Il ragazzo maledetto

Dove eravamo rimasti?

Eccoci arrivati all'ultima scelta. Cosa risponderà Luca alla domanda di Martina? Martina (50%)

Il ragazzo maledetto

Prima di risponderle, guardai dritto negli occhi Amy e Anna.

Pensai a tutti i momenti che avevo passato con loro, tra risate e pianti.

I loro sguardi, però, mi stavano dicendo in modo molto chiaro “è il momento di andare avanti”

Eh già, ero rimasto fin troppo tempo bloccato in un momento della mia vita.

Se volessimo usare una metafora, potremmo dire che è stato come se mi fossi trovato in un corridoio, con una porta chiusa avanti a me e una alle mie spalle.

Avrei voluto tanto aprire la porta che mi avrebbe condotto al futuro, ma c’era sempre qualcosa del passato che mi bloccava.

Non avevo abbastanza coraggio per andare a scoprire cosa fosse e, quindi, rimanevo seduto in quel corridoio, assillandomi sul da farsi.

Probabilmente sarei rimasto lì ancora per molto, se una persona non mi avesse preso con sé, mostrandomi come poter proseguire nella vita.

Una persona sì enigmatica, ma con un cuore talmente grande da infondermi un immenso coraggio, evitando che mi perdessi anche una volta scoperta la causa del mio blocco.

E quella persona è…

“Martina” dissi, guardandola “in questo momento, se potessi, sceglierei te”

Fece uno di quei suoi soliti sorrisi misteriosi, prima di allontanarsi senza dire una parola.

Non la seguii, ma poco dopo mi arrivò un suo messaggio, con la sola emoticon di un cuore rosso.

Rimasi ancora un po’ a parlare con Amy prima di tornare a casa insieme ad Anna.

Parlai con i miei genitori di tutto ciò che successe in quel periodo e furono immensamente felici del fatto che avessi recuperato i miei ricordi.

I giorni successivi passarono tranquillamente.

Anna e Martina iniziarono a diffondere la voce che la storia della mia maledizione fosse solo una serie di coincidenze.

Certo, era impossibile che in un solo anno la questione si sarebbe risolta, ma era un inizio.

Il mio, anzi, il nostro, nuovo inizio.

Anche Simone diede un contributo molto importante, diventando prima mio amico e, successivamente, il mio migliore amico.

Si mise anche insieme ad Anna, nonostante fosse venuto a sapere della malattia.

Lo ammiro ancora per questo.

La prima domenica di novembre andammo tutti a vedere i fuochi d’artificio dalla Balconata dell’Eco.

Io, Anna, Simone, Amy e Martina, con cui mi misi ufficialmente insieme quel giorno.

Questo è quello che ho da raccontare del mio passato, ma ora diamo uno sguardo al presente.

Ad oggi, sono passati dieci anni da quel giorno.

Dopo le superiori, noi cinque siamo diventati un gruppo inseparabile, passando tantissimi bei momenti insieme.

Parleremo di me alla fine, perché vorrei prima raccontarvi di tutti gli altri.

Amy al momento sta seguendo una lunga riabilitazione in ospedale, ma sembra che, tra qualche anno, potrebbe riuscire a tornare a camminare autonomamente, ovviamente all’inizio aiutata dai giusti supporti.

Sembra aver legato anche particolarmente con un infermiere che la segue.

Anna, invece, è venuta a mancare un anno fa.

Già da due anni era stata costretta prima in sedia a rotelle e poi a letto.

Lei e Simone sono stati una splendida coppia per tutti questi anni e lui non si è dato per vinto fino alla fine, anche quando Anna non riusciva più a riconoscerlo.

Siamo ancora buonissimi amici e, in fondo in fondo, sappiamo tutti e due che per lei è stato meglio così, piuttosto che continuare a rimanere in quello stato.

Ora passiamo a me e di come la mia vita si è evoluta.

Al giorno d’oggi lavoro come psicologo in un mio studio personale, specializzandomi principalmente in casi simili al mio.

Mi sono sposato con Martina circa quattro anni fa e la nostra vita devo dire che è sempre stata rosa e fiori, ma con mai un attimo di noia.

Ho scoperto molto del suo passato e devo dire che forse potrebbe essere stato più duro del mio.

Ma questa è un’altra storia.

Ho deciso di scrivere tutto su questo quaderno in modo di essere certo di ricordare ciò che è accaduto e anche per far sì che diventi un monito per me nel caso dovessi perdermi di nuovo in quel corridoio.

Spero anche di riuscire a far leggere tutta la storia, tra circa 15 anni o più, ad Anna.

Sì, Anna, perché è così che io e Martina abbiamo deciso di chiamare nostra figlia, che nascerà tra pochi mesi.

Forse però Martina non aveva del tutto ragione.

La maledizione, in un certo senso, è esistita, perché, per incontrare delle persone così speciali, sono stato maledettamente fortunato.

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49 Commenti

  • Ciao Riccardo!
    Complimenti per aver portato a termine il racconto, e per come lo hai terminato. E’ sempre una bella soddisfazione metter la parola fine, e tu lo hai fatto bene, con l’amarezza per il destino di Anna ma con la gioia per i progressi di Amy e per il matrimonio. Il protagonista insicuro ha davvero trovato una serie di amiche premurose ed affezionate, ed è cresciuto come persona.
    Complimenti ancora, ed alla prossima.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo! Eccoci alla fine, quindi…una bellissima storia, davvero. Complimenti! Il blocco e l’amnesia di Luca, causati da un trauma come quello che ha subito, è un modo molto interessante per affrontare argomenti difficili come quelli del disturbo post-traumatico o della depressione e devo dire che tu hai fatto un ottimo lavoro. La storia è iniziata come un racconto semplice di un ragazzino alle prese con le solite problematiche di un adolescente, ma sei stato in grado di farla proseguire e farla diventare una storia importante, quindi bravo davvero!
    Spero di poter leggere presto un tuo nuovo racconto, chissà magari sulla vita di Martina 😀
    Mi piacerebbe restare in contatto con te, quindi se ti va seguimi su Twitter (anche se lì pubblico per lo più le mie storie in inglese, ma non importa!): il mio nome è Giulia_S92.
    Spero continuerai a seguire la mia storia, a breve pubblicherò un nuovo capitolo.
    Ancora complimenti e a presto!

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per avermi supportato fino alla fine e per tutti i complimenti!
      Adesso mi prenderò un attimo di pausa dallo scrivere, ma tornerò presto.
      Purtroppo non ho Twitter, ma nel caso creassi un account, ti verrò a seguire.
      Intanto, se vuoi, possiamo restare in contatto via Instagram.
      Il mio account è bacchiriccardo.
      Continuerò a seguire la tua storia con grande interesse.
      Alla prossima!

  • Ciao Riccardo!
    Scelgo Anna, forse più per riconoscenza. La scelta mi sembra di difficile risposta, soprattutto per un ragazzo fragile, così almeno deve apparire a Martina e Anna, assai materne nei suoi confronti.
    Complimenti per essere arrivato sin qui, ora vediamoci l’epilogo.
    Ciao!

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