In partenza!
Il cielo è d’un azzurro scintillante. Una giornata così serena all’inizio della primavera è rara da queste parti, riflette Giacomo. O piuttosto lo immagina, perché del Regno Unito conosce solo il centro di Londra e lo stadio di Manchester (quando era appassionato di scommesse sportive lo frequentava spesso). Ma il clima inglese fa schifo, lo sanno tutti, quel cielo terso è sicuramente un buon segno.
Intorno a lui sul ponte principale gruppetti di passeggeri si fanno selfie – tutti con lo stesso sorriso, alle spalle la balaustra, il mare, il cielo… – o agitano la mano in saluto verso il molo. Giacomo ne ha abbastanza di quell’atmosfera da partenza del Titanic. Era uscito per prendere una boccata d’aria, dopo la fila per la registrazione al check in e le procedure di dogana, ma ora s’annoia. Meglio che vada in cabina a verificare che il personale vi abbia portato i bagagli.
Ha già percorso due corridoi sbagliati quando uno steward gli si avvicina sorridendo.
— Posso aiutarla, Signore?
— Sì, cerco la cabina 317. Sembra un labirinto degli specchi questa nave: i corridoi sono tutti uguali.
L’impiegato, un giovane alto e longilineo dai lineamenti asiatici, sorride ancora. Parla un inglese fluente, quasi senza accento.
— Ogni corridoio ha una moquette di colore diverso, affreschi a tema alle pareti – il suo è il corridoio “Belle époque”, ad esempio – e una lettera a identificarlo. Guardi sulla chiave magnetica della cabina: accanto al numero vedrà la lettera G.
Giacomo sorride: non solo la sua cabina è contrassegnata da tre numeri primi, notoriamente di buon auspicio, ma il corridoio porta la sua iniziale. I segnali positivi si susseguono.
Arrivati alla porta della cabina, si chiede se la sua guida s’aspetti una mancia, ma non ha apprezzato il modo in cui gli ha fatto la lezione sui corridoi. Li conosce quelli come lui, melliflui e ossequiosi, ma pronti a tradirti appena ci vedono un interesse. Lo congeda con un cenno del capo.
È soddisfatto: la stanza non vale una suite dello Sheraton, ma non può lamentarsi. E poi, gli servirà solo per dormire e lavarsi, il resto del tempo lo passerà al tavolo da poker. Non ha mai partecipato a un torneo così prestigioso. È impaziente di sapere a che ora si apriranno i giochi, conoscere gli avversari. Ha avuto poca fortuna, ultimamente, ma è sicuro che il vento stia per cambiare. Scenderà dalla nave più ricco di quando ci è salito e – cosa ben più importante ai suoi occhi – coperto di gloria. Persino sua madre dovrà dirgli qualcosa di positivo e mostrare ammirazione, invece di ripetere la solita lagna sull’onore del lavoro, l’importanza dell’impegno, il mostrarsi degni della fortuna ereditata… Cazzate buone per chi i soldi li deve sudare, lui è nato per goderne!
Perché diavolo si è messo a pensare a sua madre? Gli ha guastato l’umore: ha bisogno di distrarsi.
Il pub è decisamente frequentato, per le quattro del pomeriggio. Giacomo si chiede se siano tutti inglesi o stranieri impazienti di mettersi alla moda inglese. Appollaiato su uno sgabello troppo alto per le sue gambe, si guarda intorno, sorseggiando un martini dry. Chissà quanti e quali dei presenti si trovano lì per le sue stesse ragioni. Quali saranno i suoi avversari di domani? Quali dovrà temere di più? Nessuno – riflette – sei un asso e la fortuna è dalla tua parte.
Però è curioso e studia con interesse i volti che lo circondano. Da quando gioca a poker seriamente, s’è convinto d’avere un talento per interpretare le espressioni, i piccoli gesti. All’altro capo del bancone nota tre ragazzi, avranno già l’età per bere alcolici? Il barman non sembra porsi il problema. Il biondino con gli occhiali, probabilmente il capo della banda, ogni tre sorsi si asciuga la bocca con il dorso della mano, prima di sfregarla sui pantaloni. I tic non sono certo un vantaggio, al tavolo da poker. Giacomo si chiede se i tre siano a bordo per il torneo: con le loro facce da matricole universitarie e il look alla Sheldon Cooper non pensa possano essere avversari temibili.
Una coppia attira il suo sguardo: a un tavolino quadrato, a pochi passi da lui, illuminati da una delle lampade Tiffany alle pareti, un uomo che ha passato la sessantina, i capelli grigi legati in un codino fuori moda, conversa con una donna troppo bella e giovane per lui. Il fascino dei soldi, sogghigna Giacomo. Il tizio però non sembra un old money. Gli abiti sono eleganti ma non su misura, ha le spalle un po’ curve di chi ha studiato troppo, riflette con una smorfia Giacomo, che i genitori hanno sballottato da una scuola privata all’altra, prima di arrendersi alla sua mancanza di voglia.
È curioso di sapere di cosa parlino quei due, o meglio di cosa il vecchio stia raccontando alla ragazza che lo guarda affascinata. Una crociera nonno-nipote? Sogghigna di nuovo. Lascia lo sgabello per raggiungere il tavolino accanto a quello della coppia, mentre il pavimento è scosso da una vibrazione più forte delle altre.
«Ladies and gentlemen, the cruise started» annunciano gli altoparlanti.
Nel prossimo capitolo vedremo:
- Il flash d'una macchina fotografica (62%)
- I tre ragazzi al bancone (23%)
- L'uomo col codino e la sua compagna (15%)

21/09/2021 at 19:23
Ciao Bef/Talia,
Mamma mia: quest’ultimo capitolo è il più inquietante per via degli ossimori presenti. La calma e l’estasi con cui lo sciamano mangia, Riccardo che in un contesto simile si preoccupa delle spezie… Da brividi.
Tutta la vicenda che converge in una ciotola di cibo. Inquietante.
È stato un piacere partecipare a questo progetto ? a presto! ?
31/08/2021 at 19:08
Mi è venuta fame… Ottimo finale e racconto gestito benissimo. Brave!
29/08/2021 at 18:52
Ciao, ragazze.
Avete concluso un’ottima storia. C’è dentro tutto, suspense, terrore e colpi di scena. Il
Finale, poi, è degno di un film horror da sbancare il botteghino.
Immaginavo che Dafne non ne sarebbe uscita tanto facilmente, ma finire in pasto allo sciamano… è stata una gran bella mossa.
Che altro aggiungere? Se non che è stato
Un vero piacere partecipare con voi e gli altri a questo progetto? Brave!
Bravi tutti!
Se vi viene in mente qualcos’altro sarò lieta di prendevi parte.
Alla prossima!
29/08/2021 at 16:05
Ok. Avete ultimato il ciclo in maniera perfetta. Mi è dispiaciuto per tutti quelli che sono “dipartiti” ma mi aspettavo che alla fine anche Dafne sarebbe stata a sua volta sacrificata. Come tutti gli horror mi lascia un po’ l’amaro in bocca.
