SEI PERSONAGGI IN CERCA DI…EMOZIONI

STURM UND DRANG

Si sta alzando il vento, pensò Michan, mentre in piedi sulla veranda di poppa guardava le luci di Southepton svanire insieme al giorno. A ovest il sole era già sceso oltre l’orizzonte, aspirò l’ultima boccata dalla sigaretta e poi, con una schicchera, la fece volare e scomparire nella scia della nave. Il tempo era stato generoso con lui, aveva conservato una figura asciutta e i capelli folti mostravano solo pochi fili grigi, malgrado avesse superato i settant’anni. Non che fosse uno sportivo, anzi, aveva fatto funzionare il cervello più che le gambe. Aveva nell’insieme un atteggiamento svagato, distratto, che nascondeva un forte interesse per le persone: gli piaceva studiarle e scoprire dai loro messaggi non intenzionali quali fossero le caratteristiche della loro psiche. Tra i suoi molteplici interessi vi erano le donne e il tavolo da gioco; al professore piaceva vincere e in questi due campi sapeva d’avere molte chance.

Si mosse per rientrare, era ora di cena e desiderava cambiarsi d’abito; si accorse solo allora della una donna che, seduta su una poltrona nella veranda coperta, stava bevendo qualcosa da un alto bicchiere, forse un aperitivo. Le passò accanto e guardandola con attenzione le si rivolse: “Sturm und drang?” disse. Evidentemente la donna non comprese e sorrise a malapena. Michan tirò dritto mormorando tra sé: “Tempesta ed impeto, ti agitano bella signora!” ma lei non sentì.

Si era imbarcato sulla nave perché doveva recarsi a New York per un convegno, odiava i viaggi in aereo e il viaggio in nave gli avrebbe consentito di dare un’ultima revisione al suo intervento; al torneo di poker si era iscritto per divertirsi e, perché no, visto che era un ottimo giocatore, vincere il ricco premio in denaro. Le regole del torneo erano chiare e semplici: tavoli da quattro giocatori, venivano eliminati i giocatori che, man mano, esaurivano le fiches a loro disposizione, non era previsto il rientro mediante acquisto di altre fiches.

La cabina del professore era stata prenotata dagli organizzatori del convegno: in prima classe, spaziosa, un grazioso terrazzino esterno arredato come solarium; non avevano badato a spese, visto che lui era il relatore più famoso del gruppo.

Michan aprì la valigia e sistemò gli abiti nel piccolo guardaroba, lasciando fuori, l’abito grigio che avrebbe indossato per la cena. La vanità era un suo difetto, ma non era mai disgiunta dal senso di un’elegante sobrietà. Le scarpe lucidissime e il fazzoletto candido completarono l’insieme. Dopo un’occhiata allo specchio si sentì pronto per fare il suo ingresso nel ristorante.

La musica soffusa di un’orchestrina e il brusio delle voci lo guidò verso il salone ristorante, una graziosissima, giovane hostess che gli indicò il suo tavolo.

Vi si trovavano già sedute tre persone, Michan si guardò intorno e chiese:

 “È possibile avere un posto a quell’altro tavolo dove siede quella signora ancora da sola?”. Era la donna a cui aveva, poche ore prima, aveva rivolto il suo “sturm und drang”, ma ora non gli sembrò così tormentata.

“Oh la signora Canepa; posso chiederle se ha qualcosa in contrario e le rispondo.”

L’hostess si avvicinò al tavolo e si chinò a parlare sottovoce alla donna, poi alzò la testa e fece cenno a Michan di avvicinarsi.

L’aveva vista subito, forse perché era sola o forse, più probabilmente, perché si sentì osservato. Sperò che non stesse aspettando il marito, né un’amica della quale, nel migliore dei casi, avrebbe dovuto sorbirsi le chiacchiere e le curiosità, ma era speranzoso, in genere sono le signore che si fanno aspettare e le amiche girano in coppia.

La donna attese con un sorriso di cortesia che si avvicinasse, lui si presentò: “Michan Passe, grazie per avermi accettato al suo tavolo. E lei?”

“Dafne Canepa.”

In quel momento, una vaporosa nuvola di tulle rosa, sormontata da una testina di riccioli biondi si manifestò, come un angiolone munito di tromba, una grossa Pentax professionale,  e li abbagliò col flash, proprio mentre si sorridevano.

“Francesca Antonini, sono la fotografa di bordo. Potrete ritirare la foto domani alla reception, se volete.” E lasciò sul tavolo un biglietto da visita. Poi s’involò fluttuando verso altri tavoli.

I due restarono attoniti per quella fugace apparizione, poi scoppiarono a ridere. “Deve averci scambiati per una coppia d’innamorati.” disse Michan.

“ Si chiama Dafne ha detto? Un nome greco, poco comune, ma le si addice. Conosce il significato del nome che porta?”. Lei scosse la testa curiosa.

“Dafne, una bellissima ninfa dei boschi, che per sfuggire ad Apollo, una divinità pagana, che voleva rapirla, si trasformò in un arbusto di alloro. E lei fugge da qualcosa?”

Le sembrò azzeccato il paragone della fuga, in fondo lei stava fuggendo a un destino segnato, però sorrise: “ Nessuna ninfa, sono una parrucchiera che desidera andare a New York.”

Durante la cena, il professore non mancò di guardarsi intorno, sapeva che ai tavoli erano seduti molti dei partecipanti al torneo e tentò di individuarne alcuni.

A chi rivolgerà la sua attenzione il nostro filosofo?

