RATTI, ILIBUSTIERI E PREZIOSE INFORMAZIONI
Nelle segrete della roccaforte, Puerto Limón
«Jean Lafitte, Jean Lafitte, devi mollare gli ormeggi» mormorò soddisfatto il filibustiere, lisciandosi la barba con delicatezza, manco fosse stata la pelliccia di un tenero gattino.
E sollevando il mento con la tipica fierezza d’oltralpe, cavò dalle tasche un tozzo di pane raffermo. «Zéphyr, Aldebarane».
La sua voce era stata arrogante, la staffilata risoluta di un condottiero. O forse… di un uomo abituato ad essere assecondato in tutto. «Ici».
Gli occhi d’Isabella luccicarono nel fondo della cella e le labbra rosee si tesero in un sorrisetto malizioso.
«Ma che fai? Dai il tuo pane a due ratti puzzolenti?»
Jean spezzettò la pagnotta con perizia meticolosa e lanciò due tozzetti verso i sorci. «Piuttosto che mi cavino un occhio, preferisco patir la fame» spiegò pacato, ricambiando il sorriso della fanciulla. «Ma Zéphyr e Aldebarane non farebbero mai del male a un conterraneo».
«Davvero, i due sorci sono francesi? Come hai fatto a capirlo?» indagò Isabella, soffocando a stento la voglia di ridere.
«Guardali, hanno il mio stesso profilo volitivo e quel certo… je ne sais qua» esclamò il capitano, rendendo provocante ogni parola.
«Hai ragione, monsieur, è giunta l’ora di cavare gli ormeggi» lo prese in giro lei, sgranando i dolci occhi ribelli. «Rinchiuso tra queste mura stai impazzendo».
«Tranquilla, ma petite coquette, Leon dovrebbe essere qui a momenti».
I suoi occhi blu sorrisero in quelli di lei.
Jean adorava affogare in quegli abissi… grigi, o forse erano di un blu intenso e metallico? Non lo aveva mai capito, ma fin dal primo istante in cui li aveva visti, gli avevano ricordato il Mar dei Caraibi sconvolto dalla tempesta.
Stringendosi nelle spalle muscolose, il capitano si lasciò andare contro la roccia viva, accovacciandosi sui talloni.
«Ti amo, ma petite tourterelle. Non sai quanto ti amo» sospirò a fior di labbra.
Isabella gli accarezzò la cicatrice che lo deturpava, protendendosi dal petto fino al volto.
«Maledetto groviglio barbuto, pizzica» esclamò d’improvviso, ritraendosi irritata. «E ti fa assomigliare a un pirata».
«Ma dai… grazie a tuo padre lo sono davvero».
Jean allungò a propria volta la mano per sfiorarle l’ovale perfetto, ma il braccio rimase sospeso a mezz’aria, un ramo spezzato di mangrovia.
«Ma petite» rantolò furioso, fissando il vuoto di fronte a sé. «Don Pedro pagherà per tutto il male che ci ha fatto».
«Quindisci nuomini, quindi-ci uo-mo-ni…»
Una voce squillante, impastata da almeno due galloni di birra, cercava di sillabare ogni parola. Ma con scarsi risultati.
«Leon, mon ami» si ridestò il capitano, acquattandosi con un balzo nei pressi dell’uscita.
I soldati stavano ridendo come forsennati, divertiti dal concerto strampalato. Poveri ingenui.
«Quindi… quindi-nci uo-uo-rmi-ni» insisteva intanto Leon.
La guardia bestemmiò qualcosa di ben assestato e i passi del quartiermastro si attorcigliarono in un tambureggiare strascicato.
Ancora un secondo e i due uomini voltarono l’angolo. Jean vide l’alone di un lume farsi più vicino, mancava davvero poco al loro arrivo. Si accovacciò ancor di più contro la parete umida.
«Canarios, sta fermo» urlò la guardia, sbattendo Leon contro le sbarre e facendo scorrere le chiavi lungo l’anello metallico.
Ne scelse una e voltando le spalle all’ubriacone, la infilò nella serratura e aprì la cella.
Una frazione di secondo e il quartiermastro gli balzò alle spalle, rompendogli l’osso del collo.
