Dove eravamo rimasti?
Avorio
L’ago luccica dei residui sprazzi di tramonto.
Infine, cala repentino e definitivo.
***
Da lassù avverte una lontana colluttazione.
Ed il silenzio.
La stasi è rotta solo dall’aria mossa dalle sue possenti ali.
Il gufo bianco si adagia nel giardino antistante la casa.
Riconosce subito il suo amico leone scolpito nel battente d’ottone.
Un attimo dopo il metallo inizia a fremere.
La cagnetta esce fulminea dal portone lasciato socchiuso, e si butta con irriverenza e incontrollata felicità verso il rapace; questi batte due colpi di ali e si eleva il tempo necessario che un po’ di quell’euforia si dissipi.
Marlene concede l’ultimo sguardo al posto che l’ha vista crescere; poi il vento sigilla per sempre il portone della sua vita precedente, e lei rivolge lo sguardo al cielo, dove tante Islanda bianche scivolano verso sud.
***
I piedi sfiorano lo strapiombo.
In mano serra ancora il cellulare; vibra minaccioso mentre il vento si incurva sinuoso verso le tempie, dopo lo slalom tra le poche ciocche ancora vive.
Il capo è rigido; solo gli occhi impauriti volgono verso il basso.
Lento affiora un dirupo costellato da impolverati gradini naturali.
Da lì l’aria pare precipitare diritta sugli scogli, senza incontrare alcun ostacolo, se non qualche gabbiano intontito dal violento frangersi delle onde.
L’insenatura, una pungente mezzaluna proiettata all’orizzonte, è fatta di lucidi sedimenti neri che brillano di incrostazioni saline. Il tutto cinge un bacino di smeraldo, striato da colori cangianti dal blu cinereo al bianco perla.
Alberto inizia la discesa.
Un attimo, e la prudenza si converte in ansia di bagnarsi.
Rapito dal sole e dall’acqua, permette alle mani di guardare per lui la roccia.
Scivola con entrambe le gambe parallele davanti a sé.
Impatta pesante e prende velocità per via della sabbia.
La testa gli batte a intermittenza per infiniti secondi sui sassi impietosi.
Dalla sua prospettiva il cielo pare immobile, osserva sereno.
Le immagini corrono ai suoi lati, mentre gli scogli si avvicinano alle orecchie.
Alberto punta i talloni nudi sul suolo, ma l’andatura non cala.
Li affonda allora deciso, incurante del dolore.
E si ferma.
Chiude gli occhi e rimane immobile fino al placarsi delle palpitazioni.
Quando la respirazione diventa un intuito, guarda di nuovo giù.
Non è lontano dalla meta.
Si mette in piedi come fosse la prima volta quel giorno, e rapido giunge sulla lastra di marmo che si apre a ventaglio sulla schiuma.
La serenità per l’obiettivo raggiunto è dipinta sul suo volto.
Si siede accompagnato dal gentile fruscio delle maree.
Le palpebre diventano macigni. Le chiude mentre accarezza con la lingua il velo di umidità salata sulle labbra.
Poi, inaspettata, la temperatura si eleva per pochi attimi, seguita da una gelida e consistente folata di vento; cadrebbe se non fosse seduto.
Si alza.
Si volta.
E lo vede sulla cima della scogliera, da dove domina la baia.
Il leone.
Dalla bocca di Alberto fuoriesce un verso gutturale che pare una domanda.
Si guarda le mani che improvvisamente hanno preso a prudere; incredulo, cerca delle risposte tra i canali scavati nei palmi limacciosi.
Quando rialza il capo, il predatore è sparito. Così come i gabbiani.
Alberto agita allora lo sguardo ovunque, ma trova solo ansia e panico crescente.
Un forte ruggito, molto vicino, lo getta a terra. E qualcosa si rompe.
Sbarra gli occhi al sopraggiungere del dolore.
Si rimette in piedi, nonostante la gamba rotta, e claudicante si avventura verso l’unica via di fuga possibile: il mare.
Al largo nota chiazze di fondale chiaro, dove esseri oblunghi nuotano a pelo d’acqua.
Di nuovo il ruggito.
Il leone è sulla piattaforma.
Alberto si affretta strascicando sabbia dal fondo.
Un po’ nuota, un po’ cammina, un po’ fotografa il felino.
Prende una buca inaspettata e per un attimo va sotto. Quando riemerge, il leone è sparito ancora una volta.
La marea bassa ha fatto affiorare delle rocce scure, incappucciate da verde viscido.
Cerca uno scoglio vicino, ideale punto di osservazione; ne raggiunge uno e in preda alle fitte vi si issa al terzo tentativo.
Il leone è in acqua e sta nuotando velocemente verso di lui, con un sorriso affilato e famelico.
Il sole è così basso sull’orizzonte da lambire l’oceano con le sue fiamme taglienti. S’impone di non guardarlo; non vuole restarne accecato neanche per un solo istante, perché tra pochi minuti verrà il buio e non potrà vedere il pericolo. Ne evitarlo.
Il rumore dell’acqua, smossa dalla mole del cacciatore, lo stordisce.
Alberto vola giù dalla roccia e inizia a disegnare un’ampia curva con l’intenzione di tornare sulla terra ferma. Non vi è niente intorno a sé, solo il frastuono del suo affanno.
Si volta.
Acqua e luce.
Gli occhi volano di nuovo sulla terra ferma: il leone è sulla riva, in calma attesa; seduto sulle zampe. Lo sguardo è fiero e gli occhi, semichiusi, si gustano l’ultimo tepore.
Alberto si blocca ancora, così il suo respiro.
Si gira di scatto con l’intenzione di fuggire verso il largo. Verso il sole.
Lo avvolge un abbraccio di luce e artigli.
20/05/2022 at 09:40
Ciao J C, quello che ho capito io è il motivo dominante della fuga e l’improbabile salvezza. Il tuo viaggiare inseguito dagli incubi per un attimo mi ha fatto sorridere quando A. Scivola sugli scogli… Una caduta che potrebbe essere goffa, stupida e invece è un valido esercizio di scrittura per raccontare un dramma pazzo e quasi inconsapevole.
Bello il finale con la fuga che resta fuga anche con la resa. Questo ho capito io.
Certamente una lettura complessa e complicata dalla riduzione forzosa, sicuramente roba per palati fini ( e affezionati). Mi dispiace solo per le tante sfumature che non ho saputo cogliere, perché so quanto ti devono essere costate. Al prossimo viaggio, magari un inedito stavolta! Ciao?
19/05/2022 at 01:44
Capitolo 10)
Alla fine ci sei riuscito: complimenti Jose!
So quanto sia stato difficile ridurre così tanto, e temo l’eccesso di riduzione abbia finito per mutilarti questo finale. Un peccato. Tuttavia il viaggio è giunto al termine, trasformando le immagini in sensazioni. Ho avvertito decisamente rassegnazione, anzi, accettazione del fato.
Spero riuscirai a dare una forma definitiva al romanzo, alla fine 🙂
Tienimi aggiornato!
Trovi la lettura sempre su Youtube:
https://youtu.be/ciIYOI5iL9o
Alla prossima Jose!
15/05/2022 at 21:05
Non so se è perché passato troppo tempo o se è perché non si capisce e basta, ma io non ci ho capito niente nel finale… Sembra siano tutti morti e non si sa il perché…
Ciao 🙂
15/05/2022 at 21:51
Ciao Red,
Grazie di essere passato.
Non so rispondere alla tua domanda.
Posso dirti però, con assoluta certezza, che io non ho mai capito tutti i finali dei romanzi che ho letto, più che altro mi godevo il “viaggio” e le sensazioni che mi trasmetteva.
Magari se hai voglia rileggiti i precedenti 9 capitoli ?
Buona lettura ?
21/01/2022 at 22:47
Ciao!
Mi è piaciuto un sacco questo capitolo in cui si vede il rapporto con Marlene, con il colpo di scena finale con Antonella.
Io voto per Saccente!
Complimenti e aspetto il prossimo capitolo con mooolta curiosità :3
22/01/2022 at 14:48
Ciao Sara,
Grazie del tuo commento e dei complimenti.
Vi chiedo un attimo di pazienza e vi regalerò un finale particolare.
A presto ?
21/01/2022 at 17:16
C’è giustamente interesse e curiosità per il prossimo episodio, qui c’è voglia di sapere come proseguirà. Complimenti.
22/01/2022 at 14:46
Ciao!
Grazie del tuo commento e dei complimenti.
A breve il mio ultimo capitolo.
A presto ?
20/01/2022 at 17:30
Ciao Jose!
Tre opzioni tutte simpatiche, soprattutto quella dello scrittore ??. Ho scelto cmq saccente, vediamo come reagisce Samuel alla determinazione di Antonella; alfine siamo alla resa dei loro conti, dopo un viaggio che tu definisci un’Odissea, ma Penelope è tutt’altro che accondiscendente.
Anche qui bravo a portarci nel mondo delle tue immagini, per poi virare sulla piccola questione domestica.
Ok decidi tu, io son qua; ciao alla prossima!
22/01/2022 at 14:42
Ciao Danilo,
Grazie come sempre della fiducia e dell’accurata analisi.
Non vi farò attendere troppo, ma dovete avere un po’ di pazienza.
E credo non ve ne pentirete.
A prestissimo ☺️
15/01/2022 at 15:48
Daiiii quanto manca al prossimo episodio? Voglio sapere come sarà il finale
15/01/2022 at 16:29
?
Ciao Ale!
Eh, sto un po’ incasinato…
Ma comunque non vi faccio attendere più di due settimane ?
11/01/2022 at 03:17
Ci credi che ho dovuto votare 3 volte? Spero non ti abbia inserito tre volte il voto! 😀
Ci lasci con questa immagine abbastanza divertente in questo nono capitolo, dandoci l’opportunità di dare sfogo a molte frustrazioni sul finale!
Aspetto di vedere come intendi concludere questa storia! 🙂
Trovi la lettura del 9′ capitolo sempre su Youtube:
https://youtu.be/ovDWSdG9VS0
Al prossimo, e ultimo, episodio!
11/01/2022 at 07:40
Ciao Giuseppe!
Grazie come sempre per il tuo tempo e per la tua analisi.
