento (giustamente, se uno corregge i testi altrui, vuole farsi pagare). Proverò per il prossimo capitolo 😀

      Ho tagliato la parte sul campione degli orchi perché i caratteri non bastavano (anzi, volevo far vedere qualcosa di più di Tabit ma non ne ho avuto lo spazio) e come dici tu stesso, non era qualcosa di fondamentale.

      Questa volta c’è un testa a testa tra le varie opzioni: vedremo quale vincerà ^_^

      Ciao 🙂

  • Essendo da poco su questa piattaforma, dopo aver letto quest’ultimo episodio, mi sono incuriosita e ho letto la tua storia dall’inizio. Devo dire molto interessante, la storia e i personaggi, meriterebbe di essere sviluppata di più, peccato che gli spazi concessi non lo permettano. Io amo il fantasy e sto preparando una storia da pubblicare qui. Per il momento ho pubblicato una storia rosa. Quindi seguo con piacere questa storia che ormai volge al termine.
    Solo una piccola pecca, ho notato varie sviste grammaticali (tempi verbali e accordi di genere, per esempio). Non odiarmi ma penso sia utile scambiarsi non solo complimenti, ma anche critiche costruttive.
    Ho scelto l’opzione di eliminare anche Rotosk.

    • Io leggo e rileggo ma a quanto pare qualcosa salta sempre ^_^

      La prima parte della storia in effetti volge al termine. Alcune cose saranno appofondite nelle due store successive, in quanto, questa volta, sto facendo un esperimento di storie che si intrecciano, quindi ciò che succede qui, ha effetto sulla storia successiva. Come tale, se qualcosa non mi entra in questa storia, potrebbe essere introdotta nelle storie successive. È un esperimento che sto provando a fare: vediamo se mi riesce o se perdo lettori per strada ^_^

      >Io amo il fantasy e sto preparando una storia da pubblicare qui. Per il momento ho pubblicato una storia rosa
      Quando pubblichi la storia fantasy, fammi un fischio che ti vengo a leggere; il Rosa non fa per me 😉

      Ciao 🙂

  • Non ho potuto seguire gli ultimi episodi, ma la storia è decisamente intrigante 🙂 mi confondo a volte tra i tanti personaggi e l’azione molto condensata… una nota a margine: penso che il presente sia il proprio il tempo narrativo giusto per questo tipo di storia, molto semplice e immediato.
    Voto per il villaggio, un po’ di tifosi non fanno male ad uno scontro epico 😉

  • Maaa la scelta di Fulgida non doveva ricadere su chi viene da un altro mondo, secondo l’esito del sondaggio? 😀
    A tal proposito, Alex oltre a essere di buon cuore viene descritto come un po’ troppo abile e quasi infallibile, il che lo rende un personaggio non troppo interessante rispetto agli altri. É un problema tipico di tantissimi protagonisti, ma sei ancora in tempo per dargli un po’ più di personalità.
    Comunque l’idea che Flagello sia tutto quello che rimane delle antiche forze del male mi è piaciuta, spero che effettivamente le creature dell’incubo non tornino perché l’antico male che si risveglia non è molto originale come idea, ma il fatto che in giro ci sia solo questo artefatto non è niente male. Per il prossimo capitolo punterei sugli orchi. Alla prossima!

    • >Maaa la scelta di Fulgida non doveva ricadere su chi viene da un altro mondo, secondo l’esito del sondaggio?
      Esattamente, ma devo ancora decidere come introdurlo: tutti i personaggi pensano che sia il buon cuore di Alex a renderlo il Campione Scelto 😉

      Su Alex ho il problema di avere poco spazio per far vedere qualcosa di più: lui viene da un altro mondo, non sa perché è capitato qui e non gli importa di tornare indietro e non sa nemmeno il perché. Per il resto ha un’adattabilità alla situazione incredibile e ha subito un grosso addestramento. Dovrei avere un po’ di tempo per parlare di questo, ma Rotosk incalza 😀
      Alla peggio, qualcosa comparirà nelle altre due storie che si intrecceranno a questa 😉

      Ciao 🙂

  • Ciao, sono tornata su TI dopo tanti anni ed è stato un piacere riconoscere il tuo avatar. L’ultimo tuo lavoro l’avevo letto nel lontano 2017: sono tornata indietro a guardare e devo dire che si nota il miglioramento nello stile e nella tecnica narrativa!
    Comunque, per quanto riguarda questo capitolo, io dico che Fulgida ha scelto il nostro eroe perché viene da un altro mondo: di ragazzi buoni e senza macchia ce ne sono sicuramente tanti, quindi perché avrebbe dovuto scegliere proprio Alex, se i criteri fossero stati questi?

