La festa

Dove eravamo rimasti?

E adesso??? Simon rifiuta e chiama Nadia (43%)

L’inizio e la fine

Samantha si muoveva in cucina come se avesse sempre vissuto lì. Simon la osservava, seduto sul divano, incerto su come comportarsi. “Cosa ci faccio qui con lei?”, si domandava. Era quasi ora di cena, e Samantha si era offerta di preparargli qualcosa da mangiare. Una cosa che difficilmente quattro anni prima avrebbe fatto. «Spero ti piaccia il curry, perché ce ne sarà in abbondanza», gli disse. Simon sorrise e annuì, poco convinto. «Dove hai imparato a cucinare così?», le chiese. «Oh, beh, ho viaggiato un bel po’ in questi anni. Ho passato diversi mesi in un’isola sperduta dell’India, e lì una famiglia mi ha insegnato a preparare tantissime cose da mangiare, tra le altre cose», rispose lei, mescolando un intruglio indefinito di verdure . «Ecco qui», disse quindi, poggiando sul tavolo un enorme piatto fumante. Simon si alzò dal divano e si sedette nel suo solito posto. L’unico posto che era stato occupato in quel tavolo, in verità. Samantha gli riempì il piatto, quindi si sedette anche lei e versò il vino per entrambi. Sembrava così diversa: calma, disponibile. Non sembrava affatto la Samantha che lui ricordava. «A noi due», disse lei alzando il calice. Simon brindò e bevve un lungo sorso. «Dai, assaggia!», lo incoraggiò Samantha. Simon prese una cucchiaiata di curry e la portò alla bocca. Un sapore intenso gli pervase la bocca, e Samantha lo guardava, ansiosa. «Wow. È davvero buonissimo», disse, alla fine. Gli occhi di Samantha si illuminarono e fece un enorme sorriso.

La cena passò tranquilla e Simon si sentì più calmo man mano che trascorreva più tempo con lei. La rabbia iniziale era quasi del tutto passata, anche se non era ancora sicuro di cosa significasse quello che stava succedendo. Mentre sorseggiava l’ennesimo bicchiere di vino, si soffermò a osservarla. I lineamenti del suo viso erano rilassati; le labbra erano carnose come le ricordava e in quel momento avrebbe voluto baciarle di nuovo. Questo pensiero attraversò la mente di Simon così intensamente che si sentì in colpa: verso Nadia, ma soprattutto verso sé stesso. Stava di nuovo cadendo nella trappola dell’abitudine. Da quando Nadia era entrata nella sua vita si era ripromesso che non avrebbe commesso gli stessi errori del passato e che avrebbe dato un po’ di vita alla sua monotonia.

«Va tutto bene?», gli chiese Samantha, sfiorandogli la mano. Lui la ritrasse immediatamente e si schiarì la voce. «S-sì. Tu?», balbettò. Samantha annuì e lo guardò negli occhi. Quindi si alzò e si avvicinò a lui. Gli accarezzò i capelli e il cuore di Simon iniziò ad accelerare. Era sempre stata brava a prendere l’iniziativa. «Sam…», iniziò Simon. «Sssh», rispose lei, prendendogli il viso tra le mani. Lo baciò con passione, come faceva una volta. La sua lingua cercò quella di lui e Simon non riuscì a sottrarsi a quel bacio, a quella passione. Si sedette a cavalcioni su di lui, senza staccarsi, gli prese le mani e la appoggiò ai suoi fianchi. Simon si lasciava guidare, incapace di dire di no. A un certo punto si staccò per un istante e si sfilò la maglietta, rimanendo solo con l’intimo nero di pizzo. 

La mente di Simon era totalmente annebbiata: aveva aspettato quel momento per così tanto tempo, ma adesso che finalmente era arrivato riusciva a pensare solo ad una cosa. Ad una persona. La possibilità di avere una vita totalmente nuova con Nadia, di vivere nuove avventure, di buttarsi in qualcosa di completamente folle: riusciva a pensare solo a questo. «Sam…», disse, staccandosi da Samantha. Lei lo guardò, confusa. Simon la spostò e si alzò. «Non posso farlo», le disse, porgendole la maglietta. «Cosa?», rispose lei. Il tono della sua voce era cambiato. «Non mi dire che è per quella ragazzina…», continuò. «No. È per me. Ti prego…», le rispose Simon. Samantha lo osservava, esterrefatta. Nessuno l’aveva mai rifiutata in quel modo. «Non ci sarà un’altra possibilità», gli disse, infilandosi velocemente la maglietta. «Non la voglio. Non ti voglio più. Mi dispiace», rispose Simon, con quanta più calma possibile. Samantha prese la borsa dal divano, infuriata, si girò a osservarlo un’ultima volta dall’uscio della porta e poi sparì, sbattendola. Simon fece un profondo respiro, quindi recuperò le chiavi della macchina e uscì.