Ciao 🙂
16/08/2021 at 11:37
Rieccomi, Bef and Talia. Votai “speziato” e me lo segnai per le prossime opzioni gastronomiche che proporrò… io mi limitavo a “amaro”, “dolce”, “agrodolce” 😀
Ciao, vi auguro un’ottima giornata
07/08/2021 at 09:06
Ciao Bef/Talia,
bellissimo questo capitolo. Non mi aspettavo questo colpo di scena. Mi piace il fatto che la Setta in questione non venga rappresentata come qualcosa di dogmatico e lontano dalla realtà, ma anzi, sia formata da persone normali che hanno deciso di intraprendere strade discutibili.
Un attimo prima empatizzo con Dafne, l’attimo dopo leggo di spirali incandescenti e pelle bruciata.
Ciao, a presto!
13/08/2021 at 11:05
A volte ci sono cose che “si scrivono” da sole: come la tua fotografa appassionata di foto naturalistiche calzava a pennello all’indagine sul ciondolo, così la Dafne condannata e in credito col proprio passato ci sembrava perfetta per aver voglia di vendicarsi del destino e desiderare una vita (felice?) a tutti i costi.
Ora speriamo di riuscire a scrivere un finale come si deve 🙂
Ciao e grazie, Christian
06/08/2021 at 18:10
Finalmente una Dafne cattiva :). Brave, ottimo colpo di scena. Scelgo “speziato” più in base a un gusto personale che a un presentimento sul racconto. Attendo il finale, ciao.
13/08/2021 at 11:02
In realtà, confesso, il sapore da scegliere è più una sorta di joke che una direzione netta del finale, speriamo che non ne sarete troppo delusi 🙂
Grazie, Tina, a presto
06/08/2021 at 08:55
Ciao, ragazze.
Colpo di scena! Hai capito la dolce Dafne…
Avete caratterizzato Dafne e Riccardo in modo completamente differente dal nostro, la cara e dolce malata terminale trasformata in una bieca egoista, pronta a prendere la vita altrui per non perdere la propria. Riccardo, il gentile cuoco pronto ad aiutare o dalla battuta pronta, in un mostro trancia arti.
Devo dire che l’esperimento è riuscito: stessi personaggi, visti in maniera diversa e, nel vostro caso, direi decisamente diversa.
Ho votato per un finale speziato, in un horror che si rispetti c’è la rivincita dell’eroe a cui segue immancabilmente un guizzo malefico che lascia intendere che l’orrore non è ancora finito… vedremo cosa vi inventerete. Mi auguro che Dafne non possa compiere il suo piano diabolico e che finisca a nutrire le orde di spettri che abitano New York o, magari, il gruppo sparuto sulla nave… vedremo, di sicuro troverete il modo di concludere alla grande. Brave, ancora una volta.
Alla prossima!
13/08/2021 at 11:01
La rivincita dell’eroe, dici? Uhm… bisogna vedere chi è l’eroe, in questa storia.
Sul finale, le idee ci sono, vedremo quando riusciremo a metterle su car… schermo!
Ciao, Kappa, grazie mille
06/08/2021 at 08:01
Ciao Bef e Talia!
Caspita, per me un colpo di scena (mai stato bravo a capire i colpevoli, nonostante tutti gli Agatha Christie che ho letto). Forse perché altrove Dafne è più dolce…
Bellissimo, penso ad un finale amaro, anche se non credo vincerà.
Ciao!
13/08/2021 at 10:59
Sarà che la Dafne rassegnata e remissiva non ci piaceva XD
Speriamo di riuscire a scrivere un finale degno e in tempi non troppo protratti.
Ciao e grazie
05/08/2021 at 23:46
Voto speziato!
Ok, la scena è tremenda, la verità sconvolgente, la situazione disperata… ma… CI HO AZZECCATO! Ho riconosciuto Dafne in mezzo agli incappucciati, ho pensato che il rituale potesse servire a ridarle una vita in cambio di un’altra e ho anche azzeccato il momento giusto in cui questo sarebbe avvenuto. Pepperepè! 😀
Tornando seri, l’unica speranza per Giacomo, si chiama Francesca… anche se…
Mi aspetto un finale col botto 🙂
Ciao 🙂
13/08/2021 at 10:58
Da un lato è positivo, il fatto che tu abbia indovinato: dicono che in narrativa i colpi di scena non debbano mai spuntare dal nulla, ma essere sempre preceduti da indizi e accenni che li rendano coerenti. Dall’altro, spero che gli indizi non fossero troppo evidenti e che l’aver indovinato non ti abbia tolto tutto il piacere del “rovescio di Dafne” 🙂
Sull’ultima speranza, chissà!
Ciao e grazie
22/07/2021 at 00:04
E’ sempre un piacere leggervi.
Ciao B&T
Mah… spero che Giacomo non riesca a giocare la partita finale… e sono proprio curiosa di scoprire il perchè.
Alla prossima,
Ilaria
05/08/2021 at 22:27
Personalmente avrei lasciato a Giacomo almeno la soddisfazione di giocare e vincere, ma non gliel’avete concesso e allora niente!
Sono curiosa di sapere cosa pensi della tua/nostra Dafne 😉
Ciao, Ilaria, e grazie
16/07/2021 at 17:06
Bef, Talia,
Meno horror questo capitolo, ma è servito per mettere le basi per quello che verrà.
Scrittura ineccepibile, come sempre.
E grazie a voi ora so cos’è un taglio carrè ?
Ciao, a presto!
05/08/2021 at 22:24
Pensa che stavo per scrivere “caschetto” biondo platino ma mi sono detta che faceva poco professionista del capello XD
la volata finale (speriamo) sarà horror horror. speriamo che vi piaccia, e scusate il ritardo
14/07/2021 at 14:33
Ciao! Non so perché esattamente, ho votato per “vinca”. Forse perché da vincitore me lo immagino più interessante anche per i cattivi? Povera Francesca, chissà che fine farà messa in disparte per Dafne. Bene fino a qui, segnalo solo “d’altra parte, la sorte continua a essere dalla sua parte. “: avrei eliminato il secondo “parte” per non fare ripetizioni.
15/07/2021 at 13:56
Il “del resto” che diventa “d’altra parte”‘ è una mia brillante modifica dell’ultimo minuto… come volevasi dimostrare XD
Tu dici che scelgono vittime fortunate al gioco per i loro sacrifici? Chissà.
Ciao, e grazie mille 🙂
14/07/2021 at 14:05
Mmmm, scelta difficile…
Ciao Bef e Talia!
Il mondo della nave vede intrecciarsi situazioni di varia natura, che prendete in considerazione e interrompete con bravura; direi che non partecipa, sperando sia per un motivo leggero, anche se Francesca … Ma qui c’è terrore, rosa, giallo … siete la summa dei sei personaggi :))). Secondo me è il segno di una storia ben scritta, brave as usual!
Ciao!!
15/07/2021 at 13:57
Serviva una pausa nell’orrore, sperando che il finale sia in crescendo 🙂
Thanks a lot, as usual!
13/07/2021 at 23:14
Ci lasci scegliere per il prefinale cosa farà Marco. Beh, stavolta sono cattivello e dico che non potrà partecipare!