  • I tre ragazzi (23%)
    23
  • Una donna pittoresca (31%)
    31
  • Giacomo (46%)
    46
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208 Commenti

  • Rieccomi, Anna.
    Oddio, che tristezza 🙁
    Voglio dire: questi due finalmente si amano, per un miracolo lei guarisce e davanti a loro si prospetta una lunga vita di amore e felicità… e lui viene assassinato 🙁
    E, pure peggio, lei crede che il sentimento di lui non fosse sincero 🙁 🙁
    Mi è venuta un po’ di depressione. Meno male che le ultime righe alleggeriscono l’atmosfera e riportano tutto il racconto a un clima giocoso. In fondo, la vita questo è, no? Un gioco, che spesso apprezziamo solo quando lo guardiamo in prospettiva.
    Complimenti per questa storia originale, fantasiosa e raccontata con uno stile distintivo.
    Brava!
    Ciao, ti auguro un’ottima giornata

  • Un finale inaspettato è proprio quello che ci vuole. Non avrei mai pensato che potesse finire così e forse è stato proprio questo a rendere la conclusione della storia interessante. Mi sarei aspettata la classica fine, con la morte di Dafne e l’amarezza di un amore finito ma invece mi hai proprio spiazzato quindi non posso che complimentarmi con te.
    Al prossimo esperimento!
    Ilaria

  • Ciao, Anna.
    Sei riuscita a concludere questo racconto con un sorriso, nonostante la fine toccata a Giacomo. Il destino fa davvero brutti scherzi, la povera Dafne guarisce miracolosamente e il suo amore muore per mano di una moglie (ma lo è davvero?) gelosa. Bella la battuta finale, alleggerisce e dona al finale quel tocco di magia che risulta necessario per concludere la storia.
    Brava, Anna; ci ritroveremo con un’altra storia?

    Alla prossima!

    p.s. anche a me non piace che l’ultimo episodio non venga mostrato, purtroppo ci sono cose che non possiamo cambiare… 🙂

    • Naturalmente no, non era la moglie. Ho pensato a lungo a un finale diverso, con sorrisi e progetti per il futuro. Ma non ce lo vedevo Giacomo a far l’eterno innamorato di Dafne che, diciamocelo, era interessante solo perché moribonda.
      Sì spero di scrivere ancora sulla piattaforma, ma certo sarò presente come tua lettrice.
      A presto Keziarica.

  • Ciao Anna ho appena letto il finale del tuo racconto e colgo l’occasione qui per farti i complimenti per la capacità di creare atmosfere e manovrare personaggi sempre vivi ed efficaci Una menzione in particolare per Dafne e Giacomo, sfortunati eroi romantici senza futuro… peccato. complimenti e a presto!??

    • Ciao Anna, la cosa non piace nemmeno a me, spesso si perde qualcosa, ma è normale.
      Mi associo all’apprezzamento degli altri lettori e mi dispiace che comunque Dafne sia destinata ad essere infelice, per via di sé o per per via di Giacomo. Bellissimo lavoro, complimenti, Ciao, e alla prossima storia.

      • Sai, Ottaviano, non si sa mai. Chissà se invece Dafne sarebbe stata infelice con Giacomo. Troppo diversi, non si resta innamorati fino alla morte, specie se si resta insieme. Adesso ha New York davanti e la prospettiva di una vita lunga. Grazie per avermi seguita fino all’ultimo capitolo e a presto.

  • Ero parecchio fuori strada (come sempre)! Episodio da godere fino all’ultimo carattere, dove trova spazio un po’ di tutto per il lettore: gioia, orrore, tristezza, e il beffardo deus ex machina Johnny, con il suo nuovo compare.
    Tanti complimenti per aver portato a termine una storia difficile in un genere ostico (almeno così mi sembra). Il mio preferito dei suoi racconti, e ne ha scritti di belli, da subito, dal dottore Puleo.
    Bravissima, a presto, nei meandri di TI!

    • Ciao Minollo,
      è vero il genere rosa non mi è molto congeniale. Non è facile essere in grado di parlare d’amore senza precipitare nella banalità e soprattutto nel già detto. Questo sentimento è così sconvolgente e così effimero… Ho preferito, una fine drammatica ma inaspettata. Non era Giacomo che doveva morire ma qualcuno doveva mettere fine alle lacrime struggenti ed ai baci appassionati. Grazie per avermi seguita con pazienza e a presto. Continuerò a seguirti per ridere un po’.

  • Buonasera Anna!
    Era nell’aria; Giacomo dimentica il sogno che l’aveva portato sulla nave e resta accanto a lei. Triste, ma ineluttabile, il suo amore trascende ogni cosa. Io penso che i personaggi si separeranno, come chi condivide un periodo del proprio cammino con persone con cui costruisce un barlume di empatia, che sparisce quando vengono meno le ragioni di quel particolare “star insieme”.
    La sua scrittura è una sicurezza, e continua a essere leggera ed intensa nello spazio dei fatidici 5000. Brava sempre!
    Ora il finale, a presto!

    • Buongiorno Minollo,
      finale a sorpresa, data la scelta delle opzioni. se così non fosse salterebbe tutto l’impianto del racconto. Spero ti piacerà. Certo ci sarebbero voluti altri 5000 caratteri per spiegare gli avvenimenti, ma tant’è. Ciao e ci incontreremo ancora sulla piattaforma. Ne sono sicura.

    • Ciao Christian Line, dai riprenditi. C’è una buona notizia e una cattiva. Quella buona è che il miracolo avviene e Daphne guarirà miracolosamente, quella cattiva…. spero che non prosciugherà tutte le tue lacrime. coraggio in fondo è solo invenzione. A presto.

  • Io voto che torneranno indietro insieme: 5000 caratteri sono troppo pochi per dare un finale sensato ai due protagonisti che non hanno ancora idea di che fare: così avranno più tempo per scegliere e tu puoi lasciare sfumare il finale, lasciando al lettore immaginarsi cosa succederà.

    A quanto ho capito il miracolo è avvenuto: ora rimane il prezzo!

