Dove eravamo rimasti?
Un nuovo mondo
Dicono sei morto, ma io vivo!
Se mi chiedi chi sono te lo dico: sono io!
Forse non so piú quel che faccio, non ricordo il perché, ma son pur sempre io.
Ecco vedi, gli occhi che ho, i miei occhi, prima guardavano, adesso osservano l’invisibile, vivono!
E l’udito, lui sente il silenzio, ma é a me che lo comunica!
Tocco con mano l’inesistente, si, ma con le mie mani.
Qualcuno ha semplicemente tolto lo scenario: cammino su una terrazza che non ha bisogno di una casa per esistere, e io, di porte per uscirne, non ci sono scale per scendere, non si puó salire.
I miei ricordi si dibattono con sempre piú piccole grida.
Potró mai essere puntuale all’appuntamento con Laura?
Sono in un nuovo mondo?
Benvenuto nuovo mondo!
Le foglie mi parlano, e i sassi mi accompagnano a passeggio, raccontandomi di quando erano montagne.
I miei ricordi svaniscono, smettono le loro piccole grida:
ecco il futuro, ecco i sogni!
Prendono il loro posto e cantano invece di gridare.
Ho tutto ciò intorno a me, non sono solo, e si sa, la morte ha un sinonimo: solitudine.
sará davvero cosí quel giorno?
- xxx (0%)
- No (0%)
- Si, tutto continua (100%)

14/03/2021 at 17:30
Ciao
Questo capitolo sembra uscito da un quadro del surrealista Magritte.
Scale che finiscono nel nulla, elementi che ci sono e poi scompaiono, apparentemente sconnessi tra loro… forse un sogno ma anche no…
il protagonista mi ha fatto venire in mente il quadro. “La riproduzione vietata”…
Mondo parallelo
14/03/2021 at 18:08
Grazie Luise, é proprio la mia intenzione, spero di riuscire a non “perdermi”
20/02/2021 at 09:17
Ciao Francesco
Alcune frasi di questo episodio confermano, mia opinione personalissima, il senso di estraneità del narratore/protagonista, lungo i sei capitoli. Ad esempio:
“Eccoci alberi che vogliono a tutti i costi crescere nel giardino sbagliato”
“Le strade che giornalmente si percorrono, sono cambiate, la pioggia stessa ha suoni diversi, non é piú uscire ogni tanto per stuzzicare il mondo, é scappare dal mondo e riposare in paradisi concessi.”
Se permetti, ai tuoi scritti manca organicità. Per usare una metafora culinaria: dovresti mantecare la pasta, prima di servirla ai lettori. Vale a dire, gli ingredienti sono buoni ma, alla fine, non li leghi in modo uniforme, in modo da dare consistenza a quello che scrivi.
…qualcosa di nuovo ma importante.
20/02/2021 at 10:05
Grazie del commento Louise, lo trovo giusto, cosa mi suggerisci ?
28/02/2021 at 10:17
https://www.wikihow.it/Scrivere-una-buona-Storia
just in case!
14/02/2021 at 15:31
…Certo come no, però non aspettarti che qualcuno legga. Provocazione va bene ma non è sufficiente buttare dei mattoni a caso in una buca per costruire una casa. Chiediti perché e per chi scrivi. Hai potenzialità inespresse o forse spinte troppo avanti… chissà? Auguri
14/02/2021 at 16:45
Scrivo cosí, non perché o per chi,
scrivo cosí.
14/02/2021 at 10:17
Ciao Francesco
mi chiedo perché il tuo racconto, che è interessante, non venga letto.
Se credi, prova a leggere e commentare anche i racconti degli altri, se non altro ti faresti conoscere. Qui funziona così.
Bella l’immagine: “sulla cresta di un’onda che per far loro piacere si allungava e allargava un po’ in modo da favorire l’atterraggio.”
Questo treno è davvero molto speciale, l’idea dei diversi vagoni mi è piaciuta.
Marvin e Victor sono due persone diverse.
14/02/2021 at 10:58
Grazie Louise, lo faró,
10/02/2021 at 11:20
Bene anche questo capitolo.
Le anime sparpagliate come i pezzi dello Shangai, lo specchio indiscreto… sono due descrizioni che mi sono piaciute.
Ho notato la ripetizione ravvicinata di alcuni termini (es: mondo, così), che possono togliere scorrevolezza al testo.
Si lascia la realtà per il sogno
09/02/2021 at 16:16
Ciao ancora Louise, ho seguito il tuo consiglio
08/02/2021 at 18:44
Ciao
Non ho capito se hai intenzione di non scrivere più, viste le opzioni.
In ogni caso, l’episodio mi è piaciuto, scorre bene. Bene anche l’idea di raccontare flash di vita,
Che faccio? Non posso votare tre opzioni uguali 🙂
08/02/2021 at 22:15
Ciao Louise, grazie per le tue attenzioni,
il racconto finisce cosí, mi piace scrivere piccole storie o semplici pensieri, scrivere cosí un po’ a caso, senza seguire un’ordine.
Sai spiegarmi come si fa per passare ad una nuova storia e chiudere la vecchia ?
09/02/2021 at 10:22
Buongiorno Francesco
La regola qui è che le storie si concludono dopo 10 capitoli. Prova magari a scrivere alla redazione, per un suggerimento…
Hai considerato l’ipotesi di continuare, invece, a raccontare “Siamo di Rodi”, con degli episodi autoconclusivi?
07/02/2021 at 11:49
Ciao, Beh, simpatico il tipo, vediamo che FINE farà.
Il racconto è piacevole, la storia scorre via bene; c’è solo una cosa che devi controllare con attenzione: l’uso degli accenti e dell’apostrofo: sembra che ce ne siano di giusti solo una sparuta minoranza… A dopo la “fine” ciao.
06/02/2021 at 11:08
Ciao
incipit curioso. Interessante la “To do list” del protagonista.
(nei primi paragrafi, ho notato spesso l’uso di suo, suoi,…, forse si potrebbe alleggerire.)
Vediamo come evolve.
tutto come desiderato…