Il ragazzo maledetto

Dove eravamo rimasti?

La situazione sembra veramente tesa, ma cosa succederà ora? Luca va' a consolare Anna e cerca di farsi dire la verità (80%)

Amy e Luca

Senza rispondere a Martina, mi avvicinai ad Anna, inginocchiandomi e prendendole delicatamente i polsi tra le mani.

Mi accorsi solo allora di quanto fossero sottili.

Lei trasalì e smise di piangere.

“Anna…”

“No, ti prego”

Iniziò a tremare.

“Voglio ricordare. Devo ricordare. Ti scongiuro…”

Passarono alcuni minuti prima che Anna mi rispose: “Non sembra che io abbia scelta”

Si tolse le mani dal viso, con lo sguardo rivolto a terra.

“Iniziò tutto in prima media. Eravamo in classe insieme. Sei sempre stato una di quelle persone che non hanno difficoltà a farsi degli amici, ma, per qualche motivo, preferivi passare il tempo con me. Ci conoscevamo già da un po’ di tempo, ma solo allora mi accorsi che stavo iniziando a provare qualcosa per te. Tu, però, avevi occhi solo per la mia migliore amica, Amy. Era una ragazza simpatica e solare, molto energica. Andavate molto d’accordo e quindi, poco dopo, iniziammo ad uscire tutti insieme. Ci trovavamo spesso al parco o a casa di qualcuno di noi per giocare. Tu ed Amy vi avvicinaste molto, tanto che, nell’inverno di quell’anno, decideste di mettervi insieme. Certo, potrebbe sembrare una di quelle cotte delle medie che spesso finiscono in nulla, ma il vostro era amore vero. Eravate una coppia bellissima, tanto che decisi di soffocare il mio amore per te. Passarono i giorni. Il vostro affetto cresceva sempre di più, ma qualcosa stava iniziando ad andare storto. Amy iniziò ad ammalarsi spesso, dovendo andare anche in ospedale a volte. Non solo lei, ma, raramente, anch’io. Inoltre, ogni tanto, qualche tuo amico, dopo essere stato vicino a te, si faceva male. I nostri compagni iniziarono a far girare la voce che fossi tu ad essere “maledetto”. All’inizio tu non ci credetti, ma, a poco a poco, allontanasti sia me che Amy, isolandoti. Per il resto dell’anno i nostri contatti furono radi. All’inizio della seconda media non cambiò nulla. Te ne stavi sempre da solo e non sorridevi più. Tuttavia, Amy riuscì a convincerti ad andare a vedere i fuochi d’artificio alla festa del paese. La foto che hai visto è lei in quel giorno. Andaste alla Balconata dell’Eco per vederli meglio. Era il vostro posto speciale. Dovevate essere solo voi due, ma, da lontano, io vi spiavo. Ero felice per voi, ma allo stesso tempo la gelosia mi attanagliava il cuore. Volevo essere io al suo posto. Mentre vi tenevate per mano, iniziarono i fuochi d’artificio. Anna fece un passo in avanti, appoggiandosi con entrambe le mani alla ringhiera. Improvvisamente, però, quest’ultima si spezzò. Amy perse l’equilibrio e cadde in avanti. Cercasti in tutti i modi di afferrarla, ma non ci fu nulla da fare. Amy cadde nel vuoto per una ventina di metri nel buio più totale. Dopo un attimo di incredulità, iniziasti ad urlare disperatamente. I tuoi genitori e altre persone ti raggiunsero, portandoti via. Amy fu trovata poco dopo. Era in condizioni critiche, ma ancora viva. Venne trasportata in ospedale, dove subì un intervento interminabile. Aspettai fuori dalla sala operatoria e, finito l’intervento, i dottori ci spiegarono la situazione. Amy era stabile, ma aveva subito una paralisi dalla vita in giù. Anche tu finisti in ospedale alcuni giorni per verificare le condizioni mentali. Venni a trovarti alcune volte…”

Anna fece una breve pausa prima di proseguire.

