H.

Dove eravamo rimasti?

Cosa vorrà lo sconosciuto da Febus? Minaccia (67%)

Animali

Allora mi pulii le mani sui pantaloni e lo affrontai senza tanti fronzoli. 

Buongiorno “dissi assumendo un’aria allegra.  

“Buongiorno” 

“Posso fare qualcosa per lei?” 

“Che intenzioni ha?” 

“Buffo che me lo chieda. Sembra che ultimamente i bravi cittadini di Hoville non sanno domandarmi altro…” 

“Che intenzioni ha?” 

“Si, sì ho capito. Beh, che intenzioni ho…per ora quello di prendermi cura dei miei fiori, forse nel pomeriggio pianterò qualche pomodoro e poi ho intenzione di regalare un cucciolo a mio nipote. Tutti i bambini dovrebbero crescere con un animale domestico accanto. Penso che gli prenderò un gattino e un cagnolino…e forse anche un pesciolino rosso, vediamo. È soddisfatto?” 

L’uomo mi guardò a lungo prima di voltarsi e andarsene fischiettando allegramente. 

*** 

L’idea di prendere un’animale da compagnia non mi era balzata in mente così. Era da qualche giorno che ci pensavo. Sapevo che a Jacob piacevano i cani e così dopo una lunga telefonata con Hook, mi diressi verso il canile della città. Non era proprio un vero canile, con le gabbie e tanto altro, era più un rifugio per i trovatelli. A gestirlo era una certa Jennifer Light di anni venticinque. Quando mi presentai, lei era nell’ufficio a compilare dei documenti. Mi venne incontro un ragazzo sui diciott’anni. Spalle larghe. Biondo come il grano appena raccolto e un sorriso davvero generoso. Sì, presentò come Liam e quando seppe che ero lì per prendere un cucciolo i suoi occhi brillarono di felicità. Mi raccontò tutto quello che c’era da sapere sui cani e sui doveri di un buon padrone. Vidi molti cani e anche molti gatti. Alla fine, scelsi per un cucciolo dalle zampe bianche e dal manto nero e per un gatto di cinque anni tutto rosso di nome Pat 

“Ne è sicuro?Pat non è un gatto giocarellone, ama dormire tutto il giorno al sole” disse Liam mentre apriva la gabbietta del gatto pigro. 

“Tutti i gatti amano dormire al sole” replicai io con un largo sorriso. 

“Dovrà firmare dei documenti. Vede quello sgabuzzino che sembra una capanna? Lì troverà Jennifer. Le dica che si porta via Pat e il cucciolo dalle zampe bianche, lei capirà.” 

Liam mi indicò una capanna mal messa dall’aria abbandonata. Lo ringraziai e mi avviai. 

Bussai, due volte. Stavo per bussare per una terza volta quando qualcuno disse: “Avanti!” 

Entrai dentro e l’odore di cane bagnato mi giunse forte alle narici. Starnutì. Dietro alla scrivania c’era una bella ragazza di colore. Aveva lunghi capelli lucenti e due occhi furbi come quelli di una gatta. Mi fissò per un nanosecondo, poi disse: “Cosa posso fare per lei, Signore?” 

“Sono venuto qui per prendere un cucciolo a mio nipote…” 

“Liam le ha già fatto vedere gli animali che teniamo?” 

“Si. Ho deciso che prenderò un gatto di nome Pat e un cucciolo dalle zampe bianche.” 

Jennifer sorrise e prese dei fogli da un cassetto cigolante.  

Pat è il nostro gatto più anziano, ci mancherà moltissimo. Vedrà non le causerà problemi. E per il cucciolo, beh potrà morderle qualche ciabatta” 

Scoppiò a ridere. 

“Posso farle una domanda?” 

Jennifer si bloccò e mi guardò. 

“Si, lo so cosa sta per domandarmi…vuole sapere cosa ci fa una negra in un rifugio per cani?” 

Scossi la testa e sollevai le mani 

“No. Non era questa la domanda, volevo chiederle se mi potesse dare il nome di un buon veterinario e dirmi dove comprare il cibo per gli animali.” 

Jennifer mi guardò a lungo prima di aprire bocca. 

“Il Dottore Luke Eminson è un bravo veterinario, si occupa di tutti gli animali della città e non solo. Per il cibo potrà comprarlo all’emporio di Minnie o da Jackson.” 

Quando ritornai da Liam per prendere gli animali, lo trovai a colloquiare con uno sconosciuto. Quando mi videro arrivare, lo sconosciuto dopo un’ultima parola al ragazzo sparì dalla nostra vista e Liam si voltò verso di me. Era rosso in volto e aveva il battito accelerato. Si sforzò di sorridere ma potevo ben vedere che era al quanto furioso.  

“Ecco qua, Signor Fraser.”  

Mi porse due gabbiette con dentro Pat e il cucciolo e insieme a loro mi diede anche un sacchetto con dentro alcune scatolette.  

“Ha bisogno d’aiuto?”  

“Ce la faccio, grazie mille Liam. Buona giornata!” 

Avrei tanto voluto domandare se andasse tutto bene ma la Bestia spinse le mie gambe lontano da quel posto. 

A casa, Jacob mi aspettava in giardino. Lo trovai intento a leggere un fumetto che narrava le vicende di un supereroe dal mantello rosso. Alzò gli occhi dal giornalino quando mi sentì aprire il cancello di casa.  

“Un cucciolo?!” disse scattando dalla sua posizione e correndo verso di me.  

“Questo è Pat e questo…beh tocca a te darli un nome.” 

Misi giù entrambe le gabbiette e mi gustai la scena. Jacob prese in braccio prima Pat poi il cucciolo. Lì guardò entrambi.  

“Papà non ha mai voluto animali in casa” disse mentre accarezzava il cucciolo. 

“Beh io si.” dissi. 

“Lì possiamo davvero tenere, zio?” 

“Certo! Qui c’è il loro cibo. Io ho fatto la mia parte, ora tocca a te.” dissi e mi andai a sedere sotto il portico, sulla mia seggiola a dondolo. 

Cosa succede nel prossimo episodio?

  • guai in vista (50%)
    50
  • un'esplosione (25%)
    25
  • Arriva una persona (25%)
    25
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32 Commenti

  • Ciao, questa storia somiglia sempre meno ad un horror e sempre più ad un giallo a sfondo sociale, forse dovevi scegliere appunto il “giallo”. Sei al nono capitolo ed è un peccato perché la vera storia sembra stia appena per cominciare, ti suggerisco di pensare ad un seguito.
    Il consiglio di oggi è di non avere fretta nel pubblicare, impari in fretta e puoi correggere gli errori che vedresti meglio rileggendo quello che hai scritto, magari il giorno dopo. Buon lavoro ciao ??

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