SBarbies: amiche sull’orlo di una crisi di nervi.

Auguri Manu!

“La pipì? ancora … non ci credo” era nervosa la Manu stasera. Da lì a poco sarebbero arrivate le Sbarbies e voleva che tutto fosse perfetto.

Aveva stirato la tovaglia che poi sennò la Noe se ne accorge, aveva ordinato il sushi nel  nuovo locale in centro sperando che Ottavia  non lo conosca e lo abbia già classificato “out” e comprato il vino in enoteca perché da quando la Sere ha iniziato a fare la barista è convinta di essere anche sommelier. 

(Driiiiinnn)

“Caspita, ma chi è che è già qui? Sono solo le 7.45…”

Manu apre la porta ed entra Sofi, è sempre carina le ha portato una pianta. 

“Grazie, ma che ci fai già qui? Vi aspettavo per le 8 …poi conoscendo la Rachi non ci saremo mai tutte prima delle 9” ride Manu.

“Ho pensato ti potesse servire una mano”

“Grazie ma non è necessario … e comunque non me la bevo”

“Ok ok, confesso, non vedevo l’ora di uscire da quel manicomio … Gigi e Leo non hanno smesso di bisticciare da quando sono tornati da scuola e appena ho sentito Marco che faceva le scale del condominio mi sono fiondata fuori: ma quant’è che non ci prendiamo una serata tra amiche?”

“Sofi ti prego non ricominciare…sai come la penso, noi ci siamo quando vuoi, lasci i bambini a Marco una sera a settimana, chiamiamo la Otti e si fa baracca!”

“Vabbè stasera mi godo il tuo compleanno! Ci pensi anche tu i 30 anni? Siamo ufficialmente tutte vecchie … a proposito ci siamo tutte?”

“Sì, team Sbarbies al completo”

“Anche la Marghe?”

“Sì, è riuscita a farsi dare un cambio in ospedale, credo le farà bene stare un po’in compagnia”

“Decisamente … che storiaccia, non me lo sarei mai aspettata da Saverio un comportamento così”

“Nemmeno io in realtà ma la Marghe è abbastanza opprimente …”

“Che c’entra Manu? La Marghe era opprimente anche anno scorso quando hanno deciso di sposarsi, questo di certo non giustifica un tradimento, tra l’altro nel loro letto … blatch”

“Certo, certo … ad ogni modo, stasera niente storie tristi…anzi inizierei con un prosecchino che ne dici?”

Sofia stava accennando un sì con la testa, quando vengono distratte dal rombo di un’auto sportiva sotto casa. Manu si affaccia curiosa, i due nell’abitacolo si baciano con passione, poi lei scende… è Noemi. Sofia e Manuela si guardano scossando la testa, la Noe è senza speranza, non ce la fa proprio a farsi bastare Ivan.

“Auguri Manuuuuuu!” la Noe entra in casa con la sua solita grinta. “Sofi tu vieni con me di là che ti faccio firmare il biglietto, poi nel frattempo di dò anche un filo di trucco che mi si stringe il cuore a vedere una donna senza almeno un po’ di correttore”. Sofia la segue sorridendo e la guarda con ammirazione mentre la trucca, Noemi ha sempre avuto un grande entusiasmo e pochissimo senso del pudore. 

Quando escono dal bagno si accorgono che nel frattempo è arrivata anche Serena che con la sua voce tonante sta travolgendo la Manu lamentandosi perché le cameriere in Italia non hanno diretto alla mancia.

“Povere cameriere sottopagate” si inserisce ironica Noemi “per fortuna che tu fai la barista”

Serena si volta di scatto “Ohi ciao ragazze! No, non faccio più la barista, ora lavoro come cameriera in quella pizzeria napoletana sul lungo fiume…hai presente?”

“Ma come fai a cambiare lavoro tutte le settimane Sere? Troverai mai pace?” sospira Sofia

“Cerco di mantenermi l’università, cara la mia impiegata statale” le risponde secca Serena.

“Ehi ehi ragazze, vi ricordate che è la mia festa?”. Manuela cerca di stemperare aprendo il vino.

“Ecco Ottavia” ride Serena “sento il suo cicalare da fuori”

Ottavia entra portandosi dietro una scia di profumo e svolazzando un bellissimo foulard rosa cipria. Le saluta con la mano mentre si infila tranquillamente in camera di Manuela a concludere la sua telefonata, quasi come se fosse casa sua. Manuela ormai ha imparato a non darci più importanza, Ottavia è donna sicura di sè, benestante e abituata ad ottenere ciò che vuole. 

“Bene, siamo quasi al completo” sorride Sofia

“Sì” conferma Noemi “mancano solo Marghe e Rachi, due donne due sfighe”

“Non dire così” subito si indegna Sofia “Rachele ha avuto un bambino, non è una sfiga”. 

“Un bambino non è mai una disgrazia” interviene Serena “Restare incinta di uno stronzo dopo 3 mesi, invece, quello si, direi che è un po’ una sfiga…”

Manuela si accorge che la conversazione non porterà a nulla di buono e come al solito si reinserisce cambiando discorso e versando altro vino. Ha chiesto a Noemi come sta andando il nuovo negozio che aperto ed egocentrica com’è, Noemi, ha già rubato tutta la scena con gli aneddoti sulle sue assurde clienti.

La porta della camera da letto sbatte e subito arriva Ottavia “Buonasera belle donne, auguri Manu, il tuo appartamentino è sempre una chicca. Direi che ci siamo tutte o arrivano anche le due “miss gioia dell’anno”?”

Manuela scossa la testa, sa di essere senza speranza.

Margherita e Rachele arriveranno alla festa di Manu?

  • Parteciperanno alla festa entrambe ma Rachele dovrà portare con sé il bambino (75%)
    75
  • Certo, arriveranno insieme (25%)
    25
  • Solo Rachele, Margherita è stata richiamata in ospedale per un'urgenza (0%)
    0
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24 Commenti

  • Ammetto di aver iniziato a leggere questo racconto con un camion di pregiudizi.
    Amiche a cene wow, che cosa interessante…
    E invece, la cosa mi ha preso, molto. I personaggi sono vivi, e iniziano a delinearsi delle dinamiche interessanti. Chissà che il vicino non abbia avuto modo di incontrare Margherita, mentre lei usciva e lui entrava. Chissà se si sono detti qualcosa.

  • Ciao, Margherita è scoppiata però mi intriga l’idea che sul pianerottolo si sia sentita un verme e abbia sentito il bisogno di scusarsi senza scusarsi davvero, solo per salvare la faccia. Mi piace, brava, un bel quadretto di donne nostrane che offrono spunti di riflessione. Al prossimo ciaooo

  • La tensione tra le amiche si taglia con un coltello, volano frecce velenose da tutte le parti o quasi…
    sì, perché sono dolci i riferimenti alla piccola Nina.
    I bambini, si sa, hanno sempre più ragione degli adulti.
    mi è piaciuta la frase “…un profumo che Margherita inspirava ad occhi chiusi…”, rende bene la sua emozione (assolvo subito Margherita:-) )
    Niente scuse, avanti con il blackout.

  • Ciao, Alice.
    Un episodio bello tosto. Hai tratteggiato bene il carattere di Margherita, il livore nei confronti delle amiche, che giudica con asprezza, ma che invidia profondamente. Forse mancano un paio di virgole, ma sono poca roba. Il capitolo fila liscio e rende bene.
    L’unico neo di questo racconto sta nella scelta del genere, ma capisco che sia difficile da collocare.
    Molto bene.

    Alla prossima!

    p.s. il vicino toglie la luce.

  • Ciao Alice!
    Ho recuperato il secondo episodio con il terzo. La nebbia intorno ai personaggi si sta diradando, Margherita si è caricata secondo dopo secondo, il crescendo l’ha portata ad esplodere, e prova a fare marcia indietro. Voto così, immaginandola scusarsi sfogando la propria frustrazione, magari per impietosire e far digerire il ricordo degli insulti (chissà se capisco qualcosa di psicologia femminile?). Ti segnalo nel secondo episodio l’aggettivo “modesti“ riferito ai genitori: io avrei scritto “di modeste origini“. Opinioni. Il terzo è assai bello, ironico, violento, con espressioni divertenti (bocca di rosa 2.0 :))).
    Ciao!

  • Ciao Alice
    Hai reso molto bene la situazione in cui si trova la neomamma Rachele.
    Margherita se ne andrà…
    intanto, vediamo di sapere qualcosa in più su una delle amiche criticone e, perché no, facciamo che accada qualche imprevisto che renda il loro atteggiamento “acidino” agrodolce o almeno tragicomico.

  • ciao Alice,
    ho letto adesso il primo episodio del tuo racconto. Genere Humor? Ancora non ho riso, ma seguirò la tua storia, chissà in seguito…
    A parte qualche disattenzione,(sono la prima a commetterne) mi domando perché quando introduci il discorso diretto non premetti i due punti alle virgolette?
    La povera Rachele è il prototipo della giovane donna un po’ “incasinata”, spero bene per lei.

    • Ciao Anna, in realtà non sarà un racconto che “farà ridere”, ma semplicemente un racconto leggero, con qualche sferzata umoristica. Ho scelto il genere Humor non tanto perchè mi sembrasse giusto ma piuttosto il meno lontano da quanto avessi in mente.
      Sicuramente lo spaccato su Rachele non ha aiutato ma presto tornerà un po’di sarcasmo tra le ragazze!
      Per quanto riguarda i due punti, spesso introduco i discorsi diretti nel mezzo della conversazione, esempio “Hai ragione” continuò Manu. “Dobbiamo andare al mare”. E’ un metodo che vedo spesso usare nei libri e l’ho preso “per buono” senza ricorrere ai due punti di apertura ma ammetto che non ho verificato se è legittimo dal punto di vista grammaticale.
      grazie dello spunto
      Alice

  • Ciao
    mi piace il titolo “Sbarbies…”, che anticipa l’idea di raccontare l’incontro di sette donne “normali”, amiche di vecchia data. In questo primo capitolo un pochino mi sono persa, perché hai introdotto, in un solo colpo, tanti personaggi. Avrei preferito conoscerle un po’ alla volta.
    R. dovrà portare con sé il bambino…

  • Ciao, Alice.
    Benvenuta. un bel racconto allegro serve proprio in questo periodo 🙂
    Mi è piaciuto questo capitolo iniziale, leggero e frizzante al punto giusto. Non sarà facile tenere a bada tutte le ragazze e i personaggi che graviteranno intorno alla storia, anche solo evocati, ma con un po’ di buona volontà… sono d’accordo con Fenderman sul fatto che l’esposizione un po’ rimandi alla sceneggiatura di una commedia (non necessariamente italiana) ma, come lui, confido nel fatto che tu possa trovare la giusta via per rendere la trama godibile anche qui.
    Ho votato per l’arrivo di entrambe con bimbo a seguito. Vediamo come te la cavi 😉

    Alla prossima!

    p.s. ti segnalo un refuso nella Trama: Vino, risate e aneddoti conditi con un buona DOSA di frustrazione.

  • Ciao, ben arrivata. Concordo con MInollo sulla possibilità di sviluppare temi diversi tutti interessanti avendo a disposizione un cast e un ambiente come quello che hai creato.
    La mia personale, problema, perplessità deriva invece proprio dal fatto di leggere quella che sembra la sceneggiatura di un film commedia di quelli all’italiana senza poter godere della vista che aiuta a non confondere i personaggi. Quello che mi auguro è che nei prossimi episodi la confusione nella mia testa sia mitigata dalla tua capacità di dare evidenza ad ognuna delle ragazza così da rendere facile e scorrevole la lettura. In quanto alla scrittura a parte un paio di errori di battitura che tutti facciamo, la trovo giusta e svelta come dev’essere, brava! Ti seguo. Ciao

  • Ciao Alice!
    Ho votato perché arrivino insieme, così le incontriamo! Bene, gli ingredienti ci sono: amiche, quindi gossip, piccole punture di veleno, uomini disastrosi… l’inizio promette bene…
    Mi permetto solo di farti notare all’inizio “aveva ordinato il sushi… sperando non lo conosca”: vedrei meglio “conoscesse”.
    Null’altro. Buona scrittura.
    Ciao!
    c

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