Questo capitolo mi ha messo molta curiosità addosso 🙂
Ciao 🙂
15/07/2021 at 13:59
Ma Marco chi è? 😉
Sulla partecipazione o meno alla finale c’è ancora un po’ id indecisione, quel che è sicuro al momento, è che nessuno coglia vederlo perdere.
Ciao e grazie
13/07/2021 at 20:37
Ciao a tutte e due.
Ora sono curiosa e non vedo l’ora che arrivino le 4 per sapere cosa deve dire Francesca a Giacomo e anche se ci riuscirà… ho un brutto presentimento.
Capitolo fluido, che accompagna verso il finale, manca poco, cosa vi inventerete? Non lo so, ma vorrei che Giacomo vincesse, magari per regalare un’altra vacanza a sé e a Dafne.
Brave, come sempre.
Alla prossima!
15/07/2021 at 14:00
Non sono sicura che il lieto fine romantico sia adatto al genere… ma non spoilero nulla ahahah
Ciao, cara, e grazie
06/07/2021 at 07:15
Lo contatta, ma…
Ciao Bef e Talia!
La banalità del male, il tranquillo lavoro di smembramento gestito con professionalità. Dialoghi sordidi tra persone convinte, che si permettono ironie su cadaveri presenti e papabili. Agghiacciante, come deve essere. Brave, le penne sono puntuali e sensibili nel rendere normale la spietatezza dei due.
Ciao e buona giornata.
07/07/2021 at 16:12
Ma non so nemmeno se siano spietati, sono fanatici di quelli veri, sì, insomma di quelli di fantasia, ma veri, cioè, no, non veri, però… vabbè, ci siamo capiti XD
Grazie, e buona giornata a te 🙂
02/07/2021 at 10:23
Riesce a contattarlo, ma… Non deve per forza morire però :D! Ciao, ben fatto anche questo capitolo. Nonostante non ami il genere horror (fosse un film non riuscirei a seguire), devo dire che è il racconto meglio costruito di quelli che seguo con gli stessi personaggi. Molto riuscita, benché vomitevole, l’ambientazione e efficace il dialogo tra i due macellai. Al prossimo, ciao!
02/07/2021 at 15:08
La sorte di Francesca è nelle vostre mani (sempre meglio che in quelle di Riccardo XD)
Grazie mille del bel commento, in questo momento abbiamo davvero poco tempo e spazio da dedicare alla costruzione del racconto, ma per fortuna avevamo elaborato dall’inizio un background dettagliato e una scaletta abbastanza chiara, così sappiamo dove vogliamo andare a parare con una certa dose di sicurezza. E per i dettagli sul come arrivarci, la parola ai lettori/votanti 🙂
Ciao e grazie,
Bef
01/07/2021 at 22:36
Riesce a contattarlo ma… perché i “ma” ci stanno bene in questa storia.
È un’impressione mia o quei due finiranno per accoltellarsi alla fine della traversata? Posto che ci arrivino… inizio ad avere diversi dubbi. Ok, so che è un classico nel genere horror, ma vorrei vedere qualcosa di diverso dalla mattanza finale!
Ciao 🙂
02/07/2021 at 15:04
Bé, dai, in fondo per ora i morti non sono stati tanti.
Non ti prometto un finale in cui tutti vissero felici e contenti, ma speriamo che la fine della storia possa sorprendervi 🙂
Grazie dell’assiduità,
bef
01/07/2021 at 15:34
Ciao, ragazze.
A quanto pare, il cameriere è dormo proprio come me ?
Bel pezzo di horror truculento. Corpi fatti a pezzi e infilati in sacchi biodegradabili, in modo che non inquinino troppo il mare in cui finiranno, senza battere ciglio. Il telo sporco di resti più o meno coagulati di interiora piegato come un lenzuolo dalle mani esperte di chi pare proprio abituato al lavoro sporco. Bene, mi piace. Chissà che fine farà Fancy, forse la stessa della mia Francesca, chi lo sa; intanto, non facciamole avvisare Giacomo, il perché lo lascio a voi.
Alla prossima!
01/07/2021 at 15:35
Il cameriere è scemo! Proprio quanto me e il mio correttore sull’iPhone!!
02/07/2021 at 15:02
Non sai quanto sia contenta che tu abbia colto il dettaglio dei sacchetti biodegradabili: una setta agli ordini di un santone che abita in un atollo sperduto e incontaminato deve per forza avere scrupoli ecologisti ^^
Vedremo che succederà a Francesca, e anche agli altri.
Ciao, Keziarica, e grazie <3
01/07/2021 at 15:15
Ecco il capitolo 7.
Scusate i tempi quasi biblici di pubblicazione, ma è un periodo complicato e compresso, troppe cose che si accavallano. Pian pianino, però, anche la nostra nave arriverà in porto, non ci sono dubbi 🙂
B. & T.
24/06/2021 at 23:51
Ciao Bef e Talia!
Vista la mia assenza delle ultime settimane ho ripreso il racconto dall’inizio, scoprendo la 5 e la 6. Intanto ho ritrovato la bella scrittura e l’abilità di gestire i diversi “set“ sulla, nave, e la curiosità che ne consegue. Complimenti per il lavoro; la figura del tristo Riccardo è veramente inquietante. Voto per la cabina, locale anonimo dove magari si saprà di più sulla setta.
Ciao ad entrambe!
01/07/2021 at 15:23
La tua assenza è stata comunque più breve della tendenza al ritardo cronico del nostro racconto 🙂
La cabina era in minoranza, ma credo che prima della fine si ripasserà anche da lì. Almeno una sbirciatina dall’oblò, mal che vada.
Ciao e grazie a te
22/06/2021 at 16:18
Ciao Bef, Talia,
Bello il modo in cui questo capitolo scivola da Giacomo, a Riccardo allo sciamano.
si inizia a delineare la natura di questa magia oscura…
Il rovescio della medaglia è che più spiegate, meno potete far leva sulla paura dell’ignoto. Sono sicuro la gestirete bene.
Ciao,
a presto!
01/07/2021 at 15:21
Christian, hai ragione, però essendo un giallo ci siamo dette che il mistero era meno fondamentale. E abbiamo ancora un paio di cosucce da svelare che speriamo vi lasceranno sorpresi. (Speriamo anche di riuscire a svelarle prima di Natale, che con i tempi che abbiamo ultimamente non è sicuro o_o)
Ciao e grazie, Mr Line
11/06/2021 at 23:36
Ciao B&T
che vi devo dire? Il capitolo è notevole. Mi è piaciuto dall’inizio alla fine.
C’è una parte romantica e c’è la parte spietata dove Riccardo ammette di aver compiuto atti ignobili. Questa è stata una sorpresa, come tutto il resto.
Ciao alla prossima,
Ilaria
01/07/2021 at 15:18
Ciao Ila,
questo capitolo è molto meno romantico, anche se… parla d’amore 😉
Speriamo ti piaccia lo stesso, e nonostante il ritardo mostruoso con cui lo postiamo.
Alla prossima
11/06/2021 at 19:20
Vorrei la cella frigorifera ma voto la sala da torneo perché ho l’impressione che lì al poker sta per succedere qualcosa.
Adoro come seminate le varie “molliche di pane” per farci capire cosa sta succedendo.
