Dove eravamo rimasti?
LIBERI DI VOLARE
“Questa spiaggia è molto pericolosa!” disse il gabbiano.
“Sei sicuro? Io non vedo nessuno, a parte noi due.” replicò la tartaruga, abbracciando con lo sguardo tutto l’arenile con un largo movimento della testa.
“Fidati! So quello che dico.” E poi, “E tu, che ci fai qui? Sei venuta a deporre le uova?”
“No, Dio me ne guardi. Sono ancora troppo giovane. Voglio prima viaggiare e godermi la vita.”
“Comunque ti conviene andartene al più presto. Perché, ripeto: questo non è un posto per tartarughe.”
“Wow! Davvero?” esclamò lei, sorpresa.
E con aria seccata per la predica, aggiunse: “A quanto pare non lo è neanche per gabbiani, visto che ti stai lamentando…”
“Mi spiego” insisté il gabbiano. “Devi sapere che io vengo qui tutti i giorni la mattina presto a fare colazione, approffitando del fatto che la spiaggia è ancora deserta. Ebbene, la settimana scorsa ci sono cascato di nuovo.”
“Cascato in che cosa?”
“Ho fatto uno spuntino veloce e mi sono sentito male.”
“Wow! Cos’è successo?” chiese lei, senza capire.
“In questa spiaggia vengono spesso a bivaccare e c’è la terribile usanza del tappo sospeso… un tappo insidioso e magico.”
“Magico? In che senso?” volle sapere la tartaruga, incuriosita.
“Ho la prova sicura, i tappi hanno proprio poteri magici perché ogni volta che vengono rimossi da qualcuno o mangiati da qualche mio amico bisognoso, ricompaiono di nuovo.” “Inoltre, è come se ci fosse scritto su ognuno di loro mangiami, per noi è irresistibile… sai come vanno queste cose…”
“Come vanno? Io non lo so, non sono di qua.”
“Vedi, tu arrivi qui stanco, dopo aver sorvolato a lungo i dintorni in cerca di cibo… senti un languorino fastidioso… e pensi: che sarà mai se ne mangio solo due o tre, non mi può succedere niente, lo fanno tutti… oltretutto è gratis…”
“E’ roba velenosa? Se sai che ti fanno male perché li mangi?” domandò ancora la tartaruga che faticava a seguire il ragionamento del gabbiano.
Eludendo le domande lui continuò: “… per tre giorni sono rimasto accasciato sulla sabbia, con lo stomaco appesantito e dolente. Al posto del mio verso stridulo, di cui vado fiero, mi uscivano dei ridicoli Coff! Coff! Coff!”
“Wow! Poverino.” lo compatì, in tono sincero, la tartaruga.
Al terzo “Wow” il gabbiano sbottò, indispettito: “Che strano accento hai! Chi sei? Da dove vieni?”
“Okay, okay, calma, calma! Sono americana.” precisò la tartaruga muovendo la testa per mettere in mostra le sue belle striature rosse. “Mi ci ha portato la corrente. Ero finita nel fiume.”
“Come finita?”
“Vivevo in città presso una bella famiglia con tre bambini adorabili, ero coccolata e ben nutrita ma un giorno qualcuno mi ha detto con aria disgustata “Sei troppo grande…” e non mi hanno voluto più. Da allora la mia vita è cambiata.”
“E adesso che farai?”
“Vorrei tornare al mio paese, solo che io soffro il mal di mare, sono abituata all’acqua dolce… Magari potessi volare sopra l’oceano e andare laggiù…”
“Levatelo dalla testa! Non hai le ali.” obiettò il gabbiano.
“E che problema c’è? Me le posso procurare.” ribatté la tartaruga.
Il gabbiano trasalì.
Detto fatto, la tartaruga si allontanò decisa. Percorse tutta la spiaggia in lungo e in largo a raccogliere tutte le penne lasciate in giro.
Poi le ammucchiò sulla sabbia e pensando ad alta voce disse: “Adesso come faccio ad attaccarle tra loro per fare due ali?”
In quell’istante, si sentì chiamare da un grosso gamberone che, nascosto vicino a una roccia, aveva visto tutta la scena: “Avvicinati, ho nel mio nascondiglio una bella scorta di colla di pesce e te ne posso dare un po’.”
Tre ore dopo, sotto lo sguardo incredulo del gabbiano, due splendide ali furono fissate sulle spalle della tartaruga. Il gamberone faceva dei balzi avanti e tanti indietro per la contentezza.
“Siete due matti! Brutto affare.” gridò il gabbiano.
Ancor prima che potesse dissuaderla, lei si librò nell’aria.
Il gabbiano la seguì, affiancandola. “Stai attenta a non volare troppo in alto, perché il calore del sole può sciogliere la colla e farti cadere giù, non volare troppo basso perché l’umidità del mare potrebbe appesantire le ali…”
La tartaruga non gli dava retta, saliva sempre più su, assaporando l’ebbrezza del volo. Ormai era diventata solo un puntino nero nell’azzurro del cielo.
“Fermati, torna indietro!” urlò disperato il gabiano. Non fece in tempo a finire la frase che la vidi perdere le ali e precipitare in acqua a grande velocità. Un tonfo sordo e scomparve dalla vista per sempre.
Qualche tempo dopo, si venne a sapere che un pescatore, tirando su la rete, vi trovò la tartaruga impigliata. Era gonfia e respirava a fatica. Una volta in terraferma, la portò dal dottore. Fu operata d’urgenza perché aveva inghiottito una medusa non urticante, ma molto speciale.
Sul referto medico c’era scritto: indigestione da polietilene.
Fortunatamente si salvò. Non tornò mai più in patria e oggi nuota tranquilla, insieme ad alcune connazionali, in un laghetto dedicato.
18/04/2021 at 13:11
STUPENDO FINALE MI HA FATTO VENIRE LE LACRIME ??????????
BRAVISSIMA
18/04/2021 at 12:52
No vabbè le scarpette di cristallo!!! ????????
18/04/2021 at 12:41
Bella domanda anche far scegliere ai lettori l’argomento, il titolo o dove si svolge la storia
18/04/2021 at 12:34
Ma quindi si sono sposati?
18/04/2021 at 12:19
STUPENDO, sono delle storie fantastiche da leggere al volo per risollevarsi il morale
Sembriamo proprio noi in tutte, rivalità tra fratelli e poi amore, la pancietta e quindi ce ne andiamo però dopo i nostri amici sentono la nostra mancanza… BELLISSIMI
19/04/2021 at 08:02
Ciao Cucciola
Grazie per l’entusiasmo che ci hai messo nel leggere tutti i racconti.
Sono contenta che ti siano piaciuti.
18/04/2021 at 12:08
WOW bella storia, io ho una sorella maggiore.
18/04/2021 at 12:09
17 anni, Arianna
18/04/2021 at 11:55
Povera stilo, non può veder più la sua amica Biro ?
18/04/2021 at 11:43
Molto interessante continuerò a leggere , grazie non vedo l’ora di scoprire nuovi personaggi
16/04/2021 at 23:53
Rieccomi, Louise.
Un finale degno della fantasia e originalità che ha caratterizzato questa piccola antologia di fiabe.
Da leggere ai bambini prima di addormentarsi, ma che divertono anche chi le racconta e magari le recita, inventandosi voci e gesti buffi per la gioia del piccolo ma esigente pubblico.
Brava!
Ciao, ti auguro un weekend… fiabesco! ?
