Nan Della Steppa

Dove eravamo rimasti?

Cosa sarà del giorno seguente? Quang scappa dalla fattoria. (80%)

La Dipartita

La mattina presto del giorno seguente si alzò un terribile lamento: “Quang, dove sei!?” – gridava padre Aelt che
misurava nervosamente tutta la proprietà della fattoria.

Tutti intuirono quel che era successo: Quang era partito.
Così Padre Aelt si accorse che suo figlio aveva preso il suo arco e saccheggiato parte delle provviste in casa,
e si era lanciato in un impresa che era da cosiderarsi tanto intrepida quanto imprudente.

“Avrei dovuto legarlo al letto!” – brontolò rabbiosamente, poi rivolgendosi al secondogenito disse : “Jaahl, andiamo a cercarlo,
quello vuole farsi ammazzare! Prendi del cibo. Porta anche il cane, ha buon fiuto, riucirà a capire dove Quang si è diretto. Gli Dei ci assistino!”

Jaahl annuì e corse a prendere il necessario.

Padre Aelt si volse agli altri figli – “Muqak, quale figlio maggiore, la fattoria è nelle tue mani. Voi altri tornate al lavoro, cercheremo di tornare il prima possibile.”

Aelt e Jaahl lasciarono la fattoria guidati dal cane si diressero verso ovest, al di là delle basse colline erbose dove dopo una cinquantina di ore di cammino spedito
sarebbero dovuti arrivare al confine del dominio Mon-ha, padre Aelt cercava di procedere veloce sebbene le sue gambe vacillavano visto l’età ormai avanzata.
Nessuno dei figli provò a fermarlo, in tutti gli anni passati assieme, avevano imparato a conoscere e accettare la cocciutaggine e l’autorità del padre, io solo cercai di
seguirli ma venni rimproverato e rispedito indietro con uno schiaffone.

Nel frattempo Quang era già a più di quattro ore di cammino dalla fattoria, deciso a superare ogni avversità pur di cambiare in meglio la sua vita benchè dispiaciuto di non aver potuto dare l’addio alla famiglia.
Nel percorso Quang incontrò varie altre fattorie di famiglie anch’esse stremate dai ritmi estenuanti del lavoro che il dispotico dominio Mon-ha imponeva.

Il territorio consisteva perlopiù in lievi rilievi e colline, ottime per pascolare uri, cammelli e cavalli, la stagione calda era alle porte e l’erba si era ormai quasi seccata percui era venuto il momento per le fattorie
di far scorta di fieno e frumento per l’inverno, metà di ciò che riuscivano a raccogliere era sperperato dai signori ricchi signori del regno e i loro guerrieri, in passato, numerose famiglie di agricoltori e allevatori
si unirono per provare a ribellarsi a tali soprusi ma, armate di poco più che zappe e bastoni, furono violentemente represse dai guerrieri Mon-ha, da allora ogni speranza abbandonò questi poveri disgraziati, e nessuno fece più menzione di rivolta.

Quang camminò per ore e ore sotto un sole cuocente, a proteggerlo dai raggi aveva solo un cappello di paglia, e uno straccio attorno alla cinta e sulle spalle,
ogni ora sorseggiava un pò di acqua che si era portato dietro, ma l’acqua era calda e non riusciva a dissetarlo in alcun modo,
continuò a camminare per qualche ora, poi, superato un leggero rilievo, notò il lontananza un giovane uomo su un cammello, sembrava un mercante, anche lui si era accorto di Quang e lo avvicinò.

“Salve ragazzo!” – lo salutò, aveva il volto scarno, pochi capelli, un corpo agile, la pelle scura quasi bruciata dal sole, vestiva un leggero abito in seta blu. Poi chiese – “Vedo che siete accaldato, posso vendervi dell’acqua se vi interessa..”.

Quang, era ben disposto a barattare qualsiasi cosa in suo possesso per un pò di acqua, tuttavia quell’uomo sul cammello, aveva uno strano sorriso sul volto, le sue dita vestivano gioielli, sembrava dargli l’impressione che chi
si trovava davanti non fosse un semplice mercante. Prese un momento per ragionare su cosa rispondere.

L'uomo sul cammello è:

  • Un ricco mercante. (0%)
    0
  • Un Nemico (100%)
    100
  • Un Amico (0%)
    0
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5 Commenti

  • Ho votato per il nemico, che mi sembra l’opzione più interessante. Ho però un appunto da farti, non mi convince molto il fatto che la narrazione sia in parte in prima persona e in parte onniscente, dal momento che segue sia il protagonista che vive il racconto dai suoi occhi sia Quang nella sua fuga. Avrei scelto una delle due opzioni. Ciao!

  • Ciao! L’ambientazione del tuo racconto sembra interessante, ma raccontarcela solo con un lungo dialogo senza introdurre più di tanto i personaggi o il contesto non è il massimo, ti lascia un po’ spaesato. Comunque mi hai incuriosito, quindi continuo a leggerti e per il prossimo capitolo voto per la fuga dalla fattoria!

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