VR42: benvenuti nel nuovo mondo

Dove eravamo rimasti?

Come continuerà? Andranno fino in fondo, ,ma il VR42 di Noelia possiede l'aggiornamento 4.2.01. (50%)

Espresso macchiato

Seduta in una tavola calda, le dita di Carmela correvano sulla tastiera più velocemente della pioggia incessante all’esterno. Era ormai prossima a terminare il report da consegnare al signor Mogelli, che sicuramente sarebbe stato soddisfatto del risultato: oltre quello in ufficio, un solo VR42 aveva ricevuto l’aggiornamento, rimosso da lei ormai da qualche minuto.              
«Lo avevo ordinato macchiato. Non vedo latte in questo espresso». Disse una voce alla sua destra, appartenente a un ragazzo la cui visuale era coperta dal cameriere. Questo si scusò, promettendo al cliente di servirgli presto l’ordine corretto.            
Il cameriere andò via e Carmela vide un giovane riccioluto scuotere il capo sconsolato. Spostò lo sguardo sullo schermo del computer e riprese a scrivere, ma la concentrazione andò nuovamente a farsi fottere quando il giovane lasciò ricadere rumorosamente il telefono sul tavolo. Non contento, emanò un sospiro rumoroso.
«Cerchi tranquillità in una tavola calda, ma non la trovi in uno sconosciuto seduto quasi a fianco a te». Carmela guardò il giovane inclinando la testa di lato.
«Beh, il rumore della tua tastiera non aiuta certo la mia tranquillità». La guardò imitandone le posa.
Carmela sorrise ironicamente. «Ho un lavoro importante da finire e spero che il tuo prossimo espresso sia macchiato al punto giusto».
«Quindi l’esito del tuo lavoro dipende da un caffè?».
«Più precisamente dal latte». Parlò ai suoi occhi verde smeraldo.
****
La pioggia cadeva ormai fitta e inudibile alle orecchie di Noelia e Rosario, ancora immersi in quella vita virtuale.
«Tu sei reale, vero?».
Artur annuì lentamente e mosse i fianchi contro il corpo di Noelia. Le sue dita si chiusero sul tessuto della maglietta che iniziò a sollevarsi, scoprendo pian piano il corpo di Noelia: un ventre non troppo piatto e un seno prosperoso, contenuto a fatica dalle coppe dell’intimo. Con il viso girato a metà verso Artur, intravide il pollice in su di Rosario. Socchiuse gli occhi e le mani calde di lui le provocarono un certo calore all’altezza dello stomaco. Avvertì la sua erezione in tutta la sua durezza contro i suoi jeans e inclinò il capo all’indietro, sentendo il respiro accelerato di lui sul collo. Aprì gli occhi quel poco da vedere Rosario scattare un’ultima foto e inclinare il capo verso lo schermo della macchina. Allungò una mano e cercò il cavallo dei pantaloni di Artur. Con il palmo aperto tastò l’erezione possente e sentì le mani di lui armeggiare dapprima con il bottone dell’indumento, poi con la cerniera. Il rigonfiamento le sfiorò subito la mano. Lei lo afferrò, con gli occhi sempre rivolti verso Rosario. Introdusse la mano negli slip di Artur e liberò il pene eretto dall’intimo che ormai era diventato troppo stretto. Lo percorse con le punta delle dita per tutta la sua lunghezza e giocherellò con la cappella scoperta e umida. Una mano di Arthur le accarezzava il ventre e si dirigeva verso il seno. L’altra, invece, ne aveva già scoperto uno e stuzzicava il capezzolo tra indice e pollice. La voce di Rosario risvegliò Noelia, facendole scattare in avanti il viso.
«Cosa succede?». Allargò le braccia, stringendo nella mano destra la macchina fotografica.
Noelia non rispose e si limitò a guardarlo con aria colpevole, mentre la sua mano continuava a massaggiare il membro di Artur.
«Questo mi sembra un po’ troppo. Tesoro?». Si avvicinò timidamente ai due.
Noelia si sporse in avanti e appoggiò i gomiti sul letto. «Non ti piace più questo servizio fotografico adesso?».
«Adesso no». Fece lui con voce ferma.      
Pausa.
«Basta». Disse Rosario, sfilandosi il visore dalla testa. «Tutto questo è…». Si bloccò, con gli occhi sul corpo di Noelia: aveva un seno scoperto e l’altro all’interno dell’intimo; tra le mani teneva la maglietta che aveva indossato fino alla pausa precedente.  «Ti sei spogliata tu?».
Noelia si liberò del visore e fece per parlare. Si fermò con la bocca aperta e metà. «Ma che…». Si guardò dall’alto e si ricompose, accompagnando il seno scoperto nella coppa.
«Ti giuro che non ho tolto la maglietta». Disse incredula.
«Bella merda. Non posso credere che lavori per una compagnia così malata». Stizzato, lasciò cadere il visore sul letto e si alzò.
«Non capisco nemmeno io. Prima non era così».
Rosario si girò verso di lei stupito. «Ah? Mi avevi detto di non averlo mai provato prima d’ora».
«No, infatti». Continuava a mentire lei. «Ma ci lavoro con questa roba, più o meno. So come funziona».
Lui annuì alzando un sopracciglio. «Sai come funziona questo schifo. E poi, ti sei resa conto di quello che stavi facendo in quel fottuto visore?».
Noelia ebbe uno scossone e mosse il capo all’indietro. «Stavo solo seguendo la mia sceneggiatura ed era tutto finto. E poi, cosa significa tutto questo? Fino a ieri supportavi il mio lavoro!».
«Hai ragione. Stavi solo masturbando un cazzo finto». Prese una giacca dalla sedia e la piegò sull’avambraccio. «Il tuo lavoro è fantastico. Malato, ma fantastico».
Si voltò e lasciò Noelia da sola.