19/04/2021 at 07:59
Ciao Erri
Grazie di avermi accompagnato in quest’avventura fiabesca sin dall’inizio.
Sei un lettore attento e perciò prezioso ? e i tuoi commenti sono sempre pertinenti e graditi.
Ti auguro una buona giornata.
14/04/2021 at 09:05
The american dream by Icarus 🙂
Un bel finale, grazie Louise
15/04/2021 at 08:56
Ciao Zack
Non so se ho capito bene il tuo commento.
In ogni caso, grazie della lettura e della tua presenza ?.
20/04/2021 at 15:47
Ciao Louise,
Provo a spiegarmi meglio, trovo che il tuo racconto sia come se la tartaruga stia seguendo il sogno americano però finendo troppo vicina al sole come Icaro.
A me sembrava un crossover tra queste due idee.
Magari è solo come lo leggo io.
Scusami la risposta tardiva
21/04/2021 at 10:58
Capito. Grazie
13/04/2021 at 17:18
Mi dispiace che tu abbia lasciato il tuo divano, cara Louise. Mi hai divertita con le tue storie e mi hai dato sempre qualcosa su cui riflettere. Non mancare troppo da queste pagine, vorrei leggerti ancora.
A presto.
15/04/2021 at 08:53
Dispiace anche a me ma sono contenta di aver “seminato” un po’ di seria spensieratezza.
A presto (forse) e buona giornata.
13/04/2021 at 10:47
Deliziosa storiella velata di malinconia e per fortuna a lieto fine. È comunque la riprova che quando una tartaruga si mette una cosa in testa… Belle storie le tue, tutte, magari da rileggere ai bambini quando capita. Grazie anche a nome loro.??
15/04/2021 at 08:51
Buongiorno Fenderman
Grazie di aver condiviso questo esperimento sin dall’inizio, e delle parole di apprezzamento.
12/04/2021 at 23:02
Altri esperimenti su questa linea non hanno riscosso molto successo, ma sono contento che non sia stato il tuo caso. Anche se sono arrivato a metà strada son contento di aver fatto almeno una parte del viaggio, che tra l’altro si è concluso con una storia molto dolce che non può che lasciare un buon ricordo. Brava!
14/04/2021 at 14:29
Grazie Dapiz della lettura e delle belle parole.
Ci vediamo da te.
12/04/2021 at 21:44
Louise,
mi sono davvero divertita a leggere tutti e 10 i capitoli. Uno più bello e fantasioso dell’altro.
Hai avuto un’ottima idea a creare delle storie autoconclusive, mi complimento con te.
Hai una bella penna, la tua è una scrittura “con le ali” perché mi fai volteggiare delicatamente nell’aria. Mi piacerebbe rileggerti in un altro e simile esperimento e poter contribuire con le scelte.
Leggendoti, mi sono davvero rilassata. Mi sono piaciuti tutti i racconti ma quelli che mi sono rimasti maggiormente impressi sono stati quelli come protagonisti la porta e la finestra, lo specchio e il quadro.
Molto, molto bene.
A presto,
Ilaria
14/04/2021 at 14:27
Ilaria ben trovata.
Sono contenta che tu sia passata a leggermi e ancora di più di sapere che i miei racconti ti hanno messo di buon umore.
Per ora non ho altre idee in mente, se hai qualche suggerimento che ben venga ?
Grazie ancora delle belle parole e un saluto.
12/04/2021 at 08:44
Ciao, Louise.
Devo ammetterlo, quando hai cominciato questa avventura ero un po’ scettica, l’idea di leggere racconti autoconclusivi, su una piattaforma di racconti a bivi, mi pareva un po’ fuori tema e invece mi sono ricreduta: i racconti sono talmente carini e ben scritti che la mia perplessità iniziale ha lasciato il posto alla piacevolezza di leggerti.
Benissimo, esperimento riuscito. Aspetto nuove idee.
Alla prossima!
14/04/2021 at 14:22
Mi ha fatto piacere leggere il tuo commento.
Ero partita “sicura”della bontà dell’idea ma solo scrivendo ho potuto averne conferma.
Se hai qualche suggerimento da darmi per futuri esperimenti, ti sarò grata.
Ciao e buona giornata
11/04/2021 at 18:16
Ciao Louise!
Hai chiuso la parabola con l’ennesima storia arguta per sorridere e immedesimarsi qua e là, da una parte e dall’altra. Concordo con quanto scritto da Red, è stata una lettura costantemente piacevole di una penna che sa scrivere molto bene.
Dunque alla prossima fatica! Ciao buona domenica!
14/04/2021 at 14:19
Ciao Minollo
Mi sta frullando nella testa di scrivere qualcosa nel genere “humour”, ma per ora è solo un’idea appollaiata su una nuvola ?
Grazie 1000 della lettura costante e degli apprezzamenti.
14/04/2021 at 21:33
Ciao Louise!
Può essere una buona idea, nelle “divanazioni” hai dimostrato arguzia, tutte e dieci erano anche divertenti, pur non essendo l’obiettivo principale quello di far ridere. Se ti viene una bella idea prova a dargli qualche sviluppo; se ti accorgi che c’è materiale, perché no? Io se scrivo e non rido, dopo un po’ mi annoio (vabbè, io sono un caso a parte però).
Grazie a te, io ho letto e apprezzato senza sforzi particolari!
Ciao!
11/04/2021 at 15:11
Bello, mi è piaciuto molto per la tematica ambientale. Tra i tuoi migliori di questi dieci, a mio gusto. Anche qui ho apprezzato molto le caratterizzazioni dei personaggi animali. Un saluto.
14/04/2021 at 14:16
Grazie Tinarica.
Spero di “rileggerci” presto (temo non prestissimo).
11/04/2021 at 11:22
Ciao, a quanto pare la tartaruga – essendo americana – non aveva letto la storia di Icaro!!!
Un bel finale degno per la “saga del divano”. Spero di poterti leggere presto, dopo naturalmente una salutare pausa per dita e cervello.
14/04/2021 at 14:13
Ciao Isabella
Sì, credo proprio che farò una pausa “di riflessione”, in tutto relax, il che non è facile con i tempi che corrono.
Alla prossima e grazie
11/04/2021 at 11:12
😀
Molto carina questa storia.ù
Ora posso farti il commento generale 😀
Commento breve: esperimento riuscito.
Commento lungo: ho trovato tutte le storie affascinanti; qualcuna più bella di altre ma tutte assolutamente godibili. Ora puoi alzarti, sgranchirti le gambe e, quando pronto, tornare sul divano per generare altre storie 😀
Ciao 🙂
14/04/2021 at 14:11
Ciao Red
Grazie di avermi accompagnato in questo esperimento, con la tua costante presenza.
Felice che le storie ti siano piaciute.
09/04/2021 at 11:40
una bella fiaba specialmente il nono episodio che parla della volpe miolto carino
11/04/2021 at 10:38
Buongiorno Paola
grazie della lettura e commento.
05/04/2021 at 23:10
Ciao Louise!
In ritardo leggo il tuo nono. Consueta penna arguta e leggera, oggi ci vedo anche Hitchcock, anch’esso tra i miei eroi. Bene allora manca solo una, scelgo il fiore.
Ciao!
06/04/2021 at 08:20
Buongiorno Minollo
Confesso che un po’ mi dispiace di dover finire questa serie di mini racconti.
Mi ero quasi affezionata al “format”. Vabbè, tutto finisce ?