Nonché per la passione nel promuovere le storie pubblicate su questa piattaforma. Davvero lodevole! ☺️
Ahimè, in vista dei miei mille impegni devo dirti (dirvi) fin da ora che starò bello incasinato per le prossime tre settimane…
Io ho già in testa il finale da tempo; ma non posso purtroppo concentrarmi sulla scrittura prima di venti giorni (pensa che per scrivere ste due pagine e mezzo ci devo mettere anima e core per tutto un weekend).
Restami fedele e non te ne pentirai ??
09/01/2022 at 18:14
ciao Jose,
splendida la descrizione della cagnolina, sembra di vederla. Ormai siamo alle ultime battute e so che te la caverai egregiamente. A presto e un felice anno nuovo.
09/01/2022 at 18:26
Ciao Anna!
Grazie di essere passata, del tuo tempo e dei complimenti! 🙂
Ce la metterò tutta per non tradire le aspettative…
Mi sento di poter anticiparvi – con arroganza 😀 – che stupirò più di qualcuno! 😉
A presto e buon anno anche a te.
09/01/2022 at 12:01
Ciao JC, l’arroganza, come estrema difesa, la vedo bene in codesta situazione; e al tempo stesso penso anche che può essere giusto, oltre che arrogante e irragionevole, affermare che per quel “male eterno”, la ragazza, dovremmo provare riconoscenza. Lei, in fondo, nutre, muove, il racconto, e mi sembra proprio di vedere, nella sua gravidanza, il segno di una storia che nasce; mentre la innocente, inconsapevole cagnetta è la consolazione, e il riposo, anche quando dà corpo ai nostri turbamenti e ci mette davanti agli occhi i disastri che combiniamo.
Non so se ci prendo, però mi piace. Bravo, aspetto il finale! Ciao buona domenica!?
09/01/2022 at 18:25
Ciao Ottaviano,
Apprezzo tanto quando mi vengono fatti questi commenti.
Si nota chiaramente che la storia è stata sviscerata per trarne i significati più reconditi; grazie davvero!
Dirò uan cosa scontata: la narrativa è di per sé oggetto di molteplici interpretazioni, tante quante le persone che si accingono a leggerti. Alla fine dei conti, quindi come commento al decimo capitolo, vi dirò la mia, ma lasciando comunque – come si fa in questi casi – una apertura all’interpretazione del singolo.
A presto e ancora immensa gratitudine! 🙂
09/01/2022 at 02:34
Ciao Jose,
devo dire che la scena del disastro che hai descritto mi ricorda molto situazioni analoghe vissute con i miei due cagnolini. Bello lo scontro tra l’affetto di Samuel e la totale anaffetività di Antonella…ti fa stare in ansia per Marlene.
Per la scelta….ti dico la verità ho tirato un dado….ma ho escluso l’ultima opzione. 🙂
Al prossimo,
ePP
09/01/2022 at 02:36
Ho lasciato al fato la scelta dell’oltraggio immeritato 🙂
09/01/2022 at 03:02
Sei un grande 😀
09/01/2022 at 03:06
Ciao Emanuele,
Ti ringrazio tanto per il tuo passaggio e come sempre per la fiducia riposta.
Mi sono sentito di fare di testa mia questa volta, non fosse per altro perché il finale – ormai lo sanno pure gli interstizi delle mattonelle del primo ufficio dove ho lavorato – è stasto scritto un visibilio fa e tengo talmente tanto a questa storia che purtroppo – per le regole di The Incipit e per una certa coerenza mal riposta – a sto giro si fa come dico io.
Ma credo non peccherò ne di audacia, ne scontenterò i miei pochi e fedeli seguaci.
A presto 😉
09/01/2022 at 01:17
Saccente! Perché sei l’autore e come tutti gli autori puoi solo essere saccente!
Una cosa incredibile di questo racconto è che, nonostante il caos che è successo, alla fine siamo ritornati al punto di partenza. A seconda del finale, la cosa può piacermi o meno. Vediamo cosa hai in serbo 🙂
Ciao 🙂
09/01/2022 at 01:46
Ciao Andrea!
Intanto grazie di essere passato e della tua fedeltà.
Ahimè, credo il caos fosse inevitabile; questo racconto – un’esperienza, mi verrebbe di definirla! – è stato letteralmente un esperimento, una sfida che mi è stata proposta e che ho ben volentieri accettato.
Ma che fatica fare la sintesi di un romanzo…
Sono assolutamente convinto che avrei fatto molta meno fatica a creare una storia di sana pianta; ma per ragioni personali sento la necessità di raccontare questa. Che è d’altronde il motivo per cui ne farò un romanzo una volta raccolti i cocci e studiata meglio l’arte della struttura.
Ci vediamo per il finale.
A presto
08/01/2022 at 21:43
Saccente! Al lavoro! Voglio vedere come finisce! ?
08/01/2022 at 23:40
Che è inevitabile, per certi versi (la saccenza), perché in fin dei conti sono l’unico che sa come va a finire la storia 😀
Grazie del contributo e della fedeltà Andrea.
Very much appreciated 🙂
A prestissimo 😉
08/01/2022 at 21:34
Ed ecco che Antonella entra prepotentemente in scena.e nonostante il suo stato interessante non mi piace proprio. Quella cagona di marlene invece entra subito nel cuore! ❤
Capitolo bello come sempre che porta al gran finale! Io vado di arroganza!?
08/01/2022 at 23:43
La gestazione come scusa per addolcire una donna – che è il male mentale nella mia rappresentazione – non mi è mai piaciuta. Troppo facile, e qui mi sono divertito un po’, lo devo ammettere…
Marlene è l’amore incondizionato, che per me è sacro, non si tocca!
Grazie di essere passato, Carlo, e come sempre della tua fedeltà che non dò mai per scontata.
Arrogante a go go 😀
A prestissimo 😉
07/01/2022 at 10:50
Molto interessante, l’imbarazzo con la ex, che lascia trapelare sentimenti contrastanti e l’immagine della canoa bloccata dalle mani, suggestiva e inquietante allo stesso tempo…bello, complimenti!
08/01/2022 at 19:51
Ciao Cara,
Grazie come sempre dei complimenti e di essere passata.
Magari fosse stata la sua ex; in realtà, per come l’ho ideata, è una “fiamma” che non si è mai accesa.
Ma riuscire a svilupparla in così poche parole, riuscire cioè a far trapelare un amore mai consumato e ancora desiderato, è un’impresa… Una volta finita, spero di avere ancora il tempo, le energie e la voglia di sviluppare un romanzo sulla base di questa breve storia. Potrebbe essere interessante…
Anche perché avrei il desiderio di sviscerare tutte le immagini oniriche e ambigue che ho disseminato in lungo e in largo 😀
A prestissimo!
Un abbraccio
06/01/2022 at 20:21
Quoto devastata da Marlene perché trovo sia più funzionale al filone distopico. Certo, non deve essere semplice guidare un’auto pilotata da altri. In cuor tuo segui un percorso narrativo e d’improvviso puff… ne devi immaginare un altro. Bella sfida!
06/01/2022 at 20:38
Ciao Giuseppe,
Grazie di essere passato.
No, effettivamente non è facile stare in una macchina guidata da altri 😀 ma me la sono cercata!
Ed è ancora più complesso quando ci sono scelte a parimerito, come in questo caso.
Comunque se non ci sono stravolgimenti entro domenica pubblico il nono.
Grazie ancora della fedeltà.
A prestissimo 😉
01/01/2022 at 17:22
Ciao Jose,
il racconto ormai è un opera psichedelica incredibile….da sentire con i Pink Floyd in sottofondo, molto bello. Anche se l atrama onirica è complessa, il tuo modo di scrivere la rende fluida e accattivante, molto bravo.
Secondo me la casa è stata “devastata” da Marlene.
Al prossimo capitolo, nel frattempo auguri per un buon anno nuovo.
ePP
01/01/2022 at 19:19
Ahahahahah!!! Psichedelica è l’aggettivo più azzeccato che ho mai sentito affibbiato alla mia umile opera ?
Ciao Emanuele! Come stai?
Grazie come sempre di essere passato, e per la tua accurata analisi.
Sento distintamente la sincerità dei tuoi complimenti, e ti confesso che non mi capita con tutti.
Ho però un difetto palese – faccio una dovuta autocritica – legato alla mia poca dimestichezza con la penna, da una parte, e all’incapacità di estraniarmi dalla mia routine, dall’altra: riuscire a sfornare questi striminziti e densi capitoli mi prende tanto tempo ed energie mentali e il lettore fedele deve fare una fatica pazzesca a riprendere il filo della storia a distanza di 2/3 settimane (mi è capitato anche un mese…).
Per cui la mia riconoscenza alla vostra fedeltà è ancora più grande!
A prestissimo!
Un augurio di un nuovo e migliore anno. ?
29/12/2021 at 13:29
Molto bello questo capitolo, voto per la terza opzione!
29/12/2021 at 13:55
Ciao Edoardo,
Grazie di essere passato e dei graditissimi complimenti ☺️
E terza opzione sia! Al momento è quella vincente ?
A prestissimo ?
28/12/2021 at 21:19
Direi Devastata 🙂
28/12/2021 at 22:09
Ciao Carlo.
Grazie di essere passato.
A presto 😉
28/12/2021 at 19:42
Voto per la casa in ordine! Vi avviciniamo sempre più alla fine e ogni capitolo è migliore del precedente!
28/12/2021 at 20:19
Ciao Carlo!
Grazie della fedeltà e dei complimenti. Mi spronano a mantenere questo standard di qualità…
Certo, se ci mettessi una settimana invece di tre, sarebbe ancora meglio 😀
Alla prossima 😉
28/12/2021 at 11:43
Ciao!
Questo capitolo mi ha preso davvero molto e sono stra curiosa di vedere dove andrai a parare con il finale. Complimenti, davvero un ottimo capitolo.
Al prossimo! :3
28/12/2021 at 17:18
Sara, grazie di cuore della tua fedeltà.
E dei tanti – non so se realmente meritati – complimenti; mi carichi di responsabilità ed energie! ?
Il prossimo capitolo e’ di fatti il finale, vi anticipo; il 10^ sarà qualcosa di diverso, forse potrebbe essere interpretato come in finale alternativo.
Ma vedrete…
A prestissimo!
