Ogni Tempo: la Crisi

Dove eravamo rimasti?

Un capitolo denso di problematiche. Quale andremo a risolvere per prima? Nessuno dei due problemi trova soluzione, anzi: ne sopraggiunge un terzo che coinvolgerà entrambi gli schieramenti. (71%)

... senza soluzione!

La scimmia saltò con abilità da un albero all’altro, da un palo della luce divelto al tetto semiaperto di una vecchia casa, facendo attenzione alle tegole crollate.  

Seguiva un percorso che ormai conosceva a memoria, fino ad una grotta sperduta dalla quale fuoriusciva la luce di un falò, con una persona seduta accanto ad esso che cercava di scaldarsi. 

L’uomo sorrise nel vederla arrivare e ancora di più non appena notò il luccicante medaglione che prontamente l’animale fece scivolare fra le sue mani. 

-Meraviglioso! Ottimo lavoro Bubbles!- 

* 

Jack continuava a non capire l’atteggiamento passivo dei Guardiani nei confronti di quella minaccia.  

Fosse dipeso da lui, avrebbe agito direttamente fin da subito così da arginarla, lei invece si limitavano ad agire con lentezza ed indolenza. 

Felkàn lesse la sua impazienza. 

-Non devi agitarti. Ho visto innumerevoli crisi temporali e tutte si sono risolte in una bolla di sapone. Il tempo trova sempre il modo di auto-regolarsi, seppur con un aiutino da parte nostra. Inoltre ricordati che proprio il tempo è ciò che non ci mancherà mai. Qui imparerai ad affinare le tue virtù. Prima fra tutte, la pazienza.- 

I due attraversarono un lungo colonnato, per poi giungere in una grossa stanza esagonale con dei manichini ai lati, adornati con particolari ciondoli. Al centro stava uno scribacchino, curvo su una leggìo. 

Non appena intravide Felkàn, questi subito si esibì in una ossequiosa deferenza. 

-N-non credevo che avrebb…- 

-Jack, ti presento Altan, il responsabile delle Cronovie.- 

Lo interruppe subito il suo superiore. Quindi si avvicinò ad uno dei manichini e prese una delle collana che portava al collo: assomigliava al medaglione intravisto addosso a quel ragazzo, ma era più complesso, con più simboli, un quadrante più largo e al suo interno non scorreva alcuna sabbia. 

-Sono come quella che abbiamo visto poco fa.- 

Commentò laconico Jack, mentre il Guardiano la indossava. 

Il viso del vecchio Altan, tutto scorticato e butterato, si piegò in una smorfia di disgusto. 

-Quelle sono solo pallide imitazioni della nostra tecnologia. Questi sono modelli più efficienti, più rapidi e non necessitano di ricarica.- 

“Perché allora non li utilizzate sempre?” 

Pensò il giovane. Ma stavolta tenne quest’obiezione per sé. Stava iniziando a capire sempre più cose su quel luogo ed ogni nuova informazione poteva rivelarsi vitale per poter arrivare a controllare perfino il grande Felkàn 

“Se sono riusciti a copiarli, significa che qualcuno è riuscito a rubarne un esemplare o… gli è stato ceduto.” 

Mentre ragionava Felkàn venne avvolto da un fascio di luce e scomparve, lasciando gli altri due da soli . 

Era l’occasione che aspettava. 

-Altan, vero? Ora mi dirai una di queste Cronovie e mi spiegherai come funzionano. In caso contrario rivelerò a tutti che stai collaborando con i nostri nemici.- 

* 

Fortunatamente la scimmietta aveva lasciato tracce molto evidenti del suo passaggio nella fitta foresta: dei rami spezzati, segni di impronte sul fango, persino calcinacci di vecchi edifici… per cui non fu difficile per Aaron seguirla fino al suo covo all’interno di una grotta. 

Il ragazzo notò immediatamente qualcosa di anomalo all’ingresso di quella spaccatura nella roccia.  

C’erano infatti delle tracce di una brace ancora accesa, i resti di un piccolo falò. Ma la cosa più strana era che sembravano spenti di recente. 

“Impossibile! Qui non dovrebbe esistere vita umana. E i Guardiani non avrebbero mai…” 

-Questo gingillo è davvero interessante.- 

Una voce profonda anticipò l’arrivo dalla caverna di un uomo completamente nudo e calvo. Il suo fisico era asciutto, ma non scolpito e il suo volto non aveva particolari tratti distintivi, ma ciò che attirò più l’attenzione di Aaron era che non possedesse alcun organo genitale. Nella mano destra stringeva il medaglione con una forza tale, che il giovane temeva si sarebbe spezzato da un momento all’altro. 

