Il ragazzo maledetto

Dove eravamo rimasti?

Chi è la figura seduta sulla poltrona? Martina (50%)

Una ragazza particolare

Dopo poco la mia vista iniziò ad abituarsi alla luce fioca e riuscii a distinguere il colore di capelli della figura; castani che terminano sulle punte in biondo.

Potrei riconoscere i capelli di Martina ovunque.

Non si era ancora accorta che mi fossi svegliato e sinceramente non sapevo proprio cosa fare per attirare la sua attenzione.

Farle semplicemente un cenno non penso che sarebbe stato appropriato al momento, quindi decisi che sarebbe stato meglio dire qualcosa.

Ma cosa?

“Cosa stai leggendo?” le chiesi, con voce molto più bassa di quella che mi sarei aspettato.

Martina chiuse il libro e si diresse verso il mio letto.

“Finalmente ti sei svegliato” mi disse, mentre appoggiava una mano sulla mia testa, come per controllare la fasciatura che mi avevano messo.

La sua mano era così morbida e calda che quasi non riuscivo a distinguerla dal cuscino su cui era poggiata la mia testa.

Martina era talmente vicina a me che potevo anche sentire il leggero profumo di lavanda che emanava.

“Sei stato fortunato, si tratta solo una ferita superficiale. Non ti hanno dovuto neanche mettere i punti”

Per circa una decina di secondi ci fu il silenzio più assoluto.

“Grazie per aver evitato che venissi colpita”

Non ho idea se dicesse la verità o se stesse mentendo solo per evitarmi una pessima figura.

“Come stai?” le chiesi con un filo di voce.

Alzò la mano sinistra, rivelando una fasciatura intorno al polso.

“Niente di serio, solo una lieve slogatura e qualche abrasione.”

Guardai il soffitto.

Ancora una volta la mia maledizione aveva colpito qualcuno.

In quel momento volevo scomparire per davvero, ma, improvvisamente, Martina si sedette sul letto a fianco a me.

I nostri sguardi si incrociarono e, dopo pochi secondi, mi disse una sola frase: “Mi dispiace”

Sorrise in un modo così dolce che tutte le mie preoccupazioni sembrarono scomparire in un istante.

Non so dire quanto tempo passò.

Martina si alzò dal letto e prese il libro che aveva portato.

Mentre si dirigeva verso la porta, mi disse: “I medici hanno detto che ti terranno qui per la notte per accertarsi che vada tutto bene. Avvisa tua madre che ti sei svegliato, mi raccomando”

Volevo dirle di non andare, ma qualcosa mi bloccò; non ero sicuro della reazione che avrebbe potuto avere.

Lasciò così la stanza, portandosi dietro tutta l’aura di serenità che aveva con sé.

Dopo un attimo in cui ero rimasto fermo a guardare la porta, come se sperassi che tornasse indietro, presi il mio telefono che era appoggiato su una mensola vicino al letto.

Mi stupii di quante notifiche avessi; più di 50 messaggi.

Aprendoli, vidi che 3 erano da parte dei miei genitori, mentre il resto erano da parte di Anna; decisi di chiamare prima lei.

Dopo neanche uno squillo, mi rispose esordendo con un “Come stai?”

“Sto bene, non preoccuparti. Domani dovrebbero dimettermi. In fin dei conti, dopo tutti questi anni c’ho fatto l’abitudine”

Risi, sperando che anche lei avrebbe fatto lo stesso; rimase invece in silenzio.

“Mi dispiace, se non ti avessi spinto ad andare da lei, non ti saresti fatto niente”

“Meglio io che Martina”

Anna disse qualcosa, ma troppo a voce bassa per capire esattamente cosa dicesse; mi sembrò un “Non mi importa se si faceva male”, ma non potrei affermarlo con certezza.

“Ad ogni modo, domani penso di andare a casa e riposarmi, ma che ne dici se dopodomani ci troviamo in biblioteca per studiare?”

Rimase in silenzio per qualche secondo.

