Lo sfratto
Anna stava facendo la sua passeggiata giornaliera, aveva lasciato la figlia a scuola, aveva preso la bottiglia d’acqua e si era presa l’unico momento di pace della giornata.
Da quando aveva avuto Matilda ed era rimasta da sola, le sue passeggiate mattutine erano l’unico momento in cui non doveva correre da una parte all’altra, fare mestieri o lavorare e aveva abbastanza energie per pensare alla sua vita, a come da un momento all’altro si fosse trovata così.
Aprì la bottiglietta e bevvè, senza fermarsi, era sempre il solito percorso, era sul marciapiede, a breve avrebbe dovuto attraversare la strada per evitare l’officina che dava sulla strada, era freddo ma il suo giubbotto era sufficientemente grosso. Accelerò il passo, si stava facendo tardi e la nebbia diminuiva il suo piacere della passeggiata anche se le toglieva dalla mente il resto della giornata che la aspettava.
Quando aveva ricevuto la lettera di sfratto, era rimasta seduta immobile, trovando la forza solo per asciugarsi una lacrima.
Aveva ancora due ore prima di doversi fare forza e andare a prendere Matilda a scuola.
TIrò fuori il telefono e guardò il saldo della banca, aveva abbastanza da non dover stare in macchina.
Si alzò e percorse dei grandi cerchi nella la stanza, non voleva cercare un secondo lavoro, non avrebbe più visto sua figlia, magari se tirava la cinghia prima o poi sarebbe tornato tutto apposto ma probabilmente non sarebbe mai successo..aveva sempre la sua assicurazione sulla vita, ma pensò poi a Matilda che avrebbe dovuto vivere con marchiato il titolo del giornale: “Madre single si toglie la vita per problemi di soldi..” sulla fronte.
Si mise una mano sul cuore, stava quasi vibrando, forse non sarebbe stato necessaria l’assicurazione.
No, assolutamente no, era solo un piano del suo ex per prendergli anche la casa, non gli avrebbe dato la vittoria, non facilmente.
Intanto doveva cercare un posto dove stare, un mini appartamento era il posto che faceva al caso suo poi avrebbe sfruttato tutto il tempo non essenziale per lavorare a maglia, poi magari avrebbe venduto i risultati in rete, si sarebbe mostrata com’era, avrebbe fatto delle live su twitch, sarebbe andato tutto bene, aveva sempre la sua storia, ce l’avrebbe fatta, anche a costo di sacrificare tutta se stessa.
Cosa dovrebbe fare Anna?
- Provare a farla finita (0%)
- Riflettere su come è arrivata a questo punto e cercare aiuto esterno (60%)
- Cercare casa e tentare di diventare una content creator di roba fatta a maglia (40%)

09/04/2021 at 13:00
Ciao Zack
Poveri bambini che vengono usati dai genitori in conflitto come palline da Ping pong…
Ho riletto la parte dell’avvocato, non avevo capito chi ridesse.
Sentiamo Matilda cosa vuole fare da grande (domanda classica a tutti i bambini).
08/04/2021 at 10:57
bella storia di anna una persona molto determinata mi piace
08/04/2021 at 10:15
Povera Anna, sempre peggio! Tu invece sempre meglio.C’è una cosa che mi ha colpito che in un primo momento non mi è piaciuta poi andando avanti mi è sembrata invece aggiungere ogni volta una nota di sofferenza in più, come una goccia cinese, uno schiaffo. Mi riferisco al nome di Anna ripetuto ad ogni passaggio. Forse mi sbaglio ma questa è l’impressione che ho avuta.
Qui forse, invece : “Lui rideva.
Quando il suo avvocato diceva che ora voleva essere partecipe della vita di Matilda.
Rideva.
Io avrei scritto: Lui rideva: rideva quando … di Matilda lui rideva.”
Ecco qua, bravo.
Se vuoi leggere il mio nuovo racconto si chiama Cinico tv ed è già on line il primo capitolo. Ciaooo🙋
31/03/2021 at 12:03
Ciao Zack
La tua storia sta andando bene, è credibile però, per favore, fai si che, alla fine, Anna ne esca vincente😊
Il coraggio e l’impegno vanno premiati, o no?
Dopo aver letto la lettera, dovrà trovare un mezzo sostitutivo.
