SEI PERSONAGGI IN CERCA DI… UNIVERSI LONTANI

Dove eravamo rimasti?

Ed eccoci, un bel po' in ritardo, all'ultima portata di questo lungo e pesante banchetto. Cosa gradite, per chiudere? Guarda, io sono tra quelli che pensano che il finale debba essere dolce. Magari non una cassata, che mi stucca, ma un cannolo… perché no? (71%)

“Ma… sono io! Io spacco le nuvole!”

«… Se entrate lì dentro, le vostre menti saranno perse in chissà quale dimensione…».
Michan, sospeso tra le mani di Dafne, agitò braccia e gambe: «È per questo… mia splendida visione, che dobbiamo entrarci solo noi due».
«Noi?», sussurrarono tutte le labbra della donna con rumore d’onda sulla battigia.
«Noi».
Dafne arrossì e una raffica di flash illuminò il successivo, tenero bacio tra il piccolo, vecchio filosofo e l’erudita, matura parrucchiera.
«Come facciamo?», domandò lei dopo alcuni istanti di silenzio.
«Tuffiamoci».
Dafne si strinse al petto il vecchio e saltò tra i flutti urlanti prima che io avessi il tempo di pronunciare un “non”, figuriamoci il successivo “mi sembra una buona idea”!
Quando ancora erano in volo, Michan cominciò a emettere dei suoni acuti, come dei latrati, a cui i flutti parvero rispondere: un’onda alta e bugnata di teste urlanti andò incontro ai due in caduta libera, li catturò, li sostenne sulla cresta schiumante. Michan ululava a sua volta ondeggiando il capo. La mimesi funzionava: era un flutto non diverso né più strano degli altri flutti di quello che pareva un mare di anime d’acqua salata.
Non so come Michan ci fosse riuscito, anzi, non ho idea di come riuscisse ogni volta a adeguarsi alla situazione, immagino che quella saputella di Dafne mi avrebbe potuto spiegare che, grazie ai suoi studi, il filosofo era in grado di prevedere blà, e bla, e blabllbloblà, fatto sta che il vecchio comunicava con i flutti, perché l’onda che li portava, dopo un’iniziale incertezza, prese a muoversi con decisione verso il buc’onirico.
Ben presto furono troppo lontani per distinguerli a occhio nudo. Frugai a lungo nella tasca etabetica in cerca dei binocoli, quando li trovai i due erano già giunti alla meta; i binocoli schermarono la luce abbacinante del buc’onirico ed evidenziarono due figure al centro dell’anomalia variopinta: una snella e slanciata teneva al petto una figurina piccola e tozza.
Ho ricordi confusi di ciò che avvenne dopo: talvolta rivedo un valzer di mille copie di coppie di Dafne & Michan che ballando volteggiano e a ogni volteggio si avvolgono intorno ai corpi i colori del buc’onirico, scoprendo una striscia di cielo stellato. Talaltra ricordo perfettamente Dafne rimpicciolire e fondersi con Michan in una pallina multicolore che attira verso di sé gli angoli del buc’onirico fino a ingoiarlo ed esplodere. Nel ricordo più pazzesco, vedo le tante bocche sciamare dalla testa di Dafne in tutte le direzioni tirandosi dietro dei corpi eterei e spettrali. Veloci, divorano il buc’onirico e ogni morso successivo rende più reali le membra dapprima evanescenti, e infine il buco non c’è più, ci sono solo tante Dafne che si precipitano verso Michan, e lui le mangia tutte, una dietro l’altra, per poi emettere un ruttino e detonare in un’esplosione pirotecnica.
Quali di questi ricordi è reale? Penso tutti e tre, e tutti gli altri che per penuria di caratteri non posso raccontarvi.
Di certo il buc’onirico esplose, o semplicemente sparì, o si trasformò in una gassobalena di Kepler-22 e scomparve tra le onde in tuffo avvitato, scegliete voi.
Tutti i ricordi, però, sono concordi nel rievocare un fagottino tenuto a galla dai flutti. Una creatura, un… boh… un cucciolo in mutazione continua: ora un neonato, quindi un piccolo di ukemeli, poi una scimmietta.
Qualunque cosa fosse, il cefalotaxis, privo dell’attrazione onirica del buco, aveva virato, per cui ce ne stavamo allontanando.
Riccardo mi si fece accanto, sotto l’ascella teneva una Francesca dritta e rigida come una tavola da surf il cui display facciale, anziché i soliti lineamenti, mostrava un “C:\” bianco su fondo nero. L’orango mi vide perplesso e spiegò:
«Riavviata in safe mode, domine, stava tournando loca». Balzò in piedi sul surf-rancesca e ne attivò i repulsori: «Recovero yo the… la niña».
In pochi secondi raggiunsero il fagotto, Francesca lo raccolse e tornarono sopra di noi, ma senza atterrare.
«Mucho bordello, ha fatto, mea Fancy», mi disse Riccardo, «Se la buscano, la resettano. Necesìta go away».
In braccio alla metallica, ora c’era una piccola androide, che si voltò a guardarmi.
Due sguardi che conoscevo.
«Adiòs!», mi salutò Riccardo agitando una mano.
La più bizzarra versione della natività che abbia attraversato questo e altri universi, sparì così all’orizzonte.