-RIDAMMELO!- 

Aaron gli corse incontro, ma improvvisamente sentì il suo piede sprofondare e poi un cappio gli avvolse la caviglia. Venne issato da una forza tremenda ed dopo poco si ritrovò appeso a testa in giù. 

“Che succede?” 

-Ah, le care vecchie trappole. Sono sempre le migliori.- 

-Si può sapere chi sei?!?- 

“Non ha senso! L’umanità è estinta da più di un secolo!” 

L’uomo si sedette su un sasso e iniziò a riattizzare il fuoco. La sua pelle nuda era cosparsa da brividi. 

-La vera domanda è chi sei TU. Da dove vieni? Devo forse desumere…- 

Ridacchiò gettando il medaglione fra le fiamme. 

-… che hai viaggiato nel tempo? Ahahah 

-No. NO! Fermo!- 

Aaron provò a divincolarsi, ma il nodo sembrava stringersi anziché allargarsi e lui non aveva nulla per tagliare la fune.  

Pensò immediatamente alla madre, che aveva lasciato ad attenderlo nella foresta, sola e disorientata.

-Ti lascerò qui a meditare. Magari stando qualche giorno appeso, poi sarai più disposto a collaborare.- 

-Chi… sei?- 

Chiese ancora una volta il giovane. 

-Almeno a questo posso risponderti: Io sono l’Ultimo Umano.- 

Prossimo capitolo corale. Quale trio di personaggi comprenderà?

  • Aaron, Jack e un nuovo personaggio (0%)
    0
  • Felkàn, Altan e Joiran (0%)
    0
  • Jack, Rachel e L'Ultimo Umano (100%)
    100
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

68 Commenti

  • Sapendo che questa non è la fine dell’avventura avrei detto un cliffhanger però mi sta bene anche la chiusura di una storyline!
    Vediamo cosa hai preparato per noi in questa fine prima parte. Intanto ti dico che questi è stato più che altro un capitolo di passaggio, di preparazione per la fine. Vedremo dove ci condurrai! A presto!

  • Io di solito adoro i cliffhanger ma in questo caso voglio che una delle storyline venga chiusa, altrimenti abbia troppa carne al fuoco per la prossima storia. E naturalmente un lieto fine perché i finali amari sono tristi e banali (se tutto va come deve andare, a che pro raccontare una storia?).

    Ciao 🙂

  • Nessuno dei due.
    Ciao, Davide
    Scorrevole e interessante, questo sesto capitolo. Ti segnalo quel “… mentre spostava finestre… mentre altri guardiani…”, ripetizione che appesantisce (o appiattisce? Boh!) un po’ la lettura.
    Anche il successivo “… per te per prendere…” mi suona male, ci avrei visto meglio un “perché tu possa prendere parte…”; mi rendo conto che è anche una questione di gusti, di certo il tuo tono è più discorsivo, ma ti faccio una domanda: il tuo Custode, un leader, un’autorità, come lo vuoi far parlare? Come Mimmo il mio gommista o in modo più alto, oserei dire ieratico, come… boh… come quello lì, il mago del Signore degli Agnelli – com’è che si chiama? Non è Mago Pancione, non è mago Dadì… ah, ricordato: Gandalf! – Ecco, ti sei chiesto “come” parla il tuo personaggio?
    Per il resto, a mio umile parere, bene 🙂
    Ciao, a presto

    • Hai ragione sul discorso del linguaggio, ma a dirla tutta non è una mia priorità: lì a Tempràin non c’è una vera e propria “Lingua” e lo stesso Jack inizia a capire e a discorrere con i Guardiani dopo pochi secondi, anche con gente morta secoli prima di lui, per cui non esiste un vero e proprio “stile”, ma parlano tutti più o meno allo stesso modo. So che questo aspetto non è specificato bene ovviamente, ma per mancanza di caratteri ho sorvolato, così da concentrarmi su altri particolari più legati alla trama. In ogni caso lo menzionerò sicuramente in un futuro capitolo, così da rimarcare la cosa.
      P.S. Perché Davide? Ahahah

  • Spezziamo il pareggio: sopraggiunge un terzo problema… vedremo come lo affronteranno i nostri protagonisti.
    Ho letto tutto d’un fiato i precedenti capitoli (bellissimi è scritto molto fluidamente come quest’ultimo) che avevo perso, e mi dispiace essere arrivata qui solo a metà opera.
    Al prossimo capitolo.

