SEI PERSONAGGI IN CERCA DI… EROTISMO

Sul Ponte

Due cose mi piacciono veramente nella vita: il poker e il sesso. Cos’hanno in comune? In entrambi devi saper leggere le persone. Per il resto noia assoluta. Le persone non vogliono rischiare, non osano mai. Ma si vive una volta sola.

Quando lessi “torneo di poker in crociera”, non potei fare a meno di iscrivermi: tavoli verdi, montepremi da vincere e naturalmente ragazze.

Il pensiero del gentil sesso mi spinge a distogliere gli occhi dall’orizzonte. Stacco i gomiti dal parapetto e raddrizzo la schiena. Finisco il mio Revel Sroke con un ultimo sorso, faccio un’ultima tirata del mio cubano e mi giro.

Il ponte della nave è agitato. Si respira l’eccitazione e la tensione dei partecipanti. Ognuno affronta il torneo a modo suo. C’è chi corre avanti e indietro a bocca aperta, scattando foto ovunque. Mi colpisce una donna, molto bella. Sui 40 forse, difficile da dire precisamente. Si tiene bene, capelli ben curati, mossi dal vento brillano sotto il sole, sembrano emanare luce propria. Viso delicato, ma lo sguardo di chi ne ha passate tante nella vita. È una nota di malinconia quella che vedo? Perché?

Tolgo i Ray-Ban per studiarla meglio. Sei relativamente giovane, molto bella. Sei sola?

Al dito le brilla un anello d’oro.

Ok, cambiamo mira.

Riprendo a far scorrere lo sguardo per studiare i presenti. È una bella giornata, sono tutti sul ponte a respirare la salsedine, tutti impegnati a far sapere sui social che loro sono su una crociera.

Un ragazzo sta con lo sguardo fisso verso il basso, indifferente a quello che lo circonda. I suoi due amici ridono e scherzano, gli dicono qualcosa. Il ragazzo non risponde: troppo concentrato. L’altro gli tira una gomitata e lo ridesta. Gli dice qualcosa, lui alza lo sguardo, ma subito torna a fissare il pavimento. Gli altri due rimangono perplessi per un attimo, poi riprendono a scherzare.

Sei giovane, concentrato, quindi devi giocare. E sei preoccupato. Come mai? Primo torneo? Mal di nave? Come fa un ragazzo così giovane a partecipare a questo torneo? Hai già vinto in passato, ecco come. Ma perché sei nervoso? Sei interessante, ma non sei quello che cerco adesso. Di te mi occuperò al tavolo. Ti tengo d’occhio…

Continuo ad osservare.

Turista, foto, foto, turista… E tu?

Nella sponda opposta del ponte, una giovane ragazza se ne sta leggermente piegata dietro una reflex troppo costosa per essere amatoriale. Dietro di lei un piccolo gruppo di persone. Tutti uomini, scambiano qualche parola di cortesia, ma sono tutti seri e anche quelli che chiacchierano lo fanno con formale distacco. Non siete amici: siete giocatori.

Mi incammino verso la sua sponda senza distogliere lo sguardo. Lascio tra me e lei qualche gruppetto di persone, come i leoni lasciano ciuffi d’erba tra loro e le loro prede prima di azzannarle alla gola.

Sei giovane, sui 25, e bella. Molto bella.

Il vestito bianco e semplice, forse una taglia in più del dovuto, adornato solo con un cordino all’altezza della vita e lungo fino ai polpacci, svolazza al vento lasciando scoperte di tanto in tanto le gambe nude. Niente ricami, niente trasparenze, niente scollatura. Non ti piace apparire. Il tentativo di passare inosservata fallisce nel momento in cui il vento le fa aderire il tessuto al corpo, lasciando intravedere le forme e le curve. Sei piccola di statura, ventre piatto, seno non abbondante ma dalla forma giusta. Indossa dei sandali color cuoio leggeri che le avvolgono i piedi piccoli e affusolati, mentre due cordini sottili salgono in spirali opposte fino alla caviglia.

La ragazza si raddrizza, sorride al signore che ha appena fotografato e gli fa un cenno di consenso. Lui si allontana e un altro prende il suo posto.