  • E per concludere. eccovi la scheda di Rotosk ^_^

    Rotosk: umano (?). Spadaccino. Capo Orco. Possessore del Flagello. Addestrato all’arte magica. Tipo a cui importa solo di se stesso e dei suoi piani. Può fingersi molto carino e simpatico, se ne ha bisogno, per poi tradire e pugnalare alle spalle. Grazie a questo fatto è entrato a far parte degli Spadaccini di Blens ed intrufolarsi ovunque. Non si sa ancora quali siano i suoi piani e motivazioni. Vuole uccidere Ashen per carpirne i segreti, Thoman perché gli è antipatico, Tabit perché è la Sentinella di Primo Ordine, Alex perché è stato scelto da Fulgida ed Yrne perché non vuole farsi trattare come un oggetto come dovrebbe essere ed il suo sangue Velia lo distrae dai suoi obbiettivi (gli viene da pensare a farsela invece che ai suoi piani, quando lei è intorno). Fu lui a mandare gli orchi la prima volta e gli assassini la seconda. Alex è l’unico che ha notato fin da subito che fingeva e ciò ha portato a veloci attriti tra di loro. Lo ha aiutato a divenir spadaccino per cercar di abbassare le sue difese, ma ora crede di aver fatto un errore. Conosce una Gilda di Assassini con cui ha vari contatti.
    Aspetto: grande e grosso ma straordinariamente agile, capelli lunghi neri, occhi grigi, barba rossa incolta.
    Vestiario: mantello nero, giacca scura, pantaloni rossi, stivali rinforzati in acciaio.
    Armi: spada di ordinanza, Flagello. Ha nel suo bagaglio una doppia ascia orchesca che non mostra a nessuno.
    Armature: indossa perennemente un corpetto di acciaio sotto la giaccia, ha un’armatura di scaglie nel bagaglio che spera sempre di poter indossare (si indossano durante la guerra simili armature).
    Altro: stallone.

  • Direi di svelare i piani di Rotosk, non mi sembra un cattivo così importante da necessitare di troppo spazio, credo funzionerà più da primo “boss” della storia. Per il resto fooorse non avrei introdotto subito altri due personaggi in una storia che ne conta già parecchi, ma suppongo tu abbia un ruolo da fargli giocare tra poco, quindi mi fido 😉

  • Eccovi le schede di Ashen e Thoman, se siete interessati:

    Ashen: elfo. Terzo Spadaccino. Mastro Arciere. Addestrato all’arte magica elfica. Tipo solare e tranquillo, composto ed educato. Cerca sempre di vedere il meglio nelle persone. Gli piace Yrne e ha usufruito dei suoi “favori” diverse volte. Le tratta sempre con garbo e gentilezza. Averla accanto gli fa sempre piacere. Ottimo amico del mezzogigante Thoman e di Alex che considera l’unico degno di Fulgida. Tabit è stata la sua insegnante spadaccina e quindi ha un profondo rispetto per lei, anche se spesso scherzano insieme sui vari avvenimenti accaduti. Una volta amico di Rotosk, la sua amicizia si è spezzata quando lui ha cercato di ucciderlo per impossessarsi dei suoi segreti (non ha ancora capito quali).
    Aspetto: alto e longilineo, dal viso ovale e gli occhi quasi a mandorla; un fisico che sembra mingherlino ma con muscolatura ben sviluppata. Porta i capelli lunghi di un nero tendente al blu ed i suoi occhi sono celesti. Le sue orecchie a punta sono di solito nascoste sotto i capelli.
    Vestiario: mantello con cappuccio mimetico (è un mantello elfico che si adatta all’ambiente per permettere al possessore di mimetizzarsi nei luoghi), giacca e pantaloni verdi con nuance di color marrone e rosso, stivali marroni (sono stivali elfici che gli permettono di camminare comodamente per ore senza stancarsi).
    Armi: spada di ordinanza, arco e frecce, spadino elfico.
    Armature: nessuna di solito. Nel suo bagaglio ha un corpetto di cuoio se pensa di attraversare zone pericolose.
    Altro: cavalcatura elfica.