A quel punto Jean sbucò dall’ombra e strinse il compagno in un abbraccio vigoroso. «Per mille spingarde, ce ne hai messo di tempo».
«E tu, invece, ci sei riuscito?» sibilò Leon, porgendogli un pugnale dal manico d’osso. L’unico souvenir di quella notte, l’ora maledetta in cui tutto era cominciato.
«Pardieu, ne dubitavi?» lo rimproverò il capitano, infilando il pugnale nel cinturone e afferrando le caviglie del soldato. «Dai, vieni qui».
Trascinarono il cadavere nel punto più buio della cella e il quartiermastro cominciò a scambiarsi d’abito con la guardia.
«Per le corna di Belzebù. Allora, me lo dirai prima o poi?» esclamò Leon, infilandosi la giacca. «Il satanasso, dove ha nascosto la mappa?»
Il capitano sorrise gelido e lo sfregio che gli solcava il volto si tese, rendendolo ancor più simile a un demonio. «Al convento di Santa Clara, qui a Puerto Limón».
Leon annuì pensoso, riflettendo per qualche secondo di troppo.
«Allons» gli intimò allora il capitano, artigliandogli un braccio. «La commedia non è ancora terminata».
Richiudendo le sbarre alle proprie spalle, Jean passò le chiavi al quartiermastro. «E ora, le celle dei condannati a morte. Se hanno seguito le mie istruzioni, Pablo e Aruba dovrebbero essere già nel cunicolo».
Torniamo indietro nel tempo, al giorno in cui la vita di Jean cambiò radicalmente. Da che punto di vista sarà raccontata la storia?
- Di un narratore “esterno” (75%)
- Di don Pedro, il cattivo (25%)
- Del giovane Jean Lafitte (0%)

14/09/2021 at 20:46
E brava Isabella, più brava e più viva della tua omonima eroina. Bellissima, viva, la battaglia: orribile uccidere e farsi uccidere in quel modo. Bellissimo finale carico di aspettative, sembra di rivedere un Renzo che insegue e trova la sua Lucia dopo tanto penare.
Il seguito ci sarà lo so, e sarei contento. Per adesso complimenti e un abbraccio virtuale a una bravissima “collega”.??
16/09/2021 at 12:03
Ciao, troppo gentile, ormai non ho più parole per ringraziarti!!! Be’… in effetti… credo anch’io che non riuscirò a staccarmi da Jean e Isabella, vedremo. Vedremo…
Intanto “alleggeriamo” (alleggeriamo? forse!!!) con un giallo e poi si vedrà, ma mi prenderò prima 2-3 settimane per leggere i racconti degli altri!!! Alla prossima e grazie per la “collega”!!!
14/09/2021 at 18:04
Accipicchia!
Ciao Isabella!
Superfinalone. Ecco vedo bene ora il rosa di cui scrivevi! Finale in linea con l’avventura, va veloce ed in effetti meriterebbe qualche carattere in più. Hai gestito al meglio lo spazio ed è una qualità notevole per chi scrive. Bellissime immagini, terminologia, descrizioni; una tempesta perfetta, brava!
Ci sarà forse un numero due? Non sarebbe male, anzi…
Comunque sia, splendido racconto.
Brava ancora, a presto!
14/09/2021 at 19:04
Ciao, grazie come sempre per i complimenti!!!!
Una seconda parte? E chi lo sa… forse un sequel dell’ebook con Jean e Isabella e qualche altro mistero da scoprire. Ci penserò, ma la prossima sarà un racconto giallo, di questo sono sicura, speriamo che sia all’altezza della storia appena conclusa.
Nel frattempo, però, mi prenderò qualche settimana di pausa leggendo le storie degli altri!!!
06/09/2021 at 10:14
Ciao!
Guardavo i racconti della sezione “Avventura” e sono incappata nella tua storia. Che dire? Mi piace molto, scrivi davvero bene. Ti segnalo solo una frase: “Esplose Pablo con stizzita”..
p.s. se ti va e se hai tempo, passa a dare un’occhiata al mio racconto, l’ho appena cominciato
06/09/2021 at 11:56
Ciao!!! Grazie per le tue parole e per l’errore… la distrazione è sempre in agguato!!!
