Dove eravamo rimasti?
E riuscii
La polizia era giunta ed aveva effettuato ogni adempimento. Il grande attico del quinto piano era sotto sequestro, e la moglie e la governante di casa si erano sistemate nel vano al piano terra, una volta occupato dal portinaio. Di lì a poco le avrei incontrate per due chiacchiere, l’inizio delle “mie” indagini.
Nell’attesa, non potei non ripensare alla strada che mi aveva portato sin lì, nientemeno che da New York, in una famiglia di immigrati italiani. Mi chiamo Attilio Regolo, sono nato nel Bronx. Il quartiere mi ha insegnato tutto: era composto da casermoni immensi. Io vivevo con i nonni, vecchietti perennemente sul punto di congedarsi che mi riempivano la giornata di scherzi, anche pesanti; ma io volevo loro molto bene, ed essi me ne volevano. La vita non era stata tenera con loro, soprattutto quando da un momento all’altro si erano trovati a dovermi fare da genitori, da quando cioè i miei genitori avevano deciso di farmi da nonni.
L’infanzia sulla strada scorreva veloce: a otto anni ne avevo dieci, ma il programma di studi era per quelli di sei. Ma era un dettaglio da nulla: io non studiavo! Come dice il nostro regista ufficiale, Martin Scorsese, in una realtà come quella per essere qualcuno si può studiare da prete o da gangster. Io volevo fare il detective, e cercavo di essere amico degli esponenti di entrambe le categorie. In particolar modo del boss del quartiere, che mi prese presto in simpatia; era un tipo generoso, sempre presente nei dintorni e pronto ad aiutarti, ma che all’occorrenza sapeva essere spietato. Anche lui di origine italiana, il suo nome era Robert De Niro, ma per darsi un tono pretendeva che tutti lo chiamassero Chazz Palminteri. E tutti ubbidivano, per non incorrere in inevitabili rappresaglie.
Cercare un lavoro onesto era un’impresa, ma grazie a Chazz trovai la mia strada. Fui assunto all’anagrafe, dove riuscii a farmi un nome: dapprima risolsi i casi più semplici, come chi ha rubato la scolorina, chi ha disegnato un cazzo sugli appunti del collega. Assicuravo i colpevoli al collegio dei probiviri aziendale e la stima nei miei confronti cresceva, mentre tra i colleghi riuscii a farmi anche un soprannome: il delatore.
Tutto procedeva per il meglio, fino alla triste telefonata dall’Italia: era morto il bisnonno. I biglietti per il viaggio costavano moltissimo, e per ammortizzare tutta la spesa calcolammo di trasferirci per quarant’anni al paese; inoltre avremmo fatto compagnia alla bisnonna nei suoi ultimi anni di vita. All’arrivo scoprimmo che la bisnonna era morta dieci anni prima e che quell’idiota del marito, per pura discrezione, non ci aveva avvisati. Ma ormai il dado era tratto e ci stabilimmo lì.
Francesca Rivelli, 60 anni, moglie della vittima. Presente in ogni pellegrinaggio di lavoro del marito, compagna fedele di viaggio durante le sue missioni in giro per il mondo. Andato l’uomo in pensione, ha comprato il palazzo dove ora vivono, insediandosi insieme all’ultimo piano. Alcuni ritengono che il marito la tradisse, altri ne sono certi, altri ancora affermano che chi pensasse il contrario stesse vivendo un grave distacco dalla percezione del reale.
Bice Valori, 37 anni, governante a casa dell’ambasciatore. Giovane ma non più piacente, timida, silenziosa con puntate nel catatonico, irrimediabilmente innamorata del proprio datore di lavoro.
“Era un uomo tutto d’un pezzo, fiero, all’antica. Colto, amante della buona lettura, come testimonia la sala della biblioteca che aveva fatto costruire in casa quando ha unito i due appartamenti al quinto piano per ricavarci il nostro interno. Meticoloso: la sua collezione di trofei di caccia in biblioteca, tutti esposti in ordine alfabetico”. – La moglie era commossa. “Sì, un uomo d’oro” – fu il contrappunto di Bice, imperturbabile robottino di casa.