“Il tuo sguardo era spento, non avevi nessuna reazione quando qualcuno ti parlava. Sembravi come svuotato da qualsiasi cosa. Quando provavo a guardarti negli occhi, vedevo solo oscurità e ne avevo una tremenda paura. Iniziasti a seguire le lezioni esclusivamente da casa per tutta la seconda media. Dall’inizio della terza non riuscii più a venirti a trovare. Non riuscivo proprio a vederti in quello stato. Ancora per tutto l’anno seguisti le lezioni da casa. Ci vedemmo per la prima volta dopo tanto tempo all’esame di terza media. Il tuo sguardo era tornato solare. Parlavi con tutti come se nulla fosse. Quando provai a chiederti qualcosa di Amy, tu mi risposi chi fosse. A quanto pare non ricordavi nulla. Questa condizione si chiama amnesia retrograda. Non ricordavi niente di Amy. Allora decidemmo tutti di tenertelo nascosto per non farti cadere ancora in quello stato catatonico. Questo è tutto”

Anna aveva singhiozzato per tutto il racconto.

Quando terminò, tutto intono a me iniziò a girare. Girare. Girare.

Non so quanto passò prima che tornai alla normalità, per così dire.

Mi ero ricordato tutto quello che successe negli anni delle medie e mi sentivo malissimo.

L’unica cosa che riuscii a dire fu: “In che ospedale venne trasferita Amy?”

Rispose Martina: “Ospedale Giovanni Battista”

Mi alzai e mi voltai per dirigermi all’uscita.

Volevo vedere Amy.

Anna, però, mi afferrò il braccio.

“Anna, ti prego, lasciami”

“Luca…”

“Lasciami, ho detto!” le urlai.

Mi voltai per guardarla.

Avevo gli occhi pieni di lacrime.

Anna aveva sempre lo sguardo fisso a terra.

“…Amy è morta 2 anni fa”

Una scossa mi percorse il corpo violentemente.

Non ci credevo, non volevo crederci.

La voce di Anna, però, aveva uno strano tono.

Luca è shockato dall'ultima rivelazione di Anna. Cosa decide di fare?

  • Crede alle sue parole e le chiede qualche dettaglio a riguardo. (38%)
    38
  • È titubante riguardo le sue parole, quindi decide di andare al cimitero per verificare. (13%)
    13
  • Ignora le parole di Anna e decide di andare a cercare Amy in ospedale. (50%)
    50
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49 Commenti

  • Ciao Riccardo!
    Complimenti per aver portato a termine il racconto, e per come lo hai terminato. E’ sempre una bella soddisfazione metter la parola fine, e tu lo hai fatto bene, con l’amarezza per il destino di Anna ma con la gioia per i progressi di Amy e per il matrimonio. Il protagonista insicuro ha davvero trovato una serie di amiche premurose ed affezionate, ed è cresciuto come persona.
    Complimenti ancora, ed alla prossima.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo! Eccoci alla fine, quindi…una bellissima storia, davvero. Complimenti! Il blocco e l’amnesia di Luca, causati da un trauma come quello che ha subito, è un modo molto interessante per affrontare argomenti difficili come quelli del disturbo post-traumatico o della depressione e devo dire che tu hai fatto un ottimo lavoro. La storia è iniziata come un racconto semplice di un ragazzino alle prese con le solite problematiche di un adolescente, ma sei stato in grado di farla proseguire e farla diventare una storia importante, quindi bravo davvero!
    Spero di poter leggere presto un tuo nuovo racconto, chissà magari sulla vita di Martina 😀
    Mi piacerebbe restare in contatto con te, quindi se ti va seguimi su Twitter (anche se lì pubblico per lo più le mie storie in inglese, ma non importa!): il mio nome è Giulia_S92.
    Spero continuerai a seguire la mia storia, a breve pubblicherò un nuovo capitolo.
    Ancora complimenti e a presto!

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per avermi supportato fino alla fine e per tutti i complimenti!
      Adesso mi prenderò un attimo di pausa dallo scrivere, ma tornerò presto.
      Purtroppo non ho Twitter, ma nel caso creassi un account, ti verrò a seguire.
      Intanto, se vuoi, possiamo restare in contatto via Instagram.
      Il mio account è bacchiriccardo.
      Continuerò a seguire la tua storia con grande interesse.
      Alla prossima!