    Ciao 🙂

  • Ciao, Anna.
    Secondo me, resteranno a New York. In fondo la povera Dafne non ha ancora molto da vivere e un nuovo viaggio la sfiancherebbe. Bello anche questo capitolo, il duello tra il vecchio e il giovane leone, molto riuscito.
    Belle le immagini della nave che si muove nella nebbia, non so per i gabbiani, se si trovano a due giorni di navigazione da New York non dovrebbero essercene.
    Mi è piaciuto il finale di capitolo, con l’amore che trionfa sugli interessi personali. Ben fatto, Giacomo ha un cuore 🙂 Ho trovato simpatico l’intervento di Johnny Moss che vuol raccontare delle sue imprese alla contessa, tanto simpatico che…

    Brava, Anna. Ancora una volta.

    Alla prossima!

    • A seguito delle grandi navi da crociera, dove si buttano in mare tonnellate di rifiuti, i gabbiani attraversano gli oceani, incredibile ma vero. Belli e liberi all’apparenza, non sono altro che spazzini, poco gradevoli e con un pessimo carattere. Per quanto riguarda il finale della storia d’amore, sono in grande imbarazzo. Il lieto fine sarebbe banale non ci sono i presupposti pratici. La bolla di cristallo potrebbe spezzarsi e mostrare la realtà d’una passione effimera. Vedremo cosa diranno i lettori.
      Alla prossima Keziarica e buon fine settimana.

  • Rieccomi, Anna. Ho votato “non sempre”, piuttosto che “no” soprattutto per evitarti un triplo pareggio.
    Un capitolo di poesia malinconica, malinconia alleggerita da venature umoristiche (la macchia di umidità 😀 ), in autentico stile Anna Genna. Brava, riesci a indagare in profondità nell’anima e a rendere emozioni e sensazioni con poche, sapienti parole!

    Ciao, ti auguro un’ottima giornata

  • Buongiorno Anna!
    Il sorriso che giunge a negare il male, una vittoria effimera eppure così desiderata; “Un Beato, che so, un eremita, uno particolare, che abbia i giusti contatti”, la nebbia sulla testa… Immagini commoventi e particolari divertentissimi continuano ad intrecciarsi in questa commedia che vede in primo piano una malattia. Sorprendente ogni episodio di più.
    Voto sì, anche se forse non è così: l’amore non vince sempre, ma può trascendere ogni cosa ed affermarsi comunque.
    Sempre più bello.
    Buona domenica!!

    • Ciao Minollo.
      come vedi siamo in parità con le opzioni. Toccherà, penso a me scegliere una via di mezzo per non scontentare i miei lettori. non ho ancora cominciato a scrivere il penultimo capitolo, ma il tempo vola e dovrò decidere ancora tante cose. Grazie per gli apprezzamenti che hai voluto concedermi e a presto.

  • Non sono un tipo romantico ma a volte voglio provare a superare il mio cinismo insito, quindi voto Sì 🙂

    ***
    Se Giacomo avesse conosciuto Johnny, non avrebbe avuto dubbi, sotto le sembianze di un giovanotto con poca barba e poca esperienza, era lui che muoveva il destino, lui che nella tasca di Charles aveva nascosto i tre quadrifogli della profezia. In fondo era lui, Johnny, il re a cui si doveva cedere il passo. Rani, che dalla vittoria del ragazzo si aspettava un generoso ritorno, lo aveva in pugno, sapeva, la sensitiva, che se il fantasma voleva portare a segno il suo progetto, doveva cedere al suo comando. Ogni cosa ha un prezzo.
    ***
    Questo prezzo raccoglie il succo di tutta la questione! La profezia si avvera… ma qual’è il prezzo? 😉

    Aaaahhh! Sono emozionato!

    Ciao 🙂

    • Già, quale sarà il prezzo e chi fra tutti avrà la parte più gravosa. Ormai è chiaro che lo spirito eletto farà qualcosa per Daphne ma anche per lei ci sarà forse un prezzo da pagare… chissà. Non lo so ancora nemmeno io. Grazie sempre per l’interesse. Ti auguro una splendida giornata e a presto.

  • Ciao, Anna.
    Riesci sempre a trascinarmi in un vortice di emozioni. Mi piace quello che scrivi e come lo scrivi. I sentimenti di Dafne, che cammina piano sull’orlo del baratro, sono rappresentati benissimo, sei davvero brava.
    Non sempre l’amore vince su tutto, anche se in un mio racconto dico tutt’altro ??. Vediamo come va a finire, so che finirà bene, ma sono davvero curiosa di sapere di quale bene si tratterà.
    Ti segnalo solo una ripetizione: “lasciava” ma è davvero poca cosa.
    Ancora complimenti.
    Alla prossima!

    • Buon giorno Keziarica,
      Oggi è Martedì e nemmeno io so ancora come finirà, se il bene sarà per tutti o solo per alcuni.
      Siamo in parità con le opzioni e non so se è un bene o un male, comunque mi lascia una liberta maggiore per continuare. Io penso che l’amore vince e vive solo se non ha il tempo di trasformarsi in qualcosaltro. Grazie per i complimenti e a presto.

  • Ciao, diventi sempre più brava, se possibile, quello che scrivi mi avvolge…
    “Le persone che le passavano accanto, adesso avevano in viso, un’espressione che manifestava il loro sentire, vi si leggeva tristezza, impazienza, allegria, preoccupazione, rabbia o indifferenza.” questa cosa è verissima: a volte accade qualcosa e l’universo, l’attenzione, si rovescia e cambia la nostra vita…
    E poi quel riferimento a Dafne che non si arrende. Oggi ho sentito di Raffaella Carrà che poche ore prima di morire cercava un abito, uno dei più belli che non trovava più, trovo la cosa commovente.
    L’amore vince tutto? Naturalmente sì. Sempre per rimanere nell’attualità oggi Papa Francesco dice che l’amore è Dio… e dunque… Ciao, a presto 😉

    • Ciao Fenderman,
      sono davvero felice di ricevere tanti complimenti, specialmente se comprendo che chi legge, ha davvero gustato il racconto facendone anche una riflessione personale. L’amore vince tutto? Sì forse, ma deve essere un amore speciale, che regali profonde emozioni, non dico giornaliere, ma quantomeno settimanali, altrimenti… Siamo esseri finiti non meritevoli di sentimenti infiniti. Non ne siamo capaci, almeno nel quotidiano.