“Grazie Dario, ben gentile” – disse la vedova al ragazzino che le porgeva la tazza di thè – “anche per lui è un dispiacere, vero Dario?”. Lui annuì, triste. “Ogni tanto veniva da noi ad aiutare Bice, e mio marito” – groppo in gola – “gli dava la mancia. Da pochi mesi ha perso la mamma, ora ha perso il mio caro…”. E riprese a piangere. Chiese congedo per spostarsi in camera, e io glielo concessi prontamente. Fu a quel punto che incontrai le biglie oculari di Bice. Senza scomporsi più di tanto, a voce più bassa del solito, mi si rivolse con queste parole: “Era un uomo invidiato, forte, e le pretendenti non gli mancavano. Era moralmente un santo, ma si sa che certe donne sono peggio del diavolo quando vogliono un uomo. Io cercherei di capirne di più…” – evasiva -. “In merito a cosa, signorina Bice? – risposi. “quando diede il via ai lavori della biblioteca, collaborò molto con la bibliotecaria del quarto piano. Una donna sfacciata, immorale…”.
Pensando alle ultime parole scritte dalla vittima, sul sesso e sulla peculiarità caratteriale del killer, filtrai a memoria tutte le figure femminili… ma niente, non mi riuscì di scagionare nessuna delle mie vicine di casa. Tutte erano sospettabili!
Il campo delle indagini rimane quindi apertissimo: ora Attilio avrà uno scontro. Con chi ?
- un parente (17%)
- la polizia (33%)
- un condomino (50%)

27/01/2021 at 01:18
Ciao Louise!
Grazie del commento! Cercherò di meritarmi ancora la curiosità che ti ha portato a leggere la mia storia.
Ciao!
26/01/2021 at 18:33
Ciao Minollo
Ho letto i 5 capitoli: scorrevoli, frizzanti al punto giusto!
Bravo. Continua così.
Tullia…
25/01/2021 at 23:52
Grazie Anna, gentile come sempre. Spero di continuare così!
24/01/2021 at 21:08
Ciao,
continuo a leggere con piacere e devo dire che il tuo racconto è davvero divertente. Riesci sempre a strapparmi un sorriso. Grazie Minollo
21/01/2021 at 14:37
Finalmente si riprende! Sono sempre più convinto dell’idea che il tuo stile di scrittura, con espressioni arzigogolate e termini particolari, in un altro contesto probabilmente non riuscirei a digerirlo molto, ma in un racconto umoristico e grottesco ci sta molto bene! Mi è piaciuto poi il colpo di scena, descritto con macabra ironia. Voto per Tullia, così magari si rimane in ambito bibliotecario. A presto!
21/01/2021 at 23:23
Ciao Lorenzo!
Ben ritrovato; si, anche secondo me il linguaggio è funzionale al contesto, mentre stonerebbe in un racconto meno “sopra le righe”.
Povera Bice, però deve essere contenta: ha fatto un’uscita di scena col botto 😁😁😁
Alla prossima!!!
20/01/2021 at 15:10
Ciao Keziarica!
Grazie, sono davvero lusingato per i tuoi apprezzamenti. Sinceramente credo sia il mio vero punto di forza, l’unico. Lo dico senza falsa modestia; in realtà non credo la mia cifra sia il racconto a episodi, tantomeno il romanzo. Forse l’atto unico, o il monologo mi si confà di più
Grazie ciao!
19/01/2021 at 10:48
La bibliotecaria!
Ciao, Minollo.
Mi è piaciuto questo capitolo, molto. Sei raffinato e tagliente nell’esporre i fatti, il che rende il tutto piacevole e diverte senza pacchianerie 🙂
“denunciando così una temperatura ancora perigliosa per la mia lingua” questa frase è un esempio di quel che intendo, davvero bravo.
Mi sono sentita in dovere di spronare il nostro contro il nipponico gaudente nella schermaglia con gli stuzzicadenti e poi gli Shangai, ma ci hai pensato tu con il riferimento al Subbuteo 😉
Non ho altro da aggiungere.
Alla prossima!
19/01/2021 at 07:58
Ciao Red!
Hai ragione a non ricordarti, non ho pubblicato per un po’. Bice è la governante in casa dell’ambasciatore, se ne parla nel secondo episodio.
Ho visto che hai chiuso l`androide, oggi lo leggo…
Ciao!
19/01/2021 at 01:42
Tullia!
E meno male che anche questa riprende! Solo che non ricordo più chi era Bice…
Ciao 🙂
18/01/2021 at 18:22
Bravo Minollo. Mi piace il tono leggero ed ironico col quale porti avanti la vicenda, Continuerò a seguirti con piacere. alla prossima puntata.