Il resto, lo sapete: negli oniroversi si è creato un mito sul cuoco pirata e le sue belle, i tre mutanti che si muovono inafferrabili tra i mari onirici. Depredano turisti, talvolta li massacrano, ma solo quelli che hanno una polizza di resurrezione e solo per olografare emozioni autentiche o gli elaborati manicaretti che lo chef appronta con le vittime più gustose.
In pochi, però, sanno che sono proprio i poteri adeguisti della figlia adottiva a permettere alla stramba famiglia di saltare in libertà tra differenti piani di realtà.
Eppure lo spiegava lei stessa, nella prefazione all’antologia di racconti che ha pubblicato, in cui narra qualcuna delle sue tante vite.
L’hanno letta in dodici.

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222 Commenti

  • Capitolo 10)

    La nostra crociera onirica si conclude col botto, e un po’ mi ha sorpreso come hai giostrato il protagonista, che poi nulla ha avuto a che fare con il resto della storia. Egli, come noi, non è stato altri che uno spettatore delle folli vicende. Spunto affascinate e ben giostrato. Complimenti!
    Sono felice di aver avuto la possibilità di leggere questa storia.

    Trovi l’ultimo capitolo sempre su Youtube dalle 18:
    https://youtu.be/2U1zxoY7nR0

    Alla prossima!

  • Capitolo 9)

    Deliziosamente magnifico, specie la disperazione del (tuo) personaggio, o no? Aspetta… che succede?
    Mi a parecchio divertito questo capitolo (come del resto gli altri), mettendomi estrema curiosità sulla scelta finale (scelte divertentissime, senza perdere mai il tono della storia.)

    Ancora i miei complimenti.

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/Yyz_bgzkUTs
    Alla prossima (e Ultima)!

  • Capitolo 8)

    Colpo di scena che ci sta tutto, e mi hai colpito davvero impreparato. Hai gestito bene la scelta narrativa: personalmente non mi sarei aspettato la sua presenza, dopo quanto avevi rivelato sui meccanismi andati in palla. Ma ci sarà suppongo una spiegazione negli ultimi due capitoli. La motivazione è chiara, vediamo se regge! 😀

    Trovi la lettura sempre su Youtube:
    https://youtu.be/hLqgt0DvJUc
    Alla prossima!

  • Capitolo 7)

    Brillante proseguo, inserendo qualche simpatico gadget futuristico. Ho notato che Dafne ha preso più spazio in questi ultimi capitoli, risaltando parecchio. Il nostro protagonista, invece, è stato abbastanza passivo per buon parte della storia, ma essedo tutto filtrato dai suoi occhi, non si avverte troppo questa cosa.

    Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
    https://youtu.be/6SvsQAYDBjk

    Alla prossima!

