Giada

7

A casa non ci sarebbe stato nessuno per pranzo, così Giada aveva invitato Samuel. Erano d’accordo che lui l’avrebbe aspettata all’uscita di scuola: del resto, da lui c’era assemblea, mentre lei sarebbe uscita un’ora prima.
Quando la campanella suonò, si precipitò giù. Samuel era con Alice. Così Giada rallentò il passo per sentire quello che lei stava dicendo: stava parlando male della sua famiglia.
Giada non ci vide più, così prese dalla sua borsa una bottiglietta d’acqua e ne versò il contenuto sui capelli di Alice: «Come ti permetti?».
Alice urlò e Samuel scattò in piedi: «Giada, che fai?».
«Stronza! Non parlare della mia famiglia!».
Samuel allontanò Giada da Alice. In quel momento arrivò anche Lorenzo, che rimproverò la sua amica. Poi andò via con Alice. E Giada andò a casa con Samuel.
«Va meglio?», le chiese lui una volta arrivati.
«Sì. Sono contenta che tu sia qui».
«Anch’io sono felice di essere qui con te».
Giada sorrise. Non soltanto erano soli, ma lui le aveva appena detto di essere felice di essere lì con lei.
«Anche se ho versato l’acqua in testa ad Alice?».
«Lei stava parlando male della tua famiglia. La tua reazione è stata comprensibile».
Giada sorrise, e anche Samuel.
Il ragazzo la baciò. Lei lo prese per mano e lo portò in camera.
Mentre faceva l’amore con lui, si sentì felice. Era bello e dolce, tutto il contrario della decisione sbagliata presa in discoteca.
«Posso chiederti una cosa?», gli chiese lei dopo, «Hai sempre detto di non volerti impegnare con nessuna, quindi perché hai voluto fare l’amore con me?».
«Perché mi piaci moltissimo. E perché, se dovessi veramente partire, non mi potrò mai dimenticare di te, cioè della prima ragazza con cui ho fatto l’amore».
Giada si sentì svenire: «Cosa? Non l’hai fatto con Alice?».
«No, io e lei siamo amici».
Giada si portò le mani alla testa. Aveva il battito accelerato e faticava a respirare. Scoppiò a piangere. «Sono una stupida!».
«Ma che succede?».
Giada non voleva parlargli, ma lui insistette. Così gli raccontò quanto accaduto in discoteca.
Samuel rimase senza parole, ma Giada non gli diede il tempo di rispondere perché gli chiese di andar via.
«Ma ti senti male?».
«Non importa, tra poco arrivano i miei fratelli. Mi lasci sola, per favore?».
Samuel non replicò e andò via senza salutarla, e Giada continuò a piangere sul divano.
Quando Gemma rincasò, si preoccupò. «Che succede?».
«Io e Samuel abbiamo fatto l’amore».
«Ti ha costretta?».
«No! È solo che dopo mi ha detto che per lui è stata la prima volta e io mi sono sentita una stupida».
Gemma capì: «Non puoi tornare indietro, quindi facciamo che la tua prima volta è stata oggi. Del resto è così: la prima volta col ragazzo che ti piace».
«Quando me l’ha detto ci sono rimasta di merda e gli ho detto la verità».
«Perché? Non ce n’era bisogno, è stato un errore di cui ti sei pentita! Dai, ti tiro su il morale: stasera io e Marco usciamo insieme, ma solo come amici».
Giada sorrise: «Dove andate?».
«A teatro».
«A teatro? Ma è da vecchi! Io ho fatto di tutto per farvi incontrare e voi andate a teatro?».
Giada decise di non uscire quella sera e, per distrarsi, aiutò Gemma a truccarsi.
Restò dunque ad attendere il suo rientro e, quando finalmente tornò, le chiese subito se si fossero baciati.
«Ma no. Non era un appuntamento romantico. Sai che non voglio un’altra storia».
La mattina dopo, prima dell’inizio delle lezioni, Giada spiegò a Bianca e Irene perché avesse dato loro buca e loro la invitarono a chiarire con Samuel.
In quel momento anche Lorenzo arrivò.
«Sei arrabbiato con me?», gli chiese.
«No. Tu hai esagerato, ma anche Alice. L’ho detto pure a lei».
«Mi vuoi ancora bene?».
«Non puoi pensare che non ti voglia più bene solo perché sto con lei».
«Quindi mi vuoi ancora bene?».
«Certo. Quando vuoi facciamo pure un video per TikTok».
Giada sorrise e l’abbracciò, poi fecero un selfie, che postò con la descrizione: «Friends».
All’uscita di scuola, Giada vide Leo avanzare verso di lei.
«Dovevo capirlo che c’eri di mezzo tu. Ieri Gemma è uscita con uno. Poi, l’ho seguito per scoprire dove abita e dove lavora. È un tuo professore? Sei stata tu a farli incontrare?».
«Sì, allora?».
Lui la strattonò: «Non ti permettere».
«Invece mi permetto, perché lei merita di stare con una brava persona. Lasciala in pace!».
Leo spinse Giada contro il cancello: «Devi farti i cazzi tuoi».
A quel punto, Bianca intervenne: «Ma te ne vai?», gridò mentre cercava di spingerlo via.
«E tu che vuoi? Levati di mezzo», replicò lui, spingendola addosso a Irene. Le ragazze caddero poi a terra.
Intervenne un ragazzo, Diego: «Se delle ragazze ti dicono che te ne devi andare, tu te ne vai. Ok?».
Leo cercò di ribattere ma si trovò accerchiato da altri studenti. Così se ne andò.
Diego aiutò Bianca e Irene a rialzarsi. «Tutto bene?».
Le ragazze annuirono e Bianca lo ringraziò per essere intervenuto.
Irene insistette per accompagnare Giada a casa con suo padre.
Giada accettò, facendosi promettere che non avrebbero detto nulla ai suoi fratelli.

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