    Thoman: mezzogigante. Secondo Spadaccino. In grado di evocare la Forza di Dieci Tigri. Tipo solare e chiassoso, sempre pronto a sfide, competizioni ed a far baldoria. Nonostante il suo modo caciarone, è un tipo attento e gentile. Il classico gigante dal cuore buono. Yrne è quasi una bambina ai suoi occhi eppure ha usufruito diverse volte dei suoi “favori”. Gli piace prenderla in braccio e tenerla sulle ginocchia. Le sue mani troppo grandi a volte toccano dove non dovrebbero, cosa di cui lui si scusa più e più volte. Grande amico dell’elfo Ashen e di Alex, anche se è ancora incredulo del fatto che Fulgida abbia scelto proprio lui. Segretamente innamorato di Tabit, la considera l’unica donna degna di lui, visto che lo ha battuto più e più volte. Rotosk gli è antipatico visto che tratta sempre male Yrne, ma la questione è sfociata in pesante inimicizia quando lui ha cercato di ucciderlo.
    Aspetto: enorme, alto più di due metri, con una corporatura decisamente massiccia. La sua pelle è perennemente abbronzata. Ha capelli corti castani ed occhi grigi.
    Vestiario: un mantello di pelliccia di non si sa quale animale, una giacca marrone e dei pantaloni neri. Stivali rinforzati color rame.
    Armi: spada di ordinanza, Spadone gigante, un bastone a tre sezioni (che sembrano tre alberi) che usa con abbastanza maestria.
    Armature: indossa sovente un corpetto imbottito. Ha un’armatura di pelle nel bagaglio che spera di non dover mai usare (si usano in guerra simili armature).
    Altro: Stambecco gigante.

  • Ecco a voi la scheda di Yrne e quella di Rotosk:

    Yrne: mezza-Velia. Locandiera. Prostituta. Occhio di Ramaskan. Tipa solare e giuliva, sempre sorridente e gentile con tutti. Anche con chi la tratta male. Il suo sangue Velia fa sì che tutti gli uomini (ed anche le donne, anche se in misura minore) sono fortemente attratti sessualmente da lei. L’unico che sembra immune a questo è Alex. Offre servigi sessuali a chiunque ne faccia richiesta, implicita od esplicita. A Blens tutti se la sono “fatta” più volte. Da tutti (eccetto Alex) considerata la “serva sessuale” perfetta. Grande amica di Tabit, con cui condividono varie passioni. Se le è portata a letto alcune volte. Trova molto bello e simpatico l’elfo Ashen, con cui instaura varie volte discorsi. Lo trova favoloso a letto. Thoman è un simpatico pasticcione, una montagna umana su cui puoi fare sempre affidamento. Trova tanto piacevole stargli sulle ginocchia, quanto focoso a letto. Con Alex il suo rapporto è diverso: lui la rende felice. Non è veramente innamorata ma è l’unico che non la tratta come una mezza-Velia ma come un essere umano. Ciò la rende particolarmente felice. Inoltre la difende sempre da coloro che alzano le mani su di lei e ciò lo ha reso molto simpatico ai suoi occhi. Aveva notato qualcosa di speciale in lui quando lo ha incontrato e ne ha avuto la conferma quando Fulgida l’ha scelto. In quanto Occhio di Ramaskan ha diversi contatti e conoscenze che tiene segrete. Non sopporta Rotosk perché continua a metterle le mani addosso, spogliarla o farsela in qualsiasi momento del giorno o della notte, senza alcun ritegno né preoccupazione per lei, come fosse un oggetto. La rottura definitiva è avvenuta quando lui ha deciso di violentarla ed ucciderla perché lo distraeva. Fu salvata all’ultimo minuto da Alex, cosa che ha fatto sì che lei si legasse ancora di più a lui.
    Aspetto: volto a diamante, con due grandi occhi azzurri, le labbra piccole e rosse ed i capelli biondi corti. Il corpo è da favola: sviluppato, ben proporzionato, con seno e fondoschiena alti e sodi.
    Vestiario: va in giro praticamente seminuda, con un vestito blu con bordi bianchi che lascia scoperta la parte superiore del corpo, fino a metà seno, e la gonna praticamente inesistente, sotto indossa una calzamaglia blu scura quasi nera. In viaggio indossa degli stivaletti blu (dono di Ashen) ed un mantello col cappuccio (dono di Thoman)
    Armi: nessuna.
    Armature: nessuna.
    Altro: pony (dono di Tabit)
    Protezione delle Velia: se qualcuno cerca di farle del male, interverrà sempre qualcuno a difenderla. Ciò non vale per i rapporti sessuali
    Sangue di Velia: tutti gli uomini (ed in misura minore le donne) sono attratti sessualmente da lei.