  • Ciao Anna Genna,
    In questo racconto così dolce, reale e a tratti evanescente scelgo la verità: “il non sempre”.
    Ho letto i due capitoli e mi hai emozionato. Mi piace la storia, a tratti struggente, tra Dafne e Giacomo e mi piace che tu interrompa la tragica vita di Dafne con gli interventi bizzarri di Johnny e la veggente.
    Alla prossima
    Ilaria

    • Ciao Ilaria_Sì,
      stemperare la tragicità di un amore senza futuro, il che lo rende ancora più triste, mi è sembrato indispensabile per evitare ai lettori lacrime e depressione. Ormai siamo quasi alla fine e c’è un pari nelle opzioni. potrò scegliere e questo mi piace. A presto e buona giornata.

  • Ciao Anna Genna. Mi è piaciuto molto questo capitolo, mi ha trasmesso molta malinconia ma l’ho trovato poetico. Complimenti, per il prossimo ho votato più secondo una mia opinione che per l’utilità del racconto: “no”, purtroppo vedo che non vince tutto l’amore. Auguro ai tuoi personaggi delle votazioni più positive e fiabesche. Ciao.

  • Voto Johnny, non voglio si lascino!
    Buongiorno Anna!
    Con penna delicata continua a descrivere le vite di persone ed ectoplasmi che si innamorano sinceramente, in equilibrio tra fantasy e divertita commedia, in un rosa splendidamente variegato. Anche qui fa centro con la bravura e la creatività, l’ironia nel tratteggiare la sensitiva è gustosissima.
    Aspetto l’ottava e le auguro buona giornata!

  • Rieccomi, Anna. Ho votato per un progetto solo in parte terminato.
    Nettamente diviso in due, questo capitolo. Una prima parte che, in tono tutto sommato leggero e ironico, ci mostra una cosa serissima: un amore assoluto. Tutto mi aspettavo ma non certo che Johnny volesse salvare Dafne, appunto perché morendo gli sarebbe stata finalmente vicina!
    Quindi per me è stato un vero colpo di scena. Poi la seconda parte, davvero rosa-rosa, permeati di sentimenti struggenti raccontati con sapienza. Bello!
    La tua storia si conferma molto molto particolare, ed è davvero interessante come tu riesca a conciliare registri completamente diversi, il rosa, il fantasy, il dramma, e in così pochi caratteri!
    Brava!
    Visto che avevo votato anche il capitolo precedente, sia pure senza commentarlo, lo faccio adesso: anzi… l’ho appena fatto, perché anche il sesto mi ha sorpreso, non tanto per la scelta di raccontare un amore omosessuale, quanto per aver voluto aumentare la complessità dell’intreccio, aggiungendo altri tre “attori” e collegandoli al resto della storia. Un lavoro di ricamo davvero notevole!
    Ri-brava!
    Ciao, ti auguro ottimi giorni?

    • ciao Erri, ,
      il rosa- rosa è stato inserito a grande richiesta, data la mia difficoltà, tutta personale, di parlare d’amore. Trovo che sia un argomento difficile, ineffabile e, la possibilità di cadere nello sdolcinato fraseggio, già sperimentato da chi è molto più bravo di me, mi trattiene la penna.
      I tre ragazzi irlandesi avranno un ruolo nel prossimo episodio e forse faranno chiarezza nella loro propensione sessuale.. Del resto erano tra i personaggi, diciamo così, obbligatori nella storia e meritavano un po’ d’attenzione.
      Sono contenta che.,alla fine ,hai apprezzato i capitoli e ti ringrazio. A presto.

  • Ciao, io voto il piano a metà, una complicazione ci sta bene. Bravo l’ectoplasma altruista e simpatica la maga soprattutto quando gli dice -che sei pazzo?- La scena finale fa un po’ Titanic, ma chissà quanti innamorati l’hanno interpretata! Cara Anna, leggere è sempre bello e utile, con quelli come te lo è un po’ di più, grazie dunque e alla prossima.??

  • Ciao, Anna.
    Lo spirito eletto non si presenta.
    Lo so, siamo quasi alla fine e sarebbe bello dare a Dafne una chance, però sarebbe troppo semplice risolvere tutto con l’aiuto di uno spirito. Ci vuole qualcosa di più intenso, non so cosa, sono certa che troverai il modo.
    Ti ho mandato in parità le opzioni, ma c’è tempo e mancano ancora molti voti.
    Bello, come sempre. Sei delicata e profonda allo stesso tempo, ti riesce proprio naturale. Brava.

    Alla prossima!

    • Cara Keziarica,
      mi piacerebbe davvero trovare qualcosa di più originale di un intervento extra sensoriale, ma qui solo un miracolo può far finire bene la storia. Alla fine però non è detto che debba per forza finire in gloria, in fondo gli amori più belli sono quelli non completamente vissuti. L’amore fa tanto ma molto, di più fa l’abitudine e la noia. Ciao a presto.

    • Buon giorno Christian Line,
      Scusa il ritardo con cui ti rispondo, ma desidero ringraziarti davvero per le tue parole gentili.
      Spero di non deluderti nel proseguo che diventa sempre più difficile da gestire senza cadere troppo nella banalità e nel romanticismo esagerato di una storia d’amore, già così crepuscolare. A presto.

  • Buonasera Anna!
    Nemmeno io ho resistito a scegliere una collaborazione con lo spettro di Rani. Sempre molto godibile la prosa e le evoluzioni di questo rosa tutto particolare. I tre ragazzi sono carini e la simpatia a senso unico di lei verso lui è un particolare che arricchisce il quadro.
    Bene così, a presto!