07/01/2021 at 17:34
Scusa, Minollo.
Mi sono accorta di non aver votato. Fatto ora. 🙂
21/12/2020 at 08:09
uno scrittore di tragedie greche è bellissimo. riuscirà a smorzare il tuo cinico humor? ne dubito. leggo il tuo racconto come guardassi un fuoco d’artificio, ogni personaggio una sorpresa.
07/12/2020 at 10:00
L’uomo d’affari giapponese è un bocconcino troppo invitante!
Minollo, in ritardo ma arrivo, l’altra volta ero di fretta: ho letto, ho votato ma non ho commentato. Tutti questi strani tizi mi ricordano i miei vicini di casa e mi rincuora sapere che non tutti gli strambi vivano qui ehehe
A prestissimo!
09/12/2020 at 23:31
Ciao Trix!
Stavo in pensiero… :)D. Si, direi che il sol levante è la scelta di tutti; ben ritrovata, vediamo cosa hanno in serbo gli ultimi personaggi.
Ciao!
02/12/2020 at 00:37
Ciao Minollo! Ancora una volta dai dimostrazione di un’accurata scelta delle parole, che se colte nel loro significato strappano sempre una risata. Il racconto scorre con piacere e le interazioni sono acutamente divertenti. Ero molto attratto dallo scrittore di tragedie, ma poi ho votato per il personaggio più pratico: l’uomo d’affari. Ammetto che con così tanti personaggi la trama risulta un po’ dispersiva, ma confido che una volta presentati tutti riuscirai a tessere al meglio le fila. A presto 😀
03/12/2020 at 00:38
Ciao Andrea!
Sono sempre contento quando la storia diverte, grazie! Hai ragione, in effetti mi sono accorto di essermi dilungato, ed i personaggi hanno tutti bisogno di spazio per crescere. È una cosa di cui devo tener conto sin da subito. Così come della storia.
Grazie per l’osservazione, allora alla prossima!
Ciao!
01/12/2020 at 17:08
Ciao Minollo,mi divertono un sacco questi personaggi quindi non vedo l’ora di conoscere l’uomo d’affari giapponese! Alla prossima!
01/12/2020 at 23:51
Ciao Roxanne!
Grazie per il tuo commento positivo, cerco di movimentare i dialoghi come mi riesce…
Grazie ancora ciao!
01/12/2020 at 00:49
Il nobile decaduto lo abbiamo già conosciuto, quindi vada per l’uomo d’affari.
Mi piace il rapporto tra il nostro “Sherlock” ed il suo “irregolare” 😀
Ciao 🙂
01/12/2020 at 23:49
Ciao Red!
E Giappone sia! I due personaggi sono carini, credo di dover caratterizzare meglio gli altri. Dovrò trovare lo spazio. Alla prossima, ciao!
30/11/2020 at 17:53
Voto anch’io per l’uomo d’affari giapponese. Che tipi strani vivono in questo stabile…
bene, la prosa è efficace e gli episodi divertenti. Non resta che andare avanti per accumulare indizi e cercare di capire chi è l’assassino.
Alla prossima!
01/12/2020 at 23:43
Ciao Keziarica!
Se non sono strani non li vogliamo! Al di là dei personaggi buffi, spero proprio di proporre anche il risvolto giallo della vicenda, anche se è sullo sfondo.
Grazie della simpatia e dei tuoi pareri, ciao!
30/11/2020 at 17:17
Bello sia il pedinamento che il dialogo tra i nobili, con il loro linguaggio stereotipato che però funziona! Voto per l’uomo d’affari giapponese, i nobili già li abbiamo incontrati mentre lo scrittore non mi ispira particolarmente 😀
21/11/2020 at 13:55
Molto divertente anche questo capitolo! Interessanti poi le didascalie che descrivono i personaggi, elemento molto cinematografico che forse però in un racconto non è proprio l’ideale visto che interrompe il flusso della narrazione e distrae, anche se a me personalmente non hanno dato molto fastidio. Voto per il pedinamento, secondo me si potrebbe prestare bene a delle gag!