Eh sì, ormai siamo alla fine della mia storia, ma manca ancora la sorpresa finale. Verrò volentieri a leggere il tuo incipit, sono curiosa. Alla prossima… e non perderti il segreto dell’Isabella!!!
31/08/2021 at 22:37
Ciao Isabella!
Anche questo momento topico della letteratura è assai piacevole, e mi associo a quanto dice Fenderman sulla tua competenza nel linguaggio piratesco. L’episodio è emozionante e i caratteri sono ben spesi. Scelgo che bisogna arrivare fin dal capitano, vediamo che incontri faranno i filibustieri sulla Isabella.
Ciao a, presto!
02/09/2021 at 12:08
Ciao!!! Sì, be’… sai una cosa? Credo che per certi racconti di “genere” la parte più bella sia proprio la ricerca che sta alla base dell’ambientazione, un’ambientazione che diventa quasi un personaggio della storia.
Alla prossima… e non perderti il segreto dell’Isabella!!!
02/09/2021 at 13:21
Nulla mi perdo!
31/08/2021 at 17:02
Ciao, bellissima descrizione di un attacco, sono colpito dalla cultura marinaresca, e dalla naturalezza che hai nel navigare in certi mari a me e a tanti suppongo ignoti. Il capitolo fila via tanto che sembra più corto del solito. Complimenti davvero; voto la cabina del capitano. E tanto per continuare il nostro gioco ti segnalo “esplose Pablo con stizzita.” ? un caro saluto e alla prossima!??
02/09/2021 at 12:08
Ciao!!! Sì, be’… Jean è diventato un buon capitano, temuto e rispettato. Per questo deve conoscere certi termini “tecnici”, e con l’aiuto di internet e di qualche lettura mirata oggi è facile trovarli. E sai una cosa divertente? Ti sarà sembrato più corto, ma questo è il brano più lungo che ho scritto!!!
Ah, per rispondere alla domanda che mi hai fatto di là. Sono stata 2 giorni in Val di Zoldo a fare un po’ di trekking “light”. Ne avevo proprio bisogno visto l’erroraccio che ho fatto!!!!
22/08/2021 at 11:38
Ciao Isabella
Ho votato per Jean. Mi è simpatico e mi aspetto da lui un colpo di scena.
Ciao
22/08/2021 at 18:11
Ciao, vediamo se riesco ad accontentarti, gli ingranaggi del mio cervellino si sono messi in moto!!!
Grazie per aver votato, alla prossima.
22/08/2021 at 08:37
Ciao Isabella!
Ho votato per Leon, di cui Jean ha dubitato. Ho buone sensazioni su di lui, magari son fuori strada…
Anche qui si riesce a vedere molto bene la scena grazie all’efficacia della tua scrittura; mi sembra tu abbia alzato il tiro da par tuo rispetto a “tutto per una canzone”, pur restando questo ben godibile. Stai toccando alcuni momenti classici delle storie di pirati con successo e alimentando la curiosità in me; anche la persona senza volto e storia, che in automatico diventa “maledetta”, ruba la scena con le sue poche parole, che sembrano venute da chissà dove. A questo punto mi chiedo se tu non stia pensando ad un seguito, perché di carne al fuoco ce n’è.
Intanto vediamoci l’arrembaggio, forse capiremo di più.
Ciao e buona domenica!!
22/08/2021 at 10:03
Wow, grazie!!! In effetti con il primo racconto era un po’ “costretta” dal genere in sé e per sé. E poi ero solo alla prima storia, non sapevo ancora cosa aspettarmi ma grazie al vostro sostegno ho spiegato le ali della fantasia.
Un seguito? Mi piacerebbe ma… è scritto nell’ebook che mi hanno pubblicato, di genere “rosa”. Sarò sincera in proposito: avendo dovuto tagliare alcuni passaggi per questioni di limiti di lunghezza, non è all’altezza del mio racconto. Prima o poi, però, potrei pensare a un sequel dell’ebook… non si sa mai. Buona domenica e alla prossima.
