Dove eravamo rimasti?
Notturno
-Ufficialmente la serie N della Quantum arriva solo fino a sei, ma sui forum circola la voce di un modello segreto: corpi per I.A. di ultima generazione, indistinguibili da un essere umano.
-Vuoi dire che non sono solo farneticazioni?
-Non ci resta molto tempo, se non volete dirmi dov’è il mio corpo lo troverò da solo- li interruppe l’automa e si incamminò verso l’uscita.
-Non te ne puoi andare- urlò Gabe parandosi davanti alla porta dell’appartamento. -Gli sgherri di Ade ci vedrebbero uscire, sono pochi piani sotto di noi, forse controllano anche l’ingresso del palazzo.
L’automa che credeva di essere John Keats si fermò e disse: -Sistemerò io quei farabutti!
-Come? Guardati, sei praticamente uno zoppo ammasso di bozzi- controbatté Gabe.
-L’ho costruito al meglio con quello che avevo, non c’è bisogno di offendere!
-Ti prego, non ti ci mettere anche tu, Zoe, stiamo cercando di convincere il nostro amico qui a non andarsene e ho finito le idee.
-Senti John, la verità è che solo domani mattina sapremo l’esatta ubicazione del tuo corpo. Devi attendere una sola notte, fidati di noi, dopotutto, non siamo divinità?
Dopo qualche secondo di silenzio immobile, il robot ruotò la testa verso la donna: -Il vostro accorato appello ad attendere solletica la mia mente e lo scorcio di Roma da quella finestra ispira la mia anima… potrei addirittura scrivere qualche verso.
-Ottima idea, scrivi qualcosa, rilassati mentre noi discutiamo di questioni divine- disse Gabe e prese sottobraccio Zoe. La trascinò di peso in cucina e una volta nell’altra stanza si appoggiò al bancone. -Abbiamo guadagnato tempo, adesso cosa facciamo? Appena è distratto lo colpiamo finché non si spegne?
-Cosa? No, non voglio distruggere Dot, anche se lo reputi un bidone ci ho messo l’anima e ormai è di famiglia.
-L’ho detto perché ero preso dal panico, dai.
-Ok, ok, perdonato- disse Zoe, sottolineò la frase con un sorriso. Poi tirò fuori dalla tuta un palmare e iniziò ad armeggiare con il dito sullo schermo. -Provo a vedere se riesco a bloccarlo da remoto e oh oh.
-Oh, oh in senso buono vero?- chiese Gabe.
-Mi dispiace, si è scollegato dalla mia rete, però forse… no, ha bloccato anche gli accessi in background.
-Allora non ci rimane che fare a pezzi Dot e il cubo. Hai un martello?
-Frena, frena, non sappiamo cosa può fare quella I.A.
-Sì, ma il corpo è di Dot, non è un robot da combattimento o hai installato qualche arma nascosta.
-Che c’entra, è pur sempre un robot, ha una forza considerevole- chiarì Zoe, che si avvicinò al frigorifero lo aprì e prese una burrapas. -E poi non risolvi un bel niente- sentenziò prima di addentare il panino.
-Cioè?
-Cioè i tizi che ti cercano continueranno a farlo e convincerli che hai distrutto il cubo non sarà indolore. Dobbiamo saperne di più su quella cosa per poter decidere cosa fare.
-Ma come?
-Conosco qualcuno che forse ci può aiutare o almeno darci qualche informazione in più- bofonchiò.
-Lo spero, perché mi sento proprio fottuto- sospirò Gabe con la faccia tra le mani.
Zoe abbandonò la burrapas sul tavolo e lo abbracciò. -Facciamo passare la notte, domani mattina ti prometto che avremo le idee più chiare sul da farsi.
-Grazie- sospirò lui, con gli occhi chiusi assaporava il calore di quel corpo fino ad allora solo immaginato.
***
Di notte, New Pretoria risplendeva.
Anche la parte oscura: Outtown, dove la cupola restituiva le sfavillanti luci del centro sotto forma di tenui bagliori. Gabe li osservava come faceva da bambino ma senza la stessa ingenuità.