    Rotosk: umano (?). Spadaccino. Capo Orco. Possessore del Flagello. Addestrato all’arte magica. Tipo a cui importa solo di se stesso e dei suoi piani. Può fingersi molto carino e simpatico, se ne ha bisogno, per poi tradire e pugnalare alle spalle. Grazie a questo fatto è entrato a far parte degli Spadaccini di Blens ed intrufolarsi ovunque. Non si sa ancora quali siano i suoi piani e motivazioni. Vuole uccidere Ashen per carpirne i segreti, Thoman perché gli è antipatico, Tabit perché è la Sentinella di Primo Ordine, Alex perché è stato scelto da Fulgida ed Yrne perché non vuole farsi trattare come un oggetto come dovrebbe essere ed il suo sangue Velia lo distrae dai suoi obbiettivi (gli viene da pensare a farsela invece che ai suoi piani, quando lei è intorno). Fu lui a mandare gli orchi la prima volta e gli assassini la seconda. Alex è l’unico che ha notato fin da subito che fingeva e ciò ha portato a veloci attriti tra di loro. Lo ha aiutato a divenir spadaccino per cercar di abbassare le sue difese, ma ora crede di aver fatto un errore. Conosce una Gilda di Assassini con cui ha vari contatti.
    Aspetto: grande e grosso ma straordinariamente agile, capelli lunghi neri, occhi grigi, barba rossa incolta.
    Vestiario: mantello nero, giacca scura, pantaloni rossi, stivali rinforzati in acciaio.
    Armi: spada di ordinanza, Flagello. Ha nel suo bagaglio una doppia ascia orchesca che non mostra a nessuno.
    Armature: indossa perennemente un corpetto di acciaio sotto la giaccia, ha un’armatura di scaglie nel bagaglio che spera sempre di poter indossare (si indossano durante la guerra simili armature).
    Altro: stallone.

    Ciao 🙂

  • Eccovi il nuovo capitolo. Fatemi sapere se vi è piaciuto e, se volete, su cosa mi sono troppo soffermato e su cosa troppo poco.

    Intanto vi do la scheda di Tabit, per chi fosse interessato.

    Tabit: umana. Mastra Spadaccina. Sentinella di Primo Ordine. Ranger Esploratrice. Tipetta curiosa ed impertinente, sempre pronta a ficcare il naso dove non dovrebbe ma sempre pronta a portare aiuto a chi ne ha bisogno. Vuole sapere tutto quello che succede in ogni più singolo dettaglio. Cosa che per gli altri sembrano inutili, per lei risultano del massimo interesse. Ha mani in pasta ovunque ed è sempre pronta ad affrontare ogni sfida. Grande amica di Yrne ed anche lei ha usufruito alcune volte dei suoi “favori”. Spesse volte si confidano ed è grazie a lei che Tabit apprende molte cose. Trova divertente il fatto che Alex non abbia capito chi in realtà sia Yrne e pensa sia una semplice umana. Grande amica dell’elfo Ashen, di cui è stata anche maestra di spada, e del mezzogigante Thoman che trova straordinariamente simpatico. Si è legato ad Alex quando lui è giunto su questo mondo sconfiggendo tre briganti a mani nude. Da quel momento l’ha sempre seguito perché lo incuriosiva parecchio: difendeva Yrne, si faceva ascoltare dai cavalli, si interessava ai bambini; a furia di stargli appresso si è affezionato a lui ma è tutt’altro che innamorata. È un po’ gelosa del fatto che Fulgida ha scelto lui. Fu anche amica di Rotosk prima che lui cercasse di “farla sua” dopo averla drogata. Non si sa come si sia salvata ma da quel momento le strade di Tabit e Rotosk si sono separate. Quando lui ha cercato di ucciderla per togliere di mezzo la Sentilla di Primo Ordine, lei ha giurato di fargli pagare tutto con gli interessi!
    Aspetto: alta, graziosa, decisamente femminile e decisamente allenata. Capelli rossi portati mediamente corti, occhi verdi.
    Vestiario: Mantello con cappuccio verde, tunica verde azzurra aderente ma non troppo, pantaloni marroni, stivali marroni.
    Armi: spada di ordinanza, balestra ad una mano.
    Armature: la sua tunica è rinforzata per evitare attacchi improvvisi. Tra il suo bagaglio ha un corpetto di cuoio se pensa di attraversare territori pericolosi. Ha anche un’armatura di pelle che spera di non dover indossare mai (si indossa in guerra simili armature).
    Altro: cavalla di razza, kit da esplorazione (utensili vari per non perdersi come bussole e sestanti, mappe da compilare e compilate, attrezzi per lasciare segni, accendere fuochi o qualcosa altra cosa possa servire mentre è da sola nei boschi), corno di Jallar (attrezzo in uso presso tutte le Sentinelle di Primo Ordine; mai usato).