21/08/2021 at 18:07
Ciao Isabella, non c’è bisogno di amare il genere, la filibusta, il mare ed i pirati: il quadro che descrivi è vivo e luccicante, fatto di passaggi evocativi potenti come quello del veliero che danza sulle onde… Il capitolo mi è piaciuto moltissimo. Voto Jean, mi è simpatico. Un caro saluto, e buon fine settimana 😉
22/08/2021 at 09:55
Ciao, lo confesso: con la prima parte ho voluto fare un omaggio al Corsaro Nero di Salgari. Adoro quel suo stile “epico” che evoca mondi magici. Dove anche la tragica quotidianità dei veri pirati si riempie di fantasia. Buona domenica anche a te, alla prossima.
16/08/2021 at 14:41
Ciao Isabella
davvero interessante. Voto per il mistero perchè vorrei leggere ancora e ancora.
ciao
17/08/2021 at 12:12
Ciao!!! Eh sì, il mistero è sempre l’ingrediente migliore, vediamo cosa potrò fare per rendere ancora più misteriosa la cosa…
10/08/2021 at 16:42
Ciao Isabella!
Voto perché resti un mistero, su cui poi magari fare un’ipotesi. Le descrizioni continuano a piacermi ed a farmi vedere la scena, sembra tu le abbia vissute ?, e la materia ti piace in particolare (sono andato a cercare il contropappafico). Ramon va a colpo sicuro su Jean; lo ha riconosciuto, o c’era prima un abboccamento (e io me lo sono perso)? Comunque a Santa Clara ci torneremo presto, e mi sa che saremo in diversi!
Brava, il flashback è stato importante e ben gestito e l’azione riprende dalla prima con naturalezza. Il meglio è lì lì per arrivare…
Ciao e a presto!!
10/08/2021 at 17:59
Ciao, in effetti adoro andare a vedere le parole sul vocabolario e mandare gli altri a fare la stessa cosa!!! In effetti Ramon e il Santa Clara nascondono un segreto, ma dovrai aspettare la fine della storia per sapere cosa. A presto!!!!
10/08/2021 at 14:45
Ciao Isabella, io dico donna, una donna ci vuole.
Chissà perché il Santa Clara, a dispetto del nome, è un posto maledetto! Ma tu ce lo dici… Ce lo dici, vero?
Un salutone, e un a presto! Ciaooo??
10/08/2021 at 17:56
Ciao, non preoccuparti, nell’ultimo capitolo si chiarirà tutto o almeno in parte. Una donna? Vedremo come voteranno… ma per Jean esiste solo Isabella, anche se morta, sai come sono fatti questi pirati maledetti!!!!
29/07/2021 at 09:29
Ciao, nella vita ti devi buttare! E pensare che oggi certe dipendenze le curiamo con la psicoterapia. Meglio la psico acqua della psico baia!? questo flash back mi ha permesso di inquadrare meglio i personaggi. Voto una strana donna. In una storia di uomini ci vuole, la pretendo.? brava come sempre. Alla prossima!??
29/07/2021 at 12:10
Ciao!!! Evvai, una volta erano più spicci e crudeli, in fin dei conti i pirati erano uomini rudi… di molti fatti e poche parole. Una donna? In effetti… ma Jean ha in mente solo Isabella e gli altri tre boh, ma chi vivrà vedrà.
28/07/2021 at 20:28
Ciao Isabella!
Povero Pablo, o nuota o annega ?! Hai chiuso il flashback con un altro episodio confezionato altrettanto bene; nelle storie di pirati la vendetta è un ingrediente che non può mancare, e le motivazioni sono ben chiare. Brava, tutto è ben presentato per la parte dell’azione vera e propria; ho scelto Ramon, un fratello come lo erano Yanez e Ebu’ per Sandokan.
Ciao a presto!
29/07/2021 at 12:07
Ciao!!! Eh sì, per i pirati la vendetta è il sale della vita. Ramon… se verrà scelta questa opzione riserverà una sorpresa forse inaspettata… Vedremo, vedremo… magari è diventato un cacciatore di Yeti!!!