05/04/2021 at 13:09
Il corvo se l’è cavata con poco, mi aspettavo che per lui finisse peggio 🙂 La mia fiaba preferita finora, davvero piacevole da leggere. Per la prossima mi incuriosisce il futuro, ma temo di essere in minoranza…
06/04/2021 at 08:17
Ciao Dapiz
Sono contenta di trovarti ancora qua, tenendo conto che, se ho capito bene, non stravedi per le fiabe 🙂
Grazie 1000 e al finale.
05/04/2021 at 11:31
Ciao, bello come sempre.
Toglimi una curiosità… ti senti più idealmente affine a Esopo, Fedro o La Fontaine?
06/04/2021 at 08:13
Buongiorno Isabella
Bella domanda a cui non so rispondere. Vado a ruota libera, seguendo l’ispirazione del momento.
In tutte le fiabe classiche c’è sempre qualche elemento che ci colpisce più degli altri ed è quasi fisiologico che la memoria lo vada a ripescare…
Grazie delle lettura e del commento.
Al finale.
03/04/2021 at 17:06
Chi nasce tondo non può morir quadrato, dice un vecchio proverbio e, se non ricordo male, anche la geometria riscontra una qualche difficoltà a ricondurre l’uno nell’altro.
Fantasia e arguzia non ti mancano. Brava riesci sempre a divertirmi e farmi riflettere.
04/04/2021 at 10:30
Ciao Anna
spero di trovarti al prossimo e che sia di tuo gradimento.
Come ho scritto in un altro commento, sono contenta di condividere con i lettori un po’ di
seria e sana leggerezza.
Grazie.
03/04/2021 at 08:22
Ciao, Louise.
Senza volere ti ho mandato in parità le opzioni, perdonami.
Carino il mix Esopo-Collodiano, come sempre riesci a mettere insieme insegnamenti e leggerezza. Hai avuto una bella idea e i tuoi racconti sono un piacevole stacco dalla realtà pesante di questi tempi. Bello anche il rimando a “Gli uccelli” di Hitchcock.
Ho votato “il futuro è ora” un po’ mindfulness e un po’ Baglioni.
Buona Pasqua e alla prossima!
04/04/2021 at 10:27
Ciao Kesiarica
Raccontini che sono uno “stacco dalla realtà pesante di questi tempi”, questo era il mio obiettivo;
condividere un po’ di (seria) leggerezza con i lettori.
Ti aspetto per il finale e, confesso, che il sipario mi mette sempre grande malinconia.
Buona Pasqua anche a te.
03/04/2021 at 00:45
Rieccomi, fenderman. Ho votato “Se dall’errore può nascere un fiore”… sono convinto che pressoché tutto nasca dall’errore, anche se è un po’ difficile spiegare cosa intendo… tanto difficile che non lo capisco del tutto neppure io ?
Bello questo pot pourri di fiabe, il muso che si allunga per le frottole mi ha divertito. Gatto, volpe e l’altro, quello lì, come si chiamava?, smontati e ricostruiti mixando li, quasi fossero mattoncini di una scatola Lego ?
Ciao, auguro a te e ai tuoi cari una Pasqua felice e serena ?
03/04/2021 at 08:48
(Rieccomi Louise! Scusa! L’ora tarda fa brutti scherzi… ?)
04/04/2021 at 10:23
Buongiorno Erri
Pot pourri di fiabe, ahah! Costruirle è assai divertente, ti assicuro.
Ti aspetto per l’episodio conclusivo.
Grazie di tutto e Buona Pasqua anche a te.
PS Per il tuo nuovo esperimento, ho deciso di “prendere appunti”… così non mi perderò 🙂
02/04/2021 at 23:27
Se dall’errore può nascere un fiore…
Questa della volpe è stata molto carina ^_^
Ciao 🙂
04/04/2021 at 10:20
Grazie Red
della lettura e apprezzamento.
a presto e Buona Pasqua
02/04/2021 at 21:10
Volare naturalmente, chi non lo vorrebbe. Mentre leggevo mi è venuta in mente la centesima idea che la tua iniziativa letteraria mi ha suggerito: proporre ai bambini delle elementari di reinventare le tradizionali fiabe sconvolgendo la trama e i ruoli, quello che stai facendo tu insomma. Il risultato sarebbe, credo stimolante per loro ed esilarante per chi avrebbe la fortuna di leggere. Brava: te lo dico veramente. Buona Pasqua.
04/04/2021 at 10:19
Ciao Fenderman
I bambini sono super ricettivi a tutto quello che li diverte.
Scrivendo questi racconti ho cercato proprio la parte ludica della bambina che è in me :-), con la speranza di suscitare nel lettore “un’apertura” verso il fantastico.
al prossimo e grazie delle belle parole.
02/04/2021 at 17:58
E brava la cicogna! Buon racconto anche questo, voto il futuro. Ciao e buona pasqua.
04/04/2021 at 10:15
Ciao Tinarica
Buona Pasqua anche a te e grazie ancora.
02/04/2021 at 17:29
Ciao Louise,
racconto che verso metà mi ha fatto venire un sorriso e non me la lasciato andare via fino alla fine, monto piacevole.
Voto liberi di volare per il gran finale
04/04/2021 at 10:13
Ciao Zack
Far venire un sorriso, ecco un obiettivo centrato 😀
Grazie 1000 di lettura e commento.
31/03/2021 at 10:54
Rieccomi, Louise. Ho votato “Buon DNA non mente”… e ho portato in pareggio due opzioni… scusa 🙁
Meravigliosa “La bottega delle cose scontate” e molto saggia l’alleanza finale tra l’erudito e qualcuno che vede anche le cose ovvie 😀
Questo ultimo capitolo è molto carino, scritto bene e divertente, ma non ho capito il finale. O meglio, non ho capito se c’è una morale nel finale 🙁
Poi, proprio ora, ho letto l’illuminante commento di fenderman e mi sono sentito un po’ ottuso 😀
Ciao, ti auguro un’ottima giornata
02/04/2021 at 14:00
Buongiorno Erri
Sono contenta che tu abbia apprezzato anche quest’ultimo episodio ?
Il ragnetto mi era sembrato perfetto per il rovesciamento dei ruoli.
Grazie di tutto e buona Pasqua.
29/03/2021 at 17:34
Ciao, io in questa storia chissà perché ci vedo la celeberrima Monnalisa coi baffi di Dalì. Dissacrante, e anche tanto, hai rivoltato une delle fiabe più celebrate e hai dipinto un bel quadretto. E brava Louise, riesci sempre a sorprendermi! per la prossima volta gradirei un buon DNA grazie
30/03/2021 at 12:29
Buongiorno Fenderman
Ho apprezzato molto il tuo commento. Avere lettori attenti è una bella cosa.
Spero di sorprenderti ancora…
Grazie 1000
29/03/2021 at 15:58
Ciao Louise,
ti leggo sempre e sono abbastanza invidioso della tua scrittura.
Ho anche imparato due parole nuove 🙂
Voto “A ciascuno la sua arte”
Alla prossima
30/03/2021 at 12:26
Ciao Zack
Riguardo alla scrittura, penso che i 5000 caratteri siano un limite utile per alleggerire il testo.
Less is more… e poi, non scrivo mai cose che non mi piacerebbe leggere ?
Grazie ancora.
Al prossimo.
