Il ragazzo maledetto

Dove eravamo rimasti?

Cosa deciderà di fare Luca? Incontra Martina senza dire niente ad Anna (57%)

Nostalgia al chiaro di Luna

Nonostante fossi parecchio titubante, decisi di rispettare ciò che Martina mi aveva scritto nel messaggio.

“Chi è?” mi chiese Anna, ancora concentrata sul videogame.

“Mia madre, mi ha detto se posso tornare a casa”

“Ah sì?”

Anna mise in pausa il gioco e mi accompagnò fino all’uscita di casa, salutandomi con la mano mentre mi osservava allontanarmi.

“Ci avrà creduto veramente?” mi chiesi, anche se in fondo sapevo che non era così.

Arrivato a casa, aspettai pazientemente la cena per poi uscire velocemente una volta finita, dirigendomi nel luogo dove Martina mi aveva dato appuntamento.

La Balconata dell’Eco è una piccola piazzola situata sopra uno strapiombo alto circa 20 metri con la vista sul lago vicino alla città.

Da lì, come suggerisce il nome del posto, si possono sentire le proprie parole rimbombare.

Per arrivarci bisogna percorrere una ripida scalinata; una volta arrivatoci, iniziai a salire.

Nel mentre, ventate di nostalgia mi assalirono, facendomi a volte sorridere; avevo passato un sacco di tempo in quel luogo quando ero piccolo, anche se, per una cosa o per un’altra, negli ultimi anni non v’ero più tornato.

Poco prima di arrivare in cima, scorsi la figura di Martina.

Indossava un lungo abito bianco che le arrivava fino alle ginocchia e, sopra di esso, uno scialle blu scuro; intorno alla caviglia sinistra aveva legato un foulard lilla.

Stava guardando l’orizzonte; una leggera folata di vento le spostò i capelli di lato, permettendomi di vedere il suo profilo illuminato dalla luce di una luna quasi piena.

Feci un altro passo verso di lei con il cuore in gola.

“Finalmente sei arrivato” disse senza voltarsi.

Senza risponderle, mi avvicinai, fino a essere a pochi passi da lei.

“Di cosa volevi…”

“Dimmi, che ricordi hai di questo posto?”

Venni colto un po’ alla sprovvista da questa domanda e dovetti riflettere qualche secondo prima di risponderle.

“I ricordi che conservo legati a questo posto sono quando venivo per osservare i fuochi d’artificio durante la festa del paese. È qui che ho conosciuto Anna”

Un sorriso nostalgico mi rigò il volto.

“Quando dovrebbe essere la festa del paese?”

“Di solito si svolgeva il giorno prima della prima luna piena di ottobre, ma da qualche anno è stata spostata alla prima domenica di novembre, anche se non so bene il perché”

“Sai dirmi da quando è stata spostata?”

“Se non ricordo male, la prima festa fatta a novembre è stata quando io ero in terza media. Come mai mi stai facendo tutte queste domande?”

“Sai…” si girò verso di me “…tu mi piaci”

Per un attimo credetti di aver sentito male, ma la sua espressione mi fece intuire che invece avevo capito benissimo.

Stavo per scoppiare dalla felicità; stranamente, però, una parte di me era come terrorizzata.

“Anche tu mi…”

“Prima che tu possa dire altro, ti devo chiedere un’altra cosa. Ti ricordi con chi venivi qui a vedere i fuochi d’artificio?”

“Venivo sempre qui con Anna e… Anna e…”

Una morsa mi strinse violentemente lo stomaco.

Non riuscivo a ricordare.

Ero certo che ci fosse un’altra persona con me e Anna, ma non la ricordavo minimamente.

“Come pensavo. Permettimi di darti un piccolo indizio.”

Prese qualcosa da una tasca e la lanciò verso lo strapiombo; poco dopo, qualcosa scoppiò e una piccola, ma brillante, luce verde acceso comparve.

