Dove eravamo rimasti?
La prima sera
Montare la tenda non era stato facile per i due ragazzi. Solitamente, Ivan era aiutato dal nonno che quell’estate aveva deciso di svezzarlo.
“Sistematevi voi” gli aveva detto “tanto una tenda non è difficile da montare”
I due ragazzi dopo aver sentito le parole del nonno si erano tirati un’occhiataccia e l’avevano salutato. Il nonno aveva lasciato il pranzo che Gabriele aveva divorato in meno di cinque minuti ignaro del fatto che le scorte fossero razionate. Ivan invece se l’era goduto davanti al panorama mozzafiato in una giornata di cielo limpido.
Dopo la terza sigaretta di Gabriele si erano decisi a montare la tenda prima del possibile arrivo del vento.
“La montiamo qui?” chiedeva il ragazzo “o lì?”
Sembrava indicare punti sparsi, senza una destinazione precisa. Forse non voleva dare a vedere la sua ignoranza in materia.
“Montala qui, dove il terreno è libero” gli aveva indicato Ivan un punto vicino.
“Montala? Montala tu!”
“Forse vuoi dire montiamola insieme…”
Ivan con estrema pazienza aveva spiegato a Gabriele i passaggi da compiere per non ritrovarsi con la tenda disfatta dopo qualche ora o in caso di vento. Aveva cominciato a montare il corpo della tenda, creando una base solida per evitare l’umidità del terreno di notte, poi aveva mostrato a Gabriele come fissarla al suolo.
“Ma se fanno vedere quelle tende che le lanci e si aprono…” aveva scherzato il ragazzo “non potevi prendere quella?”
Ivan aveva sorriso, iniziando a fissare la tenda con i picchetti.
“Ma quanti ne metti?” gli aveva chiesto Gabriele.
“Sono quattro centrali e due intermedi” gli aveva risposto “per avere stabilità”
I due picchetti che aveva inserito Gabriele erano rimasti all’infuori, facendolo inciampare sui suoi stessi piedi.
“Ma vaffanculo va” aveva sbottato allontanandosi.
Ivan aveva sistemato la tenda, ricontrollato più volte la stabilità e quando aveva alzato la testa non l’aveva più visto nei dintorni. Le pecore erano al pascolo, ma nessuna ombra si scorgeva fra di loro. Era entrato in uno stato di preoccupazione dopo circa una ventina di minuti perché in un qualche modo era responsabile per quel ragazzo e sapeva la reazione di suo nonno al minimo incidente.
“Gabriele” gli aveva detto “dobbiamo tornare su e accendere il fuoco”
L’aveva trovato poco più in là, sdraiato su una roccia a godersi il sole caldo. La sua faccia era rossa, quasi scottata. Si erano divisi i compiti: Ivan avrebbe sistemato le provviste alla base, come l’aveva chiamata lui, mentre Gabriele avrebbe cercato qualche legno e sasso per accendere il fuoco, anche se non aveva idea di quali legni e quali sassi.
“Allora mi insegni o fai come cazzo ti pare?” aveva chiesto Gabriele.
Ivan era sbalordito. Aveva accennato un sì con la testa, eliminando i legni troppo umidi.
“Ma che cazzo, sai quanto ci ho messo a prenderli…”
Con le mani, Ivan puliva il terreno e creava un piccolo perimetro di sassi per accendere il fuoco.
“Allora ti serve l’accendino eh? Vedi che faccio bene a fumare!”
La voce di Gabriele era un eco, abbastanza fastidio, che perseguitava le mosse di Ivan. Quest’ultimo non capiva se lo faceva con malizia o era davvero il suo modo di fare, strafottente e maleducato.
“Devi preparare il terreno, mettere i sassi così per creare uno spazio per il fuoco” poi aveva preso dei rametti piccoli con delle foglie “e questi per accenderlo, poi ci metti quelli più grandi”
Con l’accendino Gabriele aveva acceso dei rametti e li aveva buttati vicino agli altri. C’era fumo, ma la fiamma sembrava non voler comparire.
“Sei capace eh?” aveva riso Gabriele.
Se fossi da solo, pensava Ivan, l’avrei già sistemato.
Gabriele continuava imperterrito con l’accendino e il fumo cresceva, senza però far nascere il fuoco. Ivan dopo qualche mossa e qualche soffiata era riuscito ad accenderlo.
