Alla ricerca del Lume della Ragione

Dove eravamo rimasti?

Con il prossimo capitolo, sapremo come andrà a finire la storia… bene o male? buona scelta… Riusciamo ad arrivare a casa di Stefano (100%)

A kind of magic

Siamo tutti diretti verso casa mia, ma con due strade differenti. Olivia, Ettore e Pietro si dirigono nuovamente verso il centro del paese per attirare le lucciole. Giacomo Teresa ed io, abbiamo da recuperare i gommoni in garage, portarli giù per la scala a pioli, gonfiarli e metterli in acqua.

Arriviamo indenni a casa, quando mi bloccano i vicini, vogliono sapere della bimba, come sta e quando la porterò a casa… Do istruzioni ai miei compagni e mi trovo costretto a fermarmi per cinque interminabili minuti. Rientro in casa e trovo i miei amici a buon punto: hanno appena finito di gonfiare il primo gommone e ora si stanno dedicando al secondo, più piccolo ma sufficiente per tre persone. Oltrepasso la porta sulla libreria e sistemo il primo gommone sul canale. Prendo i lunghi pali in legno appoggiati alle pareti, salgo sul gommone, e punto i pali sulla parete per provare a muovermi, non sembra difficile. Mentre faccio avanti ed indietro, arrivano Giacomo e Teresa con l’altro gommone. Lo sistemiamo in modo che Ettore, Pietro ed Olivia riescano a raggiungerci in fretta.

Partiamo! Abbiamo fissato una torcia sul gommone così vediamo dove stiamo andando. Ci scrive Ettore che hanno quasi finito la benzina e quindi ci stanno raggiungendo portandosi dietro una bella scia luminosa… Passa qualche minuto e sentiamo provenire da dietro le voci dei nostri amici, sembrano piuttosto agitati.

Anche se il segnale gps qui sotto è debole, ci stiamo muovendo nella direzione giusta, siamo ormai vicini al punto alfa. Cercando di aumentare la velocità, prima io e poi Giacomo, rompiamo sulle rocce i bastoni. Ci giriamo per chiamare i nostri amici ma non sentiamo nulla, nessuna voce, nessuna risposta, vediamo solo una forte luce che quasi ci abbaglia e si avvicina. Le lucciole gli hanno raggiunti! Questa proprio non ci voleva… ci avviciniamo ad una parete per provare ad avanzare ma non è sufficiente e così ci raggiunge il secondo gommone. I nostri amici giacciono sul fondo e la loro imbarcazione è spinta avanti dalle lucciole che si muovono vorticosamente.

Veniamo assorbiti anche noi da questa nuvola luminosa. Teresa prende l’iniziativa e si butta in acqua. «E’ come questa mattina al fiume, entrate anche voi e le lucciole ci lasceranno in pace…». Così facciamo io e Giacomo e sembra funzionare. Nuotiamo attaccati al gommone e spingiamo anche quello dei nostri amici. Tutto d’un tratto, un lampo. Un bagliore. Non vediamo più nulla. Pian pianino i miei occhi si abituano a tutta quella luce. Probabilmente abbiamo raggiunto il punto alfa, siamo in una caverna naturale e le pareti… le pareti non si vedono neanche… lucciole, una quantità impressionante come mai avevamo visto. Al centro della grotta si trova una specie di braciere che esce dall’acqua. Al suo interno della legna, tracce di un fuoco, ma nessuna fiamma. Le lucciole ci girano attorno, dobbiamo trovare una soluzione per uscirne vivi… «Riaccendiamo il fuoco» dice Teresa cercando di avvicinarsi, ma più riduce la distanza tra lei ed il centro della grotta e più le lucciole le si fanno vicine ed insistenti. «Lanciamoci dentro qualcosa di acceso» propone Giacomo che non si è mai staccato dalla barca, e così incomincia a frugare con le mani sul fondo della barca dei nostri amici. «Ecco trovato» ci dice mentre agita tra le mani il porta chiavi di Olivia… «wow, le nostre stringhe arancioni!» dico io… «le nostre avventure d’infanzia…» Giacomo non perde tempo e, staccate le chiavi, annoda le stringhe sul pezzo di asta di legno che gli è rimasta. Ora, dopo aver acceso le stringhe si prepara al lancio ma le lucciole che ci girano attorno ora sono davvero tante, facciamo fatica a vedere il braciere. Io e Teresa ci guardiamo, abbiamo avuto la stessa idea: con una grande spinta risaliamo in barca ed in piedi incominciamo ad agitare le braccia. Le lucciole si dirigono verso di noi lasciando per qualche istante libero Giacomo di prendere la mira e lanciare l’asta infuocata.