  • A Tempraìn, e chiedo scusa se ho causato un pareggio 🙁
    Ciao, Emanuele.
    La tua storia mi piace. In genere diffido moltissimo delle storie che tirano in ballo paradossi temporali, perché sono veramente troppo abusate, però gli “incastri” che hai architettato la rendono originale e mi intrigano. La lettura, a parte qualche refuso – alcuni orribilissimi 😀 – è scorrevole, anche se il pericolo “infodump” è dietro l’angolo: dai al lettore molte informazioni, a mio parere anche troppe. Il mio suggerimento è sfoltirle un po’, eliminare quelle non necessarie e darci quelle che ritieni necessarie nel modo più “naturale” possibile.
    Per fare un esempio, ti interessa raccontarci la “genialità” di Jack?
    Okay, potresti farla emergere dal dialogo con l’amico:
    _____
    Jin alzò le braccia rassegnato:
    -Ah, sei tu il genio, non le ho mica vinte io le olimpiadi matematiche a quattro anni!-
    – Ma quale genio, quest’anno rischio la bocciatura”-
    Jin si sporse verso di lui e lo scrutò con sguardo alcolico, poi emise uno sbuffo spernacchiante saliva che lambì la guancia dell’amico. Jack lo spinse via imprecando, Jin si lasciò ricadere pesantemente sul sedile passeggero e ridacchiò: – Credi che non l’abbia capito che fingi di essere normale? –
    Eruttò, causando ulteriori proteste di Jack, per poi aggiungere con espressione depressa: – Cioè scemo come noi. –
    ______
    Per dire, insomma, è solo un esempio semiserio, anzi, moltopocoserio per illustrare ciò che intendo.

    Sono curioso di vedere come proseguirai questa storia.

    Ciao, a presto

    • Benvenuto JAW.
      Innanzitutto grazie mille per l’analisi dettagliata e per le critiche. Apprezzo anche i complimenti ovviamente, ma quelle mi servono di più per crescere come scrittore!
      Da una parte pecco di eccesso di esposizione, questo è vero, ma dall’altra sono contento di dare molte informazioni sui personaggi, sulle situazioni e sulle ambientazioni. Sono ciò che mi piace esporre nei racconti, anche se mi faccio prendere spesso la mano. A volte dovrei modificare di sicuro il modo in cui voglio veicolarle queste informazioni (il tuo esempio sulla genialità di Jack è giustissimo). In definitiva lo ritengo personalmente più un problema del “come” che del “quanto”.
      Sono contentissimo comunque che il racconto ti stia intrigando e spero di non deluderti nei prossimi episodi. 😀

  • Grande Giove!
    Dobbiamo tornare nel futuro!
    🙂
    Davvero molto carino. Mi piace un po’ come indugi sui personaggi, rivelandone dettagli a poco a poco. Stai solo attento affinché l’arricchimento sia rilevante e non seeva solo a coprire i vuoti.
    Davvero bravo, hai aggiunto un bel twist 🙂
    Alla prossima e non dimenticare di passare a trovarmi 🙂 ciao!

  • Nuovo problema, altra carne a cuocere e poi : relax nel 5* capitolo. Davvero stupendo questo terzo episodio, complimenti! 🙂 Ho sentito ogni momento ed è stato un lieto intermezzo. Ma Aaron è lo stesso che è stato “estratto” nel capitolo precedente o non c’entra nulla?
    Ti seguo 🙂 non vedo l’ora di leggere il seguito. Passa a trovarmi mi raccomando!

  • Ops! Mi ero persa un capitolo. Bellissima questa scena della madre con il figlio ora sono curiosa di sapere come suo figlio si è potuto presentare a lei e soprattutto che conseguenze ci saranno?
    Voto per sapere qualcosa di più del ragazzo nella vasca.

  • Questo capitolo è adorabile! ^_^ L’ho letto due volte! ^_^ Adoro i paradossi temporali! ^_^
    La clessidra si è fermata ed il tempo con essa! Solo che non si capisce cosa ci faccia Aaron lì: il bello dei paradossi 🙂

    Continuo a votare il ragazzo nella vasca. Per gli intrusi è presto.

    Ciao 🙂

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi