Bomber
– Cat credo che ci siamo…
– Cioè?
– Sto morendo
Caterina chiuse istintivamente il pugno sinistro, interrompendo la chat di colpo. Conosceva Gabbo tanto bene da essere certa che non intendesse aggiungere altro né si aspettasse da lei una qualche risposta: voleva solamente farglielo sapere. Fu quindi il suo silenzio a parlare per oltre un minuto al glove-phone che aveva ricevuto per il compleanno con il “programma fedeltà” della Vodafone Omnia, mentre i suoi occhi cerulei si muovevano su di esso al ritmo dei pensieri assumendo un’innaturale sfumatura rosso lampeggiante.
Il trambusto delle gazze in giardino la ridestò, così Caterina riaprì il pugno e avvicinò l’atro palmo per spegnere il dispositivo con il suo vistoso pulsare, ma non lo depose nella sua custodia dentro al cassetto del comodino. Si preoccupò invece di recuperare dalla propria memoria la password “PASTworld” e dunque da un ripiano con serratura digitale dell’armadio una grande scatola portaoggetti ficcata tra coperte vintage di lana e un più recente scaldasonno fuori uso. L’aprì e, dopo averlo ammirato con il groppo in gola, vi sfilò con la cura della mamma o della sposa il bomber blu originale anni ’90 su cui c’era ancora attaccata la spilla a forma di testa di gatto gialla con cui amava distinguersi all’epoca. “Ciao, Cat”, sembrava dirle complice con l’occhio strizzato. Ricambiò con un lieve sorriso, poi un’occhiata malinconica cadde sulla foto ingiallita della sua adorata gatta dal lungo pelo arruffato, l’ultima di una serie tutta femminile e la più longeva, riemersa anch’essa da quello scrigno di ricordi del passato. “Non vedo perché non possa venire anche tu, Sharon”, pensò mentre indossava sopra l’abito a tunica carta da zucchero il giubbino che le stava più largo di quanto ricordasse data la magrezza accentuatasi negli anni. In una delle tasche mise la gatta e nell’altra al sicuro la carta per gli acquisti, afferrò dalla scatola un vecchio pennello rinsecchito con il quale improvvisò uno chignon e, lasciando tutto in disordine nell’armadio che si sarebbe chiuso da sé entro cinque minuti di inattività, uscì di casa nel pieno sole di un frizzante pomeriggio marzolino. L’aria accentuò l’affezionata sciatica e per un attimo dovette flettersi sotto i raggi che facevano sembrare i ciuffi ribelli all’acconciatura delle lenzuola stese ad asciugare. Per fortuna in giardino, oltre a cambiare gli zoccoli con un paio di polacchini marroni dalla suola di gomma riciclata, poté contare sull’ausilio dell’esoscheletro robotizzato color avorio che le facilitava di molto la camminata da quando aveva passato i settantacinque e rotto entrambe le caviglie cadendo da un palco. Ora di anni ne aveva appena compiuti ottanta e valutò che tutto sommato se li era portati sempre meglio di Gabbo, ottantunenne da quattro mesi, malato da due anni e ora “moribondo”, pensò con un sospiro mentre il cancello di casa si chiudeva alle sue spalle.
Inizia il cammino di Cat verso Gabbo e tra i ricordi. La prima tappa:
- Birreria (56%)
- Sushi bar (0%)
- Pasticceria (44%)

07/03/2021 at 09:59
Bello anche questo capitolo ! Ben dosati tutti i particolari che tu usi per descrivere ‘ le immagini’ del racconto e i sentimenti dei protagonisti .
Dopo l’indecisione iniziale , scelgo canzone ( complice Sanremo) , ma soprattutto perché penso che sia adatta come sorpresa capace di commuovere Caterina più che un semplice accessorio : un omaggio fatto a una donna
” speciale” come Cate.
Ciao al prossimo.
07/03/2021 at 08:46
Ciao, Tinarica.
Devo dire che, subito, non avevo capito che si trattasse di Gabbo leggendo Gabriele. Poi ho collegato, almeno spero.
Le cose divengono via via più interessanti, l’intreccio è ben costruito e aggiunge un tassello a ogni capitolo. Brava..
Voto la canzone 🎵 e vediamo che cosa racconta. 🙂
Alla prossima!
07/03/2021 at 01:11
Ciao Tinarica, che bello scrivere d’amore, e anche leggerti. Siamo in clima Sanremese e voto canzone, complimenti davvero. Ciao alla prossima.
07/03/2021 at 01:50
Ciao fenderman, grazie, mi fa piacere ricevere questo commento. Sì Sanremo mi ha ispirato nella scelta dell’opzione, vedremo se altri la voteranno. Grazie, al prossimo.
06/03/2021 at 18:58
brava, mi piace come scrivi
06/03/2021 at 19:16
Ciao Giulia, grazie, mi fa piacere che apprezzi. Al prossimo, buona serata.
03/03/2021 at 15:17
Ciao Tinarica
Mi è piaciuto l’episodio.
I dialoghi sono credibili, le contraddizioni – ti voglio non ti voglio – mostrate bene.
Ho votato anch’io sorpresa legata a una scommessa.
03/03/2021 at 15:46
Ciao Louise, grazie per il voto e il commento, sono contenta che la situazione sia risultata credibile. Spero di non deludere con il prossimo, che mi sta dando da pensare parecchio :). A presto.
03/03/2021 at 14:43
Ciao Tinarica, complimenti sempre brava coi salti temporali. Mi è piaciuto l’aggancio tra sposa vista dalla Cat del presente e il suo ricordo a quando era lei vestita da sposa. Quel che succede in questo capitolo tra i due protagonisti, mi ha un po’ spiazzato… forse mi immaginavo un diverso tipo di intimità, più a livello sentimentale.. (ma infatti io avevo votato per il litigio).. ora ero indecisa su cosa scegliere. Ho votato sorpresa legata a scommessa… anche se in realtà la curiosità di sapere se effettivamente Cat si sia sposata o meno mi è rimasta…
03/03/2021 at 16:00
Ciao Gatto Maroni, grazie per i complimenti e il tuo voto, sono contenta sia piaciuto l’aggancio che fa partire il ricordo (anche perché è la parte che ho faticato di più a scrivere di tutto il capitolo :D). Capisco lo spiazzamento, ma ho dovuto mixare le due preferenze in parità. Comunque sia, ci sta che tu abbia pensato a una differente intimità, anche se tutto sommato rimane di base un forte legame “sentimentale” come dici, più che fisico. Vedo che siete diversi ad avere la curiosità sull’esito dell’imminente matrimonio tra Caterina e Riccardo, perciò vedrò di trovare un’ispirazione che possa focalizzarsi sulla scommessa (che va per la maggiore) ma che dia spazio ancora alla situazione sentimentale appena raccontata e la chiarisca. Anche se mi complica la vita, sono contenta di avervi chiesto cosa vorreste sapere perché come autrice magari tendo a lasciare sottintesi e invece alcune volte il lettore ha voglia di approfondire. Grazie, a presto.
03/03/2021 at 13:13
ciao Tinarica,
ho votato per la scommessa, mi sembra la scelta che offre migliori risvolti.
Sono curiosa di sapere come finiranno le nozze con Riccardo. io non lo sposerei.
03/03/2021 at 14:33
Ciao Anna Genna, grazie per il tuo voto e il tuo commento. Non sei la sola con questa curiosità, vedrò allora di parlarne cercando di considerare anche lo spunto della scommessa che per ora va per la maggiore. Spero di non incasinarmi perché non ho per niente le idee chiare :). Al prossimo.
02/03/2021 at 14:28
Bene un bel mix in questo capitolo!
A questo punto della storia mi interessa sapere più del passato. Scelgo la terza opzione e sono curiosa di sapere se Caterina ha seguito il consiglio dell’amico.
Penso che, comunque, abbia avuto qualche dubbio e riflettuto sui sentimenti nei confronti del futuro marito…e che alla fine lo abbia piantato sull’altare prima del sì! Ah ah. Ah. Ciao alla prossima. 😀
02/03/2021 at 14:52
Grazie, Annamaria! Sono contenta di aver lasciato una opzione più libera, così scopro alcuni dettagli che vorreste capire meglio al di là di alcuni punti per me importanti che sicuramente toccherò prima del finale. Vedrò come accontentarti e quando… Una nuova sfida ;). Al prossimo.
02/03/2021 at 11:56
Ciao, Tinarica.
Che gran figlio di… questo Riccardo!
Devo rinnovarti i complimenti: i dialoghi sono spigliati e risultano efficaci, i sentimenti dei due protagonisti emergono con discrezione, senza forzature, Ottimo lavoro. Se proprio devo trovare il classico pelo nell’uovo, non mi è piaciuta l’immagine degli occhi a mezza luna che mi fanno venire in mente gli occhioni socchiusi dei Manga, ma è una piccolezza che, probabilmente, ho notato solo io.
Voto per la sorpresa legata alla scommessa. Sono curiosissima!
Alla prossima!
02/03/2021 at 12:35
Ciao keziarica! E io rinnovo i ringraziamenti 🙂 Mi danno sicurezza i commenti positivi su ciò che più conta per me, quando decido di scrivere una storia; ti dico solo che io per “mezzaluna” intendo l’utensile da cucina e l’ho qui usato sia per dire che piega gli occhi sia per dire che diventano più grigi rispetto al suo colore più azzurro e sia per l’idea del “tagliente” visto che è arrabbiata; ma se hai pensato al Manga allora capisco lo stridore perché non è proprio coerente con il mood generale :D. Poco male, come dici, quindi sono contenta :). Non ho le idee chiare per nessuna opzione, perciò mi farò volentieri ispirare dai vostri voti. Al prossimo (tuo magari).
02/03/2021 at 11:36
Belle le storie dove i sentimenti guidano i destini delle persone, ben venga questo tuo racconto. Ottima fattura, tempi giusti, personaggi credibili. ti seguo con piacere.
Voto per la sorpresa.
02/03/2021 at 12:24
Ciao fenderman, mi fa piacere che segui con piacere e ti ringrazio molto per i commenti positivi e per il tuo voto. Spero di continuare bene, al prossimo.
25/02/2021 at 20:50
Ciao Tinarica, mi è piaciuto molto il momento dell’abbraccio tra i due, bellissimo il modo in cui l’hai descritto, facendo percepire l’intensità di quell’attimo e il bellissimo sentimento di vera amicizia che li lega. Secondo me ora ci vuole un po’ di pepe…. un bel litigio 😆
25/02/2021 at 21:01
Ciao Gatto Maroni, mi fa piacere che sia stato apprezzato il mio sforzo di condensare tanti momenti ed emozioni diverse in un unico abbraccio. Ancora più significativo per il momento storico in cui è ambientato. Grazie per il voto, sono consapevole che tra il quarto e il quinto capitolo ci voglia una qualche scossa… Per ora brancolo nel buio qualunque sia la preferenza, ben vengano suggerimenti. Al prossimo, buona serata.
25/02/2021 at 16:26
Ciao Tinarica, bello anche questo capitolo, e come sempre mi piace lo stile con cui scrivi.
Ciò che mi ha colpito di più, è il fatto come tu abbia voluto dare un messaggio di speranza . Nella vita ci possono essere momenti difficili, tristi, dove ognuno di noi ha perso persone care…ma, nonostante tutto , importante: lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare a vivere , riprendere il cammino e soprattutto, non perdere quel po’ di speranza che ci rimane! Speriamo veramente che in” quel giorno “(quello che hai scelto tu? E perché no )noi potremo finalmente “festeggiare “la liberazione dal covid 19 .
25/02/2021 at 17:00
Ciao Annamaria, grazie per il tuo commento. Sono felice quando i lettori condividono i sentimenti che esprimo con i miei scritti. Non è certo una commedia, ma sono contenta sia passato il messaggio di speranza, di base al racconto. Vorrei un futuro migliore :). Arrivederci al prossimo capitolo, nel frattempo, ben vengano suggerimenti in merito all’opzione votata.
25/02/2021 at 16:06
Ciao, Tinarica.
A parte la frase: “Perché nella vita accadevano cose meravigliose e terribili in qualunque momento e bisognava trovare sempre la forza di andare avanti.” che, a parere mio, poteva essere omessa, perché è un’incursione del narratore nel testo, il capitolo fila benissimo. Ogni parola è al suo posto e sei riuscita a trasmettere una gioia che non è ancora conosciuta, ma a cui tutti aneliamo. Se sarà il 9 marzo o no non lo so, ma spero sia così come lo hai raccontato.
Voto per il litigio.
Alla prossima!
25/02/2021 at 16:51
Ciao keziarica, grazie per l’attenzione con cui segui e l’osservazione fatta sul passaggio citato: io la intendevo come la spiegazione del perché lei preferisca l’espressione di Gabbo, ma se è suonato troppo “manzoniano” cercherò di non far trapelare di nuovo il mio parere personale dato che stilisticamente non è voluto :). Perciò grazie, appunto. Mi fa inoltre molto piacere che tu abbia colto la cura che ho messo nello scrivere in particolare questo capitolo: ho dovuto, come ben sai, condensare molto, ma questo mi ha aiutato a dire l’essenziale, scegliendo le parole in modo preciso senza (credo) rinunciare all’aspetto emozionale. Mi fa piacere inoltre che condivida la stessa speranza per il giorno in cui finalmente ci lasceremo il covid alle spalle. Al prossimo.
25/02/2021 at 14:52
“Un pellegrinaggio non è un pellegrinaggio se non c’è il cammino” era il mantra con cui lei intendeva onorare fino in fondo il percorso insieme… ok, ci sta, però bisogna avere anche una destinazione 😊
Intimità.
Ciao
PS ho notato parecchie cifre e date in questo episodio, a mio avviso appesantiscono un po’ il testo.
25/02/2021 at 15:16
Ciao Louise, grazie per aver votato e per il commento e il PS, cercherò di tenerne conto. La destinazione c’è, ma essendo un racconto strutturato come un viaggio non lineare tra i ricordi, bisogna pazientare e aspettare i capitoli finali. D’altronde, conta il cammino come nella vita. Sarà mia cura fare il possibile per rendere piacevole il viaggio :). Grazie, spero di ritrovarti al prossimo passo.
27/02/2021 at 10:36
ritroviamoci da me, se credi…
21/02/2021 at 19:10
ciao,
anch’io all’inizio ho faticato un po’ tra sguardi al passato e salti al futuro. Ma sei brava, mi piace l’ombra di nostalgia che aleggia sul racconto. Le birre… quante sono? Devi essere un’esperta. alla prossima.
21/02/2021 at 19:21
Ciao Anna Genna, grazie, mi fa piacere che ti stia piacendo nonostante i salti temporali spiazzanti. No, non sono assolutamente esperta di birra, ma scrivere serve anche a colmare le lacune. Al prossimo, buona serata.
21/02/2021 at 09:30
Buongiorno Tinarica
Non ho mai letto niente di tuo fino a oggi, devo dire che i due capitoli mi sono piaciuti.
Dietro le tue parole mi sembra di intuire una acuta osservatrice.
i salti temporali possono, a prima vista, “disturbare” la lettura, però, con un po’ di attenzione non si perde il filo.
Prima del 2020 (solo dopo mi sono accorta della parità!)
21/02/2021 at 10:48
Buongiorno Louise, ti ringrazio per aver scelto di seguire il racconto e per “acuta osservatrice”. Non ti preoccupare per la parità, se non si sblocca saprò inventarmi qualcosa. I salti temporali ci saranno ancora, spero si riesca a seguire sempre il filo. Al prossimo, buona domenica.
20/02/2021 at 12:09
“Birra e saccottini” ovvero birra e nostalgia …( nostalgia, nostalgia canaglia… 😊) e chi non ha nostalgia del passato?…Mi piace lo stile con cui scrivi i tuoi racconti e questo è ben strutturato , mi piace questo”viaggio” tra passato, futuro/ presente , tra i ricordi di Cate.
Comunque vada avanti il racconto è bello perché si tratta di un’amicizia che dura nel tempo.Brava! Ciao alla prossima.
20/02/2021 at 12:15
Pure il tuo commento mi piace molto! Hai colto proprio il senso del racconto. Spero solo di trovare situazioni interessanti per altri ricordi. Poi si capirà l’obiettivo di Caterina, per ora mi fa piacere se qualcuno cammina insieme a lei e prova nostalgia. Nostalgia positiva, dai. Grazie Annamaria, ti aspetto al prossimo.
20/02/2021 at 08:23
Po’…
20/02/2021 at 08:23
Dopo il 2020, possibilmente con la pandemia alle spalle.
Ciao, Tinarica.
Ora capisco le perplessità che i lettori hanno espresso per la mia storia: subito, i salti temporali mi hanno un po spiazzato; poi, però, tutto ha trovato una collocazione e il capitolo è risultato chiaro come il sole. Hai fatto un ottimo lavoro di ricostruzione, brava.
Chissà cosa succederà ai due, ho come l’impressione che il loro rapporto subirà qualche scossone. Staremo a vedere.
Per ora, non mi resta che farti i complimenti.
Alla prossima!
20/02/2021 at 09:11
Ciao keziarica, ti ringrazio. Spiazzare è abbastanza nel mio stile, l’importante che poi si capisca e mi fa piacere se ti sei ritrovata. In realtà non so affatto cosa far succedere di preciso per ora, sicuramente mi dovrò inventare un senso nel citare un anno particolare dopo o prima del 2020 (ti posso dire in quei casi no pandemia!), mentre per il 2020 si sa benissimo il contesto ed avrei uno spunto. Ma appunto solo uno spunto da cui partire, che probabilmente terrò anche in altre epoche scelte. Non so, resto curiosa del periodo che prevarrà. Al prossimo!
18/02/2021 at 14:15
Se non ho capito male ci troviamo nel futuro e questa signora, Cat, già mi sta simpatica, perché ha già una certa età ma è tecnologica e al passo coi tempi, mi sembra, trovandosi anche perfettamente a suo agio…. Questo è il primo cspitolo e ovviamente ancora non si intuisce nulla di dove vada a parare la vicenda, ma sono curiosa di scoprirlo. Già ti conosco Tinarica, le tue storie sono sempre avvincenti e particolari e sai interrompere i vari capitoli con la giusta suspense. . Vediamo se anche questa mi appassionerà come le precedenti!
18/02/2021 at 22:41
Ciao Gatto Maroni! Ti ringrazio per aver scelto di seguirmi anche in questa avventura tra passato e futuro/presente di Cat. Spero di non deludere le aspettative! A presto.
17/02/2021 at 17:51
Ciao Tinarica, che bel ritorno. Mi piace che da alcuni dettagli si capisce molto del contesto, tuttavia ci sono dei momenti in cui il linguaggio ricercato e la sovrabbondanza di aggettivi spezza il ritmo.
Ad esempio:”Il **trambusto** delle gazze in giardino la **ridestò**, così Caterina riaprì il pugno e avvicinò l’atro palmo per spegnere il dispositivo con il suo **vistoso pulsare**”
“un paio di polacchini **marroni dalla suola di gomma riciclata**, poté contare sull’ausilio dell’esoscheletro **robotizzato color avorio**”
Sicuramente sono scelte volute ma appesantiscono.
aspetto il secondo episodio
17/02/2021 at 18:46
Ciao ilGallo, ti ringrazio per aver letto e soprattutto per le indicazioni su come migliorare. Spero di non ricascarci nei prossimi e risultare meno pesante in certi punti, tuttavia è voluto il fatto di specificare i dettagli: fosse un altro tipo di contesto sarei la prima ad ometterli, anche per mio stile di scrittura, cioè di solito privilegio dialoghi e azioni piuttosto che descrizioni minuziose e non sempre necessarie. Credo qui di doverle mettere ogni tanto per distinguere le varie epoche e, se forse in questo primo capitolo non è esplicitato quale sia il senso di dire ad esempio che le scarpe hanno una suola riciclata, spero di aver modo di farvi capire meglio che tipo di futuro mi immagino (che poi è il presente della Caterina ottantenne). Per il “color avorio” dell’esoscheletro invece ti do ragione che sia superfluo, ma mi piaceva in questo caso dare l’idea anche cromatica di come vada in giro abbigliata la signora 🙂 Detto ciò, se è risultato eccessivo, colgo lo spunto per cercare di centrare entrambi gli obiettivi: necessità di ambientazione “storica” e necessità di leggerezza nella lettura. Grazie, al prossimo.
18/02/2021 at 11:35
Il fatto è che si sente che quelle descrizioni sono state aggiunte volutamente. Come in tutti i teatri che si rispettano, quando si vede una pistola, si sa che prima o poi sparerà. Resta da capire se questa pistola, nel nostro caso le descrizioni, sia funzionale al racconto.
Sono ancora più curioso di leggere i prossimi capitoli.
18/02/2021 at 11:56
Sì esatto. Spero di riuscire a gestire il racconto secondo l’idea che ho in mente e a non lasciare pistole cariche in giro 🙂 A presto!
17/02/2021 at 11:53
Forte la tipa (sciativa a parte) 80 anni col bomber ! Beh…data l’ora (pomerggio) …io al posto suo andrei in pasticceria. Ciao Tinarica. Sono curiosa di sapere come continua il racconto
17/02/2021 at 12:48
Ciao Annamaria, sono felice che ti piaccia la tipa e che tu sia curiosa del seguito. Grazie per il tuo voto, a presto! Buona giornata :*
17/02/2021 at 08:19
Ciao, Tinarica!
Che piacere ritrovarti su TI! Benissimo, un bel racconto nuovo fiammante, futuro (per noi -presente per Cat) e passato che si mescolano: mi aspetto un intreccio intrigante e ben strutturato come tu sai fare 🙂. Pochi particolari ben piazzati raccontano chi è la protagonista, il suo stato d’animo e quel che la circonda. Brava, ma da te non posso che aspettarmi le cose fatte per bene.
Alla prossima!
Birreria
17/02/2021 at 12:46
Ciao keziarica, ti ringrazio molto! Spero di non deludere le aspettative ;). Alla prossima!
16/02/2021 at 18:15
buonasera Tinarica,
brava, mi piace la vecchietta, secondo me va in pasticceria. A volte un dolcino risveglia i morti. Il tuo racconto è scritto molto bene e lo seguirò. alla prossima.
16/02/2021 at 19:45
Buonasera, Anna Genna. Ti ringrazio per il complimento e mi fa piacere che hai deciso di seguire la storia. Mi piace “un dolcino risveglia i morti” :), può essere forse d’ispirazione… Chissà, non so ancora come userò l’opzione vincente tra le tre. Al prossimo.
16/02/2021 at 17:54
la vecchia signora la vedo bene in pasticceria. La storia esordisce con un atmosfera malinconica. Vedremo che genere d’amore ci vuoi raccontare… per adesso dico solo bene, brava. Aspetto.. Ciaoooo
16/02/2021 at 19:39
Ciao fenderman, ti ringrazio. Credo sarà più malinconica di una storia romantica “classica”, spero di riuscire a intrattenervi e a emozionarvi in ogni caso. Al prossimo!
16/02/2021 at 17:35
ciao! interessante racconto, voto la birreria
16/02/2021 at 19:33
Ciao Giulia, grazie per aver iniziato questo mio racconto e aver votato. Spero di mantenere vivo l’interesse :). Al prossimo, buona serata!
16/02/2021 at 17:08
Ciao Tinarica! Ho votato per la pasticceria ma ero molto combattuta, anche la birreria mi sembrava un’ottima opzione per un bel viaggio nei ricordi…forse un primo incontro fra Cat e Gabbo?
Alla prossima!
16/02/2021 at 19:31
Ciao NorahEmme, grazie per aver iniziato questo mio racconto e aver votato. Non so ancora se farò riferimento al primo incontro, ma potrebbe starci. Al prossimo, buona serata!