Dove eravamo rimasti?
clocks
Ho il fiatone, ma alla fine sono riuscita a seguire le lucciole tra gli alberi del bosco. Sono arrivata nella zona in cui ho visto il chiarore e con mia sorpresa trovo una nuvola di lucciole che ruotano attorno ad un’altalena… ma è la stessa ove ero seduta qualche minuto fa! Non capisco… la guardo, oscilla ancora. Ho corso in cerchio, non me ne sono accorta e sono tornata al punto di partenza o sono questi esserini luminosi che si stanno prendendo gioco di me? Cosa faccio ora… guardo attorno ma è tutto buio… Mi viene un po’ di ansia, sono sola ed incomincio a sentirmi nuovamente stanca… mi siedo sull’altalena… penso ai miei amici… dove saranno ora… mi si chiudono gli occhi… guardo le lucciole che girano, sono belle. Si avvicinano troppo ora e mi sventolo una mano davanti alla faccia, così si distanziano. Agito le braccia in alto e dal loro volo attorno a me, si alzano e pian pianino si dividono in piccoli gruppetti che si disperdono nel bosco. Aspetto seduta ancora un po’, sono avvolta nell’oscurità e sento che le forze mi stanno tornando. Ora è il momento di riflettere per mettere un po’ di ordine sulle cose che mi stanno accadendo. Cerco di svuotare i pensieri e mi risuona in mente una frase… «non stai pensando quadrimensionalmente…» mio fratello ed i suoi film… ma forse ha ragione. E’ una situazione strana e necessita di un approccio differente. «Vediamo se la tecnologia può ritornarmi utile», sblocco il cellulare e verifico il gps, è attivo! Allora entro nell’applicazione che uso quando vado a camminare con le mie amiche e trovo il percorso tracciato da quando sono entrata al parco con Stefano questo pomeriggio. Posso allora scoprire dove sono, che tragitto ho fatto e magari ritrovare i miei amici. Da quando ho lasciato gruppo fino ad ora, ho girato molto ed in modo molto confusionario ma comunque riesco a ripercorrere la traccia gps. Mentre guardo il cellulare apro lo zaino di Olivia e mi prendo uno dei panini rimasti, tutto questo correre mi ha fatto venire fame.
E’ ormai giunta mezzanotte ed è tempo di muoversi. «In marcia» mi dico mentre con un balzo scendo dall’altalena e mi addentro nuovamente nel bosco. Ogni tanto si sente il rumore sordo della neve che cade dai rami perché troppo carichi. Camminare nel morbido sottobosco è piacevole, ogni tanto trovo qualche cumulo di neve.
Mi ci vuole almeno mezzora per raggiungere la mia meta e quando arrivo nulla si rivela familiare. E’ come se vi fossi arrivata per la prima volta. Speravo affiorasse qualche ricordo ma nulla, così decido di perlustrare la zona con molta attenzione… Anche ora mi ritrovo in una radura, pressappoco larga come quella di stamattina, dal lato opposto ove sono io ci sono delle grosse pietre per il resto alberi spogli, non sono pini, sembrano faggi, hanno tutte le foglie a terra, arancioni, nascoste quasi completamente dalla neve che ora mi arriva a metà polpaccio. Uscire con le ballerine stamattina non è stata una gran bella idea… ma chi lo pensava che a giornata avrebbe preso questo bizzarro percorso. La neve in alcuni punti risulta molto pestata, probabilmente è qua che abbiamo fatto a palle di neve. Arrivo al centro del prato e ritrovo l’obelisco della foto. E’ in pietra scura, ha base quadrata e riconosco i disegni stilizzati della foto. Ci giro attorno per osservare gli altri lati. Sembra che siano stati puliti di recente dal muschio, scosto un po’ la neve alla base ed in effetti trovo parti di muschio staccato, saranno stati i ragazzi a pulirlo. Scorgo l’incisione di un sole e dal lato opposto una falce di luna. Sul lato mancante è inciso… mah, non capisco… sembra un fuoco, ma non sono sicura così nel dubbio fotografo tutto. Indietreggio di alcuni passi per osservare da distante ma urto qualcosa con il piede, perdo l’equilibrio e rovino a terra. Per fortuna la neve attutisce la mia caduta. Ormai ho i calzetti tutti bagnati e i piedi si stanno raffreddando troppo. Mi rialzo e scopro che sono inciampata su un sasso piatto, grande come quelli di questa mattina. Cammino in cerchio tenendo l’obelisco in centro e con mia sorpresa scopro l’esistenza di altre pietre… «che sia un altro orologio solare, o quello che è…» come lo aveva chiamato Pietro. D’un tratto un bagliore a destra, poi uno a sinistra. Poi buio e una luce soffusa che man mano diventa sempre più chiara. Sono di nuovo loro, gli insetti del barattolo! Sono ora immersa in una nuvola chiara e silenziosa, gli vedo passarmi vicino ma nessuno mi colpisce. Come nella foto, illuminano tutto l’ambiente circostante. Con il loro volo, eseguono ampi cerchi al centro dei quali si trova l’obelisco. Un senso di pesantezza mi pervade, mi giro attorno e…
cosa farà ora Teresa?