28/03/2021 at 18:38
Criptico per certi versi direi anche se devo ammettere che non sono mai stata brava con i significati delle fiabe. Però ho apprezzato molto sia lo “scambio” di genere rispetto a cenerentola (dato che il racconto ricalca quello) sia in fatto che finisce bene ma non troppo. Cioè alla fine non ottiene tutto il ragno e penso sia bello così.
E comunque si leggono come fossero noccioline a un aperitivo questi episodi.:)
29/03/2021 at 09:16
Ciao Fra
episodi che si leggono come fossero noccioline a un aperitivo, è proprio un bel commento 🙂
ti aspetto per i due racconti che mancano.
grazie
28/03/2021 at 18:08
Non sono convinto di aver compreso il senso della storia, ma d’altra parte non sono mai stato un granchè a cogliere le metafore… e i ragni non mi sono mai stati simpatici 😛 Comunque un retelling molto carino. Per il prossimo andrei sul DNA!
28/03/2021 at 21:01
Ciao Dapiz
Io non mi preoccuperei di trovare “un senso” alla storia…ci sono tante cose che ci piacciono o non piacciono senza che troviamo un perché ?
Questo è un ragno davvero particolare, hai cliccato il link sotto?
Grazie della visita
28/03/2021 at 22:04
Ha comunque troppe zampe per i miei gusti ?
28/03/2021 at 08:49
Ciao, Louise.
Sono subito andata a guardarmi il ragno pavone e l’ho trovato bellissimo!
Molto carino anche questo episodio, molto più vicino alla realtà di quanto si pensi, almeno secondo me. 🙂 Alla fine dei conti, è pieno di “ragni pavone” che circolano a briglia sciolta per le strade della città, soprattutto il sabato sera. Pandemia permettendo, ovviamente.
Questa perlomeno è la mia interpretazione.
Scelgo l’arte per il nono e ti auguro una buona domenica.
Alla prossima!
29/03/2021 at 09:13
Ciao Kesiarica
Sono d’accordo con il tuo commento 😀
Fra non molto finirà il mio viaggio sul divano ma, intanto, ti aspetto per i due episodi che mancano.
grazie ancora e buona giornata.
28/03/2021 at 01:25
Ciao Louise!
Accipicchia che magia, quasi ci lasciava la livrea, povero ragnetto cenerentolo. Finale che sembra tronco, e invece è bellissimo così.
DNA.
Ciao!
29/03/2021 at 09:10
Buongiorno Minollo
grazie della lettura e dell’apprezzamento.
Hai cliccato sul link sotto?
Al prossimo
27/03/2021 at 17:52
“A ciascuno la sua arte”, sono curiosa di cosa intendi per “arte”. Riguardo all’episodio: mi è piaciuta soprattutto la scelta del protagonista, ragno pavone. Finale un po’ brusco e poco magico secondo me, ma in linea con lo stile finora adottato. Mi è piaciuto più del precedente proprio per questa maggiore coerenza con tutti i racconti. Ciao.
29/03/2021 at 09:08
Buongiorno Tinarica
Per scrivere questo raccontino, mi sono fatta “una cultura” su questi ragnetti (che avevo scoperto per caso in un documentario); il finale mi è sembrato coerente sia col racconto sia con quello che succede in natura 🙂
Grazie della visita.
27/03/2021 at 13:21
Ciao! Bello lo spin-off di Cenerentola, è così dolcemente poetico. Per fortuna il ragno se l’è cavata!!!
27/03/2021 at 16:33
Oggi a me domani a te. Certo otto scarpette di cristallo sarebbe stato troppo. A presto Louise. Ringrazia il tuo divano. A proposito dove l’hai comprato?
28/03/2021 at 21:05
Ciao Anna
Ci avviciniamo al finale è quasi mi dispiace che stia per finire?
Grazie della lettura e del commento.
28/03/2021 at 21:07
Ciao Isabella
Grazie del tuo apprezzamento.
Come tante persone, non stravedo per i ragni in generale ma questo qui mi ha davvero fatto riappacificare con la categoria ?
28/03/2021 at 21:08
Ciao Isabella
Grazie del tuo apprezzamento.
Come tante persone, non stravedo per i ragni in generale ma questo qui mi ha davvero fatto riappacificare con la categoria
28/03/2021 at 21:09
Ti ho risposto sotto
27/03/2021 at 12:43
Oggi a me, domani a te 🙂
Che roba 😆
Ciao 🙂
28/03/2021 at 21:03
Ciao Red
Alla fine non ho capito bene se la storiella ti è piaciuta..
Grazie della visita ( sei sempre in pole position ?)
27/03/2021 at 12:39
Per i curiosi:
Ecco un link su questo straordinario animale
https://www.youtube.com/watch?v=3M3YGvRmGRg
27/03/2021 at 17:55
? ma è bellissimo il ragno pavone!
23/03/2021 at 16:48
Ciao Louise,
personaggi interressnti e prosa piacevole.
Una bella lettura, grazie di averlo scritto
27/03/2021 at 12:11
Buongiorno Zack
grazie del tuo commento.
Ho appena pubblicato l’episodio n° 8.
Se credi…Fammi sapere
22/03/2021 at 09:06
Ciao, Louise.
Una come me non può che votare magia.
Davvero, trovo molto intelligenti i tuoi racconti. Questo, come dice Tinarica, un po’ diverso dagli altri anche per un eventuale target (più maturi), ma sempre all’altezza delle aspettative.
Forse un po’ frettoloso il finale, ma è una mia idea e so che i caratteri non lasciano troppa libertà.
Alla prossima!
22/03/2021 at 10:13
Buongiorno Kesiarica
Sono sempre contenta di trovare il tuo commento arguto (sennò mi viene una specie di crisi di astinenza ahah!).
Mi piace chiudere i raccontini con poche righe “secche”; al contrario di molti autori, non ritengo i 5000 caratteri un fattore limitante. Spesso “less is more”, nella scrittura, nella pittura, nel cinema ecc…
ciao e buona giornata
21/03/2021 at 19:20
Non so bene dove sono capitato ma mi piace! Non ho recuperato i capitoli precedenti per il momento, ma il settimo mi ha ricordato un po’ alcuni racconti di Stefano Benni, uno dei miei scrittori preferiti, che racconta sempre la nostra realtà con una fantasia tale da farla sembrare del tutto frutto della sua immaginazione. In questo caso la storia di barone e influencer è tanto assurda quanto, a suo modo, attuale. Molto bello!
Per il prossimo però non posso che votare per la magia 😀
22/03/2021 at 10:08
Ciao Dapiz e ben arrivato
Sei capitato in un contesto di libera fantasia applicata alla realtà. Io mi diverto, spero ti diverta anche tu a leggere.
Grazie 1000 del commento.
Ti troverò al prossimo?
21/03/2021 at 19:11
Stupore, mi piace la parola.
Ciao Louise, anche di questo racconto ho apprezzato l’ironia diffusa e in particolare nella scelta dei nomi dei personaggi. Devo però dire che lo trovo più scollegato come linguaggio e tematica scelta rispetto ai precedenti: lo trovo più adatto a un lettore adulto, mentre gli altri li vedevo bene nella stessa raccolta sia per grandi che per bambini. Impressione mia, probabilmente, e giusto per dare un filo comune ai 10 racconti autoconclusivi. Al prossimo.
22/03/2021 at 10:04
Buongiorno Tinarica
Sono d’accordo con te, questo racconto (insieme al terzo già pubblicato, dico), sono un po’ diversi dagli altri quattro. A volte, gli argomenti che mi vengono in mente non riesco ad esprimerli con un linguaggio “friendly” accessibile ai bambini.