In quel momento, in mente mi iniziarono a comparire una serie di immagini, suoni e sensazioni: una persona con un elegante abito blu, una risata parecchio contagiosa e il calore di un abbraccio amorevole.

Le mie gambe iniziarono a tremare, tanto che quasi caddi a terra.

Dai miei occhi iniziarono a uscire lacrime che non potevo a controllare.

Riuscii a rivolgere solo una parola a Martina: “Perché?”

Lei si avvicinò, mi prese il volto tra le mani e… mi baciò.

Il suo splendido viso che non riuscivo a mettere a fuoco e le sue calde e morbide labbra mi fecero tranquillizzare fino a quando riuscii a smettere di piangere.

Dopo poco mi guardò dritto negli occhi.

“Sai, Anna mi ha detto che ti piaccio, però, prima di metterci insieme, ho bisogno che tu faccia una cosa per me”

“Cosa?” le sussurrai con un nodo alla gola.

Avvicinò la sua bocca al mio orecchio: “Ricorda”

Mi svegliai il mattino seguente di soprassalto.

Per tutta la notte avevo avuto molteplici incubi: principalmente si trattava di immagine distorte e confuse, dove qualcuno mi chiamava disperatamente e urla di dolore rimbombavano ovunque.

Inoltre, ancora non riuscivo a capire il significato dell’ultima frase che Martina mi rivolse: “La maledizione non esiste”

Nonostante mi sembrasse che la testa mi stesse per esplodere, mi alzai e, dopo la mia classica routine quotidiana del mattino, mi diressi a scuola.

Mi sedetti al mio posto e osservai la classe riempirsi.

Quando entrò Martina, mi salutò con un cenno della mano prima di mettersi a parlare con delle altre ragazze.

In quel momento non mi era ancora ben chiaro che cosa fosse successo il giorno prima e come mi sarei dovuto sentire a riguardo.

Anna, come al solito, era in ritardo.

Quando arrivò, però, squadrò l’intera classe con fare minaccioso.

Da chi si dirige Anna per prima?

  • Simone (17%)
    17
  • Martina (83%)
    83
  • Luca (0%)
    0
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49 Commenti

  • Ciao Riccardo!
    Complimenti per aver portato a termine il racconto, e per come lo hai terminato. E’ sempre una bella soddisfazione metter la parola fine, e tu lo hai fatto bene, con l’amarezza per il destino di Anna ma con la gioia per i progressi di Amy e per il matrimonio. Il protagonista insicuro ha davvero trovato una serie di amiche premurose ed affezionate, ed è cresciuto come persona.
    Complimenti ancora, ed alla prossima.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo! Eccoci alla fine, quindi…una bellissima storia, davvero. Complimenti! Il blocco e l’amnesia di Luca, causati da un trauma come quello che ha subito, è un modo molto interessante per affrontare argomenti difficili come quelli del disturbo post-traumatico o della depressione e devo dire che tu hai fatto un ottimo lavoro. La storia è iniziata come un racconto semplice di un ragazzino alle prese con le solite problematiche di un adolescente, ma sei stato in grado di farla proseguire e farla diventare una storia importante, quindi bravo davvero!
    Spero di poter leggere presto un tuo nuovo racconto, chissà magari sulla vita di Martina 😀
    Mi piacerebbe restare in contatto con te, quindi se ti va seguimi su Twitter (anche se lì pubblico per lo più le mie storie in inglese, ma non importa!): il mio nome è Giulia_S92.
    Spero continuerai a seguire la mia storia, a breve pubblicherò un nuovo capitolo.
    Ancora complimenti e a presto!

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per avermi supportato fino alla fine e per tutti i complimenti!
      Adesso mi prenderò un attimo di pausa dallo scrivere, ma tornerò presto.
      Purtroppo non ho Twitter, ma nel caso creassi un account, ti verrò a seguire.
      Intanto, se vuoi, possiamo restare in contatto via Instagram.
      Il mio account è bacchiriccardo.
      Continuerò a seguire la tua storia con grande interesse.
      Alla prossima!