“Hai visto?” gli aveva detto in tono scocciato.
“E finalmente” aveva risposto Gabriele.
Quando il sole era tramontato si era fatta sentire una leggera aria fresca. I due ragazzi avevano cenato con altri panini lasciati dal nonno di Ivan e si erano appostati davanti al fuoco per tenersi al caldo.
“Che freddo, cazzo”
“Te l’avevo detto che caldo non fa”
“E cosa ne so io? Siamo in estate” replicava Gabriele “a quest’ora sarei in spiaggia a farmi qualche bella ragazza e guarda come sono conciato qua, maledetto mio padre…”
Ivan rimaneva in silenzio e ascoltava il ragazzo parlare e lamentarsi del padre, troppo protettivo e troppo severo.
Certo, pensava Ivan, se ti comporti così anche a casa non ci fai una buona figura, ma si limitava a tenere rinchiuse le parole nella sua testa.
“Allora ti fumi qualcosa oppure no?” aveva chiesto d’un tratto Gabriele tirando fuori dalla felpa un piccolo sacchetto al cui interno c’erano delle palline di carta di alluminio.
“Questa si che sale” aveva poi detto come se stesse parlando a se stesso “mi faccio un bel viaggetto”
Ivan era rimasto fermo, immobile. Guardava la fiamma del fuoco, ma con poca attenzione.
Cosa devo fare?, si era chiesto.
Cosa decide di fare Ivan?
- Si mette sulla difensiva (33%)
- Declina l'offerta con qualche scusa (67%)
- Accetta di fumare con Gabriele (0%)

16/05/2020 at 00:43
Bellissimo finale, giorgiab. Il modo in cui hai trattato i tuoi personaggi è sempre stato dolce e clemente, ma li hai messi davanti a delle evidenze dure e delle emozioni difficili. Da com’è la tua prosa sembra tu voglia molto bene ai tuoi personaggi: è un peccato che questo racconto non abbia avuto più seguito, onestamente.
Ti faccio i miei complimenti ed auguri per il futuro. Se vuoi continuare a leggere, non dimenticare di passare a trovarmi, ti aspetto :)))) a presto!
14/05/2020 at 23:10
CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Continuare ad oltranza 😀
Ciao 🙂
14/05/2020 at 16:09
Bel finale, devo dire che continua a sembrarmi un po’ strano che siano passati anni prima che si rivedessero, però mi è piaciuta l’idea di farli incontrare di nuovo dopo tanto tempo perché questo mostra la profondità del loro legame, molto ben rappresentato in questo finale. Ogni tanto ho notato qualche sbavatura e imprecisione (in questo capitolo per esempio la frase “per godersi quel primo tramonto che aprile la stagione”), però in generale confermo che è un racconto che mi è piaciuto molto, specialmente per come si è sviluppata la storia e per come è evoluto il rapporto tra i due protagonisti!
14/05/2020 at 21:08
Hai ragione, negli ultimi capitoli non ho ricontrollato bene e ho dimenticato qualche errore qua e là…
Sono felice che ti sia piaciuto anche il finale e ti ringrazio per aver seguito la storia!
06/05/2020 at 03:10
Che bello, questo finale. Mi sono divertito molto a leggere dei due ragazzi. Credo che con l’ultimo capitolo ci dirai la vera morale di questa storia, sono davvero curioso.
03/05/2020 at 19:00
“Era sempre stato un ragazzo solitario, uno di quelli che passano inosservati in una folla e che preferiscono stare in silenzio piuttosto che riempire il vuoto con parole superficiali”: ma stai praticamente parlando di me, come hai fatto? 😀
A parte gli scherzi, anche questo capitolo mi è piaciuto molto, e ciò che prova Gabriele nei confronti del padre ora è molto chiaro. Solo una frase non ho capito, “Gabriele che si guardava i piedi, pensieroso”: inserita così mi sembra che sia formulata male o che manchi qualche elemento, o forse mi è sfuggito qualcosa a me. Per il resto niente da dire, ottima conclusione di un racconto altrettanto ottimo! Per il finale voto la città, visto che è l’ambientazione opposta a quella di tutto il racconto.
p.s. Un’ultima osservazione da pignolo: premettendo che l’idea di farli incontrare nuovamente dopo qualche anno mi piace, non è strano che due ragazzi divenuti così amici non si rivedano per tutto questo tempo?