25/12/2021 at 20:17
Non ci credo! Votando per gli effetti di Antonella ti ho messo di nuovo in stallo. Spero in un altro voto, sicuramente ne arriveranno.
Ciao Jose!
Il distacco dalla città e dalla realtà che sperimenta Samuel non mi è risultato facile; ricco di simboli, il protagonista rivive momenti del passato e l’imbarazzo nel parlare con la donna con cui si è lasciato. Vediamo cosa trova entrando. Prosa affascinante come nei capitoli precedenti, bravo, bellissima l’immagine del viaggio a remi.
Ti auguro un ottimo Natale, per quel che ne rimane.
Ciao!
25/12/2021 at 20:37
Ciao Danilo,
Grazie come sempre della fedeltà e degli auguri che ricambio di cuore! 🙂
Non preoccuparti per lo stallo 😀 in una settimana vedrò di stalkerizzare a dovere un po’ di lettori intermittenti :O 😉 così da garantirmi, spero, un voto eterogeneo.
A presto!
25/12/2021 at 07:30
Dai che adesso ci aspettiamo il finale!
Ne vogliamo uno col botto! 😉
Ti confesso che ho dovuto rileggerlo, perché in fase di lettura oggi mi sono un po’ perso, ma sarà a causa della giornata 🙂
Trovi la lettura del racconto sempre su Youtube:
https://youtu.be/O-YrkLLAIRE
Buon Natale! 😉
25/12/2021 at 08:48
Ciao Giuseppe,
Grazie come sempre del tuo contributo prezioso.
Non ti sei perso, credimi.
Purtroppo è un esperimento – quello di fare una sintesi di un romanzo – che sto provando a tenere con le pinze; quando a volte sintetizzo troppo, me ne accorgo, divento didascalico.
Spero di non perdermi all’ultimo.
Buon proseguo e Buon Natale anche a te! 🙂
24/12/2021 at 11:59
È sempre più onirico questo racconto o sbaglio? È scomparsa la bimba!
Come voto indico che la casa è in ordine, straordinariamente in ordine!
Ciao 🙂
25/12/2021 at 08:41
Ciao Red,
Eh già, sempre più onirico…
Grazie di esser passato.
A presto 😉
24/12/2021 at 11:57
Ciao, episodio carico di tensione, quasi didascalico nella prima parte dove la sintesi diventa estrema e tutto è dipinto a grandi pennellate, come fossero, non so se sbaglio, quelle correzioni che danno i piloti di auto da corsa al volante in curva per rimanere in strada. Nella seconda parte si torna in rettilineo e la storia si distende… Curiosa l’espressione “…pensa a bassa voce.”
Perché si può anche pensare a bassa voce.
Complimenti e buon Natale.
Voto “devastata”, (quello mi aspetto). Ciao ?
25/12/2021 at 08:39
Ciao Ottavio.
Grazie di esser passato e dell’accurata analisi.
A questo giro ho fatto la sintesi di 11 pagine; purtroppo può risultare un po’ snaturato il contenuto finale, ma non ho altra scelta.
Mi piace immaginare che si possa pensare a bassa voce, si. Ritengo che anche i pensieri possano essere declinati in funzione dello stato d’animo; e se si è, per esempio, tesi o arrabbiati, il pensiero sarà totalizzante e gridato 😀
Grazie dei complimenti, davvero molto apprezzati.
E buon Natale anche a te.
A presto 😉
16/12/2021 at 11:24
Rimango sempre stupito dal tuo modo di descrivere, profondo ma efficace allo stesso tempo, e ti invidio un pò!?
Io vado per la trasfusione ! Magari salta fuori qualcosa di interessante!
16/12/2021 at 19:00
Grande Carlo!
Grazie di essere passato e dei complimenti!
Io ammiro la tua fluidità nel narrare ☺️
Ottima opzione! Ci speravo sinceramente ?
Ora non ho più scuse, entro il
Weekend pubblico l’8^ ?
A prestissimo
14/12/2021 at 12:23
Ciao Jose! Sempre molto ricchi di immagini e simboli i tuoi capitoli. Il gufo… Meraviglioso! Fallo tornare… io voto la trasfusione di sangue, perché mi piace questo scambio umano, in tanti fantascientifici eventi.
Sappi che vorrei leggere l’intero romanzo! A presto!
14/12/2021 at 19:20
Ciao Adria! Grazie della tua fiducia e dei complimenti.
Il gufo tornerà ?
Ti ringrazio anche del fatto che hai portato in pari le scelte e posso proseguire nello scrivere ciò che avevo già preventivato.
A prestissimo ??
13/12/2021 at 23:10
Ciao Jose!
Un altro episodio ricco di simboli, di oggetti animati e non che stridono fortemente se accostati; prosegue la vicenda della città, che stai smontando senza distruggere. Queste sono le prime impressioni dopo la lettura. Immaginare quanto tu descrivi è una sfida continua; il gufo è maestoso e bellissimo, quasi testimonianza di una bellezza ora nascosta, mentre le protesi mi evocano il “viaggio a Kandahar”, altra potente immagine grottesca e spettacolare.
Il viaggio di Samuel in una realtà deformata è affascinante, come il tuo modo di guardare la città. Assai bravo, complimenti!
Ho votato che non si salva, vediamo…
Ciao!
14/12/2021 at 03:45
Ciao Danilo!
Come sempre, grazie di essere passato, del tuo contributo di qualità al miglioramento della mia storia e dei complimenti 🙂
Ti ringrazio un po’ meno per il fatto che stavo già a metà del capitolo 8, e la tua opzione ha messo in discussione tutto 😀
Comunque, queste sono le regole e ad esse mi adeguo, pazienza se ci metterò un po’ di più per pubblicare il prossimo capitolo.
A presto 😉
09/12/2021 at 10:42
Mi hai riportato alla mente la canzone de Negrita, col titolo!
Ma la canzone non ha niente a che vedere con il tuo capitolo, che sembra volerci raccontare più cose all’interno della stessa narrazione.
Io ho votato per il tragico, e credo lo abbiano fatto un po’ tutti a sto giro!
Trovi la lettura del capitolo su Youtube:
https://youtu.be/om2J_mjXudg
09/12/2021 at 15:01
Ciao Giuseppe,
Grazie come sempre de tuo costruttivo contributo.
Onestamente non conosco questa canzone dei Negrita (ma conosco loro e apprezzo la tua cultura musicale).
Andrò senz’altro ad ascoltarti narrare la mia storia ?
Un paio di giorni, metto insieme i cocci e vado per l’ottavo.
Grazie ancora del tuo passaggio.
A presto ??
09/12/2021 at 08:44
Gambe che vagano in libertà! Oddio che mondo ?
09/12/2021 at 14:57
E mancano ancora tre capitoli! ??
08/12/2021 at 20:05
Jose, eccomi! con una password nuova di zecca ??. Io quoto la trasfusione con sangue immune di Marta. Mi dà l’idea di un legame di sangue che potrebbe arricchire la trama. Daje forte!!!
09/12/2021 at 02:07
Giuseppe, un piacere rivederti! Grazie di essere passato.
E grazie del tuo commento, molto interessante la chiave di lettura della trasfusione; ne terrò conto se vincerà questa opzione.
Grazie dello spunto.
A presto 🙂
08/12/2021 at 03:19
Ciao Jose,
l’idea della trasfusione è quella che mi solletica di più….questo capitolo è decisamente un bel trip. Come già altri ti hanno scritto, la descrizione del Gufo è molto evocativa.
Aspetto il prossimo.
ePP
08/12/2021 at 06:36
Ciao Emanuele.
Grazie del commento.
Insomma, sto gufo è diventato il protagonista 😀
Vorrà dire che lo farò tornare, mi pare d’obbligo 😉
A presto 🙂
06/12/2021 at 23:16
Bella davvero la descrizione del ?. Io voto antitossina!
08/12/2021 at 06:33
Ciao caro e ancora tanti auguri!
Eh si, i gufi mi piacciono; mi pare si sia capito 😀
A prestissimo 😉
06/12/2021 at 14:03
Mi piacerebbe la trasfusione di sangue ma credo che l’antitossina sia più indicata.
Questo capitolo mi è sembrato molto onirico: ci sono molte cose che non ho capito. La descrizione del gufo, però, è bellissima 🙂
Ciao 🙂
08/12/2021 at 06:29
Ciao Andrea!
Grazie di essere passato 🙂
Si, l’onirico mi piace molto. E ve lo farò saggiare ancor meglio più avanti 😉
Purtroppo – non mi finirò mai di dirlo – essendo questo racconto la sintesi di un romanzo breve (credimi, passare da 140 pagine a 25 è devastante in ogni senso) molte cose possono apparire toste da digerire. Spero non troppo, comunque.
A presto
06/12/2021 at 09:55
Ciao, altro capitolo molto intenso dove si avverte molto meno la scure dei tagli… Un ottimo capitolo dove si apprezza lo stile soprattutto. Bravissimo! Per il prossimo non farci aspettare un secolo!? Ciso!?
Voto che non è guarito.
08/12/2021 at 06:24
Ciao Ottavio.
Grazie della fiducia e di essere passato a trovarmi.
Complimenti apprezzatissimi 🙂
Non finirò mai di dirvi che fare sintesi è un esercizio doloroso e devastante… Ora i sto prendendo qualche giorno di riposo, considerato il lavoro; ma da questo weekend riprendo per iniziare a pensare all’ottavo capitolo. Non dovrei metterci tanto, devo ridurre 11 pagine in 2 e 1/2 😀
Ti confesso che l’opzione che hai scelto è la mia preferita, ma al momento non sembra avere particolare seguito 😉
A presto
24/11/2021 at 13:38
Un altro super capitolo che finalmente sono riuscita a recuperare.
Sono sempre più curiosa di vedere dove andremo a finire! Io voto per il secondo piede, vediamo che succede.
24/11/2021 at 14:37
Ciao Sara!
Grazie come sempre di essere passata.
Giusto in tempo per vedere il prossimo capitolo; se non capitano cataclismi, dovrei riuscire a pubblicarlo entro domenica.
A presto 😉
14/11/2021 at 16:57
Mi son messo in pari con le puntate! E mò vediamo la prossima volta dove li porterà questo piede! O_O
14/11/2021 at 17:06
Grande!