  • Ciao Anna,
    Facciamo fare pace alla veggente con Johnny Moss, per favore? Sono due bei personaggi, e li vedrei bene andare, una volta tanto, d’accordo. Quale dovrà essere il patto non ho la più pallida idea ma so che mi sorprenderai, ancora una volta.
    Mi è piaciuta l’idea di far vedere la vita di Chip prima del torneo sulla nave da crociera perchè aiutano il lettore a comprendere meglio il carattere del personaggio.
    Buona serata, alla prossima.
    Ilaria

    • Cercherò di seguire i tuoi consigli, Fenderman e almeno un capitolo sarà zucchero filato. Spero almeno di riuscire ad emulare Rosemund Pilcher, anche se mi piace di più Cime Tempestose, o per essere più romantica Orgoglio e Pregiudizio ma con i miei modesti mezzi temo sempre di cadere nello sdolcinato più dozzinale. Grazie e a prsto.

  • Ciao, Anna.
    Avrei voluto votare per il patto con Johnny, ma ho preferito impedire a Giacomo di giocare, chissà che no riesca a ricavarsi un po’ di spazio con la nostra Dafne.
    Molto bella l’introduzione al mondo di Chip e degli altri due, ben delineati i caratteri in poche battute, non è cosa facile e tu ci sei riuscita benissimo. La veggente mi è risultata subito simpatica, chissà se avrà un ruolo nei prossimi episodi.
    Mi dispiace averti mandato in parità le opzioni, ma c’è tempo perché una di loro passi in vantaggio.
    Brava, un altro capitolo riuscito.

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarika,
      Sicuramente Giacomo non si allontanerà da Daphne e la loro storia sarà sempre più romantica (malgrado la fama di cattivo soggetto di lui e la precaria situazione di lei).
      Grazie per le parole gentili che hai voluto dedicarmi.
      Non so come districarmi nella relazione tra gli irlandesi, penso farò scegliere ai lettori la conclusione di una faccenda complicata. A presto e buona giornata.

  • Voto il patto perché è più il suo campo d’azione quello di trattare con gli spiriti. Ciao Anna Genna, il capitolo è scritto bene e mi è piaciuta la vicenda che introduce il trio e il loro scopo a bordo. Continuo a vedere più altri generi che il rosa ma non è tanto questo l’importante: ti auguro di intrecciare bene i due trio che dovrebbero caratterizzare la vicenda come “amorosa” e ti consiglio quindi di non aggiungere altri elementi ma di giocare con quelli già presentati, per questi ultimi quattro capitoli. Buon lavoro e buona giornata.

    • Spero di riuscire a tingere di un rosa più deciso la mia storia, anche se mi pare che d’amore ce ne sia. Penso di ripartire con Giacomo e Daphne, ma vedremo quale sarà l’opzione favorita.
      Comunque grazie per i consigli , sono sempre utili e anche graditi in questo caso.
      Ciao Tinarica e alla prossima.

  • Stavolta la presa alla larga ma è stato un bene alle conosciamo meglio i personaggi e i loro caratteri. Questi sono simpatici come l’Irlanda e gli irlandesi, in quanto alla veggenti, si sa, vendono fumo quindi non farà nulla di utile. Tutto molto ben narrato, complimenti e saluti. Ciaoo?

    • Un nuovo lettore! Ne sono felice.
      Grazie per avermi fatto visita e per i complimenti. Nei miei racconti le veggenti sono molto particolari. Se Rani Karma scenderà in campo ti assicuro che sarà portentosa suo malgrado. Spero ti interesserai ancora alla mia storia. ciao e alla prossima

  • Ciao, voto strano amori, perché guarda caso è proprio il tema di cui anch’io ho preso a narrare. Certo amori nascono e muoiono in maniera davvero originale. Dafne su tutti in questo racconto ma sicuramente gli altri troveranno modo di emergere. Brava, ciao.

  • Rieccomi, Anna. Ho votato per la profezia.
    Due cose mi sono particolarmente piaciute di questo capitolo davvero ben scritto: il turbine di Dafne che “trascina Johnny”, un’immagine evocativa e, neanche a dirlo, poetica, e il bacio “a tre”, un contrasto di sentimenti che crea una strana e soprattutto inaspettata alchimia, una scena che ho trovato originale e davvero ben narrata.
    Che altro posso dirti? Ah, sì, una cosa: complimenti!

    Ciao, ti auguro un’ottima giornata

    • Buon pomeriggio Erri,
      è stata un’ispirazione estemporanea quella del bacio a tre. forse non tanto originale (vedi Ghost), ci ho pensato solo successivamente. Ma d’altro canto cosa è davvero nuovo nelle cose che si narrano?
      Specialmente se si parla d’amore.
      Ciao e alla prossima.

  • Buongiorno Anna!
    Mi piace moltissimo la piega che stanno prendendo gli eventi ed il tono della sua prosa; la presenza di Johnny quasi come forza irrazionale che muove persone ed avvenimenti ci porta in un rosa sui generis. Ripeto: molto lo fa il suo registro, divertito e accondiscendente nei confronti dei protagonisti. Insieme al precedente è l’episodio che preferisco, segno che tutto sta decollando. Sinceri complimenti, per me è una rivelazione la sua leggerezza già segnalata negli ultimi 5000.
    Dico strani amori, sono curioso di vederli, visto che già abbiamo uno spettro in love :))))
    Buona domenica!!!

    • Non so quale sarà l’opzione favorita dai lettori e in realtà non so ancora, qualunque sia la scelta fatta, come portare avanti il racconto. Spero che il nostro Johnny mi dia una mano. Comunque ti ringrazio per il commento e spero di non deluderti se dovessi scrivere della profezia. Buona serata Ilaria e a presto.

