La fame
La luce illumina bene la stanza e me che siedo sul letto, sono molto concentrata in quello che faccio.
Vestirmi e truccarmi è il preludio al piacere che mi aspetta e lo faccio con calma: mi godo la morbida sensazione delle calze che vestono le mie gambe e le mani che le guidano in alto, sistemano la banda di pizzo sulle mie cosce calde e lasciano già un gusto di sensuali carezze su di loro; osservo il mio seno e i suoi capezzoli turgidi che vengono mascherati poco dal vestito sottile che indosso.
In ultimo vesto lentamente le labbra del mio rossetto, mi perdo nel fissarle attentamente e a osservare il modo in cui scorre morbido quel rosso su di loro. La mia mente vede già i momenti in cui quella bocca lascerà il segno su un corpo, sulla tela che dipingerò quella sera.
Prendo una piccola borsetta e alcune cose utili, sento il ticchettio dei tacchi che riempie il silenzio di quel lungo corridoio che mi porta sull’uscio di casa.
Anche stanotte mi perderò nei miei labirinti trascinando qualcuno con me in maniera inesorabile. Mentre cammino verso il luogo dell’incontro immagino questa scena vista da fuori e penso che manca davvero solo una sigaretta accesa da portare in maniera avida alla mia bocca, ma io non fumo e alla mia bocca avvicino solo cose che sanno di carne viva e che posso sentir fremere al contatto con le mie labbra.
Lo vedo sotto la luce di un lampione solitario, rende tutta l’atmosfera molto noir ma da lontano, con lo sguardo abbassato, i capelli un po’ arruffati e la camicia bianca e magistralmente sistemata spicca in mezzo a tutto quel nero.
Al rumore dei mie passi alza lo sguardo e si sistema, è più alto di me e mi guarda con fare indagatore, quasi a valutare la mia bellezza. Temo che con quello sguardo così possa già percepire la mia voglia che sta divampando in maniera esponenziale, io ho gli occhi che fissano il suo collo che si disegna dal colletto aperto e precisamente stirato, vedo i brividi che disegnano una linea frastagliata quasi impercettibile che si oppone alle linee dritte e geometriche della camicia.
Io l’ho spogliato già, tra un passo e l’altro mentre venivo verso lui, conosco già il corpo che non si disegna definito sotto quel cotone chiaro, sono già corsa lungo le braccia magre e le mani dalle dita lunghe che ora nel buio stanno accarezzando piano il profilo del mio mento. Quelle mani, mentre venivo da lui, sono già passate oltre i miei vestiti fino al mio sesso e ne hanno toccato l’umidità palese, si sono riparate al caldo delle mie cosce facendo aumentare tutto l’ardore che mi porto sempre dentro.
Quelle labbra hanno già marchiato ogni lembo della mia pelle mentre mi vestivo piano come adesso fanno con gli angoli della bocca, con i lobi delle mie orecchie e con la parte del collo che lì si attacca.
Quando sono arrivata ero affamata di qualcosa che nella fantasia di quei giorni era già entrato mille e più volte in me portandomi in territori di piacere che difficilmente riuscivo a descrivere se non con gemiti sommessi.
Avevo già immaginato il suo profumo nel mio naso ed era stata la fragranza inebriante che quella stessa notte mi aveva portato su quei passi e sotto il lampione. Adesso la sentivo forte, l’avevo intorno e sapeva di un piacere che faceva fremere il mio corpo a ogni suo piccolo tocco. Eravamo ancora sotto quella luce e io ero completamente avvinta, stretta in una morsa fatta dal suo corpo di carne che si era avvicinato pericolosamente al mio e le fantasie che mi accompagnavano che mi avevano immobilizzato fra le sue braccia.
Quando cercai di muovere un braccio verso di lui mi prese il polso con un gesto repentino e sicuro e lo porto dietro la mia schiena facendola inarcare leggermente, aveva la mano a contatto con il mio sedere e mi guardava ancora fisso. L’eccitazione aveva preso il sopravvento e gli consegnai anche l’altro polso, lui mi baciò avidamente e sentii la carne della sua lingua entrare in me in maniera violenta, le mani spinte ancora un po’ di più sul mio sedere e il mio corpo flesso spostato verso il suo.
Quando si staccò da me non lasciò la presa dei miei polsi, mi disse con un mezzo sorriso sulle labbra che potevo essere davvero pericolosa con quelle mani. Alludeva sicuramente ai miei modi di fare un po’ rudi e ai miei giochi che spesso comportavano contatti fisici un po’ violenti. Ma a me piaceva giocare e anche lui provava un piccolo piacere perverso ad assecondarmi in mezzo agli altri e poi prendersi le sue rivincite nella solitudine di quelle notti.
Mi tirò nuovamente a sé ma invece di baciarmi mi disse -stai davvero giocando sporco stasera-
Mi osservò tutta.
Pensai che m’avesse già visto nuda come io avevo fatto con lui…
A cosa allude con quel "stai davvero giocando sporco stasera"?
- All'eccitazione palese di lei (50%)
- Al rossetto (17%)
- Al vestito (33%)

15/03/2022 at 17:08
Il postino.
Molto bella complimenti.
08/03/2022 at 00:51
Capitolo 9)
Ehi!
Il capitolo è un viaggio onirico, si può dire. Mi è piaciuto lo stile che hai voluto adottare per questa parte della storia. Forse, un po’ breve rispetto al resto? Oppure è l’impostazione del capitolo che lo fa sembrare così corto?
Certi capitoli hanno la propria lunghezza, questo lo capisco. 😉
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=HYCH2MFZNi0
Alla prossima!
07/01/2022 at 17:15
Arrivo molto tardi a questa serie.