Grazie Carlo!!!
❤️
A prestissimo ?
14/11/2021 at 13:35
Ciao, leggo solo ora tutti i capitoli, complimenti la trama tiene e cattura il lettore e anche la scrittura è molto buona.
Ho votato per Appare un secondo piede, vediamo che succede!
14/11/2021 at 15:47
Ciao Edoardo! Grazie di essere passato ☺️
E per i complimenti; mi galvanizzano e mi convincono a continuare su questa strada.
E secondo piede sia, sempre che il resto della ciurma non sconvolga tutto ?
A presto ?
11/11/2021 at 17:04
Uhm, direi che prosegue verso i fuggitivi
Ciao Jose!
Sono assai in ritardo, leggo solo oggi la tua sesta. Prosegue la fuga e tu accompagni i fuggitivi analogamente a quanto accade nel precedente; molto efficace anche qui. Inoltre i pericolosi incontri contrastano con la descrizione dei tesori di Firenze, in un quadro dalle tinte grottesche, dove la bellezza unica della città, oltraggiata addirittura da un leone, non regala più alcuna emozione a chi ne percorre le strade (sono ormai immuni alla sindrome di Stendhal).
Bello e fantasioso, bravissimo! Attendo la settima, buona continuazione!
11/11/2021 at 17:17
Ciao Danilo,
No worries at all, come dicono qui.
Sempre apprezzato il tuo commento e quindi grazie di essere passato ☺️
Hai colto perfettamente la contraddizione tra la bellezza di Firenze e la fuga concitata dei nostri compagni di viaggio; ti confesso che a volte ho il timore di scivolare nell’ovvietà, tra l’altro mutuando atmosfere già sperimentate da Ron Howard nell’ultimo film sul codice Da Vinci (appunto ambientato a Firenze); ma, credimi, non ho mai letto i suoi libri e il mio romanzo da cui sto faticosamente sintetizzando questa storia, è stata scritta prima che uscisse quel film.
Lasciata alle spalle questa mia piccola insicurezza, mi auguro di continuare a regalarti (vi) le medesime emozioni, se non più forti a breve ?
Grazie ancora e a prestissimo ?
10/11/2021 at 03:14
I pochi caratteri hanno sicuramente condizionato la stesura di questo capitolo, ed è un vero peccato. Ho avuto l’impressione che avresti voluto dirci molto di più, o anche solo soffermarti in qualche particolare!
Rimane sempre molto interessante! 🙂
Attendo il prossimo!
10/11/2021 at 05:36
Esatto, Giuseppe! Questa cosa dei 5000 è devastante; ancor più se pensi che ogni volta devo ridurre partendo da una media 25000. Come avrò detto tante volte, questo racconto è il prodotto di un romanzo già scritto (di circa 140000 battute) riadattato alle esigenze del lettore di The Incipit e con un mio stile aggiornato.
Ti ringrazio tanto della fiducia.
Con uno sforzo in più sono certo di riuscire a rendere al meglio il finale di questa avventura. 🙂
Comunque tantissimi complimenti a te che promuovi in maniera così appassionata i nostri scritti! 😉
A prestissimo 😀
08/11/2021 at 13:47
Ciao Jose,
il racconto è travolgente e le scelte narrative ti lasciano sempre spiazzato. Ho votato per il secondo piede…la storia deve diventare sempre più incalzante.
Aspetto il prossimo.
ePP.
08/11/2021 at 14:04
Buongiorno ePP,
Ti ringrazio tanto dei complimenti, mi ripagano di tutti gli sforzi ☺️
È una promessa, incalzerò sempre più! ?
Grazie di essere passato.
A prestissimo ?
08/11/2021 at 00:08
Ne compare un secondo. Uno torna indietro e l’altro avanza!
Ciao! Capitolo molto adrenalinico. Mi è piaciuto in particolare la comparsa del leone: i cani sono scomparsi, Alberto si ferma e vede il Leone! Ecco perché non ci sono più i cani!
Nonostante sia frammentata, la scena della fuga è fantastica. Ogni tanto sembra che Samuel viva fuori dalla realtà ed un leone ce lo faccia rientrare 😀 Mi riferisco al fatto che si lamenta che Alberto gli strilla nell’orecchio. Come “caxo ti strilli?” era inseguito dai cani; la prima cosa che dovrebbe dire sentito il grido sarebbe “tutto bene?”. Vabbé.
Per il resto è tutto fantastisco: proseguiamo così 🙂
Ciao 🙂
08/11/2021 at 00:42
Ciao Red!
Grazie come sempre del sostegno e della critica costruttiva; mi state facendo crescere tantissimo!
Sono contento tu abbia colto questa sfumatura di Samuel, pensa che nel romanzo è un “elemento” (per usare un eufemismo) particolarmente egoista, ancorché vessato dalla moglie, e ho avuto poche occasioni, in questi capitoli concitati, per evidenziare questo aspetto.
La chiamata di Alberto, dove giustamente si sarebbe dovuto preoccupare per l’amico, era il momento giusto per mettere in luce questo aspetto individualistico del suo carattere.
Non puoi capire che fatica ridurre a volte 30000 battute in appena 5000…
Comunque, credimi, tutto ha un senso; o, se poi non l’avesse, ben vengano i vostri appunti! ?
Grazie ancora e a prestissimo!
07/11/2021 at 12:24
Ciao Jose,
ho votato il piede che torna indietro, mi sembra che accresca il mistero e tenga alta la tensione.
Mio dio! Quel leone con la bocca insanguinata mi ha davvero terrorizzata, Aspetto il prossimo capitolo e ti auguro una buona domenica. A presto.
07/11/2021 at 16:01
Ciao Anna, grazie di essere passata.
Ottimo suggerimento per accrescere la tensione, vediamo cosa dicono anche gli altri… ?
A prestissimo ?
07/11/2021 at 11:29
Ciao, secondo me torna indietro così da aumentare la tensione e insinuare dubbio e attesa nella mente dei fuggitivi. In questo capitolo rendi molto bene l’atmosfera, seguirlo è più agevole anche se un certo senso di frammentazione, che hai già spiegato, ancora si coglie.
Appuntamento al prossimo capitolo e buona domenica.?ciao.
07/11/2021 at 16:00
Ciao Ottaviano,
Grazie di essere passato; sono appena entrato nel
Tuo profilo, ti seguo e seguo la tua storia e prometto di ricambiare il prima possibile il favore di leggerti.
Si, la storia è frammentata, ahimè… ci sono davvero tantissime scene da tagliare dal
Romanzo ed è realmente complesso arrivare da 30000 battute a 5000.
Ma pian piano sto riuscendo a trovare una quadra del cerchio.
Grazie ancora e a presto ?
07/11/2021 at 11:28
Rincariamo la dose in questo capitolo già pieno di adrenalina, direi che il piede non si ferma e prosegue!
07/11/2021 at 15:56
Good choise! ?
Ciao Carlo, come sempre grazie di essere passato.
A prestissimo ?
05/11/2021 at 17:03
Ciao, ho recuperato adesso i capitoli che non avevo ancora letto.
La trama incuriosisce e crea suspense allo stesso tempo, il capito tiene con il fiato sospeso fino alla fine.
Voto per l’inseguimento di Samuel da parte dei cani e la loro successiva dispersione: dopotutto Samuel dovrà pur servire a qualcosa ?
Scherzi a parte, attendo con impazienza il prossimo capitolo.
Ciao!
05/11/2021 at 17:19
Ciao Rossella!
Grazie di essere passata; ho già contraccambiato il favore seguendoti come autore e come storia; prometto che leggerò la tua storia entro questo weekend.
E grazie del tuo commento; proverò a dare spazio a tutti, senza però perdermi il filo logico della trama; il mio e’ un lavoro immane di sintesi, partendo da un romanzo già scritto, ma riadattato alle esigenze – ovviamente – del lettore e delle regole di The Incipit. Mi è già capitato di eliminare un po’ di personaggi e giustamente quelli rimasti devono avere un ruolo.
A prestissimo ?
31/10/2021 at 17:40
Spero che nel prossimo capitolo il point of view sarà quello di Alberto, anche solo per pochi attimi.
31/10/2021 at 19:41
Ciao Daniele,
comprendo la tua aspettativa, ma devi anche considerare che questa storia – mea culpa – è piena di personaggi.
Sicuramente nella versione romanzo – che in realtà ho già scritto in una prima versione; questi dieci capitoli sono un sunto “pilotato” di un’opera già creata – Alberto avrà il giusto e meritato spazio.
Abbi fiducia 😉
Grazie di essere passato e a presto 😀
29/10/2021 at 22:44
Che ansia! Alberto fai qualcosa! (Cit. Matley fai qualcosa!)
Ben scritto come al solito, ma il ritmo è salito!
Rose e Noire. Mi piace il contrasto di colori.
Alla prossima!
30/10/2021 at 03:46
Ciao Adria! Che piacere rileggere un tuo commento 🙂
Beh, i colori sono tutto; avrai notato che ogni capitolo è dedicato ad un colore 😉
Quella di Matley mi è piaciuta 😀
Alla prossima.
un caro abbraccio
28/10/2021 at 18:35
Chissà se servirà a qualcosa Alberto ??
28/10/2021 at 18:45
Esatto!
Chissà… ?
27/10/2021 at 11:28
Ciao Jose,
tanti misteri, tanti personaggi inquietanti, chi è Noir e Rose chi è?
È tutto molto interessante e ben costruito. Ho votato la prima opzione, almeno una difficoltà in meno per il povero Samuel. Aspetto il prossimo capitolo, per ora ti auguro una buona giornata. A presto
27/10/2021 at 12:41
Ciao Anna.
Grazie per i complimenti e per il tuo tempo.
Effettivamente ho articolato parecchio la storia; pensa, in realtà sto facendo un sunto, rielaborato con lo stile di oggi, di un vecchio romanzo breve. Una fatica… togliere è spesso più complicato che aggiungere.
Felice che tu mi segua, alla prossima!
?
25/10/2021 at 22:02
Ciao!
Capitolo molto interessante, soprattutto per Noire che mi da’ la sensazione di non essere una semplice bambina…
Mi è davvero piaciuto molto, sono curiosa di vedere come proseguirai! Io voto per il diversivo che dura solo momentaneamente.