  • Io vado un po’ controcorrente e devo dire che questo capitolo l’ho trovato un po’ pesantuccio. Già in quello precedente avevo ravvisato una certa sovrabbondanza di dettagli non importantissimi che ho visto anche qui, ma soprattutto tutta la storia del passato di Alex, per il momento, sa molto di già visto e si basa più sul deus ex machina che su altro, come la spada magica che lo sceglie e la sua capacità di sconfiggere i nemici chissà come. Non dubito che son cose che saranno giustificate, ma come impatto per un fantasy non è l’ideale: se il primo capitolo fosse stato questo e non il primo difficilmente sarei stato spinto a continuare. Comunque ovviamente la fiducia te la sei già guadagnata e un capitolo meno riuscito non è nulla di grave, quindi non prendere queste critiche per più grosse di quello che sono.
    Per il prossimo credo che lo sviluppo più naturale sia tirare in ballo gli sgherri del cattivo, quindi voto per gli assassini. Alla prossima!

    P.S. ah, karate non vuole l’accento, “karatè” lo si diceva taaaaaaanto tempo fa 😀

    • Io vengo da quei tempi 😛

      Fulgida è un esperiente usato ed abusato ma estremamente utile per inserire misteri (perché la spada ha scelto lui?). Quella del Karaté è per dare una mano al protagonista a sopravvivere al primo incontro e far sì che Tabit si interessasse a lui. Ci ho riflettuto diverse volte su quel passaggio ma alla fine della fiera è il risultato migliore anche visti i limiti dei caratteri 🙂
      E nonostante sia stato scelto da Fulgida non significa che sia un prescelto di qualche tipo 😉 Nessuna profezia che lo riguarda. Perché è stato scelto dalla spada magica come nuovo padrone? Mistero 😉

      Attualmente vince Tabit (ed a seguire Yrne) ma è ancora presto per stabilire il vincitore definitivo 🙂

      Ciao 🙂

  • Ho scelto un po’ a caso, stando all’inizio, un po’ tutte le strade si possono percorrere, perciò vada per l’elfo e il mezzo gigante. Non ci saranno un po’ troppi nomi da ricordare? Scherzo! Comunque, sei molto migliorato nella scrittura rispetto ai primi racconti che avevo letto.

  • Voto per Tabit! Un personaggio enignatico, che funge da mentore ad Alex… Mi chiedo perché fosse così interessata a quel racconto, e non vedo l’ora di scoprirlo!
    Penso di aver capito che Alex viene da un mondo come il nostro, con jeans e scarpe da ginnastica. Ce ne parlerai ancora in seguito?
    Mi è piaciuto molto che tu abbia scritto l’episodio come se Alex stesse parlando a qualcuno: rende il tutto molto misterioso…
    A presto! 🙂

  • Come al solito avevo scritto 6000 caratteri…

    Se vince Rotosk, approfondiremo perché Alex ce l’ha a morte con lui ed andremo velocemente ai problemi
    Se vince Ashen e/o Thoman, approfondiremo la questione Spadaccini di Blens e la minaccia si paleserà all’orizzonte
    Se vince Yrne e/o Tabit, approfondiremo la permanenza di Alex a Blens e la minaccia sarà appena accennata.