Il kiff che aveva appena fumato faceva effetto. Un piacevole tepore si diffondeva attraverso il corpo infreddolito dall’aria umida del balcone. Si concentrò sugli sbuffi di vapore dei sistemi di purificazione dell’aria e il brusio indistinto della vita molti piani sotto.
Scrutò un esagono di cielo sereno dal quale filtravano le stelle: una si muoveva, attraversò il suo campo visivo velocemente. Riconobbe uno degli shuttle che faceva la spola tra le colonie e la Terra, desiderò essere a bordo.
L’equilibrio con fatica costruito negli anni lo aveva portato ad accettare la sua condizione, addirittura aveva imparato a trovare la bellezza: i tramonti violacei sul tetto della fabbrica mentre fumava di nascosto, il suono della voce di Greta al club, le labbra di Zoe. Tutto svanito in poche ore.
Osservò il pianeta morente fuori dalla cupola, si sentiva così.
-Non riesci a dormire?- chiese Zoe appoggiata allo stipite della finestra.
-Già,- rispose Gabe e si voltò. -Hai scoperto qualcosa?
-John Keats è esistito veramente.
-Dici davvero?
-Ho controllato, era un poeta britannico, il maggior esponente del romanticismo inglese, morto a Roma nel milleottocentoventuno.
-Quindi è una I.A. con la personalità di un personaggio storico? E’ una cosa che si può fare?
-Un’altra chiacchiera da forum della darknet o almeno lo era, ho anche scoperto qualcosa di più interessante.
Cosa ha scoperto Zoe:
- Una fonte anonima è disposta a rivelare l’ubicazione del prototipo N7, ma solo dietro un lauto compenso (25%)
- Che un amico conosce un tizio al black market che ha lavorato al progetto N7 (75%)
- Che il modello N7 esiste e dove si trova (0%)

17/04/2023 at 23:11
“Adoro i piani ben riusciti!” (cit.) 😀
Non farci aspettare un anno per il finale: come al solito al penultimo commento poco, aspettando la conclusione 🙂
Ciao 🙂
23/03/2023 at 00:29
Ciao ? sto recuperando tutti i capitoli, appena finisco lascio una recensione.
Sono nuovo e non credo di essere molto preparato per dare consigli, farò del mio meglio.
18/03/2023 at 21:07
Loro stessi! Mi sembra l’opzione più fica!
Due capitoli alla fine: siamo alla girandola finale (a meno che non vuoi fare un seguito) e qui abbiamo bisogno di qualcosa che smuova le acque! 😀
Sei sempre brillante; peccato che la lenta pubblicazione mi faccia dimenticare alcuni dettagli.
Ciao 🙂
23/03/2023 at 01:00
Ciao Red, niente seguito o non finisco più questo racconto.
Grazie di essere passato nonostante i tempi di pubblicazione indecenti 🙂
05/01/2023 at 17:55
Visto dove ci ha portato il cimitero acattolico, vediamo cosa sono i giardini sospesi.
Dai che riesco a dirti buon anno anche nel 2023 🙂
08/01/2023 at 01:41
E giardini sospesi saranno, l’anno prossimo però, così continuiamo la tradizione 😀
Buon anno Bef!
31/12/2022 at 20:07
I giardini sospesi!
Ciao Gabe 😛 e Buon Anno!
Cosa facciamo? Un capitolo ogni anno? 😛
Benché mi ricordi l’automa Dot, Zoe e Gabe, non ricordo più l’intreccio principale. Riassuntino? 🙂
Ciao 🙂
08/01/2023 at 01:39
Ciao Red, aspetto il prossimo capitolo per fare un riassunto 🙂 comunque le informazioni principali si scoprono in questo capitolo 😉
Buon anno!
19/01/2022 at 01:28
Siamo al capitolo 6, quindi mi sembra sensato dargli un (bel) po’ di informazioni ma non tutte!
Stiamo arrivando al nocciolo della questione 😀
Ciao 🙂
29/12/2021 at 17:24
Ciao, scusa il ritardo! Mi piace lo stile “da film” dei dialoghi. Associo Roma alla parola cupola perciò voto di conseguenza.