Comunque sono contenta che tu abbia apprezzato la storiella 😀
grazie e alla prossima
21/03/2021 at 12:29
Ri-complimenti. È così… ovviamente Ovviano, da far venire la pelle d’oca. Adesso ci vuole un po’ di magia per staccare, è ovvio.
Ciao, e ri-ovviamente buona domenica!
22/03/2021 at 09:54
Ciao Isabella
Vedremo se sarà magia…
grazie della visita
al prossimo
21/03/2021 at 08:10
Ciao Louise!
Per me il piu divertente. Ci vedo la superficialità di chi conosce per sentito dire, l’indifferenza del potere, che calcola i propri comportamenti per mantenere la posizione, la fluidità di certi rapporti tra “soci”. I nomi sono spettacolari, così come giochi tipo le cose “scontate”.
Bene bene… Per la prossima ti dico: stupiscimi!
Ciao!
21/03/2021 at 21:52
Ciao
Temevo che questo racconto potesse non piacere, perché, come evidenziato da Tinarica, è un po’ diverso dagli altri. Sono contenta che hai colto in pieno quello che ho voluto scrivere.
Grazie
21/03/2021 at 00:45
Voto anch’io magia!
Fantastico capitolo, dove Ovviano, Socio ed il Professore che in realtà sono tutti in pasta tra di loro 😀
Ciao 🙂
21/03/2021 at 21:38
Questa volta non ero sicura ti piacesse ?
Grazie
Al prossimo
20/03/2021 at 21:43
Magia per favore
21/03/2021 at 21:36
Vedremo… vedremo
Ciao
20/03/2021 at 20:12
Un colpo al cerchio, una alla botte e …la nave va. Un modo il tuo per raccontare con tratti da fumetto il daffare dei mille attivissimo cialtroni che popolano la terra. Tutto molto gradevole adesso passiamo alla magia. Buon lavoro.
21/03/2021 at 21:34
Cerchiobottismo? Ahah!
Grazie della lettura e commento.
Ciao
19/03/2021 at 12:10
Rieccomi, Louise.
Ho votato per “due amici al bar”, immaginandomi che non saranno due semplici avventori 😀
Gli ultimi due capitoli li vedo agli antipodi tra loro: nel quinto, due “nemiche” si alleano per dare una lezione al nemico comune (e si suppone che capiscano finalmente che il ruolo di entrambe è insostituibile). Nel sesto, cominciato come una storia d’amore, alla fine lo struzzo spezza il cuore alla giraffa. Un po’ il vecchio detto “mogli e buoi”, ma ti confesso che ci sono rimasto un po’ male, anche se la mia pur scarsa conoscenza della biologia mi fa dubitare che i girafruzzi avrebbero mai visto la luce 😀
Ciao, ti auguro un weekend assolato e caldo come le savane d’Africa. Oddio, anche un po’ meno 😀
20/03/2021 at 19:15
Ciao Erri
Mi piace quello “che hai visto” negli ultimi episodi 😀
grazie 1000 della lettura e commento.
Il 7° racconto è appena pubblicato, sempre se vuoi…
Buon We
18/03/2021 at 00:07
Ho letto tutto d’un fiato e onestamente provo un certo disappunto di fronte alla prospettiva che manchino solo quattro puntate. Sarà che io sono un disastro con le cose brevi, e quindi nel mio commento c’è un sacco di invidia e venerazione oltreché di entusiasmo, ma WOW. Adoro l’idea, la tua versatilità a rendere punti di vista tanto diversi sia fra di loro (che uno potrebbe dire, “vabbè, grazie, per forza”) che diversi da qualsiasi cosa uno abbia letto in precedenza… Bello, bello, bello!
19/03/2021 at 21:21
Ciao ladyedith e ben arrivata
Grazie delle belle parole e del tuo entusiasmo.
Sono contenta che ti sei divertita. Se vuoi che ti arrivi la notifica del prossimo episodio puoi cliccare “segui la storia”’, se, invece, ti va di leggere qualcosa meno breve, vai su fiabe/ racconti completi e sbircia “Il percorso del Re” che ho scritto tempo fa.
A presto, anzi prestissimo. ?
17/03/2021 at 21:45
Ciao, Louise. Lasciami passare la battuta: se serve a scrivere così, prestami il divano!!!
18/03/2021 at 10:54
Ahah! sei forte, mi hai fatto sorridere 🙂
Grazie, ti aspetto alla prossima storia.
16/03/2021 at 23:55
Ciao Louise,
mi piace la iena, che osserva la situazione e se la ride!
Un buon ritmo di racconto ed idee originali. Brava.
Per il prossimo, ho scelto due amici al bar
15/03/2021 at 16:01
Molto bello anche questo episodio del matrimonio contronatura dei due animali.
Epilogo da manuale con lo struzzo che se la dà a gambe.
Mi piace, un saluto a presto
Alex
voto lui non è meglio di me
16/03/2021 at 08:57
Ciao Alex
Anche a me sta molto simpatico lo struzzo 🙂
ti aspetto per i quattro capitoli che mancano.
grazie e buona giornata
15/03/2021 at 13:29
Ciao Louise,
mi piace molto la tua prosa. E’ molto evocativa e piacevole, ti trascina piacevolemnte dentro la storia.
Io voto per Due amici al bar.. come proseguimento, ci si legge alla prossima
16/03/2021 at 08:55
Ben arrivato Zack
spero di continuare a divertirti.
grazie e alla prossima
14/03/2021 at 18:26
Ciao Louise, leggere le tue storielle é un vero piacere, complimenti!!
16/03/2021 at 08:53
Buongiorno Francesco
grazie della visita e apprezzamento.
a presto
14/03/2021 at 18:10
ciao Louise,
ah gli amori impossibili sono la mia specialità. Le tue storie sono fantastiche! Tanto improbabili quanto vere nel loro significato nascosto. Alla prossima, ho votato per “lui non è meglio di me”
16/03/2021 at 08:52
Ciao Anna
grazie tante per la lettura e commento.
a presto
14/03/2021 at 16:40
Ciao, Louise.
La cosa bella delle tue storie è che, fin dalle prime battute, riescono a tirarmi dentro e a farmi vedere quel che racconti. I protagonisti animati, o inanimati che siano, sono sempre all’altezza e ogni volta raccontano una verità strappando anche un sorriso.
Intelligente e interessante anche questa volta, cos’altro dirti? Brava!
Voto per i due al bar ?
Alla prossima!
16/03/2021 at 08:50
Ciao Keziarica
grazie per l’attenzione che dedichi sempre alle mie storie, e per i commenti arguti.
Spero di riuscire a tenerti “incollata” anche ai quattro episodi che mancano.
Buona giornata
13/03/2021 at 23:07
Ciao Louise!
Meno male che qualcuno con la testa sulle spalle c’è! Lo struzzo non fa per lei, e lui fa tenerezza quando dice “io sono così”. A ciascuno il suo par dire questa storia, arguta come le altre. Molto brava ad umanizzare anche in questo episodio i protagonisti: insomma, dopo Rodari tiriamo in ballo anche Esopo!
Lui non è meglio di me.
Ciao!
16/03/2021 at 08:48
Buongiorno Minollo
Ebbene sì, se è vero che gli animali ci rendono umani, umanizziamo anche gli animali 😀
grazie 1000 del commento e complimenti.