Noelia parlerà con Mogelli dell'accaduto mentre Rosario...

  • disperato, ripensa al suo triste passato. (50%)
    50
  • ignora ogni chiamata di Noelia. (50%)
    50
  • sarà fuori ad aspettarla. Ha passato la notte lontano da lei. (0%)
    0
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45 Commenti

  • Ciao introverso,
    in effetti non avevo capito un bel niente. In ogni caso, questo confronto tra Noelia e Rosario è stato fin troppo sincero, non pensavo che la loro storia avrebbe potuto prendere questa piega in poco tempo. Tuttavia, ciò che posso dire è che hai reso l’episodio in modo molto particolare: inserendo l’erotismo nella loro conversazione che, privata di quello sarebbe risultata solo una semplice lite tra fidanzati (ormai ex?!).
    Io direi di convogliare verso il funerale di Mogelli, ma non saprei proprio cosa suggerirti. Mi affido a te!

  • Ai danni di Rosario, direi.
    Mi ero persa un capitolo, Introverso, ma l’ho recuperato. Devo dire che quest’ultima parte con Rosario e Lara sembra un po’ troppo separata e distante dal resto della narrazione, ma era necessaria per spiegare che quel verme di Mogelli ha (credo) in qualche modo passato la sua malattia al ragazzo.
    Vedremo se ho capito bene! A presto!

  • Ciao!
    Questo sì che è tenere i lettori col fiato sospeso!
    Mi è sembrato un po’ corto (lo so, sono l’ultima persona che può dirlo), ma forse perché ne avrei letto volentieri di più.
    Comunque, bravo, davvero, mi sta piacendo un casino.

  • Rosario ignora Noelia.
    Introverso, mi piace sempre trovare l’inclusività nei racconti e sono felice di averla trovata nei tuoi, maggiormente accentuata in questo capitolo. Noelia sembra una donna del tutto normale, non una modella da copertina di giornale, eppure tu sei riuscito a renderla sexy e desiderabile nonostante il suo apparire “normale”. Bravo, bravo!
    Vado di ipotesi e dico che Rosario ha capito che Noelia sapeva che l’esperienza non era finta e si è terribilmente ingelosito. Vedremo cosa ci riserverai tu!
    A presto!

  • Il loro visore possiede l’aggiornamento.
    Vedi che furbetta Noelia? Aveva intuito tutto ma ha fatto finta di niente, non l’avrei mai detto! E non avrei neanche mai sospettato della scelta un po’ “dolce” -passami il termine- di Mogelli.
    Volevo segnalarti solo questo passaggio “con il visore al posto del volto”, sarebbe suonato meglio “con il visore posizionato sul volto”. Per il resto, impeccabile, come sempre!
    A presto

  • Con Mogelli,
    Che sembra un bello stronzo.
    Intoverso, avrei scommesso per il tuo ritorno con il seguito dell’altro racconto ma invece, ci hai lanciato un incipit nuovo nuovo, coinvolgente e intrigante. Sono contenta che tu sia tornato, aspetto con ansia di leggere il prossimo episodio per saperne di più!
    A presto!

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