03/05/2020 at 20:35
La descrizione potrebbe essere anche la mia, non ho avuto grosse difficoltà! 😛
Per la frase, hai ragione, mi è scappato un “che” di troppo: probabilmente nel rileggere non ci ho fatto caso visto che ho cambiato un po’ di versioni prima di pubblicare il capitolo.
Ti ringrazio per il feedback e anche per le osservazioni… credo che capirai il perché non si siano rivisti per qualche tempo nell’ultimo capitolo (se non cambio idea prima ahah)
03/05/2020 at 15:33
Mi darai del banale ma…Nello stesso posto a fare lo stesso lavoro!
Mi è piaciuto tanto questo capitolo 😀
Ciao 🙂
03/05/2020 at 20:31
Assolutamente, non ti darò del banale: mi piacerebbe riprendere lo stesso posto e lo stesso lavoro con sensazioni e punti di vista differenti! 🙂
30/04/2020 at 12:49
Bel colpo di scena, non me l’aspettavo proprio! Solo che non ho capito del tutto la reazione di Gabriele, nel senso che non ho capito bene se si sente in colpa per il fatto di aver desiderato in passato che succedesse qualcosa di male al padre, o per il fatto di non provare pietà e di non sentirsi riavvicinato a lui. Comunque voto per farli incontrare in città dopo qualche mese. Dopo questo distacco mi sembra giusto far passare un po’ di tempo, e nonostante quel “ma” mi incuriosisca, non credo che Ivan andrebbe in ospedale a cercare Gabriele 😀
03/05/2020 at 14:07
Ciao Lorenzo! In realtà ho voluto appositamente lasciare quello spiraglio di dubbio riguardo alle emozioni di Gabriele perché volevo adattarle alla scelta successiva per l’episodio 9 🙂
29/04/2020 at 22:37
Siccome il prossimo è il capitolo 9, non voglio che lascino la montagna, quindi voto che Gabriele torna a lavorare dopo qualche giorno.
Fantastico!
Ciao 🙂
03/05/2020 at 14:05
Così sia!
Grazie 🙂
25/04/2020 at 12:43
Devo dire che questo racconto mi sta piacendo veramente tanto!
Di questo capitolo ho apprezzato in particolare l’idea che Ivan non sia più “padrone” incontrastato di quel luogo, ma che Gabriele, con il suo carattere più predominante, possa arrivare a prendere il controllo, per così dire, anche se non intendo in maniera negativa; è un po’ come se questi due personaggi, all’inizio forse un po’ stilizzati, o comunque contrapposti in maniera netta, a ogni capitolo si arricchissero di nuove sfumature che rimescolano le carte in tavola, e penso che sia questo uno dei punti di forza maggiori del racconto, oltre a uno sviluppo coinvolgente della storia.
Dal momento che hanno già parlato abbastanza e che non penso valga la pena spendere un capitolo intero per dei flashback, voto per la brutta notizia!
26/04/2020 at 13:42
Grazie Lorenzo! L’idea era proprio quella di ricercare un qualcosa in comune anche fra due persone all’apparenza opposte… siamo pieni di sfumature alla fine. Ti ringrazio per il bellissimo feedback!
25/04/2020 at 10:11
Hanno chiacchierato tanto, io ora testerei questa amicizia con una prova 🙂 ciao Giorgiab, ancora una volta ben fatto! È proprio un capitolo chiaro, nel messaggio di fondo; piccola nota personale: mi aspettavo più azione.
Siamo a tre capitoli dalla fine, non vedo l’ora di leggere l’ottavo :))) ciao!
25/04/2020 at 11:11
Ciao! Hai ragione, tendo spesso a preferire il racconto discorsivo rispetto all’azione… Grazie per essere passato! 🙂
24/04/2020 at 22:39
Stavolta ero dannatamente indeciso su cosa votare, alla fine ho scelto la chiacchierata notturna, ma sono ancora in dubbio. C’è molto in questa storia… 🙂
Ciao 🙂
25/04/2020 at 09:34
Ciao Red Dragon, sempre super puntuale! 🙂 Ci ho messo del tempo a pensare a delle opzioni che potessero andare verso una conclusione della storia, speriamo siano valide
22/04/2020 at 23:17
Ciao giorgiab 🙂 scusa ci ho messo un po’ a leggere. Volevo farti i complimenti: la struttura della storia, fino ad ora, è perfetta. Leggere un po’ della tua bio mi ha anche aiutato.