13/03/2021 at 19:23
Lo struzzo non sa che si è perso, io ho avuto una fidanzata giraffa una volta a Timbuctu ed era una compagna eccezionale, soprattutto quando c’era da prendere le cose dagli scaffali.
Se lo incontro cerco di convincerlo a tornare, povera giraffa. ciaooo (due amici al bar)
14/03/2021 at 10:14
Ahah! una fidanzata giraffa a Timbuctu!
Ormai lo struzzo “ha preso il volo”…
grazie del commento
a presto
13/03/2021 at 15:46
“Una giovane giraffa s’innamorò perdutamente di uno struzzo.” Hai fatto subito centro ? ?. Mi hai divertito molto, sia per gli animali scelti (due colli lunghi tra l’altro) che per l’ironia e originalità di molti passaggi e caratteristiche animali, non te li sto a elencare ma tutti insomma mi sono piaciuti. Mi è dispiaciuto per la giraffa alla fine, ma ci sta che scappi via lo struzzo. Ci ho visto anche il classico comportamento del maschio che fugge le responsabilità quando il rapporto si fa più serio. “Lui non è meglio di me” mi incuriosisce di più. Ciao.
14/03/2021 at 10:12
Sono stracontenta di sapere che ti sei divertita a leggere questa storiella.
Grazie della lettura e del bel commento.
Buon We.
13/03/2021 at 12:47
Dopo questa storia, dubbi e certezze! 😀
Molto, molto carina 🙂
Ciao 🙂
14/03/2021 at 10:08
Ciao Red
Grazie del commento.
Buon We
12/03/2021 at 10:37
Ho votato in collina. La tua scrittura è molto scorrevole e si legge che è un piacere
12/03/2021 at 22:50
Eccoti Giulia, mi chiedevo se saresti venuta a farmi visita 🙂
Grazie del commento, a presto
11/03/2021 at 21:52
Ciao Louise, bella l’idea delle divanazioni.
E devo dire che è sempre un piacere leggerti. Sei davvero bravissima.
Ho notato che il tuo Oscar assomiglia al mio ciccio…
Carino anche l’episodio della stilo e la sua ansia di prestazione. 🙂
Complimenti per la tua ottima idea.
Ti seguo e voto per la spiaggia
A presto
12/03/2021 at 22:48
Ciao Alex, ben trovato.
Sei tornato a scrivere?
Io mi diverto molto a scrivere questi raccontìni, spero tu ti diverta a leggerli.
Grazie della lettura e delle belle parole.
12/03/2021 at 23:23
Ciao, i tuoi raccontini sono ben costruiti e molto divertenti, dovresti pubblicarli.
Sarà un piacere leggere i successivi.
Sono passato dopo mesi di assenza. L’ estate scorsa avevo lanciato un incipit, poi però mi sono accorto che la mia idea era troppo estesa per i 10 capitoli, ed ho preferito continuare da casa… Anzi, ne approfitto per scusarmi con i miei amici di The Inc, che avevano iniziato a seguire il racconto.
A presto
Alex
11/03/2021 at 01:36
Bella la scelta del dialogo tra porta e finestra a “frasi fatte”, l’ho trovato ricco e non pesante. Strano il dettaglio dei 18 gradini… ?
Per la prossima ho votato “in collina”
11/03/2021 at 11:09
Buongiorno Travis
Grazie per l’apprezzamento.
Riguardo ai 18 gradini, avrei potuto dire semplicemente scese le scale però, per essere credibile e non scontata, li ho contati nel palazzo dove abito ?
Al prossimo, e speriamo che qualcuno mi tolga dalla parità…
07/03/2021 at 21:52
dimenticavo: spiaggia
07/03/2021 at 21:51
Ciao Louise!
Continua, e bene, la tua rassegna di casi umani. Il signor Felice è rimasto vittima delle due contendenti, non avendo avuto la necessaria sensibilità per capire l’importanza del contendere? sia come sia il tuo stile semplice invita sempre al sorriso ed a specchiarsi nelle vicende.
Brava!
Ciao!
08/03/2021 at 09:51
Ciao Minollo
Ho uno stile semplice? Dici che è contagioso? Mi devo preoccupare?
A parte gli scherzi, questi raccontini sono per me degli scacciapensieri e spero divertano i lettori.
Nascono in un clima generale di irriducibile scetticismo in cui prevalgono i pessimisti, vale a dire (cito) gli ottimisti con esperienza.
grazie ancora e buona giornata
07/03/2021 at 19:43
ciao Louise,
molto carino anche questo racconto. Davvero non so neanche io dire chi sia più importante, se una porta o una finestra. il quesito merita ampia riflessione. Comunque il dilemma è posto con piacevole scorrevolezza. Brava! Evviva la fantasia! Vediamo cosa succede in collina.
08/03/2021 at 09:38
Ciao Anna
bel dilemma, ahah!
Ma sai che sto pensando già all’undicesimo 😀 capitolo, nel senso che ci sono talmente tanti argomenti su cui scrivere che quasi mi dispiace finire al decimo episodio.
Comunque, grazie della tua presenza e dei complimenti.
07/03/2021 at 17:03
Ciao, Louise.
Un altro racconto scritto bene. Non ho capito subito il nesso tra la lite tra le due e il condomino che ha subito il furto, poi ho riletto e ho compreso, almeno spero.
Stai lavorando davvero bene con questi tuoi racconti; vediamo che succede in collina ?
Alla prossima!
08/03/2021 at 09:35
Buongiorno Kesiarica
grazie del feedback attento.
Condensare e collegare le varie parti di un racconto breve, anzi, brevissimo, non è sempre facile e immediato. E’ una sfida che mi piace.
Pensa che, a volte, ho il finale e costruisco la storia a ritroso 😀
07/03/2021 at 13:45
??? Questa storia sembra interrotta a metà. Comunque sia la porta che la finestra aveva entrambe ragione ed entrambe torto 😉
Per la prossima, voto la Savana: terra di leoni e zebre 🙂
Ciao 🙂
08/03/2021 at 09:23
Ciao Red
interrotta a metà!? Forse la lettura online, spezzettata e veloce, non aiuta ad avere una visione d’insieme.
grazie del commento
Al prossimo
07/03/2021 at 13:21
Ci sarebbe da filosofeggiare parecchio sul tema. Per me la porta è chiusura e rifugio, la finestra è apertura sul mondo, e passo la palla si prossimi commenti. Grazie
Brava, alla prossima!??
08/03/2021 at 09:19
In effetti. Sono tantissime le cose, che si danno per scontate, su cui potremmo filosofeggiare 😀
10 capitoli non sono sufficienti però…
Grazie per la lettura e commento.
Buona giornata
28/02/2021 at 10:41
Ciao Louise,
sono tornata a leggere ora le altre storie che hai pubblicato. Davvero mi fanno riflettere, oltre che divertirmi. I due fratelli che, sembrano due, sono per me due facce di un’unica persona alla ricerca di un equilibrio tra i diversi aspetti di una personalità complicata. Quella O, poi, a chi non rassomiglia?
Storie, le tue, originali, lievi e profonde allo stesso tempo e per non farsi mancare niente scritte magistralmente.
02/03/2021 at 15:13
Ciao Anna
Per “i fratelli” hai centrato il punto. Per le altre, mi è sempre piaciuto dire cose serie in chiave fantastica e umoristica.
Grazie del commento e dell’apprezzamento.
28/02/2021 at 00:33
Ciao Louise!