“In questi 2 giorni avrò degli impegni tutto il giorno e il terzo giorno non ci sarò a scuola, ma penso nel pomeriggio di esserci, ti può andare bene?”

“Certo” le risposi.

“Bene. Ora devo andare, ci vediamo lì”

Chiusi la chiamata e cercai il contatto di mia mamma per chiamarla, ma, sotto il suo contatto, ne trovai un altro che prima ero sicuro di non avere.

Era salvato come “Martina”.

Possibile che fosse davvero il suo numero?

Nonostante non ne fossi sicuro, dopo un attimo mi stupore mi sentii al settimo cielo.

Non avevo idea di come ci fosse finiti lì, ma mi importava poco.

Rimasi a fissare quel meraviglioso nome su uno schermo per 5 buoni minuti prima di decidermi a chiamare mia madre.

Passai i successivi 3 giorni a chiedermi come e perché avessi il numero di Martina.

Me lo aveva inserito lei mentre non ero cosciente?

A scuola cercai un buon momento per parlare da solo con Martina, ma, anche se si presentarono varie occasioni, non ci riuscii.

Nel pomeriggio mi diressi in biblioteca per vedermi con Anna.

Era un luogo non molto grande e spesso deserto, con vari tavoli per leggere o studiare.

Io e Anna ci trovavamo spesso in quel luogo che adoravo.

Come sempre arrivai in anticipo per godermi l’atmosfera tranquilla che si respirava in quel luogo, insieme al magnifico profumo dei libri.

Tuttavia, quel giorno, in un tavolo, notai un gruppo di ragazze intente a studiare.

Riconobbi subito tra loro Martina, assorta nello studio, mentre le altre chiacchieravano.

Volevo veramente chiederle come mai avessi il suo numero, ma non volevo disturbarla.

Inoltre, a momenti sarebbe arrivata Anna.

Non sapevo veramente cosa fare.

Cosa deciderà di fare Luca?

  • Si siede ad un tavolo lontano da quello di Martina, sperando che non lo noti (45%)
    45
  • Senza farsi notare esce dalla biblioteca e torna a casa (0%)
    0
  • Si siede allo stesso tavolo di Martina (55%)
    55
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49 Commenti

  • Ciao Riccardo!
    Complimenti per aver portato a termine il racconto, e per come lo hai terminato. E’ sempre una bella soddisfazione metter la parola fine, e tu lo hai fatto bene, con l’amarezza per il destino di Anna ma con la gioia per i progressi di Amy e per il matrimonio. Il protagonista insicuro ha davvero trovato una serie di amiche premurose ed affezionate, ed è cresciuto come persona.
    Complimenti ancora, ed alla prossima.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo! Eccoci alla fine, quindi…una bellissima storia, davvero. Complimenti! Il blocco e l’amnesia di Luca, causati da un trauma come quello che ha subito, è un modo molto interessante per affrontare argomenti difficili come quelli del disturbo post-traumatico o della depressione e devo dire che tu hai fatto un ottimo lavoro. La storia è iniziata come un racconto semplice di un ragazzino alle prese con le solite problematiche di un adolescente, ma sei stato in grado di farla proseguire e farla diventare una storia importante, quindi bravo davvero!
    Spero di poter leggere presto un tuo nuovo racconto, chissà magari sulla vita di Martina 😀
    Mi piacerebbe restare in contatto con te, quindi se ti va seguimi su Twitter (anche se lì pubblico per lo più le mie storie in inglese, ma non importa!): il mio nome è Giulia_S92.
    Spero continuerai a seguire la mia storia, a breve pubblicherò un nuovo capitolo.
    Ancora complimenti e a presto!

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per avermi supportato fino alla fine e per tutti i complimenti!
      Adesso mi prenderò un attimo di pausa dallo scrivere, ma tornerò presto.
      Purtroppo non ho Twitter, ma nel caso creassi un account, ti verrò a seguire.
      Intanto, se vuoi, possiamo restare in contatto via Instagram.
      Il mio account è bacchiriccardo.
      Continuerò a seguire la tua storia con grande interesse.
      Alla prossima!