Quindi sei la fotografa del torneo.

La osservo mentre scambia due parole col signore. Questo si dispone a tre quarti e guarda dritto nell’obiettivo. Lei gli fa un cenno con la mano e torna a fissarlo attraverso la reflex. Fa una leggera smorfia, come tutti quelli che si preparano a scattare, ma… gli angoli della bocca leggermente verso il basso.

È carina, anche mentre fa quella smorfia. Peccato per quel velo di disagio poco prima dello scatto. Sei una professionista, quindi ti piace fare foto, ma non alle persone… Sei giovane, quindi hai accettato il lavoro, anche se controvoglia.

Si raddrizza di nuovo, ringrazia e congeda il signore. Si ferma un attimo di pausa prima di passare al prossimo. Si mette una mano dietro al collo e se lo massaggia. Starà scattando da ore…

La sua pelle olivastra è lucida a causa del sole estivo. Sfoggia un’abbronzatura color caramello che si combina perfettamente con i capelli nocciola legati in un’elegante coda all’altezza del collo. La scosta portandosela in mezzo al seno per far respirare alla pelle la brezza del mare. Chiude gli occhi, alza la testa, si concede un attimo, un respiro profondo, e riparte.

Con un sinuoso gesto della mano, riporta i capelli dietro alla schiena, ma questi prendono a vibrarsi nel vento.

Sento l’adrenalina salire. Vorrei afferrare quella coda e…

Nel prossimo capitolo:

  • Il protagonista fa la prima partita, ma c’è un imprevisto (50%)
    50
  • Il protagonista fa un’ottima impressione sulla fotografa, ma… (29%)
    29
  • Il protagonista si presenta, ma non finisce bene (21%)
    21
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175 Commenti

  • Rieccomi, Christian… uff! Che caldo! 😀
    Un finale decisamente bollente!
    Bravo, hai concluso bene un esperimento di certo non facile! Malgrado le battute che ti ho fatto spesso, ho apprezzato che la temperatura (e… ehm, non solo 😀 ) si sia alzata solo nell’ultimo capitolo, direi che è la sottile differenza tra un racconto che vuole parlare di eros e un p0rn0 di bassa lega. Essendo un tenerone, ho molto gradito anche la chiusa romantica, mi piace che, oltre il trasporto fisico, ci sia anche un coinvolgimento sentimentale, questo rende il rapporto ancora più completo 😉
    Complimenti, dunque! Aspetto (magari non proprio io-Erri, ma io-qualcun altro) il prossimo, coraggioso, esperimento.
    Ciao, ti auguro un’ottima giornata

  • Ciao, Christian,
    Ti ho letto ieri in pausa e oggi, in pausa, ti commento.
    Bravo, finale liberatorio dopo nove capitoli di fremente attesa. Hai fatto un ottimo lavoro, nonostante sia il tuo primo esperimento col genere, te la sei cavata egregiamente. Mi auguro che tu abbia voglia di riprendere la penna (o meglio la tastiera) in mano per cominciare un nuovo racconto.
    Per ora non posso che complimentarmi e dirti che è stato un piacere condividere con te e con gli altri questo esperimento.
    Molto bravo davvero!

    Alla prossima!

  • Sti cavoli… per non scrivere altro ahahahah!
    Alla faccia del sesso esplicito ma ci sta, dopotutto è stata la scelta dei lettori e tu, devo ammettere, che li hai davvero accontentati.
    E’ un genere eros e tu l’hai seguito molto bene. Ho apprezzato la titubanza e le insicurezze di Francesca che vanno a contrastare sulla presunzione e sull”ostenta audacia forse anche, a volte, eccessiva di Giacomo e la storia ha preso vita.
    Scritto bene, fluido, chiaro e senza esitazioni. Mi è piaciuto. Dunque alla prossima avventura!
    Buon inizio di settimana,
    Ilaria

  • Ciao Christian! Ho seguito con piacere il tuo racconto e questo finale è perfettamente in linea con il resto della storia. Sei riuscito a far vivere il momento e la frase del finale mi ha fatto sorridere e mi è piaciuta molto. Penso che anche in una storia eros si può trovare un po’ di romanticismo, e tu sei stato bravo a riuscire a unirli entrambi in un perfetto equilibrio Complimenti! Spero di poter leggere qualcosa di nuovo molto presto. Ciao, alla prossima!