  • Ciao Anna Genna. Voto il progetto americano perché la profezia mi sa più di fantasy e gli strani amori più di eros. Poi mi focalizzerei sul triangolo, che mi piace anche se continua a spiazzarmi la presenza di uno spirito in questo genere di racconto. Ma va bene così, forse è un modo per renderlo più originale e meno “già visto”. Tra l’altro mi sta più simpatico lo spirito rispetto a Giacomo. Onestamente mi avrebbe infastidito se si fosse rivolto a me con “ Vuoi provocarmi? E se poi te ne penti?” Non so, lo trovo il classico commento maschile senza né fantasia né tatto e pure sul finale a letto mi sembra arrogante come uomo. Poi se vuoi che lo sia, benissimo così. Tifo per lo spirito per ora, per una donna come Dafne che mi piace in ognuno dei vostri racconti. Al prossimo.

  • Voto la profezia!
    Ciao, Anna.
    Un waltzer di emozioni e di anime in questo bel capitolo. Molto evocativa l’immagine di Johnny trascinato dal passaggio di Dafne lungo il corridoio. Sei davvero brava con le parole.
    Vorrei tanto che Johnny potesse avere un ruolo attivo nel dopo vita di Dafne, ma chissà, forse lui ha altri progetti. ?

    Alla prossima!

    • In chiave romantica sono perfetta dici? Grazie per il complimento ma non so se lo merito, mi sforzo di evitare romanticismi melensi e spero di riuscirci. Daphne è un personaggio difficile da gestire, data la sua condizione imminente di cadavere bellissimo ma assolutamente lacrimevole..
      Ti auguro una buona serata e a presto.

    • ciao Cristian Line,
      imperdonabile il ritardo con cui rispondo e ti chiedo scusa. Mi ha impegnato parecchio la scrittura del nuovo capitolo. Come dice la canzone ‘io non so parlar d’amore’, il romanzo rosa non mi è congeniale. In questo me la sono cavata senza troppo AMORE, ma nel prossimo non potrò esimermi dal farlo. spero solo di non causare ‘diabete’ in nessuno dei miei lettori. Grazie Cristian e alla prossima

  • Buongiorno Anna!
    La scena dell’evocazione dello spirito di Johnny è divertentissima, soprattutto quando viene scaricato mentre vorrebbe parlare di sé :)). Se deve sdrammatizzare con un quadretto simpatico, vedo con piacere che lo sa fare! Ovviamente la simpatica nobildonna è andata in bianco con le carte…
    Voto perché segua Giacomo, che seguo a sua volta nelle sue evoluzioni sentimentali.
    Complimenti ed a presto buona domenica!

  • Rieccomi, Anna. Ho votato perché si innamori di Dafne, sarebbe senz’altro un amore dai risvolti molto interessanti ?
    Direi che il capitolo è perfetto, forse è quello che mi è piaciuto di più: paranormale e umorismo mescolati in modo superbo e esilarante, e a contorno (come sempre) tanti piccoli dettagli che pennellano con maestria (le candele, gli anelli, la contessa che si accomoda sulla sedia). Miglior personaggio non protagonista (per il momento): Johnny! ? Mi ha conquistato! ?
    Mi è piaciuto moltissimo anche il finale, lo stratagemma del pokerista è una pensata geniale.
    Bravissima, mi inchino.
    Ciao, ti auguro un’ottima giornata

  • Ciao Anna,
    Ma che bel capitolo “ai confini della realtà”!
    Mi è piaciuto moltissimo, le sedute spiritiche mi hanno sempre affascinato soprattutto quando uno spiritello non riesce, per un motivo o l’altro, a ritornare indietro.
    Questo fantasma probabilmente si innamorerà di Dafne, vista la situazione.
    Curiosissima di conosce il seguito.
    A presto,
    Ilaria

  • “Ma ci terrei…” continuò deluso e insistente lo spirito, che rifiutava di dissolversi a forza.
    Ciao, questa frase mi fa pensare che Johnny ami restare coi vivi.
    Capitolo ben fatto con la cosa del falco il cuore e il ciondolo che è molto indovinata. Complimenti, brava Anna. Ciao ??

    • Ciao Fenderman,
      scusa per il ritardo con cui rispondo al tuo commento, ma come dicevano dicevano i latini “Ubi maior minor cessat” e purtroppo spesso il mondo reale ci assorbe del tutto.
      Grazie per i complimenti e, sì, il nostro Johnny è attratto ancora dalla materialità, perciò che possa innamorarsi è possibile. A presto

  • Ciao, Genna.
    Con questa incursione dal mondo paranormale mi hai definitivamente conquistata! Mi è piaciuto tantissimo questo episodio, leggero, ma curato nei particolari. Intelligente l’intuizione di affidare al respiro e, di conseguenza, al brillio del ciondolo la sorte della contessa al tavolo da poker! Brava, hai fatto centro!
    Dato che presto si troverà dall’altra parte, voto perché John si innamori di Dafne… chissà che non ci sia per lei un lieto fine nonostante il destino infame.

    Alla prossima!

    • I refusi di revisione/taglio sono diventati il mio tormento e la mia vergogna. Il fatto è che le cinquemila battute spesso non mi bastano e devo combattere per accorciare il tutto senza impoverire il testo.
      Per quanto riguarda la scena della danza, vorrei sapere chi non ha vissuto un momento magico simile. Se ci fosse qualcuno a cui è mancato, mi dispiace moltissimo per loro.
      Ciao Christian, a presto

  • Buongiorno Anna!
    Ho votato per il ragazzo; tenero il riferimento alla donna cannone ed alla complicità tra i due… oversize. Molto particolare anche il fascino che sta stregando Giacomo, che conosce così tanto di Dafne; sta rendendo con mano delicata il sentimento di lui verso lei, la cosa che più mi ha colpito di questa storia finora. Di quale natura sarà? Ne sarà sorpreso lui per primo, dietro la maschera cinica del giocatore?
    Complimenti, da qualche commento che leggo non sembra essere il genere che sente più suo, eppure non si direbbe.
    Buona domenica Anna!