  • Ciao Riccardo!
    Scelgo Anna, forse più per riconoscenza. La scelta mi sembra di difficile risposta, soprattutto per un ragazzo fragile, così almeno deve apparire a Martina e Anna, assai materne nei suoi confronti.
    Complimenti per essere arrivato sin qui, ora vediamoci l’epilogo.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    E così Luca non ricordava. Il racconto di Anna prende tutto l’episodio ed è accorato e mi trasmette quello che lei prova per lui; mi andrò a leggere qualcosa sull’amnesia per saperne di più. Ho votato per lui che crede ad Anna; secondo me si fida di lei.
    Bel pezzo, appassionato; vedo che ti hanno segnalato alcune cose, occhio a “tu non ci credetti“, col verbo alla prima persona.
    Alla prossima ciao!

  • Ciao Riccardo, interessante capitolo come sempre!
    Alcuni accorgimenti: all’inizio, quando dici che Luca prende i polsi di Anna tra le mani, subito dopo scrivi “Si tolse le mani dal viso, con lo sguardo rivolto a terra”: è poco chiaro secondo me, non capisco bene come Luca faccia a prenderle i polsi ma contemporaneamente Anna tiene le mani sul viso. Poi, quando scrivi “Parlavi con tutti come se nulla fosse”, non so, mi sembra un po’ strano: Luca manca da scuola da ben due anni eppure tutti lo trattano normalmente e lui stesso non si sente a disagio?
    Per il resto, il racconto è interessante e mi piace l’utilizzo che hai fatto dell’amnesia, sarebbe bello approfondire un po’ di più questo aspetto e il trauma che ne è alla base.
    Alla prossima! 😀

    • Ciao Giulia!
      Effettivamente mi sono accorto di aver fatto parecchi errori in questo capitolo, ma sto cercando di pubblicare prima di quanto avessi previsto perché tra non molto non potrò più scrivere per un po’ di tempo e non vorrei lasciare tutto in sospeso, quindi sto bypassando un po’ la rilettura per la correzione degli errori.
      Alcuni tratti mi piacerebbe approfondirli di più, ma purtroppo il limite di caratteri mi frena dal farlo.
      Spero comunque che continuerai a seguire la storia, abbiamo ancora 2 capitoli avanti a noi!
      A presto!

  • Ciao Riccardo!
    La nebbia piano piano si dirada, e spunta Amy. C’è un passato quindi, anche tra giovanissimi. Sei stato bravo a far crescere l’attesa per la soluzione, ora bisogna saperne di più sulla storia.
    A mio modo di vedere non userei l’espressione “sta di fatto che”, perché mi sembra troppo dell’italiano parlato; meglio forse “in ogni caso”.
    OK direi che va bene e ha ritmo; avanti così!
    Ciao!
    PS voto che consola Anna.

  • Ciao Riccardo! Mi è piaciuto molto questo capitolo, davvero carico di tensione. La figura di Martina è veramente interessante ed enigmatica, sono davvero curiosa di scoprire cosa nasconde davvero. Ho votato che convinca Anna a dirgli la verità, dato che sembra molto turbata e sconvolta, deve essere qualcosa di profondamente importante per lei…Alla prossima! 😀

  • Wow, la storia sta prendendo una piega davvero interessante. Non so bene cosa aspettarmi adesso, sono proprio curiosa 😀 Ho votato perchè Anna vada direttamente da Martina, queste due non la contano giusta…Alla prossima! 😀

  • Ciao Riccardo! Povera Anna, sembra che non le vada bene nulla…Ho votato perchè Luca incontri Martina ma dica ad Anna del messaggio. D’altra parte lei lo protegge sempre, non mi sembra giusto “tradirla” in questo modo !! >.<