I dialoghi sono accesi, hanno un ritmo che fila e che rivela tutte le caratteristiche dei personaggi.
Ho votato per un’avventura nel bosco: cosa accadrà ora che i due sono quasi amici e che sanno l’uno dell’altro?
Ti seguo ed aspetto con ansia il prossimo capitolo!
24/04/2020 at 11:33
Ciao, ti ringrazio per aver letto la storia e per seguirla 🙂
Scopriamo insieme che succede!
22/04/2020 at 12:16
Peccato non aver potuto giocare dall’inizio, la storia è scritta benissimo ed è un piacere leggerla.
Spero di leggere la tua prossima storia anche se il genere non è dei miei preferiti!
24/04/2020 at 11:33
Ciao Robins, grazie mille e puoi ancora votare gli ultimi episodi rimasti 😀
21/04/2020 at 18:17
Visto che gli incubi riguardano il padre, io voto per il padre che va a fargli visita, per sapere come va lassù. A presto!
21/04/2020 at 21:15
Ciao, grazie per il feedback! Prima o poi dovrà incontrarsi con il padre… 🙂
21/04/2020 at 12:55
Voterei per la visita del padre, ma mi sembra un po’ forzato farla accadere appena dopo che Gabriele manifesta la paura di questa visita. Voto quindi affinché si perdano per il bosco!
21/04/2020 at 21:14
Vero! Potrebbe rilevarsi scontata come opzione… Grazie! 🙂
21/04/2020 at 12:29
Io scelgo per un weekend tranquillo, farli perdere per il bosco dopo una tempesta mi pare fin troppo sadica come scelta ^^
21/04/2020 at 21:10
Ahaha la mia opzione di riserva! 😀
20/04/2020 at 12:10
Il padre di Gabriele che viene a trovarli lo farei fare più tardi perché mi sembra una cosa da Climax finale; il nonno che lascia un weekend libero in città, non ce lo vedo, quindi voto che si perdono nel bosco.
Ciao 🙂
21/04/2020 at 21:06
Si, ammetto che il weekend libero era l’opzione “tirata” perchè non sapevo cosa mettere ahah 🙂
18/04/2020 at 23:22
Ciao, per me Gabriele sveglia Ivan nella notte, forse un incubo? O un presentimento? A presto!
19/04/2020 at 20:24
Ciao! Grazie per essere passata 😀
18/04/2020 at 18:09
Svolta interessante, si continua su ottimi livelli secondo me. Voto anch’io per la grandinata!
18/04/2020 at 20:48
Grazie Lorenzo! 😀
18/04/2020 at 13:55
Ciao. Ho votato per Gabriele che sveglia Ivan. Tematiche delicate in questa storia. Mi piace come le hai approcciate fin’ora. Curioso di vedere come prosegue.
18/04/2020 at 20:47
Grazie! Alla prossima 🙂
17/04/2020 at 15:59
Ciao ho finito di leggere ora il racconto ed è davvero molto bello, mi piace tanto il modo in cui strutturi la trama ed il carattere dei personaggi, vorrei che Gabriele svegliasse Ivan, sono curioso, complimenti.
-W
17/04/2020 at 16:54
Grazie!! :* Che piacere leggere questo commento!
16/04/2020 at 22:54
Mi piacerebbe che Gabriele svegliasse Ivan nel cuore della notte ma una grandinata è meglio 😉
Ciao 🙂
17/04/2020 at 18:25
Sembra che la grandinata abbia il sopravvento! 😉
16/04/2020 at 22:40
Ciao!
Ho appena letto la tua storia e cavoli, se davvero forte!
Ho votato che arriva una grandinata, voglio vedere come prosegue, seguo super interessato!!
15/04/2020 at 12:45
La storia si sta facendo sempre più avvincente, mi piace! Voto perché Gabriele racconti la sua storia, sia perché mi incuriosisce, sia perché si è reso conto che Ivan ha visto i lividi e quindi mi sembra verosimile che ne parli.