Dafne, pur essendo comparsa poco, anche qui è molto graziosa 🙂
Ciao 🙂
01/07/2021 at 15:17
Alla fine ha vinto la cella, ma il torneo è ancora in corso, ripasseremo anche da lì, prima o poi.
Ciao red, grazie e scusa tanto per le lunghissime lungaggini nella pubblicazione degli episodi ^^
11/06/2021 at 19:00
Diciamo cella frigorifera, che sicuramente si presta a belle sorprese. Mi chiedo cosa combinerà Riccardo nei prossimi capitoli. bravissime 🙂
01/07/2021 at 15:16
Riccardo lavora, zelante e indefesso XD
Ciao, Fenderman, grazie del commento e della pazienza.
11/06/2021 at 17:16
Eccolo lì, lo chef!
Ciao, ragazze.
È davvero divertente vedere come ognuno di noi interpreta i personaggi, e ritrovarsi a pensare (almeno a me succede) ma quello o questo lo ha fatto il mio personaggio o quello di un altro autore, ma io sono rimbambita e non so se capita anche a voi. Comunque è una bella esperienza.
E così il caro Onorati è un seguace assassino della setta o di quel che è, interessante risvolto, quindi Michan potrebbe non essere morto, ma… chissà. Per questo e per altri motivi, vorrei tornare alla cella frigorifera, voglio saperne di più.
Ben scritto il dialogo tra Giacomo e Dafne che, in qualsiasi posto si trovi, fa strage di cuori 🙂
Brave, come sempre.
Alla prossima!
14/06/2021 at 14:13
Sarà che la povera Dafne parte con un tale DNA di personaggio sfortunato e infelice che vogliamo tutti concederle un po’ di gioia? XD
Ciao, Kappa, grazie come sempre
11/06/2021 at 16:07
Ciao, dico la sala del torneo. Bello e scritto bene come sempre, complimenti. Mi sembra sia costruito bene il racconto finora. La parte più bella quella in cui Dafne parla del taglio di capelli come metafora. Al prossimo, ciao.
14/06/2021 at 14:12
Quella della metafora “da parrucchiera” è stata un’illuminazione dell’ultimo minuto, sono contenta abbia il suo effetto 😉
Ciao, Tinarica, grazie
11/06/2021 at 14:12
Hai capito il Riccardo, lo vedo bene in mezzo alla sala, a fare chissà cosa, ma vedi tu. .
Dalla morte la vita, dall’ultimo respiro il respiro eterno, dalle ombre effimere la luce senza fine…. Devo dire che il programmino non è male: adesso ci devi stupire! Provaci dai!? Ciao
14/06/2021 at 14:11
Noi lo speriamo, di riuscire a stupire un po’ con l’evolversi del racconto, quanto meno è nostra ferma intenzione provarci 🙂
Grazie, a presto
08/06/2021 at 13:21
Ciao Bef, ciao Talia,
Io sono claustrofobico, e l’idea di essere avvolto nel cellophane con il naso fuori per far durare il più a lungo l’agonia è davvero terrorizzante.
Interessante il fatto che a Charles abbiano preso un piede e non la mano… Apre qualche ipotesi.
Ciao, a presto ?
10/06/2021 at 17:12
Sì, direi che è una morte davvero orribile. Ma non è colpa nostra, è il genere che lo vuole XD
Ciao, vedremo se le tue ipotesi e le nostre vanno nella stessa direzione.
A presto
31/05/2021 at 11:34
Bunongiorno a voi e buona settimana.
Sono già due le vittime di questa setta misteriosa, mi chiedo se ce ne sarà una terza. Intanto si tesse il rapporto tra Giacomo e Daphne. Bello il dialogo tra i due, efficace e realistico. Ho votato per saper come si evolverà. Alla prossima.
10/06/2021 at 17:10
Il numero delle vittime dipenderà da questo gruppo di strani sadici, e forse anche dai lettori 😉
Speriamo che il prosieguo continui a sembrarti convincente.
ciao e grazie
30/05/2021 at 16:26
Rieccomi, Bef and Talia. Ho votato per Giacomo e Dafne.
Piuttosto terrificante, il capitolo, il fatto che prendano un pezzo diverso da ogni vittima mi fa venire il dubbio che vogliano fare una sorta di Frankenstein, anche se, a conti fatti, dovrebbe essere un Frankenstein disossato, visto che le varie ossicina le usano per i ciondoli, un Frankie mollaccione e invertebrato ?
Mi è piaciuta la caratterizzazione di Chip attraverso i pensieri e le analogie che utilizza per elaborare la realtà che sta vivendo.
Brave!
Ciao, vi auguro un’ottima domenica
10/06/2021 at 17:03
Adesso mi immagino questo mostrone disossato che si trascina mollemente nei meandri della nave, che impressione! XD
Ciao, piccolo Erri
29/05/2021 at 15:23
Giacomo e Dafne, anche se forse è la scelta meno horror. E io mi impressiono facilmente, anche grazie alla vostra bravura. Ho apprezzato anche il fatto che abbiate dato spazio al poker, cosa che non vedo molto negli altri racconti della serie. Mi piacerebbe c’entrasse in qualche modo questo tema del gioco di carte con l’horror in questo caso. Al prossimo, ciao!
10/06/2021 at 17:01
Il prossimo capitolo dovrebbe essere meno spaventoso 🙂
Ciao, e scusa per la lentezza tanto nelle pubblicazioni che nelle risposte, è un periodo un po’ così
A presto
29/05/2021 at 09:34
Anche io vorrei vedere chi sono questi avvolgitori di bozzoli pensanti…
Andiamo da stanarli! Brave B&T ciao. ???
10/06/2021 at 17:00
O si staneranno da soli?
presto la risposta.
Ciao e grazie
29/05/2021 at 00:17
Andiamo a vedere i fabbricatori di ciondoli!
Uhm…
Ciao 🙂
10/06/2021 at 16:59
Credo che vedremo sia i fabbricatori di ciondoli che Dafne e Giacomo, così accontentiamo il 50/50
Grazie 🙂
29/05/2021 at 00:17
Ciao B&T
La scena di Michan e Chip imprigionati nel cellophane mi è piaciuta. Sì è vero, mi ha ricordato Dexter ma non importa anche perché siete state molto brave e nominare la serie tv attraverso i pensieri di Chip. Una sola fessura per poter respirare… rende l’idea della situazione allucinante in cui si trovano i due malcapitati.
Ho scelto i fabbricatori di ciondoli perché sono curiosa di saperne di più.
Ciao ciao
Ilaria
01/06/2021 at 09:38
Sì Dexter era un po’ per ironizzare sulla situazione da horror e un po’ per caratterizzare il background culturale del personaggio, perché il Chip si era visto poco e non sappiamo quanto tempo, e fiato, gli resti 😉
Stranamente il flirt Giacomo-Dafne sembra attrarre l’interesse più dei sadici “gioiellieri”, vedremo chi la spunterà per il prossimo capitolo 🙂
Ciao, Ilaria, a presto.
Bef
28/05/2021 at 20:37
Ciao, ragazze.
Io voglio conoscere meglio la vostra Dafne, perciò voto l’opzione che la coinvolge insieme a Giacomo.
