Il ragazzo maledetto

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà Luca adesso? Segue Anna in infermeria con una scusa (63%)

Errore di calcolo

Mi alzai di scatto dal banco; non importa cosa mi aveva detto, dovevo raggiungerla in infermeria.

“Po…posso andare in bagno?” chiesi a voce piuttosto alta.

La classica scusa, ma sul momento non mi venne in mente altro.

Prima ancora di ottenere una risposta dal professore, ero già sull’uscio della classe.

Dopo aver chiuso la porta, iniziai a dirigermi verso l’infermeria.

Procedevo lentamente, con passo esitante.

Dopo aver percorso l’ennesimo corridoio, mi ritrovai davanti ad una grande porta bianca con sopra un cartellino che recitava “Infermeria”.

“Sono sicuro di voler entrare?” mi chiesi, ma il mio corpo si era già mosso, aprendo la porta.

All’interno della stanza c’era un piccolo lettino bianco simile a quello degli ospedali e vari armadi con materiale medico di vario genere.

Una signora sulla settantina stava sistemando qualcosa in uno scaffale rialzato mentre Anna era seduta sul lettino con la mano sinistra fasciata.

“Strano, potrei giurare che abbia colpito il banco con la mano destra” pensai.

“Ti serve qualcosa caro?” mi chiese la signora, dirigendosi verso di me con passo claudicante.

“No grazie, sono solo venuto a vedere come sta Anna”

Prima che la signora potesse rispondermi, Anna quasi gridò “sto bene”, alzandosi dal letto senza guardarmi.

“Bene, potete tornare in classe allora”

Uscimmo dall’infermeria.

Anna non mi guardava neanche.

Dopo qualche passo, disse: “Ti avevo detto di non seguirmi, sei proprio testardo”

Il suo tono sembrava seccato.

“Mi dispiace, per colpa mia…”

“Smettila non è stata colpa tua”

“Non è vero, se fossi stato più deciso io…”

“Smettila!”

Anna si fermò di colpo.

“È stata una mia scelta farlo, perciò non darti la colpa”

Sembrava che fosse sul punto di scoppiare in lacrime.

Non riuscii a ribattere.

Dopo un attimo che mi sembrò infinito, mi guardò dritto negli occhi.

Stava sorridendo; non era arrabbiata, ma i suoi occhi erano lucidi.

“Torniamo in classe”

Mi prese per mano e mi trascinò fino alla nostra aula.

I giorni successivi passarono veloci e i mormorii nei miei confronti si attenuarono.

Arrivò metà ottobre.

Mi trovavo spesso in classe con Anna durante gli intervalli.

In questo momento era distesa sul banco, con la testa appoggiata su di esso e in mano la verifica di matematica, sul quale era scritto un bel 4 in rosso.

Non è mai andata forte a scuola, principalmente in matematica; senza accorgermene, ridacchiai.

Mi guardò minacciosamente, tornando poi a guardare la verifica.

“Uffi, non mi prendere in giro. Adesso abbiamo pure ginnastica e faremo il lancio del peso.”

Emise un sottile mugugno di disapprovazione.

“Scusa, scusa, hai ragione. Se vuoi, prima della prossima verifica possiamo vederci per studiare assieme.”

Annuì lentamente; non sembrava particolarmente entusiasta.

Suonò la campanella e ci dirigemmo in palestra.

Non mi è mai piaciuto il lancio del peso, ma, nonostante tutto, non me la cavavo male, o almeno ero nella media.

Dopo aver lanciato, mi misi a sedere su una panchina di fianco ad Anna, particolarmente giù di corda; non è mai stata brava negli sport fisici.

Poco distante notai Martina, intenta a parlare con un gruppetto di ragazze.

Era splendida, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.

Anna lo notò e mi spinse leggermente.

“Valle a parlare, dai!”

Volevo risponderle di no, ma mi stava spingendo insistentemente.

Sbuffai e camminai verso Martina; Anna emise un piccolo verso di esultanza.