15/04/2020 at 21:42
Grazie! A tratti mi sembra un po’ “banale”, ma forse sono io ipercritica nei miei confronti? 😛
13/04/2020 at 20:48
Gabriele racconta la sua storia, semplicemente perché il prossimo è il capitolo 5. Tuttavia non è che inizia a narrare punto e basta: sarà Ivan a dir qualcosa (od a far qualcosa) che farà sì che Gabriele improvvisamente inizi a parlare (con sorpresa del ragazzo). Il che cosa ovviamente non lo so 😉
Ciao 🙂
15/04/2020 at 21:44
Anch’io me l’ero immaginata così 😉 Gabriele non sembra il tipo da grandi auto-riflessioni!
10/04/2020 at 12:12
Secondo me Ivan si mette sulla difensiva, quasi come sentisse il bisogno di proteggersi dall’invasione (e dall’invadenza) di Gabriele. Altro bel capitolo, continua così!
11/04/2020 at 12:04
Non penso il sondaggio abbia preso la tua risposta, ma ne tengo conto.
Grazie 😀
09/04/2020 at 22:43
Declina l’offerta con qualche scusa.
Non mi piace ‘sto Gabriele.
Ciao 🙂
11/04/2020 at 12:03
Grazie!
09/04/2020 at 18:40
Storia bella ed originale. Mi piace molto la fluidità del racconto. Voto che Ivan insegni a Gabriele a montare la tenda.
16/04/2020 at 18:57
Avevo perso il commento…
Grazie! 😀 Spero continuerai a seguire la storia!
09/04/2020 at 12:53
Certo che questo Gabriele è proprio un bel tipo, mi ricorda certi personaggi che ho avuto la (s)fortuna di conoscere 😀
Molto bella la conclusione, voto per montare la tenda e accendere il fuoco, visto che hanno già litigato abbastanza!
09/04/2020 at 20:49
Ahaha hai ragione, toglierei la parentesi della s. Ma forse è tutta apparenza (o almeno così speriamo…)
Grazie! 🙂
08/04/2020 at 22:05
Ivan prova ad insegnare a Gabriele a montare la tenda ed ad accendere il fuoco… con tutti i casini del caso.
Almeno è rimasto meravigliato: temevo che Gabriele rimanesse schifato 😉
Ciao 🙂
09/04/2020 at 20:50
Vorrei sfidare chiunque a rimanere schifato davanti alla bellezza della natura… 😛
08/04/2020 at 17:52
Sembra l’inizio di una bella avventura nella natura, che non risparmierà colpi di scena e sorprese. Due ragazzi molto diversi ma che potranno affrontare molte storie insieme. Per esempio Gabriele nasconde un segreto? E’ pericoloso?
16/04/2020 at 18:57
Non so perchè il sito non mi aveva segnalato il commento… 🙁
Ti ringrazio! L’idea è proprio quella: due persone diverse che hanno in realtà qualcosa che li accomuna e qualche esperienza da condividere!
08/04/2020 at 12:49
Bell’incipit, interessante l’idea di un ragazzo che si dedica alla pastorizia! Voto che i due ragazzi non si piacciono, mi sembra verosimile che il protagonista veda quella presenza come un’intrusione, mentre immagino che l’altro ragazzo voglia essere da tutt’altra parte.
08/04/2020 at 13:22
L’idea per il protagonista mi è venuta dopo aver visto un film… Hai centrato il punto: Ivan la vede come un’intrusione (ma non è troppo diffidente) mentre l’altro ragazzo è proprio fuori dalla sua comfort zone. Vediamo insieme che succede!
08/04/2020 at 12:02
Molto interessante ed avvincente, sono curioso ora ahaha!
08/04/2020 at 13:20
Grazie Matthew! Spero di riuscire a scrivere qualcosa di interessante come continuo ahaha
07/04/2020 at 22:27
Ivan e Gabriele hanno una prima conversazione. Così vediamo se non si sopportano o se hanno qualcosa in comune.
Non so cosa aspettarmi da questa storia: ti seguo curioso 🙂
Ciao 🙂
08/04/2020 at 09:26
Ciao, sei sempre super puntuale! 😛
Nemmeno io so cosa aspettarmi, ho scritto l’incipit di getto per vedere come va a finire strada facendo.
Ciao! ?