  • Ciao Riccardo!
    Scelgo Anna, forse più per riconoscenza. La scelta mi sembra di difficile risposta, soprattutto per un ragazzo fragile, così almeno deve apparire a Martina e Anna, assai materne nei suoi confronti.
    Complimenti per essere arrivato sin qui, ora vediamoci l’epilogo.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    E così Luca non ricordava. Il racconto di Anna prende tutto l’episodio ed è accorato e mi trasmette quello che lei prova per lui; mi andrò a leggere qualcosa sull’amnesia per saperne di più. Ho votato per lui che crede ad Anna; secondo me si fida di lei.
    Bel pezzo, appassionato; vedo che ti hanno segnalato alcune cose, occhio a “tu non ci credetti“, col verbo alla prima persona.
    Alla prossima ciao!

  • Ciao Riccardo, interessante capitolo come sempre!
    Alcuni accorgimenti: all’inizio, quando dici che Luca prende i polsi di Anna tra le mani, subito dopo scrivi “Si tolse le mani dal viso, con lo sguardo rivolto a terra”: è poco chiaro secondo me, non capisco bene come Luca faccia a prenderle i polsi ma contemporaneamente Anna tiene le mani sul viso. Poi, quando scrivi “Parlavi con tutti come se nulla fosse”, non so, mi sembra un po’ strano: Luca manca da scuola da ben due anni eppure tutti lo trattano normalmente e lui stesso non si sente a disagio?
    Per il resto, il racconto è interessante e mi piace l’utilizzo che hai fatto dell’amnesia, sarebbe bello approfondire un po’ di più questo aspetto e il trauma che ne è alla base.
    Alla prossima! 😀

    • Ciao Giulia!
      Effettivamente mi sono accorto di aver fatto parecchi errori in questo capitolo, ma sto cercando di pubblicare prima di quanto avessi previsto perché tra non molto non potrò più scrivere per un po’ di tempo e non vorrei lasciare tutto in sospeso, quindi sto bypassando un po’ la rilettura per la correzione degli errori.
      Alcuni tratti mi piacerebbe approfondirli di più, ma purtroppo il limite di caratteri mi frena dal farlo.
      Spero comunque che continuerai a seguire la storia, abbiamo ancora 2 capitoli avanti a noi!
      A presto!

  • Ciao Riccardo!
    La nebbia piano piano si dirada, e spunta Amy. C’è un passato quindi, anche tra giovanissimi. Sei stato bravo a far crescere l’attesa per la soluzione, ora bisogna saperne di più sulla storia.
    A mio modo di vedere non userei l’espressione “sta di fatto che”, perché mi sembra troppo dell’italiano parlato; meglio forse “in ogni caso”.
    OK direi che va bene e ha ritmo; avanti così!
    Ciao!
    PS voto che consola Anna.

  • Ciao Riccardo! Mi è piaciuto molto questo capitolo, davvero carico di tensione. La figura di Martina è veramente interessante ed enigmatica, sono davvero curiosa di scoprire cosa nasconde davvero. Ho votato che convinca Anna a dirgli la verità, dato che sembra molto turbata e sconvolta, deve essere qualcosa di profondamente importante per lei…Alla prossima! 😀

  • Wow, la storia sta prendendo una piega davvero interessante. Non so bene cosa aspettarmi adesso, sono proprio curiosa 😀 Ho votato perchè Anna vada direttamente da Martina, queste due non la contano giusta…Alla prossima! 😀

  • Ciao Riccardo! Povera Anna, sembra che non le vada bene nulla…Ho votato perchè Luca incontri Martina ma dica ad Anna del messaggio. D’altra parte lei lo protegge sempre, non mi sembra giusto “tradirla” in questo modo !! >.<