In Questo genere di racconti è piuttosto facile finire nel banale, quasi nella noia del già visto. Ma tu non cadi mai nel tranello, la tua scrittura è asciutta e pulita e ricorda le pennellate di un pittore capace. Mi è piaciuto molto questo primo episodio dove quasi riuscivo a sentire il suono accattivante dei tacchi alti della protagonista.
Alla prossima lettura.
Ciao
25/12/2021 at 07:31
Ehi!
Per ora non ho molto altro da aggiungere a quanto già detto 🙂
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/O-YrkLLAIRE
Alla prossima!
Buon Natale! 😉
25/12/2021 at 00:33
CONTINUA COSI!! La storia sta prendendo una bella piega! XDXD
24/12/2021 at 01:01
Ed eccomi qui: raggiunta!
Cercherò di stare al passo, d’ora in poi 😀
Voglio vedere sin dove vuoi arrivare con la storia, quindi non mi sbilancio in considerazioni per ora.
L’unica cosa che posso notare è il rischio della ripetitività in questo genere di storie. Potresti osare con qualche metafora o simbolo per consentire al lettore di viaggiare con le immagini 🙂
Ovviamente, prendi il mio consiglio per quello che è: il parere di un tizio qualsiasi! 🙂
Alla prossima!
24/12/2021 at 01:01
Il capitolo lo trovi sempre su Youtube:
https://youtu.be/WFnERnRnbtE
Alla prossima!
22/12/2021 at 22:34
Capitolo 6°
Conto di raggiungerti per domani!
Il capitolo lo trovi sempre su youtube:
https://youtu.be/yBfW1-teEys
A domani!
22/12/2021 at 01:02
Capitolo 5°!
Continuano le avventure osé della nostra protagonista 😀
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://www.youtube.com/watch?v=sjxTBP6Hv4M
Ho trovato questo capitolo un po’ giù di tono, rispetto agli altri. Non so bene per quale motivo, ma ho avuto questa impressione…
Alla prossima!
20/12/2021 at 22:55
Capitolo 4°
Mi avvicino, un passo dopo l’altro!
Trovi la lettura su Youtube:
https://youtu.be/T4YlxjyFWgI
18/12/2021 at 00:54
Capitolo 3.
Doppio capitolo a sto giro. Magari riesco a recuperarti per il finale 😉
Lo stile è interessante, l’utilizzo dei termini accattivante. Voglio vedere sin dove hai osato spingerti 😉
Trovi la lettura del capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/fiFMoJWK4B4
Alla prossima!
15/12/2021 at 10:58
Volevo recuperare la storia da un po’, ma sono riuscito solo adesso.
Non so se riuscirò a mettermi in pari per la conclusione 🙁
Nel frattempo, ero un po’ raffreddato, ma trovi la lettura del primo capitolo su Youtube:
https://youtu.be/QQCQe_9AoKM
Alla prossima!
15/12/2021 at 11:46
Questa cosa che li leggi è fenomenale!!
Anche se così noterai tutti gli errori di trama che purtroppo ci sono anche perchè è stata scritta molto a singhiozzi la storia, in ogni caso mi fa molto piacere
20/09/2021 at 00:01
Scusami Per_vin_ca, ho sbagliato a scrivere il nome nel commento precedente!!!
20/09/2021 at 00:00
Ciao Fra_S, aspettavo il continuo da un bel po’! Mi piace moltissimo il tuo modo di scrivere, riesci a gestire l’eors in modo incredibile. Mi è piaciuto come hai usato il temporale anche durante l’incontro, un equilibrio perfetto. Ho votato che lei sparisce nella pioggia. Al prossimo capitolo, spero molto presto! 😀
20/09/2021 at 09:14
Grazie mille ♥️ Ho temporeggiato tanto perché davvero non riuscivo a continuare in un modo che mi piacesse ma spero di essere più attiva da oggi in poi.
08/06/2021 at 20:13
Ciao! ho scelto “Il rossetto”, ma sono in minoranza.
Motivo la mia scelta: tutta la scena mi è sembrata, come hai detto tu, un noir. Mi è quasi parso di sentire la musica jazz in sottofondo mentre vedevo la scena in bianco e nero, con solo le tonalità forti presenti: grigio, bianco, soprattutto il rosso.
Adoro i capitoli colorati, mi sembra quasi come se vedessi la musica (è una mia idea un po’ difficile da rendere, lo so), e il tuo mi è piaciuto molto soprattutto per queste sensazioni.
Il rosso del rossetto, quindi, era una scelta obbligata.
Al prossimo capitolo!
08/06/2021 at 12:57
“…l’eros si fa largo…” Sorry per il correttore automatico
08/06/2021 at 12:55
Ciao, tu sì, davvero esplicita ma simpatica in un genere difficile da gestire. Io ho scelto una strada leggermente diversa dove l’eroe di fa largo a spallate tra le convenzioni e i sentimenti c He spesso hanno il sopravvento, ti seguo naturalmente ho votato l’eccitazione di lei… Ciao
25/05/2021 at 19:17
Allude al vestito.
Attendo il seguito! Un saluto 🙂
25/05/2021 at 14:22
Dovevi intitolare questa storia: “Diario di una porcella”.
Scritta molto, molto bene comunque, ho scelto: all’eccitazione palese di lei! ?
25/05/2021 at 17:33
Le cose esplicite, soprattutto se scritte, non sono così sensuali come le parole che lasciano immaginare un po’.
Potrebbe essere il sottotitolo non detto, comunque grazie 😀
25/05/2021 at 17:57
Secondo me sono sensuali anche le cose esplicite, logicamente se scritte nella giusta maniera!
Ottimo lavoro comunque, continua così!