19/12/2021 at 14:38
Dunque scelgo il bistrot, vediamo chi lo popola.
Ciao Gabriele!
A proposito del fatto che prediligi ambienti dimessi, Gabe è davvero un antieroe, considerando quello che deve fare nella sinossi; a tratti sembra un Harrison Ford, ma senza espressione sul volto ?.Vediamo dove si va, buona domenica!
18/12/2021 at 13:06
Non ho mai visto zone verdi a New Pretoria, quindi voto quella 🙂
Gabe sta diventando più matto del robot 🙂
Ciao 🙂
18/12/2021 at 10:49
…il movimento protezione lumache (MPL) non sarà contento di quanto rivelato qui ma a parte questo la prosa è bella e scorrevole, piacevole lettura. Anche io ho problemi a seguire la storia… Però l’episodio seppur staccato dal contesto mi è piaciuto. Voto il bistrot,(naturalmente acattolico! ). Ciao??
07/12/2021 at 10:36
Ciao, Gabriele.
Come forse ti ho già scritto, fatico a tenere a mente gli avvenimenti e i personaggi perché passa troppo tempo tra un episodio e l’altro; quindi, valuto per quel che leggo al momento, un po’ fuori dal contesto della storia.
Il capitolo mi è piaciuto: scrivere, sai scrivere, i personaggi e le atmosfere prendono vita tra le righe, mi è piaciuta la (non) descrizione dell’ambiente circostante e il gancio finale che invoglia a proseguire la storia. Chi è questo Emmet (che se avesse due “t” mi farebbe venire in mente un certo Emmett Brown), tipo strambo, in debito con Zoe?
Io voto “non gli basta un favore come ricompensa” che, tra l’altro, il favore lo deve lui a lei quindi la ricompensa sarebbe mettersi a pari 🙂
Spero di rileggerti presto. Ciao e alla prossima!
05/12/2021 at 01:08
Ci comunica che purtroppo l’incontro è stato spostato altrove. Un modo come un altro per dire: mi cacavo sotto a farvelo incontrare in casa mia 😉
Ciao 🙂
20/11/2021 at 15:05
Sempre più interessante… Vediamo il tizio del black market. Ciao!
18/11/2021 at 18:07
Non potevo resistere al tizio del black market.
hai un problema di lineette – troppo piccole e senza spazio! – ma ti voglio bene lo stesso ^^
Bello rileggerti ogni tanto, Gab.
19/11/2021 at 01:14
Hai ragione, mi sembrava brutto cambiare stile 🙂
L’affetto è ricambiato, ciao Bef
18/11/2021 at 16:58
Ciao Gabriele!
Ben ritrovato; ho letto la terza e mi rendo conto che non mi ricordo bene, a parte l’automa-poeta. Riprenderò presto, lo stile merita e la trama anche. Voto per l’amico che ha partecipato al progetto.
Ciao!
19/11/2021 at 01:17
Ciao Minollo e grazie, proverò a non far passare troppo tempo per il prossimo capitolo
18/11/2021 at 13:30
Ciao e bentornato! Sono passati mesi e non mi ricordo un granché di quello che è successo ma voto “Una fonte anonima è disposta a rivelare l’ubicazione del prototipo N7, ma solo dietro un lauto compenso” perché mi sembra adatto a New Pretoria 😉
Ciao 🙂
19/11/2021 at 01:16
Già, New Pretoria è cinica… ciao e ben ritrovato Red
18/11/2021 at 11:16
Ciao, Gabriele.
È passato del tempo e non ricordo esattamente i fatti precedenti a questo capitolo, appena ho un po’ di tempi vado a rileggere i primi due capitoli.
Le capacità non mancano e la storia è verosimile e ben raccontata.
Voto il tizio del Black Market, siamo ancora agli inizi, non serve ancora una svolta secca.
Buona giornata e alla prossima!
19/11/2021 at 01:15
Ciao Kiezarica, non credo nessuno si ricordi i primi due capitoli a parte me…
Grazie della lettura nonostante i tanti, troppi mesi.