  • Ciao Riccardo! Eccomi qui, come sempre 😀 la tua storia mi piace davvero!!
    Questa svolta non l’avevo prevista, devo essere sincera, però potrebbe essere un buon modo per far sbloccare un po’ il povero Luca e cercare di farlo uscire dal suo guscio di paura…Magari dire a Simone che lo aiuterà con Anna lo farà diventare suo amico? Chissà… 😀

  • Ciao Riccardo!
    Luca tende verso Martina, per ora Anna sembra nella friendzone ?. Allora facciamolo andare da, Martina.
    Mi sembra che soprattutto nella parte finale tu tenda a elencare gli accadimenti, come ti feci notare la volta precedente, quando potresti articolare di più i periodi, con un maggiore uso di subordinate. Ne risulterebbe un racconto con più “colore”, sperando di essermi spiegato. La storia resta cmq simpatica, bravo.
    Ciao!

    • Ciao MInollo!
      Purtroppo è vero che verso la fine tendo a “sintetizzare”, ma il fatto è che molto spesso arrivo alla fine del capitolo con pochi caratteri disponibili per scrivere i fatti prima della scelta finale, diciamo così.
      Giunti a questo punto credo che tenderò a proseguire così, ma per le prossime storie cercherò di gestire maggiormente gli spazi.
      Spero che comunque continuerai a seguire la storia fino in fondo.
      Alla prossima! 😉

  • Ciao Riccardo! Il povero Luca sembra trovarsi tra l’incudine e il martello 😀 incoraggiamolo un po’ a fare qualcosa che vuole davvero, per una volta…voto che si siede al tavolo con Martina, chissà cosa combinerà! Al prossimo capitolo! 🙂

  • Cari lettori,
    Purtroppo ho capito il terzo capitolo per ben 4 volte causa vari errori di connessione.
    Ho già contattato l’assistenza di The Incipit sperando che sia un problema risolvibile.
    Mi scuso tantissimo per il disagio.
    Nel caso aveste qualche soluzione, vi prego di farmele sapere.
    Grazie mille e scusatemi ancora ?

  • Ciao Riccardo!
    Un rosa variegato, per ora accennato; sembra un film anni ’80 con protagonista un ragazzo nuovo del college, appena arrivato in città e ghettizzato (magari anche italiano). Lo spunto è simpatico e viene la curiosità di sapere cosa diavolo sia questa maledizione.
    Noto che ogni tanto passi dal presente al passato come tempo della narrazione, ed alcune volte stona; nel secondo episodio però vedo che va molto meglio. “In questo momento era distesa sul banco”, ma qui andrebbe “quel momento”, in quanto siamo lontani temporalmente da quanto stava avvenendo nel racconto. Cosucce, confido nella tua pazienza a leggere questi consigli senza maledirmi.
    Voto Anna.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    Il povero Luca sembra davvero sfortunato, non solo le persone che stanno intorno a lui a quanto pare! Mi sento di darti un solo consiglio, non correre troppo durante il racconto. Il fatto di essere arrivati già a metà ottobre non l’ho trovato particolarmente rilevante, e mi ha dato una sensazione di “fretta”…per il resto, ho votato perchè ci sia Martina al capezzale di Luca, magari la sua sfortuna inizia a perdere colpi? 😉
    Passa a dare un’occhiata al mio racconto se ti va, nei prossimi giorni pubblicherò il terzo capitolo. Alla prossima!! 😀

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per il tuo commento.
      Mi sto rendendo conto anch’io di andare un po’ di fretta, nei prossimi capitoli cercherò di andare un po’ più lentamente.
      Il fatto di essere arrivati a metà ottobre mi servirà per dei piccoli particolari che mi serviranno più avanti.
      Il tuo racconto lo sto seguendo con particolare interesse, non vedo l’ora che esca il terzo capitolo.
      A presto!

  • Ben arrivato Riccardo! :]
    Ovviamente quando una ragazza dice “non seguirmi” si deve fare esattamente l’opposto :] speriamo non si faccia ancora del male. Questa scelta della maledizione mi piace, sono proprio curiosa di vedere come la risolve. Al prossimo capitolo!

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