  • Capitolo 1)

    Alcuni preziosi lettori hanno fatto il tuo nome.
    Hanno scelto la tua storia.
    E quindi? Sono venuto a scoprire questo “old” Incipit.

    E che bella (difficile) e divertentissima scoperta!

    Ho iniziato un progetto su Youtube, con l’intento di far conoscere a un pubblico più ampio (si spera) alcune delle storie più belle presenti su The Incipit. Non avendo mai trattato le tue storie, non so se ho il permesso di continuare con il tuo racconto, e ti prego di farmelo sapere!
    Trovi la lettura su Youtube:
    https://youtu.be/csgerSPbXFA

    Sperando di aver fatto una cosa gradita, spero di poter leggere il prossimo!
    Ciao!

  • Beh dai, Manzoni stimò venticinque lettori… Direi che dodici non è affatto male.
    Ciao Erri, che viaggione che ci hai fatto fare.
    Una miriade di citazioni, un ritmo frenetico e un sacco di personaggi che sembravano fare a gara per chi avesse più personalità.
    Il finale è, inevitabilmente, un mindf**k (posso scriverlo? Vabbeh l’ho già scritto) e mette fine al tuo racconto in modo magistrale, come mette fine al nostro esperimento.
    Come ti ho scritto più volte, penso che questo sia il tuo genere.
    Buon proseguimento e a risentirci! O rileggerci ?

  • Tutti salvi grazie al coraggio dei nostri Dafne e Michan! Sono molto contenta di questo finale, hai unito tutti i mondi e lasciato intendere che … chissà ! Magari in futuro, in un altro multiverso, una storia nuova potrebbe ancora nascere. Lascia molta speranza e spazio all’immaginazione anche se quella che hai sapientemente usato è talmente vasta che sembra difficile, per me, avere la visione di un altro breve e nuovo racconto basato proprio sul proseguo di questo ?
    Ciao Erri, esperimento riuscito alla grande ??

    Ilaria

  • Ciao, Erri!
    Con il tuo finale si chiude l’intero progetto, è stata un’esperienza positiva, che ha messo a confronto molte idee e ci ha arricchiti un po’, almeno per me è stato così 🙂
    Il finale è degno di tutto il racconto, le trovate sono sempre all’altezza e lasciano con un sorriso chi le legge. Mi sono divertita molto a vedere che combinavi con i nostri sei personaggi, ognuno ha dato loro un’anima, ma i tuoi, per forza di cose (sia per il genere, sia perché sei Erri Porta), sono quelli che hanno subito più trasformazioni, che esulano di più dallo standard delle personalità attribuibili a un personaggio d’invenzione. Molto bravo, ma non c’è proprio bisogno che te lo dica. Che aggiungere? Si potrebbe festeggiare la conclusione dell’esperimento con l’ingaggio del piccolo Michan e le sue detonazioni pirotecniche… o no? 🙂
    Non resta che augurarti una fantastica nuova stagione, con la speranza che tu abbia voglia di tornare con un nuovo racconto, io sono qui pronta a seguire la storia.

    Alla prossima!

    • Buonasera, Keziarica! Grazie delle belle parole e dei tanti complimenti!
      Eh, già, arrivo buon ultimo, nonostante pensassi che due settimane tra un capitolo e l’altro fossero troppe. Un bradipo morto è più vitale di me ?
      E nonostante la mia innata accidia mi sono divertito a dare vita ai miei personaggi. E a leggere tutte le nostre storie, che a ben vedere raccontavano, a me è assolutamente chiaro, sei possibili linee oniroversali delle quasi infinite che i nostri sei personaggi potevano seguire ?
      Grazie un sacco di tutto, ci vediamo presto

    • Buongiorno, fenderman. Ma grazie a te per avermi commentato, riservandomi complimenti che sarei contento di meritare solo per un decimo 😀
      Se la storia ti ha fatto sorridere, io sono contento 😉
      Non so quando tornerò, anche l’attuale “esperimento” è nato in modo piuttosto estemporaneo, quindi non sono in grado di fare previsioni. Se quando tornerò tu ci sarai ancora, sarò davvero contento!
      Ciao, ci vediamo presto

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