15/07/2021 at 22:06
Ciao Isabella, eccoci ad un classico dell’ìmmaginario piratesco… La taverna, gli ubriaconi variamente mutilati, gambe di legno e capitan uncino… nulla di nuovo? no, è tutto sfacciatamente bello, consolatorio: c’è ( c’era) una realtà dura, difficile e ci sono (c’erano) i buoni sentimenti, il coraggio e la paura. Sai restituirci queste sensazioni con lucidità, ( sento l’odore della zuppa di fagioli) e senza distrazioni. molto bello, complimenti. Non vedo refusi ma tanto io non li vedo mai! perciò voto dieci!
E, naturalmente la rissa)ciao… 🙂
16/07/2021 at 11:34
Ciao!!! Grazie un’altra volta. Sai una cosa? In qualche modo mi sto divertendo a scrivere e credo che questo si rispecchi nel risultato. E se non si è ancora capito, adoro lo stile onirico al limite della crudeltà di G.G. Marquez, quindi… che tutti i naviganti si rassegnino!!!
15/07/2021 at 14:25
Ciao Isabella!
Ti piace indugiare nelle descrizioni di gente e locali squallidi; sei efficace a sensibilizzare quanti più sensi puoi… brava! In particolare l’umanità tutta pare senza speranza. Vedremo chi si redimerà …
Voto per l’intervento di Jean e di Leon en travesti, interessati a evitar loro altri guai.
Ciao a presto!
15/07/2021 at 17:31
Ciao, in effetti… mi diverto a descrivere luoghi/persone un po’ ai limiti. Un giorno o l’altro, forse, ti dirò anche il perché, per ora goditi il viaggio!!! Ci rivediamo al “fresco” dello Yeti!!!
05/07/2021 at 09:56
Ciao Isabella. Molto forte la scena di Xavier che pesta il sangue del fratello…. Brividi! Quanta violenza e quanto sangue hanno segnato la storia dell’ uomo. Meno male che Jean non è morto, almeno in letteratura si può sempre con un tratto di penna cancellare la morte e salvare un fratello. Brava Isa a presto!??
05/07/2021 at 12:14
Ciao, hai ragione. La cosa che mi mette più i brividi? Il pensiero che in qualche modo le cose non siano poi così cambiate, magari si sparge meno sangue ma la cattiveria, il potere e l’avidità non perdono la loro potenza distruttiva. Be’, dai, consoliamoci con la letteratura e la fantasia!!!
04/07/2021 at 11:14
Ciao Isabella!
Il secondo episodio in flashback è ugualmente avvincente e ben reso, le emozioni di Xavier sono palpabili e noi siamo lì con lui. Bravissima, la parentesi ti ha preso due capitoli, ma tutto è stato molto ben speso. Voto per l’odio come trait d’union e ti auguro una domenica bestiale (nel senso di Concato ?).
Ciao!
04/07/2021 at 18:07
Ciao, grazie per i complimenti. Per fortuna da me, anche se solo per oggi, sta piovendo e si respira. Quindi… domenica bestiale!!! Buon proseguimento, pure a te. A presto.
03/07/2021 at 15:57
Ciao Isabella! Episodio bello, incalzante, pieno di emozioni e …. umidità della foresta (ma questo sicuramente è il caldo infernale di questi giorni 🙂 ) ho votato per il destino.
Bravissima 🙂 🙂 🙂
03/07/2021 at 16:58
Ciao, speriamo che la canicola si attenui un po’. Per il proseguo, invece, ho voglia di qualcosa stile “movimentato ma frizzante”!!! Buona domenica anche a te e alla prossima.
03/07/2021 at 14:32
…tutte queste Isabella mi confondono… Il sanguinario capitano non fa nulla per caso e allora voto: grazie all’odio…
Questo mi fa pensare una cosa: che la vita va guadagnata e, pur tuttavia, da soli non si va lontano. Brava Isa, come sempre!?
03/07/2021 at 16:57
Ciao, hai ragione, da soli non si va da nessuna parte. Però gli amici devi sceglierteli bene. Sai come dice il detto… “Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io”. Ma Jean sa il fatto suo!!! Buona domenica e alla prossima.
27/06/2021 at 08:48
Ciao Isabella!