  • Rieccomi, Anna. Ho votato “un giocatore sconosciuto” perché di contesse ce n’è addirittura due e tifo per chi parte svantaggiato ?
    L’incontro e la danza degli innamorati di Botero mi sono piaciuti molto, ci vedo molto di quel tratto poetico che aleggia in tutto ciò che scrivi, o almeno in quello che ho avuto il piacere di leggere.
    Ti segnalo che qui
    “L’aveva conosciuta quando era entrata nel ristorante”
    il soggetto non è subito chiaro.
    Per la prima parte del capitolo direi che scegli un punto di vista esterno, mentre poi sembri spostarti sul pdv di Giacomo (quando scopriamo che “sperava” di essere invitato), ma direi che, più precisamente, hai scelto un punto di vista esterno onnisciente, visto che poi scopriamo cosa pensa Riccardo. Ecco, ferma restando la bellezza di molte immagini del capitolo, ti confesso che non preferisco questo punto di vista, lo trovo un po’ innaturale, anche se mi rendo conto che la mia preferenza dipende in gran parte dal mio imprinting “cinematografico” (se è per questo, io sono proprio un integralista, vado matto per il punto di vista fisso su un unico personaggio e per un numero minimo di “piani sequenza”).
    A parte questa personalissima e opinabile opinione di stile, iil capitolo è molto bello.
    Brava!
    Ciao, ti auguro un’ottima domenica ?

    • Ciao Erri,
      hai ragione, come al solito qualche pasticcio lo faccio???.
      A parte il fatto che come mi hanno fatto notare ho omesso per ben due volte di indicare il soggetto all’inizio del capoverso, credo di aver usato il punto di vista di chi racconta, utilizzando il discorso diretto, non so se ho fatto bene, mi riprometto di revisionare il testo per assicurarmene, certo è vero, ne soffre un po’ l’immediatezza dell’azione.
      Buona e proficua settimana. alla prossima.

  • Ciao Tinarica,
    spero di continuare a non essere banale nel raccontare la storia, anche se è molto difficile non cedere al ‘romanticume’ quando si parla d’amore e di innamorati, che sono certi di essere i primi al mondo a conoscere questa emozione, che è universale e perciò spesso banale. Alla Prossima.

  • “Da piccola avevo sogni grandi, da giovane ho realizzato sogni piccoli, inconsistenti; ora che sono cresciuta voglio provare a tornare indietro e fare quel viaggio che ho sognato da bambina, un viaggio meraviglioso che mi ripaghi del grigiore della banalità dei miei giorni.” Mi ci ritrovo. Bello, gli innamorati mi sono piaciuti, autentici e non banali. Mi piace come stai portando avanti questo genere Rosa. Al prossimo.

  • Grazie a nome di Botero e di quelli che non riescono a dimagrire prima di tutto. Molto romantica la scena dei dolci, quelli di biscotto e quelli umani. 🙂
    “Tornò a sedersi sul ponte dopo…. ” In questo inizio frase ho sentito la mancanza di un soggetto, non so se è una mia impressione… complimenti per la storia, un salutone ciao:-)

  • Ciao, Anna.
    Giacomo giocherà con la contessa. Caspita, il tuo Giacomo è un romanticone sotto sotto 🙂
    Bella l’immagine di Francesca e Riccardo che ballano e anche l’idea di inserire una canzone conosciuta ai più a fare da colonna sonora, le note arrivano subito alla mente e la scena si fa vivida agli occhi (della mente) del lettore. Brava.
    Sono curiosa di sapere come va a finire con l’appuntamento (che spero Dafne conceda a Giacomo) addolcito dai cannoli.

    Alla prossima!

  • Buonasera Anna!
    Come sempre ben scritto e descritto, percepisco bene il taglio diverso di questa versione dei sei personaggi, meno poker e più curiosità verso le persone in quanto tali e non in quanto giocatori. Il cuoco e la fotografa per me, con la curiosità di vedere come si incastrano nel mosaico delle relazioni sociali.
    Complimenti ed a presto!!

    • Sì, in effetti adesso sono il cuoco e la fotografa i più gettonati. Grazie per i complimenti, devo confessare che il genere rosa non mi ispira particolarmente. ma volevo provarci. Spero di evitare sdolcinate scene d’amore. Punto sul genere: “quanto ti amo non lo sai, perché non te l’ho detto mai”.
      A presto Gabriele Zeta e buona giornata.

  • Ciao Anna,
    bello: uno stile che fa empatizzare molto col protagonista. Penso che il sentimento dell’amore sia il più complesso e il più difficile da rendere su carta; me sei già riuscita a legare i due personaggi con un solo capitolo.
    Hai fatto leva sapientemente su emozioni forti e forti ricordi ma senza esagerare, e hai introdotto perfettamente il background di Giacomo in un contesto perfetto.
    Brava davvero.
    A presto.

  • Rieccomi, Anna. Ho votato per l’improbabile coppia.
    Emozioni… ce ne sono parecchie, in questo capitolo, e davvero ben raccontate: hai uno stile asciutto e efficace, dipingi la scena con poche pennellate e riesci, appunto, a emozionare. Jack che rivive i suoi drammi, gli errori a cui l’ha portato il vizio, semplicemente guardando un flacone che rotola fuori da una borsetta è… bello. Perché è narrato in modo straordinariamente efficace, perché ci fa entrare nella testa di Jack: che noi lettori (e Jack con noi) lo capiamo coscientemente o meno, Dafne è già diventata il centro del suo mondo. Lui avrà bisogno di lei, per fare pace col passato e cambiare il suo presente.
    Sì, mi è piaciuto molto.
    Complimenti!
    Ciao, ti auguro ottimi giorni ?

  • Ciao, Anna.
    Stai seminando con sapienza i semi di questa storia romantica: il cattivo ragazzo e la bella dama in pericolo (di vita purtroppo), presto arriveranno le complicazioni e, si spera, l’amore. Voto per la fotografa e il cuoco, chissà che ruolo hai deciso di assegnare loro nel proseguo della storia.
    Brava, il capitolo è scorrevole, ma intenso dove occorre

    Alla prossima!