23/11/2020 at 15:33
Ciao Lorenzo!
grazie per l’osservazione! Mi sembrava un metodo diretto, aiutato dal grassetto, per parlare velocemente dei personaggi. Quasi una “tarantinata” (scherzo eh eh), con magari il risparmio di qualche carattere…
Vediamo il voto finale,
Ciao!!!
23/11/2020 at 18:56
Ciao Minollo, trama interessante e scorrevole. Io voto per la ricerca di indizi! Alla prossima!
24/11/2020 at 00:09
Ciao Roxanne!
Grazie, spero continui a scorrere bene. Alla prossima!
01/12/2020 at 23:37
Ciao Lorenzo!
Pensavo di tirare le fila del discorso, ma come detto non sono riuscito a tagliare abbastanza le due parti. Dovrò farlo la prossima volta. Grazie per l’apprezzamento, sembra che il Giappone stia prevalendo…
Ciao!
20/11/2020 at 16:59
Ciao, Minollo.
Direi che ci starebbe proprio bene un pedinamento, magari a opera dell’irregular. Raccapricciante la storia del genitore precoce. Ci si vede per le strade della città, a meno che gli altri non votino altrimenti.
Alla prossima!
21/11/2020 at 00:12
Ciao Keziarica!
Raccapricciante davvero, ti confesso che ho avuto qualche dubbio prima di inserirlo nell’episodio, però mi sembrava divertente!
Ciao alla prossima!
20/11/2020 at 13:12
Ricerca di indizi!
Il ragazzino, attualmente, mi è simpatico 🙂
Ciao 🙂
21/11/2020 at 00:14
Ciao Red!
Di sicuro sembra disincantato! Vediamo cosa combinano!
Ciao!!
20/11/2020 at 01:50
Ciao Minollo! Ho riso, lo ammetto. Mi fa piacere che tu abbia fornito al nostro protagonista un (valido?) aiutante, sono molto curioso di come si svilupperà il loro rapporto. Nel frattempo, pediniamo qualcuno! Alla prossima 😀
21/11/2020 at 00:16
Ciao Andrea!
Come dicevo in un altro commento, ho pensato che avrebbe potuto non piacere a tutti, però mi divertiva il clima surreale di quel piccolo sketch a tre.
Grazie ciao!
17/11/2020 at 12:09
Bravo, mi piace come scrivi. Seguirò la storia. Certo, il condomino, qualunque condomino è l’ideale per uno scontro.
18/11/2020 at 09:01
Grazie Anna!
Ho visto che ha scritto il suo nuovo episodio, stasera lo leggo.
Buona giornata!
15/11/2020 at 20:36
Avrà uno scontro con un condomino.
I condomini danno sempre il meglio, lo so bene ahaha
Bravo, Minollo, capitolo di transizione rispetto al prologo, ma altrettanto interessante. Vediamo come prosegui! A presto
15/11/2020 at 22:42
Ciao Trix!
Vediamo di scoprire i condomini allora, speriamo li trovi simpatici. Oddio, non sono i vicini ideali, ma come dici anche tu non è mai semplice…
Ciao a presto!
14/11/2020 at 01:30
Eccomi qua! Voto la polizia e vediamo quali altri divi scopriamo avere una seconda vita 😛
Ciao 🙂
PS: ho problemi con i commenti…
15/11/2020 at 22:39
Ciao Red!
Ben trovato qui dall’ambasciatore :))
Vedremo altri nomi, ed altre situazioni, in attesa di capire…
Ciao!
12/11/2020 at 22:13
Ciao Minollo! Ho votato per un parente, sono quelli che creano sempre maggiore casino 😀
Ho apprezzato particolarmente la parte biografica su Attilio, molto fluida. A presto!
12/11/2020 at 23:34
Ciao Andrea!
Grazie delle tue impressioni. Direi che la sua autobiografia è un pochino romanzata :)). Ogni tanto un salto nel nonsense… Vediamo come va, siamo in parità al momento per le opzioni.
Ciao e grazie ancora!
10/11/2020 at 10:07
Ok, abbiamo Bice Valori, la Muti… Chazz Palminteri e De Niro. Immagino che Dario faccia Argento di cognome, ma stupiscimi con altro! Come ti e venuta quest’idea?! Originale e divertente.
Direi che ci starebbe bene un altro condomino, vediamo chi tiri in ballo… sono davvero curiosa.
Bravo, Minollo. Ottimo lavoro 🙂
Alla prossima!
10/11/2020 at 23:17
Ciao Keziarica!
