Sciamano

Dove eravamo rimasti?

Desmond decide di ... Cercar di lottare approfittando della confusione temporanea. (78%)

Un puzzle da 1 milione di pezzi.

Seduti all’interno di una grotta, davanti ad un circolo di pietre con al centro qualche pezzo di legno, stavano Orsomth e suo padre mentre all’esterno altri anziani cantavano una nenia al lento battere sulle pelli dei tamburi.

“Figlio perché stai lì senza far niente?! Il fuoco non si accenderá mica da solo!” Disse sorridendo insicuro.

“Il fuoco ora io lo porto dentro. Fatico ogni istante per fermarlo. Il tuo fuocherello posso accenderlo anche solo con lo sguardo. Ora.”

Il fuoco si accese dal niente, brillando di un rosso vorace ondeggiava come un avido assassino. Danzando proiettava due ombre. Anche se una era molto meno definita dell’altra. Alla vista comune lo stesso Orsomth era poco più consistente del fumo del fuoco.

“Ma non posso lasciargli consumare tutto quello che incontra.” aggiunse con tono amaro.

Il fuoco si spense di colpo. Lasciando solo qualche foglia ed un pezzo del ramo leggermente bruciacchiati. Ed un leggero odore di cenere. Secca.

Orsomth guardava fisso suo padre.

Ed il padre guardava suo figlio. Perplesso. Senza più riconoscere in lui il giovane Sciamano che tutto desiderava conoscere della vita per poi tutto restituirle.

Il fuoco si accese nuovamente. Dal niente. Luminoso e caldo. Amichevole.

“Morire mi ha cambiato buon padre. Ho conosciuto la saggezza dei grandi spiriti. Ma dovresti andare ora. Lui non ti deve trovare qua.”

“Eppure non sembri aver capito un granchè: Darei la vita per qualche misero istante insieme. Addio figliolo, buona fortuna!”
Disse il padre turbato alzandosi per lasciare la grotta.

“Addio Buon Padre. Mi dispiace.” Replicò Orsomth guardando la schiena del vecchio.

Mentre una lacrima solcava lungo il volto del vecchio, un’altra scivolava più veloce lungo il mento di Orosmth. Insieme spegnevano quel fuoco fatto di un misto di sentimenti.

Nella grotta abbandonata al suo triste ed oscuro quanto silenzioso destino un enorme boato decise di aggiungersi al galleggiare dell’odore di cenere e legna bagnata.

Gli anziani intonarono il canto con maggior forza. Ma anche con più paura.
L’anziano mezzelfo sfregiato ciondolava gobbo sui suoi pensieri mentre la sua coda demoniaca giocherellava con la tessera della biblioteca.

1
Fallimento critico.
Attacco a vuoto.

Desmond sentiva la sua pelle vaporizzarsi. Un fuoco freddo l’avvolgeva e lo consumava. Anche se non era riuscito neanche a ferila poteva leggere la sorpresa negli occhi di SuperNova che, adesso, sembrava incuriosita e volersi fermare dal cancellare dall’esistenza un misero prete blasfemo ed assassino vittima della cultura in cui era cresciuto.

Quel sadico bastardo stava per farcela. Quel misero e pallido riflesso di un’entità molto peggiore che, per la stessa noia che pervade un ragazzino psicopatico alle prime armi che brucia un formicaio, stava cancellando il multiverso. Impazzito, cercando di ottenere l’unica cosa che non poteva ottenere.

Nudo, consumato dalla forza della caduta, avevo voglia di abbandonarmi. I ricordi si trasformavano in pensieri oscuri, sempre più confusi e sempre più agitati. Un turbinio di aghi impazziti pronti a trafiggermi. Uno sciame di insetti pronti a consumarmi. Un tornado colmo di detriti pronto a spazzar via ogni briciola della mia essenza.

Mi fermo sospeso nell’occhio del ciclone. Ogni istante dura un millennio. Penso:

Da quando mi son svegliato ad ora sembra passato un batter di ciglia.
Non ho capito quasi niente.
So che ho perso tutto: son morto. E che ho giurato di tornare indietro.
Ho trovato mia figlia in un “libro” che è andato distrutto e che avrebbe dovuto spiegarmi la mia storia.
Figlia che poi non ho mai conosciuto prima di morire. Sciamano anche lei. Che dovrebbe essere morta perché un figlio che non sapevo di avere, sciamano pure lui – perchè tanto qua nel club della biblioteca non ci facciamo mica mancare niente – ha letto un libro che non avrebbe dovuto, né potuto leggere ed ora, tra l’altro, lo devo pure salvare perché è impazzito.
Ed ovviamente – come no – posso fare tutto col pensiero – tipo magia – Però non posso capire cosa mi dice una specie di Frankenstein che farnetica cose canticchiando per non balbettare.

Poi cosa? Beh cos’altro se non che sembra esserci un pazzo assassino vestito da prete e pel di carota.
Che in tutto questo silenzio vorrei solo ci fosse solo un po’ di musica?

Mhm in effetti la musica sembra avere qualche significato in tutto questo.
Tra l’altro ora che ci penso dovrei anche suonare un FA bemolle da qualche parte.
Dentro un sole nero.

Con un archetto in teoria, dico osservando la pece per arco che mi aveva messo in mano Leo.
“Ma io odio suonare con l’archetto.
E poi un Fa bemolle è un fottutissimo MI.

Mi manca lei.
Mi manca il suo violino.
Mi sento debole.

“Vorrei solo svanire.” Penso mentre sublimo pericolosamente verso una non esistenza.