Poi il vuoto o meglio vedo luce, sento un ronzio, le gambe che mi cedono e la testa che gira….

Mi sveglia una risata, Ettore forse. Apro gli occhi e vedo Olivia e Teresa sorridenti. Giacomo è in posa con Pietro davanti al braciere. Alle sue spalle una fiamma blu-azzurra. Alza le braccia in senso di vittoria e guardandomi mi dice: «Adoro i piani ben riusciti!»

Alle pareti della grotta le lucciole, che ora dormono tranquille, innocui. Noi ci siamo tutti e stiamo bene. Dopo qualche foto decidiamo di riprendere la via del ritorno e risaliamo in barca.

Mentre riposizioniamo la grossa pietra nel pavimento del soggiorno ripenso a quello che è successo negli ultimi giorni… «… e se fossimo stati noi a spegnere la fiamma nel momento in cui abbiamo spostato la grossa pietra? E poi le lucciole sono uscite dal cunicolo sotterraneo? Mah…».

Prima di congedare i miei amici, e terminare così questa nostra avventura, prendo dall’armadio una scatola da scarpe, la apro e prendo delle stringhe colorate che consegno ai miei amici… grazie.

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70 Commenti

  • Quasi non ci credevo più! Finalmente il finale!
    Sei riuscito a giostrare bene tutto il racconto, nonostante le lunghe pause che hanno avuto lo spiacevole effetto di non far ricordare tutti i dettagli necessari.
    Nonostante questo, la storia mi è piaciuta e spero di rileggerti in questi lidi con altre storie 🙂

    Ciao 🙂

  • Con un po’ di ritardo concludo la storia.
    Che dire… che bella avventura! Non la storia, quella la giudicate voi… lo scrivere qua è stata una bella avventura, quindi… grazie!
    E’ stata una nuova esperienza, non sempre semplice ma molto arricchente. Graditi i vostri commenti ed i consigli. Mi sono divertito a vedere dove mi facevate andare con le vostre scelte. E’ capitato spesso che una delle tre opzioni la indicassi a caso poco prima di pubblicare il capitolo… mai decisione più sbagliata! Più di qualche volta è stata la strada scelta da voi.

    Mi sono divertito ad inserire una citazione di film per capitolo… per quanto riguarda i titoli dei capitoli, come già scritto, sono titoli di canzoni che richiamano più o meno il racconto.

    Per concludere, come cantano i Semisonic:
    “… every new beginning comes from some other beginning’s end…”
    “… ogni nuovo inizio, arriva dalla fine di qualche altro inizio… “

  • Ciao Travis, stavolta il titolo de davvero indovinato, anche se lo avrei preferito in Italiano?
    Mondo strano e complicato, soluzioni diverse tutte possibili. Voto che seguono le lucciole in fondo le lucciole sembrano essere l:unica realtà inconfutabile, e se vanno in città sarà meglio seguirle se davvero si vuole capire. Bel capitolo, andiamo verso il finale… ? ciao

  • Giacomo: Ricordate i disegni sulla grossa pietra del pavimento di Stefano? Era incisa una…

    E così iniziamo a ricollegare il tutto! Anche perché dopo tutto questo tempo, mi ero scordato un sacco di cose 😀
    Andiamo che questa storia mi ganza parecchio ^_^

    Ciao 🙂

  • Ciao Travis!
    Sono riuscito a recuperarmi tutti i capitoli e la lettura è molto interessante. Mi ricordano molto le storie dei film di avventure di ragazzi, tipo goonies o stand by me, ma con personaggi adulti che cercano la loro gioventù passata.
    Complimenti non vedo l’ora di leggere come finisce

  • Ho iniziato a leggere questo tua storia e devo dire che mi è piaciuta per diversi motivi. Intanto è curiosa la faccenda della pietra e avrei votato anch’io la scala. Ma poi mi piace l’idea degli amici che si ritrovano e per finire il fatto che usi nomi italiani, che permettono di ricordare i personaggi. E poi è scritto bene. Appena ho tempo leggo tutto il resto d’un fiato e passo a votare la opzioni dell’ultimo capitolo. Ciaociao.

  • …le lucciole come un branco di sciacalli sanguinari? Sì e no, sono pur sempre lucciole, come non lasciarsi affascinare. Colgo una metafora in questa scena, è una mia illusione? Certi detti: “lucciole per lanterne…” Hanno un fondamento e le tue lucciole sembrano illusioni vive che stordiscono … Acqua e calore sembrano fare il miracolo, dunque il rimedio a certi mali è sempre a portata di mano. Basta aprire gli occhi. Adesso però bisogna fermarsi e ragionare. Bene, bel capitolo! Al prossimo!?

  • Io direi di fare il punto della situazione perché non credo che sia finita (difatti mancano tre capitoli 😛 ).

    Capitolo interessante; nonostante, di fatto, non succeda niente, mantiene alto il pathos con queste lucciole che ti fanno diventare scemo…

    Ciao 🙂

  • Ciao Travis,
    ancora una volta io tornerei a casa di Stefano. Mi inquieta questo bosco pieno di simboli misteriosi.
    Secondo me sarebbe meglio ritirarsi in un luogo sicuro e discutere, riflettendo su quanto accaduto a Teresa, forse il suo racconto può illuminare la faccenda. ti consiglio di rileggere attentamente prima di pubblicare, i refusi sono sempre in agguato. Buona domenica..

  • Ciao Travis!
    Ho letto e trovo una bella avventura tra amici; compagnia simpatica e anche coraggiosa. Sembra essere la ricerca di qualcosa, che magari riguarda il loro passato; deve essere ricca di simboli, che sinceramente ancora non comprendo. Però mi hai messo curiosità, e dunque aspetto il seguito. Una sola cosa non ho capito, forse anche perché non ho riletto qualche passo: non ho capito chi sia il narratore all’inizio, ed a un certo punto è Teresa che parla in prima persona.
    Complimenti, alla prossima!

    • Ciao Minollo, grazie per essere passato.
      Leggo con piacere le tue considerazioni, era mia intenzione far raccontare l’avventura un po’ a tutti i personaggi… ha iniziato Pietro, poi c’è stato Giacomo, Olivia, Teresa (due capitoli) l’ultimo è stato Ettore e nel prossimo il racconto sarà affidato a Pietro nuovamente… spero non aver creato troppa confusione.
      Pian piano arriveremo a scoprire dove ci portano questi simboli ritrovati nei vari capitoli…

    • Pronti con un piccolo riassunto!
      Sei amici si rivedono dopo lungo tempo e non trovano di meglio da fare che aprire un buco sul pavimento del salotto… qui, una stanza sotterranea gli porterà a ricordare luoghi del loro passato ed a scoprire delle misteriore costruzioni tracciate nel terreno appartenenti al passato di qualcun altro.
      Potrebbe rivelarsi una bella avventura al parco come quelle che affrontavano assieme da piccoli ma… strani insetti luminosi complicano la situazione.
      Ecco qua i primi cinque capitoli…

  • Ciao, Travis.
    io continuerei con il bosco, mi pare più misterioso, e poi sta per nevicare, potrebbero trovarsi in una situazione pericolosa o imprevista e questo potrebbe dare il via a un’altra avventura.
    Hai un bel modo di raccontare, ti consiglierei solo di non utilizzare i tre punti interrogativi, ma è davvero una piccolezza.

    Alla prossima!

  • Complimenti per gli spunti di indagine messi insieme tutti in una volta, da una scala a pioli ad un mondo pieno di mistero come in un videogioco. Io naturalmente andrei subito a vedere il canale, ma anche il resto promette molto. Bravo divertiti,. Ciaoooo

  • Scopriamo dove Giacomo ha già visto l’immagine, è un buon gancio e lasciarlo in sospeso, per poi farlo comparire più avanti, rischierebbe di fargli perdere forza (i capitoli vengono pubblicati a distanza e non sempre resta memoria dei particolari).
    Ciao, Travis.
    Il capitolo scorre liscio come il canale sotterraneo. Mi è piaciuto e mi è piaciuto il rimando a The Truman Show, quasi a voler dire che nulla è come sembra, almeno questa è l’idea che mi sono fatta io; poi, magari, i tuoi personaggi sono solo amanti della pellicola 🙂
    Bene, direi che ci siamo, avanti così.

    Alla prossima!

  • Una scala a pioli, sì.
    Incipit intrigante e ben scritto. La carrellata sui personaggi è esaustiva, ma senza pesare troppo sulla lettura. Mi piace questo inizio. Vediamo come prosegue.
    Ti segnalo un refuso nella frase: “e per spostarla definitivamente la lato” forse era “di” o “al” 😉
    Benvenuto, Travis e alla prossima!

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