  • Ciao Riccardo! Eccomi qui, come sempre 😀 la tua storia mi piace davvero!!
    Questa svolta non l’avevo prevista, devo essere sincera, però potrebbe essere un buon modo per far sbloccare un po’ il povero Luca e cercare di farlo uscire dal suo guscio di paura…Magari dire a Simone che lo aiuterà con Anna lo farà diventare suo amico? Chissà… 😀

  • Ciao Riccardo!
    Luca tende verso Martina, per ora Anna sembra nella friendzone ?. Allora facciamolo andare da, Martina.
    Mi sembra che soprattutto nella parte finale tu tenda a elencare gli accadimenti, come ti feci notare la volta precedente, quando potresti articolare di più i periodi, con un maggiore uso di subordinate. Ne risulterebbe un racconto con più “colore”, sperando di essermi spiegato. La storia resta cmq simpatica, bravo.
    Ciao!

    • Ciao MInollo!
      Purtroppo è vero che verso la fine tendo a “sintetizzare”, ma il fatto è che molto spesso arrivo alla fine del capitolo con pochi caratteri disponibili per scrivere i fatti prima della scelta finale, diciamo così.
      Giunti a questo punto credo che tenderò a proseguire così, ma per le prossime storie cercherò di gestire maggiormente gli spazi.
      Spero che comunque continuerai a seguire la storia fino in fondo.
      Alla prossima! 😉

  • Ciao Riccardo! Il povero Luca sembra trovarsi tra l’incudine e il martello 😀 incoraggiamolo un po’ a fare qualcosa che vuole davvero, per una volta…voto che si siede al tavolo con Martina, chissà cosa combinerà! Al prossimo capitolo! 🙂

  • Cari lettori,
    Purtroppo ho capito il terzo capitolo per ben 4 volte causa vari errori di connessione.
    Ho già contattato l’assistenza di The Incipit sperando che sia un problema risolvibile.
    Mi scuso tantissimo per il disagio.
    Nel caso aveste qualche soluzione, vi prego di farmele sapere.
    Grazie mille e scusatemi ancora ?

  • Ciao Riccardo!
    Un rosa variegato, per ora accennato; sembra un film anni ’80 con protagonista un ragazzo nuovo del college, appena arrivato in città e ghettizzato (magari anche italiano). Lo spunto è simpatico e viene la curiosità di sapere cosa diavolo sia questa maledizione.
    Noto che ogni tanto passi dal presente al passato come tempo della narrazione, ed alcune volte stona; nel secondo episodio però vedo che va molto meglio. “In questo momento era distesa sul banco”, ma qui andrebbe “quel momento”, in quanto siamo lontani temporalmente da quanto stava avvenendo nel racconto. Cosucce, confido nella tua pazienza a leggere questi consigli senza maledirmi.
    Voto Anna.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    Il povero Luca sembra davvero sfortunato, non solo le persone che stanno intorno a lui a quanto pare! Mi sento di darti un solo consiglio, non correre troppo durante il racconto. Il fatto di essere arrivati già a metà ottobre non l’ho trovato particolarmente rilevante, e mi ha dato una sensazione di “fretta”…per il resto, ho votato perchè ci sia Martina al capezzale di Luca, magari la sua sfortuna inizia a perdere colpi? 😉
    Passa a dare un’occhiata al mio racconto se ti va, nei prossimi giorni pubblicherò il terzo capitolo. Alla prossima!! 😀

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per il tuo commento.
      Mi sto rendendo conto anch’io di andare un po’ di fretta, nei prossimi capitoli cercherò di andare un po’ più lentamente.
      Il fatto di essere arrivati a metà ottobre mi servirà per dei piccoli particolari che mi serviranno più avanti.
      Il tuo racconto lo sto seguendo con particolare interesse, non vedo l’ora che esca il terzo capitolo.
      A presto!

  • Ben arrivato Riccardo! :]
    Ovviamente quando una ragazza dice “non seguirmi” si deve fare esattamente l’opposto :] speriamo non si faccia ancora del male. Questa scelta della maledizione mi piace, sono proprio curiosa di vedere come la risolve. Al prossimo capitolo!

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