  • Ciao Riccardo!
    Scelgo Anna, forse più per riconoscenza. La scelta mi sembra di difficile risposta, soprattutto per un ragazzo fragile, così almeno deve apparire a Martina e Anna, assai materne nei suoi confronti.
    Complimenti per essere arrivato sin qui, ora vediamoci l’epilogo.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    E così Luca non ricordava. Il racconto di Anna prende tutto l’episodio ed è accorato e mi trasmette quello che lei prova per lui; mi andrò a leggere qualcosa sull’amnesia per saperne di più. Ho votato per lui che crede ad Anna; secondo me si fida di lei.
    Bel pezzo, appassionato; vedo che ti hanno segnalato alcune cose, occhio a “tu non ci credetti“, col verbo alla prima persona.
    Alla prossima ciao!

  • Ciao Riccardo, interessante capitolo come sempre!
    Alcuni accorgimenti: all’inizio, quando dici che Luca prende i polsi di Anna tra le mani, subito dopo scrivi “Si tolse le mani dal viso, con lo sguardo rivolto a terra”: è poco chiaro secondo me, non capisco bene come Luca faccia a prenderle i polsi ma contemporaneamente Anna tiene le mani sul viso. Poi, quando scrivi “Parlavi con tutti come se nulla fosse”, non so, mi sembra un po’ strano: Luca manca da scuola da ben due anni eppure tutti lo trattano normalmente e lui stesso non si sente a disagio?
    Per il resto, il racconto è interessante e mi piace l’utilizzo che hai fatto dell’amnesia, sarebbe bello approfondire un po’ di più questo aspetto e il trauma che ne è alla base.
    Alla prossima! 😀

    • Ciao Giulia!
      Effettivamente mi sono accorto di aver fatto parecchi errori in questo capitolo, ma sto cercando di pubblicare prima di quanto avessi previsto perché tra non molto non potrò più scrivere per un po’ di tempo e non vorrei lasciare tutto in sospeso, quindi sto bypassando un po’ la rilettura per la correzione degli errori.
      Alcuni tratti mi piacerebbe approfondirli di più, ma purtroppo il limite di caratteri mi frena dal farlo.
      Spero comunque che continuerai a seguire la storia, abbiamo ancora 2 capitoli avanti a noi!
      A presto!

  • Ciao Riccardo!
    La nebbia piano piano si dirada, e spunta Amy. C’è un passato quindi, anche tra giovanissimi. Sei stato bravo a far crescere l’attesa per la soluzione, ora bisogna saperne di più sulla storia.
    A mio modo di vedere non userei l’espressione “sta di fatto che”, perché mi sembra troppo dell’italiano parlato; meglio forse “in ogni caso”.
    OK direi che va bene e ha ritmo; avanti così!
    Ciao!
    PS voto che consola Anna.

  • Ciao Riccardo! Mi è piaciuto molto questo capitolo, davvero carico di tensione. La figura di Martina è veramente interessante ed enigmatica, sono davvero curiosa di scoprire cosa nasconde davvero. Ho votato che convinca Anna a dirgli la verità, dato che sembra molto turbata e sconvolta, deve essere qualcosa di profondamente importante per lei…Alla prossima! 😀

  • Wow, la storia sta prendendo una piega davvero interessante. Non so bene cosa aspettarmi adesso, sono proprio curiosa 😀 Ho votato perchè Anna vada direttamente da Martina, queste due non la contano giusta…Alla prossima! 😀

  • Ciao Riccardo! Povera Anna, sembra che non le vada bene nulla…Ho votato perchè Luca incontri Martina ma dica ad Anna del messaggio. D’altra parte lei lo protegge sempre, non mi sembra giusto “tradirla” in questo modo !! >.<