    Per chi fosse interessato, ecco la “scheda” di Alex:
    Alex: ragazzo “dell’altro mondo”. Primo Spadaccino. Campione Scelto da Fulgida. Addestrato alle Arti Ramaskan (leggi arti ramas). In teoria un tipetto pauroso e remissivo, ma quando vede ingiustizie si erge in difesa di chiunque contro chiunque, ignorando il pericolo. Conosce il Karatè, non si sa che cintura. Gli piace Yrne e vuole bene a quella ragazza, anche se non si può definirlo innamorato. Non sempre comprende Tabit ma in fondo le sta simpatica. Grande amico dell’elfo Ashen e del mezzogigante Thoman. Inimicizie pesanti lo legano a Rotosk. Non sa come è capitato in questo mondo, non sa perché e non sa neanche per quale motivo non gli interessi tornare indietro.
    Aspetto: lunghi capelli scuri che brillano al sole, occhi neri seri e dolci allo stesso tempo, privo di barba, molto giovane, fisico nella media ma decisamente allenato.
    Vestiario: un mantello col cappuccio verde, una giacca azzurra, dei pantaloni neri e degli stivali marroni.
    Armi: spada di ordinanza, Fulgida
    Armature: nessuna di solito. Nel suo bagaglio ha un corpetto di cuoio se pensa di attraversare zone pericolose. Ha anche un’armatura di pelle, dono di un’ammiratrice (Tabit) con l’augurio di non doverla indossare mai (si indossa in guerra simili armature).
    Altro: Stallone.

    Ciao 🙂

  • Voto per Alex: è il primo che hai introdotto, ed è il primo sul quale vorrei sapere di più!
    Questo primo capitolo preannuncia un fantasy mischiato allo stile mystery, cosa che mi piace. Bello che hai preso un intero capitolo per introdurre i personaggi, anche se, personalmente, mi avrebbero interessato più dettagli sul loro carattere o modo di pensare invece che sul loro aspetto fisico. A presto! 🙂

  • Eccomi qua. La scelta di iniziare il racconto con la presentazione molto dettagliata dei tre personaggi è particolare e in altre storie tutta questa exposition non avrebbe funzionato granchè, ma in questo caso direi che ci sta. I tre personaggi sono tutti particolari e restano impressi senza difficoltà, anche se avrei limato qualche dettaglio non proprio necessario, tipo il colore degli stivali di Alex. A proposito, tornerei a lui per l’inizio del prossimo capitolo, ma non credo sia il caso di raccontare subito il suo passato e come è arrivato in questo mondo. Proprio perchè dobbiamo ancora ambientarci, secondo me è meglio rimandare queste spiegazioni a un altro momento e parlarci di più del contesto in cui la storia si svilupperà, visto che nel primo capitolo abbiamo avuto solo presentazione dei personaggi.
    Seguo e aspetto il prossimo cap!

    • Sarà Alex (se vince lui) a raccontare parte della storia (non si sa a chi, almeno per ora) proprio perché si parla di un passato che ritorna; senza una giusta spiegazione del passato non si coglierebbero diversi passi (tutti i personaggi sanno le loro storie e non le vanno a narrare all’aria). Quindi ho pensato che Alex (Lissar, Phixiliris) narrassero la loro storia (il tanto che basta) affinché poi si potesse procedere velocemente.
      Se poi, col procedere della storia, mi fai notare che si sarebbe potuto far diversamente, son pronto a raccogliere suggerimenti (le storie che devo narrare e che si intrecciano tra di loro, sono tre).
      Il Flashback era un’altra idea che avevo preso in considerazione, ma ho visto che mi portava via troppo spazio (la storia si sarebbe incentrata sul passato e non sul suo ritorno… e forse non sarebbe nemmeno bastato).

      Probabilmente avrai capito poco del mio sproloquio, ma ti sarà più chiaro nei prossimi capitoli ^_^

      Ciao 🙂

  • Ciao Red!
    Interessante leggerti su qualcosa di diverso dal Sci-fi, o meglio, per me è nuova come cosa, avendo letto solo i mutati maggiori. Interessante l’idea del racconto semplice e immediato. Per ora voto per Alex, perché voglio approfondire quell’assaggio che hai dato della sua backstory. Non vedo l’ora di leggere come andrà avanti

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  • Ciao Red. Ti faccio subito una domanda, che in realtà è più una curiosità.
    Come mai hai scelto come tempo verbale di incipit il presente indicativo e non il passato remoto, più adatto forse a questo genere e a questo tipo di narrazione?
    La scelta di introdurre una mezza Elfa, con anche metà sangue umano la trovo originale. Normalmente tutti gli ibridi, siamo soliti a considerarli mezzi umani.
    Per Phyx ti sei ispirato a Daenerys Targaryen?
    Nel sondaggio voto dragherà umanoide.

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