Mentre mi avvicinavo a Martina, le sue amiche mi notarono e, dopo aver sussurrato qualcosa, se ne andarono infastidite.

Lei però non si mosse, aspettando che mi avvicinassi per parlarle.

Mi sentii incredibilmente sollevato.

Improvvisamente notai qualcosa avvicinarsi velocemente a Martina; si trattava di una delle sfere che stavamo utilizzando.

“Attenta!” urlai, mentre scattavo verso di lei.

La raggiunsi prima che la sfera lo facesse e riuscii a spingerla, ma, in quell’esatto momento, mi accorsi che la sfera non l’avrebbe mai colpita.

La traiettoria era leggermente avanti a lei.

“Maledizione” pensai, prima che la sfera mi colpisse in piena tempia.

Caddi a terra.

Un dolore lancinante alla testa mi fece quasi urlare di dolore, ma, invece di gridare, riuscii ad alzarmi.

La mia vista era sfocata, ma riuscii a distinguere la figura di Martina a terra.

“Scusa, stai be…”

Non feci in tempo a terminare la frase che un forte sapore di sangue mi invase la gola.

Dall’occhio sinistro iniziai a vedere rosso; del sangue mi stava scendendo copiosamente dalla testa.

Non mi sentii più le gambe per un attimo e, all’improvviso, tutto divenne buio.

Mi risvegliai in quella pensai che fosse una stanza d’ospedale.

Dalla finestra entrava una debole luce arancione che illuminava le pareti azzurre.

Vari macchinari intorno a me emettevano dei deboli bip.

Un tenue dolore alla testa mi ricordò il motivo per cui probabilmente ero finito lì.

Mi guardai intorno e, poco distante, notai una piccola poltrona su cui era seduta una figura con in mano un libro abbastanza spesso.

Non riuscii a distinguere esattamente la figura, ma sicuramente si trattava di un profilo femminile.

Chi è la figura seduta sulla poltrona?

  • Una ragazza misteriosa (20%)
    20
  • Anna (30%)
    30
  • Martina (50%)
    50
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49 Commenti

  • Ciao Riccardo!
    Complimenti per aver portato a termine il racconto, e per come lo hai terminato. E’ sempre una bella soddisfazione metter la parola fine, e tu lo hai fatto bene, con l’amarezza per il destino di Anna ma con la gioia per i progressi di Amy e per il matrimonio. Il protagonista insicuro ha davvero trovato una serie di amiche premurose ed affezionate, ed è cresciuto come persona.
    Complimenti ancora, ed alla prossima.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo! Eccoci alla fine, quindi…una bellissima storia, davvero. Complimenti! Il blocco e l’amnesia di Luca, causati da un trauma come quello che ha subito, è un modo molto interessante per affrontare argomenti difficili come quelli del disturbo post-traumatico o della depressione e devo dire che tu hai fatto un ottimo lavoro. La storia è iniziata come un racconto semplice di un ragazzino alle prese con le solite problematiche di un adolescente, ma sei stato in grado di farla proseguire e farla diventare una storia importante, quindi bravo davvero!
    Spero di poter leggere presto un tuo nuovo racconto, chissà magari sulla vita di Martina 😀
    Mi piacerebbe restare in contatto con te, quindi se ti va seguimi su Twitter (anche se lì pubblico per lo più le mie storie in inglese, ma non importa!): il mio nome è Giulia_S92.
    Spero continuerai a seguire la mia storia, a breve pubblicherò un nuovo capitolo.
    Ancora complimenti e a presto!

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per avermi supportato fino alla fine e per tutti i complimenti!
      Adesso mi prenderò un attimo di pausa dallo scrivere, ma tornerò presto.
      Purtroppo non ho Twitter, ma nel caso creassi un account, ti verrò a seguire.
      Intanto, se vuoi, possiamo restare in contatto via Instagram.
      Il mio account è bacchiriccardo.
      Continuerò a seguire la tua storia con grande interesse.
      Alla prossima!