    • Ciao Keziarica,
      amore e morte sono un classico delle storie romantiche. Ma io troppo romantica non sono, almeno, eviterò le sdolcinatezze. D’altro canto, il nostro Giacomo non mi pare il tipo.
      Aspetterò un po’ per sapere dove dirigermi, al momento le opzioni sono in parità.
      A presto.

    • Ciao Cristian Line,
      a guardare le preferenze, credo proprio che sarà Giacomo il protagonista del prossimo capitolo.
      Certo ho faticato un po’ per cercare di costruire personaggi credibili, ma ho avuto tutto il tempo per riflettere. E adesso andiamo a Giacomo. a domani.

  • Ciao Anna Genna, ero indecisa tra Giacomo e i tre ragazzi. Ho votato quest’ultimi, anche se ripensandoci sarebbe meglio un altro uomo: magari rivale? Anche a te, come agli altri autori di questo esperimento, i miei complimenti per il progetto. Mi è piaciuto questo incontro, riguardo al filosofo: mi piace come lo descrivi e la sua eleganza, la sua professione e intelligenza. Non so dirti però se mi piaccia davvero come tipologia d’uomo di cui innamorarsi, vedremo nel corso della vicenda. Ti segnalo giusto un paio di ripetizioni nelle seguenti frasi: “si accorse solo allora della una donna che”; “È possibile avere un posto a quell’altro tavolo dove siede quella signora ancora da sola?”. Era la donna a cui aveva, poche ore prima, aveva rivolto”, in quest’ultima inoltre non avrei scritto “ancora da sola”, ma solamente “da sola”. Cioè o lui è un filo arrogante da supporre che una donna non possa godersi da sola una crociera, allora ci sta, oppure lo trovo di troppo “ancora”. Ti seguo, al prossimo.

    • Sì, Tinarica,
      mi sono accorta solo dopo aver pubblicato che ci sono nel testo alcuni refusi (più d’uno in verità). Vedrò se è possibile farli correggere. Il professore ha un suo fascino, ma manca forse di mordente, troppo soft, tipo radical chic. Non sappiamo però ancora cosa nasconde sotto la patina del filosofo.
      Ciao, alla prossima.

  • Rieccomi, Anna.
    Ho votato (giorni addietro, a essere onesti) “i tre ragazzi”.
    Per ovvii motivi, sono affezionato a Michan 😀 e tu ne hai fatto un vero gentiluomo, una persona che infonde fiducia. Anche il suo approccio a Dafne è delicato, cortese… capperi, quasi mi dispiace per il mio Michan, che sarà… ahm… piuttosto diverso 😀
    Mi piace come hai incastrato i personaggi e mi è piaciuto questo incipit, chissà cosa hai pensato per i tre mancanti all’appello… vediamo… potrebbe esserci almeno un/una antagonista… uuhm 😀
    Ciao, brava, ti auguro una settimana di fantastiche emozioni 🙂

    • Ciao Ilaria_Si,
      il genere rosa è, per me, difficile da trattare. L’amore è un sentimento troppo comune e troppo unico, parlandone si rischia di cadere nel banale o nel melodramma e, con l’anziano dongiovanni e la donna morente, le trappole sono infinite. Spero di non incapparvi.

  • Buonasera Anna!
    Ben ritrovata nel gioco dei sei personaggi, sono molto contento di trovarla impegnata in una storia che dimostra il suo eclettismo. L’atmosfera è resa assai bene, Michan pare persona di carisma. Credo che la città sia Southampton, ma non è così fondamentale.
    Adesso che la nave salpa, buon viaggio!

  • Ciao, Anna.
    È divertente vedere come ognuno di noi immagina i personaggi di questa avventura, il tuo Michan è molto affascinante e conserva una chioma invidiabile, interessante. La povera Dafne troverà un po’ di ristoro alla sua pena con questo incontro inaspettato? Staremo a vedere… 🙂
    Ho notato qualche piccolo refuso qua e là nella storia, purtroppo capita quando si cerca di far stare tutto nei 5000 caratteri consentiti, anche io ho lasciato un bel refusino nel mio episodio; dovrò chiedere ai ragazzi dello staff di rimuoverlo, ormai è diventata una consuetudine, prima o poi mi mandano a quel paese 🙂
    A parte questo, l’incipit mi piace, e mi lascia con la voglia di scoprire cosa accadrà tra i due.
    Per il secondo voto Giacomo, sono curiosa di vedere come lo immagini.

    Alla prossima!

    p.s. carina anche la visione della fotografa, una sorta di puto in gonnella 🙂

  • Io voto i tre ragazzi: li ho visti nelle altre storie e voglio vedere come vengono presentati qui.

    Ciao e bentornata! 😀
    Anche tu sei entrata nel gruppo dei Sei Personaggi in cerca di… Mi piace molto questo progetto e vediamo cosa viene tirato fuori. Se non sbaglio mancano all’appello ancora Humor, Storico e Fiabe. O c’è qualche autore che mi sono perso?

    Ciao 🙂

  • bello lui, sembra un Tognazzi d’annata, attaccato alla vita e incurante degli anni.
    Peccato per Dafne, mi pare strano che non si sia mai chiesta da dove arriva il suo nome…
    Stile impeccabile, complimenti e buon viaggio. Voto la donna, Alla prossima.

    • Ciao Fenderman,
      grazie per gli auguri di buon viaggio. Magari, chissà, Dafne sapeva il significato del suo nome e ha voluto far fare bella figura al professore, se no avrebbe dovuto spiegarlo lei. Comunque non tutte le persone si fanno domande; conosco gente che non si è mai chiesto nulla che non riguardasse la soddisfazione di un bisogno materiale. Ciao, a presto.

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