Il drago e la ragazza

Dove eravamo rimasti?

Che cosa faranno con la Sfera? La tengono e cercano risposte sul loro passato (67%)

Nemici nell’ombra

Entrati nella piramide, videro un altare di pietra immerso nel buio. Si avvicinarono per guardare meglio e improvvisamente sentirono muoversi qualcosa intorno a loro e dal buio emerse una forma. Era un enorme serpente che con le sue spire circondava l’altare e tutto l’ambiente circostante.

Arkon vide i due occhi gialli che lo fissavano.

E in quel momento ricordò.

Il giorno stesso in cui era venuto al mondo, la sfida per la sopravvivenza che i giovani draghi dovevano affrontare nei loro primi istanti di vita.

Il momento in cui era uscito dal nido nella valle dove nascono i draghi. Il bagliore accecante del sole, il vento caldo che lo sfiorava, un vago ricordo delle vite precedenti.

Sapeva che doveva subito raggiungere la montagna a picco sul mare che si stagliava davanti a lui. Ma per arrivarci doveva superare la valle sabbiosa in cui si trovava.

E come fece i primi passi fuori dal nido li vide.

Migliaia di serpenti aspettavano la schiusa delle uova per divorare i giovani draghi appena nati. Solo chi superava questa prima prova poteva sperare di sopravvivere.

Erano appostati dietro le rocce, scrutavano il suolo con i loro occhi gialli, pronti ad afferrare il primo drago che passava, cosa che gli riusciva facile dato che i giovani draghi non potevano ancora volare, avevano ali troppo fragili. Arkon era stato veloce, schivando un paio di quegli esseri striscianti ma non era riuscito a fuggire al terzo che gli si era gettato sopra avvolgendolo con le sue spire. Sembrava tutto finito, ancora prima di cominciare, ma improvvisamente altri due serpenti si erano avventati sul primo per sottrargli la preda  così che per un attimo esso aveva lasciato la presa sul drago che era riuscito a liberarsi.

Prima di fuggire Arkon aveva fatto in tempo a sentire un sibilo velenoso: “Ci ritroveremo prima o poi, drago, e non mi sfuggirai di nuovo”. Ma intanto era salvo e correva incontro alla sua nuova vita.

Ed ora era di nuovo davanti agli stessi occhi. Anche il serpente era cresciuto molto in tutto quel tempo, adesso con le sue spire avrebbe potuto avvolgere un palazzo intero.

“Sapevo che ti avrei rivisto. Eccoti qui finalmente, adesso non mi sfuggirai” disse il serpente.

“Ora non sono più un giovane drago, sarai tu questa volta a soccombere. Vendicherò tutti i miei compagni che la tua stirpe ha soffocato sul nascere nel corso dei millenni” rispose Arkon, preparandosi a dare battaglia.

Mentre avveniva ciò, Ayla che nascosta dietro al drago non era stata ancora notata dal nemico, era riuscita a fuggire nella speranza di trovare aiuto.

Nel frattempo i due nemici si fronteggiavano prima della battaglia.

“Non riuscirai a bruciarmi col fuoco, le mie scaglie mi proteggono dalle fiamme” disse il serpente sibilando con la sua lingua biforcuta.

“Ti affetterò con i miei artigli” rispose Arkon lanciandosi verso di lui.

Ma le scaglie del serpente respinsero il suo attacco. Arkon cadde all’indietro mentre il serpente cercava di attaccarlo, ma anche lui aveva scaglie molto dure.

Il serpente allora cominciò a circondarlo con le sue spire per soffocarlo in un abbraccio mortale. Arkon cercò di divincolarsi attaccando con gli artigli  ma il serpente non mollava la presa.

“È finita, nello stesso modo in cui doveva iniziare” pensò Arkon.

“Non si può sfuggire al destino” disse il predatore.

“Invece sì” disse una voce all’improvviso.

Era Ayla, che nel frattempo era andata a cercare aiuto.