Quando fu di fronte il portone di casa di Nadia, non era sicuro di cosa fare. Avrebbe preferito trovarsi di fronte la sua porta, piuttosto che un citofono. E, come se qualcuno gli avesse letto nella mente, il portone si aprì e uscì una signora. Simon lo afferrò al volo, aspettò che la signora uscisse e salì al terzo piano, di corsa. Ricordava un momento in cui Nadia gli aveva detto distrattamente dove abitava e quanto odiava fare le scale del suo condominio. Suonò il campanello e pregò che fosse in casa. Passarono appena dieci secondi, quando Nadia comparve sulla porta. La sua espressione cambiò improvvisamente quando lo vide e un enorme sorriso spuntò sul suo viso. «Sei qui!», esclamò. Simon sorrise e la prese tra le braccia. «Sono qui», disse, baciandola.

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56 Commenti

  • Ciao, eccoci alla fine!!! Io ho tifato Nadia fin dall’inizio, anche se Simon a volte si lascia travolgere dagli eventi in modo quasi passivo (purtroppo ne conosco anche troppi di maschietti così…).
    Spero di leggere un’altra storia scritta da te e quindi ti rivolgo un sentito “Alla prossima”!!!

    • Ciao fenderman, grazie! Devo essere sincera, io ho sempre tifato per Nadia, infatti ero molto contenta che i voti fossero dalla mia parte ? Ti ringrazio per aver seguito la mia storia e per i suggerimenti che mi hai dato e i complimenti per il mio stile di scrittura! Significa davvero tanto per me riuscire a trasmettere qualcosa con ciò che scrivo e sapere che effettivamente c’è qualcuno che lo apprezza è fantastico ?
      Inizierò presto una nuova storia, quindi probabilmente ci sentiremo molto presto ? Alla prossima!

  • Ciao Giulia, mi è piaciuto molto questo capitolo, credibili loro e loro sentimenti. Simon sta maturando, lei mostra la sua fragilità.Il loro amore buttato via potrebbe riaccendersi, sarà complicato, ma nessuno dei due sembra voler arrendersi ad una sconfitta. Chi perderà sarà Nadia ma è giovane e si rifarà, questo penso io.
    Per me S. Farà quel che vuole lei, (ma in fondo, forse anche lui.) Ultima cosa: molto gradevole, scorrevole la prosa: brava davvero.

    • Ciao fenderman, grazie mille davvero! Apprezzo tantissimo il tuo stile di scrittura e sentire i tuoi complimenti mi fa veramente piacere.
      Siamo arrivati a un bel bivio, vediamo se Simon deciderà di tornare al passato oppure darà una chance a qualcosa di nuovo…sono curiosa anch’io di vedere dove arriveremo 😀
      Alla prossima!

  • Ciao, mi sono iscritta oggi al sito e ho letto tutto d’un fiato il tuo racconto fino a qui. Complimenti bell’atmosfera e bella la gestione della tensione. sono proprio curiosa di vedere come andrà a finire.
    Grazie.

  • Ciao!!! Mi è piaciuta molto la descrizione di Samantha e della sorpresa-rabbia di Simon, una bella alchimia. Mi pare di poter toccare con mano i loro sentimenti contrastanti e contrastati
    Un solo peccatuccio. “Nadia si prese di coraggio”, la prossima volta prova con un “Nadia prese coraggio” e il tuo racconto sarà perfetto!!! Voto anch’io per la rossa, cosa ci sta nascondendo? À la prochaine fois.

    • Ciao Isabella! Grazie come sempre per i tuoi suggerimenti, vado subito a sistemare la frase incriminata ? Ti ringrazio per i complimenti, il mio obiettivo è proprio quello di riuscire a trasmettere i sentimenti dei personaggi e sono felice di vedere che effettivamente ci riesco! Alla prossima ?

  • Ciao, GiuliaS. : rossa, riccia, occhi verdi… Ti credo che se ti lascia ci rimani secco e magari diventi anche timido.? Adesso che non ha bisogno di lei… Lei ritorna, e come ti sbagli!? Mi dispiace per Nadia ma io voto Samantha, l’hai voluto tu! Interessante risvolto, sul filo di lana l’affare si complica… Brava! Vediamo come va a finire. Per ora buona notte. ??

  • Ciao Giulia!
    Ho letto i capitoli della tua storia, e mi sono messo in pari. Tra l’altro vedo che non utilizzi al massimo lo spazio concessoci, però è una scelta tua, quindi ok.
    Credo tu sappia scrivere bene; la storia non è nuova, ma la tratti da par tuo. Hai scelto di chiudere l’obbiettivo sui due protagonisti e poco altro, e descrivi con una certa minuzia di particolari le sensazioni di benessere crescente di Nadia e Simon.
    Scelgo qualcuno che sta entrando; in fondo, a trent’anni, dovrebbe essere una situazione gestibile, sia pure con imbarazzo (vediamo chi è, magari invece è imbarazzante ?).
    Ciao!

    • Ciao Minollo! Grazie per aver letto la mia storia! Alcuni capitoli ho deciso di lasciarli più corti per non lasciare troppo il discorso “a metà”, diciamo così, anche se spesso è stato difficile. Descrivere le sensazioni è quello che mi viene più naturale e che mi piace di più. quindi per i miei personaggi ho deciso di focalizzarmi su questo e spero di essere riuscita a trasmetterle 🙂 Al momento sto lavorando a un altro progetto, quindi il prossimo capitolo uscirà un po’ più tardi del solito…vedremo chi sarà ad interrompere questo momento…:D Alla prossima!!

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