  • Ciao Riccardo!
    Scelgo Anna, forse più per riconoscenza. La scelta mi sembra di difficile risposta, soprattutto per un ragazzo fragile, così almeno deve apparire a Martina e Anna, assai materne nei suoi confronti.
    Complimenti per essere arrivato sin qui, ora vediamoci l’epilogo.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    E così Luca non ricordava. Il racconto di Anna prende tutto l’episodio ed è accorato e mi trasmette quello che lei prova per lui; mi andrò a leggere qualcosa sull’amnesia per saperne di più. Ho votato per lui che crede ad Anna; secondo me si fida di lei.
    Bel pezzo, appassionato; vedo che ti hanno segnalato alcune cose, occhio a “tu non ci credetti“, col verbo alla prima persona.
    Alla prossima ciao!

  • Ciao Riccardo, interessante capitolo come sempre!
    Alcuni accorgimenti: all’inizio, quando dici che Luca prende i polsi di Anna tra le mani, subito dopo scrivi “Si tolse le mani dal viso, con lo sguardo rivolto a terra”: è poco chiaro secondo me, non capisco bene come Luca faccia a prenderle i polsi ma contemporaneamente Anna tiene le mani sul viso. Poi, quando scrivi “Parlavi con tutti come se nulla fosse”, non so, mi sembra un po’ strano: Luca manca da scuola da ben due anni eppure tutti lo trattano normalmente e lui stesso non si sente a disagio?
    Per il resto, il racconto è interessante e mi piace l’utilizzo che hai fatto dell’amnesia, sarebbe bello approfondire un po’ di più questo aspetto e il trauma che ne è alla base.
    Alla prossima! 😀

    • Ciao Giulia!
      Effettivamente mi sono accorto di aver fatto parecchi errori in questo capitolo, ma sto cercando di pubblicare prima di quanto avessi previsto perché tra non molto non potrò più scrivere per un po’ di tempo e non vorrei lasciare tutto in sospeso, quindi sto bypassando un po’ la rilettura per la correzione degli errori.
      Alcuni tratti mi piacerebbe approfondirli di più, ma purtroppo il limite di caratteri mi frena dal farlo.
      Spero comunque che continuerai a seguire la storia, abbiamo ancora 2 capitoli avanti a noi!
      A presto!

  • Ciao Riccardo!
    La nebbia piano piano si dirada, e spunta Amy. C’è un passato quindi, anche tra giovanissimi. Sei stato bravo a far crescere l’attesa per la soluzione, ora bisogna saperne di più sulla storia.
    A mio modo di vedere non userei l’espressione “sta di fatto che”, perché mi sembra troppo dell’italiano parlato; meglio forse “in ogni caso”.
    OK direi che va bene e ha ritmo; avanti così!
    Ciao!
    PS voto che consola Anna.

  • Ciao Riccardo! Mi è piaciuto molto questo capitolo, davvero carico di tensione. La figura di Martina è veramente interessante ed enigmatica, sono davvero curiosa di scoprire cosa nasconde davvero. Ho votato che convinca Anna a dirgli la verità, dato che sembra molto turbata e sconvolta, deve essere qualcosa di profondamente importante per lei…Alla prossima! 😀

  • Wow, la storia sta prendendo una piega davvero interessante. Non so bene cosa aspettarmi adesso, sono proprio curiosa 😀 Ho votato perchè Anna vada direttamente da Martina, queste due non la contano giusta…Alla prossima! 😀

  • Ciao Riccardo! Povera Anna, sembra che non le vada bene nulla…Ho votato perchè Luca incontri Martina ma dica ad Anna del messaggio. D’altra parte lei lo protegge sempre, non mi sembra giusto “tradirla” in questo modo !! >.<

  • Ciao Riccardo! Eccomi qui, come sempre 😀 la tua storia mi piace davvero!!
    Questa svolta non l’avevo prevista, devo essere sincera, però potrebbe essere un buon modo per far sbloccare un po’ il povero Luca e cercare di farlo uscire dal suo guscio di paura…Magari dire a Simone che lo aiuterà con Anna lo farà diventare suo amico? Chissà… 😀

  • Ciao Riccardo!
    Luca tende verso Martina, per ora Anna sembra nella friendzone ?. Allora facciamolo andare da, Martina.
    Mi sembra che soprattutto nella parte finale tu tenda a elencare gli accadimenti, come ti feci notare la volta precedente, quando potresti articolare di più i periodi, con un maggiore uso di subordinate. Ne risulterebbe un racconto con più “colore”, sperando di essermi spiegato. La storia resta cmq simpatica, bravo.
    Ciao!

    • Ciao MInollo!
      Purtroppo è vero che verso la fine tendo a “sintetizzare”, ma il fatto è che molto spesso arrivo alla fine del capitolo con pochi caratteri disponibili per scrivere i fatti prima della scelta finale, diciamo così.
      Giunti a questo punto credo che tenderò a proseguire così, ma per le prossime storie cercherò di gestire maggiormente gli spazi.
      Spero che comunque continuerai a seguire la storia fino in fondo.
      Alla prossima! 😉

  • Ciao Riccardo! Il povero Luca sembra trovarsi tra l’incudine e il martello 😀 incoraggiamolo un po’ a fare qualcosa che vuole davvero, per una volta…voto che si siede al tavolo con Martina, chissà cosa combinerà! Al prossimo capitolo! 🙂

  • Cari lettori,
    Purtroppo ho capito il terzo capitolo per ben 4 volte causa vari errori di connessione.
    Ho già contattato l’assistenza di The Incipit sperando che sia un problema risolvibile.
    Mi scuso tantissimo per il disagio.
    Nel caso aveste qualche soluzione, vi prego di farmele sapere.
    Grazie mille e scusatemi ancora ?

  • Ciao Riccardo!
    Un rosa variegato, per ora accennato; sembra un film anni ’80 con protagonista un ragazzo nuovo del college, appena arrivato in città e ghettizzato (magari anche italiano). Lo spunto è simpatico e viene la curiosità di sapere cosa diavolo sia questa maledizione.
    Noto che ogni tanto passi dal presente al passato come tempo della narrazione, ed alcune volte stona; nel secondo episodio però vedo che va molto meglio. “In questo momento era distesa sul banco”, ma qui andrebbe “quel momento”, in quanto siamo lontani temporalmente da quanto stava avvenendo nel racconto. Cosucce, confido nella tua pazienza a leggere questi consigli senza maledirmi.
    Voto Anna.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    Il povero Luca sembra davvero sfortunato, non solo le persone che stanno intorno a lui a quanto pare! Mi sento di darti un solo consiglio, non correre troppo durante il racconto. Il fatto di essere arrivati già a metà ottobre non l’ho trovato particolarmente rilevante, e mi ha dato una sensazione di “fretta”…per il resto, ho votato perchè ci sia Martina al capezzale di Luca, magari la sua sfortuna inizia a perdere colpi? 😉
    Passa a dare un’occhiata al mio racconto se ti va, nei prossimi giorni pubblicherò il terzo capitolo. Alla prossima!! 😀

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per il tuo commento.
      Mi sto rendendo conto anch’io di andare un po’ di fretta, nei prossimi capitoli cercherò di andare un po’ più lentamente.
      Il fatto di essere arrivati a metà ottobre mi servirà per dei piccoli particolari che mi serviranno più avanti.
      Il tuo racconto lo sto seguendo con particolare interesse, non vedo l’ora che esca il terzo capitolo.
      A presto!

  • Ben arrivato Riccardo! :]
    Ovviamente quando una ragazza dice “non seguirmi” si deve fare esattamente l’opposto :] speriamo non si faccia ancora del male. Questa scelta della maledizione mi piace, sono proprio curiosa di vedere come la risolve. Al prossimo capitolo!

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