Mi accodo ai complimenti per le storie e per lo stile. Sai scrivere, e bene. Qui la storia mi ha ricordato Gianni Rodari, che tanto si leggeva alle elementari, salvo poi scoprire nei suoi scritti messaggi destinati a tutti. Come in fondo nella storia della “O” scontenta di sé.
Brava! Scelgo il litigio.
Ciao!
28/02/2021 at 10:11
Ciao Minollo
Amo molto Rodari, è per me un grande maestro della fantasia. Mi porterei ovunque la sua “grammatica”.
Grazie del commento e complimenti. Spero vorrai restare fino al decimo episodio, anche dopo che il tuo ambasciatore avrà scoperto l’assassino.
28/02/2021 at 10:23
claro que sì!
condivido su Rodari, il barone Lamberto eroe della mia infanzia felice!
27/02/2021 at 20:49
Eccomi. Seguo per curiosità verso un genere lontano dalle mie preferenze e dal mio modo di scrivere, nel quale mi sembri molto a tuo agio. Scrivi bene, le storie sono piacevoli da leggere e c’è sempre da imparare da gli altri. Aspetto il prossimo, magari più avanti potresti provare la sfida di scrivere un’unica fiaba in dieci capitoli e avere un po’ meno il controllo di tutto.
27/02/2021 at 21:57
*dagli
28/02/2021 at 10:08
Ciao Tinarica e ben trovata
sono contenta che tu sia venuta a leggermi, nonostante il fatto che il genere fiaba non sia nelle tue corde.
A dire il vero, di storie complete nella categoria fiabe ne ho già scritte due su questa piattaforma.
Ora non ho idee per un altro racconto a dieci episodi, tra l’altro sarebbe per me troppo impegnativo in questo momento.
grazie 1000 per la visita.
27/02/2021 at 20:26
Rieccomi, Louise. Ho votato “rivalità”.
La stilo altezzosa, i fratelli coltelli, la O dismorfofobica ?. Piccole storie strapiene di fantasia, ognuna a dimostrarci che, nonostante le difficoltà, per ognuno c’è un posto nel mondo. Eppure, l’ultimo capitolo mi ha messo un dubbio: ma non sarà che l’8 è una O tutta intorcinata in posizione yoga? ?
Ciao, ti auguro un fantastico weekend!
28/02/2021 at 10:01
Ciao Erri
Tu che di fantasia te n’intendi, sei un lettore prezioso. Quanto al tuo dubbio, chi può mai dirlo 😀 ?
grazie 1000 per le belle parole.
Buon we
27/02/2021 at 09:09
Ciao, Louise.
In pochi caratteri un messaggio molto importante sull’accettazione di sé. Come ho scritto a Erri, molte volte, potresti pensare di pubblicare questi micro racconti, magari con delle belle illustrazioni e farne libri per l’infanzia. Le tue storie sono portatrici di allegria e insegnamenti, cosa non semplice 🙂
Brava!
Voto per il litigio e aspetto con curiosità.
Alla prossima!
28/02/2021 at 09:57
Ciao Kesiarica
Sarebbe bello poter seguire il tuo suggerimento, ma non saprei bene come fare. Per ora mi accontento di farne piccoli opuscoli, ad uso strettamente familiare 🙂
grazie del commento e complimenti.
26/02/2021 at 23:26
Molto divertente, mi ha fatto sorridere. Grazie Louise.
Bella l’immagine dei bambini che storpiano le lettere.
Per il prossimo, voto Rivalità
28/02/2021 at 09:54
Ciao Travis
i bambini che storpiano le lettere… Pensa che io storpiavo la “q”, scrivevo (e scrivo ancora oggi) solo un tratto verticale, senza la testa rotonda. Avevo un’insegnante che se la prendeva in modo ossessivo, ahah! 🙂
grazie della lettura e del commento.
26/02/2021 at 17:14
Molto carina complimenti per la fantasia. Credo che con tutto l’alfabeto potresti campare di rendita per anni…? brava.
28/02/2021 at 09:50
Eh già!
Si possono creare storie da niente, cioè da qualsiasi particolare materiale o immateriale, reale o immaginario 😀
grazie della visita.
26/02/2021 at 13:36
Rivalità!
La storia della O è assolutamente fantastica! CLAP! CLAP! CLAP! 😀
Ciao 🙂
28/02/2021 at 09:47
Grazie Red
spero ti piaccia anche la prossima (che sarà un tantino diversa 🙂 ).
ciao e buon we
21/02/2021 at 09:39
Ciao Louise!
Questo lo vedrei come l’incipit di un racconto, ovviamente con tempi più dilatati; la storia della loro vita potrebbe essere lo spunto per un racconto… impressione mia of course ?.
il linguaggio garbato è in effetti da fiaba, ma ci trovo arguzie che portano al sorriso, come “Come tutte le vere esperte di sentimenti e complicanze altrui, non sapevano quello che dicevano o dicevano male quello che sapevano”, che ritrovo spesso, (anche in me!).
Brava, voto per la dieta, che mi sembra si prestimeglio.
Ciao!
22/02/2021 at 10:47
Buongiorno Minollo
Pensa che avevo scritto la traccia per questo raccontino qualche anno fa e in un’altra lingua 🙂
Era rimasto nel cassetto della memoria, in attesa del momento giusto.
Dici che ci sono delle “arguzie”?, tranquillo, si guarisce ahah!
grazie e buona giornata.
20/02/2021 at 10:20
A mio parere la piú bella fra le tue piccole storie: ” se yes era lo sbadiglio fun era la risata “.
Com’é andata la scuola? Non mangi? Hai finito in bagno? non é parlare, sono comunicazioni di servizio. etc..etc..
22/02/2021 at 10:42
Ciao Francesco
mi ha fatto piacere il tuo commento.
Mi aiuta a capire cosa passa effettivamente attraverso lo schermo 😀
20/02/2021 at 08:29
Intelligente e ben scritto.
Brava, anche questo racconto ha fatto centro.
Voto l’erba del vicino.
Alla prossima!
22/02/2021 at 10:41
Ciao Kesiarica
Mi diverto molto a scrivere questi raccontini ma, finché non ho un feedback dei lettori, mi rimane il dubbio di essere riuscita a trasmettere “il mio entusiasmo”.
Grazie della lettura e delle parole gentili.
19/02/2021 at 18:53
Mi è piaciuto ‘sta cosa che sembra andare verso il baratro ed invece si “salvano” 🙂
Voto Lettere al Vento 🙂
Ciao 🙂
21/02/2021 at 22:33
Ciao e grazie del commento
Al prossimo
16/02/2021 at 18:03
Ciao! Come direbbe il caro Jhonny Stecchino “non m’assomiglia per niente!”. Davvero divertente! Al prossimo capitolo!
17/02/2021 at 11:51
Ciao Norah e ben arrivata
Scrivere questi raccontìni mi diverte, sono contenta che ti sia divertita anche tu a leggerli.
Grazie della lettura e commento.
A presto
15/02/2021 at 11:01
ciao, ho votato la seconda opzione
16/02/2021 at 15:09
Ciao Marta, ben trovata.
Spero vorrai restare, sono curiosa di conoscere il parere di una maga 😀
11/02/2021 at 15:56
Ciao Louise!
Bello e divertente, con alcune figure molto simpatiche, tipo gomma e righello. Direi che funzionano, complimenti!
Scelgo un benignesco “non m’assomiglia per niente”.
Ciao ciao!
