La specie.

Dove eravamo rimasti?

Fu sorpresa del termine che aveva coniato! Uomo! Doveva tornare subito da lui! -ATTGCGATTGGCC - pronunciò lui ad un certo punto. Ma imprecò. Perché ancora non riusciva come si era figurato ? (50%)

Storia di come Lui fu affascinato dai suoi occhi Nocciola e di come Lei giocò invece con Tateauix

La scelta di quattro basi azotate si rilevò efficace infine. E dire che quella incapace di Lei credeva non ci sarebbe stata tutta la corrispondenza.

– Scema! Basta prenderne tre alla volta, così il numero delle combinazioni supera abbondantemente quello delle molecole corrispondenti. E’ logico no ? –

Rimase molto sorpreso nel vedere la faccia di Lei così arrabbiata! 

In tutto questo però Lui ancora non era riuscito ad arrivarci. Il risultato per la specie era sempre lo stesso: Errore! Errore!

Il mondo era semplice infine. C’era un oceano d’acqua che avrebbe protetto le prime forme di vita da cui sarebbe scaturito tutto il resto e qualche terra emersa che avrebbe costituito la base per le futurei. Anche La Specie avrebbe condotto la sua vita sopra di essa, seppur non avrebbe disdegnato i bagni e l’acqua.

Il tempo iniziale era necessario perché si sarebbe nel frattempo aggiustata l’atmosfera.

Ma ora non era il momento di pensare a quello che era stato fatto, ma di concentrarsi sul problema attuale.

Problem solving, problem solving! Avrebbero detto ripetutamente gli Elim se si fosse presentato senza alcun risultato.

-Prova a regolare in 131 – sentì Lui ad un certo punto.

Dal bighellonare chissà dove per il mondo, finalmente era tornata. Avrebbe generato qualche inutile fiore o creato quegli animaletti piccoli e con le ali triangolari. Come le chiamava ? Ah le farfalle. Ma servono per impollinare! Sì, impollinare … ma vaffanculo va!

Riprese quindi a lavorare meditando un attimino su quella che sembrava una visione direttamente dalla Sorgente, più che da Lei.

– Ma vuoi vedere che … ? – si domandò Lui mentre le sue mani già sostituivano la Cisteina con la Serina. Quindi lo mandò in esecuzione alla Sorgente in attesa del risultato che sarebbe arrivato in pochi secondi.

NESSUN ERRORE. CONGRATULATIONI LUI!

– A-ah! Hai visto che roba ? Sei stata brava stavolta! –

Ma la soddisfazione lasciò spazio allo stupore quando Lui si voltò.

La prima cosa che notò erano gli occhi nocciola a confronto di quelli di Lei verdi. Poi osservò i capelli.

Com’era bello il rosso dei suoi ricci, dello stesso colore dell’emoglobina appena generata.

E che ne avrebbe fatto il Sangue della Specie e con esso il Suo nutrimento.

Bravo tu! – sorrise suadente quell’essere che non era Lei 

*** Da qualche altre parte, nel mondo

– Ahi! – esclamò Lei ferendosi le dita. Aveva sfiorato la rosa creata qualche ora prima.

 

Le spine servivano effettivamente a questo, a impedire a qualche animale dotato di un palato duro di masticarla. 

Osservò poi la foresta. Era impressionante il lavoro che aveva fatto infine. Lui gli aveva dato delega totale, perché aveva molto da fare ma più probabilmente perché non voleva minimamente occuparsene.

La foresta si stagliava in una serie di alberi di diverse specie. Un po’ di querce, un po’ di più di palme e tante latifoglie.

Non era la sua preferita, tuttavia come ogni altro posto di quel mondo, aveva deciso di dargli un nome.

Poiché c’era effettivamente un po’ di tutto, optò per un nome buttato lì a caso, Hiden.

Diverse volte aveva provato a portare Lui, dentro. Almeno per avere un parere ma soprattutto perché nonostante le differenza, Lei ci teneva a dimostrargli Dolcezza e Compassione. Forse un giorno, avrebbe poi potuto apprezzare di più il Suo operato nella creazione della specie. Magari anche su un prototipo di idea che l’assillava da tempo.