Bellissimo episodio, che passa dall’orrore della morte e dall’odio che cresce in Jean, alla tenerezza e al dolore della vista delle sorelle uccise. Una notte di tempesta vivida e te descritta. Brava! Io dico che non incontra nessuno, almeno lui!
Buona domenica ciao!
27/06/2021 at 09:46
Ciao, buona domenica anche a te!!! Grazie, grazie, grazie. Non so ancora come andrà a finire il prossimo episodio, ma una briciolina di positività gli farebbe davvero bene, anzi, ci farebbe davvero bene. Alla prossima!!!
21/06/2021 at 23:18
Ho appena visto la partita del Belgio: grande squadra, ma stasera sei tu a sorprendermi con un episodio davvero magistrale, sembra di sentire l’odore del sangue e l’urlo della tempesta. Molto, molto bello. Grande. 🙂
22/06/2021 at 12:14
Ciao!!! Wow, tanti complimenti mi confondono ma mi fanno anche tanto piacere, grazie di cuore. Allora spero di darvi altri episodi così, alla prossima!!!
21/06/2021 at 23:12
Isabella! Bellissimo davvero! Vivo, palpitante e terribile al tempo stesso. Bravissima! La prima frase, tutte quelle erre graffianti:… Fuori la tempesta continuava a urlare, contorcersi, sbattere e recalcitrare come un cavallo impazzito. Molto bella, e poi il resto… davvero potente. Complimenti; dacci ancora pagine così… Grazie. 🙂
22/06/2021 at 12:14
Ehilà, grazie anche a te. Si vede che il caldo mi scioglie il cervello e mi libera la fantasia… Speriamo davvero di continuare così, a presto.
21/06/2021 at 19:10
E’ bellissimo questo episodio! e descrivi molto bene le scene, sembra di vederle.
Vorrei dare una chance a Xavier perché provo tenerezza per lui.
A presto per leggere il seguito 🙂
21/06/2021 at 20:20
Ciao, grazie. Questa volta ci sto mettendo un po’ di più tra un episodio e l’altro perché sto cercando di rendere il tutto meno duro. Ti ringrazio di nuovo, ci tengo molto ai miei personaggi “maledetti”. Alla prossima da te!!!
12/06/2021 at 21:52
Ciao Isabella!
Episodio concitatissimo e molto ben reso. Stiamo assistendo ad un momento che ha cambiato la vita del protagonista, e ne avverto bene l’importanza; io voto per la fuga, per affrontare don Pedro c’è ne sarà di tempo!
Ciao e buona domenica!
13/06/2021 at 11:06
Ciao, grazie!!! Eh sì, per Jean è giunto uno di quei momenti che nessuno vorrebbe vivere. Ma, volente o nolente, il suo futuro sarà profondamente segnato da ciò che accadrà nel prossimo episodio… Buona domenica anche a te!!!
11/06/2021 at 08:39
vorrei tanto vedere Jean che l’affronta, perché noi donne sappiamo dare anima a tutto. Quindi il mio voto è andato per la prima opzione
Buona giornata @Isabella 🙂
11/06/2021 at 10:50
Ciao, vedremo cosa si potrà fare… ma con la magia della scrittura tutto è possibile!!! Buona giornata e buon fine settimana.
09/06/2021 at 20:45
“Era giunta in un’ora tempestosa e calda come ce n’erano state tante altre in quel mese”.
Ecco… Come da noi a Roma ieri.
Non c’è nulla di peggio quando ti coglie impreparato ( a parte l’amore). Notte da lupi, notte da uomini veri, spero che la fuga vada a buon fine, per il bene della storia… Brava Isabella!
10/06/2021 at 12:07
Ciao, ho sentito del nubifragio a Roma… ne hanno parlato tutti i tg e in qualche occasione mi ci sono trovata in mezzo pure io. Come vi capisco!!! In bocca al lupo e alla prossima volta, vediamo se la fuga avrà gli esiti sperati…
09/06/2021 at 14:18
…diciamo che per adesso cercherà di scappare, per fare i conti ci sarà tempo. Bellissima la descrizione degli effetti del temporale, davvero evocativa, bravissima Isabella.!?