02/04/2021 at 15:20
Ciao Louise,
grazie mille 🙂
Speriamo bene 😉
Alla prossima
31/03/2021 at 10:13
Un po’ di fortuna e poi la solita jella che morde. Siamo tutti così chi più chi meno. Anna c’è la farà, e in quella busta… Qualche piccolo refuso in giro ma stai andando bene. Purtroppo la rilettura non è mai abbastanza. Prova una volta scritto e corretto a rileggere un paio di giorni dopo, oppure a farlo leggere a qualcun altro: qualcosa scappa sempre. Ciao, alla prossima 🙋
31/03/2021 at 17:26
Scusa ,”ce la farà” e non “c’è la farà”, colpa del correttore automatico…. ciao
02/04/2021 at 12:31
Ciao Fenderman.
E’ si, la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.
Di solito appena finisco non voglio più vedere lo scritto perchè altrimenti continuerei a correggerlo a vita.
Comunque ti ringrazio per la correzione, assolutamente devo superare questo blocco e magari lasciar “marianare” l’episodio qualche giorno in più.
Alla prossima
29/03/2021 at 17:39
Ho votato per un ritorno a ciò che Anna sa fare.
“No, passo dopo passo. Poco alla volta, sarai niente..” .Le parole rendono perfettamente la minaccia.
Brava. Spero che Anna sia altrettanto determinata. Ciao e alla prossima.
31/03/2021 at 09:18
Ciao Anna,
grazie del commento.
Lo spero anch’io sinceramente perchè lui mi stà abbastanza sulle balle.
Alla prossima
26/03/2021 at 00:16
Ciao Zack!
Voto per il budgeting, la cosa più prudente; le altre opzioni presentano troppi rischi considerando le gravi difficoltà in cui versa Anna. Qualcosa sta per succedere…
Ciao!
31/03/2021 at 09:18
Ciao Minollo,
grazie della lettura.
Anche secondo me sarebbe la cosa migliore per Anna.
Ciao
24/03/2021 at 13:11
Ciao Zack
Anch’io ho notato qualche problema con la punteggiatura ma nel commento precedente te l’hanno già segnalato.
Per il resto, la storia fila.
Taglierà dove possibile.
25/03/2021 at 16:55
Ciao Louise,
Grazie del commento e di aver letto.
Si, è da poco che scrivo e tendo a non voler più vedere il lavoro quando lo finisco e questo mi porta a ignorare tante cose.
Alla prossima
24/03/2021 at 10:47
Ciao, Anna si è buttata in un’avventura difficile. Beato te che invece hai solo qualche problemino di punteggiatura da risolvere. Attento vedrai che hai la tendenza ad omettere il punto a fine frase e quando inserisci i puntini di sospensione devono essere sempre tre e dopo ci vuole lo spazio, anche un accento manca e mi pare abbastanza per tediarti un po’ coi miei “consigli” . Insomma c’è la sostanza ma anche la forma va curata perché lo scritto rimane. In fondo di tratta solo di rileggere bene, tutti ci cascano a volte. Bravo, buon lavoro, alla prossima.
Voto per il vecchio lavoro, per adesso. Nn mi sembra il momento di buttarsi in avventure, poi forse. Ciaooo
25/03/2021 at 16:53
Ciao Fenderman,
ti ringrazio del commento.
Lo noto solo adesso che me lo dici, vedo di stare più attento, grazie di avermelo fatto notare.
Alla prossima
Ciao
19/03/2021 at 00:43
Ciao Zack!
Voto per l’aiuto della sorella. Capitolo non facile perché non è semplice immedesimarsi, te la sei cavata bene. Vediamo come va.
Ciao!
25/03/2021 at 16:51
Ciao Minollo,
grazie del commento 🙂
18/03/2021 at 10:32
Ciao, vada per un secondo lavoro !
17/03/2021 at 11:43
Ciao Zack
No, non era affatto facile scrivere il tema di una bambina ( quanti anni avrà ?), si vede che ti sei impegnato e cercato di immedesimarti 🙂
Due osservazioni: “Descrivi una tua giornata tipo.Cosa succede? evita la cronistoria”, questa frase mi sembra poco chiara come consegna per il tema di una bimba: quante bambine ( e… mettiamo dentro ank alcuni adulti) sanno cos’è la “cronistoria”?
“si sa mai cosa pensa lei, maestra, che mi legge”, avrei preferito semplicemente “… cosa pensa la maestra.”
Chiede i soldi alla sorella
18/03/2021 at 17:43
Ciao Louise,
Ti ringrazio del commento e delle osservazioni 🙂
Casualmente il tema precedente che avevano fatto a scuola era:
“Descrivi la tua giornata come cronistoria” e li la maestra glielo aveva spiegato:-P
Capisco quello che mi dici sulla semplificazione, volevo dare un’impronta leggermente più diretta.