Aveva evocato gli spiriti degli antichi abitanti della città, che le avevano indicato il luogo in cui poteva trovare un arma per sconfiggere il serpente. In una sala segreta del palazzo reale trovò un antico trono, dietro al quale su una parete vi era un lancia forgiata in un metallo proveniente dal cielo. Ayla la prese e corse a soccorrere Arkon. Scagliò la lancia tra le fauci aperte del serpente che cadde morto all’istante. In quell’attimo la piramide tremò e l’altare di pietra si aprì rivelando un passaggio. Ancora scosso dopo il duello, Arkon si rialzò e i due seguirono il tunnel fino alla sala segreta al cui centro trovarono l’Oracolo.

“Vi aspettavo” dal buio emerse una mano scheletrica che reggeva un globo luminoso. “È da secoli che attendo questo momento. Ora il mio compito è finito e posso consegnare la Sfera del Tempo a voi che siete riusciti a giungere fino a qui. Avete due scelte: potete distruggerla e fare tornare le gli esseri oscuri nei luoghi da cui sono venute, o tenerla per voi e trarre da essa i Poteri che consentono di dominare gli elementi. Esse vi permetteranno di regnare su tutte le Terre. Potrete scoprire il vostro passato e prevedere il futuro. Attenzione però, se cadesse nelle mani sbagliate potrebbe essere la fine per ogni essere vivente. Lascio a voi il compito di decidere cosa fare, per me è finalmente ora di tornare dai miei antenati” disse la creatura prima di dissolversi in un mucchietto di cenere. Il drago e la ragazza fissarono la sfera luminosa come ipnotizzati. Si chiedevano cosa avrebbero fatto del prezioso oggetto.

Che cosa faranno con la Sfera?

  • La tengono e la utilizzano per sconfiggere i nemici (0%)
    0
  • La tengono e cercano risposte sul loro passato (67%)
    67
  • La distruggono (33%)
    33
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

49 Commenti

  • Ed eccoci al finale!
    Hai già ricevuto tutti i pareri adeguati per quanto riguarda il perfezionamento dell’opera, quindi mi limiterò a dare solo delle brevi considerazioni.
    Voto positivo, perché hai dimostrato di saper gestire in modo efficace i consigli forniti dai lettori. Temo la restrizione dei caratteri abbia notevolmente influenzato l’atmosfera della storia; purtroppo, specie in questo finale, si è avvertito spesso il tuo bisogno di dovere “andare veloce” per riuscire a mettere la parola fine alla vicenda.
    Il mio ultimo consiglio per questa storia?
    Ora che hai finito, devi tornare indietro.
    Non subito, però. Dedicati prima a qualche altro progetto, ma ritorna presto o tardi su questo scritto, poiché può essere perfezionato, e credo lo meriti 😉

    Sperando di esserti stato utile con i miei consigli, ti auguro buona scrittura!
    Come al solito, ho concluso la lettura della tua storia su Twitch. La trovi anche qui, su Youtube:
    https://www.youtube.com/watch?v=H9qDJeuOkgw

  • Io voto sì perché sei andato migliorando strada facendo 🙂
    I primi capitolo davano l’impressione di qualcosa di più profondo ma la narrazione era “sterile”: trasparivano poco cosa provavano i personaggi e le situazioni che si creavano; segue poi una risalita della tensione, dove i personaggi divengono più “vivi” e l’atmosfera si fa più “reale”. Permane, purtroppo, il problema che gli eventi si susseguono troppo in fretta e gli ostacoli vengono superati in breve tempo (se non troppo facilmente), ma questo è un problema che hanno quasi tutti quando iniziano a narrare con The Incipit e si ritrovano a corto di caratteri e con il decimo capitolo che arriva prima del previsto. Io, anche se è da tempo che ormai pubblico qui, continuo a cascarci diverse volte (e tutte le volte me lo fanno notare).

    Per il resto, attendo l’undicesimo capitolo per i saluti ^_^

    Ciao 🙂

  • Ciao Drago Viola!
    Mi sono perso un paio di puntate, che ho ripreso adesso. Ho trovato una storia con più dialoghi e più movimentata; stai facendo un bel lavoro con i personaggi che hanno acquistato spessore. Complimenti!
    Ho votato per le risposte sul passato, in cui forse troveremo il mistero del loro legame.
    Ciao!

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi