L’angolo delle onde
Non preoccuparti, non ti toccherò, lo prometto: voglio solo sfiorarti la bocca, sono sicuro che in quel briciolo d’aria che ci separa saprò cogliere i tuoi pensieri e scoprire chi sei. O forse basterà osservare i barattoli che conservi in cucina. Quello del sale è un cilindro azzurro con tanti forellini sopra. Alcuni granelli bianchi sono scivolati sul tavolo. Ti osservo mentre li fai nevicare nel piatto. Comunque è inutile che mi guardi negli occhi e ti nascondi dietro quello stupido sorriso. Riesco a sentirti lo stesso. Non bastano i cappotti, nemmeno i maglioni, quelli più pesanti, né le coperte. Quel che siamo fa mostra di sé nonostante tutto. Dovresti averlo capito. Portavi i sacchetti della spesa e mi dicevi che avresti voluto trasferirti sul mare. Ma io sapevo che quello era il tuo modo per dirmi che lo sentivi di nuovo. Ogni tanto veniva a farti compagnia, allora pensavi sempre di scappare via. Il vuoto lo avresti incontrato anche là, appollaiato sulla spiaggia a guardare le nuvole scottato dal sole. “Ah sì? Ti dissi davanti al supermercato. E in che città vorresti abitare?”
“Qualsiasi città purchè ci siano le onde”. Risposi così. E io sorrisi. Ti ci avrei portata davvero, in quella casa immaginaria. Avevi già predisposto lo spazio del forno, quello del salotto, e anche l’angolo delle onde. Ci avrebbero fatto il nido proprio vicino al tappeto persiano. E tu le avresti contemplate, con la tazza calda tra le mani, e gli occhi lucidi, e l’idea che in fondo anche il mare poteva essere addomesticato, un mare di compagnia da accarezzare. Lo avresti portato a fare una passeggiata al mattino, e ci avresti ogni tanto lanciato dentro i tuoi messaggi in bottiglia, che cosa romantica, tutte queste bottiglie delle nostre solitudini all’orizzonte, in fila indiana, come al Mc Donalds dei desideri.
“Marta, dai, andiamo”.
“Dove?”
“Andiamo a comprare le onde, ci vieni?”
Marta troverà le onde?
- Non troverà il mare, le onde. rimarrà chiusa nel suo appartamento a cercare di capire quale diavolo è la sua missione (25%)
- sì, e scoprirà che il mare non è altro che il suo futuro tutto ciò che non aveva mai immaginato per se stessa. (38%)
- sì, e scoprirà che il mare non è altro che il suo passato, tutto ciò che credeva di avere dimenticato. (38%)

10/02/2021 at 20:44
Ciao Carolina e benvenuta
Mi è piaciuto il tuo Incipit, breve ma a tratti quasi poetico.
Vedremo dove ci vuoi portare…
Mare come futuro… (Andiamo controcorrente!)
09/02/2021 at 23:58
Mi associo al pensiero dei colleghi lettori che mi hanno preceduto: troppo corto, nonostante ciò mi ha incuriosito molto. La lettura fluida, a mio modesto parere, è la ciliegina sulla torta. Attenderò il secondo capitolo.
09/02/2021 at 23:22
Io scelto la prima opzione. Carino e scritto bene, ma troppo breve! Però, essendo il primo capitolo, io di solito lo apprezzo. Mi incuriosisce di più.
Passa da me se ti va!
Al prossimo episodio
Andrea
09/02/2021 at 22:27
Perché così breve? Eppure è bello, non puoi dare un assaggio e scappare, Sono molto arrabbiato.