13/02/2021 at 09:55
Ciao Minollo
Fermo restando che si scrive per se stessi in primis, potersi confrontare con il parere dei lettori (motivato e con qualche esempio) è stimolante, aiuta a capire se la storia sta prendendo la direzione giusta.
Grazie della lettura e del commento.
14/02/2021 at 23:15
Ciao Louise!
Non sempre riesco a fare commenti all’altezza delle attese, esattamente come per gli episodi delle storie. Cercherò tuttavia di fare meglio.
Ciao!
14/02/2021 at 23:50
I tuoi commenti vanno benissimo, dicevo in generale.
Ciao e buona serata
10/02/2021 at 14:33
Ciao Louise, trovo le tue storie belle originali, molto ben scritte e soprattutto divertenti, Fanno sorridere ma anche riflettere su situazioni fuori da quel contesto fantasy che le fa sembrare lievi giochi di una mente acuta. Complimenti
11/02/2021 at 15:43
Anna che bel commento! Hai letto bene tra le righe.
Spero di non deludere con i prossimi racconti.
Grazie ancora
Ciao
10/02/2021 at 13:21
Oggi guardo il mio “astuccio” con occhi piú attenti.
11/02/2021 at 15:41
Spero ti sia piaciuto il raccontino 🙂
Grazie e al prossimo
10/02/2021 at 13:20
Un’altalena per due.
Carina la storiella, anche se la stilo premuta con forza sulla carta gelato, si sarebbe spezzata 😉
Trovo tutto molto simpatico ^_^
Ciao 🙂
11/02/2021 at 15:40
Ahah! La stilo è delicata e forte, al tempo stesso.
Grazie e a presto
10/02/2021 at 12:50
…il righello che si teneva a distanza è bellissimo, fantasia, talento nella mano ed ecco un bel raccontino da godere coi nipoti. Bello, brava aspetto il prossimo. ciao:-)
11/02/2021 at 15:36
Grazie del bel commento.
Sono contenta di sapere che, oltre a me, si divertono anche i lettori 🙂
10/02/2021 at 12:05
Molto bello anche questo secondo capitolo, nonostante l’assenza del divano…
10/02/2021 at 19:40
Ciao Gallo
Mi hai spiazzato col divano… se ti va mi spieghi meglio quale aspettativa ho creato, a mia insaputa?
Grazie ancora e buona serata
10/02/2021 at 09:39
Ciao, Louise.
Bello anche questo racconto, intelligente e davvero ben scritto. Efficace la descrizione di ogni oggetto: la spina dorsale fragile delle matite e il righello egocentrico… 🙂
Ho votato per “la metà di uno”, vediamo che ne viene fuori.
Alla prossima!
10/02/2021 at 19:36
Ciao keziarica
Grazie del tuo commento e della lettura. Sei sempre molto attenta aiarticolari.
(Pensavo fosse più facile scrivere raccontìni autoconclusivi, ma sbagliavo 🙂
Al prossimo
09/02/2021 at 12:33
Rieccomi, Louise. Ho votato per un oggetto reale ma non troppo.
Ah, gli specchi, alleati, quando ti segnalano punti di barba mal fatta o sbavature di nutella, impietosi quando ti sbattono in faccia indecorosi tripli menti 😀
Se non altro, questo ha avuto il fatto suo 😀
Ciao, ti auguro un’ottima giornata
09/02/2021 at 15:20
Ciao Erri
La tua prosa si riconosce e non si smentisce anche nei commenti.
Grazie
PS sei sicuro di aver votato? Le opzioni sembrano “ferme”
09/02/2021 at 21:36
Ciao, Louise… mi hai fatto venire il dubbio, ma confermo, anzi, il sito conferma: ho votato.
10/02/2021 at 19:37
Grazie Erri.
09/02/2021 at 11:47
Una bella fiaba.
Non é forse cosí l’inizio della giornata per una gran parte di noi ?
e la fine della giornata, non é forse cosí anche quella ?
09/02/2021 at 15:17
Ciao Francesco
Grazie della lettura e del commento.
Alla prossima e buona giornata.
08/02/2021 at 16:23
Molto bello questo primo capitolo. La mia speranza è che ci sia sempre un divano a fare da fil rouge in questi dieci racconti.
Ho votato un soggetto di fantasia, ma mi permetto di suggerire che in quello stesso insieme convivono anche soggetti umani e oggetti reali ma non troppo.
Ti seguo.
09/02/2021 at 10:28
Ciao e benvenuto
Magari riesco ad assecondare il tuo suggerimento :-), pur rispettando la scelta che avrà maggior preferenze.
Se un giorno mi verrà in mente di pubblicare qualcosa (ah! ah!), ti posso arruolare per la recensione?
03/02/2021 at 10:27
Ciao, Louise.
Bentornata.
Quindi, hai deciso di scrivere tanti racconti autoconclusivi, non è male poter leggere una storia senza preoccuparsi di ricordare cosa è successo prima o come si chiama chi; tuttavia, questo toglie al lettore la possibilità di interagire con il racconto. Nonostante ciò, ho trovato carino il primo racconto e ho votato per leggere di un oggetto di fantasia nel prossimo.
Alla prossima!
03/02/2021 at 13:00
Buongiorno Keziarica
Felice di ritrovarti.
Non ero pronta a sviluppare una storia completa, perciò ho scelto i capitoli a se stanti.
Poi, io sono fatta così: quando le parole graffiano la porta della coscienza perché vogliono uscire,
Io apro.
Grazie e al prossimo
02/02/2021 at 13:54
Buogiorno Louise,
lo specchio come protagonista di una storia è una scelta originale. Non conoscevo il quadro di Magritte e sono andata a cercarlo, inquietante e rassicurante allo stesso tempo. Brava, il tuo racconto mi ha incuriosito, Mi piace anche il tuo stile di scrittura leggero e divertente. Ti seguo … alla prossima
03/02/2021 at 12:55
Benvenuta Anna
Io sono una sostenitrice accanita della curiosità:-), spero di non deludere con le prossime storie.
Grazie 1000 e a presto
02/02/2021 at 01:06
Io voto un soggetto di fantasia!
Primo capitolo: ottima fiaba ^_^
Ciao 🙂
03/02/2021 at 12:51
Ciao Red
Spero tu voglia restare 🙂
Grazie e alla prossima storia.
01/02/2021 at 23:13
Davvero ben scritto anche per me. Ben vengano le fiabe col loro messaggio implicito anche se non più di moda. Bella l’idea che ci si deve abituare all’idea che un giorno si possa essere messi da parte, pensionati, sostituiti: bella lezione! voto oggetto reale ma non troppo tanto per rimanere in tema specchio… brava alla prossima.
03/02/2021 at 12:50
Ben arrivato Fenderman (che nome particolare)
Proprio vero, bisogna sapere riconoscere i segni dei tempi. Mica facile però!
Grazie della visita e a presto
01/02/2021 at 21:47
Dimenticavo: “divanazioni“ :)))))
01/02/2021 at 21:45
Ciao Louise!
Ti confesso che ho cercato “Il falso specchio”! Grazie quindi per l’opportunità. Bellissima fiaba, spiritosa e davvero “umana“, nella migliore tradizione delle fiabe. E poi… davvero ben scritta. Seguo!
Ciao!
03/02/2021 at 12:47
Ciao Minollo e ben trovato.
Ti ringrazio per le parole di apprezzamento, mi fa soprattutto piacere che tu ti sia divertito a leggere questo capitolo.
A presto