  • Ciao Christian, di sicuro apprezzo il tuo stile in tutto il racconto e impegno in questo finale. Ti faccio un commento da non espeta del genere: finale di cui ho apprezzato molto il rimando al poker, tuttavia lo trovo più da genere rosa e un po’ smielato; il resto forse poteva durare meno e con meno dettagli, che personalmente dopo un po’ mi stufano, e lasciare spazio ad altro oltre l’atto sessuale, ma anche qui apprezzo che hai colto il suggerimento di mantenere il punto di vista di lui che interpreta il piacere di lei. Ah comunque una sberla sul culo poteva darla o fare qualcosa di audace pure lei 😉
    Non so forse mi aspettavo un colpo di scena più intrigante che romantico, gusto puramente personale. Comunque sia, racconto seguito con piacere fino alla fine. Un saluto.

  • Eh… ma allora questo Giacomo è proprio impegnato ??? anch’io nel nono capitolo l’ho fatto sudare un po’ ????
    Comunque vado per la raffinatezza anche perché la fisicità in questo capitolo si avverte e non poco. Mi è piaciuto l’incontro tra Francesca e Giacomo, gli approcci sono stati convincenti e decisamente sensuali.
    Vediamo come concluderai questa storia piccante al punto giusto.
    A presto,
    Ilaria

  • Ciao Christian, scelgo “Sesso esplicito, linguaggio “implicito””, anche se pure “raffinato” mi piacerebbe pur mantenendo esplicito il sesso e senza esagerare col poetico. Si può fare? Una metafora con una partita a poker, magari? Non so, forse troppo sforzata, ma pensaci. Dopotutto sesso e poker sono le due passioni dichiarate dal protagonista nell’incipit e a me piacciono particolarmente i finali in qualche modo circolari (poi ovviamente non sono l’unica lettrice da soddisfare e quindi valuta ciò che piace a te prima di tutto). Sai, per il finale comunque mi aspetto qualcosa di più o di “diverso” rispetto al semplice consumarsi dell’atto sessuale tanto desiderato. A me il racconto ha stimolato di più all’inizio o comunque quando lasciavi al protagonista studiare le persone, giocatori di poker compresi: lì era veramente molto sexy il protagonista e molto convincente il tuo stile di narrazione. Adesso ok che abbiamo chiesto noi l’azione, però mi piacerebbe ritrovare quella parte più “mentale” e “di sensazioni (pre)avvertite” oltre a lasciar parlare i corpi. Insomma credo che un po’ di “mistero” si debba mantenere per lasciare immaginare ai lettori e suscitare in loro brividi particolari. Spero di esserti utile in qualche modo a concludere con un guizzo finale un racconto comunque scritto molto bene e condotto in maniera tutt’altro che banale per un genere così ostico da trattare.

  • “Finalmente” è il titolo giusto? mi è piaciuta la spontaneità di questo capitolo, dopo tutti i capitoli in cui hai preparato la tensione fra i due è giusto e comprensibile che i personaggi siano più impulsivi: non vedo l’ora di leggere il finale, tra le varie opzioni ho votato “sesso esplicito linguaggio implicito” perché mi sembra la più coerente con i personaggi e il loro stato d’animo. Raffinato e poetico stonerebbe un po’ visto che sono in un momento di frenesia in cui si sono praticamente saltati addosso, e se fosse troppo aggressivo stonerebbe un po’ con la crescita del personaggio di Giacomo (che è passato da playboy che va con tutte e non si preoccupa troppo dei sentimenti delle altre persone all’essere innamorato di Fancy)

    • Ciao Space Oddity,
      sono contento che i due personaggi ti piacciano. Rendere su “carta” certi sentimenti non è facile.
      Giusta anche la tua osservazione sul tono da usare per l’ultimo capitolo. Ho lasciato scegliere ai lettori visto il genere trattato, ma effettivamente l’opzione ha hai votato è la più coerente col resto del racconto.
      Grazie, a presto 🙂

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