Al prossimo capitolo :3
25/10/2021 at 23:39
Ciao Sara!
Vedi perché mi stai simpatica? Hai votato per l’opzione che prediligo; anche se “purtroppo” i lettori mi stanno portando da un’altra parte. Mi adeguerò ?
Spero di mantenere le tue aspettative; io ad oggi già mi son sorpreso di quello che ho scritto; pensa te! Per cui essere arrivato al giro di boa è quasi un appagamento. Ma sto con le antenne belle rizze, non sia mai!
A prestissimo! ?
25/10/2021 at 12:15
Ciao Jose,
un capitolo che ti mette l’ansia…sei riuscito a rendere molto bene lo stato di emergenza e paura di Samuel, in contrasto con l’atteggiamwente di Noire, che sembra molto più cosciente della situazione dello stesso protagonista.
Interessante e spaventoso allo stesso tempo anche l’incontro con i cani….ho votato “no”, per tenere alta la tensione sulla “strana coppia” in fuga.
Al prossimo capitolo.
ePP
25/10/2021 at 13:08
Ciao ePP!
Grazie del tuo contributo!
Eh si, il contrasto e l’ambiguità di questo rapporto e’ proprio ciò che volevo far risaltare; felice che tua l’abbia colto ?
Al prosiamo capitolo! ?
25/10/2021 at 00:48
“Smithers, libera i Cani!”
Tralasciando la mia follia, mi ha piacevolmente colpito questo risvolto di trama! 😉
Continui ad andare alla grande. Aspettiamo il prossimo!
25/10/2021 at 13:05
Giuseppe, ciao!
Grazie come sempre di essere passato e de tuo contributo straordinario ed appassionato come oratore e promotore della nostra causa!
Spero di continuare con queste atmosfere, ti confesso che più vado avanti e più la cosa diventa complessa.
È una sfida che ho accettato fin dall’inizio e la porterò a termine; ma che fatica… ?
A presto! ?
22/10/2021 at 20:19
Che concitazione! Siamo tutti lì sotto quella pioggia e la bambina al fianco!
22/10/2021 at 22:56
Ciao Carlo!
Grazie del tuo tempo.
Sono contento di averti trasportato nel mio mondo; o, meglio, quello di Samuel, Noire e Alberto.
Succederanno ancora tante cose! peccato che abbia così poche battute a disposizione per raccontare tutto, ma quando svilupperò il romanzo se ne riparlerà di ampliare la storia con cognizione di causa.
A presto e alla prossima 😉
21/10/2021 at 23:32
Ciao Jose!
Episodio in cui Firenze (che combinazione, ero lì proprio domenica scorsa) va in pezzi, in cui si interrompe l’armonia. La fuga infatti mi restituisce una città in improvvisa crisi, e la tua prosa disegna il disagio fisico della nuova coppia in maniera efficace, con dialoghi brevi e frasi a soggetto + verbo, che alzano il ritmo (e un po’ l’angoscia). Chi è la Rose?
Voto per un’azione efficace di Alberto e ti auguro una buona continuazione.
Ciao a presto!!
21/10/2021 at 23:41
Buonasera Minollo,
Come sempre grazie di esser passato e de tuo contributo davvero illuminato. Hai colto in pieno il taglio stilistico “d’azione”!
Spero di mantenere le tue – come di altri – aspettative.
A presto! ??
18/10/2021 at 21:59
Io voto sì: vediamo Alberto in azione!
Oh, questo capitolo è molto emozionante: avevo il cuore che faceva bum bum tutto il tempo!
Ciao 🙂
21/10/2021 at 05:10
Ciao Red!
Grazie di essere passato e felice di averti emozionato.
Mi carichi nel continuare ad impegnarmi a trasmettere altre emozioni a te e ad altri lettori.
A presto! 🙂
18/10/2021 at 10:10
Ciao José ho letto tutto di seguito il tuo viaggio urbano tra nefandezze e angosce varie per nulla attenuate da bambine. cagnolini, vecchietti sorridenti… Si respira il caos e la fuga. Ogni tanto qualcosa colpisce duro, sembra la metafora di una vita sbagliata, compressa com’è in un ambiente compromesso e ostile. La fuga sembra la sola via di uscita e tu la racconti come se fosse un reportage fatto con lo smartphone, azione mossa, immagini a volte sfocate rumori inspiegabili, tutto in modo molto efficace. Bravissimo, da qui a quello che aggiusterei: non ho colto, forse è un mio limite, una continuità nel senso del racconto; tanti frammenti e non una vera storia, (ma siamo solo al quinto capitolo) e poi, per favore i cagnolini se puoi non chiamarli “quadrupedi” non so perché ma non mi piace? complimenti ancora per la tua prosa, aspetto il sesto. Ciao?
21/10/2021 at 05:08
Ciao Federman!
Grazie di essere passato, lo apprezzo molto.
Davvero una bella e approfondita analisi.
Innanzitutto grazie per o complimenti, e un mea culpa per “quadrupedi”; come darti torto… Ma “randagi” mi è venuto a capitolo caricato. Avevo finito i sinonimi 😀
La continuità è purtroppo una nota negativa per certi versi inevitabile; questo racconto è in realtà un’opera di sintesi piuttosto impegnativa, poiché parte da un romanzo – o forse racconto lungo – di circa 140 pagine. Ridurlo 25 pagine scarse – i nostri imposti 10 capitoli – è davvero complesso e faccio molta fatica a dare, per l’appunto, continuità.
Ma vedrò di starci ancor più attento.
Buon proseguo e al prossimo capitolo 😉
18/10/2021 at 09:25
Ottimo capitolo, si legge in un baleno! Continua così Jose!
Andrea
20/10/2021 at 04:19
Grazie Andrea! gentilissimo.
E grazie di essere passato!
Al prossimo capitolo 😉
17/10/2021 at 23:37
Capitolo impeccabile come sempre. Pieno d’azione ben scritta e che ti tiene incollato fino alla fine!
18/10/2021 at 00:14
Grandissimo Carlo!
Grazie della tua fedeltà e del tuo entusiasmo! Mi tengono in caldo per il prossimo episodio.
Un abbraccio e alla prossima 🙂
17/10/2021 at 17:28
Votiamo per la risposta più “congeniale” in una città che mai vorrei veder ridotta in quello stato…
17/10/2021 at 17:35
Ciao Daniele!
Verosimilmente tu sei l’ultimo voto da cui prenderò spunto per chiudere il capitolo 5.
Stop alle telefonate 🙂
Grazie di essere passato.
Un caro saluto.
Alla prossima 😉
13/10/2021 at 22:29
Ciao Jose!
Incuriosito dalle buone recensioni, ho deciso di leggere “La Rose”. Il tuo stile attira l’attenzione, i dialoghi semplici e minimalisti, il futuro “quasi” normale (niente viaggi interplanetari), e soprattutto la prosa variopinta. Hai una “steadycam” che si muove assai agilmente tra i vari set della storia e cattura piccoli dettagli che aiutano a mettere a fuoco le scene. Complimenti davvero, seguirò la storia, e ho votato per l’iniezione per turisti.
Bene, al prossimo episodio, ciao!
14/10/2021 at 03:40
Ciao Minollo,
Ti ringrazio per essere passato.
E ancora di più apprezzo il tuo acculturante commento; ne farò tesoro!
Sono appassionato di Stephen King e Haruki Murakami, adoro la narrazione “visiva”.
Grazie davvero per i commenti! Mi stimolano a tenere alto l’impegno.
Buon proseguo e a presto 🙂
08/10/2021 at 12:27
Capitolo mooolto interessante, sono stata rapita dall’atmosfera e m’incuriosisce e inquieta allo stesso tempo l’apparizione della bambina.
In ogni caso, ottimo capitolo come sempre!
A sentimento ho votato per gli stivali viola xD ma sono curiosa di vedere come proseguirà :3
08/10/2021 at 13:57
Ciao Sara!
Ti confesso che la versione originale era proprio per gli stivali viola.
Ma pare che dovrò modificarla a vantaggio dell’immunità! ? poco male, sfida che accetto di buon grado.
Grazie dei complimenti! Mi sto impegnando tantissimo per mantenere alto il livello di stile e tensione narrativa; praticamente è un lavoro… ?
A breve il prossimo capitolo ?
08/10/2021 at 11:55
Stile di scrittura sempre coinvolgente. Leggerti è sempre un grande piacere!
Tieni alta la curiosità! 🙂
Aspetto il prossimo!
08/10/2021 at 13:51
Grazie di essere passato, Giuseppe!
E grazie dei complimenti, mi impegnerò per non deludere le vostre aspettative ?
A breve il prosiamo capitolo ?
06/10/2021 at 23:31
L’apparizione praticamente “onirica” della bambina è moooolto inquietante ? non vedo l’ora di vedere lo sviluppo del personaggio
08/10/2021 at 02:23
Hi Bro!
Conto di non deluderti nello sviluppo del personaggio 😉
Così come mi riprometto di pubblicare più di frequente. Non fosse altro per il fatto che si perde molto facilmente il filo della storia. E in questa, in particolare, carica di elementi e retroscena, ancora peggio!
Grazie della fiducia! 🙂
05/10/2021 at 17:07
Ciao Jose,
ho letto adesso i quattro capitoli già pubblicati. Il nostro Manuel non vive certo sotto cieli sereni: una moglie assillante alla quale pare non riesca a sottrarsi, un amico pronto al suicidio, una bambina in grave pericolo e decisioni difficili da prendere.
Devo dire che hai uno stile di narrazione piacevole, mi è piaciuto leggere questa storia e lo farò ancora. A presto Jose e vieni a trovarmi se ti va.
06/10/2021 at 01:31
Ciao Anna!
Grazie per essere passata.
Son passato a trovarti, e non mi è dispiaciuto affatto! 😉
Grazie del commento e del tuo tempo. Mi impegnerò per non deludere le tue (vostre) aspettative.
A presto.
Ps: il protagonista si chiama Samuel 😀
27/09/2021 at 23:09
È immune al veleno rosa! E vediamo se riesce a salvarla 🙂
Un po’ incasinato questo capitolo, come giusto che sia dopo l’esplosione, solo che non ho capito dove si trovino lui e la bambina e perché lui è in pericolo se è all’asciutto: sembra in una zona sopraelevata dalla tua descrizione.
