La forza del mondo

Dove eravamo rimasti?

Una volta fuori vede Suo padre e suo fratello che stanno affrontando dei mostri sconosciuti (83%)

Fuga dal caos

Ombre blu che correvano lungo la cinta muraria del castello e che, nel loro incedere, mutavano forma di continuo, espandendosi, accorciandosi, schiacciandosi e ripiegandosi su se stesse, assumendo mostruose forme di ghigni di denti appuntiti e sorrisi beffardi.
Nel cortile vi erano suo padre, suo fratello e mastro Elrik, circondati dai guerrieri e maghi e dai loro allievi, tutti accorsi nel cortile e a loro volta circondati da ombre che andavano assumendo forme mostruose.
Un garzone e una servetta tremavano nascosti dietro una grossa balla di fieno, mentre tutti gli altri tra scudieri, popolani, fabbri, muratori, erano stati messi al sicuro nelle possenti mura di Castel Tamriel.
«Rorik!» la voce terrorizzata di  donna Alessa fu come un rintocco di campana che destò il ragazzino dalla folle trance in cui quella strana visione lo aveva mandato, solo che non era una visione, né una scorsa nell’abisso, era qualcosa che stava succedendo lì, nel mondo materiale, in quel preciso istante.
Un’ombra terminò la sua solidificazione in un essere umanoide nero come il petrolio, alto e con corna grosse e appuntite sulla testa, con pupille blu scuro e un ghigno che scopriva feroci denti aguzzi; si staccò dal muro con un balzo e piombò proprio sul terzetto protetto da tutti gli altri guerrieri.

«In formazione!» urlò Gregor.
Di fianco a lui, Matthew Tamriel scattò come un serpente a sonagli e con una velocissima spazzata tranciò in due a mezz’aria il mostro.
Dalla cinta muraria altre ombre crearono demoni e mostruose creature che saltarono addosso ai guerrieri.
Fu il caos.
Nel frattempo Donna Alessa era corsa verso Rorik. Lo cinse con le braccia e lo strinse a sé, mentre nel cortile era iniziata una brutale battaglia tra umani e mostri venuti chissà da dove per chissà quale motivo.
Rorik non riusciva a capire il perché di quella situazione e nemmeno sua madre che lo prese per mano e corse dentro.
«Dove mi porti Mamma! Devo combattere, devo stare al fianco di Papà e Matthew!» 
«Dobbiamo andarcene! Non puoi rimanere qui, devi salvarti!»
«Nooo!»

Donna Alessa trascinò di peso Rorik urlante verso il piano terra.
«Scapperemo dalle fogne!» disse.
Ma arrivati giù si trovarono di fronte al macabro spettacolo dei corpi maciullati dei garzoni e delle servette, un ammasso sanguinolento di carne trinciata; nessuno di quei poveri ragazzi era riuscito a difendersi.
In piedi, di fronte a quell’ammasso, vi era una spaventosa creatura nera con lunghi artigli, che li guardò con un ghigno malefico per poi scagliarsi contro di loro.
Qualcosa si attivò nel cervello di Rorik.
Un secondo prima che la creatura azzannasse il bel volto di Donna Alessa, Rorik fuori controllo urlò: «muori!» e dal suo corpo uscì una saetta di energia blu che scompose il mostro in un fitto pulviscolo fatto di migliaia di minuscole particelle blu che si dispersero nell’aria per poi scomparire.
Donna Alessa guardò suo figlio con occhi sgranati dalla paura.
«Come hai fatto?» gli domandò.
«Non lo so, Mamma.»
«Dobbiamo andare!»
Donna strinse forte il polso di Rorik e lo portò con sé verso i sotterranei, mentre dal cortile esterno arrivavano il clangore delle spade e urla di guerra, rabbia, sofferenza.
«No! Mamma! Non posso lasciare soli Papà e Matthew!» urlava Rorik.
Giunti davanti al portone del sotterranei, Donna si volto verso il figlio, in lacrime, e sottovoce gli disse: «Ora non urlare, dobbiamo uscire di qui, tuo padre e tuo fratello sono abili guerrieri e hanno un esercito e mastro Elrik a difenderli, tu sei ancora piccolo e se andassi lì quei mostri ti ucciderebbero subito, e io sono una donna e non riuscirei a combatterli, piccolo mio, è quello che tuo padre vorrebbe…» 
Donna Alessa aprì il portone ed entrò nei bui sotterranei. Staccò una torcia accesa dal supporto sul muro e illuminò davanti a loro.
Ombre tutt’intorno si raggrupparono al centro della stanza e formarono un gigantesco troll dal volto butterato e zanne lunghe e ricurve che a ogni piccolo movimento facciale gli laceravano il mento incrostato di sangue nero.
Rorik prese sua madre per mano e aprì velocemente la porta alle loro spalle, spingendovi oltre sua madre e oltrepassandola un secondo prima che il troll si fiondasse addosso a entrambi.
«Nasconditi!» urlò in faccia a sua madre una volta che furono davanti all’uscita del cortile esterno, poi corse fuori, determinato ad affiancare suo padre e suo fratello in battaglia.
Sentiva un fuoco pervadergli l’anima.
«Torna qua Rorik!» urlò Donna, ma suo figlio aveva già varcato il cancello.

Sotto il sole cocente, in un campo di allenamento di sabbia e sangue, Rorik vide lo spettacolo più grandioso della sua vita: suo padre e suo fratello, spalla a spalla nel centro della mischia, respingevano e affettavano mostri aberranti con i loro spadoni da guerra.
Elrik vicino a loro lanciava fasci energici che polverizzavano i mostri al solo contatto.
Poi una voce rombante come un tuono fermò tutti, umani e mostri: «adesso basta!»
 

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20 Commenti

    • Ciao, grazie per il feedback positivo. L’idea alla base di questa storia – e anche di quelle precedenti – è la mia assoluta certezza che esista una realtà materiale e una energetica. Perciò spiegherò al meglio delle mie possibilità e capacità queste due realtà, ovviamente in chiave fantasy.
      Al prossimo capitolo!

  • Ciao!
    La trama mi attirato subito, la trovo molto interessante e credo che ci potrai tirare fuori davvero tante cose.
    L’Incipit, molto bello, veloce, ma direi che ci stà.
    Ho votato per “affrontano dei mostri sconosciuti”; spero che troverai il tempo di dare più dettagli sui 2 mondi, anzi, spero che ci porterai ad esplorare sia il mondo di materia che quello di energia, sono veramente molto intrigato.
    Al prossimo capitolo!

    • Ciao, e grazie per il feedback. Assolutamente sì, tutto verrà spiegato nei prossimi capitoli e nel corso della storia, anche perché sono tematiche alle quali sono veramente molto legato, perciò verranno assolutamente spiegate ed esplorate a fondo.
      Al prossimo capitolo! ?

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