Dove eravamo rimasti?
Il suicidio è il modo che l’uomo ha per dire a Dio: Non puoi licenziarmi, me ne vado io! (Bill Maher)
Il nonno alza la mano e dice «Ho sentito dei prigionieri di guerra che persa la speranza si sono ammalati e morti.»
Attendo nel caso volesse aggiungere altro e continuo «Solo la speranza maturata nel dolore è quella vera. In me, su quel terrazzo è emersa, come un canto, la speranza dell’avvenire. Non l’ho più rivista quella ragazza, ma le sono debitore.»
«Perché le sei debitore?» domanda il laureato con tono indagatore.
«Per ritrovare la via d’uscita, quando ci si smarrisce in una foresta, occorre salire sulla cima dell’albero più alto per avere un punto di riferimento, così con la visuale panoramica la disperazione scompare. Similmente è stato per me salire su quel terrazzo con lei, da li ho visto la strada per la salvezza dell’anima.»
«Ti ha risvegliato il possente senso morale.» chiede Alain ansioso.
«Si, come in tutti gli umani vi sono due uomini, uno morale che cerca il suo bene nel bene altrui, l’altro animale che cerca soltanto il proprio bene a spese degli altri. Quest’ultimo aveva preso il sopravvento nella mia folle vita egoista. Però, quella verità umana e divina che vive in tutti noi mi assicurò che tutto era possibile nonostante l’immensa distanza tra ciò che ero e quello che avrei voluto essere.»
«E avevi pensato di suicidarti dopo aver fatto all’amore?» mi chiede Adrian per prendermi in giro con l’ironia stampata in faccia.
«Non ricordo di aver pensato al suicidio, ma ero molto depresso e infelice nonostante la ricchezza e la fama.»
«Dicono che lo stress da panico e l’esaurimento nervoso sono pericolosi.» dice il nonno.
«Sicuramente, è difficile capire cosa passa nella mente quando non si trovano più stimoli per vivere e, ti assicuro, la ricchezza ne toglie molti.»
Alain si intromette con voce imperiosa «Tutti i suicidi sono malati mentali.»
Ci raddolcisce la saggezza della nonna «Nessuno ha detto che la vita sia facile, ma vale sempre la pena di viverla.»
Subito le rispondo «Ben detto, nonna. Io, navigando godo di tanti piaceri che i ricchi non riescono neppure a immaginare. Mangio quando ho fame, dormo quando ho sonno, mi sveglio quando apro gli occhi, bevo quando ho sete. Non puoi immaginare quanto questi piccoli piaceri avvicinino alla felicità più del denaro, ma il più grande piacere è stato di iniziare a camminare guardando il cielo mentre prima camminavo guardando la terra.
Credi anche tu che avvicini più alla felicità camminare guardando il cielo e non la terra?
- quando non piove (0%)
- no (0%)
- si (100%)

17/04/2021 at 10:35
Salve, questo capitolo mi ha fatto riflettere parecchio, la seguo!
24/04/2021 at 10:38
Buongiorno, sai che la storia inizia con “il futuro è delle donne” 1 e 2 e continuerà a lungo. Così se la leggi dall’inizio potrai aiutarmi a migliorarla per arrivare all’utopia del governo femminile dell’umanità che è l’obiettivo nascosto nella storia.
01/05/2021 at 11:29
No guardi, governo delle donne proprio no. NON SONO MASCHILISTA, assolutamente, SONO PER LA PARITÀ DEI SESSI, e proprio in virtù di questo, penso che un governo incentrato sul potere femminile accentui in maniera esacerbata il potere delle femministe, spostando così l’ago della bilancia completamente sulla donna. E questo, appunto, sarebbe sbagliato al pari di un ago spostato completamente sull’uomo. Il mio motto è: PARITÀ DEI SESSI, e quindi, come ogni cosa dovrebbe essere: EQUILIBRIO.
08/05/2021 at 10:54
Buongiorno Se riuscirai ad arrivare alla fine del manoscritto, il che è difficile, sono certo cambierai idea.
08/05/2021 at 17:16
Il fatto è che secondo me è sbagliata proprio l’idea alla base del tutto, quindi anche se riuscissi ad arrivare alla fine del manoscritto non sarei comunque d’accordo. Per carità è solo una mia opinione, non voglio criticare.