Certo che mette ansia la storia del cellophane, perché mai li avranno avvolti? Quindi a Chip hanno mozzato un piede e a Michan una mano… giusto?! Per fare altri ciondoli forse. Chissà. Lo vedremo leggendo; intanto, brave, ottimo lavoro di ricerca anche sul poker, io non ci capisco molto, andrò a studiare, che mi conviene!
Complimenti, bel capitolo.
Alla prossima!
01/06/2021 at 09:35
Ahahah, no, di ricerca sul poker pochissimo, anzi, sono abbastanza sicura che nel capitolo ci sia almeno una grossa imprecisione che un conoscitore dei tornei rimarcherebbe sicuramente, ma facciamo un po’ di scena XD
Il cellophane ha un suo perché, speriamo di far tornare tutti i conti, alla fine 🙂
Ciao e grazie,
Bef
19/05/2021 at 22:42
Ciao Bef/Talia,
questo capito è un crescendo di ansia.
Ho votato per l’attrazione, e spero sia qualcosa che vada ad accrescere ancora di più il senso di disagio ho provato leggendo.
Vorrei poter fare una critica costruttiva, ma l’attenzione ai dettagli è maniacale come al solito.
Brave,
a presto.
24/05/2021 at 19:02
Fare attenzione ai dettagli è più facile quando si decide e si rilegge in due, ma poi scappa sempre qualcosa lo stesso.
Mi sa che quest’attrazione s’ha da fare, e ce la faremo entrare.
Grazie, Christian, e scusa del ritardo astronomico nella risposta.
16/05/2021 at 12:58
Ciao Bef e Talia!
L’atmosfera si fa sempre meno rassicurante, l’aria è malsana. Le descrizioni rendono bene questa deriva: l’odore acre del disinfettante, il bruciore, il sudore di Giacomo al computer, l’indolenzimento. Disagio crescente. Ben fatto fin qui!
Scelgo l’attrazione perché sono curioso di vedere come la inserite.
Ciao a presto!
24/05/2021 at 18:59
Sono curiosa anch’io XD
Grazie dell’apprezzamento, adesso proviamo a rendere il tutto plausibile e temibile fino alla fine.
Grazie (salutami lo yeti)
15/05/2021 at 17:03
Sono in ansia per Francesca, la fotografa ma anche per il biondino. Su questa nave accadono cose misteriose e terribili. Il povero Giacomo è così preoccupato che riesce a farsi paura da solo. Insomma avete fatto paura anche a me. Brave, davvero un buon lavoro. Ciao ragazze e alla prossima.
Dimenticavo ho votato confidenze
24/05/2021 at 18:57
Fare paura anche a te, e agli altri lettori, è un po’ un dovere, avendo scelto il genere horror, noi ci si prova 🙂
Grazie, Anna, e a presto
15/05/2021 at 00:29
Ciao B&T,
Molto angosciante e misterioso, questo capitolo ha reso bene l’idea dell’ansia di Giacomo quando crede di essere “osservato”. Una sensazione e una situazione non proprio piacevoli.
Credo che per Giacomo sia arrivato il momento delle confidenze.
Buon weekend
Ilaria
24/05/2021 at 18:56
Ciao Ilaria,
sì, il nostro origliante adesso si sente a sua volta spiato. Paure infondate? Chissà.
Grazie e a presto.
14/05/2021 at 15:48
Ciao, ragazze.
Mi avete fatto venire un po’ d’ansia nel tragitto fino alla cabina di Giacomo, mi sono venute in mente diverse situazioni in cui, non trovandomi proprio a mio agio, la sera, di ritorno a casa, mi sono affrettata a infilare le chiavi nella toppa senza riuscire ad aprire alla prima… non c’era nessuno, almeno spero, in agguato, ma il solo pensiero che potesse esserci accelerava il battito cardiaco. Dunque le falangi servono a mettersi a catalizzare energia vitale, incastonati come cristalli in spirali di rame, ne ho visto qualcuno quand’ero alla ricerca di tutorial per ingabbiare una pietra di avventurina burattata 😉 almeno, io ho pensato a quello.
Avete fatto un buon lavoro, la scrittura è fluida e i concetti chiari. Ora non resta che capire che sta succedendo a bordo di questa strana nave e ci metterei dentro l’attrazione, ci sta sempre bene e potrebbe creare legami di… sangue 😉
Alla prossima!
24/05/2021 at 18:54
Sì, sembra che l’attrazione attragga anche l’interesse dei volenterosi lettori 🙂
Ne abbiamo guardate diverse anche noi di immagini di pietre e simili incastonati nel rame, non te lo nascondo 😉
Per il sangue… vedremo.
A presto
14/05/2021 at 15:35
Ciao! Molto ben scritto, complimenti. La parte per me più angosciante è il corridoio da attraversare: mi sono rivista in situazioni del genere dove un’ansia irrazionale e immotivata ti fa trasalire a ogni sciocchezza. Al prossimo, sospettosa la fotografa…
24/05/2021 at 18:52
Sì, l’autosuggestione è il miglior catalizzatore di paure che ci sia e il nostro Giacomo comincia a navigarci in pieno.
Grazie, Tinarica e scusa della risposta tardiva, siamo un po’ incasinate in questo periodo 🙂
14/05/2021 at 15:34
Un’attrazione nascente!
Questo capitolo è stato molto interessante: spiega qualcosa ma non tutto e qualcosa si muove nell’ombra. Hai il mio completo interesse 🙂
Ciao 🙂
24/05/2021 at 18:50
Ciao Red Dragon, scusa del ritardo nella risposta,
sì, cerchiamo di svelare qualcosa e lasciare il mistero comunque denso. Insomma, ci proviamo.
Speriamo di conservare il tuo interesse anche nel prosieguo 🙂
Grazie e a presto.
07/05/2021 at 09:38
Ciao Bef/Talia,
bella la scena della tortura. Mi ha trasmesso quello che un horror dovrebbe trasmettere.
La parte dell’amputazione della mano ha dato un taglio cinematografico al tutto: lo stacco su un’altra scena proprio nel momento clou, come per lasciar intendere che quello che viene dopo è anche peggio… Brividi.
Mi ha lasciato perplesso la risposta della compagna di Michan che si apre subito con un ragazzo praticamente sconosciuto, ma immagino che per farci stare tutto nel limite dei caratteri sia stato necessario andare dritti al sodo.
Non vedo l’ora di sapere come mai su questa nave vengono praticati riti del genere…
Ciao,
a presto
08/05/2021 at 18:15
Ciao Christian, anche tu come Keziarica parli di amputazione della mano, ma non è scritto da nessuna parte… 😉
la perplessità sulla franchezza della ragazza l’avevo avuta anch’io, scrivendo quel pezzo, ma mi sono risposta che di gente che parla senza pudori delle proprie cose con il primo venuto ce n’è tanto, questa è anche ferita nell’orgoglio, diciamo che sia esplosa naturalmente (aiutata dai caratteri limitati XD)
Ciao e grazie
02/05/2021 at 16:31
Origliando…
La paura di Michan è palpabile, merito delle scene che avete saputo “mostrare” molto bene, permettendo al lettore di immedesimarsi.