- vedo del vapore alzarsi da dietro le grosse pietre (50%)
- sento un rantolio provenire dal bosco e mi avvicino (0%)
- mi gira la testa, mi appoggio all’obelisco e perdo i sensi (50%)

07/11/2022 at 00:11
Quasi non ci credevo più! Finalmente il finale!
Sei riuscito a giostrare bene tutto il racconto, nonostante le lunghe pause che hanno avuto lo spiacevole effetto di non far ricordare tutti i dettagli necessari.
Nonostante questo, la storia mi è piaciuta e spero di rileggerti in questi lidi con altre storie 🙂
Ciao 🙂
14/11/2022 at 23:15
Grazie Red Dragon per aver letto la conclusione.
Alla prossima!!
06/11/2022 at 23:38
Con un po’ di ritardo concludo la storia.
Che dire… che bella avventura! Non la storia, quella la giudicate voi… lo scrivere qua è stata una bella avventura, quindi… grazie!
E’ stata una nuova esperienza, non sempre semplice ma molto arricchente. Graditi i vostri commenti ed i consigli. Mi sono divertito a vedere dove mi facevate andare con le vostre scelte. E’ capitato spesso che una delle tre opzioni la indicassi a caso poco prima di pubblicare il capitolo… mai decisione più sbagliata! Più di qualche volta è stata la strada scelta da voi.
Mi sono divertito ad inserire una citazione di film per capitolo… per quanto riguarda i titoli dei capitoli, come già scritto, sono titoli di canzoni che richiamano più o meno il racconto.
Per concludere, come cantano i Semisonic:
“… every new beginning comes from some other beginning’s end…”
“… ogni nuovo inizio, arriva dalla fine di qualche altro inizio… “
23/04/2022 at 12:41
Riescono ad arrivare a casa di Stefano, ma voglio un inseguimento rocambolesco 😀
Ti sei tenuto il tutto per l’ultimo episodio: mi auguro che tutti i pezzi del puzzle vadano al loro posto 😉
Ciao 🙂
23/04/2022 at 00:18
dopo un po’ di attesa… ecco il penultimo capitolo.
buona lettura
07/02/2022 at 08:35
Bello, avventuroso ma con tinte di giallo, di mistero. Voto per Giacomo…ciaociao
06/02/2022 at 12:36
Alfa o omega?
E lì che tutto inizia o finisce?
Sempre più curiosa, non voglio perdermi il prossimo capitolo. Ti seguo, intanto buona domenica.
Ciao, ciao Travis
05/02/2022 at 15:39
L’episodio è ben congegnato e decisamente riuscito.
06/02/2022 at 23:54
Grazie, non ne ero sicuro… bene che ti sia piaciuto.
05/02/2022 at 13:20
Dove andranno le lucciole? Sono curiosa di scoprirlo!
05/02/2022 at 11:01
Ciao Travis, stavolta il titolo de davvero indovinato, anche se lo avrei preferito in Italiano?
Mondo strano e complicato, soluzioni diverse tutte possibili. Voto che seguono le lucciole in fondo le lucciole sembrano essere l:unica realtà inconfutabile, e se vanno in città sarà meglio seguirle se davvero si vuole capire. Bel capitolo, andiamo verso il finale… ? ciao
06/02/2022 at 23:43
Ciao Fenderman, grazie per la tua scelta.
Per quanto riguarda i titoli dei capitoli… sono anche titoli di canzoni, più o meno famose, che a me piacciono ed il cui testo rispecchia in parte il racconto. Lo avrei scritto alla fine della storia ma visto che l’hai tirato in ballo era il caso di spiegare ora.
