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Non so come fare: Veduta notturna

pensa, pensa, cosa potrei scrivere per questo episodio?

Mi inclino con la sedia allungando e stirando le mie lunghe gambe gambe, uno sbadiglio esce dalla bocca aperta mentre stiracchio anche le braccia. la luce biancastra dello schermo mi illumina nel buio della stanza. 

Potrei scrivere di quel che vedo fuori. una brezza leggera, fresca sul mio viso appena apro la finestra, mentre guardo giù, dal sesto piano tutto sembra più piccolo, più distante. guardo davanti a me. gli alti palazzoni davanti a me. I tetti di diverse altezze creano un piacevole skyline frammentario tra camini traversi, antenne e tetti piani. Su alcuni dei balconi vedo le forme scure di piante illuminate dalle luci delle finestre. Cosi fino che si interrompono bruscamente per via della strada che taglia in due quel quartiere e poi via di nuovo. Vroom l’eco di una macchina solitaria, eccola che sbuca veloce per breve tratto, si ferma al passare al rosso del semaforo. La osservo: corta e tozza, il cofano stretto, il sopra lievemente rotondo e rialzato, dietro più allungato e compatto. scatta il verde, eccola che riparte. ora  i miei occhi guardano più vicino, la strada sotto, buia intervallata da qualche lampione, un gatto cammina vicino alla siepe per poi balzare dentro chissà dove andrà? chissà che avrà sentito o fiutato. sposto lo sguardo verso destra, supero il tetto e le finestre buie dell’asilo nido davanti a me e guardo il parchetto ora buio con un piccolo campo da calcio, delle panchine e qualche scivolo, non vedo oltre, ma ricordo il prato delle aiuole circondato dalle siepi e la via che continua ancora. Prima di chiudere ecco in lontananza arrivare un tram, verde e dalla forma alta e allungata, non c’è nessuno sulle carrozze e la luce dell’interno porta un pò di colore nella notte. Sfreccia fino fermata e poi continua la sua corsa notturna

Torno a sedermi, potrei scrivere di quel che visto, di questa vista notturna di un quartiere della periferia milanese.

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8 Commenti

  • . era ancora lì a fissare sgomento la beffa subita che le luci si accesero di colpo ed una voce trionfante non urlasse. Ciao io ti segnalo questa frase, potresti riscriverla i modo diverso così non è comprensibile. per il resto stai allenando bene la fantasia e il tuo scassinatore ne sa qualcosa! al prossimo ciaoooo

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