Ciao Bef and Talia, alla prossima.
03/05/2021 at 17:54
Anna, accidenti, è proprio il periodo dei ritorni su TI, che piacere 🙂
Chissà, forse ci toccherà davvero cercare una porta chiusa dietro cui origliare.
Grazie di averci letto e commentato,
Befana P.
01/05/2021 at 22:58
Ciao Bef e Talia!
Impressionante la scena della tortura, asciutta ma ben efficace. Dialoghi inquietanti tra i torturatori. Mi piace il montaggio dell’episodio, e le ipotesi che nascono dall’atteggiamento dello staff, piccoli particolari per un’atmosfera che lentamente sifa sinistra. Voto per il passeggero.
Ho un dubbio sulla frase “Si sente come un neonato a cui la mamma stia cambiando il pannolino”: “sta” è più colloquiale, ma forse è giusto il congiuntivo. Non sono sicuro.
Ciao!!
02/05/2021 at 09:58
Ciao Minollo,
credo proprio che abbia ragione tu: quel congiuntivo è bruttino, ed è tutta colpa mia perché Talia l’aveva scritta all’indicativo e sono stata io a volerlo modificare. Ogni tanto la maestrina acida che è in me prende il sopravvento e toppa! XD
Sono contenta che apprezzi: ci piaceva l’idea di due verità parallele, ciò che sa il lettore, ciò che sanno i personaggi 🙂
Grazie mille e alla prossima
Bef
01/05/2021 at 17:01
D’istinto ho votato per origliare…
Avete reso bene la scena della tortura, il sapore di ferro, l’odore dei capelli bruciati, mi piace quando si coinvolgono più sensi, danno tridimensionalità al racconto.
02/05/2021 at 10:01
Già, e per fortuna nessuno di noi sa cosa si provi davvero a esssere tramortiti, legati al freddo e torturati, così nessuno può dire che la nostra versione non è realista ;D
Ciao Zeta,
Vado a leggere il tuo nuovo capitolo
Bef
30/04/2021 at 23:18
Origliando dietro una porta chiusa.
Povero Michan…
Ciao 🙂
PS: credo di aver riconosciuto uno degli invasati, ma non ne ho la certezza…
01/05/2021 at 07:24
Ciao Red Dragon,
Può darsi tu abbia riconosciuto almeno un tizio tra i torturati, chissà se hai indovinato… Sicuramente nri prossimi capitoli potrai scoprirlo.
Grazie per il commento.
Talia
30/04/2021 at 22:29
Ciao B&T
Ma povero Michan! Mi ha fatto tanta pena immaginarlo sopra un tavolo da tortura in mezzo ai quei malati di mente sanguinari! Come farà a giocare a poker, adesso? 😉
Voto i bisbigli dietro la porta.
Che i nostri cari personaggi facciano parte di una setta satanica?
Non vedo l’ora di scoprirlo.
A presto,
Ilaria
01/05/2021 at 07:22
Ciao Ilaria_Si,
Grazie del commento e chissà se la tua ipotesi su questo capitolo non sia corretta. Nei prossimi capitoli sazieremo tutta la tua curiosità.
Comunque Michan non viene torturato su un tavolo ma seduto per terra, peccato non ti sia arrivato questo dettaglio. Ma è un dettaglio, ecco, niente cambia sulla sostanza del racconto.
Talia
05/05/2021 at 19:39
Uh ?
Chissà perché il mio cervello ha cancellato “sta a terra” e si è focalizzato sulla “superficie metallica e fredda” immaginando, appunto, un tavolo operatorio!
Il dettaglio mi è sfuggito ? ma forse perché sto cercando ancora di capire che tipo di pavimentazione possa essere, fatta nel modo descritto.
Ciao e grazie per la delucidazione,
Ilaria
30/04/2021 at 20:42
Sembrerebbe di avere a che fare con una setta sanguinaria, ma un po’ ingenua. La preparazione della vittima un tantino raffazzonata, un taglio dei capelli non perfettamente riuscito, un botta inutile che crea difficoltà… . Che fine farà il nostro filosofo? Mi incuriosisce la misteriosa voce femminile che Michan sente prima d’essere torturato.
01/05/2021 at 07:20
Ciao anna genna,
Siamo contente di averti ispirato la curiosità di scoprire altri dettagli della storia. Nei prossimi capitoli riuscirai a scoprire se le tue intenzioni sono corrette.
Grazie del commento.
Talia
30/04/2021 at 17:00
Ciao, ragazze.
Mi piacerebbe sapere di più sul ciondolo dal racconto di un altro passeggero. Sono sincera, in alcuni tratti, la tortura mi ha fatto sorridere: ” L’hai rasato male, senti che puzza di capelli bruciati!”, ma in altri mi ha fatto accapponare la pelle. Non riesco a capire cosa diavolo stiano combinando questi personaggi, forse devono sacrificare passeggeri per evitare una catastrofe marina o magari sono solo pazzi furiosi che si divertono a mutilare anziani giocatori di poker… chissà? Lo scopriremo a breve, immagino. 🙂
Se posso fare un appunto, direi che il taglio della mano avrebbe richiesto un’altra incursione nel punto di vista di Michan. Mi spiego: sente il sangue in bocca, il gusto metallico. Sente il freddo del pavimento su cui appoggia e il dolore lancinante per il colpo alla testa, l’intorpidimento e poi, al taglio della mano, il momento più terribile, vi siete limitate a un: “dolore, sangue, dolore.” Io avrei indugiato di più su questo punto, ma è una mia idea. 😉
Ben resi i dialoghi con i due energumeni dello staff e anche la personalità da giocatore superstizioso di Giacomo. Avanti così, sono curiosa di sapere che diavolo è quel ciondolo!
Alla prossima!
01/05/2021 at 07:18
Ciao keziarica,
Non è facile descrivere delle torture, soprattutto se non si ha esperienza in tal senso XD, e non volevamo affatto risultare comiche. Comunque potresti anche essere abbastanza vicina a Intuire gli scopi di questi personaggi… Chissà… Nei prossimi episodi potrai scoprire se hai indovinato.
Talia
30/04/2021 at 10:44
Ciao Bef e Talia, mi impressionano molto le torture… Complimenti per la reazione suscitata, quindi. Spero di reggere l’horror perché il racconto mi interessa e mi è piaciuto anche il dettaglio dell’inglese dei due tizi. Io avrei cercato in rete, ma qui mi sembra più interessante capire di più da un personaggio.
01/05/2021 at 07:15
Ciao tinarica,
Siamo contente di aver creato la giusta atmosfera per farti rabbrividire. Adesso la storia comincia a prendere la sua piega horror ma vedrai che se continui a seguirla non te ne pentirai.
Talia
19/04/2021 at 12:57
Ciao Bef/Tania,
molto bello il modo in cui hai usato i personaggi del progetto: non solo li hai contestualizzati, ma anche sfruttati per l’intreccio. Dubito di riuscire a fare qualcosa di meglio.
Mi lascia invece perplesso la scelta delle tre opzioni… forse per te rappresentano tre strade ben distinte, ma, almeno dal mio punto di vista, sembrano scelte molto simili tra loro.
