Dove eravamo rimasti?
Possiamo vivere nel mondo una vita meravigliosa se sappiamo lavorare e amare, lavorare per coloro che amiamo e amare ciò per cui lavoriamo. (Lev Tolstoj)
Interrompe quell’amorevole scena Alain rivolgendosi al fratello, ma il nonno chiede ancora la parola «Ragazzi lasciatemi dire cosa si pensa da vecchi. Prima si ricordano i pensieri dell’infanzia che si proteggevano come propri. Poi, quando l’infanzia finisce, scompaiono quei pensieri e diventando giovanotti altri pensieri subentrano, così importanti da difenderli ad ogni costo. Poi, arriva l’età in cui ti deridi per avere solo pensato a quei pensieri. Allora ne nascono nuovi ai quali ti aggrappi nuovamente.» si ferma e come non ritrovando il filo del discorso dice «Alain continua con quello che volevi dire.»
Dopo un silenzio parlante che addolora riprende il fratello maggiore chiedendomi «Non credi che per risolvere la sfrenata ambizione sessuale converrebbe tornare a quando il sesso era libero, prima che il cattolicesimo lo relegasse fra i peccati se praticato al di fuori del matrimonio e senza finalità procreative?»
Versandomi dell’altro vino bianco aggiungo «Anch’io credo nel sesso libero consumato in controllate case pubbliche dove si possa fare liberamente sesso con chi per un certo periodo di tempo decide di esercitare questa nobile ed antica professione. Si eliminerebbero gli stupri e le violenze, ma soprattutto si eliminerebbe il desiderio di arricchirsi per fare sesso. I due elementi, ricchezza e sesso, quando si fondono producono potere diventando una miscela pericolosa e ingestibile.»
Ii nonno farfuglia in dialetto «Al bar dicono che lavata ed asciugata non sembra neppure adoperata.» e ride di un bel riso sonoro sotto gli occhi strabiliati della nonna.
Alain con un sorriso non meno sonoro punta il dito al fratello e con aria seria dice «Pur sapendo che è difficile convincere chi non sa ascoltare, non è meglio, invece di dire queste cose che tu ti mettessi a studiare, frequentare l’università e solo quando sarai laureato iniziare a pensare a come diventare ricco!»
«L’istruzione è la chiave della felicità e la laurea è un traguardo senza età.» ribatto nella speranza si sostenerlo.
«Come mio fratello laureato ed ancora senza un lavoro retribuito!»
«Caro Adrian, sapere è potere e come utilizzerai il potere determinerà il corso della tua vita.»
«Cosa dovrei fare allora?»
«Premesso che le strade che portano alla ricchezza ed alla fama non dipendono più esclusivamente da una laurea, comunque, laurearsi cambia il destino di ogni persona e se anche trovare un lavoro è sempre più faticoso è possibile inventarsi un lavoro in proprio.»
«Come si fa ad inventarsi un lavoro in proprio?» mi chiede Alain attirato dall’idea.
«Internet e le nuove tecnologie hanno aperto nuove opportunità di fare tanti soldi agli autodidatti dei computer.»
«Si, ma bisognerebbe essere alla Silicon Valley, qui non esistono le opportunità che hanno gli americani. Se Bill Gates fosse nato qui gli avrebbero chiuso il garage dove ha iniziato l’attività per non essere in regola con leggi assurde ugualmente valide sia per chi non ha dipendenti sia per chi ne ha migliaia.»
«Vero, ma la fame aguzza l’ingegno e voi giovani dovreste associarvi in progetti innovativi.»
Il nonno approfitta subito di questa provocazione e mi rivolge lo sguardo chiedendomi «Ma i giovani poveri hanno meno opportunità di successo dei giovani ricchi?»
Credi anche tu che i giovani poveri hanno meno opportunità di successo che i giovani ricchi?
- quasi sempre (0%)
- no (0%)
- si (0%)

17/04/2021 at 10:35
Salve, questo capitolo mi ha fatto riflettere parecchio, la seguo!
24/04/2021 at 10:38
Buongiorno, sai che la storia inizia con “il futuro è delle donne” 1 e 2 e continuerà a lungo. Così se la leggi dall’inizio potrai aiutarmi a migliorarla per arrivare all’utopia del governo femminile dell’umanità che è l’obiettivo nascosto nella storia.
01/05/2021 at 11:29
No guardi, governo delle donne proprio no. NON SONO MASCHILISTA, assolutamente, SONO PER LA PARITÀ DEI SESSI, e proprio in virtù di questo, penso che un governo incentrato sul potere femminile accentui in maniera esacerbata il potere delle femministe, spostando così l’ago della bilancia completamente sulla donna. E questo, appunto, sarebbe sbagliato al pari di un ago spostato completamente sull’uomo. Il mio motto è: PARITÀ DEI SESSI, e quindi, come ogni cosa dovrebbe essere: EQUILIBRIO.
08/05/2021 at 10:54
Buongiorno Se riuscirai ad arrivare alla fine del manoscritto, il che è difficile, sono certo cambierai idea.
08/05/2021 at 17:16
Il fatto è che secondo me è sbagliata proprio l’idea alla base del tutto, quindi anche se riuscissi ad arrivare alla fine del manoscritto non sarei comunque d’accordo. Per carità è solo una mia opinione, non voglio criticare.