05/02/2022 at 01:31
Giacomo: Ricordate i disegni sulla grossa pietra del pavimento di Stefano? Era incisa una…
E così iniziamo a ricollegare il tutto! Anche perché dopo tutto questo tempo, mi ero scordato un sacco di cose 😀
Andiamo che questa storia mi ganza parecchio ^_^
Ciao 🙂
06/02/2022 at 23:47
Grazie Red Dragon, nonostante i capitoli escano ogni due/tre settimane, ci sei sempre!
02/02/2022 at 12:19
Si legge sempre con piacere, mi affido all’opzione di Ettore.
02/02/2022 at 10:41
Ciao Travis!
Sono riuscito a recuperarmi tutti i capitoli e la lettura è molto interessante. Mi ricordano molto le storie dei film di avventure di ragazzi, tipo goonies o stand by me, ma con personaggi adulti che cercano la loro gioventù passata.
Complimenti non vedo l’ora di leggere come finisce
31/01/2022 at 08:49
Bella lettura, interessante. Ho votato anch’io per Stefano
30/01/2022 at 23:26
Grazie a chi si è avvicinato ora alla lettura del racconto, ed ha deciso di leggersi tutti i precedenti capitoli.
30/01/2022 at 12:10
Certo, bisogna fare il punto sulla situazione.
Non si può di punto in bianco ignorare tutto ciò che è successo e rivedersi a fine anno.
Aspetto il prossimo capitolo. ciao Travis e buona domenica.
30/01/2022 at 23:24
Ciao Anna Genna, è già due capitoli che invochi il “fare il punto della situazione”… sembra sia arrivato il momento giusto.
Complimeni ancora per la conclusione del tuo racconto, buona domenica anche a te.
30/01/2022 at 09:33
Voto per Stefano! Racconto divertente, mi devo mettere in pari, ma lo farò presto…
28/01/2022 at 10:42
Ho iniziato a leggere questo tua storia e devo dire che mi è piaciuta per diversi motivi. Intanto è curiosa la faccenda della pietra e avrei votato anch’io la scala. Ma poi mi piace l’idea degli amici che si ritrovano e per finire il fatto che usi nomi italiani, che permettono di ricordare i personaggi. E poi è scritto bene. Appena ho tempo leggo tutto il resto d’un fiato e passo a votare la opzioni dell’ultimo capitolo. Ciaociao.
30/01/2022 at 23:20
Ciao Jack Yellow, benvenuto nel mio racconto. Grazie per gli apprezzamenti.
26/01/2022 at 11:31
…le lucciole come un branco di sciacalli sanguinari? Sì e no, sono pur sempre lucciole, come non lasciarsi affascinare. Colgo una metafora in questa scena, è una mia illusione? Certi detti: “lucciole per lanterne…” Hanno un fondamento e le tue lucciole sembrano illusioni vive che stordiscono … Acqua e calore sembrano fare il miracolo, dunque il rimedio a certi mali è sempre a portata di mano. Basta aprire gli occhi. Adesso però bisogna fermarsi e ragionare. Bene, bel capitolo! Al prossimo!?
30/01/2022 at 23:16
Bella la tua interpretazione. Grazie per essere passato.
26/01/2022 at 01:17
Io direi di fare il punto della situazione perché non credo che sia finita (difatti mancano tre capitoli 😛 ).
Capitolo interessante; nonostante, di fatto, non succeda niente, mantiene alto il pathos con queste lucciole che ti fanno diventare scemo…
Ciao 🙂
30/01/2022 at 23:14
Ciao Red Dragon, come dici te di fatto non accade nulla, è un capitolo di passaggio ma è stato il più difficile da scrivere. Grazie per la lettura.
23/01/2022 at 12:50
Ciao Travis,
ancora una volta io tornerei a casa di Stefano. Mi inquieta questo bosco pieno di simboli misteriosi.
Secondo me sarebbe meglio ritirarsi in un luogo sicuro e discutere, riflettendo su quanto accaduto a Teresa, forse il suo racconto può illuminare la faccenda. ti consiglio di rileggere attentamente prima di pubblicare, i refusi sono sempre in agguato. Buona domenica..
26/01/2022 at 01:06
Grazie per i consigli
23/01/2022 at 00:04
Non è facile costruire un intreccio così, curioso di leggere come preseguirà la storia.
22/01/2022 at 08:34
Ah, ho votato per il fiume.
22/01/2022 at 08:33
Ciao Travis!
Ho letto e trovo una bella avventura tra amici; compagnia simpatica e anche coraggiosa. Sembra essere la ricerca di qualcosa, che magari riguarda il loro passato; deve essere ricca di simboli, che sinceramente ancora non comprendo. Però mi hai messo curiosità, e dunque aspetto il seguito. Una sola cosa non ho capito, forse anche perché non ho riletto qualche passo: non ho capito chi sia il narratore all’inizio, ed a un certo punto è Teresa che parla in prima persona.