Ciao,
a presto
22/04/2021 at 16:15
Sai che progettando questo capitolo ci siamo proprio dette che la “tua” fotografa” sembrava pensata apposta per l’idea della nostra trama, invece che un personaggio imposto? A volte il caso fa proprio le cose per bene 🙂
Sulle tre opzioni, hai ragione: riguardano tutte una stessa situazione, dall’una all’altra cambieranno solo i dettagli e il punto di vista, ma la situazione non cambierà più di tanto. Dici che abbiamo giocato con il “braccino corto”? Non era cosciente, ma forse sì. cercheremo di rischiare di più con il prossimo episodio.
Ciao, collega e grazie 🙂
18/04/2021 at 20:04
Rieccomi, Bef di Bef and Talia. Ho votato, a essere onesto qualche giorno fa, “Urla e ustioni”.
Invidio la capacità di Giacomo di leggere dentro le persone e manipolarle: Francesca, da ostile, diventa una chiacchierona ?
Ciao a Bef e anche a Talia, auguro a entrambe un’ottima settimana
21/04/2021 at 19:07
Sinceramente, nonostante l’esiguità dello spazio/caratteri a disposizione, credevamo si capisse che Giacomo ha la fortuna di toccare un tasto caro a Francesca, che adora i talismani etnici e sulla nave fa un lavoro che l’annoia (le ha anche offerto una mancia, a voler essere prosaici). Se quel che emana dal testo è invece che lui è un abile oratore/manipolatore, abbiamo toppato di brutto, ahinoi.
Vabbè, tirèmm inànz, come dicono a Calcutta 😀
Ciao e grazie, Erri
17/04/2021 at 16:13
Mi piace l’idea del dito, la superstizione, funziona tutto. Fuoco e fiamme come direbbero nel corvo, quindi direi urla ed ustioni…
23/04/2021 at 15:12
Ciao Grabriele Zeta,
siamo contente che tutto funzioni a dovere, ti aspettiamo al prossimo capitolo “orrorifico” 🙂
talia
17/04/2021 at 14:10
Ciao Bef and Talia!
Scelgo la scarificazione, che è una parola per me nuova, e di cui vi ringrazio. L’incubo, l’amuleto, l’elemento etnico, superstizione… tutti elementi che alzano i giri del motore. Tutto ben confezionato, complimenti.
Ciao!
23/04/2021 at 15:08
Ciao Minollo, grazie per il “tutto ben confezionato”, ne siamo contente. Ci stiamo divertendo ,molto a costruire questa storia e spero che sia di effetto sui lettori.
Talia
16/04/2021 at 23:55
Urla ed ustioni: bisogna andare in crescendo 😉
Non ho ancora inquadrato bene tutti i personaggi… ma c’è tempo 😉
Ciao 🙂
21/04/2021 at 19:02
Speriamo che non muoiano tutti prima che tu li abbia inquadrati, che con gli horror non si sa mai XD
Grazie Red, che ci leggi anche se il genere non ti garba
23/04/2021 at 15:11
ciao RedDragon,
certo che c’è tempo, anzi noi abbiamo proprio scelto di creare un climax che sale lentamente, quindi avrai tutto il tempo di abituarti ai protagonisti.
Talia
16/04/2021 at 21:35
Ciao Bef, ciao Talia.
Un bel capitolo. mi è piaciuto soprattutto per la questione sulla superstizione. Attendevo che qualcuno l’affrontasse, siete proprio capitate “a fagiolo”.
Da amante dell’horror scelgo suppliche e scarificazioni … una roba leggera 🙂
Attendo il prossimo, buona serata.
Ilaria
21/04/2021 at 18:59
Eh sì,
piacevano anche a me le scarificazioni, ma non vanno per la maggiore, a quanto pare.
Ciao, Ilaria, e grazie
16/04/2021 at 17:52
Ho votato la prima opzione, mi è sembrata, per modo di dire, la meno terrificante.
Il nostro Giacomo è superstizioso come sono spesso i giocatori d’azzardo. Anche questo è un bel capitolo; bello il dialogo con la fotografa e la scomparsa del filosofo… Cosa nasconde?
Ciao a tutte e due.
19/04/2021 at 11:20
Già, che nasconderà il filosofo volatilizzato?
Grazie del commento,
ciao.
16/04/2021 at 17:08
Complimenti, ben scritto. Mi è piaciuto in particolare il dialogo con la fotografa e anche l’elemento di superstizione. Voto ustioni, non so perché ma le vedo bene in una nave.
19/04/2021 at 10:58
Forse non dovrei svelarlo, ma le ustioni sono l’opzione preferita della mia socia.
Grazie, Tinarica, ciao.
Bef
16/04/2021 at 14:34
Ciao
Azzeccato introdurre l’elemento “superstizione”che può portare a comportamenti talvolta irrazionali.
Capitolo riuscito.
Brave
Urla ecc…
19/04/2021 at 10:57
Io di superstizioni non ne ho nessuna, sono proprio una cosa lontanissima da me, ma nella narrativa mi sono sempre piaciute, forse per tutte le implicazioni possibili, forse per l’atmosfera magica, chissà. Vedremo dove ci porteranno questa volta 🙂
Grazie di lettura, commento e apprezzamenti.
Un saluto,
Bef
16/04/2021 at 12:03
Bene, mi sembra che il racconto parta col piede giusto e sembra destinato a “orribili” traguardi.
Se un solo dito può impedire il sonno cosa succederà quando cominceremo a trovare interi corpi?
Bene, buon lavoro ciao vada per gemiti e sangue
19/04/2021 at 10:54
Ma li troveremo questi cadaveri? O loro troveranno noi? O nessuno troverà più nulla? O…
Va bene, la smetto.
Grazie mille di lettura e commento,
alla prossima orribile tappa, spero 🙂
Bef
16/04/2021 at 12:02
Ciao, ragazze
Bella l’idea di mettere in campo i feticci, ottimo il cliffhanger a fine episodio… dov’era Michan mentre la compagna affascinante era al tavolo e Francesca lo aspettava per il corso veloce? State mettendo curiosità. Mi è piaciuto anche il passaggio dagli avvenimenti della sera prima al sogno, di solito di fa il contrario, ma trovo originale e ben pensata la vostra scelta. Non sono convinta del verbo dare per il corso, io avrei usato il fare, ma è una mia opinione.
Io scelgo gemiti e sangue, se dev’essere un horror serve partire con la paura.
Alla prossima!
19/04/2021 at 10:53
Mi sa che hai ragione: pensavo che visto che si danno lezioni, si potessero dare anche i corsi; invece pare si tengano. La cosa era sfuggita anche alla socia, quindi fingiamo che sia un errore di linguaggio della fotografa: è esperta di animali e di feticci, ma non una grande oratrice (tanto i personaggi non possono ribellarsi: rifiliamogli le nostre magagne XD)
Ciao, Keziarica, e grazie
Bef
14/04/2021 at 00:16
Bef e Talia, una delle due credo di conoscerla 🙂 è un piacere rileggerti, anche a quattro mani!
Solo un piccolo dettaglio avrei cambiato di questo bel capitolo: “(quando era appassionato di scommesse sportive lo frequentava spesso)” avrei trovato un modo diverso per dirlo, tipo che frequentava l’equivalente della nostra snai vicino allo stadio, ma è una mera questione di gusti.