Ciao 🙂
28/09/2021 at 03:34
Ciao Red!
Grazie del tuo tempo e del commento, come sempre.
Esatto, il Piazzale Michelangelo – non so se hai presente Firenze, io ci ho vissuto 8 anni, per questo mi diverto ad ambientarvi la mia storia – è la piazza più elevata della città, essendo edificata su una collina; e ti assicuro che il panorama è mozzafiato.
Hai detto bene, l’esplosione ha creato parecchia confusione… Voluta 😉
A prestissimo 🙂
27/09/2021 at 10:04
Ciao Jose, complimenti il capitolo inizia subito immergendoti in una situazione molto drammatica…un momento di smarrimento ed emergenza ben descritto e coinvolgente.
Molto interessante questo “strano” incontro con questa bambina. Ho votato per l’uumunità al veleno….in questo strano intreccio mi sembra una delle opzioni più interessanti, anche perche la scelta che farà Samuel in questo caso sarà determinante.
Aspetto con curiosità il prossimo capitolo.
Ciao,
ePP
28/09/2021 at 03:31
Ciao ePP! Grazie come sempre del contributo 🙂
Col quinto capitolo mi metterò decisamente alla prova.
Hai ragione, gira tutto intorno alla scelta (scelte) di Samuel.
A presto 😉
24/09/2021 at 12:09
Ciao, ho letto ora i tre capitoli. Il racconto scorre abbastanza bene e invoglia alla lettura. E’ solo un mio parere ma, le scelte dei capitoli non mi trasmettono quel senso di mistero che invoglia alla lettura del capitolo successivo cosa che invece il racconto in sè fa. Tra l’altro una delle scelte del secondo capitolo era sentire telefonicamente Alberto cosa che, nonostante non sia stata votata, è accaduta nel terzo capitolo (anche se non lo ha chiamato Alberto, lo ha fatto Samuel). Mi sembra una forzatura per fare comunque quello che volevi XD. Avessi scritto le scelte in maniera differente avresti potuto farlo senza far notare la cosa. Nel terzo capitolo poi mi sono perso tra il taglio di barba di Alberto e il ritorno da Samuel. Non c’è il distacco della scena che caratterizza questo e gli altri capitoli e ho dovuto rileggere un pò di volte per capire cosa stava succedendo XD.
Prendi quanto scrivo con le pinze e fai le tue considerazioni. Non sono un autore navigato e questi sono solo modesti pareri.
Spero di esserti stato in qualche modo utile.
Al prossimo capitolo!
Ciao!
25/09/2021 at 00:10
Ciao Carter!
Innanzitutto grazie del tuo tempo e della tua attenta analisi; davvero approfondita e costruttiva.
Ti do perfettamente ragione: si rischia facilmente di perdersi nella lettura; il motivo è che sto provando a condensare in 50000 battute (il limite imposto dalla piattaforma per sviluppare 10 capitoli) un romanzo già terminato e di circa 230000…
Ti chiederai: perché questo masochismo? Ebbene, sono uno scrittore molto meno navigato di te, credimi, e scrivere di sana pianta un racconto nuovo avrebbe preso molto più tempo di quel poco che già ho a disposizione; altro motivo, fondamentale, è che sento fortissimamente l’esigenza di condividere questa storia.
Infine, questo racconto è a tutti gli effetti un esercizio di penna, dove sto provando oltre a testare le mie capacità di sintesi, a ferrarmi di più sulla struttura della storia.
Ti ringrazio davvero dei tuoi appunti.
Terrò maggiormente conto, anche nella scelta più coerente e onesta delle opzioni, dei consigli che mi hai dato.
Al prossimo capitolo!
Ps: ora vado a seguire la storia! 🙂
Grazie ancora, ciaooo
25/09/2021 at 09:37
No ti sbagli! Come ti avevo scritto io non sono uno scrittore nagivato ma un lettore! Sto anche io iniziando ora a scrivere per la prima volta e comprendo molto bene le difficoltà che si hanno nell’affrontare questa esperienza. Io mi aspetto molti consigli su come migliorare il mio racconto e poi valuterò con attenzione se sono costruttivi o meno. Ti invito a fare lo stesso. Non prendere come oro colato quello che ho scritto e oserei dire anche quello che scrivono gli altri. Leggi e valuta attentamente quelli che puoi seguire da quelli che non fanno al caso tuo. Ciao!
22/09/2021 at 03:15
Il tuo stile di scrittura è sempre molto fluido e ammaliante!
Bella sorpresa finale, specie quando ti ritrovi un po’ distante dalla storia, perché passano giorni tra un capitolo e l’altro. M’incuriosisci sempre di più 😉
22/09/2021 at 03:22
Ciao Carissimo!
Grazie del tuo tempo prezioso, apprezzo di cuore!
Conto di accorciare i tempi di attesa, anche perché penso che alla lunga giochino a mio sfavore.
Mi piacciono i finali a cascata, ma questo già lo sai 😀
Alla prossima puntata 😉
17/09/2021 at 10:46
Eccomi! Ho riletto il primo capitolo, che già mi aveva preso, coi suoi toni cupi e inquietanti in una Firenze che conosco e amo, ma che, proiettata in questo futuro angoscioso, mi fa venire i brividi. I personaggi si stanno delineando bene. Bello il contrasto tra l’anoressia di Antonella e il sovrappeso di Alberto. Tanti temi già accennati. Il desiderio è di andare avanti nella storia. Ho votato la fuga di gas. Chissà quale gas. Sarà un gas futuristico?
18/09/2021 at 02:07
Ciao mitica!
Grazie del tuo contributo 🙂
Ti confesso che sei la prima ad aver notato la contrapposizione Antonella (Anoressia)/Alberto (Obesità); non l’avevo notata neanche io!!! 😀 il mio subconscio fa gli sgambetti a volte.
Comunque i disturbi alimentari non possono che avere risvolti psicologici, che ovviamente usciranno fuori nella mia storia…
Per il gas, ora vedo cosa inventarmi; basta che non sia esilarante, altrimenti scivolo su un altro genere ;D
A presto
16/09/2021 at 23:37
Ciao Jose,
ho recuperato oggi questo racconto, incuriosito da questa Firenze futuristica un po malandata.
Interessanti le storie di queste persone che si muovono su questa “scenografia”, ma quella che mi è piaciuta di più è la storia di Alberto. Samuel in questo capitolo è passato un po in sordina…ma immagino che con quello che succederà (ho votato per il mix di opzioni), nei prossimi capitoli emergerà alla grande…anche se spero in un suo incontro rappacificatore con il vecchio amico.
aspetto il prossimo capitolo,
ePP
16/09/2021 at 23:52
Ciao ePP,
grazie del tuo contributo e del tuo tempo.
Hai detto bene, aggiungo che Samuel è passato “volutamente e inevitabilmente” in secondo piano.
Ma non tarderò a farlo emergere per il ruolo che deve avere.
Con il prossimo capitolo termino la presentazione dei personaggi (ne mancano due, di cui uno fondamentale) e al contempo li farò muovere in un contesto molto dinamico; non aggiungo altro…
Grazie della tua fiducia.
A presto.
Jose
12/09/2021 at 10:36
Questo capitolo è pieno di cose ma sono molto molto curiosa di vedere come proseguirai!
La storia mi sta prendendo e apprezzo molto Alberto come protagonista.
Io voto per entrambe le cause e complimenti per il capitolo :3
12/09/2021 at 16:35
Ciao Sara!
Grazie del contributo ☺️
Qualcun altro mi ha detto la stessa cosa di Alberto! Ahimè, non è il protagonista, più che altro perché non sarebbe funzionale a come voglio far proseguire ma storia e muovere Samuel all’interno di essa con un personaggio che scoprirete nel 4^ capitolo, e che sarà piuttosto importante.
Ma comunque Alberto tornerà con un ruolo non marginale…
A presto! ?
11/09/2021 at 12:46
Complimenti! Il tuo stile migliora di capitolo in capitolo! Mi piace molto il personaggio di Alberto e spero di saperne di più a riguardo! Ora vediamo le conseguenze dell’esplosione!
11/09/2021 at 13:30
Ciao Carlo!
Grazie del tuo tempo e dei complimenti ?
Alberto tornerà! Sarà inevitabile il suo contributo…
Paziento ancora qualche altro giorno in attesa degli ultimi interventi e poi vi farò vedere cosa succede dopo (e per colpa) dell’esplosione ?
A presto caro ?
07/09/2021 at 19:42
Davvero bello come hai caratterizzato Alberto
07/09/2021 at 23:22
Ciao Carlo! Grazie ❤️
Sai, è il classico personaggio – da me particolarmente sentito – che rischia di prendere il sopravvento nella storia se non ne doso la presenza ?
07/09/2021 at 00:36
Che bello leggerti caro Jose.
Continua così.
<3
07/09/2021 at 03:00
Ciao Gemma.
Carissima, bello sapere che mi leggi. Grazie del tuo tempo! A presto ?
06/09/2021 at 10:43
Ed eccomi di nuovo qui, mi fa molto piacere continuare a leggerti! Allora, qui c’è molta carne al fuoco. Alle volte non riesco a seguire il cambio di prospettiva e punto di vista dei personaggi: credo che potresti ottimizzare l’uso dei paragrafi per mettere maggiormente in evidenza chi sta pensando cosa e il flusso di pensiero di chi stiamo seguendo, per una senso di maggior scorrevolezza. Capisco voler lasciare il lettore nella suspence e nel mistero, ma voglio seguire agevolmente i punti di vista di ogni protagonista 😉 rimango in attesa del prossimo capitolo!
06/09/2021 at 18:27
Ciao Carissima!
Grazie del tuo commento, davvero costruttivo; lo apprezzo molto!
Ti spiego al volo la mia difficoltà: è in parte legata alla mancanza di dimestichezza con lo strumento scrittura e dall’altra condizionata dall’obbligo di rispettare il limite di 5000 battute imposto per capitolo da questa piattaforma.
Ma per il grosso – così lo spiego anche a chi volesse leggere questo commento – , il problema è legato alla necessità di condensare in dieci capitoli (cioè circa 30 pagine totali) un romanzo breve di circa 130, scritto molto prima.