Alla prossima
17/03/2021 at 11:28
Ciao, se cose mi hanno colpito: , “non voglio dire altro che non si sa mai cosa pensa lei, maestra, che mi legge.” E poi quella cosa bella del dizionario con le foto. La bambina in effetti non per fortuna ancora ben chiaro stia succedendo, vuol dire che la madre tutto sommato ci sa fare e oltretutto le sta dando l’ opportunità di scoprire un mondo diverso. Molto bene, ti seguo. Ciao🙋
18/03/2021 at 17:32
Ciao Fenderma,
grazie mille del commento.
Le nostre Anne ce la sanno fare 🙂
Alla prossima
15/03/2021 at 17:54
Il punto di vista della bambina potrebbe essere molto interessante. Vediamo un po’ cosa ci dirà Matilde. Alla prossima.
18/03/2021 at 17:30
Ciao Anna,
spero ti sia piaciuto l’episodio
11/03/2021 at 00:47
Ciao Zack!
Voto per l’intermezzo, mettiamoci dal punto di vista di Matilda. La storia cattura l’attenzione; ti segnalo che il periodo che comincia con “il giorno dopo” mi risulta un poco ostico. Mi sembra di capire che il lavoro di manager non le piacesse tanto, stipendio a parte: giusto? Inoltre mi appare “piatto“, troppo scandito da sole virgole. Insomma, soffre di mancanza di ritmo.
Ovviamente è il mio punto di vista, vedi tu.
Alla prossima!
14/03/2021 at 16:07
Ciao Minollo,
rileggendo la parte che mi indichi capisco quello che intendi, hai colto il messaggio ma capisco la difficoltà che hai riscontrato.
Grazie anche del commento sul ritmo, non è molto che scrivo e ogni cosa mi serve per migliorare.
Ci vediamo alla prossima.
10/03/2021 at 16:09
Ciao, le donne hanno bisogno di una casa e la cercheranno subito.
caso strano anche io to scrivendo di una Anna donna di oggi con tanti problemi, la mia fa la poliziotta e indaga con passione nonostante la famiglia sulle spalle, se hai tempo e ti va leggilo. Trovo il tuo lavoro molto interessante, il tema come detto è d’attualità e certo troverai tanti lettori interessati al tema. Buon lavoro e alla prossima. ciao 😉
14/03/2021 at 16:01
Ciao, che strano che abbiamo personaggi simili.
Spero di trovare il tempo, nel caso molto volentieri.
Grazie del complimento, buon lavoro anche a te. Ciao 🙂
10/03/2021 at 13:22
Ciao Zack
Ho votato intermezzo, sono convinta sia l’opzione più difficile da gestire, se non si vuole cadere in cose scontate 🙂
“Era sicuramente colpa del suo ex” è una frase che mi fa desiderare di conoscere il papà di Matilde; diamogli il diritto di contraddittorio 👨👧
A proposito di feedback, ti aspetto da me, se credi…
14/03/2021 at 15:58
Ciao Louise,
grazie della sfida, spero di saperla gestire 🙂
Vedremo se se lo merita il diritto a controbattere.
Certo che “passero da te” 🙂
Ti ringrazio per il commento
05/03/2021 at 21:26
Ciao ZacBrazof,
ho votato per la riflessione, chissà che non porti qualcosa di più eccitante di lavori a maglia fatti a casa. Mi deprime il solo pensiero. Sarebbe troppo banale veder invecchiare una povera donna abbandonata, tra gomitoli e scarpe da notte. Comunque ti seguo e vedremo…
14/03/2021 at 15:55
Grazie mille di seguirmi, spero ti piacciano gli sviluppi
03/03/2021 at 22:28
Ciao Zack!
Approvo sempre tra le attività quella “faccio cose” di morettiana memoria, anche perché “vedo gente” è poco praticabile di questi tempi!
Storia triste e attuale, incipit breve e diretto, visto che contempla anche il “farla finita”. Scelgo di riflettere, vediamo che succede.
Ciao!
04/03/2021 at 16:39
Ciao Minollo
è si, ci resta abbastanza solo fare cose in questi tempi.
Ti ringrazio della lettura
03/03/2021 at 21:35
Ciao Zack
La “nostra Anna” mi ha messo addosso malinconia perché, nella realtà, ci sono tante donne single
Che si sono trovate o si trovano in una situazione simile.
Il capitolo scorre nonostante la ripetizione di alcuni termini (per es. avevo, aveva ecc). Sarebbe meglio trovare alternative.
Cerca casa…
Vediamo dove ci vuoi portare.
04/03/2021 at 16:38
Ciao Louise
ti ringrazio del cortese commento e del feedback.
Sinceramente sono curioso anch’io di sapere come va