  • Ciao Riccardo! Eccomi qui, come sempre 😀 la tua storia mi piace davvero!!
    Questa svolta non l’avevo prevista, devo essere sincera, però potrebbe essere un buon modo per far sbloccare un po’ il povero Luca e cercare di farlo uscire dal suo guscio di paura…Magari dire a Simone che lo aiuterà con Anna lo farà diventare suo amico? Chissà… 😀

  • Ciao Riccardo!
    Luca tende verso Martina, per ora Anna sembra nella friendzone ?. Allora facciamolo andare da, Martina.
    Mi sembra che soprattutto nella parte finale tu tenda a elencare gli accadimenti, come ti feci notare la volta precedente, quando potresti articolare di più i periodi, con un maggiore uso di subordinate. Ne risulterebbe un racconto con più “colore”, sperando di essermi spiegato. La storia resta cmq simpatica, bravo.
    Ciao!

    • Ciao MInollo!
      Purtroppo è vero che verso la fine tendo a “sintetizzare”, ma il fatto è che molto spesso arrivo alla fine del capitolo con pochi caratteri disponibili per scrivere i fatti prima della scelta finale, diciamo così.
      Giunti a questo punto credo che tenderò a proseguire così, ma per le prossime storie cercherò di gestire maggiormente gli spazi.
      Spero che comunque continuerai a seguire la storia fino in fondo.
      Alla prossima! 😉

  • Ciao Riccardo! Il povero Luca sembra trovarsi tra l’incudine e il martello 😀 incoraggiamolo un po’ a fare qualcosa che vuole davvero, per una volta…voto che si siede al tavolo con Martina, chissà cosa combinerà! Al prossimo capitolo! 🙂

  • Cari lettori,
    Purtroppo ho capito il terzo capitolo per ben 4 volte causa vari errori di connessione.
    Ho già contattato l’assistenza di The Incipit sperando che sia un problema risolvibile.
    Mi scuso tantissimo per il disagio.
    Nel caso aveste qualche soluzione, vi prego di farmele sapere.
    Grazie mille e scusatemi ancora ?

  • Ciao Riccardo!
    Un rosa variegato, per ora accennato; sembra un film anni ’80 con protagonista un ragazzo nuovo del college, appena arrivato in città e ghettizzato (magari anche italiano). Lo spunto è simpatico e viene la curiosità di sapere cosa diavolo sia questa maledizione.
    Noto che ogni tanto passi dal presente al passato come tempo della narrazione, ed alcune volte stona; nel secondo episodio però vedo che va molto meglio. “In questo momento era distesa sul banco”, ma qui andrebbe “quel momento”, in quanto siamo lontani temporalmente da quanto stava avvenendo nel racconto. Cosucce, confido nella tua pazienza a leggere questi consigli senza maledirmi.
    Voto Anna.
    Ciao!

  • Ciao Riccardo!
    Il povero Luca sembra davvero sfortunato, non solo le persone che stanno intorno a lui a quanto pare! Mi sento di darti un solo consiglio, non correre troppo durante il racconto. Il fatto di essere arrivati già a metà ottobre non l’ho trovato particolarmente rilevante, e mi ha dato una sensazione di “fretta”…per il resto, ho votato perchè ci sia Martina al capezzale di Luca, magari la sua sfortuna inizia a perdere colpi? 😉
    Passa a dare un’occhiata al mio racconto se ti va, nei prossimi giorni pubblicherò il terzo capitolo. Alla prossima!! 😀

    • Ciao Giulia!
      Grazie mille per il tuo commento.
      Mi sto rendendo conto anch’io di andare un po’ di fretta, nei prossimi capitoli cercherò di andare un po’ più lentamente.
      Il fatto di essere arrivati a metà ottobre mi servirà per dei piccoli particolari che mi serviranno più avanti.
      Il tuo racconto lo sto seguendo con particolare interesse, non vedo l’ora che esca il terzo capitolo.
      A presto!

  • Ben arrivato Riccardo! :]
    Ovviamente quando una ragazza dice “non seguirmi” si deve fare esattamente l’opposto :] speriamo non si faccia ancora del male. Questa scelta della maledizione mi piace, sono proprio curiosa di vedere come la risolve. Al prossimo capitolo!

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