Come poteva l’uomo replicarsi ed allacciarsi ancora di più alla Sorgente ?

Passeggiò lungo la sabbia quando sentì un rumore accanto. Ascoltandolo attentamente aveva già capito di chi si trattava ma finse come di essere spaventata.

L’essere dall’altra parte, quindi si avvicinò alle Sue spalle, lanciando un ringhio possente.

Quindi sollevò le zampe posteriori per effettuare il balzo, ma nei primi istanti di sospensione in aria, Lei si voltò verso il giaguaro.

– Tateaux! – rimproverò. D’un tratto l’animale perse la sicurezza ie tramutò il suo ringhio in un tenue miagolio.

– Cosa credevi ? Che non l’avessi già capito che eri tu ?! Quante volte devo dirti che non mi piace quando mi balzi alla schiena quando vuoi vedermi ? –

L’animale però era marpione. Dal suo manto maculato di ghepardo, mostrò la pancia in attesa di qualche coccola, per ammansire la sua padroncina.

Dapprima finse di mostrare resistenza, poi però si incantò come era nella sua debolezza, seppur divina, anche umana e quindi simile alla specie.

– Sai sempre come farti perdonare, vero ? – si avvicinò dolcemente. Ma il ghepardo non si interruppe dal fare quelle fusa, specie dal momento in cui le mani di Lei gli diedero le coccole tanto agognate di perdono e di piacere.

– Vieni qua, cucciolotto –

Sentì una brezza più fresca ad un certo punto che aveva intuito pure Tateaux. Il tempo mutò dal sole pallido e piacevole al nuvolo simil tempesta. 

Poi, un urlo di dolore! Cos'era successo nei paraggi di Lei ?

  • Da qualche parte, a qualche centinaia di migliaia di chilometri sopra il pianeta.... (25%)
    25
  • - Tu chi sei ? - domandò Lui un filo spaventato. Non erano stati creati solo due esseri per la creazione della Specie ? - Io sono ...- (50%)
    50
  • - Andiamo Tateaux! - disse cavalcandolo. Coraggiosi si addentrarono in direzione di quel suono agghiacciante di sofferenza (25%)
    25
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18 Commenti

  • Ciao Carlo!
    Ho scelto per spostarci nello spazio (d’altronde da appassionato di Science Fiction…).
    Permettimi di dirti che sei un fiume in piena; una fantasia delirante e che si autoalimenta.
    Con un pizzico di editing te spacchi alla grande…
    A prestissimo 😉

  • Sai che non lo so? Tutti e tre i seguiti mi sembrano dannatamente interessanti. ‘spetta che voto a caso: Da qualche parte, a qualche centinaia di migliaia di chilometri sopra il pianeta….

    Lui continua a starmi antipatico a pelle, ma magari poi comparirà qualcosa che me lo renda se non altro interessante. Vediamo come prosegue 🙂

    Ciao 🙂
    PS: chi sarà “l’altra” Lei?

    • Quando genero questo imbarazzo so che ho fatto un buon lavoro. Grazie mille davvero.

      Magari passo da te a vedere … ad ogni modo chi lo sa ? Io vorrei … in fin dei conti, chi è antipatico da morire generalmente soffre anche molto.

      Io in genere posso essere antipatico a gratis e chiedo scusa per chi ho ferito. Stiamo migliorando come migliorano i miei racconti con l’utilizzo della virgola e del punto. Non ero solito prima, così come non ero solito a mettere i periodi della giusta lunghezza.

      Si, mi faccio una pacca sulla spalla. Sto cominciando a capire meglio di scrittura ma non devo montarmi la testa 🙂 Ho ancora altri 8 capitoli in cui mi puoi fare tutte le critiche che vuoi 🙂

  • Dopo aver visto il punto di vista di lei, vediamo il punto di vista di lui 🙂

    Interessante, decisamente interessante. Per ora “Lei” mi sta simpatica perché dalla rabbia ha fatto nascere qualcosa di bello. Ora vediamo se riesce a risultarmi simpatico anche “Lui” 😉

    Ciao 🙂

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