Complimenti, alla prossima!
22/01/2022 at 23:09
Ciao Minollo, grazie per essere passato.
Leggo con piacere le tue considerazioni, era mia intenzione far raccontare l’avventura un po’ a tutti i personaggi… ha iniziato Pietro, poi c’è stato Giacomo, Olivia, Teresa (due capitoli) l’ultimo è stato Ettore e nel prossimo il racconto sarà affidato a Pietro nuovamente… spero non aver creato troppa confusione.
Pian piano arriveremo a scoprire dove ci portano questi simboli ritrovati nei vari capitoli…
13/01/2022 at 19:32
Queste lucciole sono davvero inquietanti. Io scapperei e l’unico posto sicuro mi sembra casa di Stefano. Aspetto il prossimo capitolo A presto Travis.
10/01/2022 at 21:42
Buon anno a te Trevis, dopo l’anno sabbatico le lucciole…
Io scapperi verso casa… se possibile…?Ciao al prossimo… Anno o capitolo??
10/01/2022 at 22:22
nooo, spero di non farvi aspettare un altro anno per il prossimo capitolo…
Grazie per la tua scelta
09/01/2022 at 01:22
Risaliamo il fiume! Corri!
Adoro questa storia ^_^
Ciao 🙂
10/01/2022 at 22:20
Grazie per il tuo apprezzamento e per essere passato.
30/12/2021 at 00:30
Voto che perde i sensi.
Se devo essere sincero, non mi ricordo un tubo. Mi faresti un riassunto?
Ciao 🙂
05/01/2022 at 01:08
Pronti con un piccolo riassunto!
Sei amici si rivedono dopo lungo tempo e non trovano di meglio da fare che aprire un buco sul pavimento del salotto… qui, una stanza sotterranea gli porterà a ricordare luoghi del loro passato ed a scoprire delle misteriore costruzioni tracciate nel terreno appartenenti al passato di qualcun altro.
Potrebbe rivelarsi una bella avventura al parco come quelle che affrontavano assieme da piccoli ma… strani insetti luminosi complicano la situazione.
Ecco qua i primi cinque capitoli…
29/12/2021 at 20:14
… dopo una luuunga pausa estiva… aggiungo un nuovo capitolo.
30/03/2021 at 17:04
L’altalena, mi pare, l’ha già trovata. Voto per l’obelisco e vediamo che succede. Ciao, alla prossima
19/03/2021 at 00:28
Ciao, grazie a tutti per la visita e la lettura.
Per quanto riguarda Teresa e l’altalena… la paura da spesso reazioni strane ed inconsuete… magari l’altalena le ha dato inconsciamente una sensazione di protezione e serenità, le ha mosso un ricordo positivo dell’infanzia. Non so, è un’ipotesi…
17/03/2021 at 20:37
interessante proseguimento
17/03/2021 at 14:24
Ciao Travis
certo che ci vuole “freddezza” di spirito, sedersi sull’altalena e dondolarsi quando intorno è tutto buio e mistero 😀
trova l’obelisco.
17/03/2021 at 00:36
Altalena od Obelisco? Altalena!
Il mistero chiama mistero 😉
Ciao 🙂
27/02/2021 at 13:57
ciao, ho votato la seconda opzione. decido per pietro e la biblioteca
27/02/2021 at 13:30
Io voto il bosco!
Ci siamo per ora lasciati indietro la casa ed il suo mistero sotteraneo. Secondo me, il tutto ad un certo punto si ricollega.
Sono molto incuriosito dallo sviluppo: sembrano i Goonies dieci anni dopo ^_^
Ciao 🙂
27/02/2021 at 13:31
PS: dimenticavo: non mi è arrivata la notifica del nuovo episodio. Per fortuna qualcuno ha commentato e mi ha fatto accorgere che qualcosa si era mosso…
Riciao 🙂
28/02/2021 at 10:14
Ah ah ah… i Goonies
???
27/02/2021 at 10:32
Ciao Travis
L’allegra “compagnia” è ora che s’imbatta in qualche situazione più misteriosa, più avventurosa
e meno spensierata… 🙂
bosco
28/02/2021 at 10:12
… e io che avevo dato al bosco poche speranze di vita…
?
27/02/2021 at 09:02
Ciao, Travis.
io continuerei con il bosco, mi pare più misterioso, e poi sta per nevicare, potrebbero trovarsi in una situazione pericolosa o imprevista e questo potrebbe dare il via a un’altra avventura.
