La Battaglia di Aricia

Aricia

Era una mattinata serena nella città di Aricia. Dall’acropoli si riusciva a vedere il candido Mar Tirreno, un soffice vento spirava da sud e i popolani erano immersi nelle attività giornaliere. Chi preparava il pane, chi si avviava verso il fiume per lavare i panni e chi invece si allenava duramente.

L’accademia Aricina formava i migliori talenti della regione, addestrandoli sia all’arte della guerra con le armi e sia alle arti magiche. Dal terzo anno di accademia, gli Aricini si specializzavano seguendo un percorso preciso, con un focus principale su magie della terra, arti curative e pozioni. Aricia sorgeva su una sommità, da cui dominava la Valle di Aricia, e per cui erano spesso necessari lavori di costruzione, in parte affidati a operai e in parte a maghi per scavare rapidamente la terra.

L’atmosfera all’accademia in quei giorni era febbricitante. I guerrieri si addestravano fino a tarda notte, i generali si radunavano per discutere tattiche militari e i maghi raffinavano i loro incantesimi. Era infatti giunta notizia da un ambasciatore del Tuscolo che un contingente Etrusco stava marciando verso la cittadina per conquistarla. Aricia era infatti il primo obiettivo strategico che apriva la strada al Sud, cioè ai territori di Nemi e Lanuvio.

Il Consiglio Aricino aveva appena iniziato la sessione giornaliera e Piero, il capo del consiglio in carica, illustrò il suo piano: “Gentili membri del Consiglio. Vengo qui di fronte a voi per esporre la mia visione rispetto all’avanzata degli Etruschi. Non possiamo arrenderci e cedere di fronte al nemico, altrimenti metteremo in pericolo il destino dell’intera valle. Dobbiamo armarci e combattere, basandoci sui nostri valorosi maghi e guerrieri per resistere a un eventuale assedio.”

“E chi sarà a comandare le forze Aricine, Pietro?” incalzò Gianluca, il capo militare dell’accademia. “Sceglieremo un timido mago o uno dei nostri valorosi guerrieri?”

“Non ci sono timidi maghi qui ad Aricia”, replicò Claudia, a capo della guarnigione magica. “Solo avventati combattenti, pronti a gettarsi nella battaglia senza pensare alle conseguenze”, attaccò la maga con fare velenoso.

“Non iniziamo con i battibecchi”, interruppe Pietro. “Ho già preso una decisione a riguardo. So chi condurrà la nostra difesa e ci porterà alla vittoria.”

Chi sarà il condottiere scelto per prendere in mano il destino degli Aricini?

  • La candida sacerdotessa Cristina (86%)
    86
  • Il valoroso guerriero Dante (14%)
    14
  • Il potentissimo mago Paolo (0%)
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49 Commenti

  • Un finale aperto! Chissà se hai intenzione di fare un seguito, prima o poi 🙂

    Giudizio finale sulla storia: molto bella, ben costruita, con qualche incongruenza dovuta alle varie scelte (ma tanto succede dappertutto) 🙂

    Mi complimento e ci leggiamo alla prossima storia 🙂

    Ciao 🙂

    • Ciao Red,
      Grazie mille per aver seguito dall’inizio alla fine, soprattutto per aver pazientato nelle varie attese fra i diversi episodi. Grazie per i complimenti, sono super felice di essere arrivato fino alla fine!

      Complimenti per le altre storie che stai facendo, anche di generi diversi. Ci leggiamo alla prossima 🙂

      Rick

  • Ciao
    come accennato nei commenti del mio racconto, eccomi qui.
    Ho letto tutti i capitoli che sono risultati scorrevoli, qualche refuso qua e là ma nulla di preoccupante. Ho notato che non hai utilizzato praticamente mai i 5000 caratteri a disposizione. Posso chiederti il perché? Io faccio una gran fatica a rientrarci! Ogni volta devo tagliare perché scrivo davvero troppo….
    Scelgo Arronte e attendo l’ultimo capitolo.
    A presto,
    Ilaria

    • Grande Red grazie per aver letto anche questo episodio! Essì per Dante era giunta l’ora, ma ha fatto del suo meglio per respingere gli Etruschi.
      Vediamo come Cristina ascolterà dei e uomini e al prossimo episodio!

      P.S. Ancora complimenti per il finale dell’Androide, aspetto la prossima storia con impazienza!

  • Sempre più avvincente, Dante sarebbe stato l’eroe perfetto e forse proprio per questo un colpo di scena così apre a molteplici possibilità.
    Personalmente, non contemplo la fuga come opzione: Vincere o Morire!!!!!!!!!! (chiaramente in questo contesto eh!!! =P )
    Daje Aricì!!!!

  • Ciao Riccardo! Ho recuperato il racconto solo ora e ti devo fare i complimenti per come la trama stia scorrendo fluida e per l’eccezionale capacità di formulare opzioni sempre interessanti. Mai una volta ho avuto l’impressione che la scelta non avesse un impatto decisivo sul prosieguo della storia.
    Ti seguo e attendo il prossimo capitolo, a presto 😀

  • Decisione importante e sono dannatamente indeciso perché tutte e tre mi piacciono un mondo. Mi piacerebbe votare Gianluca come spia Etrusca ma sarebbe scontato, Claudia l’ho vista troppo poco e per questo potrebbe essere la giusta scelta, ma il fatto che Paolo sospetti di Pietro mi gasa di più 😉

    Ciao 🙂

  • Io voto di prepararsi all’assedio: il campo aperto mi sembra un suicidio ed il lasciare il campo agli avversari rischia di ripercuotersi malamente. Tuttavia ricordiamoci che abbiamo anche maghi in questo assedio, sia da una parte che dall’altra. Non saranno topi in trappola ma non sarà nemmeno facile.

    Ciao 🙂

  • Figata pazzesca questa storia! Meno male che sei venuto a trovarmi, altrimenti ti avrei trovato dopo Natale! 😀

    Io voto La candida sacerdotessa Cristina perché è qualcosa di diverso dal solito Mago e Guerriero. E poi adoro la Terza Via ^_^

    Ciao 🙂

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