Voto un flash che ci porti nel terrore…
14/04/2021 at 09:40
Gab! Ma che meraviglia, il più bel « a volte ritornano » che potessi sperare 🙂
Sulla frase ti do sicuramente ragione, data la nostra grande familiarità con le scommesse sportive XD credo che intendessimo che andava allo stadio a seguire le partite su cui aveva scommesso, ma probabilmente sarebbe stato molto più sensato fare riferimento alla sala scommesse, sì.
Il terrore non posso garantirlo, ma il flash sta per arrivare, venerdì il secondo capitolo.
Ciao, Zeta (l’ultima volta che ho scritto questo saluto, nessuno aveva mai sentito parlare del covid, un’altro mondo! 😉 )
12/04/2021 at 17:06
Vediamo i tre ragazzi!
Ciao Bef and Talia!
Vedo dalla presentazione che siete effettivamente in due, come la congiunzione suggerisce, quindi ben trovate!
Giacomo mi ricorda le deduzioni di Sherlock Holmes che lasciavano di stucco il dottor Watson; molto determinato e sicuro di dimostrare il fatto suo alla mamma. Trovo il tutto davvero ben scritto, complimenti.
Ciao!
13/04/2021 at 19:13
Sì, Giacomo sembra uno molto sicuro di sé, forse troppo?
Grazie della lettura e del commento, speriamo che ti piaccia anche il proseguo 🙂
Ciao.
10/04/2021 at 17:54
Buonasera,
mi piace molto l’idea di cimentarsi in questo gioco.
Bello il vostro incipit, precise e interessanti le descrizioni.
Lo steward è molto credibile, ne ho visti di simili in ogni circostanza.
Ora aspetto d’aver paura. Brave, alla prossima
11/04/2021 at 14:44
Anche noi abbiamo voglia di far paura, ma cerchiamo di far durare la suspense 🙂
Grazie della lettura e benvenuta “a bordo”!
Bef
08/04/2021 at 17:16
Questo primo capitolo mi è piaciuto, il protagonista è presentato bene e caratterizzato molto attraverso i suoi pensieri, mentre l’ambiente della nave e gli altri personaggi sono ben delineati. Sono curioso di scoprire in che modo l’horror entrerà in questo racconto, intanto voto per il flash della macchina fotografica. A presto!
08/04/2021 at 17:30
Ciao Lorenzo,
Grazie per il commento. L’horror arriverà, ma bisogna un po’ preparare l’atmosfera, creare la giusta suspence. Abbiamo deciso di non lanciare il lettore subito in mezzo al terrore. Per quanto riguarda il flash della macchina forografica, credo che sarai accontentato, visto che in molti lo hanno richiesto. Ti aspetto per la seconda puntata.
Talia
07/04/2021 at 18:14
In questo inizio vi siete prese il vostro tempo per introdurre per bene solo un personaggio e l’ambientazione, cosa che ho apprezzato molto. Per adesso non c’è traccia dell’horror, quindi sono molto curioso di vedere come ci si arriverà e in cosa consisterà. Nel frattempo ho votato per i tre ragazzi, ma sono in minoranza!
08/04/2021 at 17:27
Ciao Dapiz,
Questo è più che altro un capitolo introduttivo all’ambientazione che prepara la storia, l’horror arriverà! Credo che vincerà lo scatto fotografico, ma stai sicuro che ritroveremo più avanti i tre ragazzi. Seguici e vedrai che cosa accadrà loro.
Talia
04/04/2021 at 20:46
Ciao Bef e Talia
Atmosfera ben descritta, credibile.
Abbiamo fatto conoscenza di Giacomo…
Conosciamo l’uomo col codino…
06/04/2021 at 11:55
Ciao Louise,
credo che sarà la macchina fotografica a spuntarla, ma ci sarà modo di tornare sull’uomo al codino, nel corso dei capitoli, non ci sono dubbi (è uno dei personaggi obbligatori dell’esperimento di scrittura XD)
Grazie mille della lettura e del commento,
ciao, Bef.
03/04/2021 at 09:08
Ciao, ragazze!
La cosa bella di questo esperimento è scoprire come gli altri autori vedono i personaggi in comune. Trovo stimolante scrivere così e mi aspetto di imparare anche qualcosa, che non guasta mai.
Vi siete calate bene nella personalità di Giacomo, ora mi aspetto che lo facciate tremare al cospetto di un terrore cieco.
Alla prossima!
06/04/2021 at 11:53
O di un terrore che ci vede benissimo! XD
Ciao, K, grazie a te per averci imbarcato 🙂
03/04/2021 at 00:31
Il flash di una macchina fotografica, così lo aggangio agli altri personaggi nelle altre storie 🙂
Ciao! Di solito non seguo gli horror ma questo è un esperimento fatto con altri autori, quindi faccio un’eccezione e vediamo dove mi porta 🙂
Ciao 🙂
PS: BUONA PASQUA!
06/04/2021 at 11:52
Ciao Red,
abbiamo in mente un horror abbastanza classico nel genere, speriamo tu possa apprezzarne la lettura anche se non nelle tue corde.
grazie del commento e del voto 🙂
03/04/2021 at 00:03
Ciao Bef, ciao Talia.
Voi siete l’esperimento di un esperimento. Niente male, direi. E’ sempre bello conoscere qualcuno con le stesse passioni e ritrovarsi ,poi, a scrivere insieme.
Fa bene, è molto creativo.
Scelgo il flash d’una macchina fotografica.
Al prossimo capitolo.
Ilaria
06/04/2021 at 11:51
Ciao Ilaria,
sì, ormai ci siamo cascate già tre o quattro volte a “inventare storie” insieme e ci siamo sempre divertite, cercheremo di farlo anche stavolta, sperando che si divertano anche gli altri 🙂
Grazie, collega di crociera 🙂
02/04/2021 at 21:42
Bef, Talia,
ho letto più volte questo capitolo. Ogni frase è densa di significati e se siete riuscite a rendere così tanto in un unico capito, con i prossimi 9 mi aspetto grandi cose.
Penso che una nave da crociera sia un ottimo crogiolo per un horror, con i suoi corridoi claustrofobici e il senso di agorafobia del mare aperto.
Davvero interessante.
A presto.
06/04/2021 at 11:48
Ciao Christian,
speriamo anche noi che questa nave nell’oceano diventi la cornice di una storia spaventosa d’effetto, faremo del nostro meglio.
Grazie del supporto, collega di esperimento 🙂
02/04/2021 at 18:41
Voto macchina fotografica perché sto seguendo i vari incipit di questo interessante esperimento di scrittura e qui sento la mancanza appunto di una fotografia. Ciao Bef and Talia, complimenti per questa avventura a più autori, l’episodio qui narrato è scorrevole e perciò seguo volentieri e con curiosità il racconto oltre che il progetto nel complesso. Al prossimo.
03/04/2021 at 17:09
Ciao Tinarica,
sì, credo che per ovvie ragioni la fotografa sembri la soluzione più evidente.
Speriamo che il seguito possa piacerti 🙂