Hai un bel modo di raccontare, ti consiglierei solo di non utilizzare i tre punti interrogativi, ma è davvero una piccolezza.
Alla prossima!
28/02/2021 at 10:03
Grazie per essere passata e per i consigli.
Per i tre punti di domanda pensavo di rinforzare l’espressione, probabilmente appesantisce di più la scrittura. Ciao
11/02/2021 at 16:04
Ciao
Ho letto i due capitoli. Molto scorrevoli, frasi corte come piacciono a me. Una scrittura senza fronzoli.
Gli elementi per una avventura ci sono tutti: strane pietre, caso, curiosità, botole, porte misteriose, scala a pioli ecc. ecc.
Vediamo dove ci porterai…
Giacomo
13/02/2021 at 01:22
Grazie. Preferisco le frasi corte, altrimenti rischiano di essere contorte e mi perdo. Grazie per essere passato.
13/02/2021 at 12:22
Ops! Giacomo è l’opzione scelta, non sono io:-D
07/02/2021 at 20:12
Grazie per i vostri interventi. È utile soprattutto perché avete più esperienza su questa strana e accattivante modalità di scrivere i racconti a puntate e sempre in evoluzione. È come vedere il proprio testo passato ai raggi “x”… errori, fluidità, personaggi… evoluzione futura. Grazie
07/02/2021 at 11:33
Complimenti per gli spunti di indagine messi insieme tutti in una volta, da una scala a pioli ad un mondo pieno di mistero come in un videogioco. Io naturalmente andrei subito a vedere il canale, ma anche il resto promette molto. Bravo divertiti,. Ciaoooo
07/02/2021 at 09:17
Scopriamo dove Giacomo ha già visto l’immagine, è un buon gancio e lasciarlo in sospeso, per poi farlo comparire più avanti, rischierebbe di fargli perdere forza (i capitoli vengono pubblicati a distanza e non sempre resta memoria dei particolari).
Ciao, Travis.
Il capitolo scorre liscio come il canale sotterraneo. Mi è piaciuto e mi è piaciuto il rimando a The Truman Show, quasi a voler dire che nulla è come sembra, almeno questa è l’idea che mi sono fatta io; poi, magari, i tuoi personaggi sono solo amanti della pellicola 🙂
Bene, direi che ci siamo, avanti così.
Alla prossima!
07/02/2021 at 01:53
Questa volta non lo so: ho votato a caso! Immagine!
Molto, molto, molto interessante! Sono elettrizzato 😀
Ciao 🙂
01/02/2021 at 21:59
Una scatola in legno va’.
Carino e interessante, seguo. 🙂
Se ti va di passare a dare un occhio al mio racconto, la mia inesperienza è affamata di pareri! 😀
Andrea
02/02/2021 at 23:46
… pensavo anche io che ci fosse una scatola in legno… probabilmente mi sbagliavo
31/01/2021 at 23:55
Io voto una scala a pioli che scende in fondo nell’oscurità (o forse c’è una luce in fondo? 😉 ) perché mi sembra proprio l’inizio di una fantastica avventura! 😀
Ciao 🙂
29/01/2021 at 23:43
Ciao a tutti e grazie per i messaggi di accoglienza.
keziarica, grazie. Effettivamente c’è un errore… volevo scrivere “… e per spostarla definitivamente a lato…”.
A presto!
29/01/2021 at 18:53
Ciao! Molto carino, mi incuriosisce…io ho scelto la scatola.
29/01/2021 at 17:54
Una scala a pioli, sì.
Incipit intrigante e ben scritto. La carrellata sui personaggi è esaustiva, ma senza pesare troppo sulla lettura. Mi piace questo inizio. Vediamo come prosegue.
Ti segnalo un refuso nella frase: “e per spostarla definitivamente la lato” forse era “di” o “al” 😉
Benvenuto, Travis e alla prossima!
29/01/2021 at 17:22
Non voglio assolutamente che questa storia finisca. Per questo non ho scelto ” solo terra ”.
29/01/2021 at 17:20
Hai fatto un bell’Incipit pieno di descrizioni, dettagli e dialoghi ben definiti. Aspetto che esca il prossimo episodio.
29/01/2021 at 16:01
Bè, naturalmente una scala a pioli, vogo facilitarti il compito. Del resto fantasia e abilità di scrittura vanno premiati. Bravo, bella introduzione scorrevole, piacevole; aspettiamo il meglio…. Ciao