Su Dario ci hai preso, vedo anche che conosci Bice Valori! Un po’ è un gioco, un po’ forse aiuta a ricordare i nomi dei personaggi. Un po’ mi diverte! Grazie per esserci, alla prossima!
09/11/2020 at 17:00
I primi due capitoli promettono bene, mi è piaciuta molto l’atmosfera da commedia nera che si respira. Nel primo ho trovato geniale l’idea della scritta con il sangue e con il cervello, scena abbastanza macabra ma che sei riuscito a rendere leggera e divertente, mentre nel secondo ho apprezzato il racconto del protagonista molto in stile fratelli Marx! Poi, anche se sembra essere abbastanza diverso dal racconto precedente, ho notato che il tuo stile resta chiaramente riconoscibile. Voto per la polizia, che probabilmente vorrà appropriarsi dell’indagine ufficiale. A presto!
09/11/2020 at 23:33
Ciao Lorenzo!
Mi fa molto piacere ritrovarti! Si, è un giallo in sottofondo, c’è splatter, noir, ma soprattutto spero di far ridere, la cosa che mi piace di più. Ho diverse idee…
In effetti Groucho Marx e i suoi fratelli sono il mio punto di riferimento, ma penso anche a “Misterioso omicidio a Manhattan” di Woody Allen, o ai “Mostri” di Dino Risi. Vediamo, grazie di esserci e per il tuo apprezzamento.
Ciao!
04/11/2020 at 19:11
Chi è il narratore?
Minollo, ho letto il tuo incipit appena uscito e ho subito seguito la storia. La scena del naso rientrato l’ho trovata geniale, come dice Keziarika, un’ironia sottile che è davvero gradevole. Hai acchittato un incipit niente male: curioso, interessante, con la giusta dose di ironia e di mistero. Gli ingredienti ci sono tutti, vediamo che portata di servirai a seguire.
Bravo!
04/11/2020 at 23:26
Ciao Trix!
Grazie della fiducia, spero di tenere alto l’interesse ed il ritmo narrativo, e a definire i personaggi sulla scena. E soprattutto spero di far ridere!
Grazie per essere a bordo, ciao Trix!
02/11/2020 at 09:19
qualcosa non funziona sul sito. pubblico il commento, ma non lo vedo. Tu lo vedi, Minollo? 🙂
02/11/2020 at 08:42
Chi è il signor Attilio? Voto per conoscere il narratore in prima battuta.
Bentornato, Minollo.
Un incipit divertente, tinto di nero ma con humor sottile ed elegante. Ci sono tutti gli ingredienti per un bel racconto: i personaggi, il condominio, una morte misteriosa con tanto di lettera scritta col sangue e, accipicchia, con parte del cervello!
Bravo, un rientro in grande stile.
02/11/2020 at 20:47
Ciao Keziarica!
Ben ritrovata! In effetti ieri sera nemmeno io vedevo commenti, addirittura ho pensato ad un cambiamento nel sito, poi oggi è tutto ok. Grazie per i complimenti, spero di sviluppare la vicenda al meglio, qualche idea c’è. Grazie ancora, alla prossima!
02/11/2020 at 08:39
Chi è il signor Attilio? Voto per conoscere il narratore in prima battuta.
Bentornato, Minollo.
Un incipit divertente, tinto di nero ma con humor sottile ed elegante. Ci sono tutti gli ingredienti per un bel racconto: i personaggi, il condominio, una morte misteriosa con tanto di lettera scritta col sangue e, accipicchia, con parte del cervello!
Bravo, un rientro in grande stile.
Alla prossima!
01/11/2020 at 22:42
Ciao Minollo! Ho letto, purtroppo in maniera sporadica, il tuo precedente racconto. Il tuo stile è pungente e riconoscibile, un grande vanto in questo mondo di copie. Voglio seguire con più costanza questo tuo secondo racconto, che già dall’incipit promette bene! Ho votato per saperne di più su Attilio, partiamo da lui. A presto 😀
02/11/2020 at 21:20
Ciao Andrea!
Grazie per l’apprezzamento sullo stile, cercherò di meritarmelo! Ho perso circa due mesi, spero di essere più costante ora. Io non ho letto il tuo lavoro, ma mi ricordo del titolo che mi piaceva molto. Tra poco colmo questa lacuna! Ciao 😊