Un forte boato mi riporta indietro. Leo mi guarda. Sembra vecchio, ma in forma.

Le sue parole non hanno molto senso. Suonano sfuocate. Ne percepisco solo alcune tra cui, come no, “codardo”.

Dal niente son accerchiato da sette nere solenni figure.

La voce narrante del prossimo capitolo sarà:

  • Marvin (38%)
    38
  • Mercurio (0%)
    0
  • Leo (63%)
    63
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168 Commenti

  • Ciao Alberto,
    non voglio veder chiudere nessuna linea di pensiero…ho votato per la psichedelia ad oltranza.
    Leggere questa storia è stato un bello sforzo…ma anche scriverla non deve essere stato affatto uno scherzo…quindi chiuderla come una storia qualsiasi mi sembra un po uno spreco, tante linee in movimento che non possono semplicemente essere interrotte. Ti aspetta un bel lavorone…
    ..e io aspetto il prossimo.
    ePP

    • In questo caso in particolare come voce narrante mi potrei “immondamente” con una qualsiasi delle vostre scelte… Il personaggio di Leo potrebbe sicuramente essere intrigante e fondamentalmente è quello di cui sapete meno ora come ora. con gli altri lo Sciamano ci ha già parlato bene o male.

  • Da quanto!
    Aspettavo da parecchio questo capitolo… e i pensieri, in vista dell’imminente finale, si fanno più contorti, un po’ “Cripitici” (proprio come ho detto in video).
    Non so cosa aspettarmi dal finale…
    Colgo l’occasione per scusarmi per la pronuncia di Orsomth, ma adesso mi toccherà sempre leggerlo Orsmith! Il danno è fatto!

    Aspetto il prossimo!

    • In primis: Grazie di esser tornato e del tempo dedicato sul tuo canale!

      In questo capitolo, scritto molto di impulso, lo ammetto, ho voluto mettere deliberatamente un po’ di storia, un po’ di Desmond (riflesso di un qualcosa ben peggiore), un po’ dello Sciamano che cercava di riordinare le sue idee dopo esser stato tentato di abbandonare …

      Po… bhei son quasi sicuro che il padre stesso di Orsomth lo pronunci esattamente come hai fatto tu 😉

      Il prossimo arriverà presto. Voglio solo capire che voce narrante usare.

  • Ciao Alberto.
    Ho votato per Leo, più che altro perché mi è parso tu voglia spingere il lettore verso quella direzione – citandolo più volte verso la fine di questo capitolo – e non ho nessun motivo per oppormi al tuo messaggio subliminale.
    Anche perché, ti confesso – così come scritto anche da Red – che ho perso il filo della storia e non vorrei fare un scelta ancor più incoerente di quella che probabilmente ho già mosso.
    Effettivamente è passato un po’ di tempo dall’ultimo capitolo e non ho materialmente – mea culpa – il tempo per riprendere tutti gli altri capitoli.
    Immagino sia il medesimo problema di chi affronta il mio scritto – ho buttato giù un capitolo al mese! – per cui non te ne faccio minimante una colpa.
    Alberto, scrivi bene, intendiamoci. Davvero bene.
    Buon proseguo, e alla prossima 😉

    • Forse troppe cose in un capitolo…
      Un piccolo pezzo di storia di una “codina diabolica” che sembra piacere;
      Un po’ della fine annunciata di Desmond;
      Un po’ di Sciamano che cerca di riordinare le sue idee;

      Ma volevo “ricapitolare” un attimo prima di iniziare la conclusione.
      Il nono capitolo probabilmente sarà più ordinato.
      Sarà una storia, un pezzo della storia, raccontata daaaa,,,

      … vedremo da chi. Boh!

  • Ciao Alberto!

    Io voto affinché Desmond cerchi di lottare approfittando della confusione temporanea.

    Anche se sostengono che sia un golem, un’immagine dello sciamano, una proiezione è comunque una frammento che ha una sua volontà e anche se è un entità empia e “infestante” dello sciamano, secondo me tenterà di sopravvivere perché NIENTE e NESSUNO ci sta a dissolversi nel nulla…

    • Se’ … MAster, mi ero perso il suo commento. Desmond ci ha provato. Ha fallito miseramente.
      Al resto non è il caso che risponda in questa sede per non fare spoiler… Scusa ma ho perso un botto di notifiche e questo messaggio è di una vita fa!

  • Cercar di lottare approfittando della confusione temporanea. Mi sembra da Desmond!

    Non mi aspettavo la comparsa di questa figura demonica. Sarà viva? Uno Sciamano? O scopriremo che è anche lei un Golem? Forse un “sistema di sicurezza” della Biblioteca per quando qualche Golem dà di matto? Od ancora qualcosa d’altro?
    E che cosa sta succedendo?
    Aaaah! Voglio leggere il seguito! ^_^

    Ciao 🙂

  • Svanire, morire, dissolversi.
    Perdonami, ma Desmond mi sta un po’ sul ca***.
    Che dire, il capitolo è bello, però mi sembra che tu lo abbia scritto con grosse difficoltà, non è fluibile come i precedenti, si intravede che ti sei dovuto sforzare molto per scriverlo, forse dovuto alla scelta che non ti era proprio congeniale?
    Chissà, magari è solo una mia impressione, in ogni caso, attendo il prossimo!

    • Ciao Pie’!!

      In verità ho faticato molto per scriverlo “bene” tanto che alla fine làho riscritto da zero.proprio per evitare cio che dici.
      Quello che si ho dovuto fare invece è stato falciare circa 3500 caratteri con la massima attenzione a non tagliar fuori parti e dettagli importanti per la storia….

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