Ciao a presto ??
09/06/2021 at 19:29
Ciao, sono contenta che ti sia piaciuto “l’effetto temporale”. Stranamente, essendo una donna, i temporali mi hanno sempre affascinato più che intimorito… boh. Tranne naturalmente quando mi trovo in una tenda in mezzo al bosco!!!
09/06/2021 at 12:37
Ciao, ho votato “Cercherà di scappare, come ha promesso al padre”.
Non che mi immagini Jean un vigliacco, ma credo che sia il tipo di persona per cui “Una promessa è una promessa”.
Il tuo racconto mi sta trasportando in quell’atmosfera settecentesca, ricca di navi, commerci, filibustieri e colonialismo.
Adoro la storia, soprattutto quei secoli lì, quindi per me è una soddisfazione maggiore leggere un racconto che mi fa tuffare in un periodo che continua a destare il mio interesse.
Complimenti e alla prossima!
09/06/2021 at 19:29
Ciao, grazie per i complimenti. Spero di riuscire a continuare nel migliore dei modi. Credo anch’io che Jean sia un uomo che mantiene le promesse, ma quando ci si mette di mezzo la rabbia o il destino chissà…
08/06/2021 at 21:26
Ciao, piacere Ottaviano, non scrivo da un p’ e anche io oggi esco con una storia nuova tra amore, vita metropolitana con il bello e lo schifo che c’è, ed eros-sentimentale. Nulla a che vedere coi tuoi filibustieri naturalmente che mi ricordano tanto i film che adoravo da ragazzino. Buon viaggio, trova un tesoro, perché sei sulla strada giusta…. Se vuoi vienimi a trovare ho bisogno di lettori e consigli.
Don Pedro mi piace, vorrei sentire come la racconta lui, i cattivi sono sempre raccontati e non hanno mai voce in capitolo… buon lavoro.
09/06/2021 at 12:03
Ciao, allora ben tornato e piacere!!! Sono felice che la storia stuzzichi la tua memoria di ragazzino. Tra pochi minuti pubblicherò il secondo capitolo e nel prossimo darò il giusto spazio al cattivo di turno: il famigerato don Pedro!!! Appena ho un minuto leggerò volentieri la tua storia, non preoccuparti se ci metterò un po’ a farlo, voglio gustarmela senza inutili assilli. A presto.
30/05/2021 at 02:02
Ciao Isabella!
Bentornata in attività. Incipit subito crudo e diretto, tagliato con la falce, e del resto i personaggi richiedono questo stile. Ben raccontato, causa l’attenzione e la curiosità, anche perché non leggo di pirati da Long John Silver e Sandokan, mio eroe di bambino!
Seguo le vicende e scelgo un narratore esterno. Isabella ?
Ciao!
30/05/2021 at 11:18
Ciao!!! Anch’io guardavo Sandokan (adesso ne faranno una nuova versione… boh) ma come ogni bambina della mia età, stravedevo per Capitan Harlock!!! E in quanto a crudezza, ce ne sarà ancora, fino alla fine. C’est la vie, per dirla alla Jean Lafitte!!!
27/05/2021 at 14:59
Bellissimo!!! Sono curiosa di vedere come va avanti!
Ho votato per sentire il racconto da parte di Lafitte.
Buon lavoro e buon proseguimento 🙂
27/05/2021 at 17:59
Ciao!!! Speriamo di mantenere le promesse, in fin dei conti non sono Salgari o Stevenson, ma ce la metterò tutta per miscelare bene gli ingredienti!!! Alla prossima.
27/05/2021 at 12:44
Caspita! Avventura vera! Come ai tempi dell’ “sola del tesoro”. Auguri
Io racconterei con un narratore esterno perché vede più cose, ha un orizzonte più vasto di avvenimenti, vedremo chi vince. Bravissima, ciaoo 🙂
27/05/2021 at 17:56
Ciao!!! Grazie per l’incoraggiamento, essendo più libera dalle regole, spero di riuscire a osare di più!!!
Hai notato l’errore nel titolo? Anche occhio di lince può sbagliare nonostante il “copia-incolla”: c’è una giustizia a questo mondo!!!