E’ davvero una tortura dover rinunciare a certe scene, e casco molto facilmente nella tentazione di voler addensare troppe cose in poco spazio, me ne rendo conto. In più – e non è secondario – devo rivedere lo stile vecchio regalandogli freschezza e fluidità, che sicuramente non avevo in passato.
Sarebbe stato molto più facile scrivere qualcosa di nuovo, mi rendo conto… Ma la tentazione di narrare del dolore di Samuel era troppo forte.
Comunque, ci sto lavorando pazientemente e con dedizione e sono convinto, anche grazie al tuo saporito contributo, che riuscirò a raggiungere la meta.
A presto 😉
04/09/2021 at 21:58
Ho corso insieme a Samuel lungo l’argine dell’Arno, ho respirato lo stesso odore e le sensazioni soni state tutte piacevoli.
Ho letto anche gli altri due capitoli ma è la descrizione iniziale che ha colpito i miei sensi. Complimenti per la tua bella penna.
Arianna
03/09/2021 at 12:41
Io voto una fuga di gas!
Se devo essere sincero, non ho capito dove voleva andare a parare questo capitolo. Ok, abbiamo conosciuto di sfuggita “La Rose”, ma… boh! Forse mi sarà più chiaro nei successivi.
Ciao 🙂
04/09/2021 at 20:57
Ciao Red,
intanto grazie per il fatto che continui a seguirmi.
Come sai meglio di me i primi capitoli servono per presentare i personaggi principali della storia, che si metteranno in moto successivamente; se avrai pazienza vedrai a breve dove voglio andare a parare 😉
Un caro saluto 🙂
29/08/2021 at 16:28
Io direi che la chiamata sta arrivando da…
ANTONELLA.
Forzaaaaa! Vogliamo un bel po’ di conflitto!
Attendo il prossimo capitolo!
03/09/2021 at 01:39
Ciao Sergio.
Ha vinto la VodaOlophone, e in un paese democratico non potevo accontentare – a modo mio 😀 – la maggioranza.
Buona lettura del capitolo tre 😉
05/08/2021 at 09:19
Complimenti Jose!! Bellissimo stile di scrittura, è un piacere da leggere. Curioso di scoprire il proseguo del racconto 🙂
Un caro Saluto 😉
14/08/2021 at 01:15
Ciao Francesco!
Un piacere leggere il tuo commento; grazie del tuo tempo e dei complimenti.
Spero di non deluderti nei capitoli a venire.
A breve il capitolo tre on line.
A presto 😉
27/07/2021 at 23:41
Mi piace il modo in cui scrivi. Ancora nn riesco a dare un giudizio sul racconto voglio aspettare i prossimi episodi e vedere come si evolve la storia. E poi vorrei capire che cosa è esattamente l’ “olophone”?!? Un telefono con ologramma??
04/08/2021 at 00:45
Ciao Ale!
Grazie del contributo 🙂
C’hai preso, l’olophone è uno smartphone che proietta l’immagine di chi ti chiama.
Appena ho tempo vedrò di far proseguire la storia, che inevitabilmente è ancora in divenire.
Probabilmente per avere un giudizio esaustivo dovrai aspettare la fine.
Ma credo che già col prossimo capitolo inizierai a farti un’idea più concreta 😉
25/07/2021 at 17:45
Questo capitolo è stato davvero bello e ha un po’ colpito nel segno… complimenti.
Voto per la VodaOlophone, principalmente perché non sapevo chi scegliere fra gli altri due.
Sono curiosa di vedere come andrà avanti!
Al prossimo capitolo :3
28/07/2021 at 01:53
Ciao Sara!
Grazie del tuo contributo e dei complimenti!
Proseguirà in maniera non particolarmente prevedibile, secondo me 😉
A presto 🙂
24/07/2021 at 22:39
Ciao Jose!
Eccomi qua, finalmente.
Per non sbagliare ho votato per la VodaOlophone…direi che ho seguito la scia giusta.
Alla prossima!
28/07/2021 at 01:51
Ciao Pietro!
Seguirò quanto mi indicate, fosse anche da pagargli la bolletta alla VodaOlophone 😀
Grazie del tuo tempo!
Ci si vede 😉
17/07/2021 at 13:29
Ouuh, questo sì che fa male. Mi ha toccato, sul serio. Spero di non buttarla in caciara scegliendo la VodaOlophone, ma non ho saputo resistere…
18/07/2021 at 00:31
Ciao Daniele.
Ma no preoccuparti proprio, quella opzione era lì apposta per te 😀 e comunque ho i miei trucchetti (come tutti) per portare la narrazione verso una rotta più consona, qualora la scelta sia palesemente controversa.
La terza scelta sarà sempre per te, ti penso vedi 😉
Alla prossima!
16/07/2021 at 12:59
Avevo lasciato indietro la tua storia… ed è un vero peccato!
Stile di scrittura invidiabile, davvero!
Mi hai incuriosito!
18/07/2021 at 00:35
Tantissime Grazie, Giuseppe!
Felice di avere le tue attenzioni.
Purtroppo non ho molto tempo a disposizione, ma vedrò in tutti i modi di essere più presente.
Anche perché davvero, rischio che quei pochi interessati alla mia scrittura sia costretti a rileggere i capitoli precedenti, perché è passato un visibilio…
A presto (spero!…) 😉
14/07/2021 at 21:04
Alberto!
A quanto ho capito: lei ha voluto il cane e lui non lo sopportava ed adesso è il contrario?
Quando la vita ti stravolge le idee… 😉
Ciao 🙂
14/07/2021 at 23:06
Ciao Alberto.
Oh si, la vita cambia tante cose…
Innanzitutto grazie per il tempo che mi dedichi e la tua attenta lettura.
Da come si sarà compreso dal secondo capitolo Samuel non voleva un impegno gravoso come accudire un cagnolino, per concrete motivazioni esposte; ciò non significa desiderarne la morte.
Per Antonella è più un desiderio adolescenziale, forse un peluche di cui sbarazzarsi a comando?
Ne vedremo delle belle…
Scusami, mi sono accorto che non ti seguivo, corro subito ai ripari.
Buon proseguo ?
14/07/2021 at 23:29
>Ciao Alberto.
Credo tu abbia sbagliato nome 😉
Ciao 🙂
14/07/2021 at 23:54
Oops! Hai ragione Red!
Ma ti chiami davvero Red? ? ciao Alberto Red ?
14/07/2021 at 17:11
Un bel salto di “regia” passare dalla corsa alle nuvole. Non vedo l’ora di vedere il seguito
15/07/2021 at 18:38
Thanks a lot! Ne vedremo delle belle. Sopratutto ne vedrà delle
Belle Samuel…
24/06/2021 at 07:04
Letto tutto d’un fiato, ritmo incalzante sembrava di correre con Samuel, bravo Jose non vedo l’ora di continuare la lettura.
04/07/2021 at 17:19
Ciao Fabio!
Grazie del tuo tempo.
Se le cose vanno come penso, a breve, ci sarà da correre parecchio.
Sempre su questi canali!
A presto 😉
22/06/2021 at 09:54
il racconto da subito, si presenta in maniera originale, sia per la modalità nella quale é scritto ed i possibili scenari che si potrebbero presentare in futuro, diciamo che il tutto scorre apparentemente liscio e naturale, ma nello stesso tempo lascia nteresse….si mi é piaciuto
E bravo Jose ??
04/07/2021 at 17:18
Grazie Emiliano, per il commento e di riflesso del tempo che mi hai dedicato.
Proverò a sorprenderti capitolo dopo capitolo.
A presto 😉
12/06/2021 at 08:59
Molto interessante il ritmo del racconto che da l’idea di una storia che regalerà molti colpi di scena. Bellissima la descrizione di sensazioni e odori, sembra di percorrere quei luoghi e sembra quasi di sentire, annusando l’aria, il profumo del fiume. Molto interessante l’indagine psicologica dei vari personaggi, che lascia trapelare dinamiche complesse e quotidiane, dalle quali si può proseguire il racconto seguendo i propri vissuti, creando delle storie parallele con dei risvolti del tutto personali. Molto interessante Jose, sono curiosa degli sviluppi.
19/06/2021 at 04:25
WOW Silvi! Che bella analisi! Mi invogli ad impegnarmi ancora di più! 😀 Grazie tantissime! A presto il secondo capitolo 😉
10/06/2021 at 15:23
Ciao Jose! Il ritmo incalzante della storia invita il lettore a proseguire tutto di un fiato nella narrazione. Si lascia intuire che gli sviluppi che potrebbe prendere la storia possano avere evoluzioni molto imprevedibili e questo mantiene alto il livello dell’attenzione. Mi hai invogliato a sapere che cosa succederà durante la sua corsa! Per me la scelta che riguarda la sua cagnolina non può che avvenire mentre Samuel corre sui lungarni con l’umidità che gli taglia la faccia e l’arte che gli si impone in tutta la sua bellezza a ricordargli che la storia che si respira a Firenze nutre la creatività di chi sa coglierla. Bravo Jose, buona scrittura!
13/06/2021 at 21:26
Ciao Carissima. Grazie del tuo contributo! Sono contento ti sia piaciuto. A presto 😉
08/06/2021 at 12:54
Ciao Jose, ti dico subito che non voto la corsa come tentativo di scacciare i pensieri, perché la lettura suggerisce un crescendo di inquietudine che solo il riaffiorare di un ricordo saprebbe alimentare a dovere. Tuttavia, non scarterei l’opzione della chiamata inaspettata, anzi. Tutto dipende dal dialogo tra i due personaggi e dalla volontà di cogliere nel contesto narrativo una certa decadenza dei tempi. Che poi, per come la vedo io, sarebbe un buon espediente per allungare la vita della povera cagnolina, nell’attesa e nell’incertezza degli eventi.
Non avere fretta di svelare fatti e personaggi, lascia che sia il lettore a immaginare, a fare ipotesi, a trarre conclusioni.
Buona scrittura Jose, ti seguo.
13/06/2021 at 21:27
Ciao Giuseppe. Grazie dei tuoi consigli, ne farò tesoro. A presto
06/06/2021 at 12:59
Jose la tua scrittura é incantevole. Adoro ogni dettaglio, il tutto scorre nella mia mente come se già conoscessi quello che viene dopo.
Non vedo l’ora di sapere di Samuel!!!
13/06/2021 at 21:28
Ciao carissima! Grazie del tuo commento; sono contento ti sia piaciuto, vedrò di esaudire presto la tua richiesta 😉
06/06/2021 at 09:53
Mi è piaciuto il modo in cui l’autore descrive il suo presente, come se volesse sfuggirgli scappando via di corsa. Ho apprezzato molto questa metafora. Trovo la scrittura piuttosto scorrevole e piacevole, e sono invogliata ad andare oltre.
13/06/2021 at 21:30
Ciao Meghy. Puoi anche parlare direttamente a me 😀 grazie del tuo commento; nei prossimi capitoli proverò ad alleggerire un po’ lo stile, prediligendo ancor più la scorrevolezza. Un abbraccio
04/06/2021 at 21:49
Bravo Jose,
davvero molto interessante e molto scorrevole. Poi, come ti ho già detto, mi piace molto la cura di particolari di cui spesso in pochi si accorgono.
Continua a seguire le tue passioni e divertiti in America!
Andrea B.
05/06/2021 at 06:44
Ciao Andrea! Grazie del tuo contributo 🙂 vedrò di farlo fruttare 😀 appena torno da questa mini vacanza in California mi concentro sul secondo capitolo. Spero continuerà ad appassionarti.
Un caro abbraccio
04/06/2021 at 21:09
Ehi, Jose, ho letto finalmente qualcosa di tuo! WOW! Intrigante… La Firenze tanto amata/odiata, il Lungarno, la corsa… Tutto questo è familiare. Tutto il contesto fantascientifico mette curiosità e un senso di ansia. Ti seguo per forza di cose! La scelta è sul continuare la corsa, ovviamente! E spero nel salvataggio della cagnolina, altrettanto ovviamente! ?
05/06/2021 at 06:48
Ciao Adria,
Ti confesso che ci tenevo tantissimo al tuo parere; si, c’è molto di mio, inevitabile penso.
Ti ricordi di quando ti parlai del corso di scrittura creativa fatto a Milano? L’insegnante fu chiarissimo: bisogna parlare di ciò che si conosce; e io aggiungo: più rendi la tua vita meritevole di essere vissuta, più avrai da condividere col prossimo, in questo caso con l’arte della parola.
Grazie di avermi letto e del tempo che mi hai dedicato.
A prestissimo col seguito 😉
31/05/2021 at 12:04
Ciao Jose!
Devo dire che come incipit è decisamente buono. Il tuo stile di scrittura mi piace molto, parecchio evocativo, con metafore azzeccate e descrizioni ricche di aggettivi che danno un carattere forte ad ogni situazione. Il dilemma morale sulla cagnolina è sicuramente difficile. Anche se probabilmente non vincerà la mia scelta, mi piacerebbe che cercasse di scacciare i pensieri proseguendo la corsa.
Alla prossima!
02/06/2021 at 09:07
Ciao Gabriele! Apprezzo molto il tuo contributo 🙂
Mi piace la tua scelta, e sicuramente mi metterebbe alla prova molto più delle altre tre opzioni.
Aspetterò qualche giorno ancora, poi butterò giù il secondo capitolo.
Vediamo che succederà.
Ancora grazie per avermi letto.
A presto 😉
30/05/2021 at 16:56
Ciao, mi fa molto piacere leggere Qualcosa di tuo, grazie per averlo condiviso su Facebook!
Personalmente trovo la scrittura molto “arzigogolata” per i miei gusti, ricco di metafore e sospensioni che per ora mi hanno lasciata con un vago senso di confusione. Ma immagino che sia un artificio narrativo 🙂 in attesa dello sviluppo dell’azione, continua così!
02/06/2021 at 09:11
Ciao Beatrice!
Felicissimo di ritrovarti qui 🙂
Si, ci sei andata vicina nella tua analisi del mio stile; ma devo aggiungere che il mio modo di scrivere è fortemente condizionato da quello di HP Lovecraft, ti ho detto tutto… 😀
Non so se tu l’abbia già fatto; ti chiedo gentilmente di seguirmi (sia me che la storia), così da poter accumulare punti e conseguentemente visibilità.
A presto
30/05/2021 at 14:52
Ok, sono incuriosito. Non so ancora se prenderà una piega che mi piaccia o meno, ma il fatto che sia fantascienza mi fa intendere che non è tutto 🙂
>«Stasera dev’essere morta!»
Come farsi odiare con una frase!
Facendo il tifo per la cagnolina, ti seguo 🙂
Ciao 🙂
30/05/2021 at 23:06
Grazie Red Dragon. Lusingato del tuo interesse.
Diciamo, in tutta onestà, che non è fantascienza pura; questa piattaforma non permette “sfumature” tra i generi, ibridi tra due che si possono associare per certi elementi.
E’ piuttosto un racconto – estratto da un mio romanzo incompiuto – ambientato nel futuro ma più propriamente distopico.
Tifo anch’io per la cagnolino 😀
A prestissimo 🙂
27/05/2021 at 08:41
vabbè il mio voto non vincerà a meno di un miracolo, tutti fissati con sti ricordi in dissolvenza. Detto questo bel testo, in alcuni punti un po’ nodoso ad esempio:
«Che bel sole!», gli urla tutta gioiosa la solita vecchietta, incorniciata dalla recinzione del suo giardino di gardenie spoglie. Quando il tempo non le consente di uscire, bussa dall’interno sulla finestra vetusta, agitando la mano allegra. Gli zigomi arricciati sono alleggeriti dalla montatura color panna degli occhiali.
un paragrafo dedicato alla vecchietta che nella scena non ha alcuna rilevanza 4 aggettivi solo nella prima frase e poi continui per tre righe.
«Che bel sole!», gli urla tutta gioiosa la solita vecchietta. (per me sarebbe stato meglio)
La trama è interessante, voglio vedere come la svilupperai.
29/05/2021 at 10:55
Innanzitutto grazie del commento, Renato; poi, come darti torto… sai qual è il problema di questo capoverso? L’averlo scritto sette anni fa e non esser riuscito più a liberarmene. Non che non ci abbia provato, ma non c’é stato verso di trovare un modo diverso di raccontare questa signora, realmente esistita e che mi ha fatto compagnia in tante corse per quel lungarno fiorentino. Credo che ora mi veda correre da lassù. Al di là di questo mio passaggio sentimentale, sto riuscendo ad alleggerire di molto la “densità” della mia narrazione, ma questo si vedrà poco più avanti, quando l’azione mi costringerà a virare sulla semplificazione.
A prestissimo! 😉
25/05/2021 at 19:21
Ciao, prima di tutto viva la cagnolina.
Io vorrei se permetti commentare il tuo modo di procedere nella composizione del testo che devo dire richiede una certa concentrazione per non perdersi tra i mille sballottamenti, le immagini evocate, le metafore, l’aggettivazione molto spinta. Andrai avanti così per dieci capitoli? Non deve essere facile a meno che non ti venga naturale e allora ti devo fare i complimenti.
La mia non è critica ma pura invidia per non essere capace di tanto. Grazie…. ciao 🙂
29/05/2021 at 11:01
Ciao a te e grazie del commento.
Come accennato a Renato Piu, ma detto in altre parole: data la profonda conoscenza del posto, per evocarlo e renderlo iperrealistico, ad oggi non ho trovato uno stile diverso. Ma – ed è una promessa – poco più avanti, quando la narrazione si accenderà e sarà necessario dare dinamicità alle scene, non mancherò di distendere il linguaggio.
Comunque grazie del complimento.
A prestissimo.
24/05/2021 at 17:19
Lettura piacevolissima. Grande Jose
29/05/2021 at 11:02
Ciao Luigi! Grazie a te per il tempo che mi hai dedicato.
24/05/2021 at 10:53
Ciao Jose!
Benvenuto su The Incipit!
Le questioni morali legate agli affetti sono sempre un’ottima fonte per le storie. In questo caso, hai deciso di renderci partecipi del dilemma di Samuel, consci che, alla fine di questa corsa, dovrà prendere una delle decisioni più grosse della sua vita. Quello che mi incuriosisce è l’idea di capire se Samuel si libererà o meno di Antonella, con la quale mi pare che ci sia una tensione che sta per esplodere.
Sono molto curioso di vedere come proseguirà il tutto. A sto giro voto per il Flashback! 😉
Alla prossima!
29/05/2021 at 11:06
Grande Sergio, buon pomeriggio.
Hai centrato il punto! La tensione é la vera protagonista del racconto.
Grazie del commento e del voto 🙂
24/05/2021 at 09:03
Ottimo inizio! E si prospetta una decisione davvero difficile! Io vado per la sirena!
30/05/2021 at 02:56
Oh, la decisione è estremamente complicata… e sirena sia! sempre che sia d’accordo la maggior parte di voi 😀 grazie del complimento 🙂
24/05/2021 at 08:53
Vada per il flashback, anche se la cagnolina mi fa venire in mente una cosa à la John Wick.
30/05/2021 at 02:59
Grazie del commento, Daniele. Onestamente ignoro il tuo riferimento a John Wick; ma sai, anche Miyazaki, con la Principessa Mononoke, mi ha rubato un’idea che avevo già messo nero su bianco prima di lui 😀
24/05/2021 at 08:31
Non immagini quanto mi è difficile leggere, dato che ho passato la stessa situazione col mio cane. Spero di reggere nel prossimo capitolo
30/05/2021 at 03:00
Ciao Francesca, grazie del commento e del sostegno morale. Credimi, non è facile nemmeno per me raccontare di lei. A presto
24/05/2021 at 00:17
Flashback … Ora come ora è lìopzione che mi piace di più 😛
30/05/2021 at 03:01
Ciao Alberto, grazie del commento. Spero di esaudire le tue aspettative nel prossimo capitolo. A presto 😉
24/05/2021 at 00:17
Ciao!
Inizio molto interessante, in cui presenti il protagonista e dai uno scorcio di mondo conosciuto ma allo stesso tempo sconosciuto. Mi ha preso!
Ho un sacco paura per la cagnolina, voto per il ricordo e vediamo che succede.
Al prossimo capitolo!
30/05/2021 at 05:52
Ciao Sara. Grazie del tuo tempo e del